la Fiera Letteraria - XIII - n. 47 - 23 novembre 1958
Domenica 23 novembre 1958 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 Giovinezza ematurità ALTRI GIOVANI POETI AMERICA di Janies Joyce * Con interesse genuino e non casuale di narratore ha raffigu- ralo, sebbene faticosamente ed in uno stile a volle ostico, un mondo particolare ed ha raggiunto un significato universale * di GIAC01JIO A1~'l'01l 1 l1l·1 Jamcs Joyce, come si C lettura, però con un po· di porto fra lo scrittore ed il già altre volte osse1Tato. è buona volontà e Dubliners •· prot3gonista Jol,n l,oynn llnch•c Cal.,.ini Ringrazio Dio che il corpo Di Madre Barini è soggetto Alle leggi del disfacimento. Per me è un danno che la carne Non cnda dalle ossa Come Dio nella Sua gloria Concede a volte. Parlo cosi Perchè la carne è la mia debolezza: Che cada è la mia Salvezza. Che non Vinca è la mia cieca speranza. Che risorga A comandare. è la mia paura. Che risorga mutata E' la mia fede. Credo Di poter amare questa santa Che costrZ11 scuole superiori E nelle cui ossa mi sono imbattuto Oggi. Rido un poco Della maschera di cera che sorride Sicura dalla sua scatola di vetro: I vjsi artificiali non possono Spaventare chi ricordi Che nessun viso è reale per mollo. Beala l\fadre Cabrini Qui vive la sua vita di santa Dissi, mi vede tutto; Io solo vedo il suo volto Nella maschera, e vedo il suo abito A cui danno forma le ossa 1 Che portavano un giorno la sua carne Ora scomparsa. Le ossa sorgeranno un autore di cui molti fan- e Exiles >. e Stcphen Hero., ln e Stephen I[ero., inve- 110 11 nome in ogni occa- e e A Port.rait o( the Artist ce la vicenda viene na,rata sione buona o meno mentre as a Young i\lan .-. che Cor- obietlivamente ed il roman– anche fra quanti lo citano se è il romanzo cui darem- 7.0 si presenta come la sto– pochi in realtà lo hanno mo la preferenza. possono ria di una vita di giovane letto. Se ne è avuto un essere intesi e gustati da quale avrebbero potuto nar– esempio l'anno sc1.>rso aJla "chiunque non consideri la rarla I\Iaupassant o Zola se pubblicazione di e Quei· Pa- letlura soltanto un distraen- fossero stati irlandesi. Per– sticciaccio., di Carlo Emilio te passa.tempo. ché è bene indicare subito Gadda. James Joyce è stato Un'occasione per accostar- che il carattere specifica– di c<;>ntinuo tirato in ba!lo; si O riaccostarsi all'opern di mente irlandese dell'artista. quasi sempre a sproposito. James Joyce e fornita dal- tanto alieno da ogni nazio– Con Gadda ha assai poco in la nuova edizione di uno dei nalismo riguardo al suo fa– comune salvo maiari una libri meno noti dell'autore: rialico paese. è molto sen– mani_a. col passar degli an- • Stephen Hero .- (Jonathan sibile anche nel primo li– ni divenuta quasi ossessiva. Cape edlt. London) con un bro. Nell'intenzione dell'au– dei vocaboli che in Joyce si frammento breve ma inte- tore il romanzi.> avrebbe do– è trasformata nella volontà ressante del tutto inedito. vuto essere molto lungo. di creazi~ne d'una lingua Il libro uscì per la prima Giunto però verso la metà sua propna apparentata al- v0lta postumo nel 1044. Clas- della stesura Joyce ha in– l'~nglese ep_pure da ~uesto sificato come una prima terrollo il lavoro per pub– diversa ed in Gadda 111una versione di e A Portrait o[ blicare un volume di versi brillante ma anche un po' the Artist., - noto anche e Chamber Music > e quindi arti(iciosa e stancante mi- sotto il titolo di e Dedalus., i racconti di • Dubliners .