la Fiera Letteraria - XIII - n. 27 - 6 luglio 1958

Domenica 6 luglio 1958 li • Premio Nobel • Alberi Camus DISCORSI DISVEZIA -'f. di ALDO CAiJIERIJVO E' consuetudine che, alla consegna del Premio Nobel. il laureato pronunci un discorso. Questo di Albert Camus, del di– cembre scorso, breve, s'accompagna ad un altro, chiamato qui « conferenza >1, di pochi giorni dopo, pronunciato a Upsala. I due discorsi (cosl son detti sul fronte– spizio del libretto: « Discours dc Suède, GalUmard, 1958) si integrano. E dànno, con singolare chiarezza assai utile, molti se non tutti i modi di intendere di Ca– mus in fatto d'arte; e la sua visione del mondo: del mondo d'oggi, beninteso. Se tra i contemporanei maggiori ve n'è uno del quale le idee contino ancor più delle realizzazioni d'arte, per lo meno a seguir l'opinione di molt.l lettori, questi è Camus. Non me la sentirci di affermare di pensarla allo stesso modo. Essenziali alla cultura del nostro tempo. le idee di Camus su infiniti argomenti, e il suo ne– gare il marxismo, il suo particolare urna· nesimo, il ~1>.onichilismo, le sue proteste contro il disordine del mondo d'oggi. valgono soprattutto perct:é vengono da chi ha scritto « L'étranger )> e "La peste >1 e almeno un palo d'operc teatrali che contano. Non intendo certo scindere il Camus artista dal pensatore: che, e non potrebbe essere altrimenti, si integrano: e l'uno dà all'altro nòva materia di no– bili scritture. Voglfo dire soltanto: molti di noi non avrebbero letto il Camus honime à tdées (mutevoli), se non lo .ap– prezzassero come scrittore d1 fantasia. Sta il fatto che, .negli ultimi anni. Al– bet Camus ha dato ai suoi ammiratori e !edeli non poche delusioni. S'era avvezzi a trovarlo chJaro e lucido come un ottimo specchjo. E credo siano rimasti male in molti nel leggere • La chute >l: dove no– tammo una pericolosa tendenza a fumo– sità e a poco redditizie complicazioni che ci fecero domandare dove mai lo scrit– tore volesse andare a finire. In sostanza: nella « Chute », lungo racconto piuttosto che romanzo, un protagonista che non credeva in Dio andava foggiandosi una divinità per proprio uso e consumo. So benissimo che c'è altro, nel libro. Ma una specie di intolleranza e dispetlo na– scevano, nel leggere, verso costui: scioc– camente superbo, flno al punto di non accettare le idee e le intuizioni e le ere· denze altrui, quando le sue erano cosi vane e con{use. Volle darci la storia di un'anima, Camus. E dimostrò che più chiaro non avrebbe potuto come il suo gioco non valesse la spesa d'essere messo in piedi. La ricerca di qualche cosa di trascendente e inconoscibile, !atta dal discorsivo e talora pleonastico protago– nista del libro. risultavo, dal punto di vi– sta del pensiero, inutile; e da quello del– l'arte il risultato, come sempre succede in questi casi, piuttosto fastidioso. Pareva imPosSibile d'augurarsi, a ogni voltar di pagina. che il libro terminasse: proprio perché era un libro di Csmus. Assai meglio accettammo le novelle (pub– blicate ora in buona tradulione da Bom– planl) intitolate « L'exsil et le royau· mc )>: dove Camus prendeva maggior volo; e forse tanto macgiore quanto meno .$Coperte erano le s'ue inte nzion i e vel– leità. Qui una classicità tutt 'alt.ro che pri– va di fremito, e di vivezz a sot tile, con· !orlava anche certe immaginazioni un po' .stanche o barocche: come quella dell'uo– mo che si isola nella sua casa: e tende a rassomigliare, in meglio, al gran chiac– chierone deUa • Chule >1. Ma. affezionati a Camus, continuavamo a domandarci se, dopo « L'homme révolté ,> e dopo • L'été », le due idee durassero lampanti, approva– bili. e cosi simili n scoperte non proprio geniall, ma atte a fermare un punto della verità, intravveduto d.a molti, e da Camus espresso, e certo meglio di quanto altri avrebbero potuto. anche a pensarla esat– tamente come lui. Chi abbia avuto sif– fatti dubbi, ora è .accontentato. Di rado come in questi due " discorsi ,1 Camus è stato efficacemente persuasivo; direi: an· che per chi non se la senta di menargli per buone tutte le cose, e son