la Fiera Letteraria - XIII - n. 13 - 30 marzo 1958
Domr11ira .30 marzo 1958 LA FIERA LETTERARIA Una riunione difficile * (Dal qu,into capitolo del romanzo "'Il governatore,,) * di I.... UIGI IXC'ODO:\'.\'l'O * Luigi Incoronalo. nolo a .\1ontrt'ol (Canad/J), ntl ·11r,ho 1920 Vt'nuto in Italia ntl 1930, /10 stu dialO (I PaltMnO, pjso t Napoli, Ha parftcipoto ol– la guerra .sul fronte grt– co-olbantst. Ora in.srgnn a Napoli, dovt vivt Ho 71ubbllcnto con Mond11do– ri. ., Scnln o San Pot 11v .., e ., Mortrnnl,. ,wi 1952 Il volumr, c/1 cui fa porlf' qursfo capllolo. r i11t1tolato • Il govt rnn- 1ore * t,o;: ~r:~en;a ~i:ll~~;•er~~; ':v:r!:o~ 8/ 1 t/ 0pof~\'88:~1~~l~ :~h? u:ulu!~~to n~~e e! ~~=: ~;:1~der~-j~~~l~~~to 0 ! rJ~ ~~ l ;~v:r: 8 i 5t ~~~a 0 rd~\a~rdEcgiÌ ~~\~r: ,t~~f:\~8 cts~iiia~ 0 d~e~ tg~ii :::~re~:u, s~~°m,~![~ 0 ~ 0 a rjuscl simpatica a Beniami- la barca. _ vano restare. EmiHc,. jituar- B_eniamino invece -aveva su-\su,e:geri all'orecch10 di ~er- eh.e. a_ suo parere. e~a me- far-e _ne abbiamo sprecate a no. Costui era in piana Beniamino o,e:111 tanto fer- dmao. si preoccur,ava di b1to mostrato apertamente cari i a casa di Bc111ammo, ,tho discutere con hu. _Car- m1~ha1a. E ~ntanto 3ttorno a quando l'automobile del ca- m-ava il rasoio e diceva la quel che sarebbe accaduto che. a suo parere, era un qualora non I_, avesse t~- melo volle qu_alchc sp,ega- 11~1 è crollato mezzo mondo. p1tano era arrivata. ma ave- sua. Bado.dio durava poco . .alle campa~ne. se la guer- ,e:rave errore presentarsi al Ivati nella piazza. Uscito zionc sulla uLil1t.à dt quel- Cera un re ed è scappato. va preferito mantenersi in si preparava ranarchia. La ra fosse passata di là. Al- capitano .americano. Gli al- Bastiano. l'avvocato e Sten J'jncontro ~on. :3ite~. ·? Non d~ prefetto si sa ben ~co. disparte. Con lui Mauro. il parola era al popolo. e jl tre domande: sarebbero ri- tri erano mcert1. Lo stesso 1 cominciarono a _dire qual: co_rreva~o r1sch1 1~ut1h. Ba- d! trui:;>pe ne abbiamo \ls~e facchino df'l silos. aveva se- papaia sapeva dire fa sua. masti (li americani a co- Bastiano. che aJle volte era 'cosa sulla situazione in cui st,ai:io s~ sfor1.ò d1_dare una d1 ogni Ntz,za. Lo Stato è 11) gu.ito IJ f.cnte fin davanti di prefett,i. re. governi al. mondare? Sa1eb1Je cambia- più equilibrato. non sapeva I si trovava il paese. Intanto moliv~z.1one su~lc1ente.: e lo rovina. dqu1 è ,Il punMto.Vo 1 1 fa casa dei P1•ocidoni e Jì l'ant.ica non se ne pnnlava to qualcosa? decicler.9i. Cosi. nell'mcertez- Bastiano aveva appreso ~ 1101101 vedo m_ente di. ma- paTlate I cormtato. ? que ern 11o rimasti acl osservare pi:J. C.irmelo lo studente vo- Beniamino t'ipeteva che zn. un gruppetto era fìnitolcasa d,i M-auro che questi s1Ile: Non è me_gho che mfor- che conta, è lo Stato. e lo Quanto stava accadendo. leva sapere che cosa sorcb- era arrivata l'ora. Biso,e:na- a casa di Beniamino. era recato da Beniamino. m1amo noi !l governatore Stato dov è?•· I\lauro non sapeva spiegar- be accaduto delle truppe vn occupare il Municipio e Il cupitano Sten intanto L'abitazione di costui era cli com,:! sono onda~ le co- Sull_e focce del _presenti $i co1rc mai Sten non rosse americane~e in,e:lesi e tede- instaurare il potere del PO· ern in casa dell'avvocalo'ai oianterreno: nella primals e? 9 volete che ci vanno appanva un certo mteresse :--t-.1topreceduto da un b.tt . sche. Beniamino di.!eva _eh~. p_olo. Ma Carmelo voleva cl'Arrici e conversava con stanza c·era un lun~o la- quel.li che rncconter:rnno la oer __ qu~l che sta1:1a dic_en~_o taglionc di soldati o. Quan . ciuestn ~ra una questione sapere come si ?<_>levafar~ la sitnora. in nttesa che ar- volo attorno ol quale si era- stori_a a m~do loro ~ allo- Be~iammo. Questi contimuo: to meno. dn una compajtnHJ. secondaria perchè le le1un ciò. Perchè non mformars1 ri\•as:;ei"O quei pac•snni di no accomodat·i il padrone, ra ~l che sarà peggio per e L hanno fatto. a Fogj(la. 1I Il silos era chiuso quel al popalo llon potevano d.11·- cli_Quel!o che_succed~v.a ne- cui aveva detto J'uvvocato, lo studente Carmelo. Emi. 1 tutt1 >. . . _ corn1t.alo e perciò lo dobb)a- to non al7;ar~ le sara_cme- jit1orn1. aveva la mano fle. no dei_ partiti. ~uniche .e:-1~r-~o il capi~ano Sten. In vita ma di casta,R:ne lesse e Emi ho. ~o.a sentire I avvocato d Ar- Guttuso: • Gorno sull'albtro. Pag. 5 mattino: il suo jtestore. Sa· le le .truppe .. I\ falegname gli .altri P."