la Fiera Letteraria - XII - n. 50 - 15 dicembre 1957

striale sembra più ardua per- lissime su Paestum e sul che le cond1t.1on1 deUa vlla templi greci della Sicilia, e erano le p1u arretrate. In Bar giudizi favorevolisslm1 a quelle pagine t.roverete ftm:)- nuovi riordinamenti di galle· s1me o:sservaziom sulle lnso- rie. come quella di Palazzo spettate dlsposizioni dei me- Bianco a Genova, incresciosi rtdionali alla civiltà tecnica solo agli imbecilli. Il suo li– settentrionale g occidentale. bro è anche .per questo un~ manifeste negli eccellenti eccellente i;i:u1da;né io saprei LA ~'IEHA 1,~;11 EHAHIA Domenica l;, d1cer1i>re 19;, PilESAGGl * Racconto di FAUSTO Gl.il~Nl o~~iisfr~UÌe n~;~fo~?dd~!~~:: ~~~s~I~~/lt~r di!:!~pf:e d~: ,.....,....,..,..-,,. La cau è '17 !imit 1rP del c:tt. neJ;a pompa de!le loro pre-so, vrò. si por~•~~ fuori di, di coloro che denunciano grande architetto trecentista paese. da:la po11rteche zuardo11J ia:onne e del loro coralli: g.ii e _•i collocano n~i ombr~ la politica come demagogica Matteo Gattapone che egli ;,I monlt': da essa al monte, uomini preferiscono il sairat o. proiet .ata dalle case 1 tavol.. che ostacola 11 ricambio de- avrebbe potuto riconoscere da eua. al cielo non v·è chP dovt> possono restare a salu- le sedie. le, panche. S:edono i gli opera! e muta l'economia nel ponte delle Torri e nella un breve ,paz10 di plano qua tani 11ea:uendola meua _aura- giocaton. con il viso !:ccato in elemosina impedendo il Rocca di Spoleto. nelle !ab- :v~ta ':{i!,t~~tl~ia.l! e:~• e~;~~:~~ ~t~r-;~0 ~-~ca~:;ti ~~ll~u~:.Uc~ e:~;aJ:,~: ;~~:e c~f;u~ea! ~;i~nzt~:;;:;~~sa:itf\ e;>~~=~ :r!c~f :~~~~b~oB~I~=~!~~~ uta a::uza dei:1 teo:zl: t;n:- vui ~ico~ti di. so:e e le mani nocche dure fanno_ sobb~~- stano contro la riforma agra- condanna come incivile e ve- ~erpe~nu~e!~:::,e~~ ~}r~o~~~ ~~-e ;}!i 1d!n: !~:t:~~t~o~:~!: ~~ ~ ~•:~c:i !d:f 1 ch~:(;~t~1:~; ria perchè divida la terra In ramente barbal'a la specula- .. d albe • t a:J I d guardare a.- tante piccole proprietà a voi· zlone edilizia che non riesco· ~!t~!tiaci:4':~~r:;: :,~r::~~a 0 ;~: ~~~~r~a°:W gre~o!'°: 1 :~ 0 i 0 da~ ~!~~~ 0 1 n 1: ed;stussioni ed li ~e~rote~rgorlc~i:d~I l~as1~olr~: ~i t c~~~~T~t!er; s~~~- 1~,~: !Oìitudtne dell'ala antistante. nuovo de! vest.t1. _«ravldl de:1 calore della parttta. Ma ques~o nute; e di ci>loro che vedono ad A:sslsi la voce: ql_lesta cit· ~:tr~n 11 ::e~~;!~l~ 1 ~~~ di~ la;i~~ ~i~~~~ a::~is-~•~a::ie~!~ e~~:~ ~e ~tt:r~i~q~f:i!.·~; :~tr:~:;~ nei mutamenti economici i tà, dice. è responsabile di re- I II I t· u luogo rlcer b per espandersi dl segni di una nuova econo- stare ~osi co~·è anche a co ~~~•~~~,?;!li~~" 0 i:-:mi°~tuffl n~j ~~t~~c:;!c\~1~en~e_ dai ragazzi. ~!1m~o:n~~cco1limenio. Pefc: 0 mia alla quale. secondo Vit- st~ d1 sacnrlcare qualche INba qua'- 1 a pro.un2..,:-e fino percht!' gli anziam che custo- forse t p1{1preferi.scono la mo.- ~~~g <;~~p~g;.!J"dn':,~tTi!~e~~~ ~1,aen~e~~~a1;~: N~~::r1g!~= ~!:_a c~~i;\a ~IJ!~fcr:;p~~~o l~lp;~: ~-IS~~~~-/\ ufi9n;~ed~I. ~an~~~ ~~~~~ ~~o~~:!~e~;~ ~;~: 0 ,j~;~ ,. il sentime1to del lavoro In za accompagni quanti sono tlch: sassi muschJosi, ,ommer- spiegata !n coro su una ll~ea oé carte oé tavo,i . Pure. e comune• o essendo come di- p1:eflOStiai _problemi urbani· so d;1i rovi e tra le> ortiche. mo:-aodica che appena_ s, a.za oeceuano sceg:J.ere :I sito. e ce il Matttoll direttore della sllct. e soggiunge che non ba- Gluseiipe Romano: • Toro morente. pii1 non rie~ a contenere. L". e s'abbassa più per i! natu- co:Jocar11 a fronte. u na 1;.m; Commerciale • poveri di Idee sta salvare i monumenti cele- -------------------------------- a:tre duP facciate danno su. 1ra.e bisogno del respiro che ba legiermt-nte avanzata e ·- e di coraggio . una nuova bri e~scndo. la loro bellezza frntteto. do\·!" nei merlJd PS'.!-1per se1enza d, mw1c_a o a:-~e: corpo equil:brato sul1e 1:noc- economia eh~ giustiflchereb- inseparabile dall'architettura • G • d • • • , • • vi:.;_ r:ducono a:l'ombra le p:c- ma il modo c~n cui le voci chia. come per zappare u: be come necessario l"inter- ambiente. Ha_ vergogna della 1 p e 1.... • ,, onco u,·t e l er lV'l t l t la l(I n l C'o:e mandre C'asal:nche: ma :e da di.sperate a.tezze. conveo- terreno as.sai duro o ,taz. a_ vento dello Stato e che ac- :1ostra _barbari~; e rìcorda che r I (I (I '' I) fh,·•t:P chiuse PIÙ non Of' h;j:-J-~_ooo In cadenze:. ne,IP qual! legna nel bosco. pert>hè_iam~- centra la produzione, dice Il IO tutt 1 I paesi d~i mondo, e no :H:z1a, e domina tutto in- ,(1 rafforzano tremando e vi- no chiwa che s·agaa in .al,a Valletta. In grandi organismi nella s~essa Aryie:ic.a. si.