la Fiera Letteraria - XIII - n. 38 - 21 settembre 1958
Domenica 21 settembre 1958 Tornare ali' uom·o * ,U EIJRI,ILO DE 11/ICIIEl,/S So benissimo. per documenti. quando sono co– minciale le mie frequentazioni col Trompeo. che ml dànno ora titolo a testimoniare di lui accrinto ad allievi e :id amici; nel 1946 (soltanto nel 1946!). dopo un mio scritto sulla sua Scala del sole, cui seguì una sua lettera. Ma veramente, se guardo indietro nel tempo. mi pare di averlo conosciuto sempre: quel sorriso. quell'arguzia e calar-e. quel· l'impegnar:.i. nella controllata finezza che dava il tono alla sua franca cordialità d'interesse alla vita. " 1 capricci òel pedante 11. tale l'immagine mo– destn che di sè gli piacque, fra pedanteria e ghiri– bizzo. M:i i suoi temi sono ben suoi. raccolti intorno ad alcuni punti fondament.ili. come chi sceglie se stesso nella sceltu dei pochi amici in salotto; e basta ciò a distinguerlo dagli eruditi di professione, che di tema in tema sono spinti dà un'arida smonia di collezionisti (o della propria bravura). il Trom– peo no. ;inzi raramente tanta copia di dottrina si unì a tanta discr-ezione nell'usarne. e sapienza del tempo e del modo; che è certamente signorilità. ma dell'animo. cioè una cultura di.ventatn vita interiore. a colorare di sè tutt'insieme gli affetti e gli studii: la quale ultima è parola latino. che significa omore. Perciò, adottando il taglio extravagnnte dell'arlicolo di terza pagina. e avendo dato egli in quella misura il meglio che ci sia uccaduto di leggere negli ullimi lustri. non lo met.teremo fra gli scrittori di cosid– detti «capitoli)), civettanti fra cultura e poesia; e già. i suoi capricci non erano pl'etesto ad altro. svi– sceravano sia pure di sbieco il loro tema fino in fondo. Dunque un critico? Come fu detto di uno. che gli fu e a cui egli fu vicino, il Pancrazi. semmai un critico-lettore, dove il secondo termine toglie gravezza a ciò che serba del primo; meglio diremo un delicato. signorile. raffinato e affettuoso umani– sta. ((Per l'uomo colto i libri non sono meno vivi delle persone 11, scrisse una volta a proposito del– l'aggettivo re libresco ,1; e altrove. del IIletterato 1,. dice che egli « ama in forma non propriamente per se stessa. come una spoglia vuota. una madrecicala. ma perché improntata e quasi ancor calda della presenza ,iltrui 1,. Cosi. dai temi e atteggiamenti dello scrittore. è forza tornare all'uomo. come tutti hanno fatto; e davvero straordinaria fu nelle esequie di lui. non soltanto la folla. e lu commozione che pervadeva ciascuno. ma la mistione di essa folla. letterati e non letterati. giovani e vecchi; t.into egli aveva il dono di essere virilmente comprensivo alrumanità di i:hi lo accostava; e il ,1 tu H di cui onorav.a i più giovani. volendolo ricambiato, non era cerimonia, era il suo cuore aperto (e la sua biblioteca. e hi casa). senza perciò rompere il ritegno che di quel– l'apertura non segnava i limiti avari. diceva il rispetto e ,per l'altro e per sè. suo tono di dentro. Addio dunque. caro Trompeo. E tuttavia. se non fosse crudele (ma forse invece consolante) al lutto delle amorose sorelle: come indietro nel tempo mi pare di averlo conosciuto sempre. devo anche dire che non mi pare di averlo perduto. Certo. anche per quanto di lui riprende ad aprir di pagina l'ala– cre conversazione dai libri. senza pose di gran– d'uomo o di Maestro. perciò Maestro due volte. Ma non è soltanto questo: così mio fu subito di lui. qualcosa che è rimasto suo nel mio spirito: e rasse– renante continua. cagionevole come l'abbiamo cono– sciuto. ma non per nulla con intelligenza devoto al sJo San Filippo Neri. a dire di sì alla vita. EURIALO DE l\llCI-IELIS LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 Trompco nel 1925 Rileggendo Trompeo romanista * di ALESSANDUO DOJJiUARCO lo (mi si pcrmetla una voi- eh"è poi l'arlstocrotlco salotto il pp1111co/lo pe ccervello <'. lt1 sotto gli occhl Vng,Hio e Pro- p.irti p_iù impensate gliene ven– ia tanto il pronome che Pa- del Trompco narratore, che tu bbugg!arata accusi rara. lnnne per.zio ed Ovidio, quella altre- gono, m continue slargature e .scal definl odioso) son Tioto non te lo senta a fianco per Ia panza de ca/lara, con che 1.l sl delle rovine romantiche. prospettive. proprio alle falde dei Compi- strade e piazze, con te pcregri- popolano del Be111, servendosi ove cran capre che brucavan Fra i quali elementi fin qui