-. scela di dialetli. dal nome del giovane pro- Quando lo riprese anni era- Amer'ica: un angolo ti1>ieo di un quartiere popolare Nelle opere più elaborate tagonista - esso venne con- no trascorsi durante i qua– James Joyce e Carlo Emilio siderato come una ghiotta li maturato era giunto ad Gadda si avverano in con- curiosità per gli ammiratori un'altra ~oncezione dell'ar– seguenza di difficile lettu- di Joyce senza uno spcci- te narrativa. ra. N'on è un criterio abba- fico interesse letterario co- Del manoscritto originale stanza valido per apparen- me opera autonoma. Si trat- la maggior parte è andata tarli. anche se in ambo i ta di un evidente malinte- perduta od C stata distrut– casi la ricerca di un lin- so, perchè è esatto che e Ste- la dallo scrittore stesso. Il guaggio nuovo corrisponde phen Hero., è stato conce- frammento rimasto, e più di alla volontà di creazione cli pilo come una prima ver- un quarto di secolo dopo da– un particolare mondo p~ti- sion~ di quello ~ivenuto pili to alle stampe, e però an– C? e non ad un tent~t,vo t~rd1 e A Portra1t of th~ Ar- cora considerevole essendo i~m:saès~r~!~o l~:~ -cv~~I:~~ ~1s:1t~!tt~n~o~1~~0 ~l~~l; :~: un _PO'più lungo ~i e A Por- zi di Vita• di Pier Paolo libri quali sono giunti a noi trait of .the Artist., 1 _1ella Pasolini. erl alt.ri in opere sono del tutto diversi. stesura fmale. pur svilup– giovanili. Enrico Falqui ha La differenza fra loro è pando una materia che cor– scrit~o cose sagge e pe~ti- tanto grande sia come stile risponde ad un terzo circa nenll a questo proposito. che riguardo allo sviluppo di quelln trattata nel ro- Se per il piccolo gruppo della narrazione da puter manzo. La parte iniziale do– dei suoi fanatici ammiratori essere parap;onata a quella ve veniva narrata l'infanzia la ricer~ata cd. arti(ic!osa fra. le dt!e ve r s .ion i de del protagonista e le sue comp)e~s1tà del J111gua~g10 è e~ Educat1on Sent11nentale, prime esperienze nella vita ~~ci~~e~,~ost~: 1~:ceec~: 111 ~~~= ~:it~i~~~anvoe f/a~~~~~t ;~ 1 ! ~~= era1!0 ~1esse _a co.nt ;as~o ne per i critici più pacat,i manzi aCCini eppure dissi- dell amb1~nte cli_~am1gha_ m ed equilibrati di James Joy- mili. Come nel caso di Flau- una Dubhnp gr1g1a, sorchcla ce esso è soltanto un ele- bert i due libri apparten- e piovosa come è r-imasta mento accessorio inerente gono a periodi diversi della sempre impressa nell'animo alla sua personalità d'arti- vita dello scrittore e stanno di .Joyce che pure non si è sta ma .n_on certo dec1siv~ a d_imostrare l' ~mportanza mai distaccato da questa per defm1rl~. Lo stesso s1 particolare. ch_e 11 soggett_o città tanto odiata e tanto k~~~b;ad~ 1 ;~ na~~;tor~ar;~ =~~n;..u~I~ a~rn~,~~;n:~~lt: p~; amata, è and~ta_ per~ut~. Il i più dotati. che si avrebbe lui. Mentre e A Portrait of racconto comrncia ~umdi ex torto di ridurre soltanto al- thc Artist., segna la matu- abrupt_o e dopo c1~·ca due– le acrobazie di linguaggio. rità di James Jovce ed è centocmquanta pagme con- J. r. M. Stewart in un forse la sua migiiore riu- secutive salvo qualche rara saggio su James Joyce pub- scita come art_ista e _Stepl~en lacuna cli. una. o due car– blicato a cura del British ~ero~ è un libro g1ova111le. te Ile termma rnnanendo in Council nella collana • Wri- il pnmo romanzo dove lo sospeso subito dopo il ritro– ters and thelr Work., insi- autore come tanti altri nar- vamento del cadavere della ste molto opportunamente ratori al loro inizio. ha _vo- vecchia fuggita eia un asilo su questo punto. Breve e Iuta dare una forma obiet- d 1 conciso il saggio di