la Fiera Letteraria - XIII - n. 40 - 5 ottobre 1958
Pag. 6 te quel tragico viaggio, e fi– nalmente, dall'alto delle col– line che circondano Marsi– ilia. egU si a.f!acclò sul mare. Eatrato In città. discese len– tamente per la Cannebière, ma in questa strada. che era stata una delle vie più aile– ~re e popolose del mondo, adesso non c'era una sola persona: un forestiero appena sbarcato da un piroscafo del– le Messageries Marittlmes: un soldato dl colore; uu kgionn– rlo di stanz..."l al forte St. La– zare: una ,lonnlnn tmccata e provocante, che ammirasse U p.'.lSSa~Ji:iO delJa solitaria au– tomobile. Cadaveri. si. ce ne erano invece dovunque: e quakuno seduto persino ln– t-)rn'l al tavolmi del caffé con il vassoio davnntl. come se si tmlt:1~~ di una co~a di un'ora prima I) del Jtiorno precedente. Bamu non si scompose. tanto lo spctt:'l:colo J:11 era div<'nuto ramigl!are e. attravcrMta piazza della Borsa. R:iunse al Porto \"cc– chlo. Qui. sull'lni:::res~I) del piccoli rh,torantl C'rn.' !nce\·a• no eorona al1a darsena. Jc stinte inse(l:nc pubblle!tarle del « Pastis .. o di una bul)n,1 ...Boullaibalse,. <liquore> e m:– ncstra dell'epoca. tipicamen– te locali) splendevano nella ~ucc mediterranea In attesa di clienti che non sarebbero mal venuti. La solitudine e 11 silenzio del luoiw erano completi. Solo si udiva di tan– rto in tanto sciabordare l'ac– qua contro le banchine, sulle cmali era un gran via vai di granchi. di scar.afa~gi e di to– pi eh<>si davano Ja caccia a ,•iccnda. Bamu cntrb In un bar. si servl di un Pemod C' poi. scelta l'lmbar<:azione più adatta e caricatala di vl– v('ri e di combustibile. salpb l'ancora raccomandandosi a Nostra Siirnora della Guardia E,•andro Carpcgglani: flgurc perchè gli facesse compiere una buona traversata. Infatti mai come in quel giorni il m:ire fu tnnto cal– mo. e dal Golfo dcl Leone I venti soffiarono tanto miti ne.Jla direzione favorevole. In capo ad una settimana Bamu ru In vista dell'Africa cd en– trò nel porto di Algeri. E' inutile che vi ripeta come an– che questa città fosse deserta. come l'Africa, cioè. si tro– vasse qua.si per lntiero nelle identiche condizioni degli al– tri continenti. Ad Ahtcri Ba– mu lasciò l'imbarcazione e ri– prese a servirsi di un'auto– mobile. preferendo questa volta un tipo militare chia– mato jeep. Adesso si sentiva rincuora– to. sebbene trovasse fuori po– sto questo mutamento in me– glio del suo umore quando Intorno a sé lo spettacolo non era di cC'rto divenuto meno tragico. S<-mma! era peggio– rnto. prrchè I cadaveri dcUa i;1:entcd1 colore. a ,RuardarJI. destavano p!ù rlbrczzo di quanto non nC' snsCita$SN'O quclli dei binnchk i\ta la se– rn precedente egli era stato assalito da una vnsta stan– chezza e da un profondo sconforto. Era il tramonto e si trovava ln mare: un mare liscio come l'olio, di un co– lore violaceo che si accende– va sempre più di rosso man mano che si allontanava ver– so l'orizzonte, dove Il sole calava tra un grande incen– dio di nuovo1e: un mare de– serto nel quale egli sapeva di essere il solo. l'unico na– vlitnntc. Proprio allora lo sconforto lo a,•eva assalito. Quale follia. si era chiesto. quale Infinita. inul!lc follia non era ciò che stava com– piendo? Questo voler attra– ,·ersarc terre e mari deserti. e per che cosa? Per p-iun- gerc a morire In mezzo ad una foresta. tra ciò che ri– maneva delle poche capanne di fango appartenute al suoi parenti e agli scheletri di co– storo spolpati dalle jcne? Non sarebbe stato meglio farla finita subito. ora stesso?! Sta– va per lanciarsi in mare col proposito di lasciarsi affoga– re quando. sullo sfondo del cielo incediato dal tramonto. confusi aUc nuvole. erano ap– parsi I contorni del lontani monti dell'Atlante. L'Africa! Improvvisamente qunlcosa di inspiegabile Cdl cui, come' ho detto. ebbe n maravJJ,!;llarsl egli stesso) era sorta in lui a dargli coraggio e a vinccrc lo sconforto. coslcchè aveva subito ripreso il timone e la rotta. Da Algeri, lungo le piste del deserto e vlu;:giaodo ora di i;t:iorno cd ora di notte, Bamù comincib a discendere verso l'equntore, fin quando non entrò nella re~ionc del– le grandi foreste e dei rlsuo– nMti flum\. Stormi di uccelli