la Fiera Letteraria - XII - n. 49 - 8 dicembre 1957

Pag. 4 Max Pech.stein: • Doppio rl tratto. (1910) « INCONTRO CON L'ESPRESSIONISMO » * AHT·E TEDESCA A B0~1A * di GIORGIO CASTELFRANCO Si inaugurerà fra qualche giorno ai Palazzo di Via Nazionale la mostra del– l'Arte Tedesca dal 1905 ad oggi. che sa– rà la contropartita di quella d'arte ita– liana organizzata la primavera scorsa al– la Haus der Kunst di Monaco da Bel– lonzi. Valseechi e me. Entrambe fatte con la persuasione che l'arte di questo no– stro catacllsmatico XX secolo non è (per usare l'espressione di Hans Sedlmayr) una « demonificazione :!ella vita », dalla quale ci si debba difendere energicamen– te anima e COJ'PO, e nemmeno un pro– cesso continuo ed uniformemente accele– rato di soluz.ione e di liberazione dalla réaltà oggettiva; ma che essa è, invece, un ramifical'Sl s-erlo e comple sso di motivi li· rici, umanamente vra.ri. nati ciascuno da sindromi culturali e ge ntimentali appro– fondite e valevoli. su direttrici dWerse, ramificantisi _nel tempo e. più oltre, ri– confluenti e progredienLi. E che. in con– clusione, davanti a movimenti e artisti della nostra ep0Ca le domande da porsi sono - come per ogni espressione uma– na - quale possa essere stata la loro genesi e quaie sia l'eco spirituale che possono desta re In noi. Ma tra la mostra italiana e la mostra tedesca una differenza è pur prevedibile; e cioè mentre l'arte italiana del primo quarto del nostro secolo è g:iii un porsi e un afiermarsi di tendenze diversissi– me e in qualche modo in polemica le une con Je altre. polemica che a volte si svolge entro l'animo di uno stesso arti– sta con contraddizioni e rapide conver– sioni - futurismo e pittura metafisica; ripresa naturalistica da parte di futuristi; ritomo classico da parte di meta!isici: neopurismo ecc. - in ~rm~a · l'arte di avanguard.Ja di questo periodo è domi– nata nettamente dall'espressionismo, che è stato un fenomeno più lato. più persi– stente, più di massa. se cosi può dirsi con termine meccanico (non politico!), che I n<>stri movimenti conte mporan ei. Oggi non è davvero il ca.so di parJare di una riscoperta dell'espressionismo. Di certo le pen;ecuzioni hitlerfane non ban– no giovato al consolidamento della sua conoscenza, come non gli ha giovato Ja dittatura. brillantissima ma che lasciava molte cose in ombra. dell'Ecole de Parjs, come non gli giova ora l'abbacinio astr,at– tista. Ma l'arte espressionista è ormai note, stimata, col1ezionata. oggetto di monogra– fie, di mostre, ovunque. A Torino nel giu– gno del 1954 vi fu !a mostm «Espressioni– smo e arte tedesca del XX sec.•. copiosissi– ma. di cui gli espressionisti costituivano gran parte. A Venezia già H padiglione germanico del 1930 era una antologia di espressionisti: doPo la guerra si ha nel ·50 una mostra del gruppo « Der Blaue Reiter » (il Cavaliere azzurro) e di Bar– lach. Beckmann e qualche altro; nel '52 una mostra del gruppo « Die Brii.cke •• eioè • H Ponte» (Heckel, K.irchner. Noi– de. Pechste.m. Schmidt-Rottluff): nel '56 df nuovo una sala dì Nolde spentosi no– vantenne in quell'anno. Ma la mostra di Torino. benché bellissima e organ:izzat.a con vaste disponibilità di opere dal Museo Wallraf-Richartz di Colonia, non ebbe la eco che si meritava: Je mostre di Vene– zia frammentarono un Po' il tema, che, a mio parere, va posto. antologicamente. ma