la Fiera Letteraria - XIII - n. 28 - 13 luglio 1958

Domc,iica 13 luglio lr8 LA FIERA LETTERARIA GALLERIA DEGLI ARTISTI ITALIANI O,na.ggio a ROBERTO IIIELLI r------------------------------------------------------------, tcurs ad esaurire - né' del Uri suo inedito: Pensieri sull'arte L·opera d·arte non può essere nè em– pirismo. nc demagogia. t· verità \"e– rità rivelat:t Forma non e <lefornrnlio– ne. i-:· \'crità. Yerilà ri\'elata. 1~· n,.le– rcnza piena della capacità di commo– zion~. cli rivcl:\zione con gll ,1spctti infi– niti dello Spirito t;ni\'ersale. ... L'arte ~ certamente 111 cri'ii. E. sol.1- mente tenendo presente que.o;to dato che ci si può oriE-ntare sulla validità o mcnC" delle ec;perienze attuali. Ln crisi dell'arte e una sol cosa con la crisi uni– versale dei valon morali. che sono ;!Ila base di tutti gli :1ltri valori determinata da questa rolossale trasformazione mon– diale degli spiriti e dei criteri della convivcnz.11 umana che \'a spasmodica– mente matur:indo. nel nome della li– bertà c dei sacri diritti d~lla vita di Ol!llUllO, Quindi. le esperienze artistiche Sl'IIO 11."gatestrettamenle agli sviluppi di una nuova coscienza universale presentita e avverlitn. Lo stati.) polemico dell'arte non è che in !unzione della sua crisi e credo utile tutto quello che coraggio– sruncntc si opera. sospinti da pro!ondn intuizione e da intima passione. per li- berarsi clall.n concelluahtà ideologica e morale di un m..indo non solo superato. ma condannato. Q11est.1 benedetta ri– cerca di un nuovo lin~uaggio artistico! E. a mio avviso, ad esempio. la posi– zionl' clelrastrattismo. quello che ~sce dal candore di una convinzione. ha avu– to valore di porsi come elemento pro· bantc sul piano della dialettica artisti– co. appunto come asse1 tare di liberla. come forza respingente lo spirito con– venzionnle, parassitario, statico: ele– mento si e detto; ma si potrebbe dire strumento p;?r l'elabora1.io11e del nuovo linguaggio nrtistico ti~urntivo. :\la aura verso l'astrattismo non sarà possibile costruire un nuovo linguaggio. avulso com'è dal linguaggio concreto delle co se e dei falli che ci circondano e che sono nostra stc'is: .p!oiczlonc. In quanto alla funzione della critica il tema è scabroso. Da un lato sarebbe necessario che il critico possedesse la nwclesima sensibilità e forza intuitiva e pC'letica delrartista per poter con– durre a quel colloquio fra artista e cri– tico veramente fruttifero. Ma qual'è la propria entità del critico. i limiti della sua funzione? Possedendo Il critico Jc .sll'sse doli dell'artista. sarebbi: lui stes– so un artista. L'opera della critica. la stessa parola lu dice, non t.' creativa. bens1 r!snlicntiva f'd ordinatrice; egli nun può certo indicare le vie da bat– tere e come sarebbe possibile? Funzio– ne che e squisitamente propria dell'ar– tista; potere legato strettamente alla misteriosa sua particolare psicologia. sensibilità, intuitività. Triste. certamente. il distacco del l?ros~o pubblico dall'arte. nella nostra et.i. ma insieme a<l un amore latente. insopprimibile pc!' rartt! che non aspet– ta che esplodere quando le condizioni storiche saranno maturate e le cause (del distacco) si possono ridurre a una. cioe a questa enorme tragica gestazio– ne di una civiltà che si vuole sostituire ad un·a1tra per diritto di