la Fiera Letteraria - XIII - n. 19 - 11 maggio 1958
Pag. o --------------------------- DIARIO ALL'ARIA APERTA * Anziani' e g~iovaniartisti * di GUGLJEL1'1O PETBONI LA FIRRA LETTERARIA « AD ELENA» DI ADA PASQUATO MONTEREGGI * DomenÌca ll maggio 1958 Quando lapoesia è - Storia dei fratelli Rupe b t "-.. {Conllnu~ pa,. 1) manzo risente dt quelli che la dal decadentismo~ dal cul- o Il a r d t I d retto della sono I segm del tempo nel to d1 un vacuo scrivere pa- 0"1 ~i:ne 1 ~JJ!na 1 003 società quale è stato scntto. sia pure ludato e clas~lchcggiant.e, sc- s~c e afl t 11 'r manzo per sotto l'empito d1 una necessl- paravano 11giovane Répacl 11 e e ri u a . 0 1 e acltà tà di narrare che fa passare suo csplic1to populismo, 11suo * ~~a:!:~~1air:~~i 1 }:: ~ca:~t i~ ~~~el~~~ ~a 1 l~~~u:~t~~~lbl~~ ~~;~~:t~s~~~a~~ ~i~afg~~al~ r · te P 1 tessuto di dt stile e d1 lmguagg10 sui cgh affronta In questo ciclo rirc se 5 _ssa a ct· a 8 quali si sono macerate alme- dei Rupe i problemi della o.. qualche tempo si avverte un certo I t dal ,. t 'ù g 1- di ELIO BATTISTl11/I un~onarcr~ze' 0 " 0•~ ,/ ~~l t~t~ no due generazioni di let.te- vita italiana e il dramma del an o compor,....mcn ° P 1 enera iz- raz 3 1 1 ~fa O dnel tutfo ev""'iva ratissimi scrittori ita liani. popolo meridionale. Se un attrito, un Ti.sentimento, nel giudizio che zato tra i giovani attuali. Jn essi i più C'é una poesia epica. che di circostanze, é senz'altro tempo / di mietere 11 mio gr u . r;zi.a Non è vero che quei problemi certo gusto aell'espresslone, le più anz.iane generazioni di artisti e di vecchi vedono due o tTe aspetti della loro a.iutci a. rivivere le avventure unitaria, oltre che una sen- piccolo campo / e provvedere ~~ ~gni rea~~à. La ~~al . non siano in nuce nello stes- e diciamolo francamente nel- scrittori danno nei conlronti dei più gio- vita che Il lasciano profondamente per- più grandi di quelle conosciu- sibHità rara e misurata, de- li granaio dell'affetto•. seri- 1 oc~me~I narra 'r ltveri so romanzo del Répaci ma lo la narrazione In m_odo parti- vani, particolarmente della generaz.lone plessi e che, grosso modo, si possono te d~lla comune u_manltd; un~ nota ~nche una. preparazione ~e, a questo pr~ 1 po1ito, in e propr ne '.' ~os.tra e ~ra- sono come potevano' essere colare dove' si rivela una ultima formatasi tutta durante gli anni riassumere cosl: posposlz.ione d'ogni idea- poe,!a ~rammatlca che st gnom1c!1 ed una vasta aper- Capodan1_1O ~957 . t~ra degli. ultima cmquant an- negli anni nei quali il roman· sensuale meridionalità del dein d~::1,ie~;:Ì,iamo che le nuove gene- ~~1:1 :e~:!~tàe ~~ ng~=~~i!!a~!; esJ;~~~~ :5J[1Y;;: et;h:~~u~'~ftavir~:~~ ~~:11ed1c1;~~~~~~l,eve~~ootf~{!! cli%~'~ ~~1~%!~{!';,~/Cie :_~';: ~;r;o;a d~':!nd;rc~u:~!tr~ra~~: zo è stato scritto, gli anni, di- Répacl, nella fo~a s_tessa del raz.ioni sono naturalmente ln polemica con vilà ingiustificata per il conseguimento do a maturarsi, a "divenire"; ne e stagionali, effettive ed te di Elena" l'Autrice e1pri- zione O vocazione antinarra- remo del culto della parola, suo narra;C, nell assillo, !alo- quelle che le precedono; ma se questo è di una sistemazione ,che viene accettata una poesia elegiaca, una poe- estetiche, oggettive e spirl- me il motivo dominante della th•a della nostra letteratura e non tant~ dell_a ~arl;lla nel- ra oratorio, çl~l rac_co,:i,are, Il' di t I d 11 h d J d 1 bbl" ,,ia d'amore, 11na poe,ia fa- tuali, che interessano la esi- sua ispirazione. Il quale 1i be 1 d 1 f tt h 1 ' la su_a canea d1 s1gmflcatl. e tutta la n~rraz1one s1 r~scat- ne or ne na ura e e e cose ,quello anc e quan o mpone eg i o ighi mo- volosa.. ridanciana, tragica di srenza, sempre viva e al identifica con il castigo fata- ~atà ·"1'1•À a a o cè e a so- allusione, ma della parola m ta sul piano della diretta che avvertiamo nell'aria oggi ha qualche raU In contrasto con la libertà di esprl- cui ciascun genere richiama centro di una attiva rappre- le di una anima che, nel se- ~e . 