la Fiera Letteraria - XIII - n. 40 - 5 ottobre 1958
Domenica 5 ottobre 1958 DUE POESIE di Salvatore C:,omes DA.LL ' ALTO Quando sarò morto non 6eppelllteml ne, cimitero grande dove sono tanti morti ch'io non conosco. Al limitare del bosco portatemi lasciate che resina piova sulla mia baN!. Pian piano aprite il cancello (oh non svegliateli) perchè a Dio Padre * LA FIERA: LETTERARIA: l'IAGGIO IN PALESTINA * Terra delle distanze di R. f. * DE ANGELIS Pag. 7 .~~. linee italiane per tutto il mondo •:i--;-., I J-~rf 601o voglio rendermi. La domenica insieme nella cappella entreremo Se gli occhi di don GJo- dell'epoca, e delle correnti ghi e l fatti del Signore. E' vanni non tradiscono, monsi- estetiche contrastanti. appunto in queste pagine di gnor FaUani (e nessuno ò Ognuno Immagina quanto diario. scritte per voto, che più di lui meno ansioso di sia improbabile, di questi don Giovanni alterna la voce far carriera). arriverà ancora tempi, un ritratto del Cano· e il controcanto. rifugiandosi più lontano: Intanto hanno va, appunto per il clima ge- nella meditazione per elude– il freddo splendore di quelli lido in cul l'artista si è scien- re la «cultura». 11rlferimen· del missionari di un tempo temente mummificato. per un to, la «notizia>,; nessun cr.,. che. senza aureola, irraggia· ideale di bellezza formale nlsta è più di lui sensibile no lume e speranza in una che sfugge al « paganesimo agli accadimenti. ma come vita di sacriflzJ. studio e della Grecia>> soltanto per può egli dimenticare che so– rinunzia. Wl accento meno mitologico no accadimenti di molti se· ra~fe; :s~t~nid~a ~:ei:~~ 1 : :o~t/~~~~at~ 0 ~/r;p:;~~a~: ~~ 1 1\0~\a~n~heù 1aa~l~ st ! ~~ Gruppo Finmare le sue lezioni sulla Comn1e- a fondS). per costruire all'ar- tristezza misteriosa dell'ago– dia è da anni che fanno Le· lista un piedistallo che non nia del Cristo? ciascuno portando la sua candela ciascuno esaltando la sua fede. Così avverrà che ai pochi vicini tTa cadenze di preci racconterò la mia vita. Dall'alto tra gli «ghi dispersi dei pini delirante d'amore vedrò sulla terra di nere formiche un,a fila infinita ed io formica marcita avrò l'anima in cielo. NOTTE Quando la luna docile sopra i tetti riposa io mi chiudo con la notte. Dal buio che ml stringe i pensieri senza tempo si avviano alla riv,t. Oh cieca notte intatta resta la tua nera bellezza con il tremito fresco della dolce paurosa avventura SALVATORE COMES Dalla raccolta « A tm o.Uro me stesso • (Edizioni S. Scia.scia), premiata con l'1 Lupa d'Oro dell'Italia che scrive, al VI Premio Vallombros8. sto, seguite da allievi o: pe- lo scostasse troppo dalla tcr· Al solo trascrivere nomi e danti ,, che non gli perdone· raCerma. memore. forse, del- date. don Giovanni è in stato rebbero una svista, e da altri l'eternità - e della caducità di aUarme. La voce del pro– più umani e « umani&Uci n - dello stesso marmo. Ceta che porta il suo stesso che avvertirebbero U minimo Se a.Itri mertitt non avesse nome gli impone la predica aggettivo sbagliato, la caden- nei confronti dell'Arte Ha- al deserto. la contemplazione za effimera di ~n'esposizione Unna. don Giovanni ci sa- e la preghiera. nè egli si rl– troppo. letteraria e risaputa. rebbe caro per avere presen- fiuta al silenzio. alle pause. Nom.1nato da poco alla lito la grandezza di un Mar- alla solitudine. in cui il sa· Presidenza per l'Arte Sacra. tini scultore (e andatevi a cerdote si tempra. spoglian– don