doglio, incontro o quello chle- nando dl chiesa In palazzo: un di una sua saporosa anche se l'erba venuta su tra una 1es- notati, il serrato colloquiare, setta di San Venanzio dei Ca- Belli necessariamente e un indotta presunzione etimologi- sera e l'altra di musalcl cor- cioè, e la divertita ironia, e merini che è stata buttata giù De Brosses, uno Chateàubr:land. ca, mostra un non dubbioso rosi. la dotta tessitura, anche si rin– per l'allargumento di Piazza un Goethe. uno Stendhal, una disprezzo nei con!ronti di chi Quell'Jronia di che si par- vengono, dove più dove meno d'Ara Coeli Con la chiesa è Madame dc Stael, con la sua su l'anticajja a Ppiazza Monta- lava più sopra è, se mal. al- enucleabW, ma m genere d1 scompar.!a anche la mia casn Corinne sotto il braccio, e clo~ 11ara ha scritto Teatro Oi Mar- trove: simile in tutto a que:- sempre viva efficacia, altri due natale, e al suo posto c'è oggi con uno dei libri più mortat- cetlo anziché. se("ondo appun- la, di compless.lone bonaria clementi caratteristici di que– una famigliola di giova,d c1- mente noiosi che possa offrire to quella presunzione. Culiseo anche se smaliziata, ch'era del sti scritti del Trompeo, che pre.ssi. fratelli di quelli altri la noiosa letteratura empire. Accostamenti, questo e gli conversatore Trompeo: meno non chiameremmo .. minore• che 1m giorno vigileranno la/ma anche meno che semplice altri che in modo analogo s1 che Ironia, anzi: piuttosto un appello a quell.'altro che da!- ;!~~- fossa. dovunque vorrà es- ~i~r:;: it!~~~;iu~o~d ~us~lm~I~~~~c~rrii~~nda.s\ 0~~~t~~~:n~~j ~:r17:iic~~~~a e :i31~~ar:s!i1t~~~; ~~i=~~~t:a ;~o~e~t~:l.i~~ ~I~ L'abbiamo ritrovata. questa che Jnterviene non per es- caso otato entro lo stes!>o di altrettanto compiaciuta na- re il suo farsi umillss1mo con frase di P. P Trompeo, ad, sere stato suddiacono aposto- scritlo, ora invece in brani tura. propria dei tempi dei gli umili Cche potrebbe pur apertura di quella sua Piazza Ileo all'epoca d1 Papa Borgia, conugul), assai vivaci, ma non placidi studi e delle dtsinteres- essere. un vezzo di letterato Margana (che diede poi i1 li- ma sol perché con tanta gen-1 per ciò meno pericolosi: se il sate culture del cui ritorno lo se poi non fosse stato Invece tolo alla omonima raccolta del tilezza componeva nella tomba, fine ultimo di e_ss1.come an- outore,. che ciò scriveva nel un tipico e patente segno del- 1942), ove eravamo andati ap- una sua morticina appena na-1che appare ed m parte è in 1945 (Rtconoscerci in Tempo TI- l'uomo>, e una sua tenue ep- ~~n;o f~o~e;c~~~~~ p~lrer:;~~i~tt~l !::a~i~~c~~e~~~a c~nv~::!~g:i~~ ~~e~t~.rrJ;~~ il~. ~~~s1;;:ane1: !~.~~~tt~~~ %!gas:ru;~~h.!od1 ue~ ~jur:~bi:1a f~~!:. d~e~I~~-~: confuso ricordo che ne ave- tivi teneTI come flori: talaltro (che non può non far capoh- rudizione. che non tolga tuua- segreta e appunto perciò viva vamo avuto tempo Ca: allor- ancora addirittura senza no- no allorché si viene a parlar via respt1'0 alla poesia, giac: molla della sua vocazione di quando. cioè, da Piazza Pa- me. come il vecchione di Car- di Roma e delle sue memorie) ché per l"uomo _colto i hbn scrittore. ~nnica a Via Arenula per via taccia e poesia, rouo. sudicio, mediante lo strumento deH'iro- non sono meno vivi delle per- Labilmente sparsi con un·ac- de' Falegnami. ci era accaduto primitivo, vestito di un colore nin, che del far grande. e cioè sone. corata dosatura di effetti, e di rifare un percorso. per noi indefinibile, qualche cosa 1ra del retorico, é a~punto il più La ritrovi, quell'ironia, qua detti come in sordina, IO una ancora recente di intenerita, il pastore da presepio e il bri- sperimentato degh ant1dot1 co- e là. Messa in moto talvolta umbratile castigatezza di tono reverente commozione. gante a riposo, con nel cuore nosc1uti in letteratura. Alla da un accenno che le si pre- (talché l'indicarli a conforto E a,·rcmmc r.iposto il libro tuttavia la malinconica dolcez- fin Hne, dunque, un mccca01-: senti di sorridere delle acca- di quanto andiamo dicendo dopo la facile ricerca, il bra- za del suo Torquato, val dire smo: e, come tale, presto Stuc- demle e degli accademici <e porta necessariamente ad una no ricordato essendo presso- proprio del Tasso della Ceru- chevole, azionato co~·è pur ricordare il più volte accade- assai frammentata ed Infedele cnè all'inizio della raccolta. se salemme sempre da una !antas1a che si mico Trompeo ne cresce il sa- testimonianza), sono. ambedue -------------------- In quell'io non che sentirci A contarli alla buona quelli direbbe rinseccolita ed arida. pore): come allora che a no- tali elementi. nell'avvicendarsi alcunché della pretensione al- che, in regola con nome e co- li che non è Perché, come tare .uno svarione del D'An- e nel~o sviluppo del soggetti, luminata di un capolettera, gnome. appaiono negli indici avviene che dal monumen_to, nunzio delle "'città del sUen- tuttavia chiaramente avveru– convogliatore imperioso di al- di Piazza Margana, li diremmo dalla piazza, dal vicolo, dalla zio ... che trasformò in olmi i bili. Trai miei ricordi 11iù cari * cli Jl.