·es1? Spel?!al'!len- La .;iinora d'Arrici_ !)l'Ovn- !io e !"ex marinaio. Sul ta- .. e Cl mettiamo nei past1c- mo fare PUI(• no, E !ac~io– ,·erio Bnrto. avcva prcf,eri- A_nto1~10 era a riposo da tre te ,1 Fog~1a._dove g1a c~ra- ,- 3 un;.1 certa curiosita v~r• volo vi era una pentola col-ic~1. -~enti a me'• osservò mo pure ~of' ~lmm1e E ~t,a sche con ·1aria che spirava stra fasciata Pt:r un lunao nale già spiega,a parecchio. su{) 11011 si era mossa molte e· ra anche un bottiglione e E che ,-olete che scap- r1c1. Perché In questo nostro rn paese. E cosi _Mauro ave- taglio prodottosi mentre la~ In questa altern.a e varia volte da Bontora e la pre- .e •. • E . ,pi-lrri'o? ln!<omma qualcosa paese sono semp.e gli fl\l\'O- dici anni non aveva eserc1- le \'enc? :\la non capile _che va POlUtO teners.i alle calca- \'Orava. Era venuto a fars! ir,1terp_rct:tLione dei fatti 31'· senza del ,l?O\"ernatore 3]. ~l ." 1~10 rosso; i rr~~~ N:t ,si• dc\·e fare •. disse l'ex- catl a mettere, n~l HICCI)la lato più la pnfessi<?nC per siamo all'anarchia? Siete ,e:1\ndi ~niamino: 11_picco- a_nc~e lui la barba_. LI poi r1vò. J otto _s_ettembre. atteso lento in ca!-a suJ solle11ca. ' 811 Il al a ,~P cb~n'e •·com; ·marinaio. gente. A,•vocati. si. anche 1_~ non piegars: al fascismo. E proprio ciechi. s.ete! •· lo facchmo commc1ava _a sa_ ntrovav~no o_Jr!llsera a cd _1~npr.ev1sto ms1eme. L«_a va un pcco la sua vanità. suno ~ape_ a L' rriv dii Beniamino disse la sua: questo momento date p1u con il gover natore. non era Comunque_ dovesse esser_e temere che tutto fm1sse m discutere da palit1ca. Quel- not,17.ta.1ave~a data la sera A\'eva offerto Il caffè ed 5ompor .rsa. ti a . o t l\l- b t t Il ·a. retta ad un -avvocato che o meglio che trattai.se un ~o- composto, l'idea del com_t• una bolla di sapone e che la volta mancava Bastrnno, la radio. Ne_l bar Savoia ora cercava di tener viva _ten e I suo_ 3 eggia~en ° •. 1 sem ra e antico e~, u_n uomo con la sua cspe- nutato piutt osto che sparire tato trovò consenzienti_ 1 p1u. nel s uo paese .o,e:ni cosa !Or• il sart~. Era ancora .int«;n- ~en1amino giocava a_ tre. la conversazione con un::i h ave_va .resu perplessi. • li. Non sapete quel eh~ vo: r1enza di nvolu1>ionariio! •· tutti come dei conigli? . E furo~o d'accordo d1 pre- n.as ~ come sempre: 1.m a to a _sistemare una mamca sett«; con ~1auro. con il ca\- senie cl! domande sull'Ame- Beniam;no. tr~ ~ma ~a let~. Cre-det~ che con il go E nelle ultime parole c·era e Ci mettiamo anche 11 sentnrst a Sten. come com- cari care scaricare qumtah che tirava. zola10 Luciano e~ .un altro. rica. Sten pazientemente ri- stagna e !altra; ,erl'lva spie- ve1nat~re 91 cam~ia qualco- un tono risentito. offeso. prete nel comitato?• chiese Poncnt,i ~el comitato. Beni::i. d1 grano e altri ad incassa- Lo stud~ntt• C,'.1nne10. un Asc~liare la not!z1a_ ed al- spandeva e ancor pili 08 • gnndo come "· parer. suo sa~ Lui de,•~ capire che da e Tu che ro on!?> c·hit>se ridacchiando Beni.amino. mmo ins:sté- a lungo per far re bigliettoni. restando se- poco ali-a volta. aveva prc- z?rs1 fu per Beniammo tut- zicntemente Cossato tradu- quel govl:rnalore am~r 1 c!1no 11~1 non gh verrà nessun l'ex-marin j P · ·· e Se è necessario. perché loro cambiare oarere. d1.1tial caff . 1:-Jonche aves- so gusto ~ qt:elle chiacchfo- t uno.. . , . ~asse _arnv-a~o ci,n l ottima aiuto. Se vuole arrestare · • 3 _o. . no? Se lui ·;uole? • osservò e Ma cosi si rovina tutto! se mai imm.agmnto davvero re. Era 1,J figlio di Salsa e Ci swr:r10!_ >, aveva escla. fe\af 11_d 1iscoido cadde_ sul- rntenz,one ?~ fa1v: ~na bel- qualcuno deve trovarselo e T~? l\I? 10 non sono men- Carmelo. Anche Emilio as- D'amo una mano a rimette- possibile che ciò cambiass~. Bastii.sno. un proprietario di ma!o· e_C1 s,1~mo!~- a amig 111 • e\ ca?itnn_o la retata d1 ~~sani. A .suo da se•· . . te p1u ~1 un altro. Vole le senti. Don Ni.cola. il loro r~ su chi ci ~chiaccia va. Ma tanto ci pensava sua mo~lie qua,Jche ettaro di tefl'O, che I•, cosi, senz~ d1•r.e ~ltro . .Sten e ques~i r~ce_ ,edcie parere d'Arnc1 sbagliava e Mn non s1 triatta cli que- un comitato? 1-"atelo pm,e. parroco. perche poi non po. che avete nel cervello?•· a ripeterglielo. di non spe- Jo, aveva tenuto aali studi era rimasto 111 piedi ad un_a fotograria ~ 1 s ua mo- grosso a volere che ess:i sto!> Jo ,interruppe aspra- Ma :io d,ico un:1 cosa: che tcva starci nel comitato~ rare in mutamenlii de-I l{e- a furia cl~ stenti. Primo u uscoltnt;c a_ncora. Il J'paeg«: tt~ Jtan .. coi1 1 1 duf. ban_1-~i presentassero a casa sua mente Bastfano. e Abbiamo dentro ci devono essere solo e Ma non accetterà !tu•· rr sol_o Mau,ro ed un df:;:~- ~:~~- i~! ~~ll:r 1~-,~~er~~les:~!