la Fiera Letteraria - XIII - n. 12 - 23 marzo 1958

Domenica 23 marzo 19.'i8 LA FIERA LETTERAR.lA ELIZ.IBETII UOXT,IGlJ E L.IL.IGE PlJL1 1 EII.TAFrr * GENERAZIONE DI SCRITTRICI * Diverse per l'ingegno e l'indole dei loro romanzi. f1ue te narratrici anglosassoni hanno in comune la preoccupa– zione di evitare i luoghi comuni della narrativa, e di ri Acltere una r('altà odierna sopratullo psicologica e morale *' <li Gl1ICQ,IIQ A,l'TQ,l'l1\'I l to frutto di esper ienze fatte di mettere in luce l'indole ed viene smascherato come una quelle ripetiz.ion\ eh~ si no– in tempi mutati. o.ue di loro il desUno. In questo il roman- specie di v~mpiro lntel-lettu~- tana spesso i~ chi set. 1ve trop– s1 sono fatte su b ito notare zo di Lalage Pulvertaft viene le che per 11 mostruoso ~go1· po e tr.o~po m frei~a. _ per l'originalità dell'ingegno: a confermare quanto si seri- sn:i,o,per pervei:sa _set~ òi ~o- La d1fl~coltà ~articolare a!e Ir-ls Murdoch ed Elizabeth veva tempo fa a proposito di mm10 e volonta di d1struz10- {roniata ~n « Thts S!de of th Montagu. Ad esse conviene Angus Wilson Will!am Coo- ne, conduce deliberatamente Truth 1t e quella d1 scnvere ora aggiung:re un~ tE:r~a; ~a.- per e<:f a~tri suf rit_orno ~a .par- ~o d~;~Ol~toe c~~vl~? !?1-ainr~=~re~~m~naz.o dr~~~\~ cl~~= lage Pulve1taft, don~ne_ 11- te dei g1ovan; bntann1cc1 do- vina. Le sue segretai•ie ridot- ghezza Interamente dal ipunt~ lan~ese come sem~ra. md1ca- ~o molto sp~r1mentare alla so- te uno straccio ne sono un di vista di <Una ragazzina. di re 11 suo nome. Di Ins Mur- Ilda costruzione del romanzo esempio. Julia la pover-a mo- Lredici anni, .et.Afra tutte m– doch, che conta accanto a Kin- classico dell'Ottocento pur rin- a!ie, è stata 'da lui poi•tata certa e difficile a cogliere. In gslew Amis, John Braine e novandone lo spirito ed ade- iworlo della oazz,!<a, sarah una breve nota introduttiva John Wain fra gli spiriti rivo• guandolo ad una società ed un viene sistematioamente tra- E!iz,abeth Montagu avverte luzionari della nuova narra- costume lntei;:amente mutati. SCU'rata e maltraLtatio per ge- che il 1·omanzo inon è ?asato Uva britannica, s! è parla- Il car.attere dominante in losia d'un suo inn~ito talento &u,alcun ele,:nento a~tob1ogra: to a più riprese. Una certa • The Thing Desired • è Adam poetico ben superiore a quel- fico. e~ ,aggiunge d1 renderS1 Pag. 3 f"austo Pirandello: Composizlone i~fluenza ~ell~ letteratur~ Chard, uno scrittore cinquan- ~oad~~~bi;ly~ ~~~~f:.lo udne~}';;~~;~o d1~~d~e 0 ~~~s~~~ ~1ancese d.el_l ult1~0 do~ogu.e 1 : tenne molto n_oto.e poco Jet- americana cinica e disinvolta, trebbe scrivere un aibro cu- ,------------------------------~ 1 .a è. sensibile nei suo, ~rimi to perchè è rmsc1to ad otte- molto amica di Ohard -rivela ,,ato qudnto allo stile con con– l1brl, se. ha po~uto es.eerc.itare nere una rinomanza con una 0 Oaroline di essere stata per sapevolezza ed aPProfondito u~ ~ascmo sm lond1_nes1 co- opera mollo esigua e di Jet- molti anni l'amante sua e di nell'intirospezione psicologica st;tuis7e ~rò un p~r~col_oper tura difficile. Sono fenomeni essergli infine sfuggita per qua-le e This Side of th~ gh sv1lupp1 ulteno1ri d1 una verificatisi ovunque. Adam miracalo trovando un i'llu- Trut,h 1t, Quanto ha voluto, e scrittrice incline a deform~re Chard vive in un'ampia e co- sorio aiuto nell'alcool. Oaro- n~1,rare la s~oria come è_ stata un talento notevole costrm- moda casa di campagna del line stessa assiste in un mo- vista interiorynente vissuta gendolo all'assurdo ed allo sud dell'Inghilterra dove con mento di crisi a·lla demoniaca da u~a ragazzina come .sarah artefatto. una segretaria che si trasror- trasformazione dell'amante 0al't'mgton cercando d1. con– Su Elizabeth Montagu e La- ma subito in' una vittima, ~!!