la Fiera Letteraria - XIII - n. 9 - 2 marzo 1958

Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA Domenica 2 marzo 19.)8 ;t l\'::rr~1~~~e~rlo~u~: ?n;~=ti!!tc~:i~~:een:i~IÌ-----------------------------------------------------------~ stimpe&ni? ~ - sipotrebbr ~~?e~;E:!;[;i:t~~d:rui i~l;r~~=t!i~~a:i:~ Zava·tti·ni· t' i·nsegna l'entusi·asrn· O ~~r~ 1 ~arl~i~~~~ ~rsonaui,o (quello che .11. dic~ tità r1.tmica con. un puro sue- ~ tm:i~:-;~ l~ &J;s~~·:: 1-SOQnapaoarlol. tu ~•ungi cedei'$t di notazioni e raffigu- co già bene avviato: ba!tcrà ~l~O\"OCC, tra parentesi, il oo- razioni senza inte-nnediar.i, a un semplice aggrottar di ci- dicUlo che ,>a;gnerai 1Utohe .i:1 ram il graf.ioo del fluire vi- glia. un mezzo 6 oaparo. baste- quello che si dice biso,gn.a po- tale con cui tu pas,i daH\ma * rà annuire. perchè Zavattmi gc~o lasciamo commettere ~~~Qii~~ ~~~; d 1 • sappia che l'amico pe114a una una p:~~a. venlaJ,e violaziOIN? L'altra s:ntassi. quclla pill strut- V I T T O R I O D E S I C A ~s: ~~~~~o d~~a~o~~n 1e1: di domicilio. iP.roprio perché: so- turale. dell'mtell:eenza: il ma- l'ospite. ma pe.rcbè quello del ~~~ ~o la~'l()~!aq~o '\n\~~ ~~ese~to:fad~'a~nU_a11c~~ Sono ormai molti anru che lo conoseo C~re Za\lat- ~av;,7en;ra:a~c~~r~~e. 50 : 0 r~ EOgigett-icin<'ma:ografic.i e quan- cui ci ei presentano 2e tu~ tini. La nostra collaborazione risale all'epoca in cui io rotta. il lavoro dello scrittore. do li 6Cenoggi. sono in gr,ado fantasie, anche quando sem- diressi .. I bambini ci guardano .. e precisamente nell'anno ~ u•Jo dei problemi ritornanti. ~~~~ do':>m:~a ~~~; ~:wi. c ~.!:t~1 : .f{~~.in; :f:~~ ~~n~ll~f!e!i3ta~:S~a ~i:z~J!. 1: 0n~~a ~~~6~: quotidiani, dfrei. di Za\·attini. cl hai confessata, eont.ioua a pa...-f:ire per la tangente. cep1re il nostro rapporto d"amicizia distaccato da quello so~~Ji!_rl~~tr~· nn~~r: ~~= v!'vere. a comportarsi •1oogole Dici e ripe."i che noo v,ioi della collaborazione. Perchè lavorando con Zavattini U mo; questa pub esser la chiave situaz.!oni che subi.ce o sì crea. parlare se non di te, di te. di accorgi che è un amico, che non ha altro desiderio che del suo continuo far po.sto alle (Qui ci \•orrebbe una dign!s- te. Sa.resti pronto e.nche tu a quello di esserti utile. Ogni 5UO SUjgerimento è fatto idee sociali che gli si affolla- fliOlle su:Ua tua ,:,oetica di au- incolparti di .narcisismo; al qua- allo scopo che il tuo lavoro sia perfetto. Uomo e colla- no nella tuia. Ho scritto altrr tore clllematogreJ'leo: orbnandia- le però ci rifiu~iamo di credere. boratore instancabjle: ostinato. nel voler modificare volte e pos60 ripetere anch, mola l1'I nota) (1). Ho visto eo- perché gli mance. l'attributo quella scena o quella battuta. telefona. per esempio, qui. perchè ml par proprio me ifa.i soo-ge.re i momenti dei Condamenta:e: di escludere gli durante la notte quando già da parecchie ore dormi non abbia fatto regt"ffsi lo Za- tuo.1 pel"$()naggi da una specie altri e di •l"::.oUSCire antipatico tranquillo per dirti con voce entusiasta e vibrante la vattinl - assedlato • dalle - di irruzione mimica nclb loro In ogni caso.. e per la parte di modifica a quella scena o a quella battuta. Testardo. nel Idee, che lo scrittore non .s-i pen,ona; che di colpo sembra mondo che ti. conu,ete. ti con- voler sostenere un suo punto di vista che potrebbe attendere a sufficienza dal m<>· preesi.stesse, ca:zata e vestita. fermiamo lii delega di tar<:i apparire caparbietà. puntiglio: invece non è altro che mento in cui gli ,si cooftgura .o carne ed ossa. all'atto col con<neere a::cune particolarità e partecipazione .al tuo lavoro con lo scopo unico e solo. un •motivo.... (dalla ca.salinga quale l'hai suscitata. Ne95Ullo aspetti di noi stessi. che forse l~~;Jiil'lr,li~~ di suggerirti bene e di far bene. Preoccupato, quando abbandonata. alla vita ne1 pensa alla tua Immaginazione, credevemo di 6a'l)ere, che 11.J"ice. una sce.ne ,;giatura non è a buon punto e allora .sono ..bassi,. alla storia lirica-eco- mvenl Iva. memoria ed a;per.ien- versa non &\"evarno mai ,,istl giorni e giorni di tormento per le correzioni. aggiunte, oomica del suo paese natale) u di cose '\-i:ste. quando im- a occhio nudo. tagli. spostamenti di scene. Felice. quando il risultato al momento in cui questo mo- provvtsamente, dopo un breve Credimi, tuo a!!.mo !""'