la Fiera Letteraria - XII - n. 49 - 8 dicembre 1957
LA SPERANZA (Continua da. pa;:. ~) d'eternitA rombo gigantesco quando sugli e.m?f meriggj da Amburgo a Francoforte da Norimberga a Berlino i corvi - opachi di trascorsa sventura segn.l nefanda - al suolo si schiacciano da risorgenti contrade sterminatl. e nell'ululato di sirene umano la profonda ritrovano immagine della verità. nibelungico hertenvolk ai vènti dileguando nùr9.colose nei k:fbuzztm pregnanti campagne ondulate, i ricordi - anche se con il fuoco impressi - smarrenti del muro di Varsavia, a.l limite estremo dei deserti che gli oleodotti solcano là dove, sulle orme di promesse antiche, apr=.rono ai marosi, segno - schiumosi cavalli trattenuti - incancellabile. duro cammino a1 b1anch1 torrenti d1 Canan e nell'armonia l'Islam mediterranea che l'arcuò - it.aliani spagnuoli ebrei nutrendo Insieme - tra due civiltà, ora caute risuscita, inatteso alla profondità del mare Wustre dono, che ride placato a lndeflnibile conftne d1 paes.l su CU1 il sole alle dune sterili. non soltanto, piombi ogni sera, e il giorno lasci su rive remote sostare tra sgretolate inferocite pietre per le strade sempte del caso le città si accendono di Spagna, tetti senz'alberi tegole grigie di luce. scheletri berberi su atr:icane terre, arene spoglie. ma la polvere bianca dell'Estremadura e nera delle Asturie 1 millzìani nell'imo lucido ha ibernato della terra perché I campi disserrino, ora, al rosso delle loro grida e ll saluti - per sempre innocenti come i rimorst - il sorriso della speranza I cieli Italiani dissimili tutti e tutti d1 un unico impasto cui mise:Ma più non presieda smorta. benst dolce seno di grano maturo e di papaveri rossi. capezzoli, Verona tra domestiche erbe rinnovata e Firenze nell'onore più alto dei blasoni delle sue mura, curve chiome di pini da CUj vola la notte tra le stelle, frassini bruni e lecci nell'alta turfa dei vèntl, l'onda che cerulea rompe alle marine dopo consumato giorno pescoso stanche. e torr:! donde l'uomo balza - ton1 vetuste e nuove d'acciaio - dalla sua angoscia come da grandi querce la fiamma. sino alla gfota del passato dell'avvenire in più ardita gioia verità trasmettendo, che comunione sf chiamano amore nostalgia umiltà saggezza. interprete di ognuno sofferente, e generosa quanto più s'accanisce misfatto sul suo corpo, !talla. avida d1 dare colma di ogni grazi.a che laboriosa per altrui maturi da immemorabili radici e l'ora unica - al Tempo del sentimento strappata sicuro dell'eterno - che fertile ridona ai secoli fraternità ... CamafOTe, gennai.o-maTzo 1957. ALBERTO MONDADORI John .Heats, t~ FIER~ LETTER~RTW Porsia popolarr romena * di GIUSEPPE TE0ESClll Da Qualche tempo la qua- pane e la ::,olenta. oer l'al# liflcazione e popolare,. è tro occorrono paste e mi- molto ricorrente. SI sente nus-amid "· speciali. parlare di Teatro. di Narra- Non siamo con.tro il e po. tlva. di Poesia. di Pittura. polare"· Esprimiamo dell~ di Cinema sempre più in oerplessità che oeraltro piu senso e popolare"· che investire il concetto, Sarebbe il caso di appll- investono quegli equivoci carsi a ricercare le seman- che ad esso fanno corona. tiche e le componenti effet- Distin~uiamo poi tra e po. tuali, anche senza il e ca- Polare" e •dialettale": o villo,. estetico-ermeneutico le definizioni non hanno al– che. poi. necessariamente un cuna differenziazione? Se lavoro di tale natura do- cosi fosse. come sembra lo vrebbe comportare. di tale sia, ci piace ripetere ciò che e gusto,. o. Jl,iù semplice- scriveva Mario Luzi in una mente. di tale ricorrenza. !ua nota apparsa nel 1954 Esistono un Teatro. una sulla bellissima rivista fio– Narrativa. una Poesia. una rentina e La Chimera"· Pittura. un Cinema e oopo. Sentite: e In Italia lo sta- ~jrir;iat:!i i:~~%:e:.