~bile e preml!roso in un sel"Varne l'accento. oarl1c~la: lage Pulvertaft conviene so!- cerca di portare a termine un md1v1duo malva!!Jo e crudele. re. la. !rysohezza d1 ceI'f.e 1m rerm~rci perchè. pur con. ~i- libro importante cui affidare Q1;1esta !mPr(!vvis~ tira~for- ~~~~ddi~n~~che le brusche screz1on~ e grazia femminile per i posteri il suo nome. Per- maz1one_d1.nanz1 .rgli occhi de) A noi pa,"1?che ci sia pie– ambo s!, 5 (!00 affermate co- chè cfiard malgrado una cer- lettore e. il punt~. debole d~ namente 1·iusoita. Soritto con m~ .le ~:usi.cure .rra le narra- ta fama ed i vantaggi mate- e Ti~1J:1:rai-1 De~n~d \1r~al~- garbo ed <Unasottile vena di tnc1 p1u giovani. Se le ab- riali che gode è un infelice. f{ ti d ' e e PPVr-1 umorismo il romanzo ha un biamo nominate assieme ;,?ò La moglie, Julia, è men tal- h:e~~aufo ptes~~.! al I t:;~ fascino ,peouliare. .Elizabeth non comporta. però, alcun ,e- mente una squilibrata. Dopo lTo del-l'intricata tram-a 'I.Inca- Mon~-agu_ha avuto ~ accorle~– game letterario. Luna e la averne a lungo sopportate 1~ rattere complesso fatto di Z-? d.1 eyita1"1?le. solite .des~– a_ltra S?no mol~o prome_tte~- stranezze e le crisi di melan- cont,raddizioni ma cin questo z1?n1 ~ un amb1e::it~ d1 fam1- ti ma il .loro. mgegn~ e d1- celia ha dovuto farla partire il compito si e avverato ~u- g\1a visto d! ~n bimbo od un: • verso. Nei casi va pero sotto- per la Costa Azzurra dove in perfore alle sue .forze Il t'i- bimba. Sce.,.hendo come m:o. Lalage Pulvertart lineata una consa'Pevolezza una casa di cura cerca un po' sulbato è sconcerta~t~. ben mento ~mid~nte della cn~ . . . delle esigenze basilari del l'O- di ristoro. Ed anche la figlia diverso da quello da lei scon- un ,peid O I hva~n:z.a tra Gia altre volte abbiamo sti femminei nella narrativa manzo. In questo le inglesi Sarah cominci'<\ a dieci anni tiato. Ma se cotesto diteito sco-;;,o ~ Sa~ ii.1 essre~e 011~ sottohneato la crescente :n~- e nella poesia italiana con- continuano a poter servire di a dare segni di strambezza a guasta la cosrM1z1one roman- ":-~ d'~- ~r · • ~n. 0 ma portanza dell'app dc, femm.1- temporanea si può riconosce. esempio alle coetanee ed an- scuola. zesca di «The 1'hin,g Desh·ed• [:i 'lln'a 1~\:nd\1 ~/ 1 i~~~:i le n.ella .narrat:va , com1:: ,n re che il y~ese. dove l'appor- c.he.ai coeta~ei ita.liani ':"olen• Quando per un caso !ortul- il li.bro 1"imane noteyole per sulJ.a Costa Azzu-nra, la nar– poes1a. ,?1 tratta d un feno- to femmm1Ie 1n letteratura llen portatt a d1menticarle. to Caroline Arnold una be!;a fa l'lCOhev.,a ~ la vanct~ del- ratrice dipinge un dramma– meno d indole gener:iie lega- continua ad essere fecondo Perdura l'errore di credere lt 1 '. t . t . le scene e dei ,personaggi pre- tico conflitto coniuaale al to all'evoluzione del costume, ed in nulla inferiore a quel- che sotto 1·etichetta roman- ;:aga~za, da. d· s a~cia ta,d~n e,- &entati con sciolta naturalez.- quale la fanciulla a~ste ed al posto della donna ne.:ri so- lo maschile è l'Inghilterra. zo si possa far passare ognl i~en e e m ipen ~n .e i m?