Giovanni ha Insegnato tal proposito a rileggere le dosi di ogni tentazione. e ri· umilmente per anni. al Se- lettere riportate dal Comisso trovando nell'acqua della sor– minario Romano al Laterano. nella raccolta in onore del- gente la formula della reden– lettere e arte (teologia, per l'amico morto. e indirizzate zione in virtù del battesimo. essere più precisi) ma è nrri- a don Fallani. allora oscuro Poichè. beato chi possa valo a intendere l'arte di e senza appoggi, giovanissi- aspergersi - sia pure con le ogni tempo. nelle pause del mo e con scarsa autorità) e sue stesse mnni - delle ac– lavoro alla Segreteria di Sta- per aver voluto la Chiesa di que del Giordano. e beato chi to del Vaticano. partendo da San Eugenio in Roma. in possa mirare da vicino i tem– quella classica - e neoclas- Viale Bell'e A<rtl,adoma delle pU di Gerusalemme! sica - del Canova. al quale opere degli artisti più rap- Da vicino e da lontano. ha dedicato una biografia che presentativi: da Ceracchini a poichè la Palestina è senza risulta una vera e propria Fazzlni, da Messina a Bran· alcun dubbio la terra delle interpretazione dell'uomo. caccio. da Ferrazzi a Monte· distanze: montagne. deserti e L.---------------------------------------1 leone, senza esclusione di fiumi ne formano la vasta e LET'l'E Il A DA * A1IISTERDA'11 scuole e correnti, pur di dare spaziosa topografia; l'uomo vi un attestato e un riconosci- si annulla. esaltandosi al mento al lavoro degli artisti vento delle memorie, agli contemporanei. S'intende che echi delle parabole: e. infatti. T A L A NORD. SUO E CENTRO AMERICA NORO E SUO PACIFICO LLOYD TRIESTINO INDIA. PAKISTAN • ESTREMO ORIENTE • AUSTRALIA SUO AFRICA - AFRICA ORIENTALE E OCCIDENTALE ADRIATICA EGITTO - LIBANO• GRECIA• CIPRO T U R C H I A • I S R AE L E • SIR I A • MA R N E R O T R R E SICILIA • SARDEGNA • CORSICA ,TUNISI • MARSIGLIA • SPAGNA N A MALTA - LIBIA NORD EUROP4 UFFICI E AGENZIE OVUNQUE Incontro con Coccioli i prescelti non sono Corse. questo vuol suggerire l'Au– tutti, i migliori. ma l'impor- tare allorché aC(erma che « il tan:ta consiste appunto nella paesaggio di Terrasanta ap· possibilità offerta agli arti· partiene. come nessun altro u111111,11111111111111111u11111111111111111u1111111111111111111111111111111• sti italiani di cimentarsi con al mondo alla storia del· * d'i LCJCl1I.NA ZAll!CJCCOLI gli esempi di quell'arte sa- l'uomo. se il pellegrino è co· era per cui la storia dell'arte stretto a guardare il tragitto italiana si è imposta all'aro- nuovo nato sul tracciato an– mirazione del mondo. sin dal tico 1,. Viaggio net tempo. primi secoli dell'Era nuova. quindì. in cui l'uomo tenta di Amico degli artisti. dun· far parte delle cose prodigio· Invitato dalla sezione olan- mento di aver dimenticato prire dei giovani di talento. Itialia. E del film non se ne è rò a Firenze in aprile - ha que. amico e strenuo difen· se che lo circondano. inse- dese di una Casa Editrice dl quello che ha scritto•· Così GJ.i hanno chiesto. ratto più nulla•· detto - ogni tanto sento il sore, le chie5e d'Italia do- rendosi nel giro sidereo di Par1gi, Carlo Coccioh è ve- ha rephcato uno dei suoi tra- « Ptt'Chè abita a Parigi? La Gli ho domandato che co- bisogno di ritrovarmi in quel v:rann? all'os~lnazio!le profe· una perfezione, alla quale nuto tempo fà a passare una duttor1, Herman van der ama?