nel suo assieme; sjcchè. per mollissi– mi. la prossima esposizione romana do– vrà essere un utile incontro. Diversamente da tanti altri nomi di movimenti artistici. il te r m i n e di •espressionismo» è nato come bandiera cosciente del movimento: esso sigmficava un porre l'accento psichico su:i valori espressivi con netto predominJo rispet.to ai fatti di registrazione visiva della rea lta. Per usare - sia pure con una certa ap– prossimazione - l'affascinante e. soprat· tutto. sincrona terminologia freudiana. direi che Il super-io - l'Uber-lch - in· rerviene all'atto stesso della registrazio· ::,e percettiva delle cose. si frappone ad esse, !e contorce prima ancora che ven· gano dominate. çiò è potuto avvenire è risaputo - per l'approfondita conoscen– za che era in ~nnania dell'impressioni· smo, in tutte le sue fasi. Già Liebermann e sopratutto Corinth e Slevogt erano stati $pinti e talentuosi seguaci del primo im· pressionismo francese e soprattutto di Manet. Van Gogh e Gauguin erano stati esposti ben presto c0n impegno. ripetu– tamente. collezionati. studiati. La prima esposizione di Van Gogh in Germania è g:ià alla Secessione berlinese del 1901 Questa aderenza alla nuova arte fran– cese avviene con quell'impegno avveni– ristico che ha distinto tanta parte della cuJtur.a tedesca del primo ·900. Munch. che tao to si accosta a modo suo al Gau– gu.in brettone, è a Berlino. difeso e ac– cla mato dai giovani. per parecchi anni. dal '92 in poi: e via dicenqo. Ma bisogna pur dire che Van Gogh - in realtà - non è ancora un espressio· nista: H suo dramma è il dramma di una natura esplosivamente eccitata. fibra a fi– bra, ma egli è perdutamente dedito a Que· sta natura. in cui crede, che è la sua grande gioia, che si fa la sua vita stessa. Gauguin. il Gauguin oceanico sopratutto, il più recente allora, crede in una me– tr.ica edonistica, nuova e primordiale ad un tempo, realtà costitutiva delle cose. A parte Munch. I più vicini agli espres– sioni.sii sono i Fauves, cioè. i gio~n:i com– pagni di r.:icerca parigin1. che avevano preceduto gli espressionisti cU qualche sem estre e che parec.ipavano di una cul– t.ur- a analoga. ln essi già è lo sgancia– men to ·dal realismo vangoghiano, la lai– cizzazione - per cosi dire - della mito– logia sessuale di Gauguin: una completa e deliberata soluzione della continuità spaziale. tutto improntato d'un sol coJJX) sulla tela. Analogie che non devono sfug– gire, sopratutto col Rouault caricaturale, già del '904. '905 e degli anni subito se· guenti. Ma i Fauves sono sempre più divertiti dalla 1oro stessa immagine~ non hanno la tremenda serietà deg.r espres– &ionisti; non si sentono. come gli espres– sionisti, ooartati da questo rapporto. ine· vitabllmente tragico, colla natura;· non hanno questo bisogno d:i portare subito in s-è, nel proprio più profondo tormento. gH aspetti. già i primissimi aspetti, del– le cose; non raggiungono questa presen– za vJolenta. sommaria. os...c:essivadell'og– getto. E' appunto questa imposizJone della pre.senz.a dell'oggetto. che si fa uno dei tratti di stile più importanti degli espres– sionisti: questo tar sagoma dell'imm-agine– figura pur mantenendole una indubbia energia di vita: i loro tagli di una ev:1- denza enorme, come d1 caricatura pate– tica: la tUTbolenza af!ocata del loro co– lore. Che la loro via sia stata al limite