_.._....,._ è a parer suo soddisfacente. t!vo potrebbe egsere tradotto. mugole:re e accozzare 6~Jabe. GlACOMO DEBEN'EDE'M'I lo. sin dal 1942. ho sentito questa viva, amichevole. assai valldamehte. proficua· dopo ~che balbetto accom- { 1 ) Per za.,-a.tt.tniacntt.ore cl- partecipazione di Zavattinl al mio lavoro di .regista: mente, in parole di .scrittore pagnato aa un -annaspare come nematoltT'Bnoo. tn principio c'è mestiere che ha tolto a me, ormaJ. la pace e la tran- Zavattlni ha bisogno di realiz. se cercassi, quasi, di creare lo sempre un tema plut't.06t.o che quillità per le grandi responsabilità che ho ,assunto verso zar 111ubito. dl po.s.1are oU-a..: 1 o- =~- ~i ~~ii g~ ~ ~ ~: ~=it~~u:.1 ~~ 11 ~~~.1:tW~i ein1:orC:~:i~ 3 ct 1 iu~~~~ 1 b~~n:~...ne cbe ri- ;~et~! pr;iilto 1:g1ft:~~ial~ ~r;1~ S'Uepa-ro1e. ~l)Or,S,$ibilesospct- ;!~~to ~~~~~ ;:: co.rra a lui è messo sulla buona strada. Ogni collega cM pagina tutta sua, che porti I.i. tarli di i:strfomsmo. pa.r~ooa:r. te~Me dl UIOm1ni. donne ba.m- abbia bisogno di lui di qualche consiglio o aiuto è accon- suo nome e cognome. purchè ti a~ _un attore., a braccio che b1n1. cbe ia &ocletà. u momento . ·".---1111 tentato disinteressatamente. Come si pub rimanere in- rtdea non gli rimanga tra le entn :.n una de...e we masche- star1oo. la I rase I dett'econom.J!l sensibili di fronte all'amicizia di questo grande lavo- mani come un carbone che re; nemmeno a un attore che e da::. lotta per I'eslatenze. co- ratore? Prima di finire quest~ poche righe su Cesare brucia: se gli nasce in un col- interpreti un COJ).ione d3J qua- strtn,rono a ,1.,-ere senza peri- debbo Gggiu..-igere che oltre all'apporto di intelligenza, loqulo con un amico dialet· le s!a simtùtaneamente i•auto- fl"l!L91 e a ohtamare pa,ne 11 pane. di capacità. di alto senso poetico della vita e dei rapporti tico che .se ne Impadronisce. e. re; ep ,pu.re qucll'invis!.bile oo- Zlwa.t.t.lnt ,~ eern.1>re d!m.olsu-a- umani, Zavattini t"insegna una cosa che è necessaria al laborandola in qualche prati- pione è r~ros1ss1ro, lf<>nllto~:, ~~ :fo e~:e,::ti1~ 11--'-----..Jilll,.loiiW:l:.ill.::C.A.;.;i;.. nostro lavoro: 1·entusiasmo. ca iniziativa. magari un co,1- di tutte i'e d1dascalie. Semmai, P!& &P0a'lta:-JI <1ew, inol"CJISt.&Zionf VITTORIO DE SICA gresso di pensionati. un bol· si penserebbe all'estrosa. auec- ~rtche. è 'l)Ol!,.'9Lblle r ndere ._ ___________________________________________________________ _J tettino. una lettera aperta. una catissima imitazlooe di un tipo oueue oa.tei;i:orleorol>OT'Zion81ta- interpellanza. c"è il caso d della '\·lta. che però la vita iDon mente teact <li Chte.mar oa.ne 11 ------------------------------------------------------------- veder lo scrittore raSl!ierenato ~b;~~'Jt~! ~fq~ ~È4?.] DIVAGA z IONI PRETESTO DIARISTICO E CORRISPO DE rzA INTERIORE 7!;!~;~~ [;: ~~-ai ~o ~rl~~co ie.:;;,:~; ~.:~~-~~~~ * ~~~r~ ~~1g_ ~l 0 :~~1~1 ~:: ~l8Dica: f'\l empiricamenr. racconto. SI tnte1rra invece c1a ~:i~! ~~~i~li~~r~~o nelà~ ~f.J~jf~:É ~~7~iÉ. Slilla forza dell'occhio Un ponte tra il "moth 1 0 lirico ela"buona azion",, ~r 1 ~·!:~fi;:i~ =-~ fa u;.n=ttrie :~ ~=tG~~~.,Z:O~~~ * " r- d e6.sere onesto di volta rn vol- !~~~~i ~ c:::{f?n ~~ ~~i:n~~.ai:~1~ 1 °F ~= di GERARDO GUERRIERI ~a~n o~c;%:~ 0 ·a ~:e:de;/~~;O l"u::iico, insoslitu~bile modo che son.82R'.1. che certo a,"i::'"&."lO irtA * sto con le plnze quel carbone tutti. dopo averlo visto. giure- una • prll~a > e obbed!rano d ~ Se da qualche anno sono un mera\'iglioso scrittore! oppu· ~c~[:";.f~~~~l s~b1f:7~ ~ ~~tr!'"% !~u~~dft:v:d ~ra:~7'1~ ~e&ta~ ~- t'~n Sl~1i~e~1t~\ m;n.~~:; ~e~!