~lten- (Continua da par. 1) nomati quotidiani dove pagi- gali In denaro decisa. du- appro~onden~o l'analisi de_lla ~~~:~n~~o s~~~~at~~s:b~=~dl~~~ :~~~doda~J-~n~o~:;:i~:: ~\~ ~:Sa u~~lar~:zz~tt~orz~n~~: privati o_sta!ali che debt>c?no d~nod 1 _ 1 qua~en st orit de· titoli fra 1 ~h dovrebbe ne intere vengono regolar- rante una festa organizzata s,tuaz1one è indotto a modifl- to d,dacimento u·acqua. la orizzonti di un mondo pruru- aprendosi con_ un arresto rP- ff;~~v~~:et~~nd~ ~~rt~ecr~~g~ ~~1~zi~~e t~~ll:oa~e~hdef ~~~ {are una scelta mente d~1cate allo sport od a scopo turistico caria. •ieve. :l \·ento. corrodono sen- t;\'O. che sembr-a tornare d~ l)('n~i:1oin cui_ la voce che•. o revole .in principio. all'Inter~ tro vi è vietata. A Parigi il Altro malcostume del no_-al telequiz mentre de_lla !et- Due sono le singolarità d1 za truua né fretta la :nura- lont•11inze mfm1te negh echi accompag...1a si tro':lca.. r..~- vento e alle riforme. ma og· ce~tro non si tocca, e r:ion_si stri premi, forse a~cora_ pl~ teratura quasi non s1 pa_rla Per ritornare al premi cotesto romanzo gr!g10 _ e-d ~1:;ve~~~t~ucPMol.i che- npou d que-. canto .on-t ..no. data verso l'Pco. dP: cò:npt, ': !!ettivamente studia e ci mo- p~o .. n~mmeno al~a per1!er1a: assurdo, è quello d1 att~1bu1- e quan~.o se ~e pa_rla si tiat- Goncourt e Renaudot che cl opprimente fino. all_eccesso !!uun su~o s~r;:;;:!~!ed:~a ;~= R,cordo la procenlone che ;~a ~~c~~:~:o ~Pl".roan;ng~,~!~o– stni i resultatl buoni dell'uno d1mmu1re lo s1;>az10dato ~gh re il palio ad uno scrittore la Il p1u spe::.so d1 lettera tu- hanno offerto lo spunto a A~z.1 tutto u~ minuzioso. fa- rPtl'. h:. il nido nel foro lascia- esce tra la folla In attesa d. li. g unti in :-itardo ~- ,av-,ro. e dell'altra. L'Italia ,a parer a~b~n e al~e p1~nte del g1ar- defunto. Quest.'anno a breve ra francese - come è 11. caso queste considerazioni possla- st.1dloso rea_hsmo che_ s ap- to da::a calce dlrutal. Solo lnc 3 mminarsi La Croce di me- che aualaono a_co ppie .con .a mo comoie una r;voluzione- d1_n1 e degh orti. distanza t'uno dall'altro men- d_lun grande giornale ~I To• mo dire che ambo le giurie punta al minimo part1~olare df'ntro. ad ascoltare-_da pres.,o. tai~o è la prima ad apparire. ,cure (e I.a se.va ne .rema> in sordina ma confusa e in- ùue grandi opere veramen- tre 1 candidati meritevoll non rmo molto diffuso neglt am- hanno avuto quest'anno la e lo lngrand!sce come in un sembra t>he _la buia frescura in cima alla lunga as•a abbas- g:1 a.:Mri da _ abba ttere. alter• consapevolf' nonostante la te naz1onalt gh sembra che mancavano due premt abba- b1enll mtell~ttuah per la col- mano felice De « La Lo1 • primo piano cinematografico 11aanimata d1 se&rf'ta vita. co.. sat.a come una lancia (,a rial- nando 10 misura i colpt. ~– sua consapevole e attiva (c1• posSJamo vantare, 1! rto_rdina- stanza importanti sono stati laboraz'.one di alcuni otl!ml dt Roger Vatlland SI è par- Per raggmngere l'effetto de- me se nel suo vuo'o foss~ za poi. subito nella luce: ma percossi dagl .• spech 3 a.;~~nV• 1 ; to testualmente) inciviltà mento d1 Roma ,fa città a conleritt dopo la morte ad scrittori e g1ornal!sti - per lato estensivamente alcune 6'lderato l'autore ms1ste sul sospeco un ronzio tPnue e re le sue bracce sono troppo pie- h Sta:ino alla t... t,c :l se!"- ~e~oo~~rf~~ ~~diz~ 0 ; 1ot:Co~ ~=!~~rn, 1 !zi~n~a ~~fm~~~~~ Umberto Saba, poeta che ab- rendersene conto settimane fa Non è più, Il lato mediocre, squallido dt :reotoaJ~r~~nc~he it~~a1!p~st~ttd~J :~ 1 1~r.::'re 1 s 1~} 1 ~ 3 c~e d~I~! ::::_ ~~~~ia s~n~~Z~!· r;:~ni 00 a~ppo nomiche mdustria per mdu- giorno per virtù della ri!or- biamo sempre amml'l'ato, al Qualcuno si chiedei a _per- caso d1 tornare qui sull ar- ogni cosa o persona Dal balcone s1 aprano. e qualcuno :e levano solo lo splendore intento a se stess?. ~ tu a~: 3 stria e Quasi podere per po- ma agraria delle bonifiche e qua-le c 1 legava anche un sen- che prendiamo la briga d1 de- gomento • La Mod1ficahon • momento in cui assieme al s'affacci. restando con le ma- delle borchie lucide) Più d1f- uniti da un :.Sto a.