~rma~ 1 (un 1 ì!~rs~~ril~~r! 0 · (a~ f~rn~~~~~~o 1 _ 11 c:~~~i~,z: 1 ~;f:u~ n~:11. la ~lni':o( r;i 1~ 3 d~ 1 a~~;~ r:/~ ~~~~rT;·e nit\1,i!~verna- parl~lo O no d,i essere u~ lavo!·atori con J calli alle dic; fi:~,\an~ d1 discus-,~~rd~ C~n mBcsnr:~i~~-. Car: nello stabilire che fo:;se coltà di lettere di Napoli. pian.a. s1 vide 11 n~~rescial: 1-..1r~ la bellezza dei due pie. Bastiaho arrivò e chiese ~or~~a\~ nel /o1t';? PÌie~~~ man 1. ~ di ,avvocat,I_. meno sione e J'episodio accaduto me1 1 o. lo stu~entc ~f.!'ào p~t toccata a Mauro In parte trattenendosi in città solo lo correre su e giu, Quasi coh e dcli a loro mamma. . r . 1 1 ° 1~ O O O a,, e g ne ved 1a1!1 0 e meglt~ è. O PoCO prima quando don Ni-\ r~ ~ ~ fa, ore_ de_ 1 ca 1 di facc•1ino. Per annii e_gli nel periodo degli Psami. Di non sapesse che fare. Il far- li capitano però comin- c~e id~a. osse _mai 8 oro teressi del popolo.•· dentro 1.ui ~ dentro 11;>, Non cola era s8hto sul calesse d Arr~c1 e Ben:a!":no .se lo avevo. come dire?, accetta- quest.a vit,a mediocre, del macisto, chi sa perchè. c~iu- ciava a most_rare Qualche cli vemrs, . 0 chiude_re Il. Il C~rmelo ascoltava con at- ho vogl ia d t m_etterm1 a la~ con !"ex-podestà fu lirato mangia,;~ con gl• occhi c!al- to senla ribellarsi certi di- non avere mai qualche lira se la fa~ma~1~. Anche I ay- segno di disagio ocrchè non padro~e di casa d1s~c che tcn1>1one. varare pe'. h11. per _fargli_ in ballo. Qualche a]tr(" però l:i ra~b.. . scorsi della sua donna. Ma in più nelle tasche. Carme- v~cato d Arnc1 _col hpar_ v~ in voleva fare tardi. Anche e,e:-h h stava ~mss,mo e e Lo \'Og.hamo fa_re ~ no fa'.e carriera. Parhamoc1 parlò della sua influenza Co~1 lasciarono 1 1 oadro- erano due anni che ave":"a lo era molto malcontento e, mazza. Fu ~ubito a.vv, cma- d 'Arri_ci e ra su!Je spine per non vedeva ra,e:1one per do. q~csto comitato?• ripete Ba. chia.ro >. sulla popalazione e delnm-jnt' d1 casa solo con _)1-a_uro preso a freQuentare di pili ben eh e st udente: ama\•a lo da mo~t. 1 che ,·ole v-ano l 'inopma.to ritardo d1 que- ver recarsi altrove. E se i stiano. . . I\Jau ro _QPPry>vò:e La,:orn- portanzJ che a,·rebbe a,·uto e usc1:0n? ~~ avnars1 a Bcniam_ino. e le parole di starsene con quel.li che In L'On~scer~ Il suo ~aJ'ere_ sul- . ' t.li alt.r1. che pur_c ernno presenti si trov.avano 11 a Bcniamln.o scolò 11 b,c. tori con_ 11 calh alle mani de- :1 comit.ato se ci fos~e statoi casa d1 ~ A_ rr101 dove I: ~t– lu1 lent.1mente e:li erano en- quei giorru sperav ano 111 la situazione. Il _sindaco. _ex stat i informati della neces- loro comodo perché! avrcb. ch1ere e s, mise o ridere: vano essere> anche lui. Ben,ammo era tendeva 1I ,e:ovematore. D1e: tra te m testa. grossi rivolgiment1. Natural- l!Odest a, era irreperibile_. sità di presentar:.-1 li. l\la bcro do,·uto andare a cai:ia e ~~eco dunque l'amico Ba- Bastiano os~crvò ,che non contrario. Ridev~ alla sola, !:-o _lai:~ r:~uonò la \'OC~ d1 Poi la sconfltt..1. tli es~r- mente non ,erad1va troµpo Cannelo st ava cen:Jndo: uch l'av,·ocato giù fiutava il rc- dell'avvocato? Bastiano no: strnno che torna a mettere era giusto 1Mrlare cosj di idea che nel comitato c: fos. 1 Ben•am:no: e ~n~at~. anda. citi 1'a fugri dei fascisti gli chi t'oleva ~ettar,d1 legge delle voci nel!~ strad a. si spans.1bile di quel ritardo tò subito il tono acido d1 in p1a1.z.ala fnccenda del co. d'Arrici. Non era un cnrric- se un prete. \te. li popolo ,·1 g1Ud1chr-r-à>. a,•e·va'r1o a.;crto gli occhi. gli e perciò Beniarnmo ,e:li r111.affa\!ci_o.sull'uscio e. ~pprese tn Beniamino. Su,e:,i:.eri per- Beniamino. Si rivolse agli mila lo. SI. dal 25 luglio ad rista. era uno che per qum- e Ma che a,·ete acqua nel- LUIGI lNCORO~ATO n~·evano fatto toccare con sci va piuttosto antipatico. lj, not_1Jt,8df/Wa· v11ma che mano una verità nuova: pe.rchè aveva proprio l'aria g 1 ?t· : 1 • n,ta a guer– cl_1e le co,sc 1>0tevano c:Jm,j ~~e~~~siderarsi il capo del raJ;,u n~~,~~ >,suecie di ubrfa• b1are. Arche le co~e co cntun1 quella sera in paese. apparentemente solide da Intanto Ernesto aveva M,n Beniamino non si era 5cmbn1re ete-rne. E aveva complet_ato l~ s1n~ opera e lnsdato ubriacare e diceva avut~ una scenata con su'? Be111.ammo si venwa, osser- a Mauro ed altiii suoi asco}. mo,dte, l\d-e, quando costei, v-ando IJellO specchio. La Latori che non bisognava ~~tagi~:to~i~!~~ s«;a pC:t dii !~r! !dfc~!