~~~gtii. ~~:i~ts~o_P;i di 1tlAH CELLO J!E iVTll ROLi termini di accusa. la funzione 1~contrarlo io ~ p~to im~e: solto.nto tn una &erte di az!oni. cosa) lo devo sl a alcuni gr.;o. considerava io.lsomma 6empre • . . . dell'uomo di cultura in mezz,> ,·1~0 della sua ~1tu~one. L hai r"lcementeno ouens st.rut.t.ura. di morti come Stendhal. uno di una specie: uno d1 qucl- Zava,hnl è pruna d1_tutto stl. scrittori e gl0Malist1. ope- Spagna. la febbre del fieno • t . . .. i alla società. e nei termini più preso a:1a perif~rla d~ m~ ro."'ff1ru:ra:10 QU?ll"ideG.diventa- Proust. Doslolevskij. ma lo de- li che leggono Proust. uno dei un U?mo buono; _forse 11 mio ratorl e fotografi, quando Ja- · e miu.a O nei suoi piu spontane ruvidi. polemici. eccolo m.a– mento C!hevolevi farg11 espn- no anche emb.emat.tct rappre- vo anche. e mi piace dirlo, ad compagni. un timido. ecc. s, c:1terio di bontà e troppo tra- vorano. per lui son tutti bra- cent~ altn argomenti mdiffe- mo_vim(.'fltl. ti NoSlro appar_e nlfe6tare il suo odio implaea– mere. e hai centrato quel mo- serrto.tlv1 dells ioro condizione alcuni VÌ\'i tra i quali Z:n~atti- serviva cioè anche nei rappor- dn1onale. per alcuni: chè buo· vi. Riceve una telefonata ur- ribil1. sono arrivati al traguar- po1 pubblicamente m coperti- to per la bella pagina scritta. men!o. Del tuo uomo hei CO?- ~ana. 'it~~~~~':: ni. De Sica per esempio. che ti personali d1 quelle sue in- no per me significa pen;ona gente: "'Sai. Cesare. dovrei do in gruppo serratissimo. Ed na come dopo una oondanna a l'a quale non risolve niente al– dens_a~o_Je Gbi.tudini•. ma,me. mcrit.e ~ 6t~t sèn:za che ma.i pure. mi ha insegnato parec~ superabili. stupende doti di l:a CJ..ualeopera . onest~ente farti. una sene_ di fo_toper un arriva anche il fotografo. ~orte: e non c'è Uolavolt;3 che tro - egli afferma - che una erechta di costume e di iinguag- lo!i1 s. 6 P6S~to per 16 testa d'\ chio m fatto di sincerità. ave- caratterizzazione che ml tao- con ,.n,ude mtell1genza, 1one- serv1z10. Potrei vemrc? .. za- Dietro la schie:oJa.nella glac. 10 10 veda su quella nbalta personale ambizione. Scr \·erà gio. personali innovazi.?W,. il urasfl.lnmarsl. dl areouar..t unn va l'aria di parlare con me n~ esultare _quando. nel buio Slà ~ura ~ semplic_e _isola.un vattini non h?- tempo; in quel ~:pod~ ~;le d~lc!i:\'tio p~c:~lt~: ~~:!st~~a p~ta di a_ffet~~so ~~t!og.s~~~~t~i ct:r Pi~~\.~~Ì =to eil ~u:ri!~~- ~ts=; ~:e1~ : =bi~~ 1t~: :~\t~ia~rs~ia~iio~e.coc~: ~~ ~~a :i!a fi~~:~~o:~=~~~;i~: recf ~e\1 ~=~~~ c;i 1 v~ff~~~= ;:;i~~°re 0 f~~l~a d~:Ì~ ~ sime lampade che getta via No. Zavattuu è assai migbo- e dall~ censura che •~on riu- presagito il decoruo del ,:SUo d~!f :~me1!r11smo1 tld.J~ so. il personaggio del limido, cale alla vita reale. mi met- ~re pu~bhca,_ !~nz1onale; ~uin• cis1oni di Mendez e da 11 a ~~~ae ::rih!~~v~lth,neiae~ra ~:nat:r\:~~o s~es~itr~~l,:;nt ~~!!to \i ~~recali:ondi~fr~eç~ ruturo. sen~ _com.met~e.rel lm- ~ :! c~re. ~n 1;1f1'~1 del~ o dell'intellettuale. o detrin- tono in uno. stato ~i indescri- i l_)er d avatttm 1~ h?ntà e una t;,1 quar:~ d'o_ra dovrà giun- fiamma. mentre Zavattinl con- fotocolor. E qui. pokbè oessu- «arà ad~irittura l"imped:.men:o b~ri\i!f! 1 : 1 m11':J~:~i:·s;~ ~t1 m~ g~~to ~n ce~ telle~tuale timido. I_nostri rap. ;:~~~1aai~~~an~!ro'::~t~f• J: ;~;;~. -~~f~~ t=~• :a c~°nmi ~:~~ ~a ~f~~l;~~io~r df~: tinua a conversare. a precisa- no ml cor;e dietro, e gli a_mici di fare 11 film. di fare il Q10:-- s!ib:.:e e il significato inielltgi- eroi ctel..ls. nandezz.a &Pinta &1- port_1erano turbati. da alcurye S_ica. che nella nua immagina- mezzi più utili. vatUni sul neo-realismo cine- re ad annuire a plUSSegglare· de .. L_aFlet~,. ml han chtesto nale. la collana. il bollettino. bile. Mi risponderai che questo 1;1m-ervsbn1le:11 « pe.tet.100doJ- !ra~1. che soleva dire al mio z1one (e nella realtà estetica) Sono ~nvinto che se lo scrlt- matografico, promes,;a nello a ·volte l'ami~ fotografo gli di dc.nvere .rn argom~nto sen- il circolo. la deputazione? F~r– è il dovere di ogni narratore Iammiraztone•. lnd1nzzo: quel Proust. eh. che ha una potenza di scarnifica- tore venisse a eaperc che Sa- scorso -anno solennemente e sbarra il J)86so gli alza un za !rmi pn_ma_il numero del. se, ma intanto bi.sogna subito che Si r..spetti O\icco.rdo; ma .