\RJO SOl,DXJ'l Come l'amore, l'amicizia non si mi9Ura a metro. Vi sono lunghe consuetudini che non favorisconn neppure la conoscenza reciproca. E rapidi, fuggevoli incontri che bastano per capirsi e volersi bene. Cosi è stato tra Pietro Paolo Trompeo e me. Ma confesso con rimorso che, almeno in un primo tempo. l'iniziativa e l'intelligenza e l'affetto furono tutti suoi. Io me ne resi conto. puttroppo soltanto questo ultimo anno: e cercai di rimediare come potevo, molto imperfettamente. Conservo le sue lettere (l'ultima è del marzo scors0. affettuosissima) tr.'.l i miei ricordi più cari: i ricordi a cui bisogna assolutamente serbarsi fedele. se .;;i vuole essere umnni. Egli era umano fino in fondo. Non so. per chiunque, ma soprattutto per uno studioso. lode migliore. MARIO SOLDATI tenzione, non vi avessimo in- non meno di 400: più di 500 casa, ùmili o nòbili che siano, platani del "'Prato della Val- Non si dice, ovviamente, Jà vece ritrovato per intero il invece i colloquianti di La sca- la pagina di Trompeo risale, Je .., se n'esce con Un poeta, dove l'autore crea per essi modo proprio dell"uomo. che la dei sole, che è del 1945: non per Hevi e pur coerenti tra- d_'accordo, non ha responsabi- una parl!colare oasi, quasi un:i all'odioso pronome rico:-reva sapremmo dire quanti, ma di miti, agli uomini che intorno hrd d'ordine scientifico. Ma ve zona di rispetto. E. ad esem– solo per testimoniare eventi o certo ugualmente numerosi, o dentro di essi si mossero e la immaginate, dinnanzi a que- pio. i Detti· memorabili (e cioè luoi::-hio persone, volto il suo quelli di Tempo Titrovato, che vissero, cosi dando a cose e sto qui pro quo, la faccia dei i tre distinti capitoli che, con interesse sempre altrove che è del 1947, e gli altri dei bra- persone, pur m un continuo professori di quel famoso I- un unico titolo, sono raccoiti non a se stesso. cosi per na- ni ~pparsi qua e là in riv:ste trasferirsi da tempi remoti a stitut~ botanico padovano ch'è in Piazza Morgana), tali detti turaJe gentilezza e finezza di e giornali. e non raccolti. tempi recenti o addirittura at- proprio a due passi dal Prato essendo (e si noti. in relazio– senhre. quanto per amore alla I Che sarebbero. cosl stretti tuall. il moto della vita, e ar- della Valle? (Diario dei plala- ne al già osservato, il molte– narrazione. e più. per liberale vicini in tanto brevi pagine, cheologia ed cn1dlzione rele- nt romani in la Scala del sole) plice colorirsi dell'aggetuvo disposizione agli imprevisti ed e dotti e dottissimi i più, pre- gando alla parte di fondali o o_ve~enti che se prende le par- che Il qualifica) nient'al:ro alle slargature del colloquio. occupante compagnia. al più di insostituibili com- t1 d1 qualcuno è. nonostante che alcune frasi registrate dal- Ond'è che la pagina - e Ma accad.e poi invece, tanto parse; anche avviene che, da le apparenze e a dispetto del- lo scrittore ora presso un, p'."rfino quf'lla tra le altre che per portare un esempio. che quegli uomini, quella stessa !e precisioni, più per il poeta donna de.I popolo: De dove so'? più si ad;igia nel ricordo per- 11 perfetto anche se_ un po' pagina risalga, spesso per pas- c~e ,ver i pur benemeriti stu- So' TOmana! So' de San Pietro! senale. cosl dando nascita a frigido latino del Petrarca, saggi altrettanto lievi e coe- d10~1. de San Pietraccio! der Cup– un monologare sia pure di- chiamato in causa per una rl- renti ma più per indicazioni S1 rilegga, per portare altro polonet der Cuppolonaccio (:.n scr~to -:-· anche il dlsc?rso cogn~zione dell" itinerar.io che appena suit~erite e sùbi.to la- esempio, in Storia ~ella Piazza cui annota lo scrittore. quel scritto s1 fa. per quell~ virtù. queU amoroso cultore di Roma sciate c_adere. alle v1c~nde d_i Spagna. la partizione poli- fft1./ft'6so peggiorati.vo , iterato. colloquiante: 1~ _esso 1nterve- f~ percorrere.. attraverso la stesse. diverse e pur egua.11nel lica, t:a ideale e materiale. equivalente di un duplice ap– nendo, chlamal1v1 con promes- città repubblicana, al legati trascorrere del tempo, dello della piazza; Ora la piazza del- passionati.ssimo amplesso ;:,– ..,a invitantP. innumeri ospiti, cartaginesi. venuti a trattare umano consorzio; ove non mai la Trinitfl s'era idealmente vrebbe certo dato al Belli unn di ~p;~I an~he. ma più .d! ieri la pac~ con li SenaJo dopo i accade ~he suoni ~also.