la Fiera Letteraria - XII - n. 49 - 8 dicembre 1957

Domenica 8 dicembre 1957 LA FIERA LETTERARIA NASCITA DE "L'ALLEGRIA IL PRIM o ÙN G ARETTI "Canto d'ira ed'amore perl'Unaher * * di GIULIO C A. 'l' T A. N E O Quando Ungaretti pubblicò cate sulla Voce lo stesso Un- un ritmo e di una e metr, 1 ca precisa consapevolezza descr:- esempio per Apollinaire che le sue '?r_ilne. poesie su~a ~retti doveva pagare il suo elementare• si svolge la sto- vendo esattamente il teno- nella sua predilezione per gU Voce la lmca 1t:a.1iana era m tributo al· proprfo tempo &pe• ria del suol pnimi risultati. meno e affrontando con acu- oggetti barbadci (• fétlches una . si_tuazione di crisi evi- rimentando inizialmente i Si trattava di operare In sen- tezza estrema le conseguenze d·Océanle et de Guinée •. « les dentissima c~e non poteva ffi:odi di un ironismo di ma- so opposto alla più recente di quella grande crisi iniz-Ata Christ in!ér:eurs des obscures certo essere nsolta da alcune n1era e Jasclando filtrare nel- tradizione letteraria italiana: già con Rimbaud. Con un co- espérances •J rive:a un atteg– esperien~ ern.brjonali o trop- le sue composizioni qualche Ll crepuscolar-Jsmo aveva por- raggio e una decisione che &!~mento letterario caratt.eri– po bruciate in s e st esse e residuo di crepuscolarismo. lato la poesia a un tono di• non hanno riscontro nei ti- stico degli intellettuali di un i~comunicabili. In 9.ue ~li. an- Ma l'irenismo non si addice- messo e discorsivo ma senza mldi esperimenti deiti italia- determinato ambiente storico '!11 erano appars_i P1am s.nmo 1 va alla sua concezione rigo- rinnovarne adeguatamente il nt contemporanei. dal Pascoli che vedevano la propr;a sal- 1 PT~m,nenti lirP.ci e i Canti rosa e drammatica della. poe- linguaggio, limitandosi m al- ai crepuscolari. i francesi si vezza nel contatto con torme OTfic•. opere assai interessan- sia e fece presto a dissolversi; cuni casi a una riduzione del erano accinti alla e liquida- di cultura e credenz.c remote ti ma destinate a non ope- Quanto alle influenze crepu- linguaggio dannunziano. Con- zione • di una intera civiltà e primttive. I Calliotammel rare profondamente. Sbarba- scolari avver1.ibili anche in tro le facili suggestioni di una poetica che aveva avuto in di Apollina1re, sia pure ric– ro sarebbe approdato presto alcune prove estremamente mater:ia verbale ricca. colo- Hugo l'ultimo a,sertore più chissimi di vera sostanza poe– alla e terraferma • della pro• mature e originali furono eli- rita. sonora il vocabolario d1 autorevole. La figura tradizio- t!ca .. contengono assai più sa dove avrebbe ottenuto I minate un po' alla volta e Ungaretti è estremamente li• nale del poeta (il poeta e !or- letteratura che le poesie d. suof risultati più convincen- totalmente nell'elaborazione nritato e spoglio ma alla ·mu- geron,. come lo presenta 1\Ial- guerra di Unpretti dove le ti; quella di Rebora era una di una lirica dove la corre- sicalità esterna di tanti pezzi !armé in singolare coinc:den- impressioni piu vive sono re– densa materia lirica in ela- zione è un fatto importante di bravura contrappone una za con l'immagine del « gran- se con la maggiore immed!a– borazione e non sufficiente- quanto la nascita stessa dei musica più difficile ottenuta de artiere• cara al Carducci) tezza e l'intervento successi– mente dominata, carie-a di temi poetici. Ungaretti