\~t~~: ~reu~i t~~:ntfet~~~~i~ez~ roJ?ativo e la resoonsabilità complic~ .di mot_ivi. oltre delle risooste Ci sarebbe. che sociali. addirittura na– ooi. anche da stabilire se zionali prop~io 0t•rchè l'uni– Francesro Del Draga: • Sera di giugno. (Gallcrla Selecta) questo e popolarismo,. ha tà della nazione è stata. so- comunanze con il e reali- ~tenuta. e a!ferma~ pnm~ J MARTEDI' LETTERARI * smo-neorealismo "· se non 17! _re ht«;rar!a che l'; T.e ci.– addirittura in sede di iden- u1!t. Orni es11?enza d1 nnno– tifkazione almeno come vamento della compa~ine e clou,. li~guistico-flloloJ?ico. lineuis~ica ol!re che di _na- E' certo che il discorso tura 1deoloJ?1ca e soc1ale R d I • sia imorobo. Ma tanto è: e a~sume aspetti di natura na- 1• torno e d . varrebbe la pena allora di ZIOnale e importa un moto a r ucc I oroporcelo e di ordinarlo ce~tri~Uj?O verso la reeione e schematizzarlo. In questo e il dialetto come se non cl caso avremmo anche una fos~ altra via. quando si * critica e popolare'"· se per vo2:l1a. oas~are al concry-to. di OLGA LOMBARDI e oooolare > si intende ciò che. dimen~1car:e una società che è oiano. ciò che è sem- nazionale mes1stente e t~r– olice. ciò che è oroeressivo n;1re ad un~. realtà orovm- Martedl 26 novembre al Tea- ducci come u poeta de:De non e schematico. appunt~. ciò ~i.aleedben phu ne~a. Mi par ~~!i~ /.1':~~°eodJ rf~bli~ ~~~ inriv;~ 1 ic,nepoe%f>O~=c:aio.è i~e~efinftl~a~~~ ~ 0 :: s;c~la;re sf :iac~ sf!~~~':1c,ot~ ~~;11~~a UA-~ 0 az~ecoc: di~:~O:e n~ r,~at!t F~~ ~;z~noeol~.c;~~jo nrn. ~:o~ ~~anv:~~f~nu:re. Mri:;dt v; turale Italiana per l'anno 1957- ra dimostra quant.o Il Carducci listi,._ e che assurdamente ~erlo. da una_ serie. d1 fatti: 1958. ~ .:.enti6s-e COct Intuito di poeta la e inconsaoevolmente viene 1 1 onmo d ei qu ali è che. La convers..zfone de.U'illustre itrandezza d'animo e dJ mente definito e accomunato in adoPerato ca.me J!er!?O ~J?– erit\co. eh!! aveva per titolo del due rappruente.nti più po- e nmetico,. oure. co~e hn,1m aJ!J!IO l!Dl– ..Ritorno dl Carducci ... h6 ot- pola ri. in senso tanto dlverso. La conclusione è questa: co. il. dialet~o no_n è. nella fert~ aglt ascpltatori una un. J.el nostro Risorglmento. Gari- che il e oopolare "· OJ!J!Ì, è letteratl~ra d1 OJ!J!l chia~ato m_agme del poeta maremmmo bal di e Mazzini . una moda. forse il sintomo a~ esor1mere. alcuna s1tua- ~je e~~!:~n~poin~~ t ~u:nJ~t~r~r~ ~! i di unj sterilità. lSi cerca il ~c~ta~he d:11~uo;e:a~e:ii: oo all'opera di lui, Indicato da Flora con estrema e P<'tJ? are" ~r a man~n- orovincia. estraneo dopo tut- Pa.sisando In f'86Segna I ciu- perspicui tà: tra la senrualP. de- za di altro m se stess_1_o. lo. come oet?etto specifico di dlzl dena critica. Flora na!- "&dente ispirazio.ie dannuozJa. q.uanto meno. ~r l"'inandtr- ricerca alla sostanza delle ferma O proprio consenso nel na e l'i nqui- eta Innovazione del si delle normali forme. dove ooeti h. d n confronti cl.i quella critica a Pascoli 11 Maestro appare di siano esistite do è J,.e m\·i!"ne. s~on- cui il classicismo earducclano una dii.-ersa, pi\l aspra e soli- Pavese. per esempio. oas- to la ~~amo 1 1d 1 ~ depl dialet- apprarve ele-mento ra&SerenantE-tarla sos:anza wnana sò dal e oopolare,. di e La- · . ~rea 18 · .er que- tel~~l~:r~n~{ ;r::Jt~o 05 :fe~ Th~~~~ftnff u~ e!~~~~~ ::~ ~jJ~~fe?s~an~ti,. :~~rrcài nd 1~ ~t~.b~Jlft'1 1 i~e~~:'!Wms~rA~ Panzacchl secondo il quale an- "Vie la poesia italiana dall'alto morte e avrà i tuoi occhi> tori che lo assumono. co~e che H trapas..