1 a WlOa non una ~ sé. E ha fatto benissimo Io partecipazione dello scrittore cosa di diverso che, esula dal tradizio- mersi; mancanza di EiOlidat1ietàcon i pro- adeguate fonti d·lspirazione, sentazione poetica della scrit- gno di una comunione univer- cietàchédarom~nzo, e non lo e scrittore a lasciare intatto in alle sue vicende: dopo il na- nale contrasto tra i giovani e gli anziani. pri vicini ed i lontani. Da tutto ciò con- ed infine c'è una poesia. pa- trice. 1ale, deve espiare per il mon- per essa ~ tutJa ~trut~u- questa nuova edizione il se· turalismo e il verismo della Il contrasto tradiziona·le, quello che noi segue un appesantimento di tutte quelle cifi~at umana: che tende ali? • ~on sono ?é fa~~a!l~ n~ do inr.ero una specie di colpa rat-.1 nel suoi e~oismi sezio- gno di quell'epoca, anche per narrativa meridionale la sto- conoscemmo e <:he è presente nella sto- che possono rappresentare le aspira- verita. soprattutto alla bonta. Coglia (ella scr1v~ atl mtz10 di colletttV_a. . . nali, n~l suo odio fet:oce P<;r ché vivendo i suoi personag- ria corale dei Rupe, ci sem- ria di tutti i tempi, nel mondo intellettua- zlonl spLrJtuali, l'amore alla poesia per Tutte le prime forme sono questa sua felice Taccol!aJ e A~nr~ un !tbr!) d~ poe- 1~ _vent~, nella sua unpossi- bi proprio in quell'epoca, in bra aprire la stagione di un le è sempre stato un contrasto di idee: i le qualf ,nel costume .passato, si rinun- frutto di un superamento vio- I solo una te";era doglia, ch_e sia è mizi.are u!' ~iaggio a_Ua bihtà _di permettere un_a pe- certo senso ne devono rive- realismo italiano moderno e giovani, almeno fino ad una certa età, ciava alla protezione ufficiale o ufficiosa, lento della cronaca umana di passa I traccia nd0 nell aria scoperta. di !m.antma •, dice netrazionc nel « particula- lare il gusto nell'autenticità moderno anzitutto perché sono o credono di essere degU innovatori; si rinunciava insomma ad ogni compro- ~fe~\J~~~.o~~~ul:1::lfr:~h~uf~ ~~:e~~to I segni di vane pa- ~~~te Vpe;e~~~ 0 ;: c~;apr~:;;~ f~ )~s~l suo co st ante rl(ugio di un linguag~io che non po- r~ndato su ~roblem_i imme- 50no comunque giustamente insofferenti messo con quella che allora si chiamava, presa. visione e la Telativa Basterebbe queita nuda enu- t'opera in esame. Q to bl d. teva essere diverso. J drntl della vita ltahan.a .. Ta- della maggior parte delle idee e delle la vita borghese. accettazione della vita di ciazione µer esprimere lo sta- Parlare di un'anima O di ue~ pro! tma I u~a Dicevamo appwlto che la !ora la prosa di Répac1 e so- cose che trovano già elaborate, percbè Personalmente d'accordo sulla relati- ogni glonto che eccita. crea- to prodigiosamente semibiliz- viaggi. o di colloqui con na;r~~on~ e e ica,t a vfs ~ importanza di quest'opera vraccarica e detestabile, e ne hanno o desiderano averne delle pro- v~ esattezza dei fatti.' sono .però re_slio a ture di elezione. più vigili.. zato, e quindi dolorante, di un'anima - conc~u.diamo noi re pi • e ~ appun ° par e~ non è tanto nei suol valori certe compiacenze dello scrit· prie che, anche se in realtà non lo sono, g1udl?aTe; non '-'.orre1 che, m. molt! c~si, più attive, più amorose delle questa in~erpr~te della. ~Ha. - é q_ueUo che si .deve p~- d~ dal parttculare, una !ami: strettamente letterari, ma tore ln alcuni episodi mar&i- per essi rappresentano un contrasto col un ricordo sent.unentale degh antichi e altre. Le quali riescono pro- La quale m mille altre circo- ,are d1 questa gentile A.utnce gba, quella ~el Rupe. di nella forza di persuasione che nali (come quello della visi- passato. Abbiamo ricordi salutaTi del classici sacrifici, delle romantiche strafot- prio in funzione di Questa stanze (in "Pasqua lontana·•, dopo che si è letto fino aH'ul- q~ella ~~rg~esia intellettuale emana da tutte le sue pagine ta d1 Cino Rupe a Tr1poh du- contrasto tra noi ventenni e i più anziani, lenze, delle eroiche ore d1 vie bOhémien- loro delicata, acuta facoltà. che "T ra~aglto '", "Giorni det rima hrtca que st o ~uo segreto di tradizioni illumm 1st1che O e che rivela la presenza d1 rante la guerra d1 L1b1a e la contrasto di idee, di gusti e di scelte, di ne, ci tacesse scambiare solo per tnvolga- è dentro dt loro, ad t!Jumma- mortt · sono t htoh dt alc,une dtario dt pene. dt speranze progressiSle che talora si m· un mondo italiano nella sua sua avventura nel postribolo Gspirazionl disinteressate, ed erano già rimento del mondo delle arti, ciò che può re ogni avventmento,. ognt sue brrvi :mche) t"v 1re la~~ e dt o.m~[~o BATTISTI1'"'1 contra nei paesi e nelle città complessità e ne1 segni d1 un arabo), l'ms1stenza di talune tempi jn cui la vita era difficile e non anche essere, ed in parte certamente lo è, ~~c~o~~age;,tt°~ ~~ 1 saecgc:,::~m3:; ~:ni°,s:1an"t:acst:np:sia~~ach; ~---------1:~u:d~!