- za .. Da·l viag;,io in a.ereo d! anche in un certo senso par– cietà odierna ben dissimile da Da Virginia Wool! a Katheri- cosa. Un libro può essere mol- di, pro!e~sore~s,a di l~ngua m Juh.a nel. PrJmo c.arpit?lo 31 tecipa pur senza sempre com– quello che essa aveva mezzo ne Mansfield particolarmen- to bello senza essere un ro- una sc~o a pri, ala, viene con v.ar1 ambienfo .10ndmesi d~v1: prendere quanto accade at– secolo fa. Malgrado gli osta- te cara ad E'lio Vittorini. da manzo, volendolo far passare un/miei~ a passarE\tn w~ek- ft-erue.nta~?d · 1 pi:otagoms~~ to!'no a lei o megl•i? senza in– coli eretti dall'atavismo e da Elizabeth Bowen a Rosamond per tale si finisce per nuo- en . ne a sua. vi a .A am tu\ 0 e ni 1. 0 't oi-eciso. ossei ttnl'ne le VE;"re rragioni. e ne! un comp.lesso di r~gio~i d'!n- ~hmann., i nomi di scrittri- c~rgli. ~uesto .s~nza parlare ;ohna~~ist~e n~~ :"r~~~t;~rc~! ~aa~o~~cir;~s~fa 8~ il~1v~r~ ~;t~cl~ t~~n ~~b~~r~ dol.e var:a a.nche .1 Italia. s1 è 71 oramai famose nel mondo d1 talenti g~num1 che ':"engo- Caroline. ragazza moderna, taift è una giovane narratrdce britannico di oggi che si dii– messa 01 mai decisamen~e su intero non ~ai:icano ..Non voi:- no. spreca~1 forza~doli alla vive a Londra la propria vita suna quale sem'b1,a si possa ferenzia da quello so,ito del– que~ta stra~a. La lette:3tura, remmo po, .dimenticare Eh- scr1tt~ra d1. romanzi che loro senza rendere conto a nessu- puntare per l'avveni-re. loaipiceola borghesia subur:ba– com è natuiale,. ne poita. un z~?eth. ~en~,n~ che è. fra le non s1 addicono. . no provocando ardenti omag- EJlizabeth Montagu. già al na particolarmente caro ai rl!Jes.so. _L?ntam sono l t~m- p1u or1ginah, I eccentnca Ivy Lalage Pu~vertart ~a mve- gi maschil: che non sempi-e terzo libro, è più matm·a e naTratori degli 'llitimi Justri. ~ieg~: e~ 1 ~~~ie AJfi!~f•q~~~: fe 0 r'~~~fin~~•~~~~;tlor~h~1 ~·~~~ f: ~;1:~~{i~ 0 a~ 1 :aT~:c~~?~; b!~ ::~r~~~~1e~?: 1 h~u:~~ciD-~et;puo~ t~ !~~u\!in~:i p~!J~~:.e;\\:~ inf~~eTet rpl<;r 0 1 '~"o~!~~i ei:1i~ do si poteya parlare di !j!:.- ni ambienti londinesi tenden- sired • (Seckcr and Warburg giovane architetto, Hugh De- condo • The SmaH Corner• è \age Pulvert.a!t ed Elizabeth teratura femminista. Allora ti allo snobismo, la maliziosa edit. London) è un romanzo kicott. del quale si è innamo· uno dei romanzi inglesi più Monfugu,hanno in comune la le vere'5critl'l"ici erano da nor Nancy MitfOtld. ed Antonia complesso che nella sua im- riata iniziando una 1·elazione acubi e personali d~accento preoccupazione di eviibare i una grande ecccezione. Oggi White .. Queste sono però sol- postazione ricorda la tecnica che sbocca però quasi subito che ci sia stato dato di leg- luogtii comuni della narravi.– invece sono pari grado se tanto le maggiori accanto al• di Charles Dickens ed in in un increscioso lnOlòente. gere ne~li. ultimi anni co~e va. e di Tifletb?re una. realt.à non addirittura pari nume- le quali numerosissime altre I tempi più recenti quella di ~rofondamen~e tur~ata Caro· opera di .g1ovant. • ~hls S1de odierna soprattutto 1PS1Colog1- ro. Inutile fare dei nomi, da scrivono e pubblicano a voi- Angus Wilson. Benchè vi sia hne Amold. s1 laSOJa consola- o!. the Trut.h 1t (Hememann, camente .e m?l'almente. Un(? Gianna Manzinl ed Elsa Mo- te con notevole successo. una figura dominante. un ca- re ed avv1~c~re d_a Adam ~d1t._ London) cpf!!~ma ora dei pregi dei loro ro~anz.i rante a Simona Ma~trocin- . Da un pai~ d'anni si. è in- l~tlere. più forte ~ p.~nun- ~~a~ni:a;t~I ~·;ro 01~!!1acob~~~: ~rv:)ld~1~a 1 :ci-i~~l~!~ 1 ~iu~fi 1 ;l~~ \ad~giilu:1~\à· !