la Fiera Letteraria - XIII - n. 6 - 9 febbraio 1958
Domenica 9 febbraio 19.,8 r; ',\' F TE Il A L F T T E R ,\ R I A * DELL'APPRODO Galleria dell'Approdo: G. B. Anrlolettl con Gino Dorla e Glus,eppc de Robertis Anna Bantl e Riccardo Bacchclll Emilio Cece.hl, Gino Oorla e ;)larlno Parenti LE ORIGINI L'Approdo a stampa * di .-tDRlrl.1·0 SElf0.1·1 moria. preparato: era il titolo d·una ipotetica ri\•ista alla quale. a volte. con amici giovani s·era pensato. E fu facile assumerlo a testata della nuova rubrica: il simbolo diventava pertinente. chia· ri5-5imo. passata la tempesta della guerra. Senza dire che la parola apparteneva alla tradizione poetica italiana: che aveva se non altro un evidente tono unga– rettiano. * di I.-EO.\"E PICCIO.H .Yel prossimo mese di fin qui dodici numeri. che primo maturo auviso di mar=o riprenderà le sue fanno tre anni aiusti deU'at. Aspettare in pace di. Lisi. pt,bblicazioni I' ed i.zio ne tiuità, dal aennaio-marzo il primo annunci-O del nuo. ;:d~rle dfàtfo~tdd~·u: ~:: }~~: 1fll~~~~~~. ~~~f:;:,br~ ~i~i r~~o~! 0 i!i e~ 1 ~~ra~~~':; dio Italiana (ERI) con pe. pa.ssiuo di. una rivista let. uno scritto di Tecchi su riodicità trimestrale. valen- teraria si pu.ò fare in base Brentano e ali animali (qua. dosi della direzione di ad alcuni indici deterrninan- si ad anticipare ancora i G.B. Angioletti e della col. li: il primo è quello della remi delle sue Storie di be· laborazione del medesimo accoplienza immediato del stie. recenti e mirabili): nel Comitato direttiuo che pre. pubblico e quindi della in- quarto numero poesie ine- d~11•~g!':olc:r1!1~~~iof?a!i~~ ~i1~bbli~a_zi~~l;ur:ibta c~~tu!; ~-e ti \~~hi (d~1 u~~ll~~';f~ chelli. Cecchi. Contini, De avere immediatamente; 11 har.no (se !"hanno)... bel– Roberris. Daria. Lisi. Lon. secondo è dato dalla quan. lissima). lettere inedite di ahi, Unparetti e Valeri). tit<i di scritti ospitati della Kafka. scritti di Mila. Ron– Già e noto i11 linea di mas- rivista che non siano J>OS· 11a e Romanò; nel quinto sima il sommario del primo sati inuano. e che invece poesie di Bocchelli e di numero che tra alì inediti siano rimasti. Luzi. un e Ritratto del Pie– conterrà la traduzione del La prima rispo"'lta posi.ti. monte> curato da Antoni– terzo alto della Andromaca va è staia dala dall'Appro. celli. l'inizio di una serie di di Racine. in versi italiani do stampato nella sua pri- saqai. foscoliani molto im. di Giuseppe UnQaretli : una ma serie dal dato di fatto di portanti di j)e Robertis (a antoloaia di poesie recenti. una. notevo_le parte d~ nu- proposito delle varie ste– ed in ar1111 parie inedite. di men esaunla. dalla ricerca sure dell'Ortìs): nel sesto Vittorio Sereni: un lunao di un antiquariato, da quel numero wesie di Bertoluc. Poe 1 Gianrranco Contini U testo della prima trasmissione de •L'Approdo,, rubrica raàiofonica di lettere ed arti. reca la data del 3 dicembre 1945. e in sommario offre un profilo di Louis Jouvet seguito da una riproduzione discografica del , Discorso ai morti > da La guerra di Troia non si farà di Giraudoux. interpretato dal ce– lebre attore francese: una notizia sulla pubblicazione di alcune lettere inedite di Shelle.v fattasi a Londra nel '45 a cura di W. S. Scott: alcune note sul– rorigine dell'c opera> in Inghilterra: una recensione della Lettera all'editore di Gianna i\lanzini. Il e congedo , della prima trasmissione era costituito da un passo del Foscolo: e La vita dell'uomo sta perpetuamente in un moto alterno di sentimento e di pensiero. perché le sensazioni producono idee nella memo· rie. le idee mantengono· desiderii nel cuore. i desideri formano immaginazioni nella fantasia, le immaginazioni alimen· tano le passioni. le passioni fissano le opinioni. Ma per quanto le nostre opi– nioni siano costanti. l'oscillazione tra il sentimento e il pensiero continua pur sempre. poiché il biSogno del piacere e il timore del dolore mirano al pre– sente. al passato ed al futuro: quindi !"esame delle cose esperimentate nel passato, il paragone fra le cose pre– senti. e la previdenza deHe future: quin– di Ja perpetua speranza e il perpetuo timore che dal cuore passano alla mente. e dalla mente nel cuore>. Dopo l'incerto inizio. !"impresa con• quistò il redattore e i primi collabo· ratori che fu dato trovare: e la rubrica andò a\•anti con regolarità. alternando numeri \"ari a trasmissioni monografi– che. Cessata la direzione militare di Radio Firenze. col ricostituirsi della rete radiofonica nazionale, la piccola barca dell'-1:Approdo> superò la prova. entrò· e in rete>. Per quattro anni. ora sefti– manale ora quindicinale. la mezz"ora eb• be i suoi ascoltatori, i suoi lettori s~ cializzati, le sue varie ,~cende insom– ma: fin che il 3 di ottobre del 1949. si incontrò con un altro e nocchiero,. un amico. lo scrittore di Donata. Avevo avuto con lui, proprio sulle colonne di questo giornale. fiere polemiche. nel ·4a mi pare o nel '47: ma l'amicizia e la stima non ne, avevano risentito. se oggi siamo più amici di prima. Nasce\'3, dunque. una serie seconda dell'c Appro· do>, direttore G. B. Angioletti. redat· tore Adriano Seroni; e poco dopo ve· niva a rinforzare la redazione Leone Piccioni. Alle trasmissioni normali si co· minciarono ad alternare numeri mono· grafici dedicati a scrittori e arJisti dei maggiori centri del Paese. La e nadga· zione > proseguì. settimana su settimana. fino affinizio del 1952. quando Angio– letti riunì attorno ali.iniziativa quel co· mitato direttivo di illustri scrittori e studiosi. che tutt'ora guida le sorti della rubrica radiofonica e della rivista a stampa. ì\la a questo punto il periodo delle e origini, è ormai lontano. ci e di. Valeri. un racconlo della Banti ora nel uolume La monaca di Sciangai. un saoQio di Piccioni su Bile-n– chi anch'esso finito in UO· lume (cSui contemporanei>): nel settimo numero un e Ri- tratto della Lombardia, a G. B. Ang-lolettl rlnrrul:a I nu merosl scrittori e :artisti con,•e nutl a futerri2rlo per r:anrl• cura di A nqioleui, uno scrit. buz.lone della torre d":arrento Non saorei ridire ora se la scelta di questo paSso foscoliano volesse assumere in quel lontano ·45 un significato sim– bolico. Perche. anche la nostra rubrica. come spesso avviene in questi casi. ebbe un'origine del tutto casuale: alla fine. nacque una sera che. in un quadro al– lucinato di dieci persdne che allora a tii-enze mettevano su dodici ore di pro– gramma radiofonico al giorno con mezzi e:pe.,:go di fortuna. mi tu chiesta d"ur• genza una e mezz·ora cui turale >. E iJ titolo? Questo solo era. nella