<:odell'ideale re. modeP.o della lirica leopard:a- e Sinisealli è cassato da for!!1a oura .o. _come ironia 0ubb1.1c::inoa quello monarchi~ na. Flora glu:::ige al Croee. !I e certo oooolare,. di e La .. I 1mornbab1l1ta estrema m co tu nel Carducci tonte ~i quale. n1)("reorrend°: tutto O vie:na vecchia,. allo stuoen- rmeeli altri che intendereb– rlnnovate ener~le del -;enti- "8mm1no della critica prece- d pola d. Tu bero farne uno <.trumento mQ~inti:e!lf: ispirazione sto- ~~~ n~~~e 1!.\e<;:~~~ec/i:i'1.!i~o c;~raci n~~o'"· re_,. i e, diretto. ver~ cl~ :c;:oressione:o rlca. Flora accoglie e fa suo quello di poeta della storia. .11 e popolare• s1 nutre 10 • Gli esemoi dj Questa U giudizio di quel critico sat- cioè della realtà di quanto d1ffer1:ntemente. ou? trarre e Poe!'da oooolare rom ,. tiJe che tu II Ne-ncioni secondo l'uomo ha c-0mp!uto in quel materia da tutt~. 11 e non non sapniamo come izf~:ti Ci;II la storia è stata fspiratric,e passato in eul il Cerduccl ~Ot?olare,. .~a .b:soeno ,del• flcarli. Mircea Popescu è d ogni ~rande poesia: nel mon- erede. I e 10"· ~ell md1V1duo .. E CO- evidente che ha av t b . do: anzi. contro l'opinione del- me tra 11manovale e 11 bai- ne ral!ion· alm u O ut l'Oriani. che 1;1iudleò il C3r- OLGA LOì"tIBARDI lerino. per l'uno basta il mentali o~r oro~ieIÌ.enAt lora dovremmo olaudire so- ' lo alle ra~ioni sentimentali di Popescu se ci ha fatto avere una <.erie di • Incan– tesimi d'amore,. e di e La. menti funebri> del POPOio romeno. Ma incantesimi d'amore e lamenti funebri sono co. muni a tutti i ooooli. TI rac. coelierli ~erve ouale com– nn110ntp p<.t('tic::i" GfTiSF'PPF. T'EDESCm Domenira 8 rlirPmhre l 9S7 LA i\lACCHl'\'A DELLA VERIT ' * "Escapismo" * di ELIO TALARICO In Inghilterra, da qualche tempo in qua, un nuovo aggettivo furoreggia: si tratta dt eacapiit (da e•cape, LE PRIME Trt FOR.\'1'1 \TlnlF * Unba,nbino da un soldo * di A. PERRI fuga, eva~one) e vuole indicare la possibilità d1 an- La nostra Te'.e,,1~one m e~·e nullamento, sia pure momentaneo. del mondo circo-- ln onda u.n numero co-i1 e.si. - stante attraverso I meandri della fantasia. L'aggetti· guo dl te!Pd,amml (origin,ali vo, sollecitato da una giusta reazione p51colog1ca. televisivi) che. o~l vol 1 e che arriva davvero a proposito: perchè. infatti. medici e n'è traisme$50 mio, la e:rcos~an- psichiatri cercano ancora di complicarci l'esistenza ui acqu:'lta U •po-• d,.fl'ai.·- mettendo a punto, e sottolineando. alcune no!>tre an- vrnimento tiche debolezze. Come se non bastassero le tante ma- -Isa Mogh&.nl è una fiova- lattie che affliggono da secoli l'umanità. eccone delle fa~~:~t~~~r~~~ 1:'. altre. fresche fresche: e dipendono proprio dalla ma· gliore dei qua!i è La seggiola nìa di guardare in se stessi, di contemplare se tessi in•-er-p:-etato da Emma Gra- ne! modo che vi diremo. mettoa. S· è accor'ata a..~a epi~r:~ d~~va;t~~~~c~;~ee~t~ 7: 1 ~~~~i3e~~~ ~elf1~~~ur1.a t:pe:=~ leticavano accanitamente perchè ognuno di essi pre- eont~·onando o,-, orig'.nale te- tendeva d'essere più malato del proprio interlocutore.. ~:ls~:~b1~o ~ui;~m, 001 d~·o:~ J1 solito Zavattini. pen!.erà qualcuno: sempre al di Mf.dente che la Mogbe~ni ha fuori della realtà. E invece, no: questa malattia. m quaJCO!a da d!re e. seppur non cui l'individuo ama compiacersi della propria deca- ~rretta da una precf6a ,. con- denza fisica, si chiama, in tutte lettere. autocontem- W4pevo!e ·ecnic3 drammat:ca. e plazione maaochittica. Ancora pochi passi e saremo •t>!evis:va. r,.P~c~ a d:r'.o con al ni0bitmo: altro complicatissimo processo psichico !l:a:'bo. -mp:lc:t.i '? g:nc,..r,•à in cui la persona si assorbe nel piangere sulle pro- d: sentl~to prie sventure. traendone perfino un certo godimento. Un coplcw-:e ones~o. :n~,enuo N0n fidiamoci troppo, ve ne prego, di