-'3dl~cJ1~~à Q~e e Lall~ Romano li. cono- fine av~to l avvent~ d1. un.a ~m~o d1 quell? degli. altn n~l-1sca disinvoltura del nervoso la fiducia posta fo lei dai cri- non è esteriore. non si esau– sc1a"?o tutti e s~b~ne m ~o- g~neraz1one nuova d1 scnttn- I esistenza .~e, quah ~sere1~a Delacott. Ambo gli uomini tici [in da quando ,pubblicò 1 ,jsce in cifre e procedimenti d.o ~hverso. tutti ci sono pie- c1 separate da quante la pre- una m~gari mvolontar.1a ed in sembrano impersonare penfi- « Waiting ror Camilla•· Eli- teonici. come ,avviene sovente z.ios1. . c~dettero no.n s?ltanto da una parte mconsape~ole mfluen- no trc,pp 0 mentaMtà e stile di zabeth Montagu non teme Je fra i giovani francesi, ma in- Premesso questo e nlevato differenza di eta ma sopratut- za, i protagomstt sono nume- vita di due generazioni !or- di1ftcoltà, anzi le cerea. riu- veste l'essenziale del Toman– la bella fioritura degli arbu- lo da una diversità di spiri- rosi e d'ognuno l'autore cerca matesi in temoi molto diversi. scendo finora ,a superarle gra- ?X>. 0a 'Vtisi0\.'1eipsicologfoa. I) IARIO ALL' ,-\ICl....l.LlPER'l'A * Cultura r nuovi n1ezzi espressivi * di GliGLIELiJIO PETRO.l!I Con l'avvento del cinematografo. del– la radio. la televisione. con la diffusione capillare della stampa illustrata di tipo commerciale: il diffondersi dell'informa– zione diretta, della rappresentazione a domicilio di alcuni aspetti del mondo moderno, standardizzati secondo criteri in[ormati su ciò che può far più diret– tamente presa ed allettare la maggioran– za del pubblico, il mondo moderno si ò trovato d'un tratto dinnanzi a tanti pro– blemi del tutto nuovi, la cui portata si fa di giorno in giç>rno più vasta e per– ciò più preoccupante per chiunque senta la necessità di rendersi conto come e quanto, la massa di gente che per se– coli fu lontana da tutti gli elementi di informazione diretta. da tutte le pos– sibilità di essere inrtuenzata nella sua totalità e nello stesso momento dai me– desimi elementi, come e quanto essa si trasforma con la stessa rapidità con cui i mezzi di comunicazione sono giunti alla portata di tutti. Tutto ciò ha ormai creato non poche preoccupazioni negli sLudiosi di sociologia più avanzati e disinteressati: alcuni hanno già traccia– to un quadro !in'oggi tutt'altro che con– fortante e tutt'altro che confortato dal ·eoncreto suggerimento dei mezzi che pos– sono trasformare questa rivoluzione si– lenziosa ed in gran parte equivoca, in un rivolgimento che. invece di creare concetti ed aspirazioni errati, standar– dizzati, di livello assai basso: invece di rimanere in balia di specul.azioni che abbinano il grande affare commerciale ad un incontrollabile dirigismo psicolo– gieo e e culturale•· possa essere tra– sformata in -elemento di formazione ra– pida, di contatto diretto con le realtà che formano e arricchiscono, al di fuori ·di ogni stereotipia dei fatti e delle idee. Può darsi che le preoccupazioni dei «tecnici•· in questd senso. siano molto maggiori di quello che può apparire il danno di tutto ciò, in quanto la natura umana, nel suo com_plesso, d!nnanzi ad ogni cosa da cui e aggredita, spesso presenta difese e compensi che nascono per vie imprevedute, con soluzioni. im– prevedibili. Ma è certo che 9ue~t<_>e un concetto troppo comodo: il g1ud1z10 e la capacitò di interpretare del.I~ i:1asse. come si usa dire, nelle cond1z1om arn- bientali tradizionali ha sempre presen– tato una qualche capacità critica. sia pure a lunga