Stewart tiva. ~d elementi autobio- e ann:~ata ne canale. e per la chiarezza e !'equi- graf1c1. Occo11er~bbe n~tur:almen– librio uno dei migliori che e Stephen Hero., ove fos- te un saggio assai più lun– ci sia stato dato di leggere se stato ultimato e pubbli- go di quanto possa essere su Joyce. afflitto in gene- calo sarebbe stato il primo un articolo di presentazione raie da commenti lunghissi- libro narrativo d1 James per rilevare ed indicare i mi complicati e molto più Joyce perché in ordine di punti di contatto e le di- 0scuri dell'oper~ stessa !1el- terr:ipo è come r~azione an- vergenze fra i due romanzi !!. st~e!!!~t u~~~~~c;n~~no; :t,t~I~egi aui~ D~~!~~~:! 1: iF;;t!~ ambo_ s cri t li ~Horno alle A portare carne mutata E io forse potrò io forse Camminerò insieme a lei! Che io tento di pregare Per alcuni. e mi sforzo Di amare. Aspergetemi Con polvere delle sue ossa. Vedo la loro Canna - aiutatemi Ad amarle aiutatemi a pensare al Seno bianche colombe che s'alzano Sui campi che odorano di terra Le ali tremano per la sua Nascita. mentre aspetto: la mia E' un'arida attesa La sua maschera guarda fisso, essa Si scuote - ah Le sue ossa mUO\"Ono me! Jo/111 1l.d1lu•1•y L'idiola Oh questo mondo Incurante e ostile Come m'ignora! Quelle rupi, quelle case Non conoscono il tocco della mia carne. e non vi è (un solo albero Che come un amico mi hbbia accolto nella sua ombra. Ho girato tutto quanto il mondo Non ho conosciuto un uomo. nessuna belva amica E' venuta a mettere il n,1so nelle mie mani. Nes:-una fanciulla ha accollo il mio viso con un bacio. Eppure una volta, durante una traversata Da Gibil~erra al Capo Horn Incontrai marinai amichevoli sulla nave E mentre lottavamo per salvare il battello dal [naufragio Durante una tempesta. perfino le onde parevano lamiche, e Il rumore Che i marosi facevano colpendo la fronte della nave. l~n,ncnto 11cr 111io fr·•tf"Uo durante una ficn.a;:-ione Fresche del tocco autunnale. le acque erompono ~.!~';il:ala d:~~: ~;;'~~rint:,i;~l\i:1~~~~;;ific,~ occhi; Del fieno. la raccolta e la morte. DI giorno. alla luna. Ho veduto mio fratello più giovane asciugarsi il viso E levare il braccio sull'acciaio. Non bisognava che [passasse Sotto la lama a distruggere la sua vita e a spezzarla: · Il piegarsi del corpo è su[ficiente Per violare le ossa. La macchina lucente Spoglia la terra che gira di più che dell'erba; Sopraffatti dal (uocQ dell'estate. i fasci cadono Piegandosi a giacere accanto a un sudario di cenci; Così mio fratello spev.at.o giaccia falciato Dal distrutti maggesi. I venti tornino. Fiocchi giallo-granturco dei suol capelli al suolo. L'estate lo porti di fianco in un fastello Di buio alla falciatura di nuvole in Ottobre. Do11nld llnll Stulo di fallo Nessun Deposito. Non si restituisce. Diceva In bottiglia vuota di birra. Caparbiamente per mezzo di piccole cose Impariamo il coraggio in questo emis!ero. SquaUidi e onesti nell'affermare Un termine unico. indipendente. Mi fa male solo quando rido, Diceva il cacciatore crocefisso. Non sono Gesù Cristo nemmeno in l)&rle. Cosi toglietemi le armi da vicino O avrete la maledizione di un morto; La vita è un inferno ma la morte è peggiore. Nelle caverne della Dordogne Dottori paleolitici presero Nota con le loro selci e pietre Degli slogans commerciali: Colpisci i grandi tori in mezzo al cuore; Lascia stare le (emmine gravide. Fatr fuoco su questi capelli grigi. ella disse. r-.1a risparmiale la bandiera del vostro paese! Egli (pensò Poi Stonewa\l Jackson andò innanzi E