la Fiera Letteraria - XIII - n. 40 - 5 ottobre 1958
Domenica 5 ottobre 1958 'r;'A FIERA LETTERARIA Pag. 3 Uanzoniere amoroso di Uarrieri Quattro poesie inedite ìUalocchio Nel giro di un solo ;;:-io1·no Se tì viene il torcicollo Nel giro di un solo giorno A vedermi saltare Sono fontana e forno. Dall'uno all'altro ramo Disseto e cuocio Smetti df guardare Ciò che amo E non confondermi col funanbolo E tomo a rinfrescare L'acrobata e l!istrione Quello che brucio. Di cui sei il grammatico. Grazie capitano Blaise A Bla!J:e Cen.drar3 Aperto come un bastimento Che sta per iprendere il largo Ci hai fatto salire a bordo Sordo alle regole Che conducono alla morte Nella terra chiusa Come il gioco dell'oca. Nessuna regola nessuna posta NeS5una ricompensa A vincere . a perdere. Anco1·a 111i colpirai Sotto altra apparenza e demenza Fra mille mille e mille anni Quando il sonno del probo Non muoverà foglia Nell'onorata sepoltura, Q..ii ancora mi troverai Ramingo Ira le rovine Col mio sacchetto di spine. Sotto altra apparenza e demenza Fra mille mille e mille anni Tu ancora mi colpirai. RAFFAELE CARRIERl (Continua da pag, 1) amore e pure spezlate. - Alla febbre che .sale - sca– disegni di Rina Rosselli), si- le aggiunge di neve - e per no a Le funaiote. fuga breve - amore dalla Un'ampia e mostra>, dun- morte mi distrae> (pag. 44); que, come Carrieri è solito e la scelta potrebbe conti– Care ogni tanto; un'altra tap- nuare anche nei gruppi se– pa della sua carriera di poe- g1;1enti: e Aprile del p_rigio– ta. Ed un conseguente avan- mero>, e Le dun~ d! Sa- zamento di grado, direi. _ ~e~or; Sc~~a p~~t:~t:j: : Dal Lan:,ento deL gabeLlte- e Maria. domani settantot.-– re a La civetta, da H trova- to >. ecc. tore al Canzoniere amoroso E' una gamma di affettuo– (tutti editi da Mondadori si richiami, giocati a volte rispettivamente negli anni oella nitidezza dei colori da '46, '49, ·53 e '58): queste cui il verso s"apre e prende le tappe del poeta, le • pia~ il via: • Sotto it cielo d'ago– ze d'armi> di Carrieri, sul- sto - con filo e ago - ri– Je quali non alligna di certo prende Maria it rammendo: l'erba dell'irregolarHà; se - domani camicia bianca. - mai è quella della singola- La cica«l che canta - cuce, rità, del quotidiano pudore ricuce bottoni - e appende di una diretta confessione, a bucati al sole - per un figlio spuntare tra le pieghe di che mi somiglia> (pag. 144); questi libri, in particolare e Facciamo i.o e amore - un tra le pagine dell'ultimo, do- grande pane. - Amore met– ve predomina la nota confi- te l'acqua - e la {cucina. - dente e amorosa di senti- Amore mette il sa.le, - io menti improtetti e liberi la farina>. protesi alla tenerezza e a1: E', questa, la po,esia che l'abbandono: e Alt, le belle chiude il volume. La e fa– se. - Io e te sull'origli.ere - rina > di Carrieri, mista al– e l'eco deU'Arno. - Col pie- l'acqua, alla fascina e al sa– de e la mano - spingevi, le della sua vi~ ha dato un guidavi - H fiume di sotto: buon pane per chi lo sappia - al galoppo alternavi - il gustare. Non è da tutti a-ver piccolo trotto. - Ah~ le bel.