maturazioni storiche. Come nell'anno mille e avve– nuta la confusione delle lingue. Biso– gna ricominciare da cspo con materiai.:! diverso con diverse indagini; la cui ne– cessità di utilizzazione viene captata dal tempo futuro. dalla particolare ne– cessità e forza intuitiva dell'~1rtista che gli altri uomini non posseggono. Ora. fintanto che il nuovo materiale. le nuo- \.'C indagini non sboccheranno in forme di umana vitalità nvn potrà risolversi questo distacco del pubblico dall'arte. Inoltre la stessa confusione delle lin– gue prodotta da questo trapasso di una epoca ad un'altra che è in atto. mette a dura prova la stessa particolare intui– zione e sensibilità dell'artista. che spes– so cade in contraddizione. si confonde, inflla vicoli ciechi, con questo dando involontariamente alimento a tutta la malafede :irtistica. Del resto. quello che avviene nel– rarte, avviene in qualsiasi altro ordine della vita morale e speculati\·a. La stes– sa confusione delle lingue avviene nel– la interpretazione e nei costumi clc;i rap– porti sociali, nella filosofia. nella reli– gione. nella economia. nel riconosci– mento legittimo del senso umano e del– la superiore giustizia umana che vuole instaurarsi sulla Te1Ta. Che è d'altron– de presentita. ~hc Ca già parte della coscienza dclruomo. ma non riesce an– cora a conformare la nuova epoca per• che lo impedisce lo stesso processo di corruzione e di resistenza dell'epoca che virtualmente h.:i già esaurita la su.:i fun z1one. ROBERTO l\IELLI resto si potrebbe, In fondo, fare eltro - un dipinto con una occhiata complessiva, che ra.dunl stempiali vacui, ma· tasse di fllamenti, povere di– latate spremiture di tinta, e schemi di composizione spes– so risultato di elementare esercizio accodcmico. Melll esige lo stesso appro– fondimento, un tempo criti co o comprensivo della stes– sa misura e gittata, della stessa intensità di quello at– tuato nell'opera E non è po– co. Nella ·sintesi architetto– nica, nella semplicità sostan zlale che è il clima lirico do– minante, densità, complessità diramata, l'icchezza IHtrata di esperienze, di movenze, di flessioni. di notazioni. Nel– l'investitura strof\ca totale, quasi modulare, che è il suo segno specifico, un'assottiglia· mento della trama pittorica, una sensibllizz-azlone, e direi una intimlzzazionc vibrante e sottf'sa di ogni plano e di ogni tono riscaldato, vivo. limpido e Insieme trepidante d1 contenuta emozione. Una pittura, dunque, o: dif– fkilc •, talvola anche aspra. non per ermetismo, che è soltanto un sottinteso, ma per concentrazione umana e li· rica. Indagare, obbedienti, o '------------------------------------------------------------·• restnre alla superHcle Hgura· S.t:NSIBlLITA' STRAOllDl1~ARIA~1ENTE E~IOl'IVA, l~IPEt O VIBltANl.t:, ASSOLU 1ASi~CEIUTA' * le o :;enslbilc, che vale es- sere esclusi da questo mondo si sospeso e sereno, ma evo– cato da una grande profon– dità echeggiante di fantasia. Queste sono indicazioni, che Mi incontrai con l'arte di Il e e t I t che estetica può sopraffare la non vogliono sostituire una Roberto Melli. per la prima · commozione. analisi. Attra\'crso la lunga ~l~~t~·bi~lfuo;;s~~f ir:;~·.s =~~ IDIO IDCOD ro con a sua r e do~.":'~.,:~;;r~:b~;t;;c~·tu~'. t; ~~i~~c,dn~J·~~~::~~ ~ Jt/;~;: so la galleria romana de La t..ivia, rendono .anche più