- perd~é scissa i_n due parti: quella a spunto energico. in quelle ~– e d1 _1er J a_Jtr.o.o addmtlura fatti d1 Zama .<Afnc_a. ~ibro è proprio della vita. 11 coesi- Sl'tt~n1r1on_e .. verso il Babutno. sprressioni essendoci ~ià tra ~~i;o~~n Npo~~r 1 ;:ar'a~~; 0 Ro~~~ :c 1 ~~:~. ~ue;t~ff~n~,on~~tt~'.c~:~ !!~~ed:1i!at~;~~t~e ee d~i 1 p~~te~~ ;_ia 71 z 1 :aa ~f'1~:;:i/ 0 ~e~~mJiri~! ~ia!t;o~ ~~r~i~~to u~r 0 J;j~~:!~~ ---------------------------------------- ~i~~?~~nit;;~l!~\a~e;;rtno~ Cdhe~ ta::e d~p~r~;i~~~i~:o a~~~m~~~= ~~~d;~~: d~a i~~t~~e ::u: Lo Stud I • oso d.- Tomma.seo a.nz1, .a te_mperare gh eventua- renp su C111 sor.<:e;o lo duesa fiera sagoma di ttn sonettoJ; , h stridori che pur potrebbero e 11 convento det paolotti, e ora presso una vecehia dome- venirgli da un procedimento q!1ello a. mezzog1orno, veno ~tica: La Madonna gmdia? * al fondo letterario, soccorre, vta Frattina. col nome di prnz- Nun po' sta! La Madonna era nel migliore Trompeo. prin~- za di. Spagna .. p~r l'acquisto romana: e, via via, un'altr:t fea~;erl:riu~ '~~;;ie 1 ~~~ie:; ~:e J~t S:aa,~~~!'. vi,.~~~:,~;!ca,:( g~~~!~n~em~c·1a~r~~ie;1~ig~: cl i p ET RE e I u RE A N u ~m~;~~ 1 ~taco:~er~~zi~~e J~~~~ ;_rst:: 2 %1ae~:i'~at~::i~~~cr.~n':. ~~l~fi~a~~:t~a,p;~in~~~~va e:::; è, poJ, sicura conoscenza di av- tico d11el!~ tra France.!co I e la più altiera delle porfiYoge– ln un arçu_to scritto intitola-Idi questo itinerario, bisogna critico e nel polemista: Je caboli. Il palpa, li fiuta. che venimen~i e di epoche, e de• çarlo V St perpetu~va du ~o.ue nite; Da Adamo; o un vccc.h:o !?n f~laP_a~ 1 t~;;la at _!::~;iaJ~~ ;~~~~J/re;~~~lst1:a u~a s~~[t\: ~~t~~l:ele s::1~~~~[l\l~~c~l~~~ ~f~r~;e a~~~zl~~\til~e:reoli;~i:.oi: ~~~~~~a ~~~~;~ 1 a 0 r~!mde~tton~~~ ~~stbei1r ~~:::eot~:~~~·. r~~p~~= ~~gbl;e~i~~e. d~~::gioll ~~~~ ._ __________________ _, ~~-I.I. ,t1_1~:JJJs.c1c~\,. 1ta,i; 01 ~~!~ ~e~~~ r~:~~t~:a :ec~ 'fcro~~f;: ~~:i°a ~e~~. a~~!~~~~ ~fn;~i~~ ~!~,~ ~i;~~~~z~a e l'~ie!r~~~~ d~~~~; 1 o ~e~e~~:r~iv~n1t;~~ :~~:;~ 1 0 d~ 1 j 1 ~a co;i~;~~'~;,~i~!~; ~aq~~li~zeza ~~f:t~· l~!S~e ~~~ scriveva: "lo P4:>sso _vantarm1,ls1tà della vita degli scrittori e prosa robusta e delicata, forse tro rimangono per J'umanisl-a sostiene e. rafforza; non ,ultl: d_i via Borqoanof!a. Be~ v 1 s,tb1- do fijo; e una ,,ecchia prozia. U • •t I t grazie alla. tesur:n° 01 .anza delJper la vita !,TI genere, che lo fin troppo ricca di vibrazioni Trompeo II suo Tommaseo. m.i, la levità cte~ tono chè d1 !~. nel selciato dinnanzi allan- che nel prender l'ossigeno ~;r:~~hiv~s~:topr/~a Tdot~~~~~ !~~~lem~nl~~1ra~/p;ss~el~~ve~~1:~ ~:o~gcotu~t~o!a v!~op~lleTo~~ ~~~e!er :;fl~zias ~fis~ca che ;~e_z~osn~o~~to~~~no ~~~a~r:;'1i ~~&oD.~~i (~;;:es~~rt~e d~n~~ad~ ~f~~1~n1t:o~~ ~~c~~~v~~al~\~ IlOSpi rl O eegan e ';~Chio ~n:11cod_1 mio padre. portev~ a? mdagare sui fani e di chiaroscuri». Verso que- lroso, ringhioso. uggioso a un periodare tipicamente chia- tlco palazz_o .Monoldesc'!-i,. fu-; dàtolc .Percllé soffocata dalla ,al mondo». . i degli autori c~ri. la sua, mente maseo storico, politico, edu- questi non cono~va, s:~~~~ rar( 1111.10. quindi. a smorza- gna). . . . che Yefrigerio! ~he cte~izi~ Mi. La Jellura del versi e.dcil~ 1 aperta ad ogni forma _da~te e calore. Con delicata prontezza II Trompeo, l'odio e la cupezza re 1 toni alti e ~ostenere quel- So~o, quelli ;1portati. pun- par~ dt st~re 01 quart1~n altt, * ~rii:n?Jt ~O~e~i"os:~fe~~ 1 11~~~: 1~~oii~ad~1~:~a p~ 1 ~t~ 8 if 1 t~vr'~~:: ~elr.;~[~, nd e~li s~no\~ ~cli8anl~~~~ ~~~ r;~ 1~;~; a~zip!