~~::;/~!~lat~~~~ ~; suo costume. In questo 11 ro- notaz1om sensuali (lo d1cia- sempre era agevole esprimere 41 proprio un brus~o cambiamento della struttura tn loro 11 espnme, per por- essa ferma nel caldo hnguag- T • una prospettiva storica della manzo è veramente una te- mo senza alcuna ombra d1 pensiero. l contrasti di allora erano co- della soc1età. tarle ad una sigmf1caztone di g1Odella poesta a e e ll l no Vita italiana ram1fkandosl In sllmomanza storica, un docu- moralismo), talvolta d1v1ene munque divergenze reali o apparenti sulle E' certo comunque che v1 sono de.i h- sapienza, di caritatevole con.- Con un coraggio scarno e quelle che sono le vicende mento, non nel senso del!~ persino fast1d1osa. Invece la idee dell'arte, erano ribellioni ai confor- miti oltre i quali la vita non s1 conc1ha dolcnza con tuth gli uomm1.. virile quan, ella scnve del- di' Vl• .. ..• di tre lustri dagli Inizi del tra~iche de vte che pure v1 e narra z I on e è veramente mism1 reali o Immaginari. Per quanto ma 1 con la poesia, ed ench'Jo ho l'1mpres- Questa. preztoia fncUnazio- la ,su.a condizione sp1r1tuale agg lO secolo al 1914 è affrontato cosi intensamente presente, esemplare nella sua nuda ~~g~!~fl~e i~;~~=rl~a 0;~ 1 ,e~i~mc:r~ ;~~ : 1 ~;t 1 fh:c~~~f:~ 1 1~~m~~~ 1 ~:u~:~il~t~ne;~; :iries;::i~ia~:~e ees;~~~if;~a~~~! Ì \:sJ~a ~~a g: 1 ~1;;d ~f:::~~ti ( Continua da pag. s) dal Répaci, che scrisse I tre :~;;~;l~~:in:e~ae rf ~~~~~~ !:'~f;,Z:1/:f P(~~t~a!~~voe J!= tire che non esiste reale interesse ad una era inconcep1b1le al giovani dei pr1m1 an- ttcolare 1 facoltà. d1 certe crea- Messo a nudo / e poi i:nozza- accres~rs1 c;;;:;-la sua amici- ~~manzi attom~ al suol tren- con le cose, con 1 fatti Let- gh affetti che legano 1 Rupe contrapposizione di gusti, ad una valu- nl del secolo. Ma occorre che I più vecchi ture superiori, sl Tucontra, tot 11 tfonco • E poi plu cari- zia Ogni volta che lo in- a~n1, c~n evi 1 1nte tonsape- terar1 sono mvece proprio I tra loro, nella trepida e hm- tazione della vita e delle idee sull'arte; formulino f giudizi su tutto ciò con qual- con maggiore o minore ev1: ~~aeo~~e~t;emf;,:c1~dl~~ s:e~~ contro m'illudo di deposita- ~eo s~z:~lt~c~l~~ s~n~;~r:l:a;~ s~o1 d1fctL1, certa sua sensua· p1da luce che ricevono le to- si tratta invece di puro contrasto di costu- che riserva, perchè, tra l'altro, è dove- d~:,~~:n;nd,:,i:;,~; 1 ~/~ ~t~ti~te dal latte / della ferita I un re grossa valori nelle sue avverte m tutto 11 romanzo l1tà della parola, certa pre- ro donne, Donna Maria, la mi nel quale non si riesce bene a distln- Toso far credito .m quals1as1 occasione a ~ lmca notevotisstme: in una fi0te nuovo / è nato / e la mani In realtà è lui che m 1 come egh VI sia penetrato ziosltà del! 1m!:"agme, quanto, madre, Lma, Orsa, Gilda, guere ise, nelle tante cose che i giovani chmnque è giovane recente raccolta dt poeSte di valle crepuscolare / un soUlo lascia una grande r1cchez- con tutto 11 vigore di un tem- insomma v1 e passato della Anita, Nma, Sara, animose, cercano di difendere con una certa ca- C'è però, in questi aspetti del costume Ada Pasquato Monteregg, (e- mvcste / odoroso / dt vani- za - ed un po' di corag- peramento lemico di una letteratura d1 un'epoca, ed è appassionate e caste; e nelle parbietà, vi sia anche qualche aspirazione attuale, un fenomeno assai frequente che dtte da Garzanti) che la de- glie selvagge/ cd aspri fieni». g10 - a co11versaz_1one ulh- animosa pa~one dtitica èi mutale fare Il nome d1 D'An- pagine sulla Calabria quelle disinteressata, qualche ideale di poesia. cl disgusta senxa riserve, ed è quello che ltcata aittru~e Ila voluto de- Nel vario trascorrere dei mala. (.Sta