perk»Josissimo di un cartellonismo pole– mico, è indubbio; ma questo limite non l'hanno oltrepassato; sono rimasti sul ter– reno di un'arte valevole, appuoto perché troppo jntroversi. troppo seri. per cedere all'illusionismo paraveristico - che so io? - di un Orozco: troppo sinceri. troppo sofferenti, per cedere a una qualunque lusinga decorativa. Quel che essi dìcono ha i1 valore non tanto di una confessio– oe, come stavo i>er scrivere, quanto di un « discorso fra amici >I, fra amici legati a uno stesso destino: essi evidentemente s.i sentivano estremamente pochi e iso– lati e la loro arte. quasi direi, soffre del • compleSSo di minoranza ». E' un'arte che ha rinunciato a quella organicità cU Unguaggio, che è '\"Oluta da chi si sente ch.iameto ad inviare un grande messag– gio valevole per tuttl. Da ciò una sua limita.tezza di illusiooe tisica. in qualun– que senso, la sua materia disadorna ed amara. Ciò sopratutto per il gruppo del Ponte che è quello che ha una fisionomia più unitaria. Quando poi Schrimpf cer– cherà una minuzia tra Hans Thoma e il doganiere Rous..c:-eau. o Ot!.O Dix un do– cwnentaOSmo fermo ed atroce. si tratte– rà. quaH si siano. di altre vie; e su una altra ,vja dovrà procedere Max Emst per trovare un suo fuoco mentale al suo stra– ordinario talento (e lo troverà. certamen– te. nel surrealismo). Quando K.andin– sky col Blo.tU? Reiter inizierà le sue espe– rienze di avvicinamento al futurismo e all'ortismo. cioè al cubismo dinamico, si aprirà un nuovo ca,pHolo, si annunc~ran· no le sue grandi composiz.ioni dominate dal suo gesto-luce, gli specehi feerk!J cioè sw quali 1enteranno di arrampicar~i gli astrattisti dell'ultima generazione. A Kokoschka invece non si può asse– gnare una posiz.ione a parte; non Vt:l.!oin lui. come è s~to detto, un • baro.chi– smo » che lo differenzi dagli altri espres– s10n.1st1della prima schiera; egli ha ana– logie grandissime col gruppo del Ponte e. prima che ::on esso, con gli impressio- 01st.J tedeschi di cui parlavamo dianzi. Ma egli ha un temperamento alquanto di– versoj la distanza non è molta. detta in 1erm1n1 di astratto morfologismo, ma c'è. e decis1Va. Egh ha una capacità realiz– zatrice. una felicità di organizzazione di unmagme di oggetto - pittura, che agh aJtri è preclusa. Nell'Incredibile pasta vi– trea ad ebullizione altissima del suoi di– pinti é un agio istintive di composizione cromatica. una largheZZa compiaciuta di pennellata, che gli aJtr.i troppo scontrosi con la vita non hanno nemmeno cercato:, vi è nel suoi ritratti una domesticità ca– ricaturale, nei suoi paesaggi W1 gusto della visione. certamente rari nella no– stra epoca. Meno tormento e più impulso creativo: ma anche. in fondo. un senso di temPo e di luogo mene ihchiodante. Perchè - e ciò va pur detio - gli espres– sionisti tedesichi sono enormemente radi· cati nella Germania '10-'30: proprio co– me tut.te le minoranze che hanno un sen· so a cuto di se stesse. che sentono la responsabilità di una est.rem'.a fedella a se stesse; mentre le masse possono la– sciarsi galleggiare sull'immenso fiwne della fatalità ..... Ma per questa via ci si avvjerebbe a un altro di.scorso. e non di !l-Olacritica d'arte. GIORGIO CASTELFRANCO LA FIERA LETTERARI~ MOSTRE ROMANE * Del Drago, Arnaldo Pomodoro, Di Falco, Margotti, Failla, Lajfranchi, Delfo, ecc. * di L0HENZA 'l'IUJCC:::O1 c,!ie;::~~~o 1 blirig,:a,: 0 :;~~ ~~~~::ra ~~fa lii~rr:r~sis~\~~ ~P\:scltt~mTclituctia n':a:e~c:~~ i•bx1 air:nt~:;:~a ~~~!f~ Mar– S!