molte, che è riuscito a far caplre in tanto poco spazio. E diciamo subito che qui non vi sono espasizioni sistematiche. Camus, anche vestito da filosofo. è soPra ogni cosa letterato. E vedrete che lui è qui a dirci a confermarci che più di Lutto gli im– porta l'uomo. Ma. e senza affatto con– traddirsi, poiché è sincero, non può di· menticare la sua proCesslone di letterato. Solamente, cotesta, diventa per lui ma– teria d'una professione di fede. Molte delle vecchie Idee di Camus sono entrate a far parte del p.atrimonio spirituale (provvisorio: nulla è immortale ad un tempo e caduco quanto le idee) degli uomini pensanti d'Europa. E anche stavolta qualcuno dei capisaldi di Camus avrà fautori: come del resto senza dubbio ne aveva prima ch'egli tanto perentoria– mente. ma con tanta grazia e misur-3 1 esponesse. A lui importa l'uomo, e non lo vuole né schiavo della borghesia oltocen– sca, né delle ideologie novecentesche. Ama sopra ogni cosa la libertà: e senza libertà, come è giusto, gli è inconcepibile l'arte (la missione) dello scrittore. A chi scrive. e all'artista in generale, Camus attribuisce facoltà e doveri particolari. Esamina il recente passato, profonda cu– tioso lo sguardo nel Iuturo ... Che allro? Vi siete già accorti che in cotesti, e in molli altri che avrei potuto enumerare, pensieri proposti e in parte discussi nel– l'Wlo e nell'altro dei due « Discorsi n, non vi son novità. E come potremmo chiedere ve ne fossero? Nel parlare davanti a un pubblico di persone colte. come ho già detto, Camus ha tatto il punto. Leggetelo: perché nessuno potrebbe dir me,uo e più In breve tante cose. Ma quelli che con– tano, in questo libretto di nemmeno set– tanta pagine, non sono né i pensieri in sé, né le vedute ch'essi aprono: e che non sono poche né inutili. Quelli che contano davvero, perché portano il segno di una personalità efficientissima, e persuasa e persuasiva, e discutibilissima, ma indi– scutibilmente in buona fede, sono i modi che Camus usa. Vogliamo dire che ci tro– viamo davanti a una specie di manuale dell'artista moderno? A una specie di breviario decisamente laico. ad uso sia di chi pensa originalmente, sia di chi non si sente diminuito nel seguire uno scrit– tore congenlale? Vorrei vedclste la mia copia di questo piccolo libro. , E io vorrei vedere quella di uno, due, tre, più altri lettod. La– sciando stare che pressappoco tutti dob– biamo aver fatto maggior caso alle stesse !rasi. e dobbiamo aver segnato le mede– sime con l'unghia o con la matita; una antologia di queste pagine è faciUssima da fare. Perché ben poco andrebbe la– sciato fuori. Tutta moi?Ue a .,ub.,cer? Qua– si tutta. La modestia dell'inizio del djscorso di Stoccolma è cosl pregna d'autoriconosci– mento che accusare Camus di darsi poca Importanza è impossibile. Il resto, è zeppo di asserzioni che lo scrittore dà e procla– ma: e senti come gli sembrino assolute, e come, pur ammettendo che altri la pensi diversamente da lui, è irremovibile su posizioni in gran parte sane. ricono– sciute, ammissibili; sempre, di grande, vivace, seria. sofferta onestà. Qualche !rase, scelta tra le più felici? Dice di sé: «... un uomo quasi giovane, ric<:o solamente dei propri dubbi e di un'opera tuttora in cantiere ... ». 1< I veri artisti non disprezzano nulla; si costrin– gono a comprendere, invece di giudica– re ,i. « Quali si siano le nostre personali in(ermità. la nobiltà del nostro mestiere prenderà sempre radice in due impegni difficili a mantenere: Il rifiuto di mentire su quello che sappiamo e la resistenza dell'oppressione)). « Siamo tutti in alto mare. L'artista, come gli altri, deve re– mare alla sua volta, senza morire, se può. ossia continuando a vivere e a creare. A dire il vero non è cosa tacile e com– preudo che .gli artisti rimpiangano le antiche comodità. Il mutamento è un po' brutale. Certo, cl sono sempre stati, nel circo della storia, il martire e il leone. Il primo si sosteneva con le eterne conso– lazioni, il secondo di nutrimento storico ben' sanguinante. Ma l'artista, sinora, sta~ va sui gradini. Cantava per nulla, per se stesso. o, nel migliore del casi, per dar coraggio al martire e distrarre un poco il leone dal suo appetito. Adesso, al con– trarlo, Jlartlsta si trova nel circo. La sua voce, forzatamente, non è più la mede– sima; è assai meno ferma». Ma spigolare tocca al lettore: che pro· fltterà senza tregua di questa perspicuità alla quale Camus ha saputo dare la voce più convinta. 