pun- razione ha sintetizzato ed Cometa, tanto degna di rl- gente ad avvertire il senso esaltato sino a un limite sem- cordo per le sue prescntazlo- della facoltà alla e severa pre più -alto quella che Mclii ~~~~/nia~f!!i :e~nli; ;;~~~;~~\: * ~: ssi;~~~•m:~to sr:~;d~m~Wi ~~~~';:~ •!,a;u~~~!tu~~1tÌel r:~= la cultura artistica italiana possiede: la facoltà di rico- damcntale cd onnipresente in ~~~c~~~l~n~~ll~n ~~r;i ~ 1 c?1:1:~ (li Ctlll .l.JO I~UDO\'ICO ff AGGDI L\ ,,.,, ~~:~;~·: c~e :n~~:d\ 1 7,l=~:i::1~ ~~i t~n!i~.egi~n~it:~o e~~~ru;l~~: dito di rinn~wam~nto (pcrchc l'oculare delle esperienze. re· que, ma a suo modo pur de· prospettiva sfocata dalla lon- meghini; ma acconto al suo llu vita di ogni uomo e di fl)i, l'!mpi_anto del volu"_li qu~sto crc~ttn v1 fu) altri- ccnti od in atto, della più formante, e la mancata co- t,manza. d! decano dovrei porre altri ogni artista e ~hc non è dato pieni e d71 volumi d.i sp_az10 bu:to negh anni precedenti attuale • scuola romana•: noscenz.a di al101·a del pcl'- La presenza di Melli, poi, nomi, come quelli di Cava- solo dal proprio esserci e fa- accog~lcn!1, la . dechnaz1on~ :ci~;~ parte almeno del fa- e~perienzc ~he per molti vc1·- corso autentico della sua ar- ~ ~tata la più saltu?ria :orse glieri, di Liclni. di Cot"! :ii.di re, l;la dal rapp.orto con _l'~l- ~c:onvtt:dma;~ft ~~~~r~n~i;~ . · . . . , . s1, r più d1 quanto. comune- te, che <1vcva già una lunga 1L:.pett~ a qu.clla d1 tutti gli Spau.apan, e d'11.ltrl anc ora. tcrlta della stona e degh .m- ne gravitazioni. 01 Melh mt ave\ a pa1lato mente si vcgga o si affermi, storia e del legame profon- artisti 1tallan1 del suo tempo. L'nlziativa dc La Stro"2:ina dividui operanti e convmtl fl . 1 ! De ePi!fst:seilP~~:te s~~a~.fco~ c;·ft:~.a cou~~e~~:-~~na~~~si !~~ do fr; ciò che si vedeva nel Osserviamo le tappe dis~an: anno 1950, di adunare .. e di - lo fcdcl~~ prlm.a ed es- m!":8co;ras~ggg~~ft~~~: da~ prf~= dava con viva ed alta stima, ghc as~:i lontano. 1036 ed esperienze e mc e zia t e .del~e sue ap~rlzio~~ presentare ~ettant.a op_crc. scel· senzl?lc .a. ~10 che d1 sè stessi ~pio .al momento attuale an– e mc lo additava come una Oggi forse è difficile rico· ad altri ignote e soltanto in· pubbhch~. 1914 , .Mosti~ ~et te dell'artista, di pittura e non e contmgcnte o~ egoisti- cor pienamente !ccondo, tra– d~lle persone artistiche ori· struirc e glustif\carsi come decisamente presumibili, H· so~ale d~.scultui:a /;, d1. disc-. di scultura, dal 1909 al 19-18, ço, ma ,~1ve1· al~. m questo. spare con cvldernn1, nel f007 gmali, da conosce1·e, nell'arte questo potesse avvenire, Ep· niva per fuorviare O limilt1re gn1 (cs16tentl tut.tora?) alla signif\cò la po,ssl,bUJ.tà d1 n- CasQ 1:titttn~imento della lor· vimento ampio e commosso moderna italiana. E a Roma pure chi una volta farà la il giudizio. o: Secessione,. romana; 1920, scontrare Rnalmcnte almeno ma espressiva, che spesso è ~elle ~lslonl .. Ul'\a -retrospet– Mafai e Guttuso, con una storia di quel periodo di pit- Debbo concludere che non Mostra personale di scultura un profHo, ma netto e Indi- sacrificio di quelle qualità di twa d1 Mellt è ~orse U solo c~n~idera.ztone senza amba~ tura a Roma o gravitante su vi erano molti, nemmeno al- e di pittura alla Prima Espo- vlduato nelle sue più pecu- relazione e di comunicazione modo di consentire l'ap~rez– ~\:~::~~i';at~en~I d~rrr:~~. pc1 Rom~ do.vrà . ric~ndlH'si ~ !ora (ed ero pure attento in- sizion~ d'a.rtc [errarese; 1921, liari articolazioni. d~ll'opera facilitanti la compt·cnsionc e ~~~~n:~a ~d~~.