ordinò l'esecuzione di Bnrbara Fritchle, Gesto non cavalleresco. e Adatto alle esigenze del tempo. Lo spettro della malattia Che gloria nel suo nome brutale. Divora angoscia come un (ormaggio Stilton E sparge. in seguito. un biasimo ingannevole. Finché non c'è persona che. da lei giocata. Possa tenere separati i sapori. n bandito Dillinger morl Nell'atrio di un teatro quando Una che aveva dormito al suo fianco Strillò il suo nome agli agenti federali. L'ultima espressione udita Fu una sola parola oscena. Il cinese Gordon sedeva solo Quando i Mahdi ruppero la porta; Fece fuoco due volte. e non mandò un gemito Quando lo inchiodarono con le lance sul pavimento. Due che uccise prima di morire Gli !ecero ala morti da entrambe le parti. Sebbene la parola fall\mento ragli Cotne un somaro disperato. Che deve piangere che i maschi tradiscono Nel buio l'amata giumenta. Noi ;,ilzeremo in alto tutti i fallimenti E U berremo d'un flat.o dalla coppa piena. Mi !a male soltanto quando raglio. Disse il cinese Gordon. e morl. La malattia è più pelosa oggi, Disse Barbara Frltchie crocifissa. Ma aggiunse dal carro !unebre. La vita è un in!crno ma la morte è peggiore. Parlò Dillinger e i dottori presero Note di quello che Il bandito diceva. Dove Stonewall Jackson (u In vista Sei vacche gravide prematuramente morte, Sui cui fianchi si poteva discernere Nessun Deposito. Non si restituisce. Bcn•bara llotves Liguum vitae La&gl\l, a Bologna ottanta Santi sono Su piedistalli, in fila su per li soffitto a volta, flnchè le teste S'incontrano alla sommità Della sala. alloggiati Le statue possono appassire come un albero ammalato. La mano che sostiene la penna subisce Arida decadenza. e un mantello ricamato Con \unta abilità In quercia Scompare. Davvero. gran perdita E' il non essere vissuti cinquecento fondo tutta l'opera di Joyce. resse perchè ci svela un espenenze del g1ova1~e De– non molto vasta ma di Jet- Jo.vce non ancora preoccu- dalus che educato m un tura a volte impervia ne palo in un modo progres- collegio di Gesuiti e desti– soltolinea l'importanza ed i sivamente quasi maniaco da nato al sacerdozio suben– meriti senza tuttavia cade- problemi di linguaggio ed done fortemente la mis~ica re 11 e 11 e esagerazioni_ che intento im·ece a dare una attrattiva attraversa \·erso guas_ta1~0 gli, scritti ~i altri fo~•ma co,~creta ad alcuni te- la fine clell'adolescenza un 1-------------------------------------------,-Anni fa. quando in pieno vigore ;~~d~~~·or~e~t~:,~:~d~l u~odrt ~~~1FhfnSJtl~l\;err~~~~~~ ~~~~ pe:io~o di crisi e sco~re s.ultnto opposto a quello de- Come indica il titolo. Ste- qum d1 la S\1 a vera vocaz•~– siderato. phen Dcdalus. che poi si ne quella d1 essere un arti- La poesia e il tempo cli SEHGIO PAU'l'ASSO In c~ntrasto con Carlo ritrova al centro di e A sta_ tropp'o sensibile al ri– Emilio Gadda. che con cQuer Portrait o[ the Artist., men- clrnuno della natura per po– Pasticciaccic.- ha ottenuto tre fa anche un'apparizione tersi rifiutare alla \'ila. Ba- L'ampiezza degli interessi critica del F.. la tendenza a ciato, anche con maggior am- esempio. viene vista in rela– già al momento della pub- i~ e Ulysses .-. è !l prota~o- sta sottolineare qui l'impor- critici di Alberto Frattini è penetrare nell'interno del· piezza. nella poesia di Sbar· zione alla ricerca costruttiva blicazione un eccezionale co- msta del quale I autore 111- tanza rii • Stcphen Hero., esemplata in questa recente l'opera ed a spostare l'inte- baro: 1( Poche liriche come che il critico dovrà {are per ro di lodi ampliato da squil- tende narrare gli anni del- non soltanto come un av- raccolta di saggi. La poesia resse su quegli aspetti ine- quella di Sbarbaro appaiono stabilirne i confini e per ri- li di tromba e Ctwchi d~a~ti- l'~dole~cenza _e la p_rima gio- vio alla lettura cli altri li- ~;_i ;;_n;~~).