11 L'odio dell'arte. del quale la nostra società offre esempi cosi belli, non ha tanta efficacia, oggi, che per il ratto d'essere sostenuto dagli artisti stes– si ,1. « Il dubbio degli artisti che ci hanno preceduti si riferiva al loro lngegno. Quello degli artlsti d'oggi si riferisce alla necessità della loro arte, quindi. alla stes– sa loro esistenza. Racine nel 1957 doman· derebbe scusa di scrivere Bé-rénice in– vece di combattere per la difesa del– l'editto di Nantes ,1. « ... quella gioia su– prema dell'intelligenza che si chiama " ammirazione '' >>. Una nudità che di rado sfoggia un cau– to aggettivo, e non mal vlstoso o troppo lucente. Una convinzione umana e d'ar– tista che vuole imporsi, perché imPorsl è servire meglio la propria causa. Una serenità raggiunta, in un mondo che pare crolli da ogni parte: e non si sa che cosa mai potrà sostituire quello che rovina ... Quanti argomenti di belle invenzioni ha suggerito a se medesimo. Camus in que– sta summa delle sue convinzioni. Voglia– mo leggerlo. senza dover troppo aspetta– re; e sia chiaro e Colgorante ancora: co– me in queste pagine brevi e dense. ALDO CAMERINO LA FIERA LETTERARIA E' USCl'l.'0 Il, (tUAR'l'O VOJ ,U.UE DI EBNST CASSIIlER * Storia della filosofiamoderna * tli lfENA '1.'0 JllJCCI Giulio Einaudi ha pubblica- anche secondari, di Interpreta- dallo stcno Ca.,sirer. questi filoson. ma I matematici, I n– to recentemente Il quarto cd zionl personali. intorno al pro- dichiara di aver scelto, per 1ici. l biologi e gli storici. ultimo volume della Storia blcma sul qual<! si è trava- la trattazion<! degli anzidetti Che la nuova 1trultura del– della filosofia moderna di. gllato per due millenni il pen- temi. una vla diversa da quel- l'opera a:la di per sè indizio ft:l1 1 E~~d~el'r~~~tt~:u~ ~~; I ~i::~,e~Cl~~~1\fe~1i1e~e~nc~a;~ ~~=~f:it~~r~è. r:~~tt ~~~= ~~a'itaL ~~~~~r:! 1 sc~°:r~f\c~iù 1 v1 bella e fortunata « Biblioteca ttcolare il pensiero modcrno, dlare 1 nsuJt.1h ottenuti dalla contaho con il lavoro dello di cultura fUosonca.. ~1 è staccato da ogni aJtra tra- teoria della conoscenza in ba- sclooZJato. nessun. dubbio~ che, Qu~sto quarto volume rt- 1 d1z1onc di pensiero ... il pro- se alle prl,nc1pall ?pere filo- per tt:lunla, Ja storia della O– guarda la storia del proble- blema dclla natura. dei limiti, soflchc dell epoca, l Autore ha losofta teoretica diventi cosl un ma della conoscenza nei siate- del metodo della conoscenza voluto. al contrario, penetrare capitolo della storia della nu posthegellanl e !u scrit- dcll'uomo,. fino ai moltvl che hanno con- scienza. è pure un fatto innc- ~0~a st~:~~o p~~f!~!~n~. ~e1b O ot~~ ., l~~flv.olulrcprtm:•vro d~~1c!~6 titt~ue~to tal~oJ~s°::atlegU s~~~ ~~~- s~C::lr~a~~!. 1 U que~,~~; berg. In Svezia. durante gli alla scienza esatta, e riguarda giunge - cl sl può emanc,- ha ricostruito m~l quarto ed anni dell'esilio dell'Autore. In: il problema dello spazio. la pare dalle dlver,enze che uJtimo volume, della sua mo- :f!~~11:1c iu~tr:ov~~ 5 ~retri3946'.~ 0 cYf:;:, r:~:erl~~o~e!rW p~~~ :r~~fa~gnt~:~~~~: e1:r~'7//c~~i ~~m~:~o ~:,nz~~~e~t~~ s! Dalla Svezia U Cassirer andò stero nella costruzione della dire. lo stigma della teoria si eccettuano Je ricerche e le nel 1941 negli Stati Uniti. geomctria. il concetto di or- della conoscenza dell'ul timo indagini nel campo 1torio11ra– chlamato daU'Unlversltà di dme e .di misura nella geo- secolo. Esse invero non ~o.s.so- fico. non ha brillato d'intensa Yole; ma non recò con sè il m<'trla. 11concetto di numero no essere negate o conct liate, luce speculativa, e ne è pro– manoscritto per non csporlo e la sua base logica. lo sco- ma possono essere comprese va u risultato, contlstcnte