la Fiera Letteraria - XIII - n. 6 - 9 febbraio 1958

Domenica 9 febhraio 1958 COl\lE NO~ AVVERTlRE ~ CERTO RIBOLLDIENTO ? * f'A' FTERA LETTERARf'/\ A QUATIRO A NI DALLA * DI GO BETrl Una troppo acifica antoloaia * OPPORTUNA DI TUTTE RISTAJlf PA POESIE LE Sarehbe stata, ad averne voluto approfittare. una valida occasione * per al testare !"esistenza di una nostra prosa religiosa anche del "900 di ELIO DA'.1".l'.l!oi'.l'IX .1 * Cl voleva la morte del maniera l avvicmavano Me- mtimo. emico o organllza. nascondono sotto la colorìt.a tli E1\rn.1co FALn1.;1 poeta per mteressare un ed.i- d.iante ll suo bn~u_ag_g10 poe- tore delle proprie tnchna- ipe-rbok-della !avola., i1 pen- . . ' . . . ...e ~:r:u~t~: 1 tI"::e~ 1 c~u~ ~\~~ s~~~~t. 8 ÌiaPl~tl~~i:i; :~~ s~t;:~.~ta~iss~:;. o u~~ bD~ 0 3:{J::"~~~t/ na:;:iv~ Parr:, t <1mposs1b1le. ma. ~10,ran-i e adolescenti>, riu- politico filosofico critico sto rif;;,isco _e Upo Betta. oU-atten:nXme degli ellri: d.i spie~3zione. La quale. se- conseguente_ pena _d1_ dover- r33gs hn e lutto. f::T3 • d~J s1:irebbe imposs.Jbile .imma_. neo eccetera. J)OSSa rag= S<:rlltOre da VIVO, al- \.Ulti coloro che. nella piu condo rr.e. deve _ricercar:--I ne ~offrire 11 quot.d:ano d1- . e e nessuno c1 avev~ g-mare per essa Jetton piu Jtiun,z:ere \·a!ori artistici da meno fino ,a che non avesse serena e smoera buona \"O- nel fatte, chf' Be-tl1. proprio s.a.l(;o della attesa r;u ~fo· lo_po ~uella ~1 deli_caW.~n rapp<>rto al pro- meritar,z:li l'QnclUSJone nella rh~,z:,unlo una ta rda ve1:- lont3. cercano di stabibre nelle e;~1e iiriche. ave\·a Qualcuno fra i· critici h:a d e"'!1 •se. 1s~, un an~0Jog1~ pos1t_o di fomi_r J_oro , un storia letteraria. I\la son c iezza, non e.vi: ebbe maJ un seiret~ ma frultuo<:o dia- espan!l;O il ~uc<'Odel s~o pen- accostato questo suo prim1- n ej!:h L 1:n.ttc:,racatt;ohc, det saggio della "- 1 tahta della valori che da soli nella fat- sollecitato. t~l e I J'JStampa. E lo,'!o con il prossimo. !tiero. del !-UOatteg~1amen- tivo j?enere di espre~lone os_tr q,ornt (CardJnal Fer: prosa e della narrativa con- tispecie. non ba;terebbero già da anru_1 tr_evolumi del- _Se una rivista. per e-sem-1to ~ale \'e:"'o Ja v;ta che al mondo poetico dei •cre- rari. Fi_renz.eJ. Le ,Pro~e d1 temporanea pur restando • Le realtà e l'uomo hann~ le sue poes!e (11 quarto del- Pt?· un ~iornal_e. la radio. :1 l!ORU~2"1-'10Lrico della pu~lari •· Eppure. deJJo cattoltc1 ~ta~1ani. d_ oan_t se- lim.itati agli autori di tor- per il cattolico una dimen- la iraccolt;a m esame non e~ J?h org_amzzalo1"11 ~i una ac- ooe~1.i ritl"icn·a ad tn,Eenti- spir:to <-repuo:.çolare manc~– col(! (~c1eta ed_itnce mter- D?azione e sensibilità catto- sione di particolare profon- stato mai st~i;np_ato) non s1 cadem1a Jett~rar;a ch;ede- lire. a rendere più accatti- no alta poesia bettian_a 11 rn;iz:ion e. Tonno. 1941). hca • e pur se nt.a smentire dità _ nessuno potrà ne- trovavan? p,u in commer- vano allo scrittore una pr:- ,·ante: mentre le sue prose grigiore. la ra. '-egnax,one. q~~ntunQue raccolte da Pa- che • la lett.el" "8tura non ha ,e-arlo _ e quindi anche la CJO. Betti st~ss~ conservava pim ~ De Lu~ con gene- a,z:getuvi • e che • l'arte è sua espressfone letteraria nella sua biblioteca. perso– roso ~tento, s erano ferma- fine a se stessa•· ma tutta- per quanto nata da liberà nale una .sola copia_ per le B;llbOtt~J:'!lO. ~ando al- via ritenendo per certo che scelta. non ne può prescin- ognuno d_e~tre volumi fino cun_1 raru d1 A_cr~e Salva_- • di fronte ad un testo si dere . ., allor_a ed1t1. Ma non se ne don come ulturu esempi. ritrova quasi sempre l a . . . . cura.ra. e tanto meno se ne Né. del reste;>, le cose erano presenza cU una convjni.io- . Ma cosi s, riacc~t~a ~ s1 do leva. an~a~ me,e:ho per la poesia ne morale e filosofica repe - naff!'