- denti sani. Ma la colpa, al– le sere - del cigno lancie- !ora, non è del fornaio. --------------------------------•• -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_:-_ -_ -_ -_ _ - -_-_ -_ -_ -_ -_ --_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ -_ .,._ -_ --_ -_-_ -_ -_-_ -_ -_ -_ -_-_ -_ - -_ -_-_-_ - ~ --------.....J re> (pag. 33); e Medico è ELIO F. ACCROCC& R3ffaele Carrieri e Blalse <.:endrars a Parigi: del grande poeta l'editore francese OenoCI ha pubblicato di recente lutti i poemi CONSEGUENZE DI UNA FAMOSA INCHIESTA * La ''Querelle,, sul 1'erso libero diede la stiira al paroliberisnio * Già qualche anno avanti «Ji ENRICO FAYAUJ pianto giovane filosofo Sor- de! primo Manifesto, nel .._,~ mani; infine nei Di.aloghi l~O?. 1:Ne ospita.1i,~s~:e p~=- ritmica del suo pensiero>. una generazione canterà in turisti: Gian, Pietro Lucini e ne che e incomlncib, dopo il d'ES t eta <;ii C:tuaglino. Chi g;ne i\l . a t~~ia rt\ is b d't - D'altronde, avrebbe potuto versi Jiberi, nessuno contra- Paolo Buzzi. 1870, a suscitare conflitti di er~ coSlUt, nma~t~ scono– sra, ~ .3nn~ 1 1 ~veta , ~n . 1 0 rispondere diversamente la sterà più a questo svolgi. Lucini, ,nella sdegnosa lon• teorie estetiche e di incon• sciuto? E~~ Lu~mi st esso, 1~ ~,ma t{.,c nes f b in erna• autrice degli scanditissimi mento ormai naturale ed tananza del suo eremo lom• ciliabiii opposizioni di for- c~e solo piu ta rd '· con 1 D.a– zta~a e su . ersoto t ero, ser. versi di Fatalità, di Tempe- ineluttabile dell'espressione bardo, a'vverti l'attoaJ.ità del- ma>, e culminò in Francia, Idi e le Maschere, coi:i La ptf– ven osene, m ceI1 ~• per ste e di Maternità? L'Aga- poetica... J'lnchiesta e ne approfittò coi nomi di Decadentismo e erata e con. tutto il nume• ~~Sla:i!/ iu\~r~ra~f v~lut~~r:~ noor Po~pili si ritrasse s~e. Averlo saputo avvertire e per .con~urre ftnalmen~ a ~imbolismo, tra il, 1885 ed ri~~Jros~:s~i~e~~t:~!/u~ d 11 a 1 . l'b tà gnosa di fonte al tentativo voluto sostenere in quegli termine 11suo mastodontico, 11 1900 ma con !assumere . • P e e -~ • .P [ 0 ~. m I er e;i di • ga~ellare per versi la anni fu meni torio. Non per erudito ed infocato saggio un carattere intemaziona•le a. dimoSlrare che: • .Il verso All 1 ~rh~es a ;!s~~o P °z.io prosa, d1sponend0Ja a lineet- nulla Trieste è sempre stata sulla Ragion poetica e pro• presso gli innovatori d'ln• hbero deve r nd eggi~re~ se• ;a~:~ 1 :ci cj~i~to M~~ad/ te or brevi or lunçhe or ,all'avanguardia d~le mani- gramma d·et ,verso libero e ghilterra e d'America, di guendo tutte te dmo~oni :hel Chies ' l'Aganoo. la Negri' mezzane sul fogli~, mg-ene- f~sta1joni arti.Strch~. Tutta- per riassumerne ed esporne Germania e d'Ungheria, di reta,. ~pd ~or.an ov1 . qu e 3· r, . . · i;ando fatica in chi ~egge e ,. ·"u• , 1 Je risuJt.anz.e in poche pagi- Russia e di Spagna. !versita I ritmo ~ di armo- Capu.ana, 13:enco .. ~ucmi e null'altro>. Capuana, inve- ' 1 ~· da :.angoJo.oppaSlo d - ne di una vivacità critica ln quanto all'Italia. non nia le .qu~li meglio co~ven- 1:'uzzi tra ~li Italiani, J ~a- c~, rivendicò un suo tenta- ~f;ia, rt~~~ib~:'1e~t~~J?t~ M!i pari all'inventiva p0etica. A era mancat-0 chi, non volen- gono. 31 diversi concetti che ~ K:J:tn• i cr~aeren. ~ 1 ni t~vo d'introdurre 11 e semi- e fe'nomeno del rinnovamen• suo giudizio, il verso ~iber?, do né soff?car~ né, tradire n:iamfeSla .. Nessuna regc.