volteitgla.nll nel ciclo afoso di calurR, e -branchi dl. animali sclva({i;t:I furono i suoi compa– p:nl. Alla notte. nell'Immenso silenzio africnno. li udiva gracidare ed ululare In pros– simità del vlllai;1:gl deserti. Quanti giorni durb quel vlap:– glo? Quanti monti e !orcste e fiiuml ebbe egli ad attra– versare? Ma adesso Bamu ri– conosceva ogni giorno di pil'I nell'aria che respirava il sa– pore antico e buono dell'aria del suo villn~p:lo. e in qu<'llo del vento il suono melodioso che intorno alle piccole ca– panne di fango della tribù fAcewrno stormendo i grandi alberi dl"iln forcsta. e co.sl . benchè fosse profondamente i;tanco, continuava a vlngi;1:in– re Attratto e sostenuto da mia forza misteriosa. LA FIERA LETTERARIA Pol. un bel mattino destan~ dosi, dai luoghi che gli stava– no intorno e in cui era per– venuto la sera precedente do– po II calare delle ombri!, si acco~ di essere finalmente i;t:iunto. Si: ricordava! Al di là di quelfa vicina cerebia di alberi c'era Il suo , 1 1Uagglo! Non aveva più che da per– correre qualche centinalo di metri. Ma la sua maraviglia era d@stinata ad aumentare. DI n a un istante. infatti, fra l'antico stornitv! delle piante e l'eco dei fiumi lontani. nel– la fresca aria dell'alba. giun– se al suo orecchio. giolo.so come il suono stesso d'una risata. il pianto di un blmbo: credette di sognare, lui. che ave,•a attraversato I continen– ti deserti e sape,•a tutta la Terra popolata esclusivamen– te di cadaveri. ma. nello stes– so tempo, comprese qual'era 6tata la forza. la segreta ed inconfessata speranza che lo aveva sospinto fin là. A questo punto nel .. Gran Testo di Bamu. secondo il primo gruppo di discepoli,.. c'è scritto: « ... egli entrò a piedi nel suo antico vlllag– i;t:lo.e fattosi riconoscere dai– la propria p:ente cdme Bamu figlio di Kum!rl. che era stato figlio di Urundl, che era sta– to figlio di Tam.:iruri, che era stato figlio di Ikltoo... prese fra le mani uno dei fanciulli che glociiveno sotto lo sguar– do vigile delle madri loro. e cosl come quello si Lro\'a– va. iJ piccolo corpo lucido e nudo. lo innalzò ven;o il so– le ed il ciclo rin~raziando Il Signore ... '"'· Lo stesso epillO– dio. nel .. Gran Te.sto di Ba– mu. secondo li quindicesimo gruppo di di:icepoli,. è nar– rato in questo modo: _,... e al– zato verso il sole uno di quel fancitùJi, Bamu disse: Sia rin– i;trazlato il Signore! Da te di– scenderà fino alla coMuma– zionc del secoli la nuova e fe– lice razza degli uomini...,._ La storia del p:iorni imme– dlatamentc succc.ssiva è da– ta da tutte le 157 versioni del ..Gran Testo.. lasciateci dai 157 gruppi di discepoli in ma– niera quasi concorde. Le pa– role e le frasi hanno a vol– te lo stesso dettato. In al– cuni passi dicono: ..... nel giorni che seguirono al suo ritorno, Bamu apprese dalla parola degli anziani Il terro– re In cui era vissuto li suo popolo di Zada nel lunghi anni della Morte. ma dopo aver calcolato rl'.'tlt del fan– ciulli della sua gente. il più jlrande dei quali non aveva ancora due anni. egli parlb e disse: che non senza una ragione il Si,s::noreaveva per– messo Mli anni della Morte e che egli. Bamu. credeva di sapere quale era cotesta ra– gion. ma aveva blsoi;tno di ri– flettere a lungo per esserne certo. C!b detto Bamu tacque. e uscl dal suo villaggio di Zada, dal quale si tenne lon– tano fino al tramonto della terza luna. vlvendb In com– pleta solitudine alle sorgenti del grandi fiumi. E Il ~!orno che ritornb al suo vllla~gio di Zada al tramonto della ter– za luna. Bamu parlb e disse: che come non senza una ra– )'l'.lone il Si&norc aveva ,J>e{– mc&o t lun,hl anni dcl~a mòrtc. cosl non scnr.i ud suo profondo disegno svc\'a vo– ltato che I fnnclulll di'.'