!rma . ~l'!a d1stm:i1one Eppure una ragione a rehg1osa: ché anche al ri- rlbili al di là dello stile che 1 !1 _defmiti_va l'lfS':13ta una questa palese indifferenza ct Ruardo non s'era avuto più nl di sotto di ognj trasfor: r~slr1z1one. _Ne puo m':'ocar- doveva essere. nulla do.O<? Je -~ue antolo,e:ie mazione poetica>. La qua- S! a corretl1vo la considera- lo, e~~ ho avuto ~ffettuo• del Papiru (\ 1ta e Pensie- le • presenza serve per le~- zior:i~ cd~e. qu-a1_1tunque .• 1~ sa faml11antà con 1 1 poeta. ro. l\tjlano. 1923) e del ~o- gere e penetrare una pagj. rai;it 1 ,1?ran_d1 scr1t~n dt credo che tale ragione si velh (Tradizione. Palermo. na più profondamente., 001 "'! 0 cattolico• . d1penda Potesse ricercare nel fatto 1931). < 11 romanziere cattO!ico s~almente. dal difficile re- che (come egli ebbe ad ac- :\I~. come a sanar la si- non ha qu.indJ da assolvere P_enmento di qu_e!-)a • par- cennarm1 un paio di anni ~ua:z.ione della poesia era ai doveri cU una fa:i?one _ ticola~e profond1ta •· res~ prima della sua morte) la mter\'enuto _valerio Volpini commenta Marcello Carni- tuttav.1a provato _che • 1 P.reoccupazione per una spe– nel 1952 (\_allecch.i. Ffren- lucci in Psicologia fantasia ,Erand1 hanno qua_s1_sempre c1e di .• opera omnia> da ze:_ ~ntol~aia della Poesia realismo dinanzi ~l roman..'. un fond~mento cristi.ano•· .. parte d1 uno scrittore anco– reha1osa italiana contempo- zo cattolico: Ulisse XXIV- Vero 10 sede teorica. c10 ra abbastanza giovane po-– ranea), così a sanar quella. XXV. 1951 _ cioè ~on deve non _trova CO!lferma nell'at- trebbe far pensare ad un non meno bisognosa. della trasmetterci una visione tu~zion_e pratica. ne~·la ese"'!- definitivo distacco dell'au– prosa. e dovuto inter\'enire parziale e tendenziosa del plific~z1one letteraria. Altri- tore dagli interessi creativi adesso I~ stesso volentero- reale ma sar3 impegnato ad menu la scel~ avC4:bbe d~- perseguiti fino a quel mo- so Volpml (Ave. Roma. un'assunzione totale del vuto essere .PIU_ varoat-a, p1u mento. l9~7: .P~osatori cattolict). E dramma umano. Ln questa ncca (qu-al!tativame~~) e, Sapendo che Betti. fra poi~he m nessuno dei due latitudJne che, religiosa nei nel!~ Slesso_.lemf><?.piu co- narrativa e teatro. polemica casi .la facce!1da -era facile suo.i presupposti ideali, più 1!lf!gi_o~a. PIU perigliosa. Il e poesia, non si è mai con– d_a risoh·ere .m man.1e_rapa- propriamente religiosa sarà \ olpm, se ne scusa as~- cesso un-a 505ta purchessia, cifica, ~ non pl3:us1b1Je, ne al limi-te, sta il segno primo ~e nd0 che_. per _noi:i a\!er debbo concludere che egli son. d~n\·ate. ogru volta. de- della vocazione cattolica. 11 voluto giocar~ md.iscr-eta- non pensava minimamente l1;1SJ~n1 e lam_entele. dlscus- che equivale anche al dJrc me.nte sul ~rr:rune !etteratu. che la sua ai.ione di scrit• sioru e polem1che. Sacrosan- che il romanzo cattolico sa- ra · ha resiShi~o. d1fferente- tore ootesse essere interro~ le, d'altronde. per la del:i- rà più un risuJtato che un ~ente <:fa.altl'}, alla tenta- ta per un Gaio minuto non catezza stess;a de~l'argomen- punto di partenza. una con- zione d1 msenre ,nella sua dico dalla morte. ma nep– t~, da Quals.h-oglia parte ci quista finale più che una ~ccol:~ ,.