~a~t:o de. "– d iù cordialmente nella delle nuov~ rndustrie vistblle tlmento di simpatia persona- nunciare questi mah che cor- di Miche! Butor (Les Ed1- protagonista si sale 1n treno nl poo:1ate su~ ferro della rin- flcile impresa ~ far pass.;re piazza dal comune clamor-e.. :i ~~ba~ia carissima al suo specialmente a Napol; e nella le che avremmo desiderato rodono la nostra vita lette• tions de Minu 1 t Paris) è un a Parigi a quello IO cui qua- ih1era a '-Crutare oltre ,1 colle dalla porta la Sinta. che on- cui .e indi. :-addoppiano e ~: cuore e meno nel Piemonte ~labna. Il cap1tolo su Roma v~der premiato quando anca• rarla ~ tanto le nuoc1ono So- romanzo origm;le nella sua st ventiquattr'ore dopo se, ne d~~:o,:~!~'. 11!~~f d!11i~~~ee deg,ua rigida et imtf1a ~co;~: n"lfO~~~ eF.~~!t= q~an"d~~; e 10 L1guna con pochissime e senza dubbio uno dei ptù ra era m vita. ma che dopo no co::.e che tutti sanno e di fattura non privo d1 pregi scende a Roma si ha l 1m- P ., • • ~ost!iiom~~t;~ 0 °al :ua~~ 1 :Or- ~:rd~ ";~pro. rompe : 1eu·ana dimenticanze (per esempio I r1veletor1· p1ccola la percen- ta scomparsa doveva venire cui IO una soc1eta rntellet• dove l'autore ha sacrtflcato pressione d1 viaggiare m uno t \ ri • affaticano con ,e bar- b a u::i ,. 1 ch:amo d! c1a.ra - cappellt e le pelhcce ~d Ales- tuale degli 1taham nella ca- onorato IO altro modo non tuale tanto conformista come tutto alla ricerca d1 una ar- scompartimento chiuso dove D,verso è 11 silenzio dJ1\a r! 0 sutl avambra~ci ·e· curvi m~:la e si ·..•versa e s· espa:ide sandrla) attento anche al- pitale (tl tre e sei per cento coll'attribuzione d• premi !et- e diventata quella italiana è t1flclosa tecnica narrativa tutto è sordido e scomodo e c_hie!.a.dan~ pane 11 oppi°Sla e - perch, l'aureola d ottone :io~ come ~oro d, voci d1 g1ova::u l'artt~1anato anhco ma am- a confronto del sedici per teran che 111 questo caso di- mutile parlare Puo essere ve- dopò quaranta O cinquanta l'aria viziata Seconda smgo- ~ 1 ~:~1:i~o d, vi~C::, di ~~~°mb~: urt! nl!TI°architrave Fuon. g ga:.ti <e:iorme e ro·re ~:a ~ modernato. fonte cospicua d fentoLodeldla poedpolèz1do~f tota- venta muttle ad ogni effel- ro Ma e anche veio che mal- pagme trasformatasi m una !anta· lo stile L'Intero ro- ~he da·,e finestre aperte pres- emerge suna fo!..a m tutto il gom.u d~'uomo. che ..~es~e ricchezza prima d1 tutto IO e a• n ra) e ttuosa to In Francia •n fna-h11ler- grado le divergenze, le dlf- cifra ,. La Mod1ficatton • si . so il soffi•to s·accoglte lungo fulgore del suo iesso acceso e d1 se !.a untco stru,me- .• ~~n~.an~~re:~en;: ~u! ~~ig~ 1t~t t~~- ~a S:,~a:oest!nt ra~ ~ Germanta scntlon di ferenze d1 ongme, d1 età, d~ apparenta al Joyce di « Ulys- :e~~~~a e ; 1 ~r:!i: ~!lau~:co;i~ te pareti b1an~~~:1 1 ~à~~a~el; ~~- r~l!eant! 1 ~u:-~~;~~-a d~ 1 ~~~~; ;~~~ 0~u~~e~::1:;c; ~~!c~b. concorrenza, alle industrie o queste mancanze e questi dt- gran mento vengono onorati cond1z1om d1 vita, d1 tenden ses • m quanto una vita m· le qu,u1 pe~ i.!I in !on- sulle spare. e avanza estatica ad enftar.o d1 suo:iol Cadon delle scarpe o del marmo o !etti e la stessa Indole degh dopo la morte non meno d1 za letteraria o poht,ca noi tera viene rievocata m lm· cie di vocativo rivolto al pro- ~uad~i fella -.,iac~c ( cande- e rave il so... riso fermo sotto allora le u ltime v oci dei g.o– di che altro Mette in luce abitanti, l'Urbe è diventata quanto possa avvenire da noi tutti che bene o male all'am- magm 1 e r1cord1 nel corso d1 tagonista che ricorda una re- 11~~ 1 l ~~:;r !~an~ 1 ~ fredda la ;ua Corona· di piccole stelle ca!orl e un do.ce impeto toru la prodigiosa volonta d1 v1- oggi mternaz1onale, un1versa- - dove , 0 questo campo s1 b1ente letterario appartema- venhouattr ore. e-d al Vale- qu1sltona S1 rimane colp1t1 prethiera ~lt steli dei eer1 Anche gh altri unti lasci.a 1 - a levare 1 p.ed i Le 1 • d~n.:1: ver, del popolo Italiano chE le la capitale della stessa ha sempre paura d1 fare mo ogni qualvolta c, mcon- ry Larbaud di • Mon Pl-us durante le pnme quaranta spent . da un lato u confess10- no le loro nicchie e gli an;10.1 ane.ndo:io .ntorno. ~ ·; uo– si e manifestata suscltand, letteratura italiana evendo troppo _ ma nessuno si so• triamo e d1scorr1amo allud1a- Secret Conseil. perché an- pagine poi si è sempre più nale con la grata. simile ad della sacrestia. insieme con I pronte A poco a lpob ,. · co:i le meraviglie del mondo in- attratto a sè tre quarti dei gna di farne laureati postu- mo a questo profondo male, che 10 questo ·romanzo un stanehÌ ed irritati Con que- un mistenoso alveare> laban e 1 g:1 ~t~n dat 1 iU1.pe; di- min! entrano d cee 20 u-:· co:ne tero. nella tumultuosa co- nostri uomini di lettere e mo- mi di un premio letterari'o alla barriera che sepa1a la _ . L.i porta non e chiusa se non videre a g o.ia e esta. mo-.,enze rapi e • d ·nno struztone d1 ponti d1 strade stran~o anche ne1 salotti una Prem:and uno scom arso letteratura Italiana contem• uomo combattuto fra due ste r1:,erve \ a nconosc1uto da un ch1av1stello che s·apre tra le do::me pom pose ed t :a- ant1ch, faum ebb, . di alberghi d1 case d1 borghi soc1eta letteraria che non I membri d:lla giuria si ~eva- poraneea dal resto• della na- donne s. mette 10 treno l'Ingegno d1 Miche! Butor. dall'esterno ma per ~uardare f 3 Zf!a v;:~l~ojra~~~f~·n !