~at~~v=d~e~~~ N p d' hè I'r~i',h pc.1 sp1egha1e . aspeàlt dagatorc e lettore), che aven- parteclpaz1onc alla Mostra qumantcnnale dell'artista fer- il successo. rata coniu:a I~ forza del- app~~tìs~P::\m~-~c!7~~i p1~~ n~n :~:r~:~:1 ; ~u:~~:oa1~: do seguito e con_tt:ollato di org~ni~ata .da e ~alori Pia: rarese. E per molli. c~mc ~v· Non sarà certo_ Meli\ a pre- l'ispirazione, e dove ogni ri– fonde di quella mostra che 1 . lt .· , 1 1 continuo e con cnllca osser# stlc1 • m Gei mania, 1922, Mo verti la stampa con 6lnCentà, scntare allo stonco futuro un sultato parziale totalizza il avevo segnato, non div~nta- ~~nt; a~c~: 1 /~ 1 \~;nd~~:~.\ 1 ~~= vazione l'opera di Mclii, po- s~ra personale' dt scultura e costituì una rivelazione. men- catalogo generale della sua cRratterc artistico e insieme rono un saggio. Ma non po- t! Montanurini, Ziveri ,Ca- tessero documentarmi od av- d1 pltt.ura alla e Primaverile tre per gli avvertiti o per open1 vasto, ponlan:10, come richiama irresistibilmente il tevo pubblicare da nessuna ' 11. 8 ld 1 , G liii I viarmi. Anche la stessa vi- florentma •; 1931. Mostra per- gli informali fu l'acquisita quello di un Dc P1sls o di complesso dell'attività, qua– p3:rte, fuori della rivlst.a che ~:p~gros:t• c:g·l~ On~~ccio~i'.ccnda cstcl'na dcll'at·tista e1·a senale. di pittu1·a ,alla Sind?- conrerma di una' ~crs~n~llt~ un Matisse o ~i u.n Rosai. ': si.cchè si trattasse., pl~ttosto m1 ero fatto. e co.n fatica. _EUna rifrazione diversa dc- singolare, per qualche parte cale d1 Belle Arti del Lazio artistica tra Jc piu or1gmali scanso di cqu 1voc1, De Pls1s d1 una ro~colta ~1 ll_nc~c e !~a:zeanc.e~~c~:~ad 1/~:/~~e:s 1~ d~zionl indipendenti. e;itl a segreta o appartata, e Caci- In Roma: 1936, Mostra di pit- ~ .rappresent-Otlve detrarle resta .u~o dei, grandi maestri ~!nt~~~~f::o \ d~o:r;;Ìod~ouc~ ~hc n~fi lo ave,~ compreso volte antitetici: ma senza l\tava queste lacune della tur.a alla « Galieno ~cl~a Co· 1tahan? del .nostro. temP_O .. _ µltton ct d cli Europa mod~r· ma, l'opera saldata di una come si doveva. dubbio anche. in ognuno, un conoscenza. E si sa quanto meta• in Roma: pot bisogna _A. nvedc.1c oggi .quei d1 na, ~nc.he ~ella q~asl lnHnita vita. Mancavano a me. e non po- punto della riflessione e del si alteri subito e si milolo- aspettare l'anno 1947. pe1· ri· p1n~1. colpisce anz1tut_to la ':'olt1phc~z1onc dei suol istan- Non c'è traccia, in questo tevo derivare da altri e ncm- gusto che converge verso rar- glzzi la tr-adizlonc orale. an- vedere una sua mostra per- cocienza. I~ ~ontlnultà dc~ t1. ma d1 qual s~nda; come ciclo, di frammentarietà: si meno dalla critica sull'artista. t:sta, il quale poi non si dava che modema: cosi era _di sonalc di pittu1·a e di scul- discorso ~rti.sttco 1:lspett~ a1 Utrl\lo nella brevità, talvolta potranno trovare, come sem– troppe condizioni del capire, affatto l'aria di maestro. ma quegli artisti. ad esempio. tura nella • Galleria del Se· P.rccedenlt scuoltoril e pitto- nel barlume delle su.e illu- ?re a':'"'.ienc, sopravvivenze, oltre agli indici ~ur tanto con un'alacrità e