<~nche _a:lcune pa- pure per la or,e:anizzazion_e s~ ponga a_r:1.EUarda_rlo. este- colorHura ideologica delle gmle 1-: 1\ is~me 1dJ i:norale ~ pratica di una specie di b1- t1ca _ o !ell,1?1osa. laica o ec- componenti>. te-e:, ?P: 1 a, dJ po enuca e ~ lancio stagionale aUa sua clesiasttca E anche il già citato Cui- ci;,tica . e. Qualche saggio azione di uomo e di artista. Astrazio!l fatta da ogni dottri. cti fronte a tanta con- _eiomahS t lCO •· &I ha, pur- 0·41Jtra parte Betti era altra cons1deraz1one di me- fusione, si era sentito in trop~, sp~to. u:1a b~lla troppo calato o sprofondato rito. il Tischio peggiore, in dovere di precisare che •pe.r occa5:1vne: ropno ~n un~- nella sua .azione creativa lavori ~tolog!Ci d"indirizzo "poeta" come per •· scrit.- t<;tloJna.di prosatori ca~toll- perchè 3\'esse potuto per– letterano condotti con cri- tore cattolico" intendiamo Cl. tali pagine (e . 1 3..SCI-<!-m? ettersi neppure una sem– ter:io ~on. esclusivamente c?lui ia cW arte è condi. ~rrere ~uelle g~omabSli- plice pausa per predisporre letterar10 .. e sempre queUo Ztonata da una concezione e. qua& olche edJ)OJ non ne un consuntivo della sua che da ul mo vi risulti pre- cattolica dell'esistem:a e non avesse ~ace te ami:nesse opera .. Egli, e mi risultava valen_te l'elemento extraJet- chi ha reli~osa sensibnità pa~hie ~t)to vesbtebedipdro- oer espei:-ien~. nella obi– terar10. o jnteresse anche sincero a sa e terana davre .ro 0 - tua le sohtudme della sua motivi, figure e contenuti v:uto trovar e gna sis~ema- casa di via Va1adier, pen- Anlologia dei Prosatori della problematica cattoli- zione. cost, it.ue n d one J._ossa- sava a scrivere unicamente cattolici: e a pr:ima vista, ca. Colui, insomma. per cui tura e . a esse ~za._ ~ altro le sue opere: e poi con i tutto sembra semplice. chia- il cattolicesimo non è solo canto. r,man-e mgiuSt1~ca t a suoi pochi e S<:elti amjci di ,ro. Viceversa. pur -amplian- un·occasione di poesia alla aneh~ la mancanZ-<!-di _un elezione spesso fo commen– ,d? e s~orzando la desi.Rna- stessa stre~ua di tante altre ml aggior numero d:i pagme t'!-\'a: o parlav~ del Jingua~- 200ne fino a compnmdervi esperienze dell:i vjLa spiri- ~tterarie strettamente crea- l!JO, della !unzione. del fer– anche gli scrittori di pro- tliale •- ~ive, c~me. quelle che senza vore. della trepidazione del– sa narrativa, oltre che ar- (Una riprova della v-a- impa~o _si sareb~ro potu: l'artista ~n genere. E così, tist:ica e saggistica, dovmn- ghezza dJ siffatta e reLigio- te ritagµare ~all oi,e:r-a di in tc.tli -semplici abitudini n~ essi diJl!ostT~!'Si p ù buo- s.ità. s.i pu_ò riscontrare an- nhr1ru~tcr. hq~alid:i-ozz.i Bac_- esauriva. o meglio ancora uro Betti m prosaton o p1u buond oat- che nel pnmo volume usci- e e . f<:C 1 • 0 1 prOS3 t on. consumava le ore della sua !olfoi? .~o_ssedere ambedue to a lutt'oggi dell'illltologia quat. Boi~ De Luca ~ ~Quietante, 1:1a tanto no- mizia della sua is_p!raz:ion~.così insidiosamente analiti-, 1':indJgen.za quasi di quel 1 requ1S,1t1 nel conte.mpo? <ff:Ua_ Po_esia co~t~poranea tocc d1· z.a ~c~re e e. bile_ e ~en disposta (verso della su_a persona-lita_ d_arti. che. e Pol pe,e:j!10 ancor~ mondo che fu peculiare a1- l\1e potra, dato l'assunto, la d'isptraztone rehgtosa a cu- aven ° aperto 1 _ncoeren- tutti) es1stenz.a. sta e di uomo. Selti. mva- quelJe del suo teatro (che e la c.rea2.1one dimessa di un Qualifica di cattolico_ non ra di_ Gaetano Gar~iuto: tez:ie~e 1 ° teolndeu.osamen- In_ quant«? poi alla sua riabilmente anz:iebè un_ bra- una _aperta denuncia .. della I Corazzini. per ~mpio, di prevalere su quella dJ pro- Armorusmo. Roma, 1957.) te. . a ra~c la con una poesia, Betti ci teneva par- no d~le sue commed1e. o condJuone umana) pm che un Gozzano o d1 un Fa.usto satore? il c~o _~ntrario . Ma non ~no esige_nte. al cate~orJea f 1 ffl~ P~~r~m- ticolarmente. Non certo per u_no di Quelle :ioveUe 0003• un omagj!:lo alla _Poesia at- Meria Martini. AAl"ebbe _amm!