•. sa adesso, sbia prepaNlndo. mondo ch.iuso In se stesso, taca d1 don Giovanni se l'art.e giungerà solo più tardi. se ne serata ad Amsterdam. Era Berg, grande poeta, cono- « Trovo interessante . il su? Non ha vo!uto precisare m~ maligno, pieno. di manie e co- del nostro tempo lascerà . 11sarà degno. dopo la morte. arrivato in treno dalla capi- scitore profondo della nostra mondo intellettuale al d1 fuori ha fatto capire che lavora d1 si vicino •al nuo cuore. Ho la se~o sulle pareti e nelle 01c- Calcinata dal sole, rinver– tale francese nel pomeriggio, lingua e del nostro paese al del quale però, Parigi, la continuo. Ha palesato di Vo- impressione che a Firenze chic, sulle vetrate. sul mar- dita dagli ulivi. pozzi scavati sarebbe ripartito l'indomani quale si deve la traduzione Francia, offrono poco. Mi ci ler pubblicare una continua- slano tutti un pò pazz.i, di una mo. nel legno. e nél bronzo nel tufo. miraggi di sabbie mattina. Motivo di questa vi- de • La piccola valle di Dio •· trovo bene. Sono completa- zione de «Il cielo e la terra• ,paz.zla !ascin063, piena d'in- delle loro architetture. modulate dal vento nel de– sita: incontrare i suoi lettori Ho detto a Coccioli che ave- mente ambientato. ruconosco dove accanto al personaggi di canto•··· E improvVtisamente Non è poco; per essere sin· serto. questa terra che po– olandesi che lo conoscono al- va avuto fortuna, non avreb- i difetti dei Francesi che tra fantasia ne introdurrà eltrJ in mezzo agli stranieri che ~ ceri è davvero molto. trebbe apparire m·ortificata e traverso le traduzioni de • La be potuto trovare un tradut- l'altro sono spe.sso assai b'rl.1-T~li, noti:. Prevette che t.ale- circondavano si sono lnser11fi. Don Glo.Janni non esita. e corrosa. è Invece quella deUa piccola valle di Dio• e de tol'e migliore. Mi ha rispo- schi. Me ne. accorgo aochè ~VOl'O desterà un ..il.ìteress~. Rersonanggi fiorentini ch'egli .riconosce la fatalità dell'er- speranza. del riscatto. della « Il cielo e la terra•, distri- sto che non era in grado di dalla manJe1'8 con la quale a notevole. E assai più. da un Portava tra noi, rlcoròando rare che consentirà all'uomo libertà dello spirito: la mon· buire autografi. . giudicarlo e, rivolgendosi a volte trattano i miei amici gui-z.zonello-Sguardo che dal· episodi, incontri. Disdegnan- e ald'-Qrtdst.a di riipar,are a1 lagna delle Beatitudini sta Quando l'ho mcontrato Van der Bergh: e Sono teli- messicanl. E pai I Francesi le sue parole, mi è sembrato done con arguzia H carattere. disordine interiore. col pro- accanto al deserto di Giuda. ayeva ~ià trovato il tempo ce di incontrar~a p~rchè - non capiranno. mal completa_ dri capire che. il. progetto di Dclla piena appa~ne~ ponimento di non più sba- quasi per accettare catalmen– d~ cogllere qualche aspetto ha osser~ato d1verllt~ - è mente g;i I~Uani co~e que- questa, opera sia 10 gran par- &l mondo «:ri:en~, _alla v <1.ta ~e .i gllare, nè di peccare. Intanto te la prova infallibile del– d1 questo paese nel quale assai Cactle andare d accor- sti non r1Usc1ranno m-a1ad a.f- te de.flnlto. Ha trodot.io egli suol aspetti m.f1mtt, alle pie: la sua fiducia ha il candore l'uomo. la scelta del bene 0 mai era stato prima d'ora. do col traduttore di una !in- (errare certe sfumature del- stesso in lingua spagnola cole realtà di ogni giorno, di del coraggio. dell'attività. del del male Più in là l'orto di Pensa ~he gli possa piacere. gua che non si conosce •· l'animo francese. Siamo di- «~an?el