>la e e~ er: amm~s ra ntmo >, azzardato per burla . qu,esta e lunga parola poeti- le proprie inquietudini, ave- rigor~sa gh deve lmpedi.re Francesi. D Annunuo. vera- nel 1883 e sul serio nel 1888, to 1;1etnco >. e Io p~nso che ca .., era e l'ultimo anello ag. va tente.to lo svincolamento Io sviluppo, nessuna b~rne– ment~, prese temp~. e L~ ma respinto dai critici e dai n~ll epo~a. noSlra; mtessuta giunto alla catena dell'evo- e il rinnovamento estetico ra deve arreS t arlo. nell 0nd ~ questione del verso libero e poeti di alJora In malo mo· d~ capncCJo .e_ d1 nevraste- luzione lirica,... l'ultimo e del verso fin dal 1885. Ma sonora, nel plast1c~ mov1- molto gra~e e molto. co!'"- do, e tuttavia da lui prose- ma. la serem.ta e l~_comp': provvJsorio aneillo, perché lo aveva ratto con cuna spe- n:1ento. !dealrr,1ente! il verso plessa ... tt; t~opp~ntfTc~~c guito. Benco, come sempre, s~e~za non siano PIU poss1- nulla è definitivo>. E ag- cie di verso libero>, da cui ~ibero s~ realizzera perfetto co:ia tra nla m v _rg · fu molto assennato e. nelJo bili.> . . giunse che· a per .sona:lizz.arlo trassero origine certe e ar• in una lmgua dove 1~ caden- 1\11 prov~rò. ~ 1~ nd e!~ un stesso tempo. molto aperto. . Ma quelli che p1u con~en- ed autorizzarlo cooperavano monie sinfoniche>. che nel za delle parole sar? forte– g;uppo di versi .mediti. Ma e Noi non ci possiamo sem- t1rono - adducendo ragioni ta tradizione e Ja natura ila- 1888 trovarono rispondenza mei:ite segnata dall acce~to b1sog!1a eh.e abbiate ~ P 0 : pre tradurre nelJe forane di di storia e di a;te, d;i senti- liana. sicché doveva essere nei Sem.i.ri.tm.l di Capuana e tonico, <;iove l'acce~to logico co di p~zienza >.. Marmetti parecchi secoli addietro .. - mento e di tec.nica, .ritrovate tenuto distinto dal vers u. nei Rytlimes pittoresqttes d,el periodo coinciderà _c 0 !– ce _la nuse. ~la invano. f La poesia compie storica- nel passato e mdovmate nel bre fr,ancese, pur riconoscen- della KrysiJ1ska; indi nella I accento ver.bale. ~d .e il fini col ven.dic~rsene P.re · mente j} suo rinnovamen .. futuro - furono due poeti dolo partecipe, per quanto poesia Senza rttmo del.le caso della li~gua ita.Liana, d,endolo in g!ro in L~s Dteux to all'.apparire dell'uomo. che di lì a poco si sarebbero in ritardo, della e battaglie- Tempeste di Ada Negri e in tra 1 .e a.ltre d Europa ... Tut– ;:~in~~~~•e~ .t,~~~;;~i;e~~~ Quando il maggior pneta di schierati tra i primissimi Fu- ra azione letteraria>. Azio- Ultima passeggiata del com- ~es~~ò Je11daatfin~~!;1it~~~~r:. ave\·a risposto dal 1903. con dalJa sua essenza costante. le Laudi? Al suo sottinteso u N no ili~\. N z o DI ALBERI e o s AL A si che ha !orza d'espansione e si,. fece dunque riscontro e di vitalità senza pari, ri- un aperto e no> da parte dèl * temprandosi alle fonti vive Pascoli. Il quale riconobbe del popolo, della tradizione che col vers libre i Francesi ' ' e della dottrina. arricchen- ~:;a~i~a~fo~~:~;o, ~alf:t:zr~ La pr1· ~1· one verde,' t::~cht f~~:ds;.irens~~;~,e~ 110 alessandrino e dalle so• ri, coll"adottarli a sé in un lite rime>. Ma e quanto a fervido processo d'assimiJa- noi. un verso libero dai mii• zione >. Giustissimo. Eppure le atteggiamenti, capace coi Lucini aspetta ancora d'es• suoi accavallamenti delle più * sere giudicato e apprezzato