un sempre che ricorda\'ano il Mclii del c1)lo. di Rom~. E'. ccl'l~men- nel. Certamente questo per- min~zioni. Ma se d1sc~n~I- 1mm.0~1htà, stanch~zzc 1 tra~ significanti del:a stima degl_i rinnovato entusiasmo, che ha tempo della e Secessione• del te, uno del piu rarefa ti! cui-- corso decennal~ non fu esen· nulla O getto non sono hm•~! z.iom mtcllettuall, discese nel_ a--llst1 a lui coetanei o p1u I · t h d _ l9l4 0 delle mostre dei e Va· ricula che si conoscano te da cr1s1, ne immune da artistici. sono però caratteri, 1~ passione o nella sens~a g1ovan1 E pc1 essei e preci- conse1va o anc e opo, scc~- \011 plas11c1• e ne patlava- Nel frattempo pe1ò dal tc11tat1v1 margmah, e nem· che Melli è ben lont-ano dal- htà, reazioni polemlc:c, e u:i- :~ct a~,~:l~a aecs!:'t~e,~zaM~\f 1~ :~;:a~: 1 11 ~~=s~:t~~ 1 ;:si 81 : 0 ~ no come di u;1 fenomeno' a sè 1938 sono passa.te le 'leggi meno .da ~cv1aztonl E qual- l'av~re. ~~~.:~;~~t~~~annt:ruit~~pr:;~ e lo avevo guaidato. ptu che e.ilote alle l0to alletmazioni e lntc1essante, ma che d1ven· razziali. che hanno escluso II che tiaccia di mmoi tenui~ Lopera di Mclii. pur ere- nello stesso tempo l'unità pa– d! per sè stesso atti avei so Questo nesso ce1to, dun- tnva approssimativo nella Mel:1 dalla vita sociale e c1- - m ~n ami:no certo e pmt scendo su quel Condo com- icse non consentirà mai di Roberto Mclii: • Testa di donna• vile. nel momcnt6 fori;:e in tosto ncco d1 fede, ma com- pr('sso di violenza espansiva parlare di monotonia. di cui alla sua maturità di ai- plesso, inqulctamcnte sensi· e di urgente rigoglio che do- estensione. di sigla. Pcrchè In t:sta sarebbe andato quel le- bile e inquietamente pensoso cumentano le sue opere più questo che è. uno stile cosi gitHmo riconoscimento. che come quello del Melli - si g'.ovanili, acquista una den- marcato : pieno emer~c . I~ del resto è amaro coni;:t::itare trova, in certe brevi scdu· sità sempre maggiore, talchè forma . di. una sensibt.hta ancor oggi dovutogli: e poi zioni decorative, in. certi scar- sarebbe del tutto illusorio il ~~airt~'i7i°;-'~r;;~~;~sa,e~t~;:~ la guerra, e il dopoguerra af· ti ,·erso la sensuahl~ .o ~crso f~rmarsl alla_ prima lmpres- peto pronto e vibrante, di !annoso. intriooto e crm!uso, la compiaccn~. fac1htatt da s1one, come si dice, o ad una assoluta sincerità, spesso di che nelle strettole delle ne- una racoltà d1 rendimento te- visione fuggeYole delle sue un abbandono rischialo e di cei;sità e nella lotta per la cnico e persino di superca- tele, che escluderebbe ogni impulso; il carattere di uno esistenza vede pure un rigo- pacità icastica; quelli stessi comprensione adeguata. De- anima aperta e donante di glio eccezionale, uno scoppio che ad un certo punto - un sidero dir questo proprio og- sè. che non si può incontrare delle compressioni, arcompa- punto di spazio più statico gi. che alcune espressioni di ~ legge1:e senza ~ntrare n:t– gnato da rapide e decisive della fantasia - gli hanno _dccade~tismo ripresentatesi ~~~ia 1 ! 