·vi1~•;~e ft1.:in~,~u!i pe rd ere tempo. . * UN CIOUIARO t•(ICCOHIO * 1l1VTOlVIO B1lll'J'OLI barbiere Ernesto e Uì. da- rifletteva corrucciata. Egli .Ma la Krande aspettativa vanti a tutti, gli aveva im- 1in verità non sapeva .mrri- cli quelln sera .era . andata pasto di rient.rore a casa. dere. Se rideva Jo faceva in delusa. Due g1orn1 dopo che erano Je dieci 1: non modo risonante, come ama- ~rana C0!11parsl .a 8?ntor~ aveva senso i:ierder(' tempa va fare tutto: tossi\'a che I tede~ch1: al~un1 cam'I O!l d1 jn quelle chfa::chier,? di re. pareva squassarsi da cima sol~au che s1 erano ~t.t.en- La Commi.ulone dl'I chino. dovrà corrispondere! a nl. moghe e figli sulla sua vec- serrando U ruscello In un lr- ..Alzatevi calzeroll. sotto le .. semprt' fortunato Gloacchl- ,e-overni e ministri. Che a fondo e si face,·a rosso dati al ca1~1P<? spor t!vo. • J-'rem10 Nazionale c,o. lltolo dl canone annuale. mez- chla pelle pe.r bruciarla e tar- re!renablle scintillio di fo,i:lle vacche, sotto I buoi E bus- ili d:sse Astostmo Pènna .. Pri- quella era la via per farsi rosso, e discuteva con tutto Av1:v~mo cO~llnciato a _gira- ciarla", compo.sra da zo rubbio di fnimento e cln- tassarla, mentre egh mfienva e di gemme: ovunque l'ra una sava e sbraitava. Imchè non ma Vallestramme. adesso le licenziare dal silos. Che u il corpo, sr.ecie quando il re 1I paese 1n cerca di gal- A C Bra"a"lia. Albcrro que polli o il corrispettivo va- butterandoJa e squarciandola visione di feracità e d'attesa. (OS!ero ben alzati. A ognuno sessanta porche del fratèlli maresciallo c'era sempre e dibattilo era al µunto cui- Jme. entravano nelle case. .,1ora111ae Librro de Li- lore in denaro... per lungo e :per largo. Dové Passati altri anni, Gloacchi- assegnava il iavoro della itlor- Torrlclanl. E !li' proprio l'al- uon era arrivato j) palo del- minante. Lo stato d'animo mette~ano sot~osopra la :o~ bero, ha assegnato il J Non aggiunse altro. Acclitlla- senz'altro rimanerne seccata e no 1-,iaccolal. dopo aver sca. nata e guai a chi. la sera, non tro mese e~I sono 1>arHti per la cuccagna per ne~suno di di tutti nella conversazione ba nei cass1•tu. I ~o~tad1r1:1 ~~et;~~odk~i;t~l;s~-fo~eac~ !~u:aa~~~d1~. pose il foglio suUa :~,~~ ~~~~~an~~a~ne::hiat1:oi~ ~;!,~as~!~~ Pl~ret;lc::i1a P~~,~~ ~:i~v~ ~~:P~~:~~M~r~n d'~j~: !~~~:r~cua~i ~osl puoi la\'orarle loro. che ,·i,·evano di fa. esprimeva notevole perples- Slavano n J.rl_la~darli m~rt1. cano (F'ro.srnonr) per 11 .. Firma qui .. disse. e allun- la calma degh anni. s'era ero- una va.sta cavità, In cui mc- dcrc In sua sorvestlianza e mal • Porco mondo. se voglio• tica sità. A capo del paese c'era Le donne L:lttlvano. si ra- racconro l1n ciociaro; il .11ò \111 dito nerastro s·un punto ~iolata nella solitudine dei cogliere l'acqua gocciolante dal che ritardassero l'ora del dor- di.!sl' Gioacchino. e .. Ae;ostl. Mauro aveva ascoltato un ancora !"ex podestà, pareva cevano da parte. ma qual- 2. pre11110 ex-aequo t1 del foglio sotto la data del giorni. Aveva conosciuto, ap- tufo pluvioso e In un susse- mire per non rischiare che non è la fortuna che conta. ma r,oco in silen1,io sua moglie. che tutti si fossero d1men- cuna si, opp~meva. urlava. 1 Mario Srne.si di Flrenu 1898. pena, lo stridore guizzante del- gulrsl di vasche lnterrntc con- il mattino seguente non fossero è- la capacità d'altare la vanaa C'erano Il dal barbiere il tienti di loro. Il prefetto tccl«;sc~ll .. 51. disse, erano per Il racconto Piero e Con lentezza l'uomo firmò le !alci e J'onne grevi delle R:lobare sufficiente acqua 1,er capaci d'essere presto in piedi. più In fretta dep:11altri ... gli !ale,srname Antonio, lo stu- aveva ricevuto una dele~a- ~tali rnvllnti. 3 tarda sera suo padre e a Ernesto un primo e poi un secondo mucche al pascolo. Finchè non l'irrigazione degli ortaJutl. po- Ammetteva, solo, che la dome- replicò quando prese ad andar- dente Cnrmelo, c'era Emi- z.ione comPOsta da Beniami. lll casa del smdaco, ex po~ Zoppi di Roma peT il foglio. erano appnrsi i 1-~iaccolai, il tè scdersl sulla soglia di cRSn, nlca s'andasse alla Messa Prl- sent' ,J,io. proprictanio di pochi no. d'Arrici. Carmelo. due destà_. . meconio S .Domenico di « Questo è tuo,. disse il nrns- suo lnvoro cru stato facile. raggiante e raccolto. e mirare ma. poi subito a cnsa ad ac- Dopo qul'lln ormai superata moggi di t,crra. e Luca, rex bracciant•i. Bastiano. e l'ex _Poi u1~. m!,ltt~no avevan~ Sora.. saio. qunsl und noia: era bastato che la sua valle che degradava ln cudtre alle bestie e occuparsi dl'l dissodamento di Valle- marinaio che nveva perdu- marinaio. La de'legazione. il