! vil– laggio di Zada fos.scro torna– ti a nnscere quando la Terra stava per essere deserta. e g,Ji uomini ancora vivi, stan– chi, vecchi ed Incapaci di co– municare tra di loro. non avrebbero potuto saper(' di quclle nascite. E Bamu disse ancora: che la ragione per la quale U Sip:nore aveva sta– bilito cd attuato tutto que– sto. e che n Sli;1:norl'.' stesso gli ave,·a rh·clato alle sor– genti del p:r.and\ fiumi. con– ~lsteva nel dlsep:no del S1- ~norc di ,•edere ln sua Terra popolata da una nuova e mi– gllol'e razza di uomini. Oi;1:nt ,·olla che Bnmu parlan1 tut– ta la sua gente del suo \'Il- taggto di Zada stava ad ascol– tare... Ed un'altra volta da– vanti a tutta la sua gente del villaggio di z.ada, Bamu. che aveva orma{ spogliato l'abi– to con cui era f[iunto dal ma– re, ed av@va indossalo quel– lo che era stato di suo non– no Kum.Irt e prima di quNU del .suo avo Urundi, parlò e disse: che il Signore desi– derava veder popolata la. sua Terra da un·altra discendenza di uomini percbè gli uomini bianchi - e quelli gialli. ros– si e neri che si erano fatto un vanto di imitare i primi - erano stati dei pessimi suoi figli in quanto si erano serviti dell'intelligenza che el{ll aveva concesso loro per inventare e costruire stru– menti di morte sempre pJb potenti tanto che alla fine ne erano rimasti essi stess.f stu– pidamente annientati... Gll abitanti di Zada. che erano sempre ,·issuti lontani e di– staccati dalla civiltà degli uo– mini bianchi. e tuttavia ne avevano avuto qualche vol– ta sentore. ascoltando dalla voce di Bamu la descrizione deJ:lc tremende macchine di morte create dagli uomini delle città. furono presi dal terrore di essere nuovamente raggiunti. come ,già lo erano stati negli anni della Morte, dai malefici lntlussi di quelle macchine cattive... CO.sl un giorno. mentre Bamu seduto al centro del suo villaggio di Z-ada contlnua,,a a parlare. tccero per lanciarsi vc~o i piccoli lii;1:llcon il desiderio istintivo di proteggerli e fug– gire con essi .ancora più lon– tano. ì\fa Ba.mu fece sentire la sua voce {erma e tran– quilla e li trattenne. Es.si si fermarono, ma domandarono a Ba.mu cosa ,;wrebbero do– vuto tare per essere. in av– venire, sicuri e garantiti. E Bamu, che già era stato !ino al tramonto della terza J.una nella solitudine delle sorgen– ti dove aveva ascoltato la pa– rola del Signore. rispose In questo modo: Ecco, lo vi di– co: Dividetevi in gruppi. e andate. Andate per la Terra. che è ,:là del vostri !!gli. ma assicuratevi che in nessun luos:o vi 6ia più un solo uo– mo. o bianco. o nero. o ilal– lo che sia. che ancora respi– ri. Questo io vi. dico. e io stesso farò questo insieme Qd alcuni di voi...! .. Ha Inizio. cO.sl. la secon– da parte dello storico viaggio di Bamu. che lo stesso giorno in cui ebbe a pronunciare le parole sopra riferite, mentre I più glo,•ani degli abitanti di Zada. si allontanav,ano dal villaggio diramandosi In ogni direzione, 111mi.ff in cammi– no egli stesso, seguito da quel dicci compagni che doveva– no costituire 11 prlmo aruppo di discepoli. Il .. Gran Testo .. dice: ..... nonostante l'età e la stanchezza. Bamu e i suoi dLsccpoli vlau:iarono per molti giorni e per molte not– ti ciband~I della frutta che raccoglievano dagll alberi e della carne degH animali che caccl,wano con l'arco e con le frecce. e non incontrarono mal un solo uomo bianco o un solo ,~1om~ nero Chf: an– cora r~p\r,assero. Poi -On 1,1or– no all'alba N.Uiunttero Il ma– re. E giunti al mare, Bamu parlò ai discepoli che si era– no fermali e dlMic loro che dovevano andare oltre pcrchè proprio al di là di quel ma– re c'erano le grandi città de– gli uomini bi ,anc.hl . Allora es– si montarono su tre barche che si tro,·avano abbandona– te sulla riva e dispiegate-ne le vele salparono ... ~. Continuando nella narratio– nc del vla,tgio. il ...Gran Testo .. dice: ,q'lavlgarono per -,cttc lu– ne e al sorJ,t:crede.Jl'otlava ap– prodarono in una terra do– ve c'era una fantastica città dalle co.struztonl co.sl alte che le solitarie ed erranti nuvo– li! del ciclo s'Infrangevano contro le loro cime ... '"· Bamu non poteva ignorare quale foue questa città, poicbè du• rante Il ■uo lun~o ,ogglorno a Parigi aveva dovuto avere modo dl vederne più volte una di quelle euUe riprodu- 2:lonl disegnate. dette .. foto– gN.fle -.. Eppure. richiesto dal discepoli di di.re il nome del luogo ove erano pervenuti, sl sa che rhpose d'Ignorarlo. Questa risposta. che sulle pri– me può appariN? fltrana ed Lnglustlflcata. dimostra in,•e– ce come fin da allora cdl avesse deciso non solo il suo futuro comportamento. ma anche di attuare quel gesto che fu H più sublime di tutta la sua