èofo~1a~~r 11~m!! 1 l,~t~1 t ~~~ride1d~~!t~~~~1::~o~e J°;_ ~~~ •. i sti~~ 1~ihJ ;~~- V~~ :~~ c~:ià a1f:u~:~i: 0 r\~ ~:~;\ t f~b:c~bc~! ~bf°iei~i ~a~~~o p::~ripor:!~!f° es;~:ss~~ !~!~~lo~n unall~~r~o;ee~~r:t!,~ ~r:::~~r~e s~~e ~~ e~u:~~: :f:rJi5;;:;nlu~te~la~~•t!~~~•::; :fn~. ~~~~o~~n!i~"~on a~: ~~}!!iaive~~l.orbi~~nad~~i;attl ~vod1inte~~aiso:ir~,:ne~ ~~~:; casupola, un mutevole et-e.loda sto da antico orafo Italiano. cordiale benvenuto a Laura Di campestre che egli sa esem– acquazz.one... In quelll!- pittura. Tra le opere più rUevanti Falco nel mondo complicato. pla.rmente co~liere. con vivo ianc;::so~~~r~a.dler~efiir~:~~ri~ t:~~~e :e~r~c~~;; m!~~n~t;::i~ ~~a~n~~u~~~=todte~a~t~ f:n~~<!!=:~ ~i pl::~ 1 :x'g!~- suo felice strabismo: ~n occblo, ne ed inedite le sculture con nere intatti anche in futuro Fabio Fail!a. alla Ba?'eacda, commosso e parteeipe, sulla eccessive commistioni di mate- questo scaltrito candore. que- presenta l'ultimissima aecura– amata realtà contadina l' alt.ro, rie colorate - blaccbe, ocre. sto patetico e spirltoao sguar- ta &erie cli .. vedute 'romane .. Implacabile. Impegnato a risol- cemenh _ che spesso attenua- do sulle cose. questo vergine dedicata. qtresta volta. alle ~:~b!!:;,~a ri~1:;1 e~~l ~~~~;i: :~oz\~n:l~n~~U~ 1 ~~!~tica ~ e strabutante •~ o.no del colore. ~rt~~-rt~ ~fll~n!im~~~:fis~~; Dopo una fase più decisa-' • • • Dopo queste note su tre ar- fissità. mente neo-realtsta - durante , . . Usti cosi allusivamente dille- Sia pure con un mimetismo la q1:1alcmantenne un~ certa Nell A': :om411ttehe Baude- renti _ Del Drago. Pomodoro, che raccoJlle ed accomuna bi– posizione di ., iso~ato». m con- !~ire scnve. Les a,~ a&J?inmt, Di Falco -. resteri!bbe da fare z.antinl e contemporanei (Ma- trasto con I reahstl che com- stnon 4 se suppléer 1 un 1. a.utre, un discorso nientemeno cbe su tisse-Klee ), il versatile Don battevano 11 cosmo~lltlsmo a du. mouu à se p-,-lter TectpTo- più di una trentina di altri 13 Renato LaUranchi <aa11erla ~~~f1:_, d~!! gr~~t~io:'1to°i:a\°,; i~:.ITen! nt:•vJor~:rze ":uv:~~i~ dif!ercnti pittori, _tutti .presen- Camln_o>.~a senz·a1tro il me- con questa esaurient,:! mostr~ portato la pittura alla scrit- ti. a Roma nel giro d1 questi rito d1 ind1~are strade più CO– alla Selecta. alla originaria trice Laura Di Falco, giucli- giorni. ragglose all arte sacra che. so– agilità espressiva. ad una mag- cheranno presto i suoi lettori; .Meno di un ~ese fa la sta- pratu~t.o in Ita!la. appare sem- ~:r;iùesi~~~3fa~/~~~~~~a. r!~ fo~~i. ;i:c~~t 0nr~ro:~~':::~ !'.~~~t! 1 aans°:C?1~3;;~ !ri:;3~!~ P_Trf~ren:,~~!tc:~t~,t'! al ~in- flco. Frequentatore asiduo gdu- di letterario sia rimasto it:J viso è scoppiata questa ftorl- c10 di_ Dello, ~1 cui Pencle rante gli annuali soggiorni a- questi deliziosi quadretti _ tura. e certo non. son~ tutte [attini saluta .11 promettente riginL degli studi di Menassfer. esposti alla ~apanca _ con rose. Su alcuni p1tton. ::ielle ~ento. scgnaltamo ..natura Gischia. 'Fougeron e ?ignon ~ i quali la Dt Falco -:lebutta prossime ~e~lmane. purtroppo morta con 6orl ...e • rltra~o d1 conoscitore della pittura astràt- nel campo -:lell'arte figurativa. a_ mostra .:luus a.. S3;Cà:: ieces:sa-dono-! seduta ... dov-e O e1ova– ta eh h t" t el 54 In verità issai poco· la vena rio tentare un g1ud1z.lo: SironL ne pittore dimostra manlore sia ~re apepra ica O n .'