imprevedibili sorprese ritmi- pe.r quel che vale come poe. che, l'ave,•amo e da un pez- di ALBERTO BEVJLACRUA ta e come saggista. zo: il verso endecasillabo ,._ In quanto al Buzzi. dopo ! -ciol.to . Piu in là. :on la. J.i- Il passaggio dalla poesia sto di una non indifferente e l'analisi della loro psico- riscatto poetico della vita ave: dec~":tato le teorie e berta. non . a nd rei. pnm.a alla narrativa. intendiamo duttilità intellettuale. Questa logia, con tutto rispetto, quotidiana. 'Infatti nelle pa- le indagmi del Kahn. del d'~v_ere .spem:1entat<:' le mi: non in un senso occasionale premessa vale per Alberico quindi, per i canoni narrati- gine de cLa prigio'ne verde, Mockel e del De Souza sul– gliai~ di me~rl nUO\"Jche noi ma come ridimensionamento Sala. che ci pare ottimamen- vi: dal ritmo nel succedersi l'età passata è vista nell~ la leg~e fo nd amentale del ~~t~~e~:hfd~~~f:t ~.~~~t b:fi di ~ma vocazione, non è ~ai t~ orie!1tato v.erso una .felice in quadro delle figure al lin· sempli~it~ d~lle c~s~ e .dell~ ::rc~e~~~e~?i~~t~!f~~e ~~ :a~ dT 1 t d. t' r più facile. Non sono poche, dal- nsoluz1one dei problemi sud· guaggio, che sa distendersi sensazioni dt tutti 1 giorni, re· . h 11 l'b 1 1~en emen e is. m ( nte tra parte, le ragioni che pos- detti. Sala pubblica, nelle duttile, con impronta perso- cose e sensazioni comuni, . 1 1.no. e e: e verso r 1 .ero variam~~!e e _ntsic~ ~e sono determinare questo pas- linde edizioni dell'editore Cc- nale. certo, prive di rari trasali- ~/ ~ 01 { 0t mezzo ~~r e imma– accopp,a I te m recci~e'l ...e• saggio: ragioni di ordine psi- schina. il suo romanzo d'e- e La prigione verde• è un menti, ma che sanno assur- 0 ' re;, e;.renore I u~;d;on- E che al ro ave~!~ . d~l- col~gico, forse prima che e· sordio: e La pr.igione v:erde •· romanzo ~ella mem.ori~, do- gere? at~raverso .un'autentica e I r za . 0 ~ 0 · .la 1 gn: rto~fm 0st rat~i 1 Po!m/~onvi- st.et1co. Si po~rebbe par.la.re E' U!1a narraz1on.e d1 vasto ve la storia 'della ,g1ovmezza eleg1~ d1 ~emor1e, ~d un do- ~\ rb;h de;e:i.~~m~~nrari~~~o ~ rlr~a{ tt· hio e di un potenziamento virile respiro - le pagine son ben dello scrittore affiora altra- mestico mito che s1 va for- .. d!: f t d. ~ t via t: t O au I. •_ve~cll 1 ._ della delicatezza di sentire oltre duecento - che segue verso ricorsi proustiani, sof- mando di pagina in pagina ~~u·. 1 11 ~ es .are et is 1 ori~t"J· convm O avv:ersa~i~la~o e :r innata nel poeta di un am- e accompagna una ricca pro- fusi di commozione. Direm· e che rimane vivo in chi leg- Po 1 • cammmo as ra e e a c.enze. che si ga e Pto pliarsi del respi~o creativo, duzione poetica. Recente- mo anzi che la prima impres- ge, proprio per questa tra- ;ta >. . 1 . t?er~a >.. ffcb lo .s~~gnaer~ del gusto di !?Sperimentare le mente, infatti, un libro di sione che si prova a lettura sflgurazione di motivi ele· p/ a r 0 v.e ti (Buzzill,colse ~n ~cas~u~ ~e~~c,o af suoi proprie riso.r~e sentimental! vers~ stampato d.a V3:llecchi, ultimat~, è. eh.e lo scrittore mentarmente assir:nilati . ri~e nc~leg~u:e 0 ,r 1~ 1 f: :~~f- g~u c .e 1 l~b t~ osodi- e concettuali m un genere di e Epigrafi e canti•• c1 aveva racconti pr1nc1palmente per La !orza che anuna prm- -asp tta i 1 h e 1 1 sog;\ eo-A I er ':1 pr lo composizione