vita. AJtonfanati&I dalla città dal fantastiel palazzi, cbe do– vette oUrlre loro lo stesso terrtr!c.ante spettacolo de– !IC.rittocl da John K.ansas, Samu e 1 d{i;c.,epoliripresero a viaggiare fin quando. en– tnti 1n una nuo,·a città e giunti In una grande piaiu. non si fermarono di colpo. ln questa piazza c'era un ,·asto Il! solenne edificio completa– mente bianco. con una larga scalinata che sccndc\'a verso Ja strada. con le numerose co– lonne di marmo. cd una cu– pola che. anch'essa bianco.. ri– splendeva al sole. Ora. tra le colonne. al sommo della sca– linata. cinque uomini cun 1 I e vecchissimi sta,·ano seduti in cerchio e discutevano fra di loro. Non fu «rio poca la sorpresa che al \'ederll pro– varono i discepoli di Banni. I quali. a,·cndo tanto ,·laggiato e non a\'endo mal visto altro che cadaveri. crede,·ano che la Terra fosse ormai com– plctam,ente deserta. In oltre. ricordando quanto ;we\'ano app~o sugli uomini bianchi e sulle lo.ro mortali macchine di guerra. essi furono subito ln\'asl da un profondo terro– re. D solo Bamu non si 6Com– pose. né tradl alcun r;enli– mento. Fece sc~no che lo se– ,st\l.Wero e comlncib a salire l'ampia scalinata. sopra i cui gradini di marmo. resi acce– canti dal .riverbero del sole. si andò subito proiettando la ombra Jr,astagliata della sua pc.nona rivestita dl pelli ed ornata di plume. Intanto i cinqu.? uomini bianchi. ,accortisl della pre– senza dcgJI stranieri, trala– sciato il discutere. ave\'Rno aliato il capo. li loro stupo– re non era stato meno in– so di quello che ave\'ano pro– vato 1 discepoli di Bamu: il loro stupore. ma anche la lo– ro gioia. Da dove venh 1 ano questi stranieri? Da quale paese in cui c'era ancora. o era da poco r\n,..'\ta la Viti1.? Ma allora, se co.sl stavnno le cose. tutto non era hnlto. tut– to poteva ricominciare da ca– po, ~ essi, ah! essi ... ! Men– tre cotesti pensieri comincia– vano a paMare loro per la mente. il mortale pallore del loro volti si tingeva a poco n poco di rosa, e nelle adunche e magre dita aperte sun~ gi– nocchia sentivano tomaN? una lontana e b<-n conosciuta energia. A un certo momento. di colpo, ebbero nello sguar– do una luce fredda e soddi– Af-atta. Contemporaneamente Bnmu. ,egulto d,al suol, giungeva ;'1.} 11ommo dC'lla scalinata e sl fHmava. E'glf aveva compre– so chi fou~ro quc.. 11 cinque uomini fin da quando. cntr!\– to netta piazza, li aveva vlstl sNl.utl fra il bianco colonna– to del solenne edificio. Ma adcs.so . che li !Issava negli occhi, comprcnde,·a qualcosa d'altro: quale fosse. cioè. la ragione della strana ed in– tensa luce che si era accc11a nei loro sp:uardl: quall nuove e folli ~pcranze fossero ger– moi;t:llate nel loro enlmo. Uno del cinque, colui che (ll)Cmbrava il più \'Ccchio cd autorevole. parlb ,per primo, e con voce tremante di emo– 'Zionll!chiese 1l Bamu di dove \•en!sse e se aveva per cruso da comunicare la Heta novel– la della Vita. Bamu non ri– spose subito. n .. Gran Testo .. dice: .... il suo sguardo era ora rivolto in un solo punto lontano ... '"· ......egli sembrava vi,•i5.'!c in un t:ogno........... for- se Il Signore parlava con lui e lui, di.staccato da tutti e da tutto. lo ascoltn,•a ...•: e men– tre il silenzio si prolunga,·a. i cinque uomini bianchi fis– savano le grandi labbra dcl negro. che avrebbero do\'uto fornire la consolante rlspost:1.. come se attendessero di dis– sctnrsl da una son;cente daUo. quale sapevano che un ac– qua fresca e leggera sarebbe dovuta sgorR;arf' da un mo– meno all'altro. In fine Bamu parlb: ., Si, - disse solenne– mente - la Vita è risorta, lontano da qui! Ma voi non la vedrete né In godrete per– ché, ndcsso lo vi giusti"Zlo in nome dl tutta l'umanit:'l.! ,._ I cinque' uomini bianchi :wevano appena cominciato a rallegrarsi e Il loro si;cuardo 11I era itlà !atto più radioso. quando il senso. anche se ìn parte con!ui;o e non ben com– prensibile dt"ll<'ultime pnrole dl?.111c,1tro. li 1nt~c In nllarme. Mutarono <'spre.s.sìoti<'.<' alza– ti&! sulle p:ambe esili <' tre– manti non si sa bene lie ac– cennassero od lni;t:lnocchlars\ o a fu11gire. Proprio in quel momento lf' frecce. chf' a un comando di Bamu I discepo– li schierati alle spali<' del maestro avevano scoccato dal– rarco. 