raccogliendo per una sensibihtà P resso'.c:hé nunzio nessuno scr1th1re 1ta- m particolare su quel grande Senza andare a cercare le ragioni sto- 01 ha mostrato e c1 mostra molti della no- dica re ed mt1tolare mottre giorni ora lieti, ora meno Ue- Sche1w1ller le sue antiche e t t 111 P I liano che s1 si.a formato negli dramma che fu 11 terremoto riche che hanno creato una profonda di- stra generauone i quah, pur partec1p1 un Ad Elena· poiché proprio {,{ tl, o addmttura doloros1, ma nuove traduz 1o 01 di poeh) is m tva per _qut!bl e 1 e sono anni tra 11 1900 e 11 1920 ha del 1908, nelle pagine sulle versità di comportamento, due costumi tempo d'un costume diverso, pur fo1matl El.ena, una congmnta da poco pure sempre vusuti con una E ho incontrato Sereni I veri e ~rop~i {~ emi urna- potuto sottrarsi al peso della lotte politiche dei Rupe nelle che in molti casi sono jn netto contrasto, in altri tempi ed altri <:timi, fanno pro- scomparsa, essa ha rivendica- anima pre,ente alla scena E' come fare un po' di Pu- 0 / 1 socia~ e ezzogiorno sua i;,ersonahtà, persino quel- quali 11Répac1 porta appunto è importante renderci conto della vera prlo Jl comportamento che forse nei più to poeticamente come la pian- della vita, oltre che alla feS t a llZla nell'ammo 1 a iano. on bisogna dimen- li che lo rifiutavano sul pia- il segno del suo appassionato natura di questa diversità. Io penso che g 1ovaru ha molte g1ustlflca;,,loni, con nsul- ta generatnce dl giovani trat- delle ope.~e e delle ,iagion~ ELIO F. ACCROCCA ticare legi;e nd0 qucS t o ro- no critico, probanti !ra tutti impegno dt scrittore mend10- Ja generaz.ionc più anziana (la quale sa- tali che spesso creano situazioni utumane, ~;,c~~i/g:~ol~~naft~:~sa;dr~f ~~~,~•: ,!ne ,.Vve:!ft':;n:•k~~n di~- --------- ~an~c~~:i 1~ 1 "::~~gn;P:~~~ial~~ l'esempio dì Borgese e quello nale, sono le pagine sulla rebbe ben lieta, credo, di discutere con situazioni che calpestano ogm decenz.a, con, eguen.za, _la. 1SplraÌrtce vann~ ~otondo ") lo f'rito h- DO VRE llU \NDO scrittore sono anzitutto l'esi- ~~~d~;~ra;u~.a f~ Pl~cacut~ n~ ~~~ag!is~ald~Ìle Sam~re ~~I ~~~::à p~~ g~~;r;,e d~elj~~~~~ir~~t d~i ~:~:1 ~~~~lo di se stessi e, naturalmente. ,~~Ueoe't~ghequottd1ane emozio- ;~~~g10:d~:~~t~~~r,e arl~~e:;,r,~ ~ genza di tn suo umanitari- nunziano e nel ~o IS~ram:~- loro' drammatica a~n~1t:i; concez.ioni dell'arte) si senta ferita 601- GUGLIEL!\10 PETRONI ·;; ·h e toccando versi segreto della esistenza GIAN CARLO FUSCO hn ~i;~ ~opu 1sta • 1 quel Co nd0 ~ 1 lo e definizione e tuttavia c<Y ne e appunto per la loro L -----------------------------• opera t~/ d~u;rgomenh O de 1 suoi nepottn1, dl cu, è p~tato le \~ntidue opere 1 ~e rivo uzionana dc e sl ncett1v1 della sua influenza drammatica conc1taz1one Po- una quan 1 presa a rmtracciare e acerbe ch,e Bianca Ganne1 ha CEiJ)Osto nasce a una conoscenza el- in quanto narratori e poeti tremmo dire che 1n queste I' Ott t con!us1om / d1 sogni / soet- alla Galleria Montcnapoleone le co nd mom del Mez.zogior- 111 proprio D'altronde D'An- pagme Répac1 riscatta tutte P . e ocen o tando al galoppo/ lande ster- nel giorni sconn L'artista il no, da una solidarietà con le nunzio era l'mterpretc itaha- le cadute e tutte le conces- ancra rll°I minate•· Com e pure la sua giorno dclla meugu:raw:me era sue plebi contacUne e arti- no di <:erto estetism h sloni al gusto del tem"" al- ~ vena ltT1ca s1 nscal.da appe- bell1es1ma per una dieta al m1 giane O e e si a,,O e na. sente ia v oc e di un'altra. nusamld, Gian Ce.n1~ Fusco ~ Die.tro il romanzo è a un- r~sp1rava nell'aria stes~a del- la. ~a .stessa .scn~ualità di . . . dL queste sue creatttre prote- di~. nclla rp~taz1ane ~e ~a 10 la forza di Persu:Jon I.epoca e non solta,:ito in !ta· c~1 s1 di~eva d1anz1, co!"e le (Contln.JJa da P•l.· 1) anco1,a a D'Annunzio, alla genio Montale, Il Rovani, il cordato, d1 avere tolto.13: poi• se vers? la vita che Intanto Gennel ..ha d1f:10St.ratod1 pos- l'im e no di n le ha (quan~i attegg1?ment1 e riscatta mtegralmente Il va;- --:- . sua influenza ed alla rcaz.io- Capuana, Morio Pratesl, Lu- vere da vecchi libri mvo- tenta dt parta re lontano dat- 1r(!dere qu<!llo hbert~ di ~ta r t g . pc e~ra.r nel~ moduli d1 espressione che s,t.o ~!segno del. tre romanzi, giudl:11. Si è già di sfuggita ne· contro di lul al sorgere ciano zuccolt n Calandra di gliandoci alla loro lettura le sue cure: e Ma appena bai- ~~~èa 1 ! 