--------------------, zione tale da calcificare a pri- ta-_iasso in persona, vellic11..tose.mpre rimandata per forza braccio, lo !a ;ppoggiare con le righe: mi piace de.,crlvere farei questa attitudine poli- speravo di a-vere indicato co- ma. vista un'intera sala a(lato- ln ury ccrt<? modo. con un pez- maggiore: tra meiz·ora arri- la schiena a un divano o con Zavattim come appare in prl- tìca. - e .solo in tal ~enso Za- ·r1 h" · d zo d1 pelhcola cmematoarafi la guancia alla parete d0ve so- vat?· qua nd o raglona ~n un vattlni è uomo politico. infa- me in te si spec1 e 1. :ri;az.t-e L mica, quan o mi si J)()Eiaad- 1 . - verà un amico cari.ssimo, col- no appesi i quadri coriandolo amico di profes.slone diversa tic.abile. _ è la 6\la croce e ~~f~iam1~~~e~ua facotà dJ a sua natt1ra SeRreta f:: ~~~a~pal~:U'~~nnt'~ ~~1fezfo~e~i\~:d~f fr:~o~gl~ lega in !ebbre del fieno, con della sua pinacoteca, e Zavat- dal !otoarafo. la ma delizi!. . Dlamo per d.imostreto il oo- mondo neorealistico e cataloga- 1<?·pub diventare utile al pros- una c~ra ••uova. e gli porterà tinl asseconda il lavoro altrui. Ve.ram~te cl vuole qualche .Ecco perche ne~ll ul~1m1an- roDa.rio• con lo ,stes:60 tipo di to. unmes.so in un fotogramma &1mosenza danno di nessuno. In -aggiunta un soggetto. o me- continuando il proprio: il ri- cosa di p1u che una profes.slo· ru Zavattl.ni sc.rlttore n;, fatto att!'V'ità· tu susciti anche i mo- che non conosco Perchè ve- Zavatt!nl prenderebbe subito ~!io una idea per un soggetto: sultato è fln ·troppo evidente: ne diversa: direi una condi- una fipec1e di ecliase. menti dei pel"SlOnagg.i,o Zavat- d.Jamo, di che c~a potreÌ tre- li taxi per andare da Sata- Zavatti~i non ha fatto in tiem- dimagrito dalle sapienti om- zione. valida in tutte le amlci- Se non che ... t.ra J>'lCC. usci- tini dei tuoi il.i.brl La dilfere.nua * mare davanti a De Sica? E' oasso. po a dire dt no: Mendel.. la bre, acciecato dalle luci. auto- zie, ma iessecziale con Zavat- ranno ben quattro libri da lui tra Qui e i tuoi personaggi ci- assurdo. Eppure. di fronte a , M~ le ta~le cose da dire sul- ,--------------------. tini: non avere cioè febbri del scritti, che noc possono ce.r1 nematografici è ohe questi so- di" VAL NT O O quell'occhio. che prima di es- IamJco. m1 !anno ressa e ne n1 eno _.e_ soa:getli. quaddri deicol- ees1 • 1re con.ddder1• 1 bimotivi Jiri. no costretti, dalla natura "isi- E IN B 1\fPJANI sere di un attore. ha la capa- è uscila _una. .la bontà. con :me \ l.il proporre e a scu- c n veste uone az.1on: ,·a e inevitabi!mente documen- Cità di captare u minimo ac- quel "'prima di tutto ... quasi e t d ~~r1o df r\~ 1 ~~~ :1~a~ci!~~ ~~~ a~lciu:!aiin':1 ~l~~:. tartondia 0 d 8 elncc•h·n~da.cllaa unv,-~dttoa·, Quando Cesare Zavattinl "enne da me la prima volta ~c.,;~.o 10d!porechce,wQiuoa~~tàatmto,mrn,.~ i~toza_u~aattl{_j;,.. 6 i~ dirsa~: ~o~: ome ra uce amico. Non che Zavattinl sia .sto numero della .. Fiera ... mentre quello: nelle suevoc;~ie con un rotoletto di ritagli di giornali che tira\Ta fu~ri che che. dilettantesc~ente, mi v~ntlzio. cui il Padre!erno a~- capace di concedersi di questi dl!dlcato a Zavattlni. avranno a~ture. sottintende la sto- dal taschino, dal fazzoletto. dalla manica. eravamo am- servono. scompaiono, e mi la- h1a t?lto la facoltà di tar mi- riposi. una mez.z·ora dopo modo di &erivere di questo as- ria, l'aneddoto a tutto tondo. bedue molto giovani e inesperti. Ma lui lo sapeva e io no. sciano davanti -a lui. come una racoh 6olo per prudenza. Non i• 1 pranzo unicamente per farsi sai plù egregiam•!nte di me. Siamo noi a ricostruirigliel.i. a Zav.attini sa sempre le cose che lo riguardano. Quel ragazza che 6i senta un po' è cosl, l_l 3~almen~e. su o a m o re g~a.rett int !a~cla: egli è oril chel bo ~~banld~?ato _daun ~er dq,.