~e;~~ • " • _ c :– di quartieri c1tt.ad1m Ved1a• hanno ne Milano ne F1r~nze d 1 1 p n zione che non permette quel- avendo preso una determ1- un nome da non dimenh- dentro basta mettere gh occb1 a 1 1 1 ml bianco da !\ta .anche mi !ace.• 1• n °b ~fr/iia~:chr:! s~~tt~~iscT!: ~!n:0~ 0 ~ 11 ~c~::for~~~:n~~; 1• ~;ett~ ~T" d;~~t~c 1 \hi~~qu~ la naturale diffusione quel nata Qec1srnne e strada fa- care ~~ 1 ~\:ferc~~e d1el~~g!~~~s~ianad~ ~~~ ~i~aca~o ~acal~~m (il p'rete ~~n~~l~~~ ;~esg;~r!ed,e_n1 g:::n~ mo g 3 dis'tmguere le nuove Un male denuncia l'ebbas- :-:ta, nessuno osa parlare tn processo d1 osmosi fra socie- cendo rievocando ncordt ed GI/\C0,10 .\~TOXISI 11 prete dice messa. che vanno s1 dlstm~ue. oltre che 1 per un: comuni Le porte de.:e case.~~e in questa sOCl.eta dove l'uttle samento della cultum Scarso fondo 1'1de-,'lle delle nostre tà e lettere che 51 avvera IO ------------------- e , engono contendendosi l• po- can 1 izt~ di seta c~ 1 e g.i al_;c::.:i stai.e 90::ioape:te. come m •·- privato prevale sempre sa- dice e tl prestigio dell'lntel: ~nu11e letterarie è d1 grnn- Francia ed anche in Ingh1l- La realta come vita La sto con un eh a so subito spen- :~c~lat~aPf~ p~rezzop1~ qual; tesa d un do:ce n·o:-:i.o. /i:- cr1ficando l'utile sociale. Gli hge~za 1tahana all't•stero e gere al patera 1 c 1 ch10 1 e far ~~f~v~n ~~?tiu;a~:ta3~ 1 ~r::~ p0~s.bihta co~ realta di.. ,.• ;a ... }f c!nta~~~ti ch~1~1~ 5 :~m~r~o~~ un sole d·oro spande a r;gge- ~:~d/~.t ~~ ..,..... :~~o t.'l:i;:i~ ttaham. dice ti P1ovene. so- • modesta h sua c.aµac1ta di tutti contenti nsu tafo e O ,. La nta come verità .. sono i t le s alle a fan- ra I suoi ricami). , loro bestie che sosta no) a::a no 1neapac1 d1 combattere 1rrad1a21one > se bene, sog- :! d1s:nteresse totale ed in I paesi ~ --~~ tondamerr'ah capitoli d1 questa dt: 1~ 1 ~J asctitar~ 1 ~re°:t! ed La proce3s1one s1 sp1eia per i~nte e po, sazie e pt.ac.de m difesa d1 idee .1anno de- giunge. 11 nostro paese non gran parte g1ust1Ucato d1 Le nostre recnmmaz1oni so- . J>omma dia!og,ca assente la strada npU.:1ta di sassi. tn- prendono senza gu•da .a ,...a bohss1me opm1onl, non com- sia mfer1ore a nessuno per chiunque non appartenga al- no giuste ma se vogliamo che , ore del iorno filtrando calzata dalla campana a d1- dr! presepe su. sed .! di p e- prendono nemmeno la ne- il numero e la qualità degli l'ambiente lettera 110 Oobb:a- le cose m1ghonno - e nes- RODO"½f'O MONDOLFO • E- att1;!;verso le }etrate: ,, 1 sosta- stes~. tra _gh span det mo~- ·ra. co!locati ., .,.tJ. • eaa:i:o cessità dt rafforzare lo Stato ingegni Afferma giustamente mo purtroppo riconoscere la suno Cl d1ra che non possono duca2.1on e e C ultura ceme no come Jmmob.ll. t.anto è len- tare t. e oelle bombe d1 e.a.- ;_._ donne :n chiacch eI"t' e !.e.- contro I partiti che vorreb- che e Il maggiore strumento su-penonta dei membn ma• m1ghorare, nessuno yorra a<> ~ 1 voc.a.ll .. - CappeIJI 10 il loro trapas.sare da matu- ta che. appesi in !unghllllert. 1 ce.::,.de. e te ,·oc, s1 1:itrecc1r bero indebolirlo e sommet- che rimane at paesi europei schth e femmmih delle giu· cettate apnort che l'Italia Ed.tof~ : otBtbho tia di ew- uno a vespro la campana che alle mferr.ate O agu ane ,n- no da una pane a!:a.! ta c om~ terio a sè, da Simstra o da per farst valere è la loro cul- . .. sba Ila diventi culturalmente un S~~:J::::2:::;::a=,_ tura '· 0 "' ica n suona all'alba e alla sera se- fissi ne, mun. scoppia~o a ca- 1 ;::r.d1 del:e rond,nt c.he em- destra Cr;ede e teme che si tura• Non ha d:plomat1c1 n~ ne francesi :ossono g - Paese balcamco - dobbiamo '1:: Al problemi_ pedagog1c1. vlsh 1tna i limiti della sua vtta ·quo- :ena con dn frtgore d j'te~o. p1ono d1 voa il e P:o d t>l"a ::~c1fic;el~af~;/~~s1~~m~ ~=~~r=~~ntaf~~I ~~~•i!~~~e c~: ~=~z~os:i°n:alo~;e ci~m~:r; comtnciare noi stessl col non ;;~!jl~r: ;~~;,c~nM~n~~~~e~~ :.ii~f1~a.néfa ~~c~~~= :1e td~:~ !