. · narrativa sembra qtii assopi- Uselllnl, Sinisca. Col la. Su li- controllo cromatico che t10n f al r ~~ro eS'erclZlo ta. quasi a rar posto alla u- trl proprio perché ritengo che n'!lle monunrentalf composlzlo– :~e e, F ~ 1 aiu~ 1 di 0 De- rica brevità del frammento. i valori da essi ottenuti daran- nt di pescatori <:be nel gialli ha m;sso r a c;~~~o ~ a~:i~~~ ~?ù ~;e ~~o~:re: ~::~~gi~~ ~:Ot~ent~al~g\o~o:.o s~tti !o~ s~~lli marini " desunti da rat~ !a sua ncca sintassi p1t- possesso del reale. • Si direb- più. conveniente allargare il di- Tutti aggiornati 1 16 artisti onca. cosl: ad .ese~pi_o. nella be... come ben osserva Al- scorso con nuove prove con della Stiria presentati dalla f 01 ~i,l: serie di mi~ttture e !redo Me.zio neUa sua illumi- nuovi confronti. è il cas~. ad galleria La Fontanella. elegan– ;e taturt; (a _lungo preparate nante presentazione .che la esempio, della selezionata col- tlssima la produzione di Han- nicab~~~~i a~~lih~ar~~~ 0 gi~:f~ f.~~~f~~~si d!ta 0 ~!~actrl::!.~ ~~tt 1 r1!r1~ft,. 5 a~~o~~ee I ;i~~ n~~::::arz a~p~:~~~~ a Po- ra perma che ba certamen~e E, difatti, noi preferiamo ai esigono una ben maggiore at- Pittori oscuri e noti. di ogni ~;o~ ~~~ rltt~ontr!J. le !1- paesaggi ed ai ritratti, 1 fiori tenzione ed applicazione. In- paese. residenti a Roma. par– co ge. 1 sono spesso, e le nature morte. ove meglio tanto, questa volta. sgombria- tecipano al m premio S. Vito m me ap~unto Ul. Du!?'", agii- si manifesta questa lieta e df- mo il terreno delle molte e Romano con opere raceolte al- lo~~tep~%~tteU~u .s 1 :~:.c,rs 1 d?:e;. !~~~~. ;a~~ri ci:l{~im 0 ~a::s:~ ~:ii:. s~~~~~e als~~ ~r:i ~el~~;:mazionale galleria La ~:io !~~~:t/\j~;!-!ic~~ra;tei!;~: dà ai suoi fiori freschi freschi. ritorni, alcuni debutti e qual- LORESZA TRUCCBl dernlssime georgiche Sabine, frutto di una lunga ed appas– sioData fatica. ormai celata sotto le appar:~z: della grazia. Presentando, nella ultima Biennale. i ..gioielli» di Giò e A.naldo Pomodoro. Marco Val– secchi scriveva: .. Nulla di più Improbabile che questi gioielli siano anche prime Idee. primi studi per una scultura nuova che vada maturando su queste insolite ·•figure" intraviste dalla fantasia nei regni al di là del nostro quotidiano regno figurativo... Sono passati me– no di due anni e la profezia di VaJsecch si è puntualm«mte avverata In questi giorni Ar– naldo Pomodoro presenta allo Obelisco la sua .. nuova• scul– tura. ll passaggio dall'orefice– ria preziosamente barbarica. dai gioielli. ora eleganti come ideogrammi, ora fragili come groviali di insetti, ora miste– riosi come preistorici graffiti. a11e odierne, massicce sculture in metallo. non manea dun– que di coerenza. E come Ieri i gioielli di Pomodoro erano molto spesso disegno. OD essi Fabio Fattla.: • Ftlnl"hi • (Galleria "La Ba.rea.cela'') c'era veramente quel rtve de ------------------------------- la Ugne caro a KJee). oggi le sue sculture sono anche pittu– ra. Cosic:.hé. a chi guardi que– sti altorilievi. I nomi di Klee. di Wols e dl Burri vengono fa– cilmente alla mente. Con Wob - cùi è dedicata un'opera -. Pomodoro ha in comune la im– mediata misteriosa e inno– cente intimità biologica con IP cose, l'analisi lirica de.lrtntero ..corpc Vivente~ della Terra. Tuttavia Pomodoro è meno fa- Taccuino delle mostre milanesi * di LlJCI A ft/0 BlJDIGNA talmente condanna!o del po~e- Le venti. op~re; eh~ il pit- do avvertiva consentanee al alcune farfalle, qualche in- ~~~.g:as!1! lf~ 1 ~Ìo~~ ~~~t ~~t~~ :~req::s~fni1:;rn~g~!11~s:,1: ~:,pp~n~"!p;~~neci~e~~= ~~~~ oe!;:~t~~g~~~r:~;: 61, il suo azzardo e ridotto al sala centrale della galleria !ultal! di Hnguaggic raggi.un- gna còmpléta di tutti i tér'ni minimo. 