~bile? E. r1J;!uardo di un•~utent1ca le~ rl'_laticascag,:1ata _al nùiol- ve~zo o per vanità: ma per. SJOnate d~ll~ vita_ (filate _nel traverso :la poesia._ a\·reb: La poesia bettiana. anche ~ual<_>rasi ver1.ficasse. non teratura cattolica, si è d1- ti l~ontro Gobett:i e contro che credeva nel monolo,zare metro dei S1mboh. ma nca- bero potuto apparire, egli di questa pnima maniera. e 1,:nplicbereb~e un.a dJminu- chi~~to anche ~dJmiro tu ~ qu~ryto r~ppresentava segreto della_ sua coscienza vate, come una fetl-a di cr~- pensa\·a. Quasi una dura ricca, al contrario. di is-pi– ZlOlle, U}la rmunl;la dal fato C:31o_lie. anc~e lui m sede ~a Rtv~lr"'tone Ltferale, qua- che la fantasia rendeva va- naca, dal fe_rv_oredella es1- cambiale d~ fare scon!ar1: razione. è allietata di luce letterano? . . . . d1 b1lanc10. T1rando l_e s.:,m- ora si osse vo uta correg- j!:a e 6empre nuoya e,_ so- stenza . quotidiana) pr~feri- ~I lettore:. 11 quale cosi Sl primaverile, di motivi fa- .Secondo 11 Volpi~ .. a cli- ~e, da un punto dJ v,1sta ENRICO FALQUI p:a~tutto. ~~ttab1le. piena va off:rire una su-a poesia. sarebbe \'1sto. costretto ad volosi che flÌ\•erbe.rano la Sbinl;"Uere_e a diE;f1mre la rugorosamente ortodosso, ma di rnteress1 lhsospettati pe.r •Anche ~n questo attej?gia- enti:-are nel l?IOCO_ ?':lle col- infanzia: e poi e fiduciosa. J:>04:t.ica di U}lO _scrittore ,ca~ s,enz.a nascond1::rsi che • una (Cunllnua a paf. 6) tutti coloro che, in qualsiasi mento invariabile del Betti lett1ve resJ?On63bihta 3:ttra~ è serena. intima e. soprat- tohco contribwscono ~nnci- cautela ec~va pot?:ebb~ --------------------~- verso_ quei documenti di tutto, soffusa di umana pie- ~lmente .l~ testimoruanze, metter fuon del cattolicesi- P~~blica -f:1CCusa olla_ urna- tà. Il nemico, la negazione. rl.SCont_rabili_nella _sua ope- mo una Rran. parte , dello JL LIBRO D/ CUJ SJ PAR 'A ruta_ che s1 scol!rono m tut- il presentimento del tempo ~• de.i <m.tStem>Si r:3ppor- stesso. ManzOlll ~- e~'lt non LI to. 1 1 ~eatro ~b questo si- implacabile. della certezz.a ti fra nial~ra e Grazia, fra ha esitato a 'Illbad.ire che gniflca_tivo scr 1 ttore. della dissoluzione sono an- UO""'!O e Dio•; ~mpre cbe, <per non confondere le idee * . Ma e _veramente la_1>0esia cora lontani, seppure vi si ~mteso, lo ~rtttore .• vo- nc:,stre «: quelle altrui, dob- d1 ~ttii un omagg10 alla sentono come ombr d" nu- .dia avanzare m quelli che biamo nconosoere che Ja Jet- D • poesia? . vole eh si v,·i · e I Le sono gli aspetti pjù veri teratu:ra militante ha una • • d 1 • A • Se ~r omafgio olla poe- quali s·e fann~ iÒcfft' 0 · • d~ll':a,~o um~no_ e le situa- sua funzione, e che guindi. lZlOna r,o eg l u tort si_a si m_tende un lin~uaJ;!- più \·j~ibik a:pun~ ~:11: Zl?ru p1u radicali _de.µa co- ad _lll_l- certo ptmto, SI deve , P:!O P0eliC:O sostenuto. stu- strofe di < Canzonette La SClenza. che costituiscono, defirure cattolico solamente diato. razionale ed elegan- morte• onostant.e h . 1 P?i, i fini generali e,.,-jdenti eh.i si pro~essi tale: anche te, _la poesia .di . Bet.ti no? Betti a;,che jn u~ ~:- (m_ un narratore) della nar- se amme~tiamo che tra un * lo e: perche e dimessa. d1- colta co?lservl a~cora quel- Ntlva >. E sempre che - quarto cli secolo possa ap- sadorna. spesso magra. e ia 5 ie di le f ci sembra di dover a.<.<iun- parire, non.. pH1 ortodosso, di FERDJ,~ s\1~OO VJRDJ." perfino ingenua. e poi insi- volo::' di dive~f;:,re7-t• a- ge~ e .P~sare .- tm tale ma fo1:5P pi_u rappresent:3ti- ... .-... st.erl'te _e desueta: ~a ~ ~r bambini. particof:~! d~deno, 1mpe,e:no, sforzo, vo. chi ogF!J.non vuol rico- . . _ omaggio alla poesia s1 m- sentito ne.ila sta ·on d 11 b_1sogno ~i <avanzare• non nosce~ una limitazione ~I terzo vol1;1me, a~par- gl! inevi1:3b1)1difet!i di que- ni attinenti a W1 certo equi- tende flduci~ nella. missio- ;nnocenza g:i e e a :1:nÌ: i?