più metodica, rivelato definitivamente, in alimentare in sè, ancor 'l)li- cipalmente questa prima pro- t . e f rsdellqua/ e. n~ovo e 1 e . e nnunz~~ norlar· meno affidata all'estro mo· Sala, una delle voci più sicu- ma che nel lettore, il fuoco va narrativa di Sala è il sen- ~ond~ fid~ ·osoesia. eve co~_vmce,tn.o 1 affat 0 · ~tto• mentaneo, da risolversi, di- re della nostra poesia gio- di questa commozione, a~tra· so della morte, scandita nel- fa a~ 1 r\e 5 ci r~ alla scu~– ra .1· n~a~~~ 1 fenrfdò ! 1 re- r.eI:1mo, in. uno sf';)rzo di ar- vani le. versq la quale pu:i!icars.1, ?,- la sua fatalità come un ~in- diiat~i trio~lfl a I e:;i:~· . ... ueÌ s~~~::.. Tumia:i g si schierò tig1anale ncostruzion~. . E ci sovviene ora una no· pera~e una ca~ars1 m c~1 c10 tocco d'ore. I personaggi e- che to~cò alla no~tra Po~sia ~ontro Chiesa fece Io stcs- Questo sul piano psicologi- tazione che segnammo in ri- che e stato, hberandos1 dal scon.o ad u.no ad uno dalla non fu che una conseguen– <:.O • 1i verso e un atto Ji. co, sul piano estetico insor- vista allora, subito dopo la pe~o d~lle ombre. c~rporee, ~toria, ~ascia":o per sempre za delle libertà allora con– Ì.u~gico. E scompigliar la li- ge la smania di sciogliere gli uscita del libro: « E' appun- fi~isca .rn u_na sua mhma s~- i freschi ~olon ~el P_aesedel: quistate e delle brecce allo– tur ia si sa vuol dire di- intrecci dello stile e, svinco- to questa costante necessità bhmaz1one. a,llo stato, preci- la loro v1~a, e s1 arriva quasi ra aperte. nelJ·accade-mismo !-.tr~giere la ~eligione ... Ere. landosi da troppo rigidi J?ro- di redenzione, di. scampo d.3 s~ente,. d_ellaff.etto puro. a pres~ntirlo, leggend~>..que: e nel tradizionalismo. dalla lici, gente da inferno. erano, blemi formali, di spaziare una. den~ .materia .psicol.°g1~ Si badi, 1nfatt1, a co~e Sa- sto ricorrente avv1c1.nars1 • scuola del Verso libero>. er l'autore della Cattedra- con più agio nel contenuto. e~ m cl1m1 e mov1m~nh d1 la sa ~ostare sull~ pagina pei: della morte. Muore 1~ -ma- che non si lasciò sgomentare fe e della Reggia, i partigia- Ancor più arduo ci pare ac- vita ... Opera alla. radice del des?nver~ le ultime ore dei dre (a!Jo~ava c1:nne in ac- dall'impopolarità nC sopraf. ni del verso libero. On·ieto compagnare il metodo del verso un<I: _fi~~c1a amorosa suoi ~orti: d~l1a ~ad.re, per qua)., lo zio Ba~dmo. (sui l~t: fare dai fischi e dalle urla se Ja cavò rispondendo che. poeta a quello del narratore, nella sensibillta d~l lettore, esempio, o d1 Annie, , o .del to dt mor~e, co~ (iuli spaun~t degli oppositori. E fu in se– siccome e la legge è dentro con il consegu~nte ~cc<;ippia- che il po.et ~ va eccitando con pa~re. Il suo stato d animo e come scioc,ctu, mto;110), R1- no a quella e scuola,. che il di noi e non nei trattali di mento di du~ sistemi d1 edu- c~lore d1 tmt.e, con una ten- è li, da tocc.ar c?n man.o nel~ ~et!-0 Cm.on <1.ined~, ~olt~ gruppo dei poeti futuristi. tr·ca il \'erso tanto più c~z10ne sent~m~ntale sostan· s1one nostalgica resa appun- la scelta nunuz1osa dei ge_st! dtg~ttosamente) e y1a via gh per quanto eterogeneo non r~ib~r~ quanto p'.