mrnat-0 ~1 sllos. M,au~-o s1 Antonio Bartoll è na- Gioacchino prese Il fogllo si fosse sforzata a ricoprire la ubertosi nppezzamentl stesi delle riparazioni agli attrezzi ~trammc, Iniziò per Gloacchi- to una gamba in guerra. Lo dodici agosto. era andota a trovav-0_ Jà. _quan?o. ess! era: lo il 20 ottobre 1925 in con cautela e senza 2:uurdarsl valle del soliti !111 d'erba. Non nello spazio come tappeti e.spo- del campi no Flaccolai. un'altra ansia: avvocato d'Arrici se n'era riferire che il poi>0lo di no ar~1vab_1. Glh .1mp1e~at1 ~~~~n:~;r 7:eQ~~~~~~~"f~ ~~to~'i1g-c~!tr~~~:!o s~r1tf~~r~ 1~~ ~~~u~~a~~ ~~~~~e'!:fegl~c~~;f sti al vaglio ift compratori. av1;v:u;~'~:On~i F 1 ~;p~f!r/0 1~ ~~;c1ogJl~t'~o-p~~ng~h~tu5~come~~ andato da poco e Beniami- Bontort1 er~ mi\ltontento, erano ~tabi spmbi fuori e qtttnla oinna!utll! fu eo- db via. sdraiata pigramente aveva la- Gioacc hino Fiaccola, ,. venh- casa: altri quattro marmocchi tesse a divulgarlo. questo suo no era sulla sedia, sotto il perchè dopa il 2 5 luglio non coS t reHi 3 cluudere. Mauro stretto a la!c1are ali .stu- La compagna intorno era sciato che le radici s1 fossero due anni c.ra già sposato, e non erano cresciuti dimenando le proposito nato da una qualità rasoio. · si poteva mantenere a capo era corso .a racco:itare tu~to dl per mancanza di mez- variegata di sfondi maturi, di arrangiate a loro piacimento. fu la !re tta a d avercelo spinto, nude pancette ben in alto sul~ tipica del carattere tutto cio- La donna si era rivolta del paese rex podestà. Be- 3 Bem~mmo e 51 e_rano m• ::1 Ha praucato ntOltt colori pregnanti. su cui Il sole Stare Il distesa era stato il suo né una circostanza contingente. J:, valle. Erano cresciuti saldi claro. ma come ogni contadino anche a Joro. che _e:-lielola- niamino aveva anche detto contra~i .con . 8 a st1 ~no ed me.stten. dal coniodmo autunnale si posava con calmi compito. l'. 3 suo modo, ne ma qualcosa di necessarie che e docili come soggiogata da del dintorni. lo nutri\'a con un sciassero ~tare suo marito. che le cose in quel modo una diecma di al_tn1. Sern- ull'opcraio. c<>n11nuo11do splendori. con la luce del suo aveva goduto. polchè il vento giudicò e accettb di dover !are. quel vuoto profondo che scen- desiderio intenso tenuto nasco- che se perdeva il pasto al potevano provocare dei di- brò chiaro che si dovesse a .scrivere racconti sen- oro profoso con dolcezza. quasi era selvaggio, J'acqua del ru- Cosi, a trentun anno. quando deva e s'allungava In una vi- sto dalla mancanza d'una tra- silos non gli dav1no certo sordini. Il prefetto aveva fare qualcosa: Ma .su_!n:io:to za speranza d1 pubbh- con morbositb. Gioacchino sc('llo vivida e sul suo corpo ebbe Vallcstramme. cinque fl- slone unica. sempre uguale che ~!ante emotività. da una in- da mangiare' lorn. Quella tenuto un linguajit,tio conci- di attaccare I n~z! st1 !! er~• carne, ma con la pa..s.sio-F1accolai camminava assorto, avevano scampanellato griWdi gli affollavano Il suo desco. negava ogni .sapore d'imprevl- nata avversione alla mlllan- sera fu memorahile: davan- liativo. aveva raccomanda- 11~ ~!elle pcrplessita. D ~rn:- ne d1 eh, sa a11endere tn senza guardarla Il suo pas:,o e cicale, ,·1 avevano goduto Per lui. però. non tu una cosa sto, ogni incanto di scoperta. teria ti 3 tutu Mauro cominciò l/J loro la calma. che si sa- Cl 1!1 part_icolare ~otto~meo dlspa.rtr A1111almen1e .sra era svelto umforme Divagava. sfacciatamente batraci e gatti questa da preoccuparsene e. e dehm1ta\'a la loro mente In E vtnne 11tempo, tn cui. per ud mvcire contro la rro,e:-he ,-ebbe provveduto. che egh certi rischi della s1tua2.1cx1e portando a termine un non nusc1va a concentrarsi. selvatici e gh uccelh vi ave- nemmeno. un motlvo per una coneet11 hnean. obbligati. e le ca~e senta camim. t conta- L'aveva lasciata dire e dap- era li_ da appena_ sei g~orn1: ~J!\~;"~ì~~ ld !o\;:~1to91 s~~: romanzo :;e~~ d:Jlf1J!~ragl~ol!gft!~/èi ~fd1~1c~~~d~nz~1:i:~•e;::n:v~~~~1~ ~ ~=tt~cs~n::1~n~en!suav~ol~~~~ ';~,da~;aa1:~c1~1~0 ;:~hie:cl~~ t~~~o d~l/er:Oac~et:re;f:1;:,~\ ~!: principio sorr,deva pure e do,eva pur a,ere u poi cidessero ad ass-aÌ!re rac- 1 desideri. le speranze. spmgen- plicnt1 impunemente e quando sua mo&He Fcmmia ancora dalle moltephcità delle ber! sotto il paiolo agganciato l\Ja quando la donna gh vol- di respi~o Tornassero ~ campanlC'nto ~ r 1 accolat Gioacchino .. chla- dolo a d1stncars1 su molteplici Ciò che Vallcstramme in!hs- gh diceva un po' sgomenta dimensioni dalla malia d1 nuo- alla catena pencolante dal nu- ~;sa1":~;r~1 ti ~~~~re Le~ ~:;e 1rdu~~:.ss~~~ ali a:~~/ov~ Ma' tutto Sl risolse 'quella m~ i~:~~t~ 10rtspose una voce fa 1 ~:,~rm~m&;:ge~!