~~~e ~nana~~~: ~~~:~J:"!~o;ivtCr~ùa7!siri; ~ i:;e~~e~!tr~~~eiUb~:i~ ~\' c~~~~Jta~i~;t~ 1 ~~~o~eru~ ~~~e f~~~l:li~~eira°bi~e~ri ~a n~~~n~~11~~tode1if Eppure.· le fa\·ole di que- re. allo scrittore cattolico, cattolici nel romanzo italia- SI_ è conclus~ _la ~ubbhca: n;iento appropn_ato ed efficace, nisti scrivono troppo spessJ comunicazione. Hbertà di Sla ~econda racçoJta pcrdo– gfacché è invece la prima no depli ultimi anni: Ulisse, z:ione. d~ Dtzt?nOA'IO. deglt ~1a per lo stud10so, che trova «boccaccesco» per t\ licenzio- spazio e di immagìm. pro- n'! il loro_ ambiente fanta– conctiz.ione che promuove, XXJV-XXV, 1957.) autori di tutti I f€mpi. f ~, in ~sso. se non altro, un ut!- so~ - ed anche perché _la blematica e sentimento la stico _e_ s1 fanno ap0logo, sollecita e re~la il lavoro A questo punto la !accen- tutte le l':tte:ature dell ed1- l[ss1mo compleme~tc e au!u- nostra cultu_ra letteraria d,f- ~ia di BetU. cosi imme- moralita. ~ res1st~nt.a anche dJ altri scritto.rti pur da comincia a ingarbugliar- tore Bompia~1 e co~ esso la ho per la _mem?~ia, un _col'!-fida e:t: officio dei narratori e drnta e aderente com'è ad u!11ana (0~111. a~pet~o _pitto– non classificabili sotto la si, sotto l'aspetto artisWco- &lra;nde enc1cl«?ped1~. lett~- de~sa~o _d1notme e d_1n- a denti stretti li ammette al· un'esistenza poetica, che nel r!co e ottim1st'lco_ ms1eme) stessa etichetta. Tanto pjù letterario. Awnentano gli rana che è 11_ Di.ztonar~ c~1am1. sia per l'uomo d1 me- la gloria totale deì suoi al- canto sa trovare l'unico s, trasfç>rm~no m aperta che questa etichetta sta di- intralci. gli eQuivoci, i ri- d~Ue Op';re e ~et p~rsonagi:,1 d_1a1:ultura, eh~ può a_vvaler-- Lari)! su Ariosto O su Leo- strumento per esprimere i rappresentaz.ione realistica, ventando sempre più va,e:a schi: e, cercando sottrarsi dt tuta ' tempt e d, tutte ~e 5! q1 una enc1clo ped1a SJ >e: parq1. ma ha al,)pena una segreti dell'animo. ben ave- fatale luo~o deputato della e acco,e:ldent.e. da quando _ all'angustia dJ una cerrrita letterature, che lo _stesso ~eh- c1al!-::zata cosl ~a colm a.re I pallida idea degli altri au- va ragione Ugo Bettù. di of- nostra fallimentare e comu– dopo l'ispirato saggio di troppo causa, ù Volpini sa- tore avev_a po~to m_ cantiere vuo_tidella sua m!or'!laz1one. tori: _s~i _primi h~ compiuto frfre i suoi .1>ersonali ed ne avventura umana. Croce: Perché non possiamo rebbe tentato di appellarsi una v~tma_ di ..anm ~r so~o e sia PU!e per tutti. coloro e~erc1z1 di m~mona a_n_on fi. amichevoli messaggi di Ed e ~i allora che la n_on dirci e cristi.ani> (Crf• alla ~omanda formtùa~ daJ ti:~;r~i..~_ 0 {~~~i~ df:u: frnee:t~r;1\W~!of~'~:~~~iatt; ~~iia:t ;itud/:J~/ust~~ ~ny~;,: uma!}a_ sim~lia agli altri vita -rallenta il suo ritmo e ttca, 20 novembre 1942; Dt- Maunac (Le Roman: XVIII sto terzo volume segna dun- scuola alla diffusione dcli . . °f - 1 . J" uomm1 me_dJ.ante le forme la sua modulazione fiabesca Sf_orsi. di varia filosofia, I) - ~J:tier de la Quin~ine, .f'a- que degnamente Il decennio cultur;. Un'enciclopedia e;. ~r~~fa~eOé \ sc;:gl:o 11~:1~~~della_ poe91a. e della sua e si trasforma ~n sena e se diffusa_ la comoda te~- ng1. 