~d~~!S~ sem- ~al~:~;rnc:)~ ~lie;~etta:~~~ss~~~ f::~~•ar:;:f/ p1~ ~~st=~~r;e~~~ fie;;oèdeif.l~~~r~o~~Oell ~f~t d . l ·'IBl'lf 1·1• nosc1• e çli scr;111 dei suoi_due mae- re del!'uory10 Tommaseo. il suo sia del Dalmata la coscienz.a riconclliersi ..... Il riconos~er: ~ suo 9u1eto ~volg:ers1. quan\o che se atte~giantesi ill var!o nale e del Quirinale. grandi I, 11,, !, ., .,, stri Gt0_lio Salv~do.n e Cesa~e 1 orgog'.ho intellettuale che - più mistica che filosofica. che propri torti. a co.nfessare con mal ricco di fermenti ed aper-1modo e i,no~ulato In sfumatu- altezze davvero per gU abi- . . de Lolhs .. e qu1~d1, lo stud10 come. diceva d '!'rompeo. stess_ospesso ~i r[v~la. in stupendi sincera umiltà le proprie col- Iure. e. nel_!a sua sempllcna re fra _di.loro lo~lane} della tanti: co~·e.rano fin.o ad all~ra e Trompeo e un angelo _ l'ideale suo: purche si tolga approfo~d.ito dell ope~a e della -:- gl_1faceva ritene~e mfall,1- tampegg1ament1. 1 1 senso fran- pe e a chiedere perdono non pressoc~é disadorna. apparen- caratteristica scri.ttura del quasi tutu 1.romant ..della p1a- d!ceva Cesare .de ~olJis -: al•~a parai.a ogni idea d'. fa- fee;~ofinc!l:~~/~~Joid~c;i1r~~:[Leln~ :~edi~fo.o~~ ~~;P~eJ~n~!~rt~ f:fi~~n~i\i~~~~~n~a~1oun:elfo1:l~; ~o~fch: ~io~ramfn ~~ 111 0 ~0";~~" tato ali eloquio tutto cose dei Trompeo .. romamsta ... Ma nura tra il Camp1dogl/o, 11 ma, co~e tutti gh angeli. tuit~- e di sovrastrulluia. e definirono un vero itinerariolsaccen!eria morale', la sua se1e all'idea della foglia e da que- operoso sino all'abne azion:e .. non scrive>. Era quel :rom- la s mte~d~ come gusto ~el splrìluale . . jdi. sacrifi.ci? · il suo b1sogn.o di sla a Dio. la geniele intuizione quasi un bisogno di gsofTrir~ peo che. dov~ndo _agg1~ng~- raro e 111~1eme del sobi:1~, Le tappe d1 tale 11:1nerario1~h1emars1 111 colpa e um1.llarsi. dell'autonomia deil'arle, che a per gU altri, e una sete di sa- ~1~ ~~~r~t~a~fj~~/a~l;~~s~::~~ ~~~-e a~~f~~f ~at~J~!~· e:S~~l~~ :~~~o n;~~~~e. d~rl _T!1::i~~se~ ~~. S~aon:~in~;gelr ~!;~~~~?1e~j ~;t\t~ ~ 0i;~~~~~tlae d~e p~~~~~; ~f:;io: i~er~ui ~o:e~~~on~,:J! dhat, pubblicò le Ritegatiire nel!' intimo. informa di sé dell'.Enc1clopedza lloizanu Trec- ,ogm. ~tto ,eneroso. quclJe su.e I mgegno dell:ar.lista e il suo retto.,: ,. Ell'è un diamente "· gianseniste, di cui un suo naLuralmente la scrittura. cani (voi. XXXIII.. pp, I008-Jinqu1s1zion1. pet.tegole e .ma_ll: ,usto . dellcat1ss1mo Ingegno. It senso che il Tommaseo ave- av\'ersario ~cc~~emico scris- Lo scritto do~•ev~ p~r ;f~~:, ~ille,. ~~t~m!se~ell: 1 !;· ~nede7e 1 ~ 0 ~\ta a 10 ~~~ 1 :ra~~~ ~~v~ l?ticvo~nl!itoec;~;l 1 ;:i:;ie~ 1 ;~ t~:= ~~a~,e~lapo~~~P~~~nuvno~!~~or~c d~ se con rnalignita. certo .. ma Trompeo non schiacciare il Francie., tenute all'Università que,lla sua, voluttà degl,i a,lti e v?rj di commento minuzioso e vero 1 il desideriQ t1,1tto Ymani– anche .non senza_, ra~1one. lettore. col ~li~. J?eSo o con di Rom~ nel. novembre del P_ll~l pensieri. la sua md1scu- di sfec~ctlamento della parola. stico dj mostrarsi esperto di essere li vol~me p1u J?'C?Olo la sua illegg1bil1ta trasanda- ~937. dai sag~1 11 _Leop(lrd1 e tibile P.urezza mo.rale » • per. cui ecC'elle i! Tommaseo ogni segreto dell'arte e quel stampato coi caratteri t1,po: ta e limacciosa; non man· 11 suo a11togonista (m 11 l!Uor~ . Questi contrasti e affini•à po~t1llato_re e less1cograro. . suo bisogno tra pedagogico e grafici più grossi che egli car,!!"li di rispetto con l'esibì- vagabondo. _Roma. Tummim;_lh, mdusscro li Tr?mpeo e. cer- . Da qui una secon.da distrn• pedantesco di correggere l'o- avesse mai visto . . Quell~ zi.one rumorosa e perentoria ~~r!oP~-in 12 C~;~~c~! S~leD~~~= ~;~ma~~o s~°Jfir!lemnee~it 0 ~~ ~~~;/~~::i~~~!~ad~z~~~/1~: ~~~~/ 1 ~;\~~h;~f~~sme~r~~ secÌ stesso. _Infine.' eh.e L~ a_l di scoperte. presunte O an- 111rn::1O. Roma. T11nim1nelli. 1943, non si compongono in armonia guista e moralista, uom~ di estetico, sono aspetti puntu~– tra co~g1~ntu1a un1vers1tar1a che vere.eh ~ fossero. ovv~r.o pp, 20~-207) e _dal volume e, che_ generano 1_1eil_ettori la slar:ic~ eroici e di crucci me- !izzati erl illuminati dal Trom– stampo. ~1. 1;1naltro v~lume. con un 111d1screto proseliti- "rommµseo. P?eSH.> e ~ros.e,, a,tnmone e la npul!ì_1o~e ... E sch1m, generoso e astioso. ca.- peo in pagin-e veramente in– questo sul! Huysman!