(~~::;eta 1 ~lh~f~ ~~:~ ~:a rf~~i;~ :h 1~ ~~;~~; :t/~r~;\~~a~\:~~r~~~i:~d~;e~ ~e~a~~~diio P::~1 ~bi~~r~::i~~~ Y:~~esd~o~~~t~ 10 ~t~~ ir~!i 1 ~:~ :~';f:z:-m~l~,;~fic/Jo)!~~ti~~~ bri di James Joy~e 1 .na an- critica del F. convergeva che lo circonda. tra l'opera e dì commossa intimità. fuori culturale e letteraria di un subito ricÒnoscere ed ammi- bi all'inizio l'influenza dei che y~r le sue mtrrnseche principalmente nell'appassio- il clima di crisi spiribuale e da sollecitazioni estrinseche poeta è momento indispensa– rare. L'entusiasmo e veno- naturalismo francese che qualita. nato la~oro di critico ':lilitan- morale che ì! nosLro 1e1npo di cultura e cli costume; noi bile a ogni seria ricerca cri– to molto più tani.i ed è a verso la fine del secolo scor- l\Jalgrado od anzi proprio te dedicato alla poesrn con- sta attraversando. Per cui. in avvertiamo tuttavia che in tiea in quanto. risalendo alle tutt'oggi rimasto di fatto so conobbe in tutti i paesi a causa dell'entusiasmo dei temporane_a e nel proficuo seguito a questa formulazio- quella voce si è espresso uno origini di un processo gene– I i 111 i t a t O ad un ristretto un momento di grande ir- su O i fanatici ammiratori lavoro su, testi leopardiani ne, la parte più interessante degli aspetti più inquietanti tico attraver'so il quale una g O di letterati anche se radiazione Non è difficile (e un.s~o com' :lento.ai Canti del libro risulta quella <ledi- dell'uomo contemporaneo. opera è maturata. permette ~uggme si diceva all'inizio d~altronde· tro\·arne una Jamcs Jo~•ce - come da ap~a71ra pross1mamen~e per cata all;i poesia contempora· sorpreso nel lento terrore di di storicizzarne l'interpreta· _ infiniti altri ne gettano traccia anche nei libri sue- noi in misura molto più 1 ~ip1 de La. Scuola d1 Bre- nea. perchè più rispondente un progressivo inaridimento, zione e il giudizio di valore. rii continuo il nome come un cessivi ma in e Stephen He- modesta Carlo Emilio Gad- scia}. In questo recente vo- alla natura stessa del critico ancor segretamente vago di sottraendo la valutazione alla te r m i 11 e di riferimento. ro • ess:t risulta più chiara da - continua a correre il lume gli interessi dell'autore - in quanto poeta egli stes- un'innocenza ormai perduta. provvisorietà di una misura • Finnegans \Vake., è illcg-1 perché l'og~cttiva?.ione è rischio di essere considera- spaziano: dalla lirica medie- so - che tro,•a nei poeti con- sgomento di fronte a un de- impressionistica... E' virtù gibile per un lettor<' non completa. to uno scrittore importante vale a Leonardo. da Foscolo temporanei l'aderenza a pro- stino buio. smarrito e solo del critico individuare e il– preparato e non è intelligi- Una cardinale differenza soltanto perché innovatore a D'Annunzio a Ui:igar_etti. i! blemi comuni e pressanti. nel çelo di un'aridità che ha lustrare questa natura e so· bile se non a chi già fa- fra i due romanti scritti at- in fatto di linguaggio e di F. _ha t_occato alcuni cle1 punti Traspo_rtata sul piano della bruciato .t~tte le illusioni e stanza inconfondibili di un miliarinato con tutta rope- torno agli anni di forma- . . . S. sa!Jent1 della nostra .lettera• realizzazione la metodologia