si è attraverso la ninuncia agli ef- era ormai un relitto del pas- vo ha un valore di sempUfl– troppl motivi irrisolt.i o ad- posto davanti alla propria fetti virtuosistici. La lirica di sato e il saldo alessandrino, cazione ulteriore. per liberare dirittura impoetici. Quanto a opera ~icercando e distrug- Ungaretti non si lega comun- orgoglio della letteratura l puri motivi poetici dalle Campana si valeva di risor- gendo le concessioni ,a mod, que alla più vicina tradizione Crancese, si rompeva in • "incro stazioni JetterarJe • su– se fondamentalmente estra- estrinseci e caduchi, I luo- Italiana che dn sens·o negat.i- e toutes les combinaisons pos- pertl.ue . Soltanto a due delle nee alla poesia. forzandone i ghi comuni e i vizi di un me- vo, liberandosene radicalmen- sibles. entre eux, de douze e Prime • i CaUigrammes pos– limiti espressivi e concen- diocre decadentismo. Lo stu- te sia pure ~ccettandone cer- timbres •· Ungaret-ti è l'unico sono avere suggerito l'lm– trando la sua carica Inventi- dio di tutta una situazione te conclusioni come premesse in Italla ad avere sentito con- pjanto strutturale e qualche va in 3lcune intensiss.:me poetica di cr.!si era condotto necessarie a una esperienza sapevolmente la crisi e in movimento tanto è vero che suggestioni verbali. cercando essenzialmente su se stesso~ tutta chiusa in se stessa, lin questo può essere stato favo- U.ngaretti riconosce il suo de– attraverso esasperate ripeti- lasciando cadere le composi- un tormento di incontentabi- nito dal contatto con la cul- b1to traducendo o megllo va• z:ioni di prolu."lg'arne e mol- zioni estranee alle inclinaz.io- lità. Ungaretti non ha ma:i su• tura trance-se ma è altrettanto riando un luogo de e La Jo– tiplicarne l'effetto. Si tratta- ni autentiche, e più ditflcil- bilo ;nfJuenze concrete e de- vero che nel suo contributo lie Rousse•: va comunque di una espe,- mente recuperabili e sottopo- cisive e la stessa civiltà poe- deci.slvo a dissolvere una me- e Je sa:s d'anoien et de rienza tecnica Irripetibile ap- nendo le altre a una revis:o- t-ica francese dell'ultimo Otto- bica logora e a ritrovare i nouveau autant qu'un homme plicata a una contraddittoria ne spi-etata. La lirica italiana cento e dei primi anni del no- timbri e i ritmi della poesia se~ pourrai.t des df:UX sa- ~co~da~h=~f ecad1~~= ~~~go~~e: ~\:~s:uJ~v: :~ito~ 10 ra~~~ i~sfevi~ :~enh~ca;Ji~c~=~ ~~··dr!~~~~:n~ fluenz.e simboliste non padro- la parola slllgola non aveva lo ha ai-utato solo Indiretta- Ungaretti ba amato MaHarmé I uomo può saperne •. ne_ggiata d<1:una sicura co- p_iù spicco; Ungaretti e<_>min-mente .nell.a impo~one di per la su3. arte suprema del- La . ~ul~ ~ce.se ha scienza critica. Per tinnova- c1.avadall'~~ttazione di. m~- ~etermmati p~blem1: Mentre la sillabazione, addirittura qwndi tnilU1:toin dire~e nte re la lirica Italiana non oc- di prosastici tentando d1 fil- m Italia la dissoluzione del superiore al grande esempio su .Ungaretti ma grazie a ec– coi:-reva soltanto un forte ~are ad ogni vocabolo u~ r!· fatto poebico avv~ya quasi di Racine, e anche per quel cezionali ca~t?,ità di penetr,a- 1stinto poetico come quello h~vo e un va_lore ~nsost1tu1- inc~nsclamente i lirici lra.f!