me- . Dlt(O \'alerl, G. B. Anrlolettl ed Emilio Ctcchl to pascoliano di Seroni. poesie di Bellintani: nell'ot– tavo scritti di Bo. Traverso e ViQolo: nel nono, poesie di Gatto ed un saoaio di Biaon11iari: nel decimo un nucleo di e Poesie> di Luzi • 1 che si son ritrovate in Ono- I re del \·ero, volume la cui importanza non ci stanche- A G. B. ANGIOLETTI primopremio"TorMargana" ~i~tcs;~ff~t~:re; di~l~~f~ un~i~~an!ra;::a~~er~ti~~nt;o s:~ I ;~::be_~e~~c:ts~~a~:e 1 ,::,~=,~~! . .sua afferma:ione ltru- e poesta tn Italia •. un rac. oreta, rnca.strata ira l'Aracoeli I sercatt. _ Tra I numeros1 pre.sen:i ab– .SOQQIO su·• l><lntecome per. rimpianto che era qua e Id c~nto. di Raimondi: nel_l'un~ e l"Arocntrna,_ la sera dell'J_ E' un premio ehe darà l'oc- bramo notato ~:ustppc Unoa- sonaoQ10 ~ella Dt~na Com- ~1lf ttso. dal!a ~ecmone - ~~e::~~~ ;~e~:~f~t°3! 1 eu~~ !!!~:;i•~et~.u~~,:~iisf:i~~ d; :~ii:1:~r;u!~~I:~ jnc":n~ J:!:J~ :S ~fat~';.d~~:;:'~a•~:: med10 • di Con.tlm. __ oltre ad infine. - . di_ r1prende_re le aaretti e uri racconto di oiomah.sll s1 rrnn1uano nel ri- tn amichevoli _ i flOmi e i ff:edo Bellonei. Gianna .Mari– un0; scelta delle p1u preae• pubbhcaz1on1. Per ri~- Brit1hetti. ed un saaoio di. starante da ,Angelu~o,.. per fatti della cita culturale ita• .:in1._ Mana LuLtll Astalch. L1.– voh cose trasmesse nel set. dere alla seconda doman.- Domenico De Robertis· nel fc&tegg1are G. B. A11g10leu, al liana. nucc1a Saba. Palma_ Bu.ecrelh. tore radio/onico dell'Appro- da, occorrerebbe una :api~ dodicesimo una Javol~ di quale veniva a.ueonato tl pre· Il remio ,Tor Marana ... , 1 Paolo .'.\fonelii. _Ennio Fl~tano. do. con una rappresentanza da . scorsa a_t !Off!ma:1 d1 Li.si. saoai di Cattaneo. Gor. mio To~ Marg~na . 1 ,n:,,gurato col nom: dt An• Ca:lo Let:1. Enrico Falqu1, Bo- g~~n~er:~e,:~~ra~u'::i. UJ~ ~~ie,; 1 ;r~ua,;:;; 0 ~ ~~J'~';:~~~~~ ~ef. pian$, .scritti inediti di det: ~ri;r:::z•r~~~c 1 ~h:rro~~ ~:!i~~ 1 • r~;pr~~~~atft~;tie~~~J; ~f~tnf_tur(; 1 ~eec;;;· Li~~U~~~ fascicolo sarà dedicata alla si leooe ,ma composizione o iVm1 e_ ea. ecc. ec~. nella p1a=.:a - opera dello nonra letteratura un nome Giorgio Vigolo. . Arnaldo Bo– rassearia dl letterature stra. di Unaarctti. e Febbraio,, J on e stata t~na nsposta &cultore Roberto Ruta -. vie• che &uggerisee anèhe l"imma- ceU1. P~ola _Ma.nno. G1a'!carlo niere (Cecchi, Bo, Paoli), che è divenuta il e Mono- breue. ma - '!'' auouro - ne <:on.segnata.come .s1 &~. g1nt- di una esemplare e rara V117ort.>lh.Giambaui,ua V1co.n, di lettere iia~iane (Cita.ti, J~qhe!tO > una .dell_e prou~ ~:f:O"rdi nr::td~·w~~p~c~ ~~e;::~;::n~~ E1fo ;[ìfpi!'~~~ civ1Ud: . • fr~~ì . .u;~~t:, BG~~~=: cii : S~are .. Garbol~. e Carelt!), p,u. interessanti d1 _questi e. più. di quello di domani. c~occa, Pa.squ.ale Festa. Campa- Ang1oleu1 e sm:pre .stato un com~ Debenedeui. ~iorgio Ca- ~; o~~~fc~ura:Laebr~~~j1~h•Ji;~non~dad~~f:!~ U1~I J?~jJ~m= biso~na soprat~tlo ~s.sere ~;~~i,:: a.sy~ ~:hi· F;an~io;rim! f::OJicJ~~~1Ja~:iu':tc~1~a::'1f:r~! ~~~~n~uS:1t,:to~td;im!~~~ teatro ( Anptolettd e di c1-, paesaj!Jt:i: e si incontra quel P'~atl a_lla atten~ione di An..