-er riscontrar-e negli accenti ritagli erano il suo p.rimo libro. Io non conoscevo Za- grassa e debba attraversare Per d1sc.i.pllnarnu d~uc t1 m f1u os o accaino P'!f (o a c;1 ifa dfaJ~~: ~~ i - cliecontinu.i. palmari e i!l6ieme \"attini neppure di nome. o molto vagamente. e non mi una sa1a da ballo. Ho. d·ac- d:segn~1·· r'Ocederod.~ ·est~è !~~be ~p;i~r~: iS~e c;:~ ~ v~ttI!f.10;:, come scrortlsta 1del!; evasivi. i frantumi ancora rlor- lspira\'a !iducia. Allora ero convinto di essere un grande cordo. I~ c~ad di_ pat'd· Ma z~i!tun/7/~~ eMolti l~ohan * t•lcontro, quando ZavattL" r1.ie •ua '\"lta credo di poter dirl" ~~il~idi es=i::m~:ti; editore, e quel presentarsi bonariamente con quattro sto- r:;e qus~~c°ero~ :::c~~o i~i vi6to. accennavo· più ~pra. l"amico si chiudono nello stu· qualche cosa di inedito e di 1132:io~aleLui intanto seguite. a riette stampate sui giornali e aspirare a un mio libro. !a.16i. cred0 di capire: e per nelle coperti!1-e d~e rlVJSl.e, di ALESSANDRO BL.lSETTI ~~o t~c~r:i~~lusnu~a~j~ezf~~~= ~!\ 1 ~n 1 r~:n::;t~t:i~ri~u~~~= disfare qÙella cronaca s!ugigen- arrivare alla sincerità ci vuo· col lba.sco. gh occhi l_evah m cusa perpetuamente l'ospite di Umi tempi. è. a mio avviso. do tJel racconto di ciÒ chie di- lo !aoeva apparire ai miei occhi un provinciale O un le una vita. o. quanto meno. su. a teSla un poco incassata Vogilìo be-t1e o Zavattini doll.a prefazione di. ,, Par- essere quello che è. e Zavat- U primo ponte di fcrtuna che rt,n,ba. contraddice. mette in presuntuoso. dell'arte. 11 processo per cui ff~~tciir'.!ie :r;i~°!t~s~uasl. che homo tanto di me ... Gli voglio bene perchè ,ri confel.sa tinl parla. parla. parla. di!en· ù Nostro ha saputo gettan forse la p)a-uslbililà del rac- GH proposi di scri\"ere un racconto pe.r ragazzi. Mi si diventa sinceri noo è me- ciato una 0 6 ecchla;a d\~tnac- e si accu.sa prima di. accusare gli altri (dopo le elezioni dendosi di questa aeeusa .sen- tra li motivo lirico e la buona ~~~ qJf~-e~.ta E~:vi~ diceva di sì. con la testa un po' storta e la bocca ap• ;~i::~~-è èu~f;iti~bjl~~- 1~ul~~~ non 1,m 11 ta,,mp 10 al magne.si/li ~p-ie mi diue: - ho votato contro di me). Gli voglio bene Ì~i p;r~l:!Ìl p 0er n~~~s~brar: .... c 0 hr•e ~:U:· n~~[:! :~rt~Ìch~~l~e•i. :.Il ciascuno di quegli attimi ec- puntita. Racimolò i pezzettf di carta e se ne andb. Dopo p~he ho tatto di t~tto per r~r~olto 1 8°\,~°n!1t~a~e lco ro~j ~~i!l ~~~agagi~gi:~~ c~~e~~.st~ ec~~"r: ~~!a~ai.c~jc ni::j~ diversamente. n~ più ri~ato Ìe quali"' non r;;-parmta .ser- =i1~~~ :~~ip~~ !~:~ ~a.gi: 1r:ili tor::;:~CU:av ~o.ro~ ;~ f!o!:'~t:::~~a~ ~~1t=~~o~e J~ut~ ~i:~~n~b;o~ij ~chi o~iqui.~t c~i ~•a'en~ ;:e~titMfo:!f~~~~!;:oe?ntÒ!m~~~:reri~~~~~nt!o aWe'1i~ ~ttaft~ ~~~e~!~~ff~:eti~~ fi!: ~h~b~:mfnci~t~t~rt!::!:e i; ~~é.vft~ ti=~\:=~ Erano gli stessi pezzi rieo,piati, credo non ci avesse ag- ~%ie ;~es~~~ h: qi::~ct~a:~:'. cosp~:!t\v~. ~alen:::,\f\o~e- Riuoluzione dentro di noiJ. Gli uoglio bene perchè ai fa mentre &0rblvo il caffè bucce alta sua bon-~à. Come s: renza e~ossi. continua a kiunto una virgola. ma ave\"a tolto qua e là una parola e ~ora\•ia un'altra e Zavattini sa. lnqu!etudl?e• solldarletà. re: ~~~~inc:~:te,:!?iam:~~re,,i°~~::1~f1/0:~e:;o c!,J 1:~/ 1 !!~ ~=i 1 ~~oigl~u:iim~~~~nti. 0 t~i~ ~:~do ~serco!'auo~he Tntf~~ ~1d:'1~~::~-r~~a ~o::"~°%::. ~.::.:~.:!~ti~iv:l~u~",~::. ~:°;.~; .~1co~:8n~t:.,:. ~. 1 ,:~~c::hi .~.o.~.·.:~QlUi:.oond~o~aevbvd.r~ •• ~J? :l~;i:~;if ~ .• ~J:~ii. :~a~a~~i d:~:li::ia:rr:: :we;c::ra.'a;::r:n:e:er?een;iù c:ett! ~ea~bin~a1f:e~~:~an/~~~:- u~ :~~e ~i'!11cba;~~~f!~ a! d~= gan oc a un conuonto con .s1 parola scomp:irve un'altra volta con i suoi fogli arro- fo n:o"":ces~~seo 1:::;";!e n~h!c!:~;:nc:,n~c~r:do~~ :h.ee ,.Sr~/u.~: bo~·. f~ò ~di!~fflt10 ~~rl P~~ ~efo~!t:re,~I ~~tto:!gli!i~~O •.uazi~ che: noi pure. j~ un; tolati. Ci lavorb un paio di mesi. andando 1 ;passo, a CO~prato _questi _ma_gnìfici. PC: d1p~!ggfoet~~~le:~~- momenti i! suo amore per se stesso in autentico bene per tanti pi!Je, giunto infine all"angolo e..