ap.. al pericoli deUa traversata, po e I metodi dell~ fisica teo- neUa loro necessità relativa, punto ne,l far divenire la a:to– manoscrltto che non potè ria- rlca: Il secondo libro, consa- sio storica sia logica. Cons1- ria della filosofia un capitolo vere e del quale non potè cu- crato all'Ideale della cono- derando le cose in t al mod_o, della storia della scienza. rar~ perso?.almcnte la pubbJ\- sccnza nella biologia e le sue risulta chi ~ramen.te che. 1n E ciò nostro avviso. non caz1~ne. L 1l)ustrc storico mo- trasformazlom. concerne. il confronto a 1 sccoh p assati, 11 oslltuiSCea davvero una glo– rl 1mprovv11amenlc a New problema della dass1flcaz1one problema della conoscenza ha c_ d ree bile sov Yor~ il 13 aprile 1945, poche e della slstcn:i_alica delle for- pr~so un aspetto nuovo ed ac- ~:r1i::nt~nger~fchlcao. che h; ~i~ 11 L~an1~a/u";f~~c~~{a vJ~~~ :!!~rf:Sti°~4; ~~~~f:l~~fa 1rJ:!: :rò st ~~':np)~:sa~tr~~u~:ss; 0 ~\~ prodotto. 1co~aJ 1~ 1~ cc:t°e~f; è s~ta <:ondotta sull'oriJ;unale li_slica... la storia della evolu- meno di esser~ un camaleonte :u;.~za. di n?uc }e !ci:nze. la dathloscr1tto tedesco. tcncndo z1one come problema e come che as!'iuma d1 volta m volta J 1 ~ Per rortun dal de– presente l'edizione inJllese cu- prrnclplo. il darwinismo quale i più diver.i:i colori». ac:i~:~to è stato 8 riscattato éa~:r1~! ~~lil~~nJ!·1 '!dgl~dit~ ::::::. 1/~~~r~~lc~el~~lf:~~= ~i~~t.r~l tfctr:i;~~~'; /~s~~: dai succe)siviru~~~rti ve .con; dalla Yalc llniversity Press. luzione e il problema causale cedenti tre volumi. anche una tri~ut!a allovuti sp~clal~~te New Haven 19:S~. . nella biologia. le discussioni diversità formale. nel senso fr d~r; ·italiani il Croce e il qu~:a P;:oc:i~en~1cll:ol~~~isot; ~~~llvi~~sa~fsm~ ~iva:~~n ..~m\~ ~racJ<ill:rlct::s~l:1:~ ~e~~a s~i~ ~ef.til~onch~rli~:unovcd~t~ac~ moderna. limitata al problt"ma terzo libro è dedicato alle !or- più trattati secondo l'ordine ci~ 1 '~nate riforme. alla gran– della conoscenza. demmo con- me t" tendenze fondamentali cronologico, ma secondo lo ~a r dizione del ensicro to al lettori in occasione del- dC'lla conoscen7.a storica e ne sviluppo dei principali rami cl~ssi~; tedesco Ma pirtroppo ~~n{~fit/sc~!,3~P~~~de;e, i:ri~g~ ~~d:taNi~b~~;,siR~n~~~oH~~i: ~a~~~e~e 1 :i~~l~:.c~~ 1~io1I'o~\~~ la nsto~~ dfle~ 0 · ~of~~~ Autore !1~le di d~\~~~~~ci~~1l~~ft~e~i::~ ~~~~t;dt:arac~p~~:~ca$tr:uus~: ~~d~~~riJ~n~!n~e as~~i::i~ip~~~ no g1 gc RENÀTO l\JUCCI dì prima mano. di analisi par- Renan. Fustel dc Coulanges. lato. Ne consegue che I per– ticolareggiatc e sottili d'autor\ Ne1J3 i.lltroduzionc dettata sonaggi principali non sono i Premio di poesia DANTE E MA « Cittadella 1958 » UGHAM Sollo gli auspici dt"I Comune è Indetto il Vll Cont"Or90Na1Jo. nale di P<>csla• Premio Cllladel- Pag. 7 .~~. linee italiane per tutto il mondo , ..... -;. ç cdrFQ Jk-L-.;e Gruppo Finmare T A L A NORD. SUO f CENTRO AMERICA / NORD f SUD PACIFICO LLOYD TRIESTINO fNOIA •PAKISTAN. ESTREMO ORIENTE• AUSTRALIA SUO AFRICA - AFRICA ORIENTALE E OCCIOENTALE ADRIATICA °ifGITTO. LIBANO. ORfCIA • CIPRO TURCHIA - ISRULE. SIRIA• MAR NERO T R R E N A SICILIA - SARDEGNA • CORSICA MALTA,• LIBIA ,TUNISI • MARSIGLIA -' SPAGNA • NORD EUROPA UFFICI E AGENZIE OVUNQUE • * :10 1!~~;1 Si°~~o dico=r~ -------------------– di l,IETRQ Cli1/AT'l'I ~[:::; 1iW 1 :"fi• 30cd~~~al~. 20 1 Ogni conco~te dOvn\ Inviare, entro Il 2 &eltcmbre 1958, una CO· Napoli romantica * Escono troppi libri. Escono zio _Ingenuo di de.r :fregature. e.bbavo.gliato sotto le benda di ~~~ta~!~ia ~':i~e~~g:ldi ~~li anch(! troppi buoni '!lbri. e t;C L'industria editoriale ll08tra. un ultimo a..qrurdopatriottiDmo. tadella (Padova). e una copfa a ~~ftu~~~r~~uru~~ti{':;:n~'.11d~ :ngr-::t;~f~llJi ~!~~~~!:~ qu~lase=~~~!n~~ :81~a i~~ ~f=~~ ;~d~n~~~~i'e!: =: di FIIANCESCO BRlill'O è.~ere. Se le staUt.tiche - ~noia e turcomanna: i1 Jet- dele furberia mediterranea e rl, pt<'lldcnte.: porsoduro, 2448 b. in cui non si può credere - terato ritrova il miraggio el- il vecchio Ollf.->gliodei te.:-ra- ~cne:a: dt~lar:il A.n~h 1 1 = ~ . NCS6UD<!