- senso della carne che viviil- 2:.one le . ~eh~ de e La che era ella base dei Canti bile. Dalla n.scopert~ dell~ ces1, da Mallarmé ad Apolli- ca profondamente la sua liri- guer:rE:• s1 mser15C?no nella orfici ma la consapevolezza parola alla r1costruz1one d1 na1re. ne avevano avuto una ca impedendole di divenire tra~one letterar1a della della crisi e la volontà di un simulacro astratto di as- Francia contemporane_a susci7 immergersi nella dissoluzione salute perfezioni (e la chair tando una sorpresa mmore di f:rri~~~~~=io~en d~f~alli>edd~ fi-'liC"l!llJSf''>o !; st ~;,,~~llane'li~al~ ~~ =1!° d~ji ~~~o~! ~~ tico. A parte qualche tenta- niosa carne~ di Sentimento spetto. all~ piu 1rec-entetrad 1- tivo serio e autent:co anche ;if,.,...,MiJ!l!II del tempo) ma il suo rappor- Zlone ~~l iana. . se incompleto di riscatto. la to con l'autore prediletto si ~ li.tt ~be di Ung~tti note poesia italiana di quegli an- limita ed alcune certezze co- 0 ;1- 1 e di~o ne definitiva. de ni era ancora sostanzialm1?nte muni sul signi.flcato e il de- L AUegria come « U~time • viziata di crepuscolar:ismo e .... 111M'I■ st'.no della poesia. Nella tra- perché rd P~~o 1.lcon: quindi a una sorta di livello dizione francese è facile l'ab- gedo ~a ~ ormai. supera~ dimesso e prosastico nel qua- bandono ella tentazione di un sono m realt~ le pnme e n- le aveva finito per annullar- andamento cantab!le che av- presen~I? 0 .rtelaborate ~~e SI ogni velleità di Unguagg:.io vicina poeti diversissimi in C0l_TIIJ;0 5127°ruapparse fra ll 15 ~~:a 0 ~e~fu ~ d~~~d~Ì ~i! Ì:tu~ 1 i~~n!r1~~ bi~na 1 ~ 1 ~e~~r;:~a edr~a~ dal futurismo che si era limi- in Ungaretti non c'è indul- fragi del ' 19 · Sono soli:ant:O ~~bfn:~m~o~ ~:t~; ~~~~ i:r un~u=la~~ ~:Ses~ia ::ie 1 ~fl=e;:: verbale greve ancora dei de- na.tissimri esperienza metri.ca ché lontane da una espenen- trit:i del peggiore dannunZla• e IG sua lirica non ha nulla za matura. A q~este. e Ulti- :o D~~~zioqu:~: 0 ~~~ ~:i ~!;~i~i ~To~:.if~ggUn~!: :e J?(>C~:~:~~ ~~r~~G.~ soito in parte a liberarsene. retti inoltre c'è ef!ettivamen• useita a Udine ,ne~ . 16 e n- Nei limiti di questa moda al- te il senso di .: una primiti- pubbli~to nell ed1zion~ . del cuni ingegni più fini aveva• vità lirica riconquistata• che 1 ? insieme ~ nu(!v~ 1;:3-<;he. no tentato qualche marginale è difficile ritrovare nelle E noto che i ~vi piu un: esercizio in versi cercando un qualità eminentemente le~ po~tl del pnn:io Ungai;-ettt alibi brillante a soluzJon:i vere re.rie dei francesi Q lui più -si ncolleJano ai. ricordi di in esped:enti ironico-senti- v:ici.rri. 11 oonlo&tto con ele- Alessandna ~ d.1. P~1g1, .con fl:!:"t1~' inc=rsfon!1°3 ate; :~~nedine1ci:~~ca~~JTn°=1 ~ca m::;.a sto~foi:e~ an!! prosa. assai più istintivi e diretti di real~ d.ell.a . guerra. Questi. Nelle prime poesie pubbli- Giuseppe Unraretti quanto non si verifichi ad ~~ti~~~~:-mco~: Attualità di Màupassant * di R. ili. DE Ail/GELIS fluire ne e I flwni • in un ac– cordo altamente suggestivo. U Allegria, a parte tutte le considerazioni che si possono fare e che sono state fatte da interpreti sottili sulle sue qualità poetiche, è l'unico li– bro importante di guerra del– la nostra letteratura. Quando si. pensa alle pagine retori– cissime del Notturno o della Licenza della. Leda che pure documentano in molti tratti ~ò sembrare soltanto una una disperazione di artista e lo più tratti dalla vita, dalla die e agli agguati di una so- ~~~ar::.r!ssaaim~n~ta ~~;~ coincidenza. ma mentre qua- di uomo che si vedeva priva· cronaca