19~8) per u~ire d 1m- di quest'opera che ha avuto siffatta, alla cui direz.ione e ad accogliere le valutaz.ioni ~s,a. . presaga meditazione. La drnza a rufnoscere e ~ej?I- baliazw. e Uno scruttore cat- riconoscimenti internazionali alla cui redai.ione erano stati successive di qualche minore ·1 l _volhle. che oc~as~a morte è infatti un tema di- s rare e sa utar~ un po da to co avanza su una st_re~ assai lusinghieri e eh~ fa chiamati nomi Wustri della abilitato da studi ulteriori a I' mie:, ': artme_nt(! . to tt · ~r tutto I~ _stabile_ P_resen~ ta cresta t;a due abissi: onore all'editoria italiana. cultura italiana ed europea e diventare • ma giore » Di J?l'OJ_:mo m questi _g1orn1dal- :e o. _ma n~n e an~ra un di ~o spin~ rehg10so .. m non ~andahzzar~. ma non anche perché ai suoi in ii.i le studiosi di sicuro valore, ha molti. di moltis:mi scflttori l edll?re Cappelli dt Bolo- msolv 1 b1le mfortwuo:. sep. re~ta sporad1ço o Ipotetico. m_e~t:ire; non eccitare le cu- difficoltà sembravano doves- il suo co mpito altresì di ali- e poeti i manuali scolastici gna. il quale_ ha pubbhlcato p_ure una necessar1a risolu– ~e n:ianca _chi, pe~ contro, p1d1gle della carne .. ma n_on sero essere _insormontabili: _si menta.re W1 interesse verso ranno appena i nomi, su al- enc~e tutto _ il • teatr~ • di z1one deolla vita di cui é 1dent1~ca ti cristiano col cercare ,:ieppure d1 f~ls1fl- lrattava d_1 c_oncenti:-are m la l «:tt;er3:tura n_utrendolo di tri sorvolano del tutto, 0 B_ett_i.Sotto 1 1 ~ito~o d1. P~e- essa come una unica entità cattolico. ca-re ia vtta. Dove sta il pe- otto volumi, s1stemat1camen- cogmz1on1 precise, se pur quasi. Pressoché ignorata dal- si.e il vol~me numsc~ ms1e- cosmica. Ma s~ d_i fatto - ed e ricolo mag~!ore_?• Sta - te, e offren~o p~r ogni voce som.r_narie. cosicché il lel~ore la scuola, tanto per fare un ~t: 1 ~uoi _quattro ilibri _di e La m rt ,ed 1 stato nbad1to ultimamente come ha g1a IIISPOSlO Be- un quadro sintetico ma nello trovi nella sua consultazione esempio. è la narrativa ita- lmche. e cioè IL re penste- 0 e. t emm[o. t° da Mario Guidotti in un tocchi con rigorosa nettez- stesso tempo Cede}~, il con- lo stimolo verso letture più liana dell'800. salvo i nomi roso, Canzonette - La _ mor- . '. . mor e circostanziato e severo bi- za (Pc>polo, 2 ottobre 1957) tenuto pressoché _d1 tutta la complete _e non soltanto dei dei più famosi. quelli di Man- re-. _Uomo_~ donna e. mfine, su noi, sm /iall, da tutt~ lancio suJla presenza dei - nella agevolezz.a di scam- letteratura mondiale, ten~m- capolavori de}la letteratura. zoni, di Nievo, e (piuttosto 8 ~lttmc hnche, che furono I . ·. . [parh: ~a~~~!~}ahtW!li~~~ rtab~~~ci ~~f: ~i ~~~c~ ~~~n!~t ~-~ll~rsei:na~ce~;:,~~ 0 pi~~~~~= :~ina~~f~Sl c~! ~:~lei) 0 e:~~ ~~A~in~\r~~t.i)uft\n~e~fìgia1~ m1irr~~-~i~~~t~ mJt 1 ~ueste ne, ventri pregni. 51 (s~f,~ 1 . ta 1 giugno 1957) -, che e la e alla parte conoscitiva . e s1va, comp re!1df:nd_oq!-1Jnd1 m tessuto d1 tulle le letterature mente ~mmes5<? dalla storia compos1~1ory1 (anch e se il la morte. la morte, qualifica di scrlltore catto- quasi all'ascetica dello scnt- esso . a.nc~ e .• h~n di filoso- e che formano qu_elcam~. d1 letter3:rrn uffi~•~le f!ei suoi I modo d1 dire d.el .poeta da sul orande stento senza lico è un segno di distin- tore. con l'altro dove la fe- Ha, d1 ~1e~z.a. d arte, !e ope- :=icOJ>f;rte quasi mesa1;mb1le volumi ~olast1_c1. Chi n<: co- una forma _apparentemente [frutto. zione difficile a conquistare; de h~ nido, che dà vHa e re mus1cah. quelle dt pur~ che m_ c~r:_to~nso ahment.i no&;ee _gh auton e c9n gli au: Habf:sca. ne:1 primi due vo- sopra la luce. sopra tutto>. né pertanto si può attribui ,·erita ed effetto concreto erudizione m tutti I campi la cunoslta e 11 gusto dello lori 11 SUo svolgimento I lumi. pa;so aJla cruda e Al 1 h. . re ottimisticamente per de: e valido a quella pratica della c~tura; un progra_mma. studio l~tterario. suoi caratteri. la sua imP<:lr- scabra enunciazione del suo d lJ errore agg u1cC1ante siderio di apostolato O bra- ascetica che e di coscienza, come si ved«:, U;tlmente impo- Non si porrà mai troppo lo tanza nel