- città. più d1 Napo- che rappre,;enta. con immagi- offrono ,all'editore cosi pochi luemante delle enciclopedie vi- gnl, secondo la quale. al con- t~lir:8 11 60 r 80 · Pinfi"~· 1 c;~~nzc· h. può dlrsi naturalmente in- ni e metafore fiorite. il dram- ;:;:r:!h~~i~pr::!f1~• f~~~::~~r} ~1~~;1! 0 ~°u~ 1 ~~i::o:~ ~ 1 i 0 ~~~= ~'!~~ 0 • r~~~:e p~b~ll~~=i : 1 ~~~~~l~~~~i~~~:;~~~~ fi~~ru_ °es~~~r:li edt u~i;c~Tta~ ~:rs~torc~eio'il p~n;ie1~ 0 ::!~~ critici <l'(!CCrtsori.ccc.. se il tico del &entito dire; ma tl tre- sibra-chi il mondo a vendersi. Dorsoduro 2-428, Vcnei.la: Renzo che St man~festa nei suoi ge- Romanticismo. dopo le intem– putbblico 110n sale sino eli11 censore strimp<>..JJa la folle 90. si cancelli pure l'italiano, csul- Laurano: via Matteotti 108. San. nulnl scntunenti. nelle sue pc.stive esuberanze de 11 o coscienza d'una biblioteca va- nata opoEdc dell'onnivalenza; tino pure i netturbini d-ell.1.remo; Glu1'l'J)pc M<>slrcA; Galllcra ,passioni. t_aW'Olta torrenziaJi, Sturm und. Dranu, ai principil ~ida almeno quanto il tln<'llO e l'artista sente- dietro le spai- realtà fellci di \111 06ScgD.O in Veneta (PadoV11);Bl_noRebellato: eppure schiette, contenute nel- dell'Ottocento, cercò di sinte-- ]r::~fuuo~~a .;~~,ws~i~ 11 ~n (~~ ~ at~i~;~a~ ~~ 1 ~ 0 i~~~i:e;1~ ~:N:.ic~reda~o d;i~ 1 d1 01 t °/o. ~~ ~t~~~~ 1 ~i: ~1:;~~~;iio8f;rt~~t ~~j~~~~~it~~oe fn°c°o~!~d:8;~: !~~~ez/ ~1t~~~ d~a~~~~~ pesante dno ai çomifnoli). al- misura. lo il'rlde ~ Jo solletica, quag~iù solo una cktk i co.rn - rt 0 J 1 °\~ 1~~ 1~. d~~rà ~ca~~• ;;{'n to. nel cieco e incomposto hve con quelle fantastiche e !,°~~m8~!teed~~r 1 1\~! 1 /:f;t, cl!~ ~e ~cl~~ :10:1~:~ 1 i~iiaf1a~o: ~a:.~re!e11~~d~ed1 c~i: 11 fnfu~: ~:~1~ ~~~:,ia'~~oian-; 1:N:2 ~~~~re:c~e~~~e 1l~i~':r/e~~D~; po~~~~ova, recente Edizione -31'Tl'Ol'06amente compensano le assunto come simbolo. crede naz.ionale della mediocrità a sono ammeue opere manoscritte napoletana. pur cosl emotiva. di Nfl,poli romanttc4 (1830- {:{!0~~:m~:::t~~l t~a «;:~: ~~1i:nt!~~ ~~fu~E(il~~ fo~~ rag:;~~ 1 :o!fo~iia. : 1 ~= ~~!ttll~~~- l~~at! 1 a~tJt : ;~ ircnJf1~t:at;ot ?:)r!ue~~ :; i~:~tfi ~wf~~ioz;:~:a':it;; fusione stordente. if06a, ,acce- strappa la sua mente. o di- r.a. a·r.Nlm,picata sugli specchi. grctcrla e al componenti della si trasforma.no spesso in atteg- cerca non solo di fornire wi cente, travolgente. di plcc::olc ciamo la su.a anima. dal do- ~gnorata e de.tUS(ldagli stessi commissione. Non Si danno ln- gl ame.nti pitto res~hl, se non quadro movimentati,;.,imo del· tirature. pietrine d'un moselco micUio naturale e Jc~lltimo suoi sciuscià di cutanee dimo- rt:r::c:::~ ':_ 1 n:ncon,o che con proprio pi~areschi, ~on sl di.- la città partenopea. nei suoi ohe vede affiancati poeti e TO- del corpo, P<"r internaz1onaliz- strazloni eull' « evidenza delle Prc l· L. 500 • 11 &COS t a mai dalle I16orse ri- aspetti coreoera!ici e popola– rna11zicri. saggisti e bozzetti- ,zerla. per metterla in riga da- cllre»: meglto. meglto una dlspo!ì'zlonc dall~n:'c - ~~ a fle.sslve. che puntellano la fan- reschi. ma pure di illuslrare le 6t.i. prosatori d'arte e nctt~r- vanti al gencraliS6\mo Pro- dirocc~to. torre d'avorio che le per li turismo di $aoova ~ t~sl~ e le conferiscon_o un tono correnti d'arte e di critica. che btnl dello realtà. semtnarlsh e gt'CS30. una h9Cla, nuova. seducente quale r!c0noecimcnto alla miglio- di immenso equilibno. Fu un vennero in gnnde onore nel pr;~~~ibr~ia~~!i :a:or::u~~at:o~~ w:~adciP1rc~ ~~~~n~"c8:1~r~i~ :;,rai: d~o~ ~~f:C~C:~ ~J~;a ~~:,n-e~~p~:~~ ~ ~a~!fit~~r~ia~~at~ist~e~~cro~ r:1~ci=°v~~i::.10 A~~i s:;:~ amico si è rovinato flnanz1e- le: la prima, ohe ha dalla sua penne scrivono la storia: tutte l'autore: due medarlle d'oro - !n con!rasto il raz~ocinlo e la le dottrine filosofiche e lette-– riamentc tCJttando, per non l'apparenza della necessità e le elltre compitano Posti.El.e.