attuale, almeno nel cietà che lo avrebbe ben pre- a n porto sepolto e ai Nau– ~ tUUf? le terze pagine ~ei to di quella ispirazione che canovaccio:. nu~vi e imprevi- sto avvelenat~, e pon soltan- fragi per ritrovare un senti– g1ornal1, non soltanto italia· lo aveva reso celebre ancor sti sono gli svJluppi del fat• to per vend1cars1 delle sue mento vero della guerra. Sol– ni. tentano di aboJire il rac- prima dei trent'anni. E' di to e le conclusioni comi.::he, accuse e delle sue requisito- dato semplice per tutta la conto, o almeno di pubbUcar- Rainer Maria Rilke, se non drammatiche o addirittura rie, improntate sia pure a durata del conflitto perehé ne il minor numero passibi- erriamo, Io sl.ogan quasi dog- tragiche. L'arte del narrato- uno scetticismo convenziona- rcrenuto inadatto el comando ~~gEe~~i:Od/tttti~fi~f~~~~ :;t~hcr~~e~;~::~: aeite~: ~~fo 1 Lmr~!aa_e l~ns~aJi~~~; le J a~ 0 ;~r:· a Maupassant g~~~t;1:m=~ °3:; do tronfaoo 9ogol. Cecov e per. M.~up~~nt . furono gli pare quanto di pi~ logic_oe ~~torò le rive della. Senna ~ anonima. La sua guerra non M.aupassant: il che starebbe anm p1u p1en1. d1 una matu· naturale si possa 1mmagma- msieme ai canott:en nuv;all è quella del poeta soldato chè a significa.re che il pu!,lbhco. rità dà:~er~ sorprendente: i r~: so~o i! fìna~e, ripetiam<:>,si rese conto del mondo libe- festeggia le imprese clamoro– J a massa. 11 popolo. solito ac- racconti d1 quell'epoca lo s1 arricch1sce d1 un unprev1- ro e dissoluto che acquattava se le beffe audacissime al q?,irente. di tali ediz.io_ni,~e- consacrarono scrittore uni- sto fantastico che è il d~n~ nelle rade e nei ~oschetti ner::ico sonnolento negli oz.i dica un mteres-SE:~empre nn- v~rsale •. da mett~re ace.anta di un talento sempre ongi- della via d'acqua; po1, e .nel- veneziani il personaggio ec– n~va~ ad autori. 1ri po~sso ai ~o."'1:1 che abbiamo citato nale e .sorprenden~. lo s_tesso tempo, e~lorò 1 sa- centrico è eloquente detestato ~I f~::~fa.dot1 di 1nvenz1one ati;:1~~~tuna di Maupassant s~~ /;~~c!tdr~it\v~I:~~:~ ~?~li dis~~1~i~oclledin~s~~n~:= dai fanti che ~m~~on~a 1.a Per entrare subito in argo- in Francia non è di quelle mali all'arte stessa del nar- va soltanto agli osservatori guerra sul seno. ieg dal• mento noi vi parleremo sen- senza rughe: anzi, al contra- ratore. Avventuratosi senza più distratti le mollezze e le i•~~•• cd~ 1 ~i3 6 1f » J;;,~~ u~ z'altro di Gui de Maupassant. rio, i suoi conterranei lo ac- speranze, e a dire del suoi galanti turpitudini di una z.one · e . . di sottolineando l'altra, e più si- cusano di eccessiva facilità amici, senza. nessuna proba- vita senz.a problemi mora.li ; creatura•• 1 c,lm1!1agiruPelle– gnificaHva coincidenza, che dj scrittura, di assenz.a di bilità di sue<:esso per l'erta ooi la l(Uerra del '7 0 rinfoco· ~rra ~• e umi•, .« d 1 si riferisce alla ristampa del- motivi universali e in una insidiosa della letteratura. lò nell'atletico parigino Podio ~nagg:o •,N• ~artino Tr! !~oier~rii~~et~ de;:~ta~r~!