11 im•estlrono in pieno. f1 ca 0 b~!~fg;odn~si al 1 e~u 1 :i~~ fJ~t!~ però. si spuntb rimbalzando all'indietro, e fu quella che era stata sca1tlinta contro Il cuore dello ~clenziato atomi– co. Allora Bamu si avvici– nò a costui. che l'urto avt">va tutta,•la fatto cadere .riverso In terra. e arrcrratanf' per I capelli la lC'sta la recise net– tamente dal tronco con un Domenica 5 ottobre 1958 E,•audro Carpcgglani: Pacsag glo colpo di accetta. Poi. solleva– tala in aria e mostratala al compagni come la radice di una pianta pro!Uica e veleno– sa. la 1a.ncib verso la l!ICall– nata. dove quella andb roto– lando gradino per gradino. X Dopo questo episodio Bamu e I suoi discepoli ripres-cro la ,·la del ritorno. Ha inizio l11 tal modo la terza cd ulti– ma parte del grande viaggio. e certamente. nel trovMsl di nuovo In mezzo al1'oz1.urra e infinlta distesa del mare. Bn– mu non dovette provnre que– sta volta l'angosciosn sensa– zione di tristezza e di morte che lo aveva attanap:liato la sera dl molti mesi prima din– nanzi alle coste invisibili del– l'Africa. Adesso egli non era più solo sulla Terra come avc,•a creduto dl esserlo al– lora: adesso da qualche par– t<' dc-Ua sua Africa immenso risuonavano delle piccole, Ki0lo~C'voci di bimbi: di qut'i fanciulli da cui 158h'bbe dl– scesn la nuova razza deit.Uuo– mini. E quc-,to ern ciò che contnva. Nc1 mattini calmi. mentre le barche contlnunva- 110 a navli;1:are sospinte dal venti favorevoli. l'aria tersa e lucida sul mare doveva ave– re per lui tutte le trasparen– ze e tutti i profumi di un'aria cristallina che avvol,resec w1 mondo nuovo cd Intatto. Fu nella luce di quest'aria ch'egli un p:iorno rivide pro– filarsi all'orizzonte la sua ter– ra. Ja 11uaterra piena di star-– ml di ucccill e di branchi di animali, piena di verdci;1:glantl foreste e di risuonanti fiumi: In sua tet;ra piena di vita. Subito. l compaR;ni esultanti si portarono a prora per ve– dere meg.lio. Hbcro lo s~uar- do dal ~loco delle vele. ~ e~li. rima.sto solo, approfittò del momento per compiere quell'atto al quale si era vo– tato da tempo, probabilmente R;ià dal giorno in cui eveva detto d·ignorare il nome del– In città dal tanto.stie! palaz– zi. SI: doveva morire perchè aveva vissuto nclla civiltà dc- 1tli uomini bianchi parteci– pando di essa. e non era cer– to che col pnssare del tempo. forse sollecitato dalle doman– de stesse del suol compaR:nl, dcR;H abitanti dl Zada spar– sisi sulla Terra. rosse sempre riuscito a tacere loro le ra– gioni e i modi di usare le mi'l:liaio. e millllaia di mat– chlne inventate dagli uomini bianchi cd ora. finalmente. ferme cd innocue per sem– pre. Si: doveva morire per purificarsi della propria col– pa. ma soprattutto per l!ieP– pellire con sé. nella tomba del suo cadavere, ogni memo– ria! Bamu trasse dalla cintura un acuminato coltello che i:li cra servito per scuoiare •a animali e mentre nello spec– chio dei suol occhi grigi Sl rifletteva la. dolce immagine dell'Africa verde verso la quale i venti sospinR"evano le barche. se lo conficcò nel \'entre cmcttcndo un lamento che fece volgere l èompagni esterrefatti. Il .. Gran Testo,. a questo punto dice: ..... cosl morl Ba– mu. Il plù gr.ande cd eroico dcgll abitanti di Zada. che era stato figlio di Kumlrl. che era stato fli;t:liodi Urundi, che era stato fl~lio di Tamaruri. che era stato figlio di lkltoo: Bamu. U cui nome rimarrà scolpito ln eterno nella lapi– de dclla memoria e del cuore di tutti di uomini neri... ... GIUSEPPE GIRONDA ott~?,ui~raJ; 1 ~!~f,~~~ 0 s~i ;;;~ PERSONAGGI \Tllrl, PERSUASIVI, SEMPRE PRFJSEl\TI .lL LE'l''l'ORE ~.~,'~ 0 • 0 ~Z'!~":;.'~ 1 b: 11~~"~" 0 ;c~ ~~ndi s~amg~~sR~~~d ;o~:!~~i * f~~~~ 3 ~dll ilro;1 1 i3:uzz~o:o a:::~ colle qu.:1lità letto?rarie òel s G e Iismo de 11 o scrittore che ~toa~b~·in.~~~~sc1~tr·~\~= u e e esso p e,.. o u ./ d o ,. ,. e n s ~~!