~ad~W:nstJ: eshe n c~ u- se~ 1·ora che d: so.ito • =-~ devoto•. un qualunqursmo cultura italiana Gh sembra che non a auello letterario scoraggiare ed allontanare ARRIVJ c!;,<ft;~to~uona parte della sua ne che entrano e s'mg1noc- r. chiasso ~erò .si p._a;alm1to de~ campi SI a\\'.IC =i.. aJe sOCJahsta nel quale s, me- che incommc1 anche a man- possono anche trrttare ma quanti s1 possono avvicinare R l\'.1ta fi.osof1ca ch1ano .su, banchi presso lo quand o. ol tre 1 a::igolo dell w- dimore de~h uom,':lL A-.: .. nz_a. colerebbero elementi mar- care •n Italia l'amore della hanno sempre li coraggio di ed interessare alla letteratu• In questo ul:1mo \-'"O:umec1 uscio urna ca.sa. l a cro ce 1.mbocca dal fondo della \ a.. , es· tJ C.! !,stt ed evangelici ntorm1- ventà e 11coraggio 1nd1spen- assumere una re:.-ponsab1htà ra La necessaria riforma dei Dl parla dei problemi eh-e nasco- Solo a ,olte nelle ,.1,,1l·e str- la ,·,t a cbe d .att.ra ,·erso un ~~ pet.1 e dt stracci .. ì e.po :-a-.,- sti e conservaton ~ che po- sab1le a parlar chiaro La Ciò è tanto grave m quan- premi letterari et sembra un no dai rappo:1 1 fra lavoro ma- lenni gh sq~1lh s1 sPa~dono c~~i• 0da~:h~~ e ;:~ eu~e~·~bl-,vo:to .n una be_nd a di c ~n~!. trebbe mettere capo. dice. ad stessa prod1g1osa volontà di to Je occasioni per reclutare passo nella buona d1rez1one, BIBLlOTE'C Fr~al!eu~lala;o~ta 1 :~f:i~.ual~a a mezzo 11 giorno tra le. case fato. perche nella pace dei ~~~u:: .:na~ozi 1~ 0 ;:gcoh b~-~~~ una nuova Controriforma vita del popolo, 1tahano sara nuovi tettori, per attirare la rimanendo Inteso che essa A li-bertà e laicità deU-educaz:o- e sui campi tuttavia piu a~ campi gh echi degli span e gh e non ne ba bi.so11:~o p-~ ap- ademp1endo I des1déri prati- stata vana se I Italia non sa- attenzione sulla nostra tette- deve prodursi In primo tuo- RENi\TO F~URO~I Ra ne e 1 , suo oricPtamento de- esprimere un c~mune senJ 1 squilli si fanno p1il dtstl.Dh ctr- poagiarvm q suoi ocr-h• ..-.,, 1 c1 del popolo ma salvando la prà conquistare In Europa e ratura contemporanea all m• g0 ed 1n un modo radicale ii~ (da Goethe· a Un~~= mocr.at 1~0 ~ 0e 1 ~t~ 1 :~ :~~\~ae a~~~eu~ec!~ me filtrati dal s1le_nZ10men- di vegaen·e sono for•e _;n~ dottrina cattolica nel mondo il posto eh~ do• fuon della ristretta cerchia nella mente di quanti ac- no),.. Edmom .. La Carova - Chiud e tl volume una .. Sto- de r-he ad ore insolite tocchi diano. tanto che e poss1bile luce. pure. il passo c:-a-..:t" e,d. Specialmente m1 sembra: vrebbe avere, se decadra (cl· degh interessati vanno d1m1- cettano la responsab1llta dt na., - Roma - Pa~.ne di ria del1'1Jnh-t'rsah1à d• Bo- d staccati lungamente s1 segna- udire 11; preghiere del prete. er:uale -:1onba mce~ezze' Su.– l'E armi~e~ 011s\ct~~lt~l~g~i~1 ~~ot::~~~:;-ien~~l ne~~~::~~ nuendo 1 grandi quot1dian1 essere membri d1 una giuria, Poesia logna,. no a brevi ondate. accompa- ~~~~a~:;e co~~;at:1•:·che roe~~ .·a.a. sosta a questi o que.la do:''! d1ffic1le comprende- affannoso 'e nella sfiducia m- ed 1 settimanali a rotocalco la quale. sia detto per In- reRt~~~-a1ostare~~1fa s1~7:f1~: ERMANNO SCUDERI «Co- gnando una bara c~! s ~11~~~ guono E sembr; veramente ror;:ip1t'~ /r:tde1 ab~~cc~~!l~: re la reaita economica d1 og- teUett1va S,icrosante parole si d1smteressano In sempr~ c1so, non dovrebbe contare tori sonogG~the. Heme. Bau- ,c1enza critica del1A poesia 1an~ro~~~a~lla a, i:P~et ca::: - che il popolo adempia un an- pog~o alla fronte. e sembra. g1 senza conoscere le loro e potrei illustrarle con esem- maggior misura della produ mai più d1 d1ec1 al massimo dela1re De Nerval. Rilke Ca- nella 1ette-ratura Italiana• s!nto) ue, 10ml la porta~ t1co rito. ngu:irdato con com- fasciato d1 s.lenzio. un :e me:1- passat.e vicende sociali eco- pt davvero paurosi dt questa 21one letteraria italiana La dod1c1 membri affiatati fra petanaklfi, De Me-lo. Garcla (Studi e r1cel"Che)- Guanda sta spal~ncat: e tutta la chie- p1acenza dall alto come nhel d,cante. che -z,unge per :u:i:.c< n_omtche e pohllche. L'Em1- decade~z~ della nostra. cul- differenza fra I g1or~ah ita- d1 loro m modo c~e. un pro- Lorca. De Unamumo Echtore . _ sa respi~a 1~ frescura della can;o ~eye /'dvan(Ì ~onne. c e na. ~co:iosc1u to e,d 1mme~o- i1a per esempio. da molti tura. Egh sp,?ra forse d1 sve- liani e quelli francesi - od flcuo scambio di 1dee ed Un ~uon l.ngUdllg:o entJeo. campagna come finalmente ri- sorce a on _o e II p~er re. a._la reg~:a de.la sua -:10- de.:enni sente le conseguenze gliare con la sua coraggiosa anche inglesi - è a questo una decisione che non sia un ALDO TESTA: ... S()!nma Dia• .w\~r:-1 10 e par:ee,,pe dà a desta anch'e"sa agli squilli slo~e !