~ ~:.r~l;n c~:r1;11;~fte~a~:nfge; ~~ ~uu;,r~o~~ 11 ~i~ÌJ:e~::C F,~i~o L!ttr:n;~JPòvf:'~~Cu~ sfl~~~~i 05 in ~·pa;na •~ quasi simultanea, che si sta quelle dei poohadisti e a i suoi coetanei e denigratori. sa, anatema e condanna, sen- alc Soldati>, per ~rne . solo facendo io Francia presso Al- quella degli scrittori di rac- non esitò a scrivere e seri- z.a tuttavia che l'umanità . cune. _son'?.. -r:noruar:iz.e bin Michel di Parigi e in lta- conti per giornali. Non molto vere per quasi dieci anni. scaturente da quegli orrori mdlment 1 ~b 1~· • vtita ~ lia presso Gherardo Casini di tempo fa, per esempio. do- senza mai pubblicare un ri· fosse soffocata dall'eloquen- uomo• r.so ~a poe cam R-O~;pera di Maupassant è 7r~°n~~siisa~:~t 0 r! i~ri:!i~ fa 0 n~~ ~u~~!~e~~:Aisfcd~t zaJ.~ d:~1 1 ~~!':tOne. in ogni ~un~~àr:/ ~~~~~ costituita principalmente da rendum squisitamente lette- toporre al giudizio alla cen· accadimento, Guy de Mau- a questi dis~t1. documenti racconti brevi, anzi brevissi- rario e tuttavia malizioso e sura e alle correzioni del suo passant seppe trovare J?li ar- di ~a volontà d1 canto so-– mi, cbe derivano in maggior maligno, dieci libri della let· maestro Gustavo Flaubert. le gomenti e i temi per i suol pravis~ta alla morte e alle parte da episodi desunti dal- teratura universale. né F!au- pagine non certo occasionali racconti, che. se non si di- mace:n:e certe favo!ette (e Na- 1a vita reale e vissuta, con bert, maestro di Maupassant, che era cost-retto a riempire staccavano daUa vita. ne sce f?rse ~). certi rabeschi quel tanto di satirico e di né Maupassant stesso Hgura- giorno e notte. estraevano un liquore gen~ (e Iniz:o d1 sera•. ~Sogno>) malizioso. di beffardo o di vano nella breve lista -:legli Di aspetto virile, con oaffi roso e corroborante che ser- con tutta la Joro H~p;.~ezz:a grottesco. proprio al tempe- eletti. maestosi. occhio umido e pro- viva per dissetare, 011:fe tut- hann~ un ~ assai ~ 1 1.1°re r:~~U:o~o~~: e sensua· inLt~!a;i~ ~i :ilbih:~c~d~ if~l~o(}~;s~e ~~~~:i;:nf"~!= ~o ilS:O~roc~~r~r::e~~a:n~ ~~ ~1~a!nta gt~s~~oh~o~: Simile piuttosto a un tau• Casini in Italia avrà il pre- va l'impressione di una po- speranza e senza tregua. momenti di pausa in una reau triste (a un toro triste) mio di smuovere le acque tenza fisica che niente avreb- Trecento novelle dis.ribui- g:orn<!ta troppo tesa. secondo l'insostituibile deft~ torbide intorno al nome di be mai potuto incrinare: e te in diciotto volumi cast.i- Sulla formazione della poe– nizione di Ippolito Taine, un autentico narratore nato infatti pochi a.ani di l~voro tuiscono il corpul dell'opera sia di Ungaretti ha scritto un Maupassant. che sembrava la che gli stessi francesi yorreb- ~nza tute_la gli consent.irono di Guy de Maupassant. Na- sag~o estremamente se.nsibi· immagine ~tessa della salute. bero condannare al hmbo e d1 conquistare un pnmat~ turalmente non tutte le no- le e preciso De Robertis: una fu. in realtà, sin dai tren- all'oblio? che lo consacrò maestro d1 velle sono esemplari, non po- analisi storicamente validissi• t'anni. minato da una subdo- La breve vita d1 Guy de un ienere che sembrava or: che risentono della fretta e ma Capace di scoraggiare :;rdrr;,~ 1 :!~a e c~e aj~or;id~s~ ~=i;:-5~~1\/ gsrC:df i:!