<:«erbuoni davvero soltanto trama dive:-sa. abbiamo v1ste e .. \"aneté .. il cappello storto, la sigaretta spenta fra le sci.. ,~certiulmagair,-cid pese,. <!j Era tempo che un amico s\·e altn. Quel che sia Zavattini come letterato non sono in nord della stanza e non po- tacendo gli scrittori: ma que· provate. Sarà benissimo. come lnbbra ... Lavori?• ... sempre ... Era vero. zavattini de,•e maio ic) s tavoo avanti_ lasse al curiosi come Zavattinl girado di stabilirlo io. quel che è Zavattini come uomo tendo più lndietre!fglare. ml.se sta formulazione. presa con lE> mO:.ti dicono. lo specchio di essere nato in piazza come un fatto collettivo. La sua ~~~~~abif:n~~l l:S!er,'! 0hm~- si fa fotografare: egli ha il di cinema io han-no stabliito gili altri. in Italia e .soprat- avanti tutte e due le mani qua- mollie decandentisticòe può ap- ~a~. _quello ~- cui tu h tu non ti ,·uaz!:ii 1mai in~o:o• culto della naturalezza e un tutto - punroppo - fuori d'Ita!i:i. s.i a ricacciare la fala-Jge di parire di color bigio. pub e.!'- gua~ coi ~~ot3"1 ?,el_perso- solitudine è viscerale. la sua vita pubblica una dimo- L"oS6ervazione mi feti· infatti: sacro rispetto non solo del la- ALESSANDRO BLASE'rfl pensieri e di idee che lo ave- ser collocata tra le rtnunc,:,: naµ:o Z~vatini; pero c1 s,pec- strazione. Vedetelo per la strada. ampio e svolazzante. io non li avevo mai ~isti' Co~ \'oro altrui, ma delle altrui vano assalito a quella doman- no. Za\'attinl vuole cTedere :il ch1a tutti quanti. sembra una campana. Mille amici. mille appuntamenti me può un artista. un reii:ista. possibilità: regi1111i e soggetti- '--------------------1 da. Parlb per due ore di se- personaggio se steSJO. vuo1(' Tra poco, caro Za,vath nl. al '\·olo. un'aria cli sommossa lo accompagna e solleva: un narratore. de.scrivere una -------------------------------lguito. che questo personaQd<!lo._eno? ~qu~erà il ~elef?no: sarà Re- cosa e raccontarla quando non La \'OCe alta. guidata di Za- a 1 ' n ,non un JnIPJ?O CID~ctStl. ~ct che nu ch;ama per \"e- la sua popolarità è lll quel vento. Quando ti parla, ti l'ha neanche notata? Dev·es- L d • • t vattini passa pareti e porte. un gruppo di gio_rnalistt. d·, nr:-e ~ casa tua .. dohb:amo _!1- afferra e si curva come se dovesse resistere alla bufera. sere stato in quel tempo che a sua e 1ca ezza Pre.sa la china rapida di un fotogr:ift. di elzevlr~stl. di d('- !1ire _11 lavor~ C"'~ema.ografico poi si spalanca coqie un agitatore. La sua ora è quella Visconti fece una lezione agli argomento caro, dì una pas- outam sia capace d! fare delle m cm tu e lw. mi ave~e voluto che precede il temporale e la natura si !a umana e allievi registi del Centro Spe- sione che lo tormenti. di una buone azioni. di v1vere nella compagno. E 10 avrei al?cora rimentale. e fece fare e.serci- meta che abbia allontanato d3 sua società con la coerenza un punto O due da esam:.nar~ scoperta. come nei suoi libri. Nel ..,Parliamo tanto d1 zi di os,;ervaz.ione. Faceva en• ·• • • ti ,Q per .. forza maggiore - del!a persona onesta. con te in q1.le6"te _lettera: il me». il principale dice a un impiegato: •Vi proibisco trare un tizio. poi lo faceva e mio urore Zavattini deve arrivare a bat- Ed eccolo allora prendere il rapporto. ,per esemJ)!o, ohe cor- di pensa."'"C alla morte dur-ante le ore d"ufflcio ,._ Dire che uscire. e costoro dovevano de- ~~r;heilu:a~m:ig~~~~ 0 ~ 0 ~~!~ tax.1 pe~ andare a ":"is.itare i ~te-kra il tuo istin!t e ~a ~ua furono queste le parole che prime mi accostarono a scrivere t·uomo dalla testa ai argomentaziooi. autocritiche ... Granlh,.. di Napoli. eccolo ~~;e tr:a:i~ d~1t u:. Zavattini può sembrare un discorso accomodato. ma io :~~;i ~fllv~~:?~~;sod~~:i :~= * difese al primo avvio incerto fare il periplo. lui formica \'O- mini e ;•1m-enDon-e estempore- ricordo l'ora e la luce di quell"ora. Poi un giorno za- devano gli altri. e di cono- e qua.si ostile fan da affluenti lenterosa. della immensa selva ~atu~eifa:J~ ~~•~,..;~ vattini ml raccontb la morte di suo padre. Vivevano a ~~~~e ,~eJ!!