~err::P•mrr;i~ namente drilla critica. Coz- • f; li/al li/al esattamente riferire e de- zens non è un nuovo venu- scrivere lo rende a volte to. In ventisette anni. vi- pesante. Esso è tuttavia so- vendo ]a maggior parte del -,tt lidamcnte costruito ed H tempo ritirato nel fondo di forte genuino talento nar- ~~~ iaam::~rt~ da~ fn~:'nf:1~i di G f A e o M o A N T o N IN I ~~~i~~~t:i 11~ 0 :i:~t: ~al~~~~ di~•enuti sempre più lunghi . . . . . . . . . . . Cowley ed i critici ameri- selte riltri romanzi. L'ulti- con_cez1one e I~ sua psico-,s~1ale statunitense. Un r~a- trialt _e ~h avventurieri 111-alcun d~1b~10 dovuta ad uno spi_rabile od un abisso di qua_h. _son.~ ~oin_volt1 _le no- t~mento d1 ~truttura ~ q~in: cani che gli hanno fatto mo di questi. • Guard of log1~ erano. pero sempre .da hsi_no spesso esasperato ~mo capa~1 .d1 accettare le !1or- stato d ammo ~enerale, ad no1a .. Que~to -:- e ben e tabili~ p1u m vista d1 Broc- di .~entahta fra gh Stati coro non si sono sbagliati. Honour>. ha ottenuto dieci cons1derars1 r~~presen!ahve all eccesso andava ~ombma- n~e r_1,g1dedel_la convenz1on~ un gusto do1:1mante. Nol'! sottotu:iearlo su~1~ -. senza ton s1 susseguono: e qu~Ua Uniti. di. mezzo secolo fa e Capitoli come quello della anni fa H Premio Pulitzer. per la mentahta ame_nc:tn~. to con un 3: ~•olle 1nco1~!e~- d1 .vi..3 amer1ca1~a cd evasi che .la .maggioranza degli a~cun intento _d1 1~ealizz~r~. della sua proiess1on~ d av- quelli d1 oggi. Proprio per scampagnata serale alla vil– la più ambita delle ricom- Questo ~cnttorc seno, d1- sato romanhc1~mo che s1. r1- qu11?d1 ve:so. 1Europa. la amen_can1 ?<1 ~n~he soltan: d1 .sot1:3-cere 1 lati _sorchd1, vocato che lo. mett~ m_ con- la grande discrezione dello letta in riva al lago coll'in– pense letterarie americane. screto. alquanto raro nelle vela,·a nella nccrca dell cc- Africa o I Asia. Paul Bow- lo gh amb1ent1 mtellettuah t r 1s t 1. vergognosi della tatto con casi assai diversi autore a questo riguardo. contro fra Arthur Winner La critica ne ha fatto un st._1e ~pparizio!'i. negli _am- c!zionale. del _bar:occo, del les. Jollll Horne Burns. e. lette~ari. fosse~o ~utti de- realtà. _ impegnandolo ~nche um~- per_ l'assenza. di ogni nota e Clarissa dopo ore di se– grande elogio e i\Ialcolm b1enti letterari d1 New York bizzarro. dell orr~do .. Ci~ Alexa!1der Randolph. Peter s1der?s1 .d1 rad1c~li muta- . •By. Love Poss~sed,. ~ na~nentc ~mo_ m fondo m ms1sl!nte, d1 ogni troppo parazione continuamente di– Cowley. che dopo Edmund o ~i B?sto!1 ed ignoto in vale _tai~to per ~li scrittori l\.IatLi-a1esscn.sono su questa ment_,. d1 sot~rarst al .con- 1mpermato. sulla figura d1 u.n a~Lra ~hr:ez1?11c. Numero- s?ttohneata presa di posi- sturbati dall'intrusione di \Vilson è il più autorevole Cahforn1a. e stato ora d'un maggiori del periodo fra 1~ 1!!1ca. La_ ;1voita od alm~no form1sm~ sociale domman- Arthur_ Wmne_r, un .avv~ s1 ntorn1. 111d1etro s~condo z1.one che va sempre ~ sca- altri ed al J a t O opposto dei suoi rappresentanti. ha colpa col suo ottavo roman- due 1tuerrc ~uanto p~r 1 I 11:1cap:1c1ta d_1 .ada~tars1 è !e. 1~a 111 let~e.ratura e per cato_ d1 una cmquantma d1 un proc_~1mento tc~nico re- pilo .del valore ar~ishco di queJlo del confronto dinan– dichiarato che e Guard of zo .as~unlo alla grande no- rappres~ntanh_ dell~. nuov~ 11~1 prot~~o111s~1 d1 Jo~in I PtU semphc1 nelle loro an01 .. uomo probo. sensato. so familiare dal cmem_ato- un hbr.o. q~esl? ~• s~mbra zi al giudice fra il giovina- Honour > (Longmans edit. toneta. gc~~r~1z10111 nvelll\~1 negl! O Har::i, PI~ rag1on~ta. cd 111-letture dcs1derav~no trova: ene:g1co •. ~utorcvole. bravo grafo. pem~eltono .d1 ~lu- uno dei lati pm importanti stro di b u O11 a famiglia. London)- andava menzionato • B.r Love _ Possessed,. ultim~ q~att;o lus!n. E gli lellettualc 111 _,-ueU! d_1 .i\Iary re un comP:enso,. 11m~o dt nell_escrc1z10 della. sua _Pr<: str_are. m~gh? la s1tuaz)on~ di • By Love Possc_ssed ,., Ralph. che Arthur Winner fra i più grandi romanZ.i (Longmans cdit. London). autori d1 mmor~ 1mportan: i\;ccarthy: p1u p:1m~t1va e s?~are un evasione. 