il Messicano• e a que~ scrittore che ha cerca- paragone: esiste sempre. nel Getsema~I ha la fragranza •Vorrei. - ha detto - tr~- Ha ricordato poi i tempi, versi. E a conferi:na ha rac- e~ gli ha doma_ndato se ab- to dt cogliere. U dramma dei rischio. l'ipotesi di regalare dell'olio spremuto per la Jam– scorr~r~1 qualch~ mese. pn- _ gli anni subito dopo la· contato un eplsocho: , . b~a trov~to ~uttu~sa l'espe· <rapporti _col c_;elo, potrebbero alla Chiesa le opere di un pada della adorazione alla ma d1 rit'?rn.are m Messico•· « Un gruppo. di am1Ci che nenz~ d1 scr,ivere m_tranc~se testimoniar~ ~nche certe s~e artista di cui si parlerà per Vergine. II Messico. ecco I~ gran~e. lavorano nel cmema avreb~e ha r.isposto che gh servuà, preoccupaz,1om. Ora Cocclob è secoli. come accadde in A . 1 e t tlch esaltante scoperta d1 Cocc10- voluto tr-arre un film dal mio che è stata oltremodo lnte- appenato per una cane. LO passato n~or te oggi e d~ c:s ~ li. Il discorso si è avviato romanzo «Il giuoco». LI ho ressante. Non ha Intenzione di ha portato dal Messico, si ·tro- . ·. . . . e ro us mu~a . 1 . erusa immediatamente su questo accompagnati in Italia. li ho tradurre In italiano i due ro- va a Parigi e recenti disposi- ; l~br! di .don Fallam. d~ lemme :-ano di!ficlli da sca- argomento ... Ci sono c-apita- porta bi ad Urbino, li ho se- manzi scritti direttamente in zioni messe in vigore per la cui ci ncor~iamo. non supe lare .. c~iuse da otto porte, e to per caso - ha raccontato guitl pa-sso passo facendo lo- fra-ncese: «La nuit de bal • rninacoia di un'epidemia di rana_ la dec~na. e n_o? son~ la c1t~a sul .monte. anche se s. o o o.o o o Dl AMEIUCANI &D€RHiCONO A.I BOOKCLUBS Lo gc11Clle tntnativa e data realwata t• Italia daqtl AHIUI LllliHO t cw aderenti godono del seguenti tieneflct: t,J ♦ ricevono a aom1ctl10,a meDi.J ~. 1«llbn del me.H:> da loro richiesti; o) ♦ rfoe-eono 1a premio un «libro del mese- a loro .cella del valore medio degli acqui•tt. pe.r orni due •libri del mese- da loro acquistati: 4) ♦ WlutrulSCOnodel servtzlo KJ"9tUltoCUOOnsulen..la tJ. brarla offerto dagli •Amici de.Ihhro•: L'adesione aJ Booll: Club italiano e llbera e gratuita e 5J errettUB con l'acquisto di un •llhm del me.o. Gli adereutl che presentano tre ouovt aMOoaU banno diritto a scegliere gratultamenk aa • libro deJ mese. RlchLt:dcre ,em:a tmpegno ctettagLtato programma e schedo dt ade.done agli Amici del Libro ofale Mlle Mtl:zt, 2 Romn - avevo preso da Parigi un ro osservare le cara-tteriistiche del 1950 e « Fabrizio Lupo• rabbia in Francia, gli lmpe- q~as1 tutti mtr~vab!h· pub conqu.1st~ta m passato da re biglietto aereo di andata e della vita italiana, ho spiega_ del 1952_ diranno di condurlo con sè blicatl: per. cosi d1~e.. alla guerrieri. appare. con l'e~al- •1111111111,1111111111111111111,11111111111111111111111111111111111111111111111 ritorno per il Canadà. Ma to il significato di certi at- Come molti toscani Cocoioli oltre frontiera, In Italia. macchia. 0 lll colle~,o~i ? 0 .~ tante armo~ia di ~n mira- dall'assedio. dagli ammoni· sto pietoso interrogativo il dopo esservi rimasto qual- teggiamenti, di certi ambienti, si sente !orse prima tale che « Come posso fare? ... come bll~. 0 ~om~ e st rattt _di nvi col,?·. 