1 f~'::, 0 rcqmslto di un ~;. tà f. 1 1 unn saggiSlica mc possano. comunemente sotto 1 ~nt1mo rlca.mb10 delle loro accennato a certe omissioni e fiorire dei m~vimenti de Pietro Paolo' Trompeo, altri spetta a Pietrq Pancraz.i. Si za la voce ~ra (questa volta • ... • ~~t 1t:n~~\\;he 5 1-/ ~là tr.a~ 13: definizione di_« dannunzia- y1c~nde con quelle della vit.a e lacune, a complece~ze e e La Voce» e e La Ronda• ancora. Ed è un gran pecca- può augurare 5oltanto che è la v_oce dt M~hd~) { tra le GLNO NOGARA ha consc- sti i O i a po 1 ,ca. Il ca n~)).non lo sono in realtà che 11:3-hana,apftUnto il senso sto- debolezze che a poca distan- vi era state una frattura. Ai to. continueremo a dirlo. qualcuno abbia ora l'autorità, due dita_ graciµ nell /a / ra- gnato o. Sclaecia la raccolta ~ .~ tt R~peR quel qua- di rin~sso?}. La straordinaria rico, che è il senso vero di z.a d'anni oggi possono stu- nostri narratori dell10ttocen- In compenso possiamo es- l'energia ed il coraggio per mo 1 d'uhvo mi sei:tto . 3 Jpe- di poesie « Oro di_ pag:lia .... Le 61 ~ 1 t ~mo upe, dalla C?P~C1t~di ricezione e di as- una realtà che circola in es– pire. to avevamo voltate 1e spai- sere molto <:ontenti di quan- riprendere essieme all'editore na avato / da p1ogg1a ~ prtlm~ roecolta di Nogara fu cu, mor e n~l a sua Sarmura, s1m1laz1one del Pescarese ha so come una linfa vitale. Una Sarebbe ozioso. insistere ora le. Essi erano del tutto O to o.bbiamo. Pietro_ Pancrazi Garzant! l'Iniziale progetto ~i ~~!~~- / mentre tSplc nd e ~~l ;,6 1 ~~nat 1; b~~~i ~~e lif~a ~:its~li n~':i,~~~~ggl~ e.atto assai spesso da tramite realtà, ~~remo, che è tale nel che alcuni poeti narratori e quasi dimenticati e comunque si riservò la maggiore 5 crlt- Pancrazi e portarlo a term1· Nella gamma dei sentimen- un .romanzo J)C'rcui Giancerlo ·t' g_ d. tra una letteratura europea e senso p1u completo della pa– scrittrici per i quali eb~ ~na sottovalutati. Ora pur rico- trice dell'Ottocento italiano: ne. t, a nostro avviso, Il ml- ti e delle po.uioni si fa vivo Vigorclli aveva suggerito il ti- una vi a,/ ne 1~pe.rsona. 1 la nostra: nena sua narrati- rola anc~e perché Répaci di– eccessiva ed inspleg-ab1le m- noscendo che la nostra nar- Matilde Serao. Disuguale cer- gliore omaggio da rendere in. lei soprattutto H dovuto as- tolo « Una .d~nna. morbida .... r~~:: 0 1 :ta 1 _si avvia va non f. affatto difficile ;i- mostra .m. quest.a. storia di dulgenza &ono pr~ticam~nte rativa dell'Ottocento e primo to nella sua feconda produ- alla sua memoria. senso alla vita e o._lla uman~ NQgGra P~c:!enscc. però .. Le fi ra il Ré ~rse 10 quell~ trovare Zola ~ome Barres, u_na famiglia mend1onale. che scomparsi dalla circolazione Novecento non può compete- zionc Matilde Serao Botto- GtACOl\10 ANTONINI opero1ità: e Concedimi Dio, 11notti l'òmamose... E un roman- gu paci ha concen Ibsen come Strindberg, Wil- s1 conlonde col passo stesso Jet~er~ria, !l1entre altri eh~ re con quella inglese, russa posta ad una _severa sc_elt~ ~~st~:p;z~~~~a 1~~-i~~tolare trat? ~ltre~~ una :ari~a _di de come Nietzsche, Swin~ur- dell~ vita italiana. nei pri~i egli dimenticò o trascurò so O francese dominanti assieme come quella dt Pancrazi si 1---------------------, vincla e il tedio che la PJ°= suoi .ricordi. non ~ d1f~c1le ne come Barbey d'Aurevilly, anm del secolo, da saper si- no tanto affermati da tro- il panorama europeo -per la avvera una romanziera di mina. 0 sco~rire ~ll:anto dei suoi ~!- nat~ra!mente triturati e fa- tuat:e con mano !ermi&sima varsi in primo plano el cen- fioriture. straordinariamente grande forza, una narratTice u • d' e l B d • retti nativi è nel Rupe, lo goc1tat1 dalla fortissima po- ogni personaggio - e il ro- tro della scena. Meglio ii:i- abbondante e varia avuta nata. Nel primo volume Pan- ue poesie I ar ~ ar UZZI MASSlì\10 FRA tCIOSA pre- Slesso legame ~ffettlvo per la lenza di ~ssim11azione e di manzo ne è gremito -col suo vece è ricordare come abbia senza interruzione durante crazi presenta i romanzi e senta al catalogo le 15 opere sua te~a eh~ s1 rl_ver.bera tra tras!o~mazione, e alla fine ln- carattere e con la sua auto- saputo mettere In valore al- più di un secolo, va rilevata I? novelle Ispirate da Napo- * ~~fa~adl~~a 5 G':,Je~ta"d~ ~~~ tutti. 