~fo~~ dia~~~si;~~fii1gn~l~ 1 ~lae~~f~ ~:l~ a ~~~v;j;~~idt!stf!!tt~~~ ;~~;o~u;ea ~i:~~e~a iliU~: alla follia e alla paralisi. pri· più o meno nobili. ma ~~- e monotonia. Se n~lPoper~ ?! tre sono intorbidate da di- strato perfettamente. dandone ma di ucciderlo. appena qua- pre altamente umane e s1gn1· Maupassant sono r1conosc1b1h ji!'ressioni e divagazioni i,seu- gli esemp; più pròbanti Ja rantatreenne, e nel pieno di ficative. E forse. in questa ~li insegnamenti della scuo- do filosofiche. altre da una storia di ~a ·poesia che Si è un'arte prodigiosa per qua- elementarità di sentimenti, è la naturalista dell'epoca ..e la sensualità esarcebata che ne 'ibe;,a;ta delle e cadenze cre– Iità e quantità. da ricercarsi l'ongrne di un sua ispirazione sembr~ b1.lan: offusca lo splendore origina- PusCOlari• dei e modi di.scor- ln t_red!ci_ ~nni o poco più i~uccess':> critico _che si ma- ciarsi tra le. suggestion1 d1 le... ~ttavia la maggior par- sivi •. de:° e legamenti che di attività ininterrotta e fe- miesta. d1 tempo m tempo ~ Flaupert e d1 Zola. nessuno te d1 esse può de~ament': :mpigHavano ;1 l:nguaggio condissima, Ma up a s san. t proposito della su~ opera. d~ vorra. negare .al l\Iaup:3ssan; figurare nelle antologie. e nei analogico•, delle e immagini scrisse un numero inverasi- un sospetto ~è s'msmu.a nei una. hber.t~ ~1 pr~ced1ment_1 oanorami del secolo SC':)fSO e tarde che toglievano verità e mile. di :acconti - non tutti vari p~oram1 e biJanc1 l~t- e. dt ~nalts1. 1!) cui non 5?ra di 9-uello .attuale: !!On s1 trat- slancio all'aggettivo ,. 1 delle brev1, s'wtende - qualche te.rari intorno ~Ile gen!!7'az10- d1!flc1_lesc;opr1re fermenti e tera né d1 antologie né d. ~- e miUe detennmazioni che racconto lungo e quelche ro- m.. L'amor d1 patria, ad veleni dell ~Po~a attuale. . norami solamente letterari. impedivano u \·ago della manzo breve: e la sua vena esemp_io. gli dettò alcune del: _Prima d1 diventare pe~1- ouesta volta. poichè l'opera di espreSS:one •. Si può agg,iun– di narratore sembrava dover le p1u belle novelle che ! mista - e forse la malattia Guy de Maupassant !a bJoc- ~ere solo che Ungaretti non essere inesauribile. Forse lo Francesi non ~i stancano d1 n~n è estranea a q_uesta su- co nella st~ria e nel costu- ha eliminato soltanto errori sarebbe stata. se non fosse leggere ad orni nuova guerra b1tanea metamorfo~1 - Mau- me, nel sentimento e nelPar- evidenti ma ha operato più intervenuto quel male ineso- contro i boches, ad ogni in- passant. fu. il cl.assico n~rra: te, accanto a quella di un rofondamente'rinunc!ando a rabile che lo condusse alla vasione del sacro suolo della t~re dei P!a~en e dE;gh ou Gogol o di un Cecov che han: P 1 : 0 n; almeno accettabi– tomba patria, che si rinnova con di ~a Parigi che e~li. s.tesso no in comune con l'opera di s_ouz; · lto difficile che un Nel 1892. Maupassant co~ tragica fatalità ad ogni ev~n- definiva fa!sesca: prtmitiV~ e 1\faupassant il fondo umano h. t Er ma~sca · in modo cosi sciente del morbo fatale, a to bellico. Il mondo J?Oetlco sensuale. smcero 1 .e. achppas!sio-e commovente di un :eper: ~~~si co~tro se stesso can- Canne&. tentò persino il sui· di Maupassant non puo ess1: nato: sono agge t 1 v 1 e an- torio ispirato dalla vita d1 · cidio: ma non era. il suo in- re !acilm,ente circoscritto poi- no pensare a .un tempera- o,eni ,2'.iornoe di ogni epoca. GIULIO CATTA.,~0 sano tentativo. una ribellio- chè, come abbiamo accenna· me~to senza. d1fesa,lles1>9st':), R :u DE ANGELIS (Continu;-;- pagina 6) ne contro la sorte, quanto te, i suoi racconti sono per anzi predestinato, a e 1ns1- • · · · Nel nuovo libro di Alberto Mo,uladori, dove riecheggiano la voce e il destino del popolo ungherese, lirica e epica si fondono. e lamento e grido - a più di un. anno di distanza - investono una memoria ancora calda e insofferente * di J!