psicologi e e lineare. questo Un bambino psichiatri: sono quelli stessi. dopo tutto, che hanno da un toldo, che da U:l b'..:t'.o inventato, a proposito di Hitler, un suo pre,;unto ~;~ =: ~::!'c!z: i complesso d'interiorità: insomma. affermano tali co- r:..nalee ch::ude in belJena. fa- noscitori dell'anima umana. H1tler non era che un de- cenciosi perdonre di buo:, p- bole, un ~arattere addirittura femmineo, una bravis· do le çavi lacUlle pste0lo.,:ctte sima persona: ma. volendo compensare certe sue dl'i P'"n!IOn3&ifl chP aglccono défaiUances, superò la meta prefissa: e la crudeltà. sotto '!''m1)1..11•o deJa ~a e la follìa. l'amoralità del capo del terzo Reich non ron per U'."laaut~n~ic-a !o""Za furono che l'effetto d'una raggiunta ipercompensa- n·..r!o,e; tace:ido5'! perdo:::ia-e zione. ~ruit~'id~~~o~itaJ:,:1 ~ Voi tutti sapete che cos'è il narcitismo: quel Ceno- cat:ive lmitaz:oni d! battute meno, cioè. per cui un individuo n0n si stanca mai americane rn '.evl)ro si svolie ~ls~~~:r:~r:r~~;:: ~~~e~:t:~j~re~; ~~h~I ~a~:: =~ U~A ~a ~~i: tanto psichico: e allora saremo di fronte a coloro che ambient.e): ru.so e 1'-1buso poe.. ammirano incondizionatamente la loro superiorità rJe d! dim i:n u:ivi; troppe cose intellettuale Narcisi dello spirito. tabi superuomini dette e non rapp:-ese:ntate; condannati al,più grande egoismo: tener presente. per ~~pee a!~~te e ~zicr.:il r.a-- cortesia. che 11 vero Narciso. quello del mito. per ri- ~ia oltr-e I dJe~ti. rnt;;ccati mirar se ste'.'.so nello specchio terso di un fiume. fini che o :eled...~mma conte .... il con l'affogare Andiamo avanti: quando Flaubert sentimento detrautrice resee scrisse Madame t:lovary non immaginava davvero che a trovare u::i r.osso 5'""'.e la sua eroina avrebbe finito con il designare una ca- dramma•ico. 6eJ)J)Urepiù e::1un- ratteristica forma morbosa chiamata appunto. da lei. ciato ch'e real!nato Il mo•ivo. bovarismo. Ricordate Emma Bovary? La modestissi- cioè. del trovete!lo che. adu!·o. ma signora di provincia tu schiava. soprattutto. del è ~iDto al rap:mento di trn. suo desiderio di evasione: non seppe O non volle ac- bambino non solo a scopo dJ contentarsi di fugaci parentesi escapist: ma. tutta tesa !uero ma anche P""t una n!i- com'era alla conquista di un mondo diverso. trovò ~e ~~~ ~::::i:;oa' 1 11 ~~to(i poi nel suicidio la fine del propri tormenti. Ebbene. ·ema drammat:eo llpv-ta t::::i. og.'!'.is'intende per bovari<::mo ouella <.peciale forma di modo prodigioso qu:crdo e: ap- autocontemplazione per cui una persona. in genere pre:.de ehe i! bamb;no rapi'o modestissima. si crea un mondo fantastico e immagi- non è 6glio di ricc~ ma è an- nario che sarà in seguito la cuasa della sua rovina: ch'egli un povero t~vatello inutile !are degli esempi. ba._ta guardarsi attorno. fugg:to dall'o"-;iizl o La f ratel- . Avete mai.osservato la gente che si guarda di con- ~~ ~iud~ t.ro; !;:_:!i/i; tmuo nello specchio per scoprire nel proprio volto più felice del ~eled:-amma che tracce di supposte malattie o l'ombra della vecchiaia si conclude con J'ado%!.onedel che avanza? E' un·aJtra specie di autocontemplazione: piccolo da p.aru dpU'.ct.u!to molti psichi~tri la chiamano, semplicemente. il segno ormai .. recupera·o. al mrr.:ido delto $J)ecch10. E quante volte non vi siete fermati a dt"l'lt onesti. osservare. speeialmente nel campo degli uomini de- Se.n ttmentl robust1. pnmo:-- diti alla vita pubblica (professionisti, politicanti ec· dia.li. rap pre5entat i e r uo:t t cetera) individui che guardano se SleSii recitare ~la ispesso lD · man:e.ra troPPO t.ac: - scena della vita? Sono gli oratori che ri aacoltano le. f?'0960!ana e se:iz.a podore parlare. gli scienzfati che s: muovono come davanti (straru, mi st0 d1 cando:-e. di a un~ macchina da presa. i giovanotti e le ragazz.e puer-Ui•à e di ma:nca.nza di l>'U- che ritengono d'assomigliare in modo impressionante ~~~ ~,;e s!