- Tor Margana è 'stata cosi ai- direnone .ddla F1en. Lettera- Bardi. Laura Di Falco. Elemi– nema (Anna Banti). belliS$imo , Ritratto del- protetti. alla Srcurezza del segnata ad u11o .sCT"ittoretTa i ria e l'a.::1one da lui scolta 1n re Zolla. Lino Cure1, Mana Rispetto alla prima edi- 1 l'Emilla > che /u esemplar• suo ~u~to. e detlfta sua sce[. più degni che oooi conti la n_o- questi uilimi CMt auracerso Luisa Spa.ziani. Giorgio Soaci. ~~"~u~st~a~:~es~el!'d1rtri~: (/n;:f]q~ur::: 0 c~~chf'c~:;~~ ;:· ed a~~'ian::.h:zza_ ~~t:i~i :~~ 1 :aae;:itu;';;e:a~ ;~a:c;:; laAd~;:;;:~t:. ~~:!r:~:-eom- q~:~ 0 )fo~:~~n~~~~~~rei:~,7:: i:ga~~~~=~~= rd rrd~tt~~rm~:gl ~::~on~a~in.Lis?ee d~o~~t ~rt:~r::~aii_ ~d' u~~~{ag~g;;_ ~~e al~~enl:e':1_~!~e~':PT;::n:,: ::i:f:r· J~~t;~rigrea..~':t'tt:U~~e 0 ;: ~~~~-P~s~!:art:re~ast;~lci~~t r.~~a~~~hf ~i::pi~~tl~sc1are !i~~~~: :::si te;to u:::an::;t~ ~i:ro~ente usiamo chta- na~tt:v:~.s::a '~a;?r~ :::~~:~ ~0$~1 a~:!~~un:t~~s~a al(J!~g~:; ~r!ii:C:n~~beJ?rd~~~i~::ee :~ stretto, e piÌl apile. che dia! ni. poesie di Betocchi ecc. t<?a rne. tO so dalla espe. nuove genera:iom. .sono riuniti attorno a lui pe:r Vincen=o P~eparata. En=o For• aià nella 1..-eslr tipegrafica · ecc.); il $~Condo numero re• r!enza µassat~. e dalle pro~- Quesro P_remio, nato attor~o fe$rcgg1arlo, e ha ricordaro co- cella, ~,r03-Sim.~R~d,na. _G1_1t– il senso del nuovo caralte- cava versi di Luzi e di Pa. s1me prospettive. quanto sta cui. un tacolo della trattori~ me tale a..ssepnazione ricada seppe Tede.sehi. Eraldo Jh.scu:l.. r1: ricercato. per_ q1~!sta ri. ~oli11i.' in di~ef!~ionJ d~u~rs~ utile e fru~tuoso poter col- ':c,';:a~:- ad:: a,::~iti~~e c~': 1~; proprio nd rrentesimo ann~ ~:,to C~~ 10Sc~i:::~·,.~f 1~111~!~: vrsta. che srn di pm. vasto I due. poeti pm se11utt1. d1 la bora re .. sta pur mod~st!l• festeggiare ogfli me.se uno verst1ri~ de_l suo pnmo pr!mi_o ::a Trucchi, Gian Ca.spare Na– a~cesso al pubbhco. d1 maa- q!1est anno. cose na~r(!HVe m.ente. Sto pure un. po rn .scrittore O un arti.sta: una voi- lerte_ran.o, Il Bagutta. aun.tnn- politcno. e mollissima altri. a19r presa. sebbene an~he dr G!1dda_ e dr Pro~ohn1, un di.spari~. con un !!Omo ed ra un Jenerato. une colta un t~gh_ nel '28 per Il giorno del NumeTOS, i relegram.m.i 11,un-– l~ pre~edente prova -~d!to. saga10 d! !3et.occht s~ Re: un artista c~mc tl nostro pittore. un critico. un attore.,giudiz:io. . ti. rra cu.i queJJi di Rodolfo r1ale s1~ stata delle p1u _1m. b!)ra.. scrtttt d1 Lonah1 e dr < G. B.>. cosi ~ome aff!-l• un 111ornalista. ecc. La -Tor_ Maroana,. viene Arata. Direttore penerale delle '-------------------------------• Dell'Approdo erano usciti pot raccolti in volume, il LEO!\"E PICCIONI culturale dell"anno. puntuaiiz. che. hanno segnato le tappe Roma per impegni elettorali. e Il. o X .l e Il E DEL * PI.I CE ltE PITTURE DI SPREAFICO Del :empi di via Garibaldi - furono foNe gli ultimi A"'.lni d! purezza per ~li artl!:i e un volumetto di liriche- di Broggini ne porterà il profumo agli imme– mori o ai giovani che non sanno - di quei tempi. Leonardo Sprcafico ha serbato l'animo. la disin\"oltura. l'asciutta eleganza del dandv. A,·e\·a allora. al numero 89 uno studio in comune con Buffoni. Lui monzese di na• ~cita. aveva stretto amicizia e solidarietà col pic:olo col· Jcgiale marchigiano che orfano se n·era venuto a Monza a studiare a quella !amosa scuola d·arte dove- inscgna– ,·ano Arturo