1rnPoS- !ess_,one e non pnv? d1 dt- ?e1 p:mc1pal! personaggi, d1 atto a giustificare 11 suo e stato chiamato a difende– òclla letteratura americana pr?cbmalo qua~i. all·unani- ~a. c?me quo.JU1 nu_m~ros! v1o~enta 111 ~u~ll1 d1 John s1bile, una ~ota violente- fetta e debolezze atti _a re~- 1!lu!'1111arne 11 caratte~e. Se succes:50. . . . re. e la squaldrinella che lo ed era il migliore ispirato m1tà. dalla cnt1ca nord- mtent1 a prod':1rre _ltbr1 d1 Stembeck. dt :::;a':'! Bellow. r:1ent~. roma!1tlca che rende- derlo umauam.ente stmµat1- I azione v~ra e pr?pna del Il t~tolo d. alLrondc md1ca accm;a di averle usalo vio– d lla seconda guerra mon- americana un capalavoro. lettura amena 1ntes1 a sod- mentre da Dash1ell Ham- ,-a PIU facile accettare la co. Arthur \Vmner. vedovo romanzo s1 svolge m un as- bene 11pensiero che ha con- lenz:1 sono di un gr:mde d~ale di molto superiore a ha figurato per più di qua- disfare il gusto di un va- mett e Nathanael \\'est a g'.igia unilormità della loro ~on tre figli, uno dei quali sai limitato spazio di tempo dotto Jamcs Gould Cozzens narratore perchè in ambo i 1 Th~ Young Lions,. di Ir- rant1 settim.:111e di seguilo stissimo pubblico. seguiva- Raymond Ch.:1n<ller. Nelson vita. e morto in guerra. avuti da sfruttato dall'autore quasi nel corso della stesura del casi come in alcuni altri •.· Shaw ed anche a in alto alla lista dei best- no l'esempio proprio per- Algren e D~mald_ Windham II. grande fa,·ore col qua- ~ope TutUe, figlia unic:a di ora in ora esso riesce a lungo romanzo. Arthur \\"in- James Gould Cozzens è riu– " ~-om Here to Eternit:-• > sell,•ri:. Ciò signitìc-a che nel cht- tanto nei più raffmati sono i bass1fond1 della so- le e stato ovunque accolto d1 Noah TutUe. un ,•ecchio riflettervi come in un pri- ner si vede circondato nella scito a creare una tensione ~i James Jones. Questi elo• giro di alcuni ~e~i è _stat_o ambi~nti le!terari quant.o cietà .. i paria eJ 1. delin- •By.Love P?ssessed >, il po- e famoso avvocato soci<' di sma il. d_eco~so della vita vita. priv~ta come nel mo particolare che rende il lel- i cui altri numerosi hanno ve_n~uto. a c~nt111a1a d1 m,- P:Cr. 1 l~.tto:~ me~o smah- que1~t1 ad occupare 11 pro- sto nnprovnsamente accor- s~o. pa~re ed ora socio ~uo. della c1tta. d1 ~rocton du- studio _d a~vocato d.1. un.i tore partecipe agli eventi. fatto coro non hanno però gliaia d1 copie. cosa alquan- zrnl! e d1 pm facile acco~- sce~10. . . d~to a James Gould Cozzen~ s1 e risposato con C?!an~sa rantc molti anm. . quanhta .d1 persone di di- l personaggi vivi, per- ' t spi igere Jame~ to rara anche in America tentamento, questo era il S1 tratta di una rapida dimostrano che qualcosa e Hendcrson. molto p1u g10- Brocton e una hnda an- v~rsa eta carattere e con- suasivi presenti anche a 1 -_ b:~~~% Cozz~ns in prim~ per i libri molto lodati dai desiderio e l'mdirizzo domi- indicazione ~chematica che cambiato. Perchè per I~ pri- va~c. di lui, ed .e divenuto tiquata_ cittadina rurale s_i- dizione sociale che tutte bro ct{iuso sono molti, d 1 a iano. critici: Da alcuni lustri nes- nante. . . andrebb_e sviluppata cd ~p- ma v?lt.a da qua_ndo \V11J1.amcosi 11cogna_to d1 F:cd_ l?ea: tt~ala m un .bel pa!sagg1~ s~mbrano e~er~ prt:!da di Arthur Winner al suo col- p Con ,Guard or Honour> sun l1br? e. ~1cssun autore .i\Tolt1_sarcbb~ro. gli es~m~ profondila ma Ja ~onclus10: Faulkner, Franc1sSco~lF1tz- lcy, uno dei_ tre.g1udic1 d1 d1 c.olhnc. d1 boschi e <.h violente pa~1om scambiate lega Julius Penrose. ed uno come coi ~ci che l'hanno erano nusc1h a [are un pl. da. c1t.3rc. _L~1mt_ando~1a1 ne non sarebbe di.ve~ . ~1 gerald, Ernest Hem_mgwa~ Brocton, la cittadina del De- laghi_ na:n lontano _<l3: 1Ie- per forme diverse di amore dei più s:ngolari, ed il vec– receduto da quando nel completo accordo fra l'am- piu s1gn1fi<:at!,·1. r!cord~amo ve~re~e co.m~ nei casi c1- ed anch:? Th~mas Wolfe_ s1 l~ware, o ~ella Pennsylva- chamcsv1~le. altra. c1lta fino s~nza accorgersi che il sen- chio Noah Tuttle, magnifico f 931 è entrato in lizza con biente_ letterario ed il gran i protagonisti e l am ~1en.te t~t1. a1 quali s! ??~sono ~g- a~formarono. 