1 ~~%~:i~~nJi c~~e\~; crisi di assestamento. di adat- consentito, qualche. anno d?: m vesti algebro-programma· sorta di avvento fatale con !amento alle mutazioni, di po, alcune delle pitture p1u tichc o realistiche sin mole- cui si formarono nella ran– riepilogazionl e di nuovi pro- sontuosamente elaborate che Ste nel loro chiasso petulan- tas\-a e si produssero nella grammi. possano vedersi. ma dove la te. hanno avvezzato molti (re- pittura. E In questo periodo !or- perfezione sensibile ed an- quentatori di m 1 ostre ed ama- C. L. RAGGIIIANTl limoso ed anche violento Mcl- li ha sempre continuato a lavorare con inalterabile se– renità, con uno spirito che è ben suo, pacatamentl? intre– pido, che nell'avversità e nel– risolamento non ha turbato la sue calma certezza, ed an– zi gli ha provocato nel rac– coglimento meditativo e con- 1cmplante il bisognfl di nuo– ve interiori affermazioni di fede. Ancora qualche anno fa, è esperienza provata. Melli rappresentava per molti po– co più che un nome, o la sporadica, insufftclente espe– rienza di un'opera o di qual– che opera vista o Intravista in mostre collettive o di rap– presentanza. Ancor oggi non si può dire che la fama del– l'artista sia pnrl al suo di– ritto. Non è Il solo caso, è vero, di un artista italiano mcderno di notorietà del tut· to impari al valore artistico: aitro grande ai lista di cono– scenza quasi del tutto, pc1 cosi dire, monastica è Se- J{o!Jcrto i\lclll: • Luglio• ( rn -:18) Due suepoesie iJJOH'l'E SERAli'INA. Se t'arresti un istante anche l'ombt·a di un istante lo.,morte ti ghermisce che t'è fedele tanto sempre \"ICina la Morte S.:!raflna e mai da te s'allontana e t'accompagna dal primo fiorir del seme di tua vita nel seme di tua vita intimamente inchiusa e In vita t1 accende e la vita ti contende e la vita li sprono às~~s;i~er;~~fsJ:1~~~aa pelle nel circolo del tuo sangue invisibile non la senti annidata di lei non sai non t'accorgi solamente da cima a fondo quando crede d'un'ombrn t'avvolge misteriosa che ti agghiaccia misteriosamente t'inabissa ti confonde anche allor che tutto in luce sei tutto luce e forza sei di vita un solo Crem'.to di gioia ... all'improvviso senza alcun sospetto gli occhi or ora .sfavillanti s'infossano nel buio e la ridente bocca convessa per lo smagliar dei denti lfelici un cavo d'ombra attonita diviene t'abbrivida il sangue ignoto gelo scolora l'acceso tuo volto raòioso.,. presentimento non sai di che donde non sai richiamo antelucano Ad altre mete l'essere anela? ad altri viaggi? Nel \·ivente rosso del tllo sangue circola senza posa inavvertita la Morte Serafina t'esalta ti sospinge e per fuggir la morte tu non sai per fuggir la morte crei la vùa della vita il fantasma certa è la morte Senza la morte in seno morta e la \'ila ma se un istante t'arresti la morte ti ghermisce ti fa suo la Morte Serafina t 'inccnerisce l{'l'li.:R~l'l'A' l\lortc sorella mia no madre mia madre mia vera per le tue doglie nascerò al Divino Consorzio retemo immutabile ove nell'ora trasognata del risveglio l'ora della rugiada Lui il Signore il Signore del Mondo il Signore del cielo del mc1re del fuoco il Signore del pieno del vuot0 il Dominatore dell'ombra il Sirnore della luce sarà risplendente ritto ai piedi del tenero gbciglio benedicente la nuo\"a aurora celeste Morte madre mia mia vera madre per le tue doglie nascerò al Divino Consorzio ove nell'ora più dolce del c1bo Lui il Signore il_Signore del pieno e del \"uoto d1 quello che e di queUo che non è il Signore delJa luce sarà folgorante capotavola b,mediccnte ROBERTO MELLI (Continua7pag. 7)

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