ilfartini. Semegh:ni. Marino ~1arini, Oc Grada. ira gli altri Cresciuti nella stessa scuola. Sprea– fico e Buffoni ave\·ano messo bottega insieme. senza chiudere la porla ai committenti e lasciando all°artc. iuardata con occhio puro e con purezza persegu:ta. di mlsurar·,i con le sue ..applicazioni ... Era. oltre al bi– sogno di .iucrarsi la dta. anche un modo d1 partecipare al quel risveglio di azione artistica che avvicinò. ne)lli ;mni dal '30 al ·35_ al"('h;tetti. pitlon. scultori. poeu e let:erati per 1a difesa di una tradizione mod~rn;:i europea. BisoRna\"a allargare i confini strettamente pro\·inciali della nostra arte. cercare. ìnn~ti e contrasti \'i\"i nelle esperienze e nei mo\•imenti europei e extra• europei rompendo agli inizi l"engaoement politico eon p.ii si tendeva di as...GJmere a \·alore deJle opere fitu– rath·e e letterarie la loro perfezione circoscritta in un·evidenza formale. reale e ideale insieme. com"è di ogni canone neoclassico Si trattò allora. J)(.'r i ~:ovan: come Spreafico. d, rompere col ·900 e. di là dalla rottura polemica e Calla facile denuncia di quel classicismo che minac– ciava di servire l°edifl.cazione politica del tempo. sco– prire quan:o di valido tutta\·la rimaneva e si rinnovava di queiJi stessi artisti che ave\•ano pr,.so par:c .al mo\-:mento. last"iando :operta la porta a p.ù ilrJ!hc e roman~iche soflstic-: izio:1.idella natura. a ideali plastici p:ù segreti e conftde:iziali. * di ALI~o:\·so G .. \.'l''I'O Cn pos:-impressionismo ormai lontano dalle riJ!id~ date che potevano fissarne il periodo. un post• 1mpre:,;• s:onismo dopo Cézanne f' dopo i cubisti. si affaceiò da noi. almeno in Lombardia. come accen:uazione su po• stumi modig11aneschi di un dise~no insieme accidentale " continuo che si foce\·a decorati\'O per es:rema filatura alla ricerca della sua causa. senza mai :rovarla Quanto al colore. esso. più che impegnarsi nella forma. sem• bra\"a nutrirs: con allegante asprezza dei suoi po~er1 raggianlt e dei suoi agitati chìflons, pur di rompere con rine'rZia tonale che da ultimo ne raccoglie\·a i risultati. fegnati dal:a propria 1imidità poetica. Gli espressionisti e i fau•·es mftern·ano sel{retamenle nel– l"animo dei nostri giovanì di quegli anni che si rifa– ce,·:mo all'impressionismo come a una sorgen:e di <'mozione pura e di libenà spirituale, tentanda e ri• tentando l'acquisto delle parole pittorichP. il primo pa$SO delle fh?ure. il farsi esplicita delle !orme natu– rali dall"implicata contraddizione del racconto e della imn,agine pura I giovani di quegli anni disegnarono e scrissero col di.segno Ininterrottamente un fittissimo dialogo superficiale che svolgeva in estensione la loro rrcerca. una reciproca . corrispo:1.denza che fu forse !"ultimo messaggio romantico delle generazioni venute dopo Modigliani e nate insieme con Scipione Allora. dalla da Solferino di BiroUi e di. Del Bon. al .. Garibaldi 89,. di Brogg!nl. di Spreaftco. di Buffoni. di Pittino. di Afro. di •"h-ola. al Foro Bonaparte di Cantatore. fu bre,·e il passo Eravamo nella capitaic di Brera. nella onorata povertà di quegli anni in cui la cultura fu spes..