}LIO FILIPPO .\.CCROCUA Se nella prima raccolta dl veda il poemetto dl De LI· Alberto Mondaddrl predo- bero pubbUcato su Tempo minava la personale vicenda prennte. I e fatti d'Unghe-– di vivere, cioè l'esistenza ria • non sono passatJ - nè nel suo molteplice angolarsi lo potevano - tnosservatt. .ma sempre regolata nel ta- {Quanto Incide, la « crooa– gllo di un·~nd!vfduale ragie- ca•, sulla voce dei poeti...). ne di sentimenti e d'affetti; Nel nuovo Canto di Alber-: gli undici capitoli che for-- to Mondadorl la cronaca a:1 mano il secondo volume di dissolve e 6i fa pretesto li– versi (Canto d'iTa e d'amore rico, ricchezza di toni, ab– per t'Ung,heria, Collana dello bondanza di turbamenti. e Specchio •, Mondadori} se- I capitoli « L'annunciD •, gnano · Il passaggio ad lnte- e La canzone•, « Monologo ressi di diversa natura, cioè per Cristo •• e Le pro~ncie •, ad una più ampia e disciolta e La speranza • ~ag~uogono posizione che da personale a volte momenti di grave mira ad accogliere voci e voi- tensione dove lirioa e epica ti, intenzioni e destini, di più si fondono, e Jemento e &ri– generale ampiezza. do investono una memor.!a La e vicenda •. ora,. non è ancora c~lda e insoUerente. più quella del singolo, del- Le pagine del lungo Can– l'autore, dove peraltro la li- to segnano un crescendo _or– tica e scaltrita :.ntrospezione chestrale che .dal e Preludio • riscattava il dato biografico, {Lo sento gridare dal quat– ma diventa « vicenda • d'un tro novembre. ..} - attraver-– popolo che Si dibatte nella rl- S? sequenze stori~be, legate cerca della Ubertà, e ed essa cioè e ~lssolventls1 dalle. no– il poeta fa dono deUa pro- le contma:enze - N.1g1un- pria voce, d~l propr~o c~to, ~~~~ 1 :~~;ez~t/~~e -'1:~ ;~ 1cc;e~t~~!. 1 ; :o~~ofaal!::.: flna~e che .investe Il destino teclpe col grido di dolore e dell uomo 1rreq~ieto e iro~o di speranza che ha Investi- ~ u~i t~:~~ 6:~~ltfrr~':!p~~ to ~ ora è un anno - il si !a forza, coscienza libera mon °· e sentimento dì libera azione. Altri esempi, nella nostra poesia, non sono mancati: si ELIO F. ACCROCCA Di Alberto l\tondadori (« Premio Vlarenio 1957 ■ per la. raccolta. poetica. "Qua.si una vicenda") usct– ri prossimamente, sempre nella collana dello «Specchio ■, l'ampio poema in undici capitoli dal titolo "Canto d'ira e d'amore per l'UUl'heria. ''. Un terzo volume di poesie, intitolato "Offerta musica- le", è in preparulone LA SPERANZA Lo sento gridare dal quattro novembre. Che illude indomate intenzioni. Che alle città, crudele ed accanito, inerme castità irestituisce. Che di carità consuma. Che da fondo e tempestoso abISso d'orroru - altri non r-lp:otrà blinda~ dJ rabbia distendere stolta pro tervia? candido mgigantisce delir.io per Cristo. Un Cristo di raiione a irrecusabili eventi che dopo diversi tre giorni risorto, dopo diversa croce incessante vivifichi - niconvocata dimensione la concordia. Un Cristo di miseria materiato, della nostra e delle fabbriche, dei contadini sotto sole ignudo, dei pescatord, dei pascoli ronzanti, dl ogni uomo e di ogni contrada che, reclini d'anura, !resca e.nelino fonte, graz!a felice e voci attenta del mondo cosi grande, ma se ami in una mano lo iti:ieni come l'arancia di Spagna e di Slcll!a. Un Cristo delle parole consapevole. parole abitateli risillabare dopo tanta indurita cecità ... voli di fantastici uccelli che i cieli coprono del:la Cina