QU<;1dro_ de_lla socie- pensiero forse meno poeti- e a .mo~te._ per. fortu1;1a: mosia cL far massa. ln Ila- ma non il tutto dello scrit- nente da _r1ch1edere per la accento, appunto, su questo tà e della v_1ta 1tahana. nn: co. ne2li altri due) fu uno fin ~a1 pmru anm creahn Ha la letteratura cattolic-a tore •· La -poet.ica non de- s1:1aattuazione non le forze invit~ alle op~re min_or1,agli che a pn;scmde;e da qu_elh solo· i! presentimento conti- Betti n~n ha lascrnto _segui. ha sempre registrato cam- ve. come accade sovente. di un pnva}~ .e<h!ore, ma auton mJnon. l'u!l! sann.o che_sono 1. ~alon_ letterari? nuo e 1,:npla_cabile d~Ua mor- re la d1soeraz1one o 11 sen– pioni ed epiJ(oni rari e po- sovrapporsi alla vocazione. quelle d_iàun 1st1ttmone cui- come per ui:ia tradmone ~1- Sia il Dmonano delle Ol>e: te· m1met1zz.ata rn ogni so corrosivo del mùla: ma CO decisi: ma non è il caso alla fede. e cristaUiz~rvisi: ~~;: 1 ~a'~nf~~~d~ioenec~v~~~ ~~ttlca assai d\:{~1 al morire ~::ng~~ q~eUo t degl• autot aspett«?- in. ogni. istante. in ha chiamato D10 in a,iuto: d'in~ra~dirla ~on scrittori e se11;1pre che ~j ve11if1ca. lo voro collettivo. l~~~:rr~nt~rti~ofareet~w; esige~ ~yn~gra~tu~~esri~ ~I SllUlZIOne. m ogni per- proprio come accade nelle P~Li di ambi~u~ natura. o s~nttore SOl!J?laceallo smar. E' merito di Bompiani c;e letteratura laliana _ è fon- spondono alla necessità di !ar etes~cl~\~~~~rra la ~ ost.ra sue favole. nelle Quali il j 1tscaTI!I~ P~1i't· _Per~~ ~~e;~~ ~lgios~n~ll~~~: - nonostante la sosta impo- da~ in Italia ~ulla retorica reperire _con r:apidità ad Uf"! Tale che. per1mt:r 1 r; : ~o- bambino, spaurito del bufo Va J°. ~ E: an o o~ia . t. ternità umana> sta <:fai secondo ~onfl1~to dei grandi nomi, non c'è li- lett?re d1 ~.1a cultur? quei ni inno~nti di , Re pensie- e della solitudine. chiama o puu Sl augura, rn_dv11u • · m_ondiale e le sue d1strUZ10- ceale dabbene che non sap- dati essenziali _che .eh per- roso• (rile,e:gendol h la mamma o il papà in suo ~'!,.5d~ g i:i~:~liw~/<; ~ Nessuno :eu: Ìll dubbio ~J ~rr::rrer;e~z!ta~~rri:~a\i lo su Oant;~ ;~1~~~~::a tu~ mettano rucces~,v~mente un:1 sato a certe deli_~te o c~~:lsciccor.-o: apertura ad un pubblico che anche un prosatore cat- suo programma iniz.iale, e se Boccaccio (~a un po' m'e 1; 0 FERDINANDO VJROJA r-- 10 "' dfi_a~_sche\~\ M_aeth er- ELIO BA'M'ISTINI composto in gran parte di talico, come uno scienti!l~o essa si è rivelata e a parte su quest'ultimo, e per ragio- (Continua a Ila;-. GJ r:i~:ùo/e i!fazz:S:hi) e ~fl {Contlnu--;;--:- i>ar. 6) Pe2 5 ANTOLOGILi\ di Ugo Betti Nel presentare questa breve antologia tratta dalle • Poesie~ d1 Ugo Betti, lo stesso ~aga,ista Elio Bam- 1t1oi che ne h• curato la scelta ha cercato di 1tab1ltre una coerenz.a logica in questa sua azione che documen– l'aate, ai■ pure 1nd1cat1vamente, tutte le varie COl"de :;:t~ceh:P~~ :~~t~~ 1: e~~f~~iv~ 0 ~n:b~~fo~il ~~\~1 c~! (e l'uomo d1 pensiero) si era andato ■brtuando man mano che 11tempo pauava ndla ,ua stona splrltuaJe; quel tempo che non fu un meccanico e btale sviluppo nella aua vita, ma una m11ura di Jiudlzlo 111emprenuo– \·a e sempre più impegnata nel corso deUa aua vrta, ma una misura di giudizio sempre nuova e se:mpre p1u 1mpeanata nel cono della sua acuta o~ro111il.i, che J.J riUette nel documento più scoperto e prù .soUerto (e talvolta anche goduto) che tu la aua poesia. E' cucceuo, infatti. come tii può conttata.re 10 • Pri– mavera• (una d1 queste su" prime liric he) che la s,u:i et1f.tenza s1 apr1ue. nei &iomi verdi della sua Tita. m una vi.s1one colorata e piena di prome,i5e che fu la w 1 1iovlne1:u, che egli vide ri!leii~• nella perpetua 1iov1- neu.a della Natura amiCil Anche la morte, come ac– cade nella poetica visione della • vecchietta morta • 1 un'altra di que.ate sue llnche) era ancor a J>f !r 101. 