~ 0 f1beir~~:,a:: a qualche stella dello schermo. dei modesti operai gio d"eli i;>ocTiti e del :ugg:i (per esempio. i muratori} i quali. svolgendo la loro che degli innocenti) L'au"rce attività all'aperto e sotto il controllo delta gente che gioca a carte ~rte: un gio- passa. assumono - magari senza volerlo _ un pre- co elementare e ~p~eduto. ciso atteggiamento. Ebbene. anche questo è un p~ ma le carte cbe ha lo rna!lo cesso autocontemplat:vo. detto tPatrale 0 spettacolaTe: scr.o buo:,,e e ri"90e a vmce:-e Ungaretti • ~:,~~: debolezze da cui nescuno di noi può dirsi ~~~~ad~r;!~~/1f'~~-:e eon :a E c'è poi la i_nanla di scrivere giornalmente il pro- ci r: i:~~~ 0 J!;.. ~~;':,~r~ prao diano: e 11 fenorrn?no. abbastanza frequente nei del · (ConUnua~ P•rlna 5 > vecchi. per cui ci si compiace della propria vita pas.. n<>&~: 0 1!i~1p=t~l ~ cella~o non soltanto i punti s~ta: e il desider:io di sopravvivere. in qualsiasi ma- gia (beDiS6imo l'•fJt"'to deT.e n:10~1 ma anche quelli discu- mera. alla propria scomparsa terrena. Unica valvola toglie sulla stnda. del veo·o. hb1li. Basterà un esempio: di sicurezza. Pescapisme: vale a dire Ja spicciola filo- delle bottigUa di late Infranta alla fine d1 e In memoria,. so5a_ ~i viver~ ali~ giorna!a, cercando _ quando è durante una diSCU5slone. e-cc) nell'edir.one del '16 e in quel· poss1b1le - di aggmngere il filo d'oro di un SOtTiSO essa oon ha saputo dar!' ritmo la del '19 si legge: alla fragile trama della nostra esistPm.a. ed Ptfteac±a alla recitaziCY"e e Saprò E poi. chi è il respoosabi!e fino al Mio tUrno ELIO TALARICO t;;;e d~~~.ori:;:,:/~~la Ei!=~= d1 morire'"· -------------------.J dlno? Poq:;"1,™'cbe D oubb!lc-:> E' Ùna conclusione che ha abbia do\-uto 60 pporta~ _ per una sua forza e non è certo s ANT o MA so banale trascurate-rra dei !'E'a- da rìftutare e non so davve- llnatorl - di vedere un tm- ~d~~- al:r,~tJ~fa~ f:'~;:ra el~;nu~toF~~._~~ finito per toglierla peTI:bé s: ctato ln tre diversi modi e ta!e :hf= po~~ ~~e n:!1t (Continua da par. 4) ~i~a~raP°;rc~\on:ooe ~= flcace e stringente di: Tiallaceia S?ntom~so, idealmente, s'intende, e con eor~re a qualcbt> tn~rto cine- ~E a~: io solo ben altTe ~ tnten~oni », nell'ambito di una appassto- ~~~~!,:.perd~~~ <si::; che visse'"· n~ta espertenza, rtcca di eventi attivi e negativi. m4 3vre-bbe da·o aria. veroslmi- c. e . nc_m si raggela mai nella cri.stallizzazione ma.- gìianq,a e scloltena a1 raccon- Ungaretti non si è accon• ntensttca. to tut!o chiuso e aft'oqat.o nel tentato di una e metrica ele- La nitida. aena tTaS'P(Irenza di • Primauera •. la Limiti di carta e car:one de,gll * Detto: •Composizione• (Galleria. del "Plnclo ") l'uonio e il poeta di MICHELE RENZULLI ~~~r:; ~l::grsraa dipe::u/::;. c?lda. atfcx:ata fantasia di • Rotso e giallo della t~eb- studi TV? , gt, accompagnata da una se- btatura "; la .sontuosa opulenza coloristica di e Sera A noi piace molto l'atto--e rie di traduzioni poetiche. a Ca.stelfranco,, Tapp-Tesentano altrettanti mom.entt Franco Volpt (che 1ll Un bam- In generale la vita di J. K. e volle che fosse seolpihl la ~e e gllele ta considerare come blamenti e contrasti, sa a mez- squisita ballat~: La Bel1e Da- rappresenta la CO!'lquista di unici. irripetibili della visione. E le immagini in cu; bino da un soldo h.a SC6•Pnuto !~':r!Wc~ p~6 !:~ez:e rf~~"o~~ (uer;;;r:p!it::fe ~e whoie ~~::~n~te ~!~ri~v~l:1!a u~aapi!~, 8 d~ bde\1:::: 3~~~,e~~ù i:~~f~~: ::!01~ 011 ~nif ::s~ ;a c~:eiit~~ h~ ai:=a l~~~~:n;~ i~~~at!