~:e~ato 10 ~:1 acco O 1 ,·:nezza. del_le '?<>niflche. che hanno si denuncia gli ital~ani: .e.una riguardo enorme e non testi- pateracchio diveng~no passi- lo~i~» • C~ppelli Editore - questo vol1;1me un n~te".,~!e In- mentre liber;mente v'entran~ voci at.SSime e c ,are. Ma tra breve !_:-eme;~:10 a:-_,,,,,..... puo dire creato nuova terra speranza che glt 10v1d10. e monia certo a favore del no- bili. Basta colle divisioni O B:.bli.-:>teca filosofica n. 2. teresse: E un 11,~.o. ,meare. il sole e i cani. subito scac- . . _ gentm.1 1 tocchi de.1,; a . e accanto elle vecchia e sov• che potrebbe essere ademp1u- I' 11 1t 1 . . 1 b t 1 Con questo volume Aldo Te- tranquillo Cfo~e d1 11 -l tran- ciati con rumoroso zelo dai Ricordo 1a,a tra la c hiesa cessera a poco a poco_ Il ruz- vertito l'antico ordine faml ta solo se da noi non si fa- stro guesto ~ ive _o cu u- p ur1coronaz1on_ e. as a co sta por ta a compimento Je s.ue qulllltà al ..m1l!aun,.), che si giovani intenti ad appendere e l'osteria consacrata al.te ope- zo dei [ancu.ùli e il c1a.nc1are liare e demografico ch,aman· cesse più del denaro la mi- r~le. Nel cap1tol~ ~1 con~lu- oo_mod_oomaggio d1 u~ pre· anali.si _d~al~gichei~i:tlatesi con lascia leggere di non cattl\'"a pavesi e festoni ai capitelli re_ del pomeriggio_ !esti~o . Da ~elle donne. mentre il passo) do ai lavori di bonifica _ sura di tutto: se non si cer- s1one del • Via,gg10 1n Itali~, mio a, m,ort!, se."!'~ ~1 v~o- ._La D 1a-:og1caUn~rsale ... ~ vogli.a . dei finti pilastri pn"'!a è terra. lasciata alla ca~ ,ento ed. eguale del r,e. vaga- nel bracciantato _ gh ab,tan- casse quasi sempre. e solo. Il Guido Piovene. os~erva _g1u· le che un ottima m1z1at1~a m- ~1alogo e propos~o ~ome svi- . Gh apporti_ t;u art..s~• come ., • • n~ih~ .. c~e v1 celebra 1 -:°o: bo_ndo s allontana oe:.tomb:-a ti delle montai.:ne e i figli e lucro personale: esempio tra <;;tamente: • Il rischio del! tta- tesa a favorire lo sviluppo .uppo ne~le s1:1er=suhanze fon- 11, 8!>ccacc10, ~1 Tass~. 11_Meta- _ . . ,uoch1 !Il\ ano_ r!golatt dall au de,1a s':ra. _(Fo~~ un uomo 4:- niJ?Ot.i de_lle patriarca·: fa. l'altro corruttore dei giovani lia_ è di ~ntrare nel numero della letteratura in una na: ~i~e~ta!l~~'t 1 ~/°:~cr,i- ~j~stdi ~r~tl~t~/jf 0 Q~a:~fc·. chr~::r~~/gf~~~~ '!i~l~~ztfe~: ~~~~~i/~~tcf~~~ m~l~e~ft~~ut ~~ ~~~i;a~~u~~: t:'~:;a di: m1ghe _d1 pr<?pretari e di che: n?_n potendo aver dena- d~1 pop~l! di .c~ltura ba~. zlone dove questa n_otorla Anche l'universo allora. nel- il Bott:ceni. il Cesarott 1, nusc1- quando la gente conviene dai ti non si mischiano se non ma d'entrare "'.'!ellastal:a pe:- ~~~~;i i~Lizl~~:neci]U~~; r: ~~n~he~rso modo. assalla~o f;t1~:~t~ e"~~s~~:fu~!s~:~s~:~ ;u~~t:g:t~i r:a :;~i ~~g ~~ ~f/!~~:vr:i ·,1~ail v:~!tàsi;m~ ~:;;ort:olto nuovi: forse delle r:::lo_vic~n~n~~:;ed::tr~ndis:~ ~r:; ':n~h\:foe ;:~~:i~r!e~~: ~~r;ii~iare la g:epp:a òei studio (e c'è sull'argomer_,to GOFFREDO RELLONCI Basta leggere I nostri più rl· spede di elargizione di re- cato e la sua ragione d·essere. lilTTl Uto solo le donne sono soUe• ma di allegri o di mattil. Ben FAl"'STO GIAXXJ ri~o~rtC:S'k:~~:,tei:~c;r!~= ----·-------------------------------------------------------------------------- ~ritiii!f:f:~~Y\t~lt HAZLITT CRITl 11 " 11 • DI C""LER' IDGE tutto quello dell'appodera- ~ 'f...l 'l_l mento in terre. come queste nuove. fe11tilissime. dove si potrebbe fare estensivamen· te una cultura intensiva E con pront;. intelligenza sco– pre l'antitesi tra le' lagnanze per una disoccupazione ap– parentemente endemica .e _la mahcanza di lavoratori IO certe occasioni: antitesi che potrebbe es.sere spiegata_ dal~ le formazioni di due d1vers1 mercati della mano d'opera. quella del lavori priva~i e quella dei lavori pubblici Ad ogni SO!,ta ,lel suo viag– gio il Piovene st1.1J1a anch_e le manifestazioni del ~ent1- mento reli!?ioso in forme nuove. con sempre nuovi r1· chiami al Vangelo: dalle teo– rie e dalla pratica del padre Bevilacqua. a quelle di don Zeno e dei suoi sejil;uaci. dai Valdesi alle sette- eretiche. quali i Pentecostali e chiu~i come egli dice in un ghett9 senza mur.:i •· Denuncia i no– stri comuni difetti· 1''.nvidh1 che ,ci fa nemici ~li un I de21i altri l'egoismo che per srx!