ù obbedi- z1almente differenti. E'. ne· to ~.a allu~ioni, da richiami d~lle ~arole, d~Ue, immagm1 altri, fino ad Annte,. fino 8:1 mancò di esercitare l~ sua ~re a quest'intima legge .... cessario ricorrere continua- nell immagine. Una purezz.a d1 quei moi:enh. E con .quel- padr~ (Sono morti tutti, azione. Capitan ì\'iarinetti lo N quale seg~ac'e del ment_e ad un contrappunto di avvio al canto, un mtend1- la scelta, visiva e sentunen- quelli che avevano versato chiamava di rnntinuo a rac– "'e:~~~rello oriao >, si di- tra smtesi ed analisi, dove. il men~o di fede. nel ris~a~to tale,. che lo scrittor~ si inol· giovinena. nelle mi~ ven.e; ~ colta e di continuo lo incita. ciarò indifferente alla que- lirismo va adottato ? Iascrn- poetico della vita 9uot1d1a- tra.~~ ~ma sua .intima. pena co~ <11:'anh sono runast1, st va all'assalto. A\·anti, e gran– litionc della !orma: • Ogni to a seconda dei casi, qu~lo· n_a ...•. ~• una. notaz10n~ che e ci insiste, quasi. c~mpiacen· puo discorrere solo evocan- di poeti incendiari>, e fra. rido sincero delJ'anima tro. ra si voglia, in narrativa, c1 sentiamo d1 sottoscr~vere dosene,. per sent1rs1 .~d~osso do loro ...). E~co I~ sa.lve~z~ telli miei futuristi>. fa da sé la forma che me- sfuggire al rischio di arenar- pienamente aryc~e a chiusu- tutto 11 peso dell 1n.g1ust~ nella m~mor1a, d1 cui si ~ Quanti e quali erano? Non glio gli conviene>. La Ne• si n~Il~ prosa d'art~ 0 nel ra de « La pr1g1o~e ver.de ., amarezz~ s~fferta neg_b anni, detto. E. la luce fi!)ale. d1 molti. ma da annoverare, gri confessò di non avere. prez10sismo del ca~itolo. !laturalmente su. d1 u~ pian?, per sentirsi uor.no ferito nel- questo libro, c~e g1ustl~ca In gran parte, tra gli inge– l . do idee ben chia- Insomma un uscire e un 111 questo caso, m cui la m1- la sua .parte d1 fede, ed es• non soltanto un approvaz10- gni letterarJ ed artistici più ~e !. 1 ~~~br~cdole ovvia men- rientrare i~interrotto in. ~ma sura lirica ricor~e quel tanto s~re c~nsolato proprio dal ~e, ma anche un'atte:a per originali d'allora e. almeno fe che e quando il poeta è data pelle, mettendo p1u o che basta per 1~nalzar~ ~a pianto mterno a questa con· 11.prossimo .romanzo d1 Sala, alcuni, più rinf')mati d'ap• veramente poeta. cioè crea- meno sinteticamente a fuoco una troppo spogl!a descr1z10: sap!v:>lezta. .. . g1a annunciato. presso. ':ore. crea da sé la vtste le figure della fantasia, a co- ne le vicende cir>1 nersonae-e1 e:., e oar-lato. PIU sopra, d1 ALBERTO 8EV1LACQUA ENRICO FALQUI Poesia di Santilli * di GIORGIO CAPROl\'I Non abbiemo mai capito bene, ma non iml)orte se non in senso metaforico, dove esattamente viva Il nostro emico Lember– to Santilli: se a Frascati, dov'è nato qua– rant'anni fa, e dove il padre ha une del– le più profonde e più fornite cave di vi– no, o a Rome., dov'egli insegna filosofie. e storia in un Liceo scientifico. All'ora di pranzo Io troviamo a Frascati, all'ora di cena o Roma o viceversa e citi ci si rac– capezza è bravo. A meno che non gli sl voglia attribuire, con una veloce automo– bile che non possiede, il dono dell'ubi– quità, o non lo si voglia immaginare ro– manticamente diviso (o epicureamente, forse cl az.zec<:heremmo meglio, allo. ma– niera « dell'ultimo patrizio romeno•) tra la provincia dei vivi affettl famigliari e degli oda, e la capitale del suoi sogni e dei suoi effettivi bisogni spirituali. Ha ,già .pubblicato,. due recèolte poeti– che (Moto perpetuo da Ubaldini, nel '48; Lo .spazio da Rebellato, in questi giorni), ma le sue poesie invero, se ie leggiamo soltanto per ritrovar nei versi una precisa terra o famiglia d"uomini e d'animali, non cl aiutano né punto né poco a sciogliere il piccolo enigma. Bianche e lisce e chiu– se nel loro geometrico guscio, e insomma perfette come un uovo, hai voglie di sco– dellarle una per un~ nel tegamino del nostro casalingo laboratorio, per cercarvi Lamberto Santilli (dis. di l.iut tuso) alla buone un solo pelo di vita in tal senso « compromessa •: o, per esser me· no sibillini, quel minuscolo segno, nel tuorlo, che le addimostri gallate da una individuabile convivenza. Nulla, nemmeno il più microscopico genniglio d'una qua· lunque, sia pur larvatissime, cronaca fa· migliare, nè la sola ombra d'un solo perso· naggio o paesaggio determinato. E niente Nerine o Silvie, quindi, niente occhi ri· denti e fuggitivi, niente teneri moti del cor profondo, nè vie dorate od orti, nè mar da lungi, o monte, ma interminati spazi di là da questi, in un infinito di bianche nebbie galattiche, o d'abbacinanti incandescenze solari, dove Santilli (appunto « spazi ane· lando - fuori del tempo• e del « carcere lungo - di. questa. vita>, interamente ra· pito in • un'estasi - di cosmici vuoti • in cui, « in una striscia - di bianca energia • e « al soffio divino - dell'essere primo • « la parte immortale - si fonda con L'ul– tima - essen.za sotare •) par avere eletto il proprio domicilo reale e legale. Il quale se ovviamente non può essere Recanati. nemmeno può esser Frascati (e nemmeno Roma, se non come flatus vocis: addirittura « la face di Roma>, a pag. 45), ma un puro e tutto filosofico luogo mentale, mentre in tanta fitta ansia, saremmo tentati di dire. di risuscitato « evoluziorrismo • (« Dal mag· ma ftuente - del caos celeste, - con ruo– ta splendente - s'evolva Amore ... •) sulla terra (sulla pagina: che pare a volte il marmo del vivisettore) « Addio mondo, ad· dio vita!»: chè in vece di persone e di piante e d'animali vlvi (« La vita deborda - fresca eneTgia, - forse ai confini ~ deU'increato - in nuova stellare - topo· grafia... •) Santilli ha il gusto di fartici piuttosto trovare, o di lasciartici immagi· nare, qualche pezzetto anatomico scorti· cato e con le rete del capllla.rt a nudo (gldbuài acquosi d'occhi sgusciati fuor delle orbite, e pinne, e squame, e membrane, e muscoli galvanicamente spellati), e in vece degli aperti ee.mpi, e dei caldi monti bo· scosl, e del profondo mere, un granello di cloruro di sodio, una scheggia silicea, forse anche il libro aperto d'un virgulto, il tutto notomizzeto e ridotto e.lla nuda ve· rità della propria materia, C06l come in certe prose scientifiche del '600, o in certi disegni o plastici medici, se non addirit– tura, volendo eccedere, come in quegli in– cubi, o studi di mostri, che portano le ftrnna di Nleroni'ITIUS Bosch. Sì qualcuno ha fatto i nomi magni, a pro– posito di questo singolare poeta, e di Lu· crezio, e di Campanella, e anche del Tom– maseo, sia pure - vedi ad esempio Leo– nardo Sinisgalli - come • collegamento culturale•· E invero lo sfondo dei suoì versetti asciutti e lampeggianti, voluta– mente aspri di suono pur nella loro