>, ma smo. Niente di più• lontano l!:1ab.orato per 1 ,. C_lass1ci 1ta: ne f~ce una pnma d1stmz1one vallercsco e pl'ttcgolo » e un dimenticabili. E accanto a nel numero di copie stret- da lui del sopracciò cultura- ham" della UTET, IO corso di fra il Tomma~eo uomo e i) Tommaseo v?cabolarista. euto- queste. vivono nella loro inti– tamente necessario a•lla b.i- le o del propagandista. Che stempa. . Tomm~seo scri_t'.o~e-. ! ~1fett1 re de_l -.Dizionarfo della Lin- ma quasi confessionale compe– c:.ogna· e subito dopo fece . f Per potei: cogliere, nella sua d~I primo: la Jiug1os1ta. l acre- ,l!ua 11ahana ... o meglio .. il net razione quelle dedicete al distr ~gge.re la composi_zione. ~~ri~e~~ps:r~~otto:e s~~~s?te~ essenza. l'mter('sse letterario dme. i puntigli si riflettono nel Tommaseo,,, che scruta i VO· J~crrr:-a:fu~l'i!~\~~odfri;'~e~~ Infaticabile lettore e rnca~- che cC'municasse ai lettori so, dalla solitudine dell'io levale conversatore.ma sch1- certe sue quadrate imposta- MA ESTRI E ( .. esci di te., - come egli vo .e tormentato scrntore era zioni morali. e un altro di- - l N o diceva con potente espressio- dunque il Trompeo dei tem- scorso: ma un discorso che n.e), di vincere l'egoismo, di pi della Cul:ura. l\·la questa possiamo e dobbiamo far noi: _ ~ttrovare la pie.nezza delia vi- immag!ne n?n è quella ~he e,gli era sinceramente pago ~~n~;n~a~~':1aun~on:og~?nu~rn~·~~ d_a ult1m~ il. n?Slro a1:1ico di renderci conto d'un certo fratelli. Per questo aspetto ci ha lasciata. d uno_ scritto- passo di scrittore che aveva * dello scrittore. 11 Trompeo he re certo non. torrenziale. an- colpito Ja sua immaginazio- una tenerezza particolare che zi. se.m.1;>red1sc1:eto e sorve- ne O la sua riflessione. di J • e \l"I o I \ l'RE'"''ZI ti:adu~e pensieri. e se~tin:ienti --.-- .. ghat1ss1mo. ma msomma non raccostare l'uno all'altro poe- l I 1 • _.. L 1 - !, ~ . v:ssuli .e sof?em, quasi simili . . av~ro ?i _s~. Freq~.ent.i i. sut ti e persona,2"gi. di ricostrui- Del suo maestro Pietro Pao- una fede e che 11 nutrivamo litica Balbmo Giuliano si pro- !eo:u~\~elm~~g~~~ed;o;,::~= . . . .. Trompeo alle corse d1 Villa Borghese nel 1911 artic?li ~ui ~:a~l / .!!".JOJ.n~hl. re oer no; una fi2ura _o una lo Trompeo, Giovanni Macchia in mol\1. a diffe.re :"zn di quan-Jressava idealista secondo rac- q-limento e di solitudine. quan- classici. tra 1, quali, daltra par- forzare q.u~l.l,ascrittura ad u_nalPincio -ed il Tevere; infine. molti e nutnt1 1_ 'ol~m1 c e fìguretl:i del paS68to. msom- ha degnamente raccolto pochi lo sarebbe logico credere. cezione per cui un buon ser- dQ il sentire prende la via te, 1• 0 Sludio:io Trompeo era di lettura u01-foca, vog!Jam d:re proprio per terminare una li _hanno raccolt1 e 11 ~acco· ma di farci partecipi di sue mesi or sono, l'eredità ~iù am- Fumi:no. aiutati. dai mae.strt? gente maggiore di carriera. del ricordo e si fa più inten- famiglia. . . a ad una messa in valore di vecQhia amica di casa eh~. dopo g~ierani~o. tras~o!·~at1. m ca- avventure intellettuali. ora bta: la cattedra di letteratura Poch1ss1_mo. J. miei maestri so- comi:71ovendosi di fronte al s<;> che n~ai, ~I senso e il colore e!?~gi hessenzia_h. come o_,,.nun Quel solo el~mento. sarebbe ave~e espe.ri.mentat? un glor- p1toli d1 organici l1bn. ; .· . . . , _ , . . no stati eatyv1. tranne qual- vess11lo della p.'ltria. può di- di qucll'1dilll0 appena 411 boe- v e., c e .maggiorm?nte è da- un. tra".IS~rl_a: ta:1to. ess_a i!! no il tranvai elettrico di nuo- IJ fatto e che. a m:o pare- I e,1 ora.impegnatne. sem f~ancese pr~sso IU01vers1tà cuno. I_I m1gl_1ore di. tutti è ch1ararc a buon diritto d'esse- cio_ fra la' giovinett.a patrizie t~_r1scont.are pr?pno_là dove nei suoi esiti p1u ncch1. d1 va _adozione. lei abituata al:.a , v to pre. fascmo~e. c~rte vol_te di Roma_. Nel 1938'. q_uand~ morto 1 J 7 iuugno di questo re un idealiista. Pietro Fed~le. e il rustico poeta orgoglioso PJU sco~~rta è 1 O<:Ca~1one. del compl~ssa natl!ra. paciosa contemplazione ch'era re. Tiompe~ a~e, a tro a _ soericolate. E poi. la scrit- fu la mia volta a 1scnverm1 anno: era Trompeo, a pochi ordinario di diplomatica e di della ~ua origine popolana. tro_ "pezzo", ove. anzi I arc~itet- A_bbi~mo . g1a avuto mod.o, propria di chi guardasse dai propr'.o nell art1c<:>lo lettera tura dovevfl per lui essere alla facoltà di lettere dell'U~ uomini debbo altrettanta gra- storia medioevale, riferiva in va nel lettore echi e risonanze tur~ c_he presiede allo s..ntto poc anzi, di accennare a .:1ò sedili dell'omnibus a cavai.i 710 di te~za pagrn?