1n quel tempo, come un ordinato aneddoto dc.me, ;llco n– oolvente h1 esistenz.a In cui e1li non aent1va.. all'in1oon del diaaaio di dovere sparire dalla scena abrtuale del mondo, altro reale, sgradevole duag_io. Ma è già nella raccolta • Canzonette - La Morte"• •quando la memoria della 1io"'.1nez.u è_ gia un ncordo. che 1I futuro m10acc1oso s'avvicina e si 011ett1n. Fio– che 11 pass~to e il presente. come in • Non d1menh– cheremo 11 dolore• (nella raccolta • Uomo e donna•) ecli. IHl sprofondato in un acuto disagio napello alla vita, h pro1etta in un trepido. 11ffettumo, commono, ma 1rrimedlabUe avvenire. fn • Ultime liriche• infine la morte (1I persona1qpo che aveva potuto più o meno tacitare in tutte le: a> tre raccolte: come a dire nel documento della sua esistenu precedente) si fa assoluto protaJoni.Ma deJ suo canto. Nel quale non ba trovato alcuncbe d1 con– solante. Se non il compianto misurato, p1et,JSO d1 un uomo veramerHe ,iuperiore volto aUa ricerca d1 010 che usolve e pacifica. La primavera Quando il cielo ritorna se.reno come l'occhio d'una bambina. la primavera si sveglia. E cammina per le mormoranti !oreste, sfiorando appena con la sua veste color del sole i bei tappeti di borraccina. Ogni filo d"erba reca un diadema, ogni stilla trema. Qualche gemma sboccia un po' timorosa, e porge la boccuccia color di rosa per bere una goccia di rugiada ... Nei casolari solitari i vecchi si fanno sulla so&lia. e euardano la terra che germoglia La capinera prova Wla canzonetta ricamata di trilli e poi cinguetta come una scolaretta. t grilli bisbigliano malizio~ parole alle margherite ve!tite di bianco. Spuntano le viole ... A norte, le raganelle cantano la serenata per le piccole stelle. I balconi si schiudono perché la notte é mite. e qualcuno si oblia ad ascoltare q!lello che voi dite alle piccole stelle, o raganelle malate di malinconia! (Da « IJ Re penate-roso»: 1911) La vecchietta morta E così. buona vecchietta, ye ne andate al cimitero! Con le loro manine i-ialle tutte le vecchie vi partano un cero .. Brontolando sotto lo scialle v'accompagnano a1 mondo di là, fra le pozzanghere. piano piano, per non macchiare l'abito nero coi volà. A buio. dopo la benedizione, le vecchie tornano dal cimitero e ripongono quel \'est.ilo nero ben piegato nel cassettone. E cosl tutto sarà preparato un giorno che verrà, il rosario, i mezzi guant.i, lo scialle. e il vestito coi volà. Con questa pioggia maledetta povere ossa nei camposanti! In una fossa c'é une vecchietta col suo scialle, coi mezz.i guanti. col suo rosario tra le mani gialle .. Buona vecch..ietta. il vestito nero non ,·i si guasterà sotto terra. con questa umidità? 'E un giorno. al cimitero, piano piano. n,1 porteranno in una cassa .. E' strano. (Da • IJ Re penste-ro.ro w: 1922) Non dimenticheremo il dolore Poi. resteremo soli; ed anche gli occhi più amati si poseranno con Umore sul nostro pallore d1 morti. Oh allora qualche cosa di noi. rome wta foglia di settembre. si stacchi. -portata da un vento che nessuno udrà nella stanza silenZJosa! Ti oscurerai, memoria dei giomi lieti: come chi s"addormenta dopo un estivo viaggio. ma sì breve gli ferve dentro quel che d·oro, quel sapore di frutto! Forse un altro ricordo verrà con noi nella notte: voi. sorrisi sgomenti. voi, povere carezze. Tu sola ci accompa._~erai. lume delle bisbiglianti nostre case, paz.ienza coraggiosa segreta. Di te soltanto ci ricorderemo, andando incontro al buio lacrimosi, fieri, crune sotto uno sguardo. (Da « Uomo e donna 1>) UGO BE'M'l

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