non c'è p1u attesa, né deside poela attraverso un vigile ra di Joyce è disposto a far- zione di Stephen Dcdalus Stile na:ra_tn ~- enza nega- tura sì che più _vanamente critica del F. si esplica nella rio né sper~nza e non resta processo di 1< avvicinamento )1 ne una specie di accurato sta appunto nel modo del re O dunmuire la portata ha avuto modo d1 articolarsi delimitazione degli stadi al· nemmeno 11 con(orto del dove la pazienza filologica si studio come per un'opera tutto rii verso di avvicin~re dell'opera di Joyce riguar- il suo impegno critico. traverso i quali l'opera poe- pianto ... "· integra con la sensibilità dell':mtichità. • Ulysses., cui ed illuminare il soggetto, do alla tecnica dell'arte nar- Se alcuni degli scritti qui tica si evolve. Ma ciò che più Spesso nella critica del F. estetica e la ctùtura storica)). James Joyce deve la sua Raggiunta la maturità e rativa si vorrebbe a propo- raccolti rivelano a volte il li· interessa il F. è la definizione troviamo delle ampie apertu- E di (ronte a certo schema– alta fama è pure di una trovato il suo stile persona- sito di e Stephen Hero., e mite della recensione (dove del mondo del noria I~ "un- re che trascendono l'opera tismo critico e a quello che lettura ardua che pochi so- lissimo Joyce in e A Portrait quindi implicitamente anche temi ed enunciazioni sono le è possibile solo se temiamo studiata per scl)ntlnare quasi egli chiama il « feticismo no disposti ad iniziare por- of the Artist., vede tutto al- di e A Por'trait of the Ar- appena accennati e restano ben presenti la rea,tà t:h,._ lo nel teorico: ed è appunto a della (orma,,. lancerà il suo tando1a a compimento. traverso la mente e gli oc- tist • insistere sul suo in- senza sviluppo) i saggi nati circonda e i legami che tra questo lato del suo esercizio Krido d'allarme: 1c Un perico- Scrivendo questo non si chi del suo protagonista. Il . da uno specifico sondaggio lui ed essa si stabiliscono; critico che ci rivolgiamo per lo non trascurabile - nella intende affatto misconoscere romanzo è in fondo la sto- teresse genumo e non ca- Critico su un autore riescono perciò nella poesia di Unga- avere la chiave delle sue in· nostra poesia come nella no– i meriti effettivi di James ria della crisi della sua ado- suale come n~rrator~ che più (usi ed organici. più ap- retti metterà soprattutto in terpretazioni e per ricostrui- stra critica - è ciò eh-e si po– Joyce, negare l'importanza lesc~nza vista daU_'ii~terno sebbene con fatica cd 111 uno profonditi e meno provvl~ori luce « il dramma dell'uomc, re. con più precisione di dati. trebbe chiamare il feticismo che egli ha avuto nell'evo- ed intensamente nvissuta. stile a volle osticç, ha raf- ne.l1'impostaz'.;nc•· basti lc•g• nelle .sue sconcertanti con· la figura stessa del critico. della (onna. La Corma di un Iuzione del romanzo britan- Le analogie fra l'autore ed figurato un mondo partico- gere. per !are un esempio traddizioni tra il divenire e Infatti i problemi che lo as- poeta vero si crea sostanziai– nico ed europeo in un mo- il suo personaggio n.on so: lare ed attraverso la sua indicativo, lo studio su Leo- l'essere. tra la vanità dei suoi sillano nella esplicazione del mente per una spinta dall'in mento di crisi. Si vorrebbe no poche tanto da md_urc1 precisa rafCigurazione ha nardo, in cui la versatile e accadimenti e l'ansia di suo lavoro no11 sono soltanto terno. sia pure - ovviament; soltanto giungere ad una va- a credere che colla scntt1:1- raggiunto un significato uni- complessa personalità del- eterno che illumina i suoi so- limitati. ~I genere poetico: - utilizzando elementi e sti-u- lutazione più esatta. più CL.