~ la s ua niana. r:fu,e:e:ire da ogni ci- nivers1tà di Roma. M.acchia ti_tudme. ~on so perché ! "du- aula i suoi colloqul col duce di infinita poesia. ~i 1~~;arata~.ente llbresca. co: che valgai:10. in tal~ P.agin~ che passav? per il Corso, si ideale e misura>. Mi~ura non fra di sipec:alìsti O da o,!!"niera laureato da qualche anno· r1" del mio gruppo lo rllenes- e le sue esnrtazioni al Hran- Cosi il Tommaseo di /de f • e pa d ,colarmente lette <come vahdità e continuità d1 contentò di condannaTlo una • soltanto quantitativa: la b:-e- c?rmetismo da iniziati. cioè tuttavia. nei circoli più raffi~ sero. con un qua_khc di:.degno. no affinchè costui. li quale Jo di Espiazione, di Vita nttoav~· ~:; a.si ~va~i n~nquc;t le. suture pr?senza e le .m~lt~ volt€: pro- volta pe'. s.empre con questa vità e:a sol.o l'ilSpe~\O. e:iler- md? r,. ver~o tPt.ti. nenetr~- nati o più dig-i!tosi della fa- ~~n di~est;er:~~itoi,ntf~ra~a~ie:; ~to~=~ide~c~I\ P~O~~~~a~:~c\~ d; l~o fanciu_lla. ricca, di A un.~ tra ricorda° e_ ric~~d~.az~ft\/ ~:~~it~ 0 ~!1 ~~:~rs1:~ul:~c:~~~ {~"; 1 ~~°m~~cl~IV:;et%~~i ~aisJ::~ no d1 ce1te ~u~l ta per re nella vita {di nuovo de coltà. la sua tc&1su Baudelai- piuttosto disadorna· «Caro gio- Sinagoga cl' M I S 11 . f.~··· Cosi il Tommaseo sti- trebbero rive,arc1 l'arLifk1osì- sive sollecitazioni alle sensibi- ye che sei già arri at - ~ro~,peo ess~nz ah.' De Lo!- LolJisl). :\1a senza perdere r~ {.. Baudelairc critico_ .., ve- vanotto, lasciamo Perd~r(; Bar- Mussolini, ~on o~o~zan~~e f~ s\sri· ,:;~:r;~;c cJ 0 ~~~zo'er':1~e- tà degli accostament~ li_ ~nicolazioni di esso) reru- in questa zona, cd ~ quel– ils Cl aveva l!lseg-nato cvme nu'la della sua dig-nità e mva com ~nemen.tc . ~1tata a rés; la co~a impo~·tante_ sareb- S1r.agoga, si mostrò in fondo della parola e della fr~se. ~~e Pei: rare un esempio. il bra- dmone. e. la_ scienza libresca. la per certi versi analoga del fosse necessar.o .estendere le CO-lT'po~tezza. modello d1 _dottrina .. s1 parla- b7 che c1 . ..potessimo hberrue meno peggiore di Fedele: for- trova in Trompeo il mirabile no Pietre antiche. eh~ apre La Non vi 1nsister7mo; se no_n capitolo Le sorrise parolette nostre letture sino al ma~- l' . : c:;t . d 1_ va di Ma~hia come d_un .. glo- di Mussolm1 ... Da quel mo- se Mussolini. nell'Italia cl' interprete e scala del .sole.. In cui. un fer: ~~ notar~. fra 1 _molti poss1- (ove ha modo di mostrarsi an- s:mo consentito ·8 ciascuno n cnt co. ~no? o_nco e v~ne. brillante studioso J?ll· montn fui suo; non chiedevo quell'epoca. era. con Achill< N 11 . ~ • ma'ca;.te i_ntar~1ato di marmi bili. due mdicat1v1 esempi: la cora la fraterna simpatia del di noi· ma ci ammoniva as· la letteratura. O.rei soprat- gllcse ... Questa frase mi ridà che di darmi. Mi piaceva che Starac.?. il migliore dei pessi• i id~ ~ fìcons1de_raz1on1_ ic nei dà. \ i.a vw. l entrata a Goe- lunga. nota sulla parola .. lar- lessicografo che ha avuto l{J ;d ~ nte che queste sa- lutto ll'lO scrittnre. che trae il profu'":lo del tempo. Era un Trompeo non fosse un uomo mi Francesco Ercole. spezzi- g lro\~1 t"ora riportati con 1~ t~e. a1 Gonco11rt. al pres1.den- go,. m Laryo del!'Jmpresa. e. forr1Ù1a di cogliere una pitto– s. ua e . . . ; .. la materia dalle sue espe- tempo d1 ferm? di partito· per (lucsto. credo. no. professore di storia mo- pe • 5 esse dPl Trompeo si I. De Brosse 5 . ~I C 3rd10 " 1e lll Romanesquerie, le. ,·1\'acL resca cspressio11e sulla bocca reb_bero n~:i~t~ inert ... e1 u_ :-ie..,ze- di lettore e dalle st•e A me .. ali?ra .. non mtc_rcs- mi si mani restò cO'ìl poco m11- derna. tenne un corso sull'In- ~ce~~~~c::un '!'_om?'aseo men? Ale~andro Alban!, a. ~a rio av".enture dei vocaboli fra:1- della plebe romana o che l'Ila d·z1one 5ter.le. -.e non si fos .,:cerC'.'he di storico II limite savane I circoh raffinati e chio:vc-Jlico. L'es~ersi sottopo- ghilterra· post-napoleonica po- 1 · 0 e PIU_ simpaHco, p!u Doss_i. a.d uno <di tu t tl 1 !?là cesi .. romanesque ..... roma- scoperta con gioia in un testo· sero trasformate in ccultu- ;~~ :nve'lzione e sloria e la- dignitosi della fa<;ollà; in un sto al j!'.iurnmento <pur dopo !emizzando contro Castlerei~h ~mtesso e riu g;ande come ~0°11nat1 ~en celebre> uomo n~squem~nt_,. e «romanesqut'- e sono. quelle parolette ... stu:-~ ra ->. cioe se non av~.;~ero b:le · iìempre nei veri storici: c~rio modo ne _dif!irl.avo .. V~- aver flrmAto il manifes10 di con a_rgomenti simili a quelli ro e ; 0~ 11 ~i;: 0 or~-allaque~~ ve- c 1 egge. 1. rom~nf Fau~:mo die j: <:u 1 . si. affiancano Quelle b.alaluna .., ., panzanera .., ..car– permeato. anz: uman;sllca· .. · . . . . n1vo dalla pr~vmcza; e lum- Croce) lo torrnentn\'a come con I quali Mario Appelius dall r . ? 