· disfare eli interessi di uno solo ciun2e sinq a dislru~ee· re. cito t~~-=tualmente e quello che i·T·~•:::a ', '' .... " 1 ' 'P sue ~ntirhe cilfA• e finalmen· te il d1sorP77'l jella cultura 11 suo viae:ein non è un iti· nerano turis;tico. ma e~li nn" dimentica. città ner città paesi:' oer paese. di ammira– re P farci ammirare le bel• lezze artistiche specialmente architettoniche. di mostrarci I fa imoortanza di un restau· ro ,.. di uno scavo archeolo– ,E!'ico Ha una sPnsibilità di artista educata da un Juneo studio della s;toria delrarte che gli !a scrivere pagine bel- (Continua da pag. 1) sua prosa. Si potrà essere d·altro parere. ~fa bìs_o– gna intenrlere il modo di vedere di chi Hazht~ prepone al Lamb. Si ti;atta. solitamente. di lettori che amano il sodo e l'esatto: che stanno guardm– ah1 come davanti a un baro se chi scrive è sfug. gente. femmineo. e si dichiara. conscio, privo di tolleranza e ricco di manie. Hazlitt è de tout repos. per lettori come quelli che dicevamo: 1 quali. pos– sono leggerlo e rileggerlo con crescente. soddisfat– ta ammirazione. Per conto mio. dirò in certi giorni un po' troppo svagati. mi può succedere di preferire la severità di Hazlitt alla vena sottile d1 ricordo. alle confes– sioni commosse. alla cara buffoneria e a tutto il resto di cui e zeppo il Lamb. E. se cerco un'opi– nione critica. senz'altro a Hazlitt m'affido: all'au– todidatta e un tempo pittore. divenuto professio– nista delle lettere: seppur non trascuro il dilet– tan1e Lamb. ricchissimo di intuizioni e dal finis– simo gusto. Hazlitt ha talora una lieve mutria. o broncio professorale. che non disdice a quella sua faccia 3egnata. '.\.la dovevo_ dire· aveva. Se Charl~s Lamb mori nel 1834. a cinquantanove anni. W1l– liam Hnz!itt lo aveva preceduto negli Elisi fin dal 1830. cinquantaduenne appena Critico di tempra felice e di rigorose certezze. Hazlitt sapeva divaeare nei suo, saggi più propria– mente personali: che. probabilmente. son quelli a quali s'affida la sua fama più autentica Tra tull notissimo in Inghilterra quello che. intitolato « La mia prima conoscenza con I poeti~- narra qua:-1 unicamente il suo primo incontro e taluno dei successivi con Samuel Taylor Coleridge: il quale fu gran parlatore: tanto che taluni suoi contempo– ranei ebbero a domandarsi se non fosse miglior discorritore che poeta: che filosofo: che prosatore; e. in prosa. la consuetudine con troppa filosofia alemanna lo portava a gonfiezze e oscurità a dir vero non_ sempre perdonabili. Importa a noi ora che Hazlitl. risalendo al suo primo incontro con Coleridge, nel 1798 (quando questi aveva ventisei anni e Haz.litt venti appena) ne discorse. in un saggio considerato ~ tra i maggiori della lettera– lura ingle~e •· con ragiollevole, misurato. e quindi tanto più notevole entusiasmo. L'amicizia nata tra i due scrittori durò a lungo: la loro frequentazione 2bbe soste e riprese: si stimarono a vicenda e si vollero bene. E· pur detto: il critico non deve avere amici. Oppure (e. nel caso di \\'illiam Hazlitt. questa è accertata verità): riuscirà a conquistarne: e si ri– durra. maturo e anziano. ad averne perduto buon numero. C'è chi. scrittore. riesce a conservare rap– porto di pacifica frequentazione con chi. già suo amico. ebbe a stroncarlo, in tutta coscienza. E c'è chi. p11J intransigente. o meno fortunato. non pun più trattenersi. nemmeno per pochi minuti. nella stanza nella quale discorre ramico di un tempo Nato solitario Hazllitt solitario tornò a essere. :\Ia se a qualcuna delle amicizie perdute c·e. per lui. giustificazione: ce ne son mille allo straniarsi del Coleridge da lui. Facile. a un critico, essere inviso. Facilissimo se il granchio che ha preso e marchia– no. imperdonabile. Abbiate quante opinioni ,·i pare: e siano con– trastanti quanto volete con quelle correnti. Ma cercate di andarci piano. Cercate di non metter il piede in una di quelle tag:liole che non la::c1an la presa. Verrà il giudizio dei posteri. a confermart> quello dei contemporanei. E vi troverete ad aver fatto una troppa brutta Lgura. Così accadde a Hazlitt: e proprio per unn delle liriche di Cole– r'.dge più indiscutibilmente perfette: oggi. almeno. e fin che non sia sovvertllo :i gusto d"oggi: cosa che a certuni può parere assurda e che non lo e poi tanto. , Kubla Khan• di Coleridge fu scritto nel 1798. il 17 maggio. e pubblicato. per desiderio di Lord Byron. nel 1816. Lo stesso Coleridge racconta. pub– blicando Io stupendo frammento: « Xell'estate del– l'anno 1797. rautore. allora malandato in salute. si era ritirato in una solitaria