~ss~~1~ rd ~h~ ;6rs~. ~~a~ir~~~o:~a:;:~~~u{~à rc-:n~u:h queSll figli! Come ra- vic~~'izz~~~o la morte dei due 11~st,~}~~èr~~~~~~1~ 0 g!f1~~~ lo aveva p1eso per le brac- prefetto avrebbe fatto ll 1 ll• notte. qun nd o I tedeschi silsecca con accento di sorprcsn trabnlzava Il davanti, sulla eh<' non potè evitare d1 com- Egli le rispondevo figlioli In casa Fiaccola! pro- zole occhlegS1lonli nella polen- cia e voleva trascinarselo st1z1a La dele,e:azione cm 11t11a,ono a 11' improvviso. com~' colta Impreparata. di polvere della strada e ne se- plcrc. ma che estensivamente "Non stare n crucciarti spernvàno compatti cinque ma- ta, dicevano· dietro ma lui pareva un rientrata -a Bortora alle 01e senza aver nemmeno il tem- soppiatto Un'ansiosa curlosltll gulva abbacinato Il costante si poté considerare anche co- Cuardn che bel ngll nbblamo schl e due femmme Jn troppi "'Quest'anno, CI o a e c h In 0 mulo recalcitrante. frnchè d1c1otto del dod1c1 agosto e oo cl1 far saltare 11sllos Al- a 1,parvc •\multnnen su1,tll uo- inovltnc.nto Solo di tnnto In me una vendetta. polchè l'an• Quando snranno grandi non J)(!r Il solo terreno di Valle- Flaccolal ha rlportnto dalle non le mollò un ceffone che da allora. lll paese. ~1 e1n l'alba m qualche casa s, cu- mini In attesa Un uomo ro- tanto avve1t1va la prescnzn no dopo eh egli ebbe costnnla avremo bisogno più di niente .. stramme "Paludi" duecento sacchi di la lcce arretrare. Allora Lu. cominciato ad aspettare che c1rono bancltere mgles1, ,rus- busto, ,In.I lineamenti notevoli, della campagna brulicante di la casn sul ripiano del pendio. Ma non aspettava che fosse- IV 1.1ranturco. Nl'ssuno di noi era ca intervenne, si alzò dalla le parole del prefetto avcs- se ,e americane e con quel- s'alzò :1ellu sala. 111!0 sugli uo- rriscH_. e le sensazioni, .11:H un ce-dimento del terreno :la ro molto grandi per farli la- Da tempo, I contadml di Clo- mal stato capace di tanto ... sedia e quasi scivolò con soro un SCJitUito. le. italiane s_iprepa~ò l'~cco- mini seduti. Lo sua fii:tura al- umor_i a,;sorbit\ nel tempo In fece cro~larc e gli uccise. un~ vorar~. ciarla scend~vano verso ì'A~ro Ql\,esta capacità al lavoro, a la sua gruccia nel tentativo N t I t '(lienza agli ~lleat1. C1 fu trasse l'attenzlonl' degli astan- cui I aveva desiderata, odiata. bambina. dopo due anm d1 Egh sapeva leggere lo slam- Ponllno nel! ep~a dl'lla semi- un lavoro condotto con somma di te;le-re a bada Mauro I a ura :en e. con;e ~ra un corteo. circa trecento ti e disperse Il 11.ulzzod·agi- in quel momento. sotto !'In- dls.sodamento. do,•ett~ affa.n- pato c. bcnchè s\('ntatamcnte, na. della sarchiatura e della abilità. al punto dell'intenzione. _Ilde S'era ~atta ros:,~. ;~. ~fam~~~ a~~~an~~~~~ ~t.af ~ ~rigne. r c 1l;e a~~~a'd\7°a~t ~~zjounne at~r; 0_5;~~8 d1~~~r.n~~t:: ~~~!~o p~~pi:~~fl~!à~~n e°n:~~ :!~tgdn~r!macrt~tf c~~e~:r~~~~ ~~~iv:r~nqu\:~o t~~\~:~~~1~; fa,~i~~~\ad~c6i~~~~t~\·fac~~:~ ~~ro1~[ 1 ~~nti~~l;c:i~~olria~c~:~~ simava .. quasi i::fange~ a. rl; tutto sott_o~meando I i mpor- ci Jtchc~'inco~trav"ano nella va un viso tondo. reso ancora boccavano irflpensatamente. vo avevano Infestato il_coltivo: che usasse la penna_ come un seppure non da molto, torna- una valutazione di ,i:rande bra- ~tendo. e Che vagli~ io. tanza dec1s1va deJl-a _sua Prl.!• b d" E più tondo da una bnrba piut- Giunse a casa presto. Il suo per tre anm consecul!vi s'era avvemmcnto, e per I tigli non vano d_a quella raccolta con vura Ed egll dh·enne n,..u·opi- Vogli~ solo_ che non 91 met- senza nella de!l•gaztone. La ottr.e:n ~ i[nf st0 era~o tosto corta. su cui le forbici sguardo ignorò la casupola di accanito a disboscare l'estremo ebbe .progetti migliori. da que- barro~1 e car.ri stracarichi. I nlone del vicini il prototipo te En~~l:~:~t ;~rvo non di- ~f;!ein~~~e;;•;: ~~e p~~ f~am~!nf:i~i~. E Se~~~~~~ ~;~~;:ni af~a~ir~! :ur~i:ul~nepi~ ~~voi 1 ~c~lr~i~· ~~:vt!e :a%i:e~= :~~d:c!~ 8 acf!c~ol:u~:!~~le~b~:~: st 'ti 1 ~~~ioeducativo o. per me- f~~,ch: i~=~~c~~~'.r!~~~r:g~ ~~~~ce~~n~ogn~v;~edd~!