scadenza. che ora. dinnanzi alla massiccia impostazione dei mezzi moderni di comunicazione, sembra de· stinato a spegnersi con lo spegnersi di ogni necessità di ricerca propria. di fa– tica personale nella conoscenza d'ogni fatto e di ogni idea come di ogni im– magine. Siamo realmente dinnanzi ad un pro– blema che tutti non avvertono, ed è co· munque uno dei più vasti che si pre• sentina alla società attuale. Non sta a noi. ed in questa sede, formulare un giudizio e cercar di fare delle previ– sioni; il nostro pessimismo dinnanzi a questo fenomeno della vita di oggi può forse valere quanto l'ottimismo di coloro che hanno la p0ssibilità di influenza~ queste leve nuovisi-ime e delicate del potere della struttura del mondo in cui viviamo. Certo è che l'enorme diffusione di questi mezzi e la conseguente menta– lità che presumibilmente abbraccia le masse popolari e le accomuna tutte malgrado le loro antiche diversità. la– scia l'arte e la letteratura pressoché nei suoi unici mezzi tradizionali ed antichi. nel suo st3to di sempre; ciò conferma cbe ancora. allo stato attuale delle cose. che l'arte e la letteratura rimangono un elemento della vita che agisce molto lentamente e mo I t o parzialmente in estensione, mentre può a tutt'oggi ed a maggior ragione agire in profondità; lo deve giacché i mezzi moderni hanno definito e direi ristretto il campo della sua e azione>. E" un lungo e difficoltoso discorso questo, nel quale non è detto che un giudizio come questo debba es– sere necessariamente esatto in tutto. ma porlo alla meditazione di quei settori della letteratura universale, che sembra tanto sbadata e sbandata e grandemente influenzata da questo nuovo stato di cose, al punto da cercare di inserirsi alla pari a fianco dei nuovi elementi, piut· tosto che distinguersi per meglio rap– presentare se stessa e applicarsi ai va– lori ad essa affidati da sempre, penso non sia fatica del tutto inutile. GUGLIEL!\JO PETRONI A questo punto, a due ter· i;ie ad uno scrupolo ed una l'~r,yazione dei costumi. il zi del romanzo, quando di cosoienz,a d',artista che si 'Uni- g1ud,1z10morale. DoPO •le pro– Adam Chard come anche de- scono in lei ad u.n genuino ve di questi due rromanzi <ia gli altri numerosi personaggi ingegno p·er 1a narrati,va. Pur Lla•JagePulverta[t e soprattut– il lettore ha un'impressione ma'Tltenendo 'Un'unità di tono lo da EHzabeth Monl'agu, si abbastanza netta. t<Utto d'un ognuno dei suoi libri è d,i- può asoetita1·e molto. tr-atrto si oapbvolge. Chat·d verso dal Pl"ecedenlie senza GIACOMO ANTONINI 1\la!SsimoCanwigJi: Figura Ll ,11.11\'0 1\'EL SACCO (2) * VERSIDI ZONI Verginelli e Serricchio * tli GIORGIO C,.lPROXI Ah. se questo Dalla mattina alla 3era (Presentazione di Valerio Volpini. Istitu– to statale di Belle arti in Urbino), anzi– ché il Pro[. Costante Zoni. semplicemente ce lo avesse spedito Costante Zoni. di nient'altro ornato che del nome e cogno– me, e cosi convinto della propria .nat~– rale sostanza d'uomo da non sentire 11 bisogno di metter, sull'uscio di casa. tale targhetta. Ci troveremmo ora in minor soggezione, noi che non abbiamo mai posseduto un cavallino o un asinello da anteporre al ~=~~e~:r a:I i ro;cs;hi(~~is:!