rigo· rose misure., e anz.l la. materie stessa in essi cristallizzata, è una martellante « poe· sia densa di pensiero> {Sinisgalli), ma U– mi'damente von-emm.o anche ricordare, a proposito del particole.re gusto metrico del nostro runico, nonchè per certo sentor di mefistofelici zolfl o di celesti ambrosie che emana la sua scrittura, queste cadenze che ci sono venute in mente di non sap· piamo quale traduzione {la baseggiana. !orse) del Faust: « Libano l'e3t<ui. - gli alati e volano - incontro al 3ole, - in– contro aU'isote - piene di luce - che sopra l'onda - giocando dondolano; - dove noi. udiamo - tri.pudi in coro •, ec<:.; o queste altre, pure d'un Goethe italiano, che ancor più si avvicinano al ritmo (non vogliamo ande.r più in là col riferimento) dal SantUU scandito: e Cristo è risorto! - P(lte ai mortati, - cui gli esiziali. - ereditari - iNinuanti - pec· cati avvi.nseTo •. Le quali poi, tanto per scaricare intere le batterie d'ogni altro possibile raffronto, potrebbero e.nche 1nvo· gliarci a rileggere, ed esempio, e.lcuni versi del Boito, o della zanelliana Conchiglia. fossUe, sia pure al solo scopo di stabi– lire, con qualche concreta approssima· zione, l'area dove la cilsposi.ziooe anche linguisticamente e ottocentesca• del no· stro emico ama impiantare le proprie :g~f~~~tt;n~es: ~~1:° p~:tote:~c~~:to,n~~ ripristinare senza ripeterli vecchi moduli diventati quanto me.i ostici, oggi, al no· stro udito. Certo è che il lettore, il quale volesse misurar queste pagìne alla luce delle poetiche di pretto stampo novec:entesc:o, resterebbe col metro In mano e col solito pal~o di neso. Gie.c-chè sorte. e.ppena, e subito scartata. l'idea d'un certo Onofri • cosmico• o d'un certo Comi, il suo im· bar-ezzo cresoerebbe più che mai, cosi come se andasse a cercar Santilli nel territorio irrigato dai vari rivoli del neo– realismo; mentre il più genuino sapore di q_uesto poeta ve invece ceroo.to , appun. to, m tale suo;: - apparentemente ignaro - «contrattempo•: in te.le suo imper territo - apparentemente - sincopato che non lega in alcun modo col comune dlsc?rso (di scuola o di tendenza: poster– metico o neoralistico che sia) dell'ultima poesia del dopoguerra. lsol,ato com'è, e quasi diremmo incu– rante com'è, Santilli non si apparenta c~n nessuno, e forse non vuol nemmeno ~1ova-1: .8 nessuno, affrontiando da solo I molti rischi che il suo esperimento com· porta. ruschi non sempre evitati, come qualche_ scivolone nell'enfasi e perfino nel– l'excelsior (più Byron che Shelley, più Shelley che Pindaro: « In alto, più in alto - a volo d'aquila, - la parte i.mmortal~ - Si. fonda con l'uLtlma - essenza so· lare... •J, 0 , per soverchio di tensione al Sublime, nel grottesco urtante se non addi.rittur~ nel brutto senza remissioni (vedt ~erti versi di Rigenerazione), ma tali tuttavia da non impedire che dal lor· nello <iella solitaria e cu1iosa fucina esca– "? cri~talli come, rper ~ un solo esem– pio, Ris~ondenze, o, su un piano 3 noi più « simpatico)), umane iacrime come Motivi o Le ore deLl'ospizio, ecc., certo destinati a non spengersi nel nOtStiro recchio nono– stante do sbridore, o far.se proprio per lo stritiore, ohe l 'eccentrrica voce vi lliascla. GIORGIO CAl'RÒNl
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