-::o ricerca di documenti perduti, ir.telligcnza ~i testi segreti_ e contemporanei. forti come antiche leggi. Fu la coscienza di un. dovere per una società che s·anda\·a smarrendo E tutti, con impari !atta. se ne dettero conto ogni giorno. anche 11 sorr! dente e biondo Spreaftco . col suo passo leggero e la calma le:izia tra i baffi. inspiegato come gli altri a trovar nelle mani e nel disegno il con:inuo impaceio del ~uo capire. del suo fare. del .suo dislin~uere Più di tutti gli altri amici, Spreaftco sembra\·a tenere alla irazia del suo .sentimento. ai modi larghi d'un racconto che perde\·a ogni \'incolo storico per farsi bagno naturale. fluida apparenza nel colore di figure <."hesembra\"ano impoverirsi per troppa fissità e tra· sferirsi quasi ai margini del quadro che pure in loro s·accentava. 11 pittore era attento alle preziosità più irritati! del colore. alla traslucida vegetazione delle sue opulenze: ma come un barocco pentito cerca\"a primith-amente i particolari incanti, i veleni artiftciosi che ne sienificas.sero i \·alori .sensibili e letterari. Spreanco sembra\·a opporre al novecentismo pneuma– tico e bamboleggiante un racconto pittorico in mov1- r,nen;o e In contraddizione con se ste.ss ,:,. la cui aned– dotica figurativa era insistentemente fissa rispetto alla dissoluta e intensa scioltezza che l'artista ne tenta\•a con la sua stessa rapidità di tappezzare di colori la teJa. di accendere il colore dalfinterno. di sfumarlo. di schiarirlo. d'a\'\"ampar!o. Una fucina secentesca. la .sua. ma \.i bruciavano luci e fumi impressionisti. tra baleni di eloquenza liberty Da allora Spreaflco non ha mai trascurato la parti– colare ..mondanità ... con cui cerca di indulgere all'im– magine agra e sgradevole che egli ha della vita. colta di sorpresa nella sua immaturità fenomenica. nella sua allegante verdezza. E ancora og~i il suo .scontro veemente con le dissonanze e con gli .sgarri acid: dei colore è un modo di incontrare tra il blù e il giallo i suoi rosa delicati. i suoi teneri verdi mentalmen e acquisiti con calma pur .u:a i! furore degli ~ccei:iti piì! forti e delle nere matrici. Ed è quanto d1 lu~ e d1 B'.rolfi Si sarebbe trovato più tardl ad opera di pi tori quali ~lorlotti e Cassinari. nella definiz.ione di una certa ambigua e ve~etale pittura. lomb_a~_a che re.st_a figurativa solo per le sue lat.mti poss1b1htà naturali– stiche. come in un sottobosco leonardesco. anche s~ vi s"innestall-0 Irrealtà post-matissia~e e . giustapp<>'i~– zioni faui:e.s e picassiane ne~ tentatl\·a dt t;ma r1ed1- fi.cazione monument~e e arcaica del pa.?saguo e delle figure. ALl.02'SO GATTO Diario all'aria aperta * di Gl:GLIELJIO PETRO~I I Il destino dell'uomo tormentato dalla \'a– nità. J,::eneralmente è. inverso agli scopi che si propone con gli atti che gli vengono dettati dal suo sentimento di. vanitoso. Le riunioni letterarie sono un luogo assai ideale pe: poter rendersi conto di cose del genere. Un solo esempio: K entra nei luoghi dove è riunita molta genie. soffermandosi sulla soglià Iin<."hénon sia stato visto da tutti: si \·este con giaceoni di stoffe grezze de– stinate a tutt'altro uso: porta cappelli di pelliccia o baschi stta\·aganti. non si sie– de mai ma gira tra le persone sedute: cor– re do\'e sono i fotografi e si. mette in posa. se i fotografi non si accorgono di lui si china ad alla<:ciarsi le scarpe per attrarre la loro a:tenzione: le sue