~::::!s:~~~t:"ii~~: aff~t~ 0 ~ ~1e:::: 1 :~~ =~~:: J~g-~t~~t~;E brevemente. Collegiale prima name wa.s writ tn wateT te disposizione e sull'ae<='>;>·forme della vita. anche se loa- sulla poesia ~ .la pittura ~ngle- ne dell'endecasillabo. L'esem- la • ~ella_» piUura. Che coaa s'intenda per •bella•· tutto buono _ con c<>nvHtzio- :i~:n:~~~- ~;;r:!d~~oa s~t!~~ . Jod~n K,eats, più ehel r.no ~i~~~~t~nde~~d~oc;~ ~r:e~:r: t~~(} ni~~o~s:.:;~gt t~r:::s:. :;• :;:r~~!~f,\~e ~ .~boevt~i~dt ~ :?:,~~~:'te ~a~ f~~~~- :~~e•d:ota~:~o ~;id~:/uP:rl!id~~~on~loe mi ==o~-~ d~~~ farmacia ad Edmonton per 1 ~tu toso, u un. vorace ~ ,e,- nel ritmo e nel verso una U st accordi 11mio sp1nto ha sa- zia v1ttonosamente l ascesa el Robe,....;~ è la • 1 bo . d T d C ·• - ~u successivi ouattro anni, indi re: ma tali letture, Insieme quida melodia una musiea'i- puto trarre da tutto ciò che é Keats verso la grande poesia. di ~ghi neha razione ' ':'lthtO, i analetto e di GuaTdi, ma anche di rar: tl da q uelle tiratice mono- studente di farmacia al Guy's agli stud! giDnftsiaU che f~c tà varia e nu~va. bello I>, esclama il Keets nel- Qualche critico si è domanda- clus1.one dellerae • / ~- a con- ~andt1tsk.11. d.i Ktee. di MlTò. li contrario è l'oues- c<> rrlt.aa. ,_qli e tnes'prec,gtve che Ho,pital per due annL Avea- nel convitto dt Enfleld, nu- Similmente il suo occhio l'Endimio-ne. Sono due versi to cbe cosa non aVTebbe pro- l./AUe • ~e'" de none angosciosa. è l'incubo. è il pe'rvertime1'1to O d rkor dano l'opaca. sciatta e done ottenuto ti diploma nel sclrono a conferirgli soltantt> pPrcepisee con :;orprenden·e che sintetizzano a meravtgha dotto il Keah se non fosse ·n k~fn \ SUOI èdf non è sOltanto la paura di mostTaTsi dP('Od~r,ti.' di manierata recitazione di Eme-- suo ventunesimo anno di età. una mod~ st a cultura E~JI prontezza i colon più srn:t• la caratteristica esseuziale del- stato cosi immaturamente ra- ~~ci~azion 1 d~ t~~\ tl non essere abbnstanza drammatici o maledetti? ~~ 'if-1i~l;~m;:;~ -eP~O: ~~tr~~;r:dSc~~iaviar:~:ier!e pi~~ ~r::c~~ 1 u g~~·o, c:~:e\,I' ~~~t~ c~~~/e ~~~l~a:::bnf1~ laEs;~ ~;~:~d~~:~cva~e. l'1rn- pito aUa vita e alhl: po~sla I ~ento del t~m1:;. Ma qu~ La •protesta~ può a,otfflmere mille Q.sf) eltì d,v~rSL lfnf che recita con lndiff~renza Brown Le asprezze. 1 dlsa;zl francese, poco l'italiano. e r,;. .,,ulticolori tinte dell'aurora , maginazione _ e fa una netta Aveva poco più di venticln- I:5ul~to appartì~ne aHa 6~ da Goya a R~ns ATJJ da Courbpt a S c hwitters. ma La e diwrtito distacco Incisivo 1 t ti h d 1 1 ng viag- tettava completamente di uo11 del tramonto _ selnti.Wo di distinzione tra questa e la fa::::i-que anni quando si spense • na d 1 una espenenz:a poettea regola del gioco è sempTe la stessa. E' ~emnlit'e· Clu.c,,e,ppe Forti6 e patetica e. e i8 c e e u la O prima preparazione filosofica. Quau• gemme d'ambra d'oro e di tasia _ come la facoltà con Roma per tisi polmonare. Da~ lniz.lata fra. U '19 e il '23 e mente. la mOTalitd dell'artista. Betty Foà oelle loro mie~ ;~~le~~ ~~;~~~::,.:ione della to a lui superiore lo Shellt} taffiro _ al lento formarsi ?: la quale l'uomo intuisce la Ve- manda oziosa, rispondiamo not.jmatura~ attrai.:e~ l'innesto Si Sfa creatldo, fntoTno alle intricate fantas•e di piche parti As90lutamente sea- ~~~ae1~W!1 !~~~on~~: 1:red~: ~ef!asT:::~tàa::~~~ 1~\~~~ue': ~l~~lv~~fci~~~edalu~ss;e!:t ;~tf {~ ~e~~%~i è 8 i! 1 e:~~ \1°~: :~eli~e~a ::~e egr::!~ ~~~- ~rial~ce~~ t~%he~\n~1;. ~f!