~ta~?;a,a v;e:e7:~ mano il desiderio di scacciarla (per ben leggere), come fumo che• li offusca e confonde. Data questa tiratina d'orecchi al Prof, il quale d'altronde si sarà accorto della invidia bieca. con piè ed animo più leg– geri - e con la maggior discrezione - entriamo nelle pulite stanzette di Costan– te Zoni, o meglio fermiamoci col cap– pello in mano nell'entratura, dal mo– mento ohe egli stesso. avendoci· sentito varcar la soglia dal fondo del suo studio– lo, con voce cosi umana e cosi poco dot– toresca (e col più urbano garbo), amabil– mente ci invita: Avanti. Il meriggio filtra tl canto dee !1a(/etti $I odono q11e1 gridi 8trettl 11ell'a•a.. Anche q111 11C/l"aria apparentemente (d1rnenc1ca /a negha. fa i suoi pau, 111" in /retta nt !enta. anche qui tl tempo 11011 & allenta. Jl riverbero sinisgalliano è chiaro, ma appunto per questo abbiamo ceduto vo– lentieri all'invito, e abbiamo aperto que– st'altra paginetta: Per una bambina app09! 710.ta al cancello che parla con la gallina la chiama amorc,,olmentc diee lente: parole d'int~a la gallina ha l'0<-chlo at1scntc 1r1a gli occht della bambrna lucidi ch,art Tidenu sono d'11n'innoce11;:a che m, dl:tpera Dove, peccato. c"è appena un ver~o in più (il terz'ultimo), ma dove già scorgia– mo anche una gentile grazia nella rag– giunta semplicità. tanto da disporci di buon animo ad allineare questo giovane (così raccolto nel proprio pudore. e così attento a non sperperare la propria cauta gfovinezza in premature ambizioni « mag- f!~~~i,)sr~~~!n~i a!r~1~~sio~:!a~=~i~~t ~\~ mostrano d·aver compreso, con sagace umiltà, la lezione [orse oggi più che mai necessaria: vogliam dire l'u opportunità 11 per ben cominciare, di affidarsi a un'edu: c~zione, senza pretendere che il lucignolo sia un cana po capace d'incendiare il mon– ~? quan.do ancora l'olio (ci sia perdonata l 1 m magme alla De Carolis) può essere contenuto n'el cavo della mano: ... Sono q11c111chr pas:tt"ggrano su/ ponte ,..,u? costruiranno, de quelli clic ~anno il dolce µ,a.cere da toccare certe sere l'altra nra con 1111 piede Oltremodo 1,e1•e. .Oppure. se vogliamo un rapido esempio pieno (dopo aver letto Quìere, Il viso Lar– go. A Giovanni. La raga:::a e/te dOrme. D'autunno, Mattina al pozzo. Lungo il ca- 1mle. Lasciate ch"io mi pC'rda. ecc.): Dalla mattina al/o .~ra suonano t11tte le campane e l'!lria s, rir111711c r.ome glt Orci sotto le /onta ne. Dopodiché. e dal momento che siamo in tema di pro[essori autori. verso altri due allunghiamo questa medesima volta la mano. e precisamente verso Vinci Ver– ginelli e verso Cristanziano Serricchio, mittente il primo di Ceneri di paradiso (Guanda. Modena). l'altro (Edizioni del- 1'« Albero 11, Lucugnano) de L'ora del te-mpo. Verginelli non è certamente giovane quanto Zoni. e subito lo si comprende dal gusto diverso cui si abbandona. non pro– cedente spesso (basti citare. oltre il titolo. la dedica: Ad Alante Di3alante dedico) al di là di certo Pascoli-D'Annunzio e più di rado del Crepuscolari, generoso e istin– tivo al punto di rischiare quasi con vo– luttà perfino i [ormidabili ruzzoloni nella retorica che un tl\le c1 abbandono all'onda canora II comporta (Dante Alighieri, gran 'maestro oscuro - delle celesti. cos~ e deHe umane. - di questa vita che a me troppo è grave - dimmi qual senso sia, dimmi l'arCano ...), ma non al ponto - -e vedremo quale educazione lo salva - di ripeterci per filo e per segno la !ru..