1.a c~i per~e~ione st a menti del Giudizio finale. libro di don Fallarti rispon· eh':! tei:npo_des.1deravo p~ose- ho illustrato il senso del mio ltialiano e lo ha conlessato ri- ml cons~glla di fare? ... mi ha ste, e I ultimo suo l~bro. se a~l!mz10 d1 una ~1v1ltà. della Intanto. gli avvenimenti de. ed è. il suo. un messp,ggiQ gmre. Il vrngg~o se~za ntor.. libro. Tornati a P-arig.i mi dèndo; «Quando mi. dom.anda- chiesto inquieto. Gli ho do- non fosse stato da noi segna- c1_v11tà._A guardia. la torre che incalzano nella storia di tenue ma fiero, accorato ma nare _m Fr~n~1a. M1 offerse- hanno fatto vedere le riprese no la mia nazlonah1.à r1spon_ mandato: lato alla SEI. non avrebbe ~1 Dav1d. sempre secondo oggi - le notizie degli ul· perentorio I fatti li d:'.nno ro d1 sost1tu1re la destrna- . , do: sono toscano•· E come Di che razza è questo ca- avuto la stessa sorte? l Autore. non ha potuto tut- . . . e . 1 . r . · . g _ :tione del mio biglietto di ri- che ave~an~ m_esso i~s.eme tutti coloro che hanno vissu~ ne? ... •. Edito di recente in splen- tavia impedire alle ca5e uno luni . giorm O neon er~ano ragu:~ne.. una 1 .nsangumata ~ torno con un'altra a eguale durante il v1agg10. E m1 han- to a lungo a Firenze si sen- « Non lo so... - ha risposo dida veste. « Palestina. Terra sbocco sul colle di Sian: è ~ ripropongono la soluz10":e proditoria r~gione. che egh distanza. Mi proposero il ; no pregato di esprimere Ia 'te iri,imediiabilmellte 'attacca·_ forse è un bastardo ma delle distanze li è l'itinerario l'unica brecc_ia nella mura· d1 un problema che sta d1- mtende resp1_ngere..reclaman- Messico. Accettai. E ci sono mia sincera oppinione. Sono to a questa citità di Cui da ton_ per me naturalmente è bel- che ogni scrittore cattolico glia. l'unico varco. e tuttavia ventando un enigma: la d?rte una .P 1~ logica. armo- rimasto tre anni. Ora desi- stato costretto a dire che non tano analizza con compia-cl- Ilssimo ... •· dovrebbe compiere. prima di la valle di Giosafat non è sorte. il destino. il futuro di O!Osa e cristiana. dero di porvi la mia resi- avevano capito niente della mento amoroso i diletti. «Sa- LUCIANA ZANUCCOLI cimentarsi a ricordare i luo· tanto lontana dalla muraglia. Gerusalemme, Anche a que- R. 1' -1.de ANGELlS denza •· Non ha ripetuto quanto Hubert Juin riferisce in un breve profilo di Coccioli pubblicato nel '55 ma le espressioni entusiaste usate dallo scrittore per questo paese, ce lo hanno riportato alla mente. Il Messico quale paese dai caratteri estremi, ossessivi, smisurati, ha pro– porzioni che si accordano col temperamento caotico, info– Carlo Coccioli cato e contradditorio di que- guerra - in cui furono tra– sto scrittore. dotti i suoi romanzi. La car- LETTERA DA CALTANISSETTA * ZOLFO E POESlil di * PIETRO CIMATTI • Vivo come l'argento li- ta allora scarseggiava, era di quido • - scrisse tra l'altro pessima qualità. L'editore era Hubert Juin e potrei aggiun- costretto a proibire di appor– gere - incredibilmente gio- tare correz:oni alle bozze per_ Caltanissetta. direbbe il geo-la sinistra. dominatore mall-,ai verslcoll Inediti dell''3tlti- riva a donarci un palo d'ore netti portano I baffi tagliati al lena. laboriosa In evidenza questo tempo intermedio. og– vane chè 'ò i~plicava spesa la- grafo. è nel cuorè della Sic!- gno e ossessivo. le saJitelle caproni. ritmati infantùmente di conferenze prima di sera. pelo. i giovinotti di buona fa- ma un po' caotica come una gettivando la condizione di La. sua ~italità, ~'esube: varo.e\ man?~c~:tti ~ove~an~ ~ 1 ~;g;;: ;ian't~": 0 c1o 0 r~~t!ni:; ::tiv 1 : p~!tnnd~!