immensi come i suoi fiumi in energia rtimuta~i, e la lunga marcia. mi.gli'3.:a di migl:a agli uomin: in pane in case in armenti, né mandarini ancòra indifferenti digrumando hanno potuto ai laceri, da secoli màrcidi, contadini fingere rilorme agli zèttl..ri trascolorano dell'arcipelago greco spogli uliveti dopo tante uver fiorito umane aiuo:e ma le coste peloponnesiache magicamente ripopola mare favoloso, di civ'iltà rughe scoscese delle Montagne Rocciose e del M.:ddle West frementi p:anu; dei due oceani 'l porti gremiti - BO'l'ton puritana per Frisco tr-ancori più non alberga - fatiche per l'atomo affrancate le bracci a fraternità, offerte ognuno s.ll 'altro, apprendono e 'l segn i c he scandface la meridiana libertà dalla paura - v61ti misUrano per sterminate officine di pace indelebili, all'improvviso, scie d! testuggini erranti tra fredde alghe che mostruose splendono nel furente mare ,attorno Cuba dove canne da zucchero ogni stagione che -sole sopente delira, risono immote, in attesa nel crostallo vibratile dell'aria al negro cbe canta Convoca memorie antica nebbia ai monwnenti ove :il ~gillo è ùnpresso della gloria peruviana che -sé I'C.desta g:.ovane da estrema natura inselvata, e ne conquista giust.W.a e il grano alza, segreto a fior d'inverno, grida a fior d"ebbrezz.a per le sub1tane .. estati canadesi fiamma e frescura delle SP11he più forti del c;e1o allontanato cui primavere nell'abbaglio intenso dell'oceano - i resti agitando guardinghi de.i gh.:.accl complicità predicono di VJ.ta ombre che muta il Tempo perché - supplici - sole le pianure ram.i, selvoso, e, ospite ambito, alle vetrate i.a sua messe infranga delle officine rinate a StalingTado - pagliuzze -abbaglianti di seren:tà che sé fondono nei taminetoi a !incandescenti nastri - tace la pioggia, e il miele ascolta ronzare il ~sveglio sui vigneti di Fnncia e ~e valli rismi,o voci, e can. le aie contro la 2una, non hanno più sete i torren L e l"amore al gemito respira dei fossili, e dei pesci agli spasim. ultimi nelle -reti ca.ng1.anti, come al grano che ricresce sotto rovesci di fiamme e !o spazio mura dell'indifferenza con i richiami nei giorni del racco'.< si svegl.:ano gli uccelli sulle foreste, nell'aria pig:ando dello Jucatan grappoli di silenzio, mentre gli sguardi - senza orrore dalle ombre di stag:oni minerali liberati a vtsi lavati per essere nudi si ammucchiano non più consunti, ora, sotto la seta leggera nella quale alle cordigLere tramonta messicane aurora variegata pesanti e lucide giungle popa~ate di partenze, e il Tempo è de!:la !at!ca come ~ giorno dell'orchestra d'acque di magli di scavatrici di !erro di cemento d ·acciaio iincandescente lapidSZ:one di gemme e di ori dai templi alle strade d:ritte per la nascita dell'lnd:a progressista. e mani rimuovono occhi stup:ti ai v.i.ottoli tra i boschi mutati, tensione di nude onne a milioni come le vOCi enormi che t'odio ignorano e Ja violenza, e mute sui verdj fiumi dei paesaggi dimorano Il nero seno si sfoglia di schlstc nel Galles sotto i piedi tra le man.i, atl 'urgere dei martelli pnemnatici. peso veemente delle braccia ad rutre poss:bill tese, mentre aJa 50nide azzurra -ai co!li del Kent, e dalla ScoZ.:a di pifferi gioia e cornamuse allegrezza ta gonfi C:eli migrano continentali per la fuga c).elle streghe di Macbeth ALBERTO MONDADORI (Continua a. J>&I. 6)

RkJQdWJsaXNoZXIy