~~~t: r:it~ucc~~/~:~:!i ~ 0 J1°a~::n~' 0 ;:,~~ 1~ ta~t~I~~a~J>tapo~~:~ stringe a letto p~r vari m'?'II co, però, ph) del. Byron e c, miglio dt. un.a ron sbocciati; rità,' e la Verità. è Bellezza. ramente grande poesia, non è tri .e ~PP?rti <:Wturali. Tut- e ast~lt. che minaccia di faT naufragnTe le figuTe te. Invadente e testidlosa b"~- Dopo alti e bassi speranze ? me lo Shelley, il Keats er nella sohtudme alle verde~• Ed ogni • cosa d1 Belleua é facilmente superabile. La Ode t'SVla ii prunQ hbro di Unga- e.soten.che, nella babele dei Hnf1UnQgi dioi'!atoTi. o-a prova di sè sottolln,e,a~ delusioni. dopo brevi periorii nato poet-i P vero poeta -t~anti ombre; .d~lla pallM11 una _gioia per sempre•• affer- on a. G~ecian ~rn, ~r esem- retti, ~ nudo. cosi elemen- Nelle centrali OTganizznrt dPf rfrommn e iell'a•igo- tut~ le battute e tut"i 2'll at- f~te a~ar;i:!nt~ec:tp;~!1i e5;: ~e~ 1 d!f 0 ro~~~~ct 1 ;venui:au~!~i. ~~~lf!taa1~:ed=~~~! 1 5f:cf 0 ! 1 C? 1~~ :~ ! 0 ,.r~;ae;f~a~i:n~ 81 b:a~~ ~:;;n: ~,7:P;:~~:oz~;n/~~=ol~~~ ~i~:;;:;:e ~u1;~ 0 J'~? ;~: scia esist.enziale la • bella n nì1tt1rn sembro ~t>Mt.1 tettiamenti mimlcl cbe - rfsul- scrive I eomponlmentt di nel cahce _di un fiore ~Ila lo., te delle acque alla se1:a dopo part~ preponderante nell& e al raggiungimento della più vecento. Nato nell'inferno come la contemplazione SM"Pna tavano sempre stonati. falsi. maggiore respiro e le sue li- t11na rnustea che svt1nuce, •W. d tramo?to E quando 11mon- poesia del Keats. a\ta ,bellezza 9 cui possano della prima guerra mondiale C'è un modo di partecipnrP alla vita di oggi meno <,trldNltl Ga'brlella Andreini, rlche migliori _ soggiece ~' plano sabbioso SC!nu un eco do ester1ore non gh offre suf- Innegabilmente è celle gran- ,pungere le parole umane è la dimostrazione di un at- tumul tuoso e nevrotico. 1)eT la via sCTe'.1ttt1t'I nal ehe evidootemente OOt'lS'ede uca nuova recrudiscenza dal canto musicalmente de'•· ficiente materia col~ratric,. di Odi. che U genio poetico L'arte del Keats, perciò, deve tace-amento alla vita che cer- sen.ti~ ento. Allora l'attitudine contemplattva non quello che sf chiama • "empe- male. I medici curanti ~Il con- eato del pettirosso a quell( 'Jllora la sua lmmagmaziune del nostro autore trova la sua considerarsi come la man1fe- ca nella parola la pro più ai,pa nrd com.e evasione O dhtncco: saTd invece una ramento •· ~ta ma noo rie- sigliano d'intraprendere .in modulato del!'uslgnolo e a1 1 1 ~Il .evoc~ quadri di ~ma fa.,,. più alta espressione, e la sua 'itazione più nura e musical- solida della sua real~a La realtà. spirituale che. PM' la sua stessa tnrTtnreca ~tu~ iDJr~~tar!,; ........ Lerncf~:~ viag~o in Italia nella fallace dolci note d1 ri.sposta neUa •asttca neehezza di tmte, c,>- lirica tocca il culmine della mente perfetta dPl romantici- parola isolata ricombinata fo,-za. divE"Tlta. al paTi della VM'O DOe~ia. 'le,ie ffl· <il att--"amen 1 _-;-_::-lei·. •-~~ speranza che la dolcezza del cr,mpagna nascosta oelle ma<?- me il manto azzur~o traput!• perfezione artistica. ragg\un- ~mo inglese. ltre . · tata 1 d il' """&&• ,lU,1.11 """""•- clima avrebbe potuto Mderglr ehla; dal tenue sussurro de ·ato in nero con r-:caml err &?endo, non di rado, una Dopo 136 ani:i dal glorno \n :on !i · npresen SOa a mune e uomo. fte 5e'DU effettivo eontrovalo- la perduta salute Dopo una ven_to estivo a qu~llo malln ~lem~tl~ di Glauco r:iel~straordinaria eonc1_sione rl1 ·ui li Keats ~salò l'ultimo re- ~~giarne la consistenza è .la « L'OTa VeTde "· « BaTPna 1) 11 Marra 11, « Alghe n -e drammatico Pì\l convincen- movimPntata traversata mari- comco del vento d autunno ~ • End1m1one, 11 manto del ma- pensiero, una concis1one rara- ~niro. il suo vt1ttcmio: • Credo rmca certezza del sopraVVlS· sono :.tati d'animo intPnsnmenrt Pmoriv1: rappresl"'tl- te e gradevo1P quando sorride na sbar'('a 3 Napoli procede alla raf!i~a del maestra 1 • i;:leo serpe