~ie /:Ji~~ ce\'3 nulla ma la ,Ruardava la propria importanza ma d .Arnci e al~ri. fece_:? un regolare possibile, per chiuder- sure. Entrò in casa subilo. ~~- dleandone le ceppaie e le ~a- glio dire. il modo di fare che di molto le spo_n~lne dei vei- a sottoporre al suo i!:ludiilo le come a dire che e,eli non sa. gli concedeva di far ciò per- discor~. _M_oltitim~ro:i-i era- la, poi. con capelli tagl!Rtl a iculto dal figli ch'erano stati dici, ma, un giorno. ne tirò adottava per loro consisteva in coli. ~ppure, p1g1ali in carri controversie'. a chiedergli con– rebbe tornato a casa. e con chè Io 11iteneva utile. ener- no ~hrnsi 111 casa. m. attes~ suff1clen:ta p~rchè non fosse ad _attenderlo sotto l'o!mo, se- fuori uno .'ic~eletro d'uo!°o ~- solo du_e fasi d'indirizzo e di coperti, erano talmente pressali !11.gll e a chiamarlo ogni qual– . uoi amici ci stava quan- gico e popolare. Certo e,«li de~II eventi. Bem~mmo di- necessario doverli pettinare. dut1 sulla scala a ploh. . ben~one guai lunghi e inqme- rapporti. Fmchè non li rlte- da deformare centme e teloni. volta occorrl'sse un agrimen- ~ 5 , 1 E ·parlava di non mancava di alcune qua. chi arò de,:adut~ 1ex pode- Mo~trava. in maniera singolare, - Quale t'è toccata? .. chiese tanti: dcpo aver atteso quat- neva capaci d1 pascolare una Poi. nelle notti di luna. da sorc. ,o eva. ·· · · à Ìa.ri ma in cuor stà. tuttora smdaco. Dal- una fronte pulita. due 1'cchi f'emmia. tro anni per poter _acquistare muc_ca, li coccolava con una un'aia all'altra. le \'OCI tonantl v quello che oiu oref~riva. lit sPo2ie le~a su eriore al l'alto del balcone mu111ci- ardenti color marrone smalta- ...Vallestramme.. r Ispose un somaro. cosl indispensabile remissività sorprendente, ave: e accorate delle contadine, a.s- A qut'sto puntn. sc Gioac- Anche Carme!~ s1 era al: suo 1 1 1 1 P alt tta pale In sua voce annunciò to. un naso piantato sulle radici G1oacchlno. e sorridendo felice su quel terreno a tone disii- va per loro delle attenzio111 .sidue 3 spannocchiare. lmpri- chino era diventato. per logica ~t!i/ro q~1: 1 a er~' 01 ::,;;tra~ e Pf ~iù e u~!fs~hf:m av:!an~ ~~~e~b~~~! 0 u~~ ~~~~~r!~~ ~oncut"sgrne:: 0 ·aff~~1d!va~~lc~~t !I 1 ~ri1oil d1:r:oe 11 fa ep~·:l~~ess~~el~~v!~~/a~~f rl~ ui~f~C!:ro~~ ~~~ll~~~~iesc~~~:tf1~~~a~e fa~\~ ~~r;~~nt~~~ 1 i. !Pft~e~\/~n~~~ ~i~~~~~~:aill~nte~~~mdi ~!1!!~ fuori Posto. F~milio. anche 8 che fa:e co~ lui. n~l s~io ministl'azione. Ma quando le gotl' In modo co~l <'Ccessivo levò la giacca e •la poggiò .sul- nitro !lgllolo gli morl di poi- tasiosn: un riccio, dei granchi, va ch'era tulta ricchezza. strnmmC' e alle consuetudini lui. aveva il debole cli alza- comme_rcio di med:iatoie. arrivarono Je truppe ingtlc- dn smorznrne l'urdltczza scp- lo schienale dello scrunnu. monllr- per essersi attardato una cnlco!ora, e-rnno suol r<'- Per alcuni .anni Gioacchino del posto, anzi, euforico di re le mani sulla mogi-le, Tuttavia ~ltcrnnva . 81 mnl: si e con loro il Governo pure non riuscendo ad abolir- ·•.Femmla, abbiamo delln tcr- nel cnmp\ durante un acqunz- gali abituali e alla ricerca del l{uardb senza mvidla quel cnr- ciò ch'era riuscito ad avere però a vederlo Ji. quel gesto traltam_ent1 esplosi?nl d_i ;nilitare alleato, Beniamino la d<'l tutto; e una bocca J(rot- ra !ulta 1;>ernoi flnalmentl'. zonl'. . quali concedeva tempo e vo- ricolmi d! !rum~nto,che rlen- e soddisfatto del tran tràn di non .J!II era piaciuto E in fratermtà. abbracciamenti, . 0 1 h •i suo annuncio tescn, olla quale I barn troppo Abbiamo frnlto di tr\bolarr su I Gli anni d1 stenti non fu- lo.ntà. Ogni primavera dlspo-_ travano_ c1go. lan11 e__gravi da ogni g,\orno fino 8 paragonarsi . 110 :ent,iva eh~ tu"li colpi sulla !palln. e bic. s~ pr c ! / 1 · 1 lunghi avevuno tolto l'angolo quella degli altri... ncstarono I Flaccclai: vi era- ncvn tra i rami delle querc<" quel siti lontani. fin'allora Val- ., un essere arboreo. le cui ra- ~uor S I ci.., nb non li ave eh ieri di vino. ni pnesa,~ 11 e_ressava. mo· sinistro dando 111resto un·am- ..Sl. Gioacchino. e i nostri no temprali da tempo. ceppi vuoti d'olmo afflnchè glt lestrammc a\'e\'a mvaso oitni dlcl impC'd\ssero cambiamenti 1, tor\.~ aMon 01 potev; Il barbiere Erneslo gli to POCO . 1 ~~iov, venuti.. biR;ulth d'C'1prcsi1lonC'a volte rlgli non do\'ranno crepare 1ui Ma ogn_l colpo infert,.> di- uccelli vi nldiflca1\St"ro e cosl suo dC'sideno. Eglt C'fa stato Il contrario accadeva ai figli: 'a. c di 3 ~1[ 0 . 1 !- d' 1 diceva· e Ti luccica la {ac- Incommc1ù quel i:eriodo fiera. a volte pt'nsosa. a volte campi del paesani... VC'nnc un àncora confitta per avere passerotti do snidare per In suo potere sempre di più I quflli. Invece, forse per quel certo men cais~ . 