<:ta immagine del galante cavallerizzo inter– ventista cui tanto dannunzianesimo ci ha abituato, o di ricordarci in tutto e per tutto quegli straordinari benemeriti i quali, nello sperimentare da vivi. sul loro corpo non vile. i perniciosi effetti d"una malattia mortale (nella fattispecie ciò che potrebbe accadere a un individuo dei no– stro tempo nello scrivere il proprio lirico diario come se il Novecento, col suo quasi feroce abito autocritico, non lasse esistito nemmeno per sogno), poco o nulla si cu– rano dell'imbarazzo in cui pongono co– loro stessi che son costretti ad ammirarli. Basta infatti sfogliare con un briciolo di attenzione questa prima raccolta di Verginelli (alla quale. avrebbe certo gio– vato un maggior rigore nella scelta), per accorgersi come la sincerità dei senti– menti, riuscendo in più d'un punto a fre– nar la briglia sul galoppatoio, finisca an– che col comunicarsi intatta proprio lad– dove essa appare più controllata (0 teTTa ·mia. - o bella Puglia piana, - terra l01H_ona!). prova di più. pagata pagina per paima, di come un uomo che abbia qual– cosa di veramente sofferto da dire. anche se non riesce sempre a impostar bene• la voce, trovare dònde està. la sa.lido per la ~~f1·~~C:~~ioechneonqu~n;i~!3iti:~~• a e~~~ scri\'ere: E allora. a.dd.iot Son passo. come tl mendtco. chino alla, porta deua tua giornata, chtcderu !'obolO. Altrove e con altrui d1SS1pa. l'oro della. tua. giovm~.::a.. Ma i .sogni che nnc13f quelli neS3uno t1 9--orga o li rapini· serbali 1ntocchr: at g1orn1 di -~Q:tallore, .<terball tutti all'orc d1.spogltat'e: brughiera brUlla onde dcttot3i tnt.:ano Il deprecato apprOdo. e quanto sch,antot Parole ferme e se,·ere, certo lontane da ogni vacuo esibizionismo ritard3'tario, cui la buona educazione classica non toglie bensì aggiunge verità. cosi come accade sempre nel discorso composto e quasi au– stero di Cristanziano Serricchio. il quale nella « Collana di poeti contemporanei di– retta da Vittorio Pagano» (cioè da un uomo che non consente dubbi sulle pro– prie scelte). ci ha spedito. come abbia.mo accennato. L'ora del tempo. Vale a d ire un libro che pur non rivelandoci. neppur e?50, lo scandalo d'una voce decisamente già spie~ata nel senso della novità, fin dalla prima lettura mostra tuttavia nel– rancor giovane autore. una notevol~ pa– dronanza nel muovere la non fragile or– chestra. la quale con varietà di modula- 2'ioni•. sul fondo d'oro d'una tradizione 11lummata dalle più lucrose esperienze europee. sa approdare spesso a risultati <,come. ~d ~~~pio, in CoUine) degni del– I aura d1 c1v1lta letteraria che intorno al- 1'«Albero n spira: Oltre QltCl filo che tt COJl!7IUnge al quoh rCgiOni dormono o.11s1ose [cielo c!cl nostro umano 3tuporc qua.li t.:ette bagnate di lUce, crrna/i OS3urd, ~Il ch,ar(' l'OUntC, IQll'J1ate C'1ttit cne aCC('ndnno a .!Cra multicolori: i;etrme. L ans,a che ci rendeva eterna ;. forse ift que.!ta fuga obliosa di piant l'Crso 1tfL pu:1to remoto, dot·e ha t-oce 0111~.!ima. il 11mqo lntcrm•nato 91or110 e morte non pllt di frane 1nepara.bila [OdDra ... E qui racciamo punto al nostro strappo alla regola (che è quella di parlare dei libri secondo il nostro capriccio più che secondo l'ordine dì spedizione) già pen– titi d'aver messo ancora una' volta ùa mano nel sacco, carichi di rimorso come siamo per l'ingiustizia nera ancora una volta commessa verso i tanti e tanti altri volumi e volumetti giacenti da anni nel fondo. (Ma come non essere ingiusti, quando in Italia si stampano più raccolte di poesie che sillabari. come Se davvero questo fosse un segno di civiltà?).# GIORGIO CAPRONI Enata corrige: nel precedente articolo (< l'irresistibile spagnolo lorehiano » non era che <e Pirrestituibile )) ecc. E il bonu.a non era che il bonum. ll resto, pazienza.

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