~nzao:ircml In denaro - quali 11 :nmaginazione: e 11 Romantl- rarie, gli orientamenti estetici ~iù d_l sci m~si.. di S<?guirçdella rceltà. secondo la quale Pochi li.brl non si !radiciano ~~ori ~~l~:~~/ 1 c~e ~~~ cismo tedesco. venuto 6Ubito Cla pittura specialmente) a I allu~1one ed1torrnlc per I diventa categorico reagire .;1- ncl. fl~me d:Cl tempo. E oon abbiano superato 1 .._2 anni di età; d?po., tr~se profitto dalle teo- imprimere un segno indeiebi– campt di suo lnt~e~•-W, che }a direzione unica. baltC1"6irpcr certi ~1bri d1 una certa ca~a scgr.ala:i;lone delle opere rlte. rtc \ icluane. ora esagerando le sul corso degli eventi sto– non sono neppure Wnt!, r1- innestare la cultura iLaHan.aohe. tn lt811n; q~alcuno fa,b- nute veramente valide. cd ora vedendo a fondo_ nel:1~ r1ci napoletani, quando Napoli spetto a _D<;lln 1\-Hranl'iola:.J?Oe-tml .grosso t:.ronco della cui- brlca <1ncora, 1.nsilen_zlo. a TV Sono risultati vincitori del vicende segrete, mesphcab1l1 era la capitale di un Regno. s10,_6.lifi'h'illc~. filosofia. J?SlCO-tu,ro mondi'ale. :fa,r partire da spenta. cogli orecchi ottureli -:Premio Cittadella 19M•: Luigi dello spJrlt~ umano. Non pensate alla città fanta– log1a e storrn della scu?.'lz<l. Roma, con tanto di r,aocoman- ma gll occhl buoni. Fallacara; del • Premio Clttadel- Anche gli scrittori in dialet- &i06a e pittoresca. come Si de- ~1~:°:~~~~en~'ogl~~1 ~; t'lz~~e ~rv;~a:~~"~u:::J,31:l~ te~oo~~c re~~~~:• :~rl~~; ~~/i::/~p<;!~i~n~~t~:;:fa ~;~~ ~~tf~u~f~\~coi~rti~~:u~~e{ ~~e'B'; nei tempi di Ferùinan- me stesso si è roovinato <X?rc-re un posto ~I sole de:lle \"<!• fiamma a11tioa: o si è l'una o fngelo ?a71e. La cerimonia del- cuore e della mente di tutto Questa è 1 N li b t bralmentc tonta.ndo. per olti:e t_~int'_ oltr.:.""mare. insc_tl!larc si è ]'altra, non .c'è. scam_po. ~~~ ::e~àc drv:tl~~:! ~f: u~ popolo - da B~ile a_Dl trae e tieduc: a!~~- I~ eu:i; un_anno, di assolvere _con di• 1ualurno .al mondo coi 61 stl"mi U è .almeno mutile dire: a Cltladclla (Padova) ti risulta~ Giacomo - non SJ Iascrn.no confessa che ha se q gmtà ol suo dovere dl rcce-11-1,pic-cì delle traduzioni e rlei 13 ptTima delle due. il primo to del concorso verrà 'comunleftto completamente dominare dal- gheggiato con 1"rn.:1~~e a -..:a– sore. specie profana di ber- Jonci. far ,·edere ohi siamo. corno, brrucla prima. Anche ciò prlvat-amcnte 90\0 al vincitori e l'estro improvviso e dall'an- ne fin d~l'· fan t, Ù m z13- sa_!!'lierecon la ..22,. sul ca,>- gareggiare e d\Jnque. per gn. fosse vero, infett~.l~isu_a estin- al seg~latl e vorrà pubblicato sictà_ispirativa. ma frenano il sc~parso; ~nsi d~a. i mo~ 0 pello. . . . . ,, reg~iare a pari probabilità. o!- :z.lone ceuserebbe l eshnguersl da La Fiera Letteraria. dalla RAI loro 1moeto mmicale. adeguan- struirlo attraverso 1P~ a neo- Le ,-ctrme p1u grandi e J?IU irire prod-.)tti più traducibili, del secondo. Fatalmente. <\~~Ila st .ampa quotidiana e pe- dolo alle necessità di una ti rari e attrave O oc:tzmen- ~~les!~:~en;!c~~~o.pic; ~/1~~!e p~ùuf!cili. t!it~~~: tulte~ fibt:· ~=~:: :o :r~~ r Ha~~· 0 concorso all'organizza- creaz~one artistica ~ letteraria aneddot! raccolt{' q'.J~o e 1 \à~ quc-.-to punto. i6taurarc w 1 61_ vende. carn~ cott~,~~ndo i \'Oto, lnut!I~ arrabbiaN;i. z:lone del Premio l'Ente Provin- con _1m_pegn~medt~ativ~. Gli ~:ifa v1:3.. voce popol11:re e ~~:1t~ tt~filra~n i~sot:s~~ palali d'aNi'Vo. e tutto questo PIETRO CL'1ATTI ~: 3 ~0~~~ ~~~d~ 11tadova e :!cs~~;~~t!•o d~e~~cof;;:t!f!: man 8 datrda 1 ~,~~à ~u::it:~ :rf; ;~~\~o ns~t°s~ r~no~~~:ii~ ---------------------------------------- ~~ 1 ~s·èoe~n~~a N:e':~r: 0 ::N~ m~i~in~r~~oul!i"!:n~~~i~as- TEMI E MOTIVI D PEDAGo· GIA ~m~~d~ia;,arm~e~asf~-co~ ~lr1~,~:*~t·~Eg5~: · ~7~\~g:.