~ 0 ad;~~r~ 1 ~f!~ ·1:f~ 1 ;1en:~1:-as~=~:;:,tu1: ~~= Pa~~ri~~è l~i\rl~r :i.se: !~a ~~ i::~l. 1 a r~~~~l~o:od~o~;:;!~:ti~s; ~~:~gl~-:~eidi~h~ ~~a~a mf~~~; r:i~~t:u!tor~~e~~~a~~e did;c~: ranza, certi atteggiamenbti essere de~mt_1v.1.e I volumi solo delle Isole. siano profon- a spezzarsi di commozione e chezz.a è aceto. Ogni tanto jazz sinfonico. Dormire. in I plaudono alla slnfonizzazlone la più adatta a tale manifesta- mento d\ma ci\'iltà in risve– da ragaz.zo ,_~on p~rmett.ere : usc:vano p1en1 di e11rori. « Un damente internati nei corpi. di fatica: e quel primo jazz qualcuno crede di sentire odo- poltrona. dunque. di ..Funicoll funicolà ... E' co- zione. rara ma della rarità glio. con troppi stimoli per bero mai di mdovrnare 1 suoi manoocritto - osserva lo raggiungibili per lentissime ar- di rotaie battuto da ossa urna- re di zagare e U treno con~ Questo secondo festl\'al ha munque da apprezzare l'inl- delle Incongruenze e in fon- un primo mattino ancora tor• trentotto anni. scrittore - non può mai es- terie ferroviarie che trascina- ne sulle giunture sconnesse. a ferma stupidamente: ~agare zu. chiamato folla dai dintorni. ziativa dell'Ente del turismo do delle ingenuità. pido di secolari rilassamenti: Nella piccola sala arreda- ~e.. definitivo• no residui sCinltl. tossine d·un un ritmo primitivo dal magico zagare zu... I Dirige Il maestro francese Val locale. che trovati i !estivals L'aria di precario. di solare. cosi c:he si vede gente indo• ta con quel buon gusto ol;in- :. .e , ·. h viaggio interminabile: potere sonnambolico. Attorno a Caltanissetta c'è Berg. che si rivelerà il miglio- tutti già fatti. un palo d'anni di eredità in arrivo. di vec- lente muoversi in (retta, gen• d_es~che sa ~osare CO~equi= pe~7i31u~:;~~~g:re::~~'e;te~ p!/ 1 i~ai;~:~t~t~~~~a : 1~1~:!~i;~: ., f~rr;i!g! 10 a èM~~!a. tino pfl ~i~t/u:~~zas 0 ~f~e·col:i~·c~~= ~er:.e 1 b~tr~)r~.aM~.~~~a~a~O-VL°i! ~~- ~:r cd~ut~u~~,o bul~~~!:~~~ ~~io ee f~~:ouo;o s~~tas;:~c~~:= {!u~?~!~f:a o:;:a1:s~h:er~: hbrrn e r?ffl~atezza 11 mo ro ha per~o dimest!chezza con un festival del ..jazz slnto- comincia dopo, dopo il mare: stazioni di minuscole stazion- stranezza sta già nella fonnu- questa idea del giovane jazz pecchia e mezzo grattacielo, partisce ordini d'ospitalità. uo– der.no nell anhco (una Pd~r~- la lmgua italiana g.li ha do- nico ... e slamo venuti quaggiù quando si abbandonano I trenl cine sono soli col loro berretto la: jazz sinfonico. un Ibrido vestito da vecchia sinfonia. somarello e Aurelia sprint. mini dal viso antico e dal ve– te mteramente copert~ 1 li- mandato· « Quali scrittori per venti ore di sonno arte- veloci e si sale al cuore del- rosso. !n mezzo a una vastità· ancora incerto della sua natu- Nè sarà sua la colpa se la scontrosità naturale ed esigen- stito cittadino, in un'aria pro– bri, in un'altra la classica ve- f· ces· ·lei r'spetta di più'• rioso a sentirlo. Alrarrivo era- l'isola: la marcia è lenta. le ondulata di stoppie riarse in-Ira e dei suol fini. un tentati- terza sera, nel plauso popola- ze turistiche. orgoglio sicuro vlnciale curiosa. maliziosa. ec– trina piena zeppa di antiche EiaCn I r .