1 con e . , ·M . s dut di incertezza. i_l paese sen• arcigna. .. Lavoreremo sul nostro. por- .i<'mprc nel corpo de:J_'altro. loro. In lm•erno. le sue taglio- mano mano che le sue braccia 11ohtoscherzo che fa il contra- ~t~vano le _co~e_.E Il 25 Ju- ~ 13 · •· auro s1 era .e O La luce clettnca. l'olio a Egli avan zb calm o, in un at- co mondo. Vallcstranune dovrà Quel cinque anni vissuti co-,l le, a decine. erano continua- dissodassero 0~1 angolo di ~to ai desideri degli uomini j?l!O non_ s:~nifi~av a cla vv~- 1 ':1 un l"~f 10 ~- se 11 t st ava prezzi altissimi. i braccian- tegglamento str.mo ..come d'una diventare il più bel podere mten.samente _pro~u~e~o in menl<>ln agguato tra Il foglia- t~rra. ~fa termmato che ebbe -.1 lasciarono distrarre da altr~ ro eh': 1 p;ccoh era.no dt- zi_tto. 1 r;i 1 10 d. isà e e era ti senza lavoro. Le campa. persona Im mersa m un futuro de~a contrada .. dlsse Gloae- ciuell nrygoJ~ ~1. C1ociaru, un me. nel vangato. sotto la neve: d1 rov1 _it~rl~ tul!a e che cln- mlrt'. S'erano mantenuti docili ventati grossi. tutt o 11 1una ,e:-1unta . ora 1 an are a 1a- e:ne in abbandono aJlarme avvolgente e che sorpa~asse chino. fatto d lnsc_111~1b1legame. ge- Ma appena. a suJ parere. essi quc dei f1.gh ---: nel lavoro era ai propri assunti_ assunti ap- ,·olta. _ . . . sa: Cosi ognuno ?veva ~- tensione. finchè si' era arri: nel tempo c,ò che .:li pote,se . . II nerò un ibrido con!)ubio di p~tevano_ dargl! un, minimo poca la d1stln z1one che faceva presi da un'unica tonte _ sia II barbiere ptu d1 tutti scrnto Ernesto. L ex mari- l' 11 fan osa sera uan• accadere in que-1frangtnte. Già da cinque anni Valle~ reciproca comp.rens1one: e aiuto nei da far,• dc. podere, tra maschi e ~emmine ora pcreM Il nrattere autoritario a,·c\.·a cercato di mettere naia se n·era andato sul!e ';3 1 1 ? a d 1 tà a ~tata Il massaio gorgog:iantc (" a(-, stramme e Gioacchino Fiacco- quella nuda terra da pascolo diventava inflessibile e prctcn- potevano dari;h man forte, !e- de-l_,e:enltorc aveva soggiogato pace. Non gli garba,•a che s1;1estampelle in compaen1a ~o exCpo .es_ f er aiun- !annoso prese a leggere 1:1nfo-jlai si conoscevano e si stima- d1\'enne una _distesa carica di zioso Fin da ~uando l'aurora ce come tan_ti altn. compr~ un facilmente la loro adolescen– nella sua bottega si svol- d1 Carmelo. !,l(ato. om,. si asse ,. glia di corta che, a tratti. tre- vano. eppure sa POtl'va dire oxni coltura. m ~1. a suo tem- allungava Il pnmo pallido ten- carro da Silvestro Rucclh - za. !ila perchè cresciuti Isolati gess~ro scenate. La donna La discussione di quella li a C!t!el punto nessuno po molava fra le sue mani larghe,che ancora non si amasserolpo, treschi tronchi _oUnvano al tacolo sulla lungo casa a pian- ave,•a già un nuovo somaro - e ignari di ciò che pote1oseav- se n'era and;ta sola e loro sera era stata una delle tan: leva ? 1re ~ sa tt.;ime~te. e pelos~: . abbastanza. Forse non dove\- cll'lo rami integri _per. ~g~i terreno, era già sve~lio. l'. e andò. da ~gostino Pènna, ,il V("!l\re altrove 0 imasti ancora a di- te di quel periodo. Né si Cosi, ali arrivo m paese ..A F1accolai C1oacchmo fu te piacere mollo a Vallestram- prorompere di fruth: v1t1 m nella seta della notte che r!nca- Capoccia de,la zona per la vi- Quindi una c:cr:a smanie nata e~~~~r/ Era scesa sul paese patev: 1 dire che le idee fos. del gove~natore amenica_no; Giosuè _èstato assegnato I~ en- me l'invasi?ne del 1',iaccolal: delirio s·avvlnghiava_no ali~ snva._ ~ la su.a grossa 01,!:url 1tilanza a~l'Agro ,.Pontino. con gll anni <' ?e cont I ue a•:.- s , · •tà ·ofonda Erne- sera molto chiare nei par- la situazione poteva dirsi: flteu.sl 11lotto n, 5 denominato I nve\•a senz altro dovuto rab- lmpnlcnture di Jtiovam loppo_m stagha~1 sul grigio dei muri e Vorrei anch 10 della terra date all'i.l\g!'o Pontino. li rE-iero unoscul'~ 1?'. di. far la Wcolari. Ma in j!enerale fluida D'Arrici era statoi Valle d i ~trame o Vall~strnm. 1 brivi~er presa d'a.ssnlto _da In un ,crescendo _di 112:oiho: 1,tirare intor~o alla ca~a gr1- alle_ "Palu:ii", e q_uanta. più padroni r1· llituazloni nuow e st0 ave\ ::t B f~1it~ino e tra O nuno ave•,a 111111 specie di esltitrneo a Quanto era acca- mc. sito in con,irada Farneta. quell uo!11o poderoso e deciso j fllnri d esili pioppi svettavano da_ndo a!le. f1!1estrc dove dor-\ puoi darmc•ne .. gli disse G 1 oac- dlsparal{", stcchè la loro lmma– ~~r~~I~ d{ ra~oio e l'~ltro, c~iodo fisso. Bastiano insi. duto la sera precedente ma Il :;unnominato Fiaccolal G!oac- che sgumzagllava, tutti i glor- a !ondo valle, chiari e tornili, m1vano 1 !1gll: chino. glnazlone ru sbalzata oltre i \
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