1 molti figli_ di 9uesto globat1 nel suo ~sto. . nomia ma_soprattutto con una cuni narratori di gran~e p~e- l'Iniqua severità colla -:iuale h: e La Ballerina•• e 11.Pac- tagglo. La chiusa della pre- patriarca r1voluzionano, . e C:01:1e_Per:tanti altri seri~ sua .!unzi_one che.~ spesso gio: Aldo Palazzesch1, Rie- molti 6 crlttori di pregio sono se di Cuccagna•, che e !or- G tt • 1• ,cntazione cl è sembrata de- crea talv?lta nella narraz.10- ton_ 1 tahan1 anche per Re- precisa, mcontond1b1le, nel cardo Bacchelli, Bruno C~co- stati tratte ti, l'indifferenza e se 11 suo capolavoro, e Suor f•ft ftCle I gna di essere qui riportata: n~ u.n clima te~o e rovente: pac1 .D'A~_nui:izio ~ stato un vasto e a°:if!1alo disegno, nel- gnani Federlgo Tozzi, Vita- l'ingiusto oblio verso narra- Giovanna della Croce•, In. rone temuti il demone loro .,Questo è 11mondo pu) vero vi si avverte 11 vibrare d1 tramite, I md1ce d1 un gusto la compas121one di questo ci- llano 'Brancali, Orio Verganl, tori di grande e sicuro tnge- eStoria di due Anime• ed insa.::iato le sferza a divorare. ~1.sa.rra. ~a specie ~i.intima. una ~rda SCfCta che ~ppun- e occorre aggiungere che no~ clo _narrativo. Il che _ lo Bonaventura Tecchl, Vasco gno di un ampio respiro qua_ una scelta di novelle fra le Nel cunicolo oscuro 1st~tiva. salita al!e ongm!. Fa- to rivela I uomo, d1c1amo poteva essere diversamente. crediamo fermamente - non Pratolini e più ancora. come li dopo D'Annunzio pochi si quali la famosa e La Virtù di s'incrociano furenti. f: c:st~af~e~!s~ 3:ta; 1~n~~i l'uomo-Répaci con I~ ?ienez- Ma d~l- dannunzianesimo, co· si riscontra con troppa tre- abbia riconosciuto 6ub1to al sono visti in Italia da met- Checchina •. Nel secondo vo- E senza voce vanno in processione e gli alberi dalla montagna. ID. za del suo generoso impegno, me v1z10 della nostra lettera- qucnza nella letteratura e loro primo apparire Ale~- tere loro alla pari. lume invece egli illustra un con mono.stico :-elo. un incessante. ammirevole pro- "'!a anche con una s~a meri- tura, ~ome espressione di un nella stessa narrativa italla- sandro Bonsantl, Romano B1- Pietro Pancrazi lo affermò aspetto diverso della Serao Il fetido abituro cesso di struttura e di resa•. dion.a!e e talvolta fer~na sen- atteggiamento çlistaccato e na degli ultimi cinquant'anni. lenchi. Giuseppe Dessi, Ce- e lo dimostrò coll'antologia coi due ampi romanz.i e La ~iyl~ ro~i~leco;r s~i, i~~!~:ti:;g:~Onni GITfI suahta. E senza dubbio il ro- superuomistico, in una paro- FERDINANDO YIRDJA isare Pavese. Guido Piovene, e Racconti e Novelle dell'Ot- Conquista di Roma >) e « Vita ~cnza un. loro ascensore. Guglielmo Petronl. Di ognu- tocento • stampata da San- e Avventure di Riccardo Miitcrloio e terribile. no di loro e di altri ancora soni prima della guerra dove Joanna • ed inoltre • Fan– ha esaminato i libri con per- raccolse scritti di una pleiade tasia • esempio di un roman- 6picace ettenzione indican~o- di autori in perte ancora no- zo passionale. La Serao ne ne le caratteristiche cs~enz1.a- ti ed in parte dimenUoatl scrisse parecchi che ebbero li e provocando per gh &cnt- molto vari nelle loro cspres- grande fortuna anche al– tori da lui prescelti l'interes- -sioni e quantunque In grado l'estero. se del lettore. àiverso tutti dotati di una Fra gli altri volumi della Nè l'uomo è diuimile. Sul plano Toccioso d'immenia dttd lermiti non ignude e loquaci rrgon dimore d'acciaio e di vetro enrro cui vertiginosamente salgono e 1cendono come per quelle di terra africana. Ma quali siano le peggiori dire non so. Infelice «liffe1·enza Io non ero come gl'altri bambini. Una persona una pianta un inietto mi potevano catturare purchè entras1i con loro nel sogno tenendoci per mano. Il mondo lo vedevo a1traver10 ùna lente colorata piena