0 .~a e ors1, .au.ore . e _tra ato egi italiani ••r?ma.~esco~ e c10farzo ...... irre-orre ..... con– mente informato di se la no- !)Hl chP n :i.al !ab.ile 1_n lui. CO fine che ml sembrasse de- una colpa, Non e_ra stata una Insolentiva Edr:n. AJtri docen- l'R1t6 t ::ir"~ndconiond1b1lt i;ier Eelle cf.'e,r~ ~n'r't ,mflr~ a .. romanesca»: QUI: piu che a]- solida ..). in tali zone, va òa .; verso noi. nel quale I mvenzio~e e sem,- gno d'essere perseguito. co- co"lpa: se all'Università non 11, come Bertoni, parlavano e er le infì ilo , nso cosmic~ ,al?o tanni. ut avia s 0 - trove. un fitto rimandare ,j3 sé che l'umile attenzione a.. li st ra '.ta. ~· at~:a _ ore snstenuta da meccep1- stasse_ q_uel. che costasse .. era fossero ri1r.asli che i Fc-dele della necessità di adeguare la miiv· . n e. :;~ornature di 'izioso ra?uno no~ ~pp~re né te st0 a testo e da voc~bolario umili e la nota di poesia '"'si quella degl_i al~ri. almeno co bile documentazione. e la la l1qu1daz1one del regime e gli Ercole, noi ~ar('mmo sta- scienza alla mistica littoria. . 1 • e immagmi. an.c~e se sforzai~, .ié gra_tuito. ~18 peri a vocabola_rlo: e tuttavia. nel- mostrino scopertamente ed ab– me meta. 1utti .della Cultura s-tor'a sempre interpretata fascista. Pochi momenti, a ti davvero soli Chi ?vrf'bbe Giovanni Gentile, il giorno in m!ermitt~mte )a sua lmca e virtù di .stil~ (d1 che s, è a:-, I~ formazione che ne vien:? bian cosl agio. sia pure attra– abbiamo seg:.i.:to questo . . . : _ pensarsi bene, erano appar- potuto insegnarci che j·a cultu.- cui fu reso noto il colpo di tolvol~a imp-edita da nodi mol- ~ennato). 518 perc.hè proprio Idi vere e proprie ,. \'OCi .. d1 \'erso un sempre controlla 0 insegnamento fondamentale. cor e st .tO. m;~ntivo. fl gtor si meno propizi alla liqu1- ra e Il rigore sono strnmen!J mano nnz.ista in Cecoslovac- tcplici la sua prosa. è ora rac- il ftcro at~orno t'UI tu\to c~n- na.~~a e sapore storico-etimo- oudore. di rivelare la qualt}à c:ascuno interpretandolo se- na e aiuto iompe~ a ro~ dazione del rerime fascista di di fotta. con i quali si servf' chia. riis.-.e. in un gruppo di I colto nel volume in corso di cor a e r\toma .. quel O cioè logici. <~ dunque diremmo del proprio timbro <...E poco condo le sue forze e le sue v~re se stesso; a. lui: un. ~ 0 . q_uel freddo novembr~. succes- la libertà? P_iet.ro Paolo Trom- professori e allievi, nel corri- stampa presso J'UTET. Questo ~h~:t ~s~irato 11 br.ano .. non scientifìc1. da manuale), un 1 1 dopo. sotto la Madonnella cfae ndenze. Trompeo lo inter- pi,!?rO c_ome _t~lll g-h spmt1 sivo ~Ua vergogna dJ Monaco: peo ebbe rn1none _della ~Ja doi~ della facoltà di Jettere:lvolume verrà ad animare elcordi ·e ~en!uc~r:!~~ 1 d%,1~!=1essere .sempre fedele. da par- è presso l'entrata della Biblio– te. . 1 nso che la sua ele~ant 1. offrt il pre~esto del- ma ciò .noi:i aveva _lm~rtanza. ro~zezz.a e della_ mia ferocia: «E .un bene che la Germania rinfrescare ·fa gratitudine di blioteca, abbandonato e 1 1 1_ t: dell au.tor~. a qu~lla sua vi- re~o Casanare_nse. appariva cultura dnvps,e e~se, e .n i:,r 1 tìvo Trom eo lo colc;e a vo- i:ippai?avano come una ff'de. p·rii>n 711. chl;1 w Tro,,.,r.., 0 lo rimbrr-rò .. · · rom- 0 un piano. 1 C'omo o. ella. un v1v1flcare c1oe, nel ferica dagli occhi spenti e p1eto ne se~ . ; ._ l'effimero, del non impegna- la convmzione, o 11 mito. mli gli fu necessaria una lunga si sta papp;1t11 la .Cecoslovac•,chi ha lmpRrato da pp T gat ad . d' 0 rede. dione umtai:a. e npo~at_a ~là tinalta e prand1osa figura pro- mo luogo fattore es~e-nz1ale l . . ~- l d r turo Sono <ibbastanz:1 fpJicc- di_ po- GI! ~Itri m~,•~1rl. cliC'r-,•r Mn a,prezw nel c;ilenzio del p("o ad. a'?'are e visitare spcs- ~empr~ presente inve"<! alla :?nl~sto. le più per~grine cit_a•1una gran barba rossa. c~n z~ di \'ita ornata. per se e per o. e appro o a u a . ter constatare, dopo mol'1 an- erano quari tlltti Cil(tivi. nel g:nippo jso Niccolo Tommaseo. I aannc1;;1acommo~sa_ dell :it1torP z1on1. sl _eh~la pagma, anzicné A D0l\ll\1ARCO gli altri. Eleganza, ecco UMBERTO BOSCO ni, eh"' quella ern veramente senso particolare dell'ct1ea po- CARLO LAURENZI PETRE CJUREANU :marmo qt d':~ 0m~heqt~(' 1 '.~:,a!h ff P~fan~~~.s~jpge:~;se~! 1 à~t; · (Continua a pag. 8)
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