11 i5uo mondo or~anlco Schettini possono essere con- ti a prezzo di grande pazie n- della sua raif:inatisslma plt– ~t~~~~a irv~!eÌI ma di~iene siderale l'optimum di una za e fatica solo che oiù non tura. Sull'opera di questo no– un ravolosd. ,;~c~ont!vv~~ 1 1f~ carriera artistica che dura soddisfacessero alle ?Sige~ze stra bizzar~, 6enslblle, au· brato :ebbene estrem'o ~ :io- ormai da_ qua~i un .quarto di di una momentan~a situaz.io· ten~lco artista molti hanno lente. ?omodoro ridà ;angue SE;C<JlO. R!ghl: 10f~tl.1, uno del ne morale. e sentimentale, il scritto, in Italia e all'estero, ùla materia. volutamente scan- più dotah e mqu1eh ~spon~n- processo. di d.etir~izi<;medella a, cominciare.. da Eugenio dalistica e spesso amorfa. dei ti dE:l .gruppo degh ar~sti personahtà d1 Righi é stato D Ors, che in occasione di una dadaisti e ri~sce a trovare al- triestm! dell a gen eraz.ione singolarmente lento e com- sua recente Mostra ha speso lo zinco. al piombo, alla calce. suc~ss 1 ~a a. quel.la di Bo· pl~o. _A_ttraverso una lunga per lui parole affettuose e al ferro. t?h stessi stracci che laffio. ~1 _Lev1er, d1 Bergagna s~rie d1 1m~egna~ssimi eser- ispirate. La &Ua passione, e compongono non arbitraria- e .Rossmi, fece conoscere le ciz:i - considerati tali a po- la 6Ua competenza, per l'en– m~nte le sue opere. una gtu- prime prove. della _sua voca- sterlorl, ché a priori ogni tomologla, per l'astrologia, il 8ti!icazione narrativa oltre che zione alla pittura mtorno al scoperta, ogni suggestione, .suo grande amore per la ter– espressiva e polemica{ ed in 1933. Attentissimo a tutte le ogni adeguamento erano per ra spagnola, il suo carattere questo ci se_m~ra anche distin- esperienze e le lezioni cul· Righi una zona d'espressione isolato e ribelle sono noti a guersi dagh tnformels, per l turali dell'arte contempora- assolutamente definitiva - il quanti seguono le vicende e qua1i il valore della materia nea. e non soltanto contem- p:ttore triestino ha avuto l personaggi più interessanti consiste soprattutto nella sua poranea, che in qualche mo- modo di entrare in possesso della cronaca artistica dei di un « mestiere » (inteso nei nostri giorni. I sedici quadri senso più nobile del termine) che Mosca presenta in questi e anche, proprio, di una abi- giorni al pubblico milanese lltà tecnica davvero prodigio- chiusi nel loro vibrante rigoré si e sconcertanti. Tuttavia formale, perfette testimonian– soltanto da una decina dJ ze di un'intelligentissima an– anni a questa parte, dal mo- goscla di frortte al mistero mento cioè del suo trasferi- della natura, espressioni di mento a Roma. Righi sembra una natura poetica davvero aver trovato la propria eu- singolare, non potranno che tentica voce: una voce ben suscitare una sconcertata distinguibile nel confuso co- ammirazione ed incontrare ro della produzione pittorica quel successo che il ma.giste• d'oggi. Le