la Fiera Letteraria - XIII - n. 38 - 21 settembre 1958

Pag. ;i; TraBaudelaire e il Seicento * di 11/TTOIIIO LlJGU li secolo di Racine e di Pascal è la grande luce che sta nello spirito dell'appas– sionato francesista, anche quando sembr.'.l più lontiano da quell'età solare. E forse non è iprivo di significato il fatte) che il Cinquecento non l'ha ma i particolarmente trattenuto (non dimentichia– mo, anzi me-glio ci piace. una pagina assolutamente deli– ziosa su Ronsaro primaveri– le). e neppure il secolo de– cimo ottavo. unche se ha scritto cose assai notevoli su Candide. su Rivarol. s-ul– J' • ant1rnuslcale • Settecento. Del secolo decimo settimo. invece, tutto le arresta, non solo La Fontaine. della cui poesia tanto ha detto in po– che righe (• Rlconosc~re nei suoi ve!"SI - o anche nella 5ua prosa - Ja presenza di Virgilio o d'Orazio è come riconoscer nel miele che as– saporiamo il profumo del– l'erica o della zagara che at– testa i liberi vagabondag,J!i dell'ape. Il mi<!le non cessa ~:i~z?~'.~:,1°,:./~;:e u~~j}~ pel quale rn·ede un giudizio di Henri Bremond. L'autore del Lutrin non è un prezlo· so. come vorrebbe il raffi– natissimo abate, e neppure un pedante razionalista. co– me tanti vorrebbero. ma una solida intelligenza. in cui la e raison > non uccide il sen· so della poesia, anche a lui venuto dagli Antichi. Quan– to aJia sua leggenda di ani– matore e correttore dei suoi grandi a.miei. se egli si è compiaciuto a promuoverla nella lunga vecchiaia, biso– gna perdonargli la vanità, della quale è stato ben pu– plto ,nel giudizio corrente. f ; L'A' FIERA l,;ETTER'.ARJJ\. Domenica 21 srttrmhrr 1958 SAGGISMO DITROMP * ,li /;IJ/GI /)E ,l',1/lDIS

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