· L • L' •spe·t vamo grigi di polvere di car- ore si perdono a gii,are attor- follita dal cicallo del.l°este- vo di andare al pubblico pro- re, l'equivoco cadrà nel ridi· ed ingenuità provinciale. di- citata. triste. precaria. in mez. ceramiche) si e creata im- occ:o 1 . pion °·• 1 ri : bone appiccicata sul pallore no a un cocuzzolo spelato. nuata estate. Donne nere e vinciale non scontentando il colo sotto la bacchetta !strio- sperazione solare e ottimismo zo a una realt~ di terra. di mediatame~te un'atmosfera to tutw, s' .gn.or~ . ma ne am della stanchezza e le _valige Dieci chilometri sono una dl~lnobili ne trlstl e nobili don- miglior J?Ubbllco. un jazz cbe nica di Melachrino. satiro d1- ~onomic?· zolfo puro e mo- medioevo. di baronetti, di asi- d_i co rd ,i.alità. E non già gra: ~ 1 re~t~~~~~m~;;1?~e!1t~:- rre:~~:~::,,.co~ra;~rlc;!rti~i co:;; ,~~~~zade1 Eso\~~o~~oq~~nt5te~t~ò ~; fee~to~u~~·1 uir:1;:t 1 t1 dTI iaaf~Ì~~~lcèoi'!rtr~~e uen: 0 ~t:u~~~~~~ dc1r:n:~ro~uz 1 a. podio nel fumi ~~1 1 a:~ ~~:;r~~1~c~i ec~!:: ~ei ~~f:~red~ ~~i::ro~\ ;~i~~f~n~~ zie ali rnaltesa presenza t 1 tori itali.ani egF apprezzi E' Roma verso sera. per arrivare Il sole. L'Interno della Sicilia, gli scarponi. conducono asini zionc di musichette. di rapso-j InutUmente hravlssimi gli mezzogiorno sul passo della di balli patriarcr.li, di argo– tre '? quatt~o persone ~ e a O E ~on riteni.amo Il giorno dopo. in pieno l>O-verso Caltanissetta. ha Il f•a- polverosi lungo salitelle lner- die popolari. di canzoni da-accademici di Santa Cecilia mezzanotte. insomma. mi pa- glio scontroso e turistico in• Cocc101i anni fa aveva rn- 1 st ato v /: d d per· meriggio. E solo la meraviglia scino e l'incubo del viaggi nel plcate sul vivo delle colline. mm. il cui stato di tensione 1 romana. che suonano e sorri- re che trovi nel Festival, a sieme. greco arabo Isolano pae• contrato i?i Italia. ma per la per mo ,vi I pru enza . delratba può pagàre cosi nere sole. Una terra senz'ombra. Cerchiamo un mo verde. un è la mèta-Gershwin e il cui dono ai !otogra!I di scena. parte tutta la sua buona vo- sano terragno. Senza nominar– semplicità, la espansione di c~e p~co dopo r_1onha .evitato ore d·1nson~l:i. Nelle ulUm~ che la stanchezza. del vla~gla- er~orc d,I questa natu_ra. cer- cqu!vo~o è Segurint. I jazzmcn Eppure Caltanissetta no~. è lontà di risveglio _d'una città la mai. la sua città, il giova– questo scrittore, per la sua g:ud;z1 poco Ius.ngh.eri per la 111tl'm11na~1h ore Caprom to_re soggettlya fino al smto- ch1a~o 1ane.llo rotto duna ne- p1;1n, rn sala, sono sconten.tl . fatta ~er q1;1esto.Quando 1m- lontana e. s~la. piuttosto un ne poeta Alfonso Campanile ità di confessare con Sagan. e per un nostro ~crlt· parlav.a _di neve e di nebbie m1 della disperazione. Rari cess1tà _di giallo fuoco. e non C è ancora troppa melodia, d~~ani an_d1amoa visitare. una estremo ~1 1~onlnazlone eh~ ne rende nei suoi versi pro. capac ·t · · tt t tore il cui nome preferiamo e di hut1. Io c~o in stato so;i- (>ucallptus giallicci. dal fusto la troviamo. E il verde degli anzi I! tutta melodia. e della m1mer-a d1 zol(o. e scendiamo un esempio d1 chiarezza e d1 prio questo scontro psicologl- noncur~nza verJ a ptu os O tacere nambolico. nu reggevo su chiaro. assetatt>. I cactus con aucallptus. del cactus. dei più scadente. comunque or- a 250 metri nelle viscere del- concretezza. Caltanissetta e il co. tra ironia e dolore. notevoli su se stesso. . · h' r 1 _ due zampe che ....... t~vano es- le racchette verdi bruciacchia- quadri d'orto allevati attorno chestrat-a: in compenso c'è po- la mqntagna gialla. e attraver- Fesli\'al si toccano solo per il Sarà interessante tornar r a « Ho d!menticato