sue inquietudini ro tecnico della loro esecu· morali, il suo umano fervore, zione decisamente impone. quasi la sua violenza intel- Federico Righi: • Pescatore • lettuale e sentimentale. e Alla Monte.napoleone Sia perfino la lunga, angosciosa due «personali,: quella del serie delle sue « vittoriose pittore Luigi Magnani pre– sconfitte,. poetiche (v'é in sentato da Giovanni Comisso questo pittore una consape- (« la sua pittura non sorge volezza dell'Inevitabile limi- da un travaglio superficiale, te della « comunicazione ,, ;rt~:od:l r:::;~o ct~~~~.a~: r1~fic~r:~i:a1':~~~o~~aio s;:: dalla necessità di essere coe– vela consanguineo di quella :;;~~Ia~nn~~a s~l~e~~~m~ ~o~~ ;i:~mirr~:s~~is~rit~~: ea~ur;= patria, d1 una casa,. d1 uno mente defìnita da Pietro schema u!"°an o che gh garan• Pancrazi), si manifestano in hscano d1.es! stere ,), e quel– quadri di geometrico rigore la della pittrice Nora Lascel– compositivo e di estrema se- les St. Amour de Chanaz, verità cromatica che sfiora- presentata da Garibald~ Ma– no addirittura il preziosismo. ru~si («.... ~a d:etro a. se l';]n• e puntualmente si salvano in gh1 ann~ d1 amore e dt prat.1ca una zona d'estremo pudore della pittura. Amo~e puhtt;>, espressivo. Nella freddissima ca~to, s~nz.a trucc_h~ ... Attn– perfezione di questa pittura b~1~le una pa~rn:-ta è d1ffl. si celano e, al tempo stesso. cile. sono e1.110Z1om puramen– per chi sappia avvertirli, si te fr~otte y1_ colore e ~g!)O. manifestano furori non certo Una s1gnor1hta che, quasi in· astratti e un empito poetico c,onsapevolmente, . va verso davvero fervido e risentito. !ii~tr~~io~~;~~= dt~ 1~ 1 nHnco~~ • • • Alzina De Boschi dice testual· ln un'altra 6ala della Schet- mente: e La signora de Cha· tini, Ivan Mosca espone tre ~az ha saputo mettere in ri– esempi recenti della felice hevo il movimento, il colore serie dei suoi •Incantesimi,. e l'arte che vi è nelle Corri· due « Momenti esoterici • das de toros •. due • Fiori in cellophane ,; LUCIANO BUDIGNA GiuseppP Santoma * di GICJSEPPE JIARCH'IORI Un nuovo rapporto tra respeTienza oao ettiva e La verità più autentica della /anta.sia li è stabili.io e coruolidato, di a.nno in anno, dal gid. lontano 19 41. neU'arte di Sa.n.toma.10. Quella data segna J'tnizlo di. una. Tet.a1:one tota.te deUe pre cedenti po sizioni pitt.onche, di una nce rca stUiatica giw:ti.ficata dalla scoperta. di. alcuni mohvt poetici ea:3enziali p er la definizione delta personalità dell'artista. Bisognava oTgani.zzarh in una costTUZIO· ne spaziale meditata e elaboTata. come un tenuto pittorico lega.t.o in ogni ,ua parte. JnU pTofondo delle brillanti superfici. di u.n teptpo. L'esigenza na.sceva da .un esame ,evtto e ,enz.a iUU-3ioni. dopo la caduta dei facili entusiamu, delle euforiche speranze 11.atecon la fine della guerra. Le ragioni di un. vero rinnovamento andavano cercate all'interno, nella propria vita ,pirituale, e non nelle « occasioni n culturali. negli • aggiornamen[i » tanto cari alla nostTa innoce nte provincia. . La. COTalità.anonima mina ccia.va la scelta respon– sabile dell'individualità CTe a,rice. Le tenta..."ioni ao– ciali- duraTono a Lungo. anche di fronte ai /atti Jlltl vivi della cultura contemJ)OTanea. Ci chi aiuta a vedere; chi- aJ)'Te la v1a a ruo:vere i1 proprio de.tino. In questo caso, non riconoacerio. sarebbe come negare il Pf'Ofitto delle m/lueru:e