~~: deeg~i 0 ~l!r\a~~~ ì\Jilano senza Zavattini ha perduto qualcosa di irrimediabile :p~g~f~onall·~g~ioa·cos~~P~ ~=~!a m;:~~:;e gi~an~!~~~~i. ,:~u=: ~ 1 ~:i. c~~~ ~u=~ °m~o v;~e r~:~~:a c~~nioq:~ ;:::~::. d!r:~;:_· ;a:co~ 6 ~~ff\ 0 ;:~~ ~i P~~ * ~~~h~:i~;:lt~ 0 ~n 1 ~-o~f:dfa ~: :i° sJ!atC:~~e~rd~•.s1:~i~ :n~:,r ;;:~~e,n':~- nista non era ù padre. ma il Po: un lento r:uire lnarre- ~!~;~ aff.~~\!~~~;i co::nt~~ ()i RAFFAELE CAHHIERJ :~7e.d~efa~::~~~oeed~ell~.!.t:: so~pesare sulla bilancia"_ta mo- approfittare del ritratto di un st a~~e ~'::;a las:~=~as 0 : 0 ~:v:~:it e la natura di un operatore alla macchina. An- ~~f~o~!~~:e1f· u~lo d~\i~ 1 ~~~tà n;~~n;i~~i:s~à~u;r c~c;1~i ~~~tap1:{ot~:~tTr61 dia.ròd~~a~ equilibrista. Cammina su di una corda tesa !ra la casa ~!Ìl~m~ic~nol:irb<)r';!,~a lec;!ras~! Sono passati tan~1 anni e rate buone c'era tl gioco del- s~nm. e allora avanti e m- P:imo lìb:O, .. Parliamo tanto ltm.ita a commuo\'ersi delle .!'empre "isto in te. su.3.a tua sotto via s. Angela Merici tanu ne passeranno, ma n_on la Pel~tt~ a. Paria Venezia A dietro lungo il corso Buenos d! me .. s! attaglia al quadro sofferenze della povera gente. perso.n-3so!:òa e in certi aspetti dove abita e la casa del vicino. Pili in alto com·è. si quanta gente interrogavamo. di riuscirò a tr_o".'are _un am1co Zavattin1 p~a~ev~ Por~ Ve- Aires. Quando, Olga doyeva di .Z8\'attt~i che_ conversa_: e u personaggio Zavattlni è sen- massiccia. n-eila tua !accia di capisce che \'eda gli uomini piccoli e cbe i loro misfatti tutti i tipi. Ma nessuno di lo- come Zav~t~m1. Milano sen: nezia e t_utt1.1 ~o~hi ?-i Por- avere un bambino _non c1 al- mai come m_quei momenti le za dubbio assai più arretrato ossatur..a fùrttosto espa."lsa. ~o siano nel.i.e sue pagine senza sangue e senza orrore. ro si sentiva personaggio. per- za Zavattm~ .. senza le notti ta Ve7:1ez1a:1l b1ghardino eu- l?n~anava~o da via Ramaz- parole del t1tol~ su~n~o. mo- nel terreno della utilità socia- ·rrrp.rovviso d.:segnarsi di una Scriveva Diderot a Sofia Volland: .. lo non voglio vedere chè zava:tini li trattava come con Zava~h_m,. ba_ ~erdut_o tematico, la cassato_rte con la zm1. Ho y1sto nascere Mar- deste. u,1a spec.i.e d~ tnvtto a I d' ua t . :esta longi:inea. di affilata aou- portatori di un me6sag~io stra- qualcosa dt 1rr1mechabile. D1- n:-ia.novella che vomitava ven- co, ha visto nascere Milli. parlare eon carità d1 una ~r- e. 1 q n ° nor_i sia, per tez:za. Se vogliamo fare deila le scene della \"Ita che ~n piccolo. affinchè quelle che ordinario. come se ognuno di ca notti come sono ~tate le tim. Il corso Buenos Aires Sono stato testimone alle noz- sona che noi:i 6e lo menta. esempio, lo Zavatt!ni sog~et- t:.Siognomonica. questo tratto hanno un carattere d'atrocità siano ridotte a un pollice loro a\•eu;e vinto il totocalcio nostre, andare e vemre, 31_1- era per noi una specie d'el- ze. L'ho accompa.gnato dal ~e no':' s_ul piano d_eD:e_buone tl_sta. o lo Zavattlm conferen- potrebbe s.imboleggiaxe il rap- di spazio e .ad .attori di mezz.a linea dj statura, ed esse !ol quel momento. o fosse an- dare e venire dalla Galleria dorado alla Charlòt. Charlòt dentista quando aveva mal mtenzioni .. Zavattim. mtuno è z1ere. Eppure questa coraggio- porto che cercavamo. non mi ispirino più sentimenti d'orrore O dolori vio- dato a letto con la zingarella. al!a. Città degli Studi. Mi- era 11 parente più stretto di di denti. L'ho sentito tante davve:o di_ una umiltà allar- sa indagine sulla sua impoten- Tu. se cominci a d:scutere. lenti,._ Spe_sso._ nei lunghi giri. mi im. ~haia. e tutte franche, spes- 2..lvattini. Poi c'erano gli al- volte parlare del padre del md3a.~t~itueglt d~on eonfesd,~· ma za a vivere come uomo tutto !'e! in gr-ado di forn~ il più paz1enhvo e mi veniva la ma- so anche difficili per l'estre- tri, quelli che arrivavano da ristorante di Luzzara • dei a m f J 3 Ìmotra ..h 1 n~ \intiero a servirlo della altra fompleto e..."8.Dle_ ~1i! 1co, con Queste parole furono scritte per Zavattin.i. Non dico ~~l_ia 1 ach: ~~ ~r~nde nel eme- ma. lealtà reciproc<!