~~~#;~~~~ li.bora concor,rcnza. Cosi ('hc liarmente conversare con loro ~:~~ a~~n;ou:~~~~11:o~t;~: * ~•1 p:{_ ~~~ladin~r\:~~~}t 2 lelc oce~pata da Hcmingwoy di J7 LA DI ••, .. Ilo CA Jll.LI Poe. h mconlrass, per via•· e da Maugham. in cui Donte ' ,.,. •• ._, U Un amore nostalgico. pro- ~J:n°fa~-a'!'P Ji~}f:1~d~{ ~nt~l Pare ~n segr:io di tcmp~ mio- pro!cssionale, che anche in dlnare quell'universo, con- li che fus~ ono f~ 0: 0 !itk~i~a~fi'::~I ~ra:e~~~; diritto natu'l-ale ora all'inne- ~le~\ ddif1:os~~~~~es5e ai Pd~- ~trl tc:I'fl, 1 avvilirono la mls- densarlo. strutturarlo è la di- perdono og!i spirita q~=il~ ~~i~ del l830. ha spinto Clone ad gabile fine del passato. Tranne . · e ne - s one e nse.gnamento, sen- dattlca •· Ma, egli aggiunge. si di scoraggiam t tt' elaborare nel periodo miglio– poi Il ceso d'una longi_l:::icaf;u!c c~~c~~r~~- s~~~p~~~ a~at- dau·chf I fossero bb,rneralizzatl la vita moderna cl ha tolto no ricuperabili ~ ~ wb:o s~i re della sua attività letteraria :~li b~chipi~a;~os~~er~~~~ cosi grossolant.' da 1 n~n i3azsci~~ sdo~ p d1 °~uett/~·app~~~t: si~= ~ 1 Ttitf~e~r1/\nt~~~~en~ra:~r,ne~ ~i uJ:a~~an;~ 'vi dice com~. ;~ 0 àV!-e~t~llCr~~ n~e1:: 1~~:; ohe. ,per spirito ai contradd,i- sper~rc svolg1ment1. fruttuosi: lastlco. Un uomo chC' è sem- tutto corre sopra di nol •. cato all'i!'elli e~~aplare ded1- ,;tessa di Cionc, co.sl caJ!a e zione, si porta a New York una ma ~nt~nto se ne discute, e s1 pre vissuto della scuola e nel- Non è qui il caso di dire ciullo. il p ~ell del f9.?- tersa. fa subito pensare al Cro– tesl sul .. povero,. Leopardi c~m_m~1aa capire che gli spe- I~ scuola, sulla cattedr~ del- che cosa possa esser fatto. per- nea le com o~e ar~ sottoh- ce) il suo bel libro. anche il– copiata di sana pianta in B!- c1ahsti a nulla approderebbero. l lnsegnan!e e dietro il ta- ché agli studi moderni sia cui essa è ~ttivntl d amore da lustrato con fine discernimen– blioteca Nazlonele ... ma, tanto. ~e le _loro i;ollec~~~lnl non volo dcll ~rganlzzatorc e del restituito ed asslcurato il rac- che solo l"inteir;1a. e a!:er~a to artistico. ln&eme al Mae– da noi non lo con~ ne<.- osscro intese C. C?n 1-..:1se anche giudice ministeriale. et dice: coglimento: ciò concerne l'or- cere gli istinti i enza pu vm- 'itro, Cione soleva com iere i suno, mi sorride a dieci dolla- ~!iro~~n·o spe ciat~fr1 1 • ~V\'b1° 'è Io che /onosco un po' I pro- gan.izzazione statale della scuo- che finirebbero e c~cnte3dc~( 'iUOi viaggi alla ricerca di ri il dente. so n ~~ 1 i ne cf.ll ca. a - cssort oggi, posso afferma- la. E .Poiché s·lntulsce che I focaria. Si veda come l' s - 6!ampe vecchie e Ingiallite. di L'lndex Translatio111tm del- dJlaa cu~i~~i tàa :e:~~ i~: ~ord: è\e~~~c~te l~~~ s~r:::;a:lone nhe st ri :. 0 ;r.cbbcro essere an- re. che è un a{!etto. sia~:; 'C'lVISte giornali d'altri tempi. ~1]~~1111\~~z~ntn~ f~rn~~~r~~io~rg~~~n~:li:t\~a~~d ~~todo. eminente. Ho a\?V~: ft ea~smcal~~:i·p~~acuc1rr~o1:1eerl; ~ft~~t~lli1:e~~~~g:~t\u~~st~nz~:!: ~i~~ae::iae nd i1srr~do 0 ~: ~'l::: parse in tutto il mondo, con 3 questo fine niente ~iova · lù mc~io r qu,~lc~e maeS t ro ele- educare. cl appare In tutta la assimila o respinge mediante ghe dei librai antiquari lungo d~~a c::~;f: :iù~~~~a~!f1~ ~~'~J~co:trl~. ;::slon~ln~cir!~~ ~~w!~t:~~n:oirj/\~fti~l:ta; f~;pif:i~,~à~~.~robfg~~~z~o;~ ~;~:ntes~~\nf;f,~t:ua~is~;~~~; k~a V~~ ~rr;~ ~o~~~~p~ 0 rilt testa Le nin. se.gmto da Glulto Perciò segnaliamo un libro da superiore',.. parÒle che ve ti~1:eg~a~~~~• is~u cl !dice che I:! pronto a captare ogni cosa t'!> ed impegnativo. spinge va Vernc. Olstlm:z.latl Tolstoi e cui tutti. i professionisti dcl- ne d d · • - 0 1 um nato ~ ma estraneo alla natura deÌ ..ioni::. ed era quello che g.li GoTk i. Seguono M lchcy Spii- l'insegnamento (pedagogisti e da~n~ g~,n u~on~~~~cttf!c. oc! aro~osi va_le quanto le m1- !anclullo. Quindi l'intelllgcn- o:uggcr1va lo .studio della fi gu– la.ne e la B'.lbbin, Coohov e didatti) e i genitori degli alun- ls<IRnl!icn~o che tuito v~dan g ~rt erapic. za dev:esserc Incitata a inna- " 3 , a l~l più. ca:a, della Napoli Marx , Jack London e ,Stialln_,ni. possono trarre ldee e spun• bene. Poco più sotto legg· _ d a.b~ntanto, I docenti non morarsJ e non avviata ad am- roma~tica: la figura imponen– Balzac e_Andcrsen, Dosto1,ewsk1 ti per un dibattito consape- mo: .. li sapere oggi ha ~t 0 ~; 1 ~ear~{o d~ssi~e :ostrctti a~ malars1. ll. bambino che sl le c_1oè di Francesco De e I Grunm. A&..cnt~ 1 Italia. \'Ole e costn1ttlvo. 