ormai Ha raccontato e e~ 1 eg. sere d! elefan•.e. tanto eran te da Apollo: cactus che se- a qualche baracca dispersa. co di ciò che la parola ..sin~ siamo in macchina paesetti dai calendario: anche il Libro pare ualche anno a Calt ~ t quello che scrissi • - ha ri- ge molto, la sera, prima di 1 rnnfie e non più r.iie. AngelJ guono il treno immobili, gro- quasi con 1a saliva e la carez- fonico,. chiama alla mente. un nomi arabi inerpicati sulle un oggetto ancora da scoprire. ~na città che in d·ec·a~ ~\a~ sposto a qualcuno che gli addormen~rsi anche nei pe· Narducci citava da lntcndito- vi come ~na vegetazione cal- za. non ~ verde e non è pae- te.rmin,e d~l resto che si pre- coJline: mimetizzati e in_e:"1i 'benchè Sciascia sia. !'~ima recu rato un secolo. 1 c~~ive chiedeva un particolare su riodi in cui prepara un nuo· re assetato le bel.!c m::1.rcheca.rizzata in un verde botti- saggio. C è il sole e la strada sta all equ!voco e potrebbe an- sc_>tto ti sole che li c~~c1(1ca.delJ.a città e la sua hbrena la cons~a e pienamente 11 pre-- d · uoi primi romanzi. vo romanzo. Ma è raro che vinicole sarde. abruzzc~1. ca- gha polverosa: cactus che cl gialla. tu-tun tu-tun. l1 senti• che non s1gnl!lcare niente. ol- c 1 1 a~corgia~o anco~ ptu del- ft~mmella sempre. -accesa. che sente. che torna in macchina uno ei s. . . d • • le sue letture perchk labre. romane. tra lunz11e p~- guardano arrancare e ridono mento di av-anzare verso un tre al valore dl cartellone. La I equivoco di quel Jazz senza viene a Roma e ntorna. nel assato eh as a l' e– E. h_a a~g~u~to .. ~ Alc~~l et s~eJa , gl' saJ·ebb'e spesso rentesi di torpore. La gente col denti violastri del loro fl- miraggio o uno sfinimento manifestazione, In aurf da va- storia, venuto in Sicilia insie- La realtà è ancora la minie- reo :er andare e 1 f~tt ah m1e1 prJmt hbr1 h ho imen: a essd·~;!i . 1 1 . d del sud s'appisolava e si ri- chi più. maturi. Insieme a Ca- definitivo. Ma finalmente ar- rietà 1920 col palcoscenico Il- me alla Cebbre del petrolio. ra e la miseria. le forre e la cerca di metter~e nelu ~~~- c t: ticati ma vorrei che .anche l trop~o ~ _cie pr~urarsi e~ destava. mordicchiava torme proni. cerchiamo Garcia. Cam- riviamo. lumlnat.o a c~lori vivaci. per Caltanissetta. e la sua provin- lupara: e l'altra realtà è tutto c·ò che uò . se~. miei letto1i li dimen11cas~ero. termmat1 hbrl. Gh succede di di pane condito e si riapplso- pana. Carducci. la barca del Non eravamo aspettati. In una r1costruz1one televisiva. eia. non è ratta per questo. Vann'Antò, il poeta popolare, sto O ;e O d~t· jtarci, gi~ Vallecchi ebbe coraggio•· leggere un pò a caso quelli lava. Le fermate lunghe. le Malavoglia. il miele d! Quasi- albergo. Dopo la prima in- attira 11 pubblico. L'equivoco Quest'isola in mezzo al sole, e Leonardo Sciascia. e i gio- zolfo "eìror iv e poesia, E' bello che uno scritto- che gH manda-no i suoi edito· cadenze delle rotale lente. di- modo: ma il discorso si all-ap- cert~zza. l'organlzzazlon.e si ,non è sentito. le baronesslne questa città tutta in formazìo- vani poeti loc-ti\i po <1.II tra an- e P 10 · re •possa dire a un certo mo· ri e a voJte gli capita di sco- stinte, il sole ora a destra ora pa, s'ironizza, finchè arriva mette all'opera. la solerzia ar- locali sloggiano visoni. I baro- ne, che non ba storia bel- tico e nuovo, che ironizzano PIETRO CIMATl'l
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