casa di campagna tra Porlock e Linton, al confine tra il Somerset e il Devon. In seguito a una lieve indisposizione gli era stato ordinato un calmante~ (si tratta di quel– roppio che Coleridge e De Quincey ebbero. a volta a volta. ~Jusa e nemico), , il cui e!fetto fu quello di farlo addormentare sulla sedia nel momento in cui leggeva le parole seguenti: .. Ivi Kubla Khan comandò rosse costruito un palazzo con accanto un maestoso giardino ... ··. L·autore restò circa tre ore ore immerso in un sonno profondo. almeno dei sensi esterni. nel quale - ed e questa la sua con– \'inzione - egh non avrebbe potuto comporre meno di due o trectnto versi. se proprio compo– sizione passa chiamarsi quella in cui tutte le im– majlini si stagliano dinanzi agli occhi come cose. in perfetta armonia con corri-:pondenti espressioni. senza sensazione o coscienza di sforzo alcuno. S,·e. gliandos1... vergò ali.istante e in mod('l strano i versi qui riportati...•· Poi. un signore che venirn ,èa Porlock per faccende lo ;ntwruppe e intrat- 1enne per p:ù di un·ora. Quando colui se ne andò. la poesia era svan:ta: e , Knbla Khan> rimase un frammento. («In Xanadu Kubla Khan comandò - Fosse eretta una sontuosa .dimora di delizie. - Ù\'e rAlph. il fiume sacro. scorre,·a. - Per im– mani ca,·erne - \"erso un mar(' senza .;('Ile ... - O quella romantica voragine a strap:ombo - Giù per un ,·erde colle tra un fitto bosco di cedrì! ... - Per cinque miglia di meandri e correnti con– fuse - Andava il fiume sacro per boschi e valli - Giungendo a caverne incommensurabili per l'uo– mo. - E sprofonda,·a rragoroso entro un mare morto ... - Era un m:racolo di rara im·enzione - L"na ~tupenda d;rnora d del:zie su c:werne di ghiacc!c, .. - Cna fanciulla con ur. salterio - ~rap. parve una volta in una vi!-ione ... - Potessi io in me far rivivere - La sua sinfonia e il suo canto ... - Erigerei nell'aria - Quel palazzo solare ... - E tutti griderebbero: Guàrdati. guàrdati! - Gli occhi ha di fuoco. la chioma al vento! - Tracciate un triplice cerchio intorno a lui. - E copritevi gli occh.i. con sacro orrore. - Poiché sl è nutrito di manna. - E ha bevuto il latte del Paradiso•.) Sono poco più di cinquanta ,·ersi: , tutti fatti di musica e colorito• (Proz); tra i più indimentica- bili di tutta la poesia. Ed ecco quello che t:-O\.-Ò da dire Hazlitt. in una recensione della , Edin– burgh Redew >, nel settembre del 1816: , Secondo l'opinione di Mr. Coleridge questi ,·ersi sono pub– blicati ·•non per il loro merito poetico. ma come una Curiosità Psicologica ... •·. I ,·ersi che qui lee:– giamo, bisogna confessarlo. sanno fortemente del calmante preso da Mr. Coleridge: e. non fosse chi:! una dose troppo piccola di sedativo produce !"ef– fetto contrario. cotesti ,·ersi ci avrebbero inevHa– bilmente cullato, sino a darci l"oblio d·ogni cosa del mondo. Forse un·attra dozzina di ,·ersi come quelli che seguono,. (il finale) potrebbe ridurre il più irritabile dei critici in uno stato di inani– zione ... •· Addio amicizia. Fallacia del critico. e del cri ico meglio armato! Lo stesso Charles Lamb. amicissimo del Coleridge. a\·e,·a espresso i suoi dubbi: è possibile trasmet– tere le sensazioni di un sogno? dare del sogno le aeree impressioni? e. diremmo noi oggi. la stessa durée? ~la. pur dubbioso. non previde certo la stroncatura che Haz.litt. duramente. inflisse allo amico. A tutto si sopran·ive ... Anche alle caa:,·e– rie (e sciocchezze) che Haz.litt, convinto di essere nel giusto. disse d'altre poesie contenute nel vo– lume che per la prima volta dette , Kubla Khan> Coleridge lesse. e non nascose la sua collera. « Chi mi ha cosi grossolanamente calunniato ... è Wilham Hnzlitt: uno che de,·e più a me che ai suo, stess1 genitori... ll solo torto che io gli abbia fatto è s~ato quello ài non \·olerlo pìù conoscere. Quello che provo. lo ,·edrete a pagina X-Xl dell'appendice al mio Sermone,._ Fin troppo buono. \\"illiam Hazlitt. poeta anche lui in qualche ora felice. non intese la poesia di , Christabel •· di « Kubla Khan>: e si espresse con parole forti. e assurde. che hanno persino del vendicativo. Stateci attenti, recensori. Il vostro è un mestiere rischioso. E questo e un esempio contristante. Bisognerebbe aveste di continuo presente una cosa da nulla. ma dav,·erc- utile: il senso delle proporzioni. ll miglior critico. da\'anti a un poeta. è come un lillipuziano davanti a Gulliver; o, addirittura. a Swi!t. ALDO CA'..\lERL"'iO

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