11 libro, mensionl. smisurate e dorme cessieo di alunni ~/;e~?do~f1 scopra o s1 creda affetto da Sanctts. Presente, al co~trerio. ("()meedito dal Cappelli di Bologna. nel programmi come un gJ- essi er rimi a' v · u_na ..malatt!a dell"intelllgenza• Tramontava la cultura set• uno d~i p.aesl ptù prolifl~I di è di un pedagogista di chia- f,!anle, Lo studente deve sve- copatfci lanchÌsslmr e~i psi- riceve - ~•ce il Padellaro - t~entesca, a sfondo illumini– traduz1onc. Far West dcli ed1- rlssima fama, Nazareno Pa- glia rio. tirarlo su e reggerlo vazlone che postula .clun ~sser- ..un gr_av1ssimo colpo all'ln- '{1co. Cìone non attribuisce torla, grande Assetata dcllaro. ~ s'Intitola: Temi e perché non torni a cadere affollate e stipendi ;ss 10non gc~ua t. 1 ducla nella nativa vi- grande importanza al movi- Tutte le strade 'l)OrL'lnoa Ro- motivi di pedaaogia. nel sonno.. A condizione di- voli giacchè il maest~! ~:; talità. d\ essa•. Ci sono mate• mento filoao!ico che, nella se- ma. Tutto 11 mondo _ è 1n Sappiamo che lo sfogliereste c1amo noi, ·che non dorma" an- sale' in cattedra rcoccu a O ~latit~, at_initi, f1losof1li e lì- "Onda metà del Settecento. 6 i vendita. Le mostre hbrar10 cercando subito una risposta che lui. lo !'itudente. da ,,pensieri diversf da q~J 11 s,cg,ti e,11:~ 1 seguita: ..come sl e~pres~e attraverso le opere di italiane danno un mondo per all'interrogativo lar~amente Sonno e letargo son dun- dell'insegnamento non lnse pu m_o:ire con una banale F'1lang1eri, Pagano. GenovC6l uno 6 tipcndio. dlrfliso. ~a certi scandali re- que · la condizione presente gna affatto<. Questo grado del: !fJ'! nd1 ctte. si può morire a t-he ri~cheggiavano motivi di Quel mio emico si è rovi- ccnt1ss1m1. In alt;e parole vor- del sapere e di chi dovrebbe la questione può essere supe- J:t per U!)a :nat~rla ap- volt~ m_ volt.a razionalistici 0 nato (ha dov'l.ito rin'Vi·ire 11 reste s~perc se c è speranza di !mpadronlrsene: maestri. pa- rato solamente In sede par- f,cr icol~re, cioè mu_ttle come ~~n~1stie1, 1;1til~taristici o edo– '9t . 0 . 0 a che se qu~to far a~1rc .una ~cuoia, che a drl di famiglia e studenti. 0 lamentare. Occuplamoci dun- appe nd1 ce •· La sf)duc1a m n1st!c1. «_Lintuna aspirazione m rim m · . 11 i.: gludlz10 d1 molti è uno ~tru- sbadigliano O si palleggiano que con il PadC'llar d I r s~ st esso o la perù1ta di un dell Illummismo partenopeo fu 11 dellarp cl ammonisce di non rlato. .. Nozioni e cognizioni, alunni inservibili gli asteni- qu c?sa morrà in lui, che t:plnto entuelastico, può es- mercant e, non 63 Ju<larc al- sopravvalutare il passato per dice Il Pade!Jaro. son un uni- cl I brUtaU I ta;dlvl 1 m·to un giorno potrebb'essere utt. o:eme. ben a ragione consi- non è proprio un guaio) ~ma n:iento vecchio e corroso: non colpe di cui. a guardar bene dt ~ucccSsivl, ovve~~ Jclg rl: mte":sse particolare, quale In genere i,rattca e riformatri– ln 6el mesi ha portato a \;asa ci si spezzerà tra le mani. In Condo. nessuno ~ il diretto medi che In sede 1 1 1 che sm la materia scolastica ce anzi ohe speculativa e cri– quel che l'intPl!lgcnza e lo quando debba compi.Ne lo e l'unico responsabile. e pedagogica. rigua~~~oog dei~che le determin~. possono !are tica, s1 che la rivoluzione del isl:lnto umano hanno macera- !'-forzo di trasformarsi o di Il sapere è smisurato, il ca- rettamente gli alunni e I loro ~fan danno al _giovane; ed an- 99. che olirl testimonianza to per anni. Solo l'Italia. mal- sopportare una riforma? pire (ossia. Ja capacità o pos- maestri. .. ie se non st avranno con- -.olennc del contenuto suo !er– g-rado la sua antloo vocazione A questo proposito. Il Pn- sibllltà di c_ontcncre) è lnva- r ragazzi Incomodi e glilse~enzc molto appar~scentl, vorc_ morale e d~'clevato suo l'estcro. Tranne quakhc .. P~- dir mal~ ~cl p~ese1)le. e cita v~rso In espansione. un caos. m~ni. 1 ta~tastici. i' paur~si: VLADIMIRO CAJOLI -ierata quale la suprer'i. 1 a crisi 1-------------------------------• t•c,c.a"· per uon perdere il v1- cclcbernm1 cas, d1 asineria L unica disciplina che pub or- l bugiardi, i drammatlcl, quel- (Contlnua"a par. S) c."l~~~;ii~~. vedremo !ormu.

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