- ra del rJmanzo Joy~e. ab~ 1~ 1 La vera grandezza l'omo sanza lettere· viene esa- gm; la precaria condizione tra l'att1v1tà creatrice e quel- ment• che la tradizione lìn4 . I t v~rsa e. . . minata a fondo dal F.. che de!Pesistere che non ha sen- la della critica il F. stabilisce guistica e letteraria gli o(- rispondente al vero, priva rievocato e O n origma 1 a di_ James Joyce e quindi la mette a fuocò certe intrin· so_ se non si riporta a una quella comunicatività e quel- Crono: la sua novità e v1·1a1·,- cioè di quel pesante ed ipo- molti fantasmi_ ~ ~ 11 a sua h 1 d crita conformismo che in, adolescenza difCicile ed . a di st anza c e O separa a seche contraddizioni e illu- misura di trascendenza e di lo scambio per cui il problema tà consistono anzi proprio questo caso come ln tutti momenti dolorosa. L~ stile molti suoi discepoli e da mina gli aspetti costruttivi e eternità: ecr;o il cuore del- diventa un fatto da cui non è nel modo con cui egli sa rea– gli altri finisce per nuoce- del romanzo. dove o~m n:ios- scrittori apparentemente a precorritori dell'opera leo· l'esperienza poetica di Unga- possibile prescindere ed ognu- gire a quegli elementi e stru- re. Neanche i libri della sa ha un nfle~so mtcr)?re lui affini stanno per noi in nardesca. . 1rrtl! .. 11 • E riu<'·tn a~pf'tlo di no. poeta o critico non impor- SERGIO PAUTASSO giodnezza e della prima ma- accresce note,·olmente I 1m- questn Ai limiti cui abbiamo ac-1 crisi che travagha l'uomo la ,se ne sente investito. La turità sono di una facile pressione di uno stretto rap- GIACOMO ANTONINI cennato si contrappone, nella contemporaneo sarà rintrac- (ormazionc ~i un poeta, ad (Conlinua a pag-, 6) Quelle figure erano tutte Di un colore. Ora una controversia In bianco e nero. I ,santi !l'estaurati guardano in basso; la Destra di uno è nuova di pino levigato. Il torso di un altro mano Variegato Come un mosaico. All'estremità un Che legge un libro nuovo; la veste Ricade da larghe spalle Senza rottura O macchia. vecchio A. R. A1111non.s )11110 Lo so che se ti trovrò dovrò lasciare la terra e continuare a andarmene sopra le maremme e le oche selvatiche nelle baie e sopra le colline di alti noci e sopra i laghi vulcanici e i canyons e sempre più sù per le s!ere d'aria che diminuisce oltre le notti lucide nuvole poste in nero dove si vuol sostare per guardare molto indietro tutte le diffusioni e i bombardamenti [di luce in alto più lontano della perdita della vista nel non stagionale inindjfferenziato vuoto completo E lo so che se troverò dovrò starmene con la terra scrutando con sottili strumenti e occhi macerati confidando nel microvilli sPorangium e nei più celenterati [semplici e pregando per una cellula nervosa con tutta l'anima delle mie reazioni chimiche e continuando a scendere dritto giù dove l'occhio vede (solamente tracce Tu dovunque parziale e intero Tu nell'interno di ogni cosa e nell'esterno Scendo il sentiero giù per il colle dove l'albero da [gomma ha comincialo a colare lin(a primaverile all'incisione e io vedo come ia corteccia si orepa e ribolle come (nessun'altra corteccia P.ieno d'abissi per la mia anima(ormica che va su e . giù di corsa e se h trovo devo scendere fuori profondamente lontane risoluzioni [dentro le tue ~ "'-"ti trovo devo restarmene qui con le foglie separate.
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