· La sua Luzz~ra per esse'.e sistem~ti creditori, della morte.' Dico r:run afaollit~~-n~- ..~Jett~t~ classe, ml sembra alla fine più .utte._le !110:,,V~on1. d":-1 PE:!'90_- che sembrano. ma che furono. come aC<::adesempre· te~ 0 .. Qù· zio rd· di Pfrdere de_hcate2;za e 11 nuo f1:1rore. a Milano Quanh una p1c- un uomo, un vero uomo. Non te• e magari un ..dl.~onE?4to .. :importante. nella carriera d· Q~~fi ~ 8 ~1?:.a,m n~ediè che ci siano parole scrit:e per me. col mio nome e mi ~itevo. 1M~e q~!~: èemJn°; ~~n<tn!tvo tplto ~ mh ab- cola folla Non h'? visto mai se ne incontrano tanti. E tra (J lettori riCOrderanno che: Zavattinl scrittore. che - mi :~~to a~:~~~ d~; ~~:m:. ~ems\::Cl!:~:t :!:1~:an°di~~z~a /::! 0 :e~ ~~:~a :~ere. Senza ricorda- ~a~~r~:~~o~~ ef r:ii f=~~tat: ~1s~nr~f ~r 1;rs~?ie~~e~t ~~ra~r~:ti q~:~ 0 c~~ù d~~:i ~~~ ~r:u~ J~~~~~~~e\~ :~~eri~~ :~ 0 ::fa ~;;:::~ rug~~uS:s!- tgurazione. che ~~ .av~ calendario. frazioni infinitesime nel tempo. una pura ~=~fi'"°~f; 0 ~ 0 u~u=s~v~ PC~; gola tailiata all'os;edale, la bra~on c~~/ f:ciiEz~ ~e.no ~mè è venuto il cinema e 1•indu- :;~~it~ 10)~ 11 ;;i~: ~:~to Q~~i Nella «Caterina .. i mali del o~tenu~ c0:3 ~~ sd·re~rn:~ coincidenz..a \'i.sivamente mancata. Io credo a tale destino \lede del paesaggio un ~rri- opera~o:ie di mia figlia. E così. L'uomo era tutto d'un c:tria cinematografica a, por- che il suo interlocutore sanno ';1° nd ·o s~n :•ls~ q_uasi. con diato. /r~~fa 1 ~ ~ mJnic.a. delJe parole che uno dice e ritiene siano per se o per dore del Giro d"Italia? Zavat· Zavatt!n! sempr~ presente, ~ezzo nella sua infinita de- tarmi via Zavattini. Se si benissimo che le co~ oon st~n- 1 occhio di. cht s illuoe di es- ~ ~ 'unge.re l'evidenz.a chi gli sta vicino. e invece sono per chi sa chi, e subito tini invece. più tempo perde. Zavattm1 _che m1 dava una hcatezza, tutto aperto, e umi- fosse arruolato alla legione no ~osl; che la _vita. -pratica seme tuon. come_ ~n Arca1_1- ~paz::z:a via~ le impa 1 c.ature dei più lo guadagna. Lo vidi una m~no. _I_g!orni del rotocalco, do, e non misurava mai col straniera m'avrebbe ratto me- conomra coi:itr~ d1 lu1. lo al- gelo: buoni e catth~1 stanno in tuoi giudizi intellettuali e mo- si distaccano autonome e v.anno per l'etere, parolette volta seduto a un caffè. in at- gh ant1c1p1 del ragioner Fer- capello nessuna cosa. Sotti- ct· ett 1 è t t lon!ana ogni. g10f?O dal cala- due schiere. e lut ba scelto raJI ti d:spensa dali'1C.egarli. calde, formando un vuoto come la porosità di una 90- tesa della macchina. che era raz.zuto d.a Riz.zoli. Ho visto le in arte e Is1rgo col pros- ? 0 . tsp 0 · nvece 5 a O ma10: che l_u! scr~ve. o meglio quella del buoni; mentre nel Qu~o n~tato &i le,ae anche mice. fino a che dopo secoli un ~mimale vi si rintana in ritardo di. tre ore. pra com- met_tere _insiei:n,e pa~na dop~ simo suo. La notte dormiva 11 ~mem_atograf~. So~o pas- detta. migliaia di cartelle al •diario.. Za\'attini è buono nella slntas~i dei iuoi libri. che e allora r:suonano. pletamente tmm~rso m quello pagina. ~l primo hbretto di poco e il giorno dopo aveva s~_h tanh e tanh anm e non ::-iese~ tra s~iu~ttl. promemo- e calti\'o insieme: soffre i• si libera O a:meno si a.:!eg- VALE1'"TP..0 BOi.UPlANl che. jlUardava. distratto, come Zav..a~hm: Og°:i sera taglia- gli occhi fuor dalla testa co- gL~e lo perdono. No che non ..,,~-c;:":~Qia~~rE>.Jonferenze. corpore viri tutta rumana in ge:-:sce di m:te le 1onne ~ram- dev e,c:~ereuno che gua rd a. va, ntagltava, mcollava, scol- me canocchiali. Era preso dal ghe la perdono. di c:crì\'eren null: P~ e s1:..mpo certezza della sua bontà mat:ca!i con cui si esprimono L---------------------' GE&ARDO GUERRIER-1 lava. Che scrupolo! Nelle se- panico per quelle notti in- RAFFAELE CARRlERI .. È se ru ti llber; 56{ da Que- MARCELLO VE~TuaOu

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