11 prota,omsta ma. o del N_ew Jers.ey, ~ove a~ alcum decenni seconda- t!mento dal quale sono mos- ricordo cl'un'America d'altri S 5 S· Pedro dopo il pubblico. ad imporsi d'un ricreato nei romanzi d1 \V1l- gnmgere quelli p1u spec1fi- d1 un romanzo considerato nel corso ,d1 due giorni fra rrn neJia contea ma svilup- s, si e trasformato tanto da tempi dal debole viz'ato ;o~a.nzoai~io,·anil:· • Con fu- colpo con tanta autorità. liJm Faulkner e Rob_e~t camente l~tterari. do,·~ la un•~pera rappresentativa ed le tre del Po.meriggi°:· suo- patasi ~i recente gra:lie ad divenire quasi un'ossessio- devialo Ralph Det~veile~ ai sion > scritto mentre fre- Per ottenere questo risulta- Penn Warren. _Il ron:1antJc1- preo~cupazt?ne d1 realismo anz1 salutato come ~n ca- nate nell~ pnma pagma da 1_nd~stne prosperose che. n~. E.gU cerca di frenarle. tre giudici. da Clarissa Wìn– quenta,·a ancora rUni,•ersi- to si ha ragione di suppor- smo degli ~tat! del Sud de- e minore d1. Truman Capo- polavoro è _u.n uomo d1 buon un ,-ecch10 orologio a men- 1mp1egan_do una .numerosa d! guidarle con buon senso. ner a i\Iajorie Penrose ed tà Ji Han·ard. si è affer- re che all'infuori delle qua- caduti dall antico. splendore te ... Frcdenck 13u~hi:ier, sen~o, eq.~.11libr~to, normale, sola all.a francese che ~rt_a ?1an? d opera. d2 r.ece.n~e d1 proteggerle anche con- altri ancora. Non a torto un mato narratore attento e lità intrinseche del roman- dopo la ~ura disfatta eh~ \V1!11~m. Goyen. .w1~1a1!1 nobile d mtentl co~ molte la ~ntta • Amor V111c1tu:nm1grata negli :stati. Um- tro se ~tesse. a volle riu- critico ha fatto il nome di scnipolo~o. seriamente im- zo e delle doti narrative mise termme alla guerra d1 Ga~d1s, 1 ~rso!1agg1 prmc1- debolezze _umane. 1_mmerso Omnia_> .. e le quattro del li. ne hanno mutato 1I ca- scen~o~·1 ed a volle meno. Thackeray. James Gould egnato ·nella creazione del- dell'autore. altre circostan- secession.~. ha. assunto le ~ah ~rnno m nv~lta contro n.el.la realta .dell_a vita quo- p0mengg10 s.uonate ~ a 11 ~ ratte re. In quest~ co1~trasto Ed mfu~e deve riconoscere Cozzens è della sua scuola la sua opera. alieno da con- ze d'indole molto divers.:1 forme pm vane da Faulk- I ambiente. amen~ano nel l1d1~na ma nient arfatto c01~- s~esso orologio alla fme. d1 fra la calma . s1g_nonle di che egh stesso pur tanto di narratori che e una delle cesskini 3 mode pa~seggere siano inten-enute. ner e Pcnn \Varren a Car- qua I e ~1vo~1~, s1 ~entono tra no ad essa. _Per I.a pr1- c1.nquec~ntosettanta ,. p~gme ~r?cton. dove 11 ritmo quo- gencr~so d'intenti e bene mag~iori.. Questo anche ol– od al gusto del gran pub- Per vari decenni la nar- son i\I~C~1llers. Eudora ~empre 11tfellc1, de_s1deran~ ~a _vo!ta la ,·~ta d1 Pf'.0- !1tte, _s1 svolge 1mtricato t1~hano ?la!grado alc~ne ma: intenz1ona.to . tal\to 1!'odera• tre al fortunato incontro col blico Vi,·endo appartato ed rati,·a americana ha puntato Welt:v, \\ 11l1am S~yron .. P~- 111un modo '? nell altro d1 v_mcia 11: un.a d1 .qu.el_le c1.t- intrec~to del ro~anzo. n!!estaz10111 mccca1:1che d1 to. e ragionevole si tro,·a gusto del pubblico. stanco unic~mente preoccupato dal sui ribelli, sugli avventu- ter Ta.vlor cd altn mol.tt, n- evadere o ntornand? ne_l la o c1tlad111e mfmlte 1~ Intricalo perche esso. cor- v1t.a mod_erna e r Ima s .t o comvolto e deve giungere a oramai dopo troppi anor– suo lavoro. egli ha sempre rieri. sui deliquenti. sugli manendo fino ~d o~g1 una p~ssato _od andando 1!1 al- num_ero ~l~e formano neg)1 re parallelo s_u du! lmee: quello d1 ~uaranta e cm- compromessi per salvare la mali. nevropalici e fuori leg- t t· 0 di espatriati sugli anormali delle note dommant1. Fran- tn paesi. Questa pers1sten- St.att Umll come altrove il quella della vita privata d1 quanta an111 fa. e la volga- propria posizione la figura ge giustT . 1 ~~~\';:r;n 1 ~u~to~~ b:ltanni- su quanti' per runa O l'altr~ cis Scoll Fitzgerald ed E~- za sotto forme_ letterar~a- vero fondo della nazione Arthur Winner. dove grazie r~ p_romiscuità . di i\lecha- morale. ' • st,:aordina~i:a di I e ~~c1~!~ ~· che no~ statunitense. La ragione erano incapaci _di nest Hemii:igway ha~no n- ~e!ll«: tan!o ,~arie .e _con m- ~on è pre~entata .~om~ un ad .una .nu.m~~sa parenteJ~ mcsv1l~e ~ d1scret.:1mente Co~e ~pesso nei romanzi Possessed •· ) essenza dei libri, la loro adattarsi al ntmo della vita tratto e ricreato gli espa- d1rtzz1 cosi diversi e senza mienio, Wla bolgia 1rre- inctdentt d1 vario genere ne1 suggento 11 profondo mu- amencc1111 anche m • Sy GIACOMO ANTONINl
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