di soriilegi. Il firmamento il tuono il 1aettare erano co,e belliuime da meditare. Infia.rnmato d'eccelso. sitibondo di novitd mi preconizzarono sciagure e avver1ltd E C05Ì. fu. CARLO BARDUZZI \ Ad osservarle bene le qua- personalità particolare e de- collana indicheremo Neera a Jltà di Pietro Pancrazi sono gnf di interesse. Ognl rac- cura di Benedetto Croce, Fe– ottocentesche e tale era la conto O novella è preceduti derico dc Roberto autore de sua indole dl toscano di Cor- da un breve ma esauriente e I Vicerè • che rimane uno tona che periodicamente sog- cenno critico- biografico ed dei più significativi romanzi giornava a Firenze rin:1asta una noticina bibliografica. y1 italiani del secolo scor~o! fino all'ultimo la sua capitale. figurano gli scrittori fioriti scelto ed annotato da Lu1g1 Non v'è da stupire quindi Eie nel cinquant'anni tra 11Man- Russo, Carlo Dossi ad opera il meglio di se lo abbia dato zoni ed il D'Annunzio che di Carlo Llnati, Emilio de proprio cimentandosi coll'Ot- Pancrazi dichiara e partlco- Marchi, narratore di prim'or– tocento Italiano e con quel larmente fruttuosi all'arte dine ora riscoperto e rimesso primo Novecento ambo tanto narrativa> perchè !u allora In valore curato da Alfredo consoni alla sua natura. La che nacque e anche tra noi il Galletti, De Amicis da Anto– idea di quella collana che racconto moderno'. nio Baldin1, Cantoni da Rie· meriterebbe di essere nuova- Questa ottima e preziosa cardo Bacchelli. Ognuno di mente rilanciata, messa in antologia è &tata come un questi volumi senza dimenti• valore ed ultimata secondo primo avvio aUa collana dove care J'Albertazzi ed il Barrilt il primo disegno di Pancra: Pancrazi ha voluto ridare il meriterebbe un'~mpia disa– z.i, tanto è prez.iosa ai nostri meglio dei maggiori narratori mina perchè ogni volta viene occhi perchè viene a colma- italiani dell'Ottocento presen_ Illuminato un autore nostro ire una grave e deplorevole tati ognuno da uno scrittore già un. po' lonta~o eppure de-, lacuna, non gli è venuta al- o critico contemporaneo che gno d1 essere ripreso ed et– l'improvviso come una tro- oltre a curare la scelta cor- tentamcnte letto. vala. Anni prima che l'edi- redava il testo di una breve Specialmente oggi che nuo- tore Garzanti gli desse asco!- biografia ed una bibliografia ve coorti di narratori giova- 1---------------------' to e la pubblicasse con gran: mentre in un saggio critic~ nissiml o meno giovani d'età de e lodevole cura Pancrazi introduttivo ne indicava I ma comunque nuovi muovono ! già considerava che la nar- ljmiti e ne metteva in va_- all'essalto e_d il r_ilorno ali~ r;,i;tiva del nostro Ottocento fore le qualità peculiari. narrativa s1 manifesta ogm andava rivalutata e l'opera Pancrazi, come già indicam· stagione cqme una realtà, il 1 esemplare di Benedetto Cro: mo. non ha potuto portare a nostro <?ttoce~to non en: 1 ce nei primi quattro volumi termine l'ambizioso progetto. drebbe dimenticato. Molto v1 dc e La Letteratura della Mancano così il Ferdinando è da imparare leggendo ! Nuova Italia • doveva essere Martini che avrebbe dovuto maggiori di allora sul ramo· proseguita. essere curato da Emilio Cec- so problema ~et r~manzo it~- Xlii SELEZIONE SIA' (Concorso) Romanzo - Novelle- Poesie- Teatro Chlodote Informazioni con urgenza a EDIZIONI SIA - Bologna - Audinot, 10 In seguito alla guerra e più chi, il Remigio Zena di Eu- llano. n merito d1 averlo ri· 11-~--~--~--------------'' LA GlOIA * di GIAN FRANCO V~,NÈ Ne:lla nostra letteratura manca le t,oio. Natu.ral– mente d!cendo .. Gioia» con l)Cn60 ad un momentaneo j;f&to d'animo, ad un.a guistoea riisate quele ,può mu;cere da clementi contenutistici del !racconto. Penso ,a qual– cosa di molto ,più vasto e duraturo nel pcrsonaNiO, ad WlO particolare predisposiz.lone d'a.nlmo del pe.rso– nagigio ,per cui !llOn it ratto uscita la gioia, ma la realtà stessa si loocia penetrare con .animo pewaso di ecrc– nità. Lo natura. ancora, non 3&SOr beun sim ile perso– naggio, non lo distrugge in sè, ma lo carei.zn e gli dona il piacere di :assistere alla propria vita. ll carattere gioioso è tnflne u n lungo gu sto dclla vita. il eaperle contemplare senza pretende.re di trarre da CE'63 delle formule. dei concettL E', infine. serena umilità. Facili e imminenti osservazioni, queste. iohe mi ven– gono spontanee ad una rilettu!'