In ½7mfa. chlanato mento risco:itrata in al~M poe "he dopo la mia morte sarò :uto e buttato vicino - a un tana la ?Te>Sadi coscien:zn di una realrd ~egreta 'lttra· !!' sl rlla..qsa_ma ha <:0rriso e do quasi subito per Roma dallo stnd10 del grillo erra., 11 vermlgUo. doro. di verde ti, se face1amo ecce%1one di ,ra I poeti inglesi• non colo omoaj?'tlo - massacrato•. Lt' veno ]e formt di una visione favolosa. E' l'inc.Jnto di si t rila'S&la ~r l)OCO pur- dove pr~nde dlmoni 10 una tf" di siepe in siepe al crepi' listato d! cremisi. tolgorantf' Dante e S~ake~peare. Nelle ., 1 è avverato, esse~dosi ~gll • lettere piene d'amore"· il molte ore vis~te. è la soddisfa un seTenitd de,lo api- troppo. tofti.ggeodoel una rect- ~~ja fi~nes:;:z~!n~~ ~tt:n~~~ ~=~le ca~~~~~ie n~astC:r:Ane:,~a :,~~ce ~e~r:en~r~e=t~a so~:tt°:~ ~he:sf•a~rn~t d~d'K!~t:rgJ1 ~: ?;:~~~topo~~l ~~11aas~:r;,ai~ra i ~~~o a d~~:si:m~e~3~: rito. è Ja gioia delle stagioni. delle cose, rfella luce. ;..d=~~~ta~~!a m:-~ dinata di Trinità dei Monti musica dell'oceano e agli 1n nella Vigilia di Sant' Agnese. per foggiare, come lo Spen- ma sta anche il fatto tnnega- mentano la continuità della deJ vinere: tutto ti tTaduce in immagine di raffinata Sl)ressiva. Colpa ane-he e spe- Nonoc;tante i eamb1&mento d; numerevoli suoni che rlern• La fantasia del Keats ha unii cer. epiteti composti di gran- bile che la suJ rama si è 80 • vita a contatto della vtolenu mi.sura .stili st ica netle tempeTe più approfondite dt cla!mente del regista.. Marlo clima. il male si ag~rava per pivano d'incanto la not:l-: ,traordinaria potenza evoca- de efficacia espres!lva e bel- rlata via viR e-;tendendo ed ac- "" della morte. Queste poesi.E' Santomaso. Landt, che ba affldat.o a questa ~c:b:::~a::e d:ar:~~=I tr~: ~ers!~J1enel~~ofg~d~1l~~aar~~~ t.~vna \ ~f~l~ta~faf~!~f t;~~l:.n~; ;:fi~~tA~~i èdi~~!~;t~d inef~~=~i: ·.~~~~~fde~1 aan::sura che sono ~~l~e~tus~ol:~~~1!1~~~ qu~e ~r:~!a "':t~:~e:soè lae:~~~;aat;onf~!:z~.et°!~~ fj~=~ ~~ tn~.a~~ ca l'esistenu del e1ovine Po~ 0 el ode st rane rrierodte Q•i.- farci nviv~re. m sintesi st ~· '";Pre<.,:iva ehe st a la ver: John Keats nu6, dunque, n- ~iosa o detestabile che gno, della linea. del tono. st ..Umf'nti di rinelarionf' tlca attrice: e. per di p10.. non ta u 23 febbnlo 1821. dopi" <:to ln~ieme di melodie sono ,e_nd e, antiche letZRend e b I? anrlena del Keat• com ,i,;arl' tranauillnm"nte all'om ~omoai;tna immancabilmentf' interiore. Si ripete cosi. in una fMmula meno diretta "la le6inato oriml p!anl t se- solo alcunl mesi dal suo arri ~inietu; ~~:: di°agi~~:n:\~\ ':!~~i~ ~ 1 1 ~~l~el~~e.f'8~e,ro:%\. 00 ~!\oltantl' con la eompo•l '.'!~~t 1 :e~lade~ira~~r~!lid~in~at q ~erra: _Mportai;io l'Uom" per merito di u.n PTflCesso di n11tmz1one formale. la iu~~il: i~~to r~r:o~~: vo nella r-.,,.,. 1'~terna Era n11 :nPnlo. E' appunto questo 'lU ,..ella Ode ad un U&ionolo i, ,tr,ne rle!IP O")velle tn ver_;1 qoma perchP egli vivrà ne •lle. sensazioni D me. ,solo bella favaio dPlle lìnPI:' e dPi rn/ori. giustificata dalla ::olo cell'lmpl&n1'o d~Ua reci- to a Londra il 31 ottobN istintivo senso della mus1c11 <ii fatti egli, pur riguudando la fsabella OT the Pot ot Ba!fl ,eeoli · '1chiod~to alla tenia. oietrr storia e dalla culturn di mezzo ,ecolo d'arte tazlooe ma torse a.oche nel co- 1795. Fu sepolto al Cimltcr., ehe gli fa d::tre alle parole P fantasia come una tona sbrl· The Eve ot SL Agne.,, Lamia · ~ulla o;etra. «moderna»· pione. del Protestantl e sulla tomba alle vocali un valore musicalP gltata che •l diletta di cam- Tha Eve o/ St. Pt1aTk, e della l\DCUELE RENZULLI GIULIO CATrA.1\"EO GIUSEPPE MARCHIORJ ALBERTO PERRINI
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