camice senza cra– vatta sono a grandi scacchi vistosi e pe– tulanti: il suo sorriso invita sempre a qual– che cosa. Risultato: nulla è più. banale del suo ,·c,stire. nulla annoia di più. dei suoi copricapo dopo che si son visti una \·olta. ed a forza di stare sotto glì occhi di tutti. tu:h finiscono per non \"ederlo più. Con– clusione: vuole essere diverso da tutti. ed è assolutamente prevedibile e uguale a mol:~ anche a tanti che nemmen gli so– mii11ano. Y invece melte tutta la propria cura, fino allo spasimo. nel somigliare ai più: veste come un prefetto a riposo: si tiene in di– sparte: saluta misuratamente con òiscre– zione: dice soltanto queUt> che a lui sem– bra assolutamente necessnrio. bencbè pos– sa dare un giudizio assotutamente impre– \·lS:o e illuminante sulla sua personalità. Risulta~o: puoi incontrarlo in meuo a mil– le persone ed in breve ti accorgi di lui: quanta più. cerca di apparire banale tanto più finisce per distinguersi. Conclusione: vuol essere confuso con la t;ente incolore ed è unico. distinguibile. una personalità ed un personaegio. Non compete a noi cercare quale dei due personaui sia interiormente mosso da un is:imo \':tnitoso; nel se~reto della loro co– scienza !orse troveremmo che l"ordine, !'I? non si in\'erte. è comunque a!sa1 a1verso da quello deducibile dalle apparenze. ~fa traendo una qualche esperienza dai :isul– tali reah de.I ·toro comportamento. se ne deduce che non è eccessivamente intelli– gente. adulare in se stessi istinti è-el ge– nere: una intelligenza sottile e non priva d·un certo controllo morale. sia pure fuo– ri deU"ordine delle morali costituite. dà alla persona la possibilità di essere qual– che cosa di definito, cioè la propria realtà: mentre il comportamento opposto. mtll'U– lusione di creare una distinslone. una su– premazia. crea solo riSultati deprimenti che finiscono per affondare nella banalità. Il La cultura suscitata nelle masse dalla radio. il cinema. la telc\"isione, la diffusio– ne della stampa d'illustrazione acritica. al contrario di quanto si è portati a credere: cioè che e,•oke una possibilità di cultura generalizzata -e rompe il muro tra la cul– tura e le conoscenze popolari. evol\'e una situazione nella quale la cultura scientifica ed artistica resta nettamente di\"isa da ogni partecipazione popolare. obbligando gli uomini cbe la rappresentano a costi– tuirsi in casta pur non desiderando che la comunicazione. Siccome tutto ciò mi sembra contro la natura del giusto e\•ol\iersi e della intima richiesta di tutti gli uomini, dobbiamo trarre due conclusioni che si e5cludono a \•icenda: O siamo in un periodo di transi– zione. in cui non ci è dato di compren– dere come si S\'olgerà 11processo di arric– chimento intellettuale operato dai beni messi a disposizione dal progresso: oppure ciò che _succede è un~ degenerazione d"ogni ~ssibihtà evolutiva in senso del tutto spi– ritual-e per cui, la cultura. ad un eerto pun– to ~ovrà difendere i propri \'alori spiri– tuali come una confraternita od un parti– colare ordine religioso si \"olano a rimant;. re isola nel deserto. a conser\"az.ione d'oiJ!i cn·il:.à intell-ettualP a('Q,:i~ita. d·o:,mi bene spirituale Hn"oggi conquista:o. GUGLIEL:"110 PETRO~'l
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