\3 primave:I"ilC dell'ultimo recoonto ct'i. Thomes Mann. quello .,.Inganno.,. ohe. chis– sà perché. non ha mai god-uto tra noi dell'attenzione critica ohe meriterebbe. Quando Mann concludeva - quant: anni addi-?llro! - il Tonio Kroger mani[C1:>taindo la sua simpatie. per i semplici, amabili ordinari. po..'1,e,,.-a di già il tema dell'Inganno. Dichiarando il proprio tra– sporto per gli esseri ca-paci di trarre c,ucchl gioiosi dalla \'lta opponeva di già costoro agli artisti dotati di queBa crudele Intelligenza (Tonio Krogcr, appunto) che giun– gono a vede-re oltre la giofa. fino all'ing:mno. Ma se accettiamo il termine di .. ordina·ri,. per 1 personaggi gioiosi - e tale è In Rosalia dc « l'Ingan– no,.. - non dobbiamo correre il pericolo di con!ond,erli con I mediocri. La gioia inte3a come predi&p0slz.ione dell'an:mo al gusto della vlta. ftno al punto di .accettare l'illus1onc non duratura che amme.nta l'inganno, non è volgarità. Sareb~ se mai• il caso di definirla sempli– cità, ma ;.urea. accorata. Da qut'6te semplicità gioiose. dunque. la n06tra letteratura sembra 1rUu&'girc.Perchè? Molti potrebbero rispondere: «pe~ oggi lo scrittore che guardi al1a realtà si rente tre.volto dalla necessità di porre un problema, di TC6til-uire una morale al no- MPARI stro tempo; e tra ~ molti attegai&menti e caratteri che un personaggio può avere il più improbablle, in questo me_reema. è un carattere gioioso; a meno di abb3ssare Ja ,gfo~a a semplicioneria. a b:malità,.,. Sarebbe. que6ta. un.a 1"11SJ)06la ,che .già conosciamo. e che è molto dilficile combattere. Però questo è anche un imperdonabile etto di rinuncia alla .ricostruzione di quell'uomo integrale di cui aa r1ostra letteratura ha tanto bisogno. Infatti se lo ~r~t.tore d'oggi pur assediato do.i problemi, pur impos– S\bili!ato -a rendere un quadro .. gioioso.,. della realtà. r.11.1S'C1E6C a conquistare la capacità di oggettivare e ca bbe.ramente creare, sa prebbe anche dfl:ì'cgnare il perso– ~.-ggio di .~ioia. E la tragcd.ia che è nel nostro tempo, 1 ~lem1 del tempo. aequL Sterebbero u:i.a forz.a assai rry~1ore se posti come urto. e<>me inganno a questa gioia consapevole Ohè il gioioso, ripeto. è l'attenzione dell'uomo nd ogni 9UOmUlimo gesto. è raffetto per la vita indivi– d,uale, è ci.nftne speranza n('li,c proprie forze. voluta ce– C!tà, magari, ella cattiver!a degli Inganni. Se qu"'6to ti{)O di umanità oggi è crudamente cCl.;dannato dai?li e,~ti. _non è 6COmparso. Allo stesso modo non hanno oggi nunor valore h! azioni normali cd eterne dell'uo– mo: a Tenderle ti-piche di un tempo. e stoi'icizza:-le ~ la fa.rze ad esse contraria. • E' questo, caro Domcinco Rea, che vo!e-.·o dirti tem– po ta. quando ci incontrammo a Roma. e pra.'1.zando nell'o~Lcria del quartiere Tmmiale. ci eccitammo a par– lar d1 letteratura, complie<! il Frcscati. Tu invocavi \L, po' di eterna umanità. di problemi che toccano il cuore a tutta la gente. di amor:e. guardando une :-a,gazzetta che le-ggeva i fumetti; di tarda o.viàità per una vecchia e?e sorseggiava µ suo vin bianco. Anda,,,-e.moe andia:no d accordo, -perche tu con b. tua umanità. io con i miei problemi diremmo alla fin fine ie stessa cOsa quando riuscissimo a riconquistarci quell'amore vita.le e com– pleto per tutto l'uomo; a gllt'lt-ar~e com'l)rendere ver3- mente ogni suo gesto. a seguirlo in questo .. vivere .. fino ali'lnga.nno o al trionfo. Ci sono dei termini del problema ohe nascono con lo _scrittore stCSISO.e non si possono tradi:-e: me. uno scrittore quando è veramente tale deve comprend..!:re in eStìi anche un persona.,gigio cosi i!"rnamorato della vita. così tondamenta:lmente -gioioso da render a.racor più teT– ribile il giorno del silo fallimento, in cui - come la Rosalia di Mann - sarà cocciuto nel dire: .,.La morte è forse un grande etnnne.nto di vita e se per mc as– SWlse l'aspetto delle. TC6urrezione e dell'amore. no:::i tu ing<mno,... GIAN FRANCO VENE'
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