e deUe affinità, che ogni spi.rito libero accoglie per fonnarn e per completa-rsi.. Cori accadde a Santomaso, quando Léger gli fece capire la forma araldica di un ram.o d'albe-ro, quando riconobbe le sigle e gl'intrecci mbteriosi di Hartung nell"umile realià di un /ilo di fttro aQQTOCtghato– quando scoprì n~gli ,-pazi celesti di Kan.dinsk11 lo stesso incanto vuivo di un'alba sull'Adige o sulla laguna. Dalle prime • finestre n, dipinte in una ca.sa di cam– pagna, ai • racconti » di. oggi, che, in ap p arenza. sono tanto diversi da quelle. Santomaso ha chiarito a se ates,o i pToblemi- deil'eapreS3lone pittorica, che si era proposto n.d progressivo di.stacco dall'int::otuztone ac– cadénilca del neocubum0. Pochi co-no,cono i g,Tandi dipinti a olio. del 1956 e del 1957, che Santoma.so condus,p a termine. per la mostra dell'aprile scorso a New York. nell-0 Galleria di. Croce Borgenicht. L'impeg,no del pittore era riuoUo a rag,gmngere una uguale inten1ità espressiva nella teuituTa colo– ri.atica della vasta ,uperjicie. in cui ogni forma par– tecipa dell'atmosfera luminosa senza peTdere la pro– pria. struttura in. un gioco di riftessi o nella elegan..:a decorativa di un arabesco calligrafico. L"unità di :,i– stone si riiolve nelI'unitd dello stile. E questa unità sembrava raggiunta nella dimen– ai.one esatta delle tempere, che Santoma.o andava di– pingendo insieme ai quadri. dagli. appunti colorati dt un carnet. molto simile a un diario intimo. per la' 1chìettezza immediata. sen:a. infingimenti. della !Ta– scrizione fantastica. La pitturo a tempera. per trasparenti sovrappost– zi.oni, ttei limiti di uno 1pa:io meno ambizioso. era H mezzo più adatto per definiTe compiutamente l'im– magine suggerita dalla profondità dell'emozione nei rinn.ovato rapporto con certi aspetti del mondo, Diceva Klee che le radici di un artista affondano nella terra. Infa.tti l'energico impul.s:o verso la libertà inventiva è venuto 11 Saniomaso appunto ria questa certen-<1:vorrei dire. da que.1ta sicuTezza. Al confronto con le tempere, le pittuTe a olio n– velano talo ra del le parti meno intente, meno con– cluse; delle pa.we nella oTganica tTama coloristica.. Di q~i lo .1fono continuo e tenace deH'anista per rng– gtungeTe. anche nelle tele di maggioT dimensione. la me~esima consiatenza ( fresche:!U!) de[ tessuto pn– ionco, la stessa profondità spaziale delle tempere. Esse ,.appresentnno un elemento molto importante per un giudizio rulI'opera di Sanromaso. Non sono studi o • ~ivertimenti ,. ~r~inali; non sono prove, in fOffl!alO ndotto, della validità. di una tcìa più vasta. Ogni tempera è una immagine compiuta della matu– rità anisticn del pittore. Ci si può quindi fare un'idea abba.stan.:-o esatto. di lui e dei suoi propoaiti. avvici– nando il « Muro grigio» del 1956 al • Racconto in grigio N. 2 ». ~i~nto nel novembre di quest'anno. Il « .Muro gr1gt0 » chiude iI ciclo delle tempere e!J)O– ste (e :'!"aste) in America. E' ancora legato al pre– testo visivo. m<Zlgrado la volontci di superaTe il con– trasto luce•ombra in un piano astratto. con clementi linguistici cubisti inseriti stillo schema espn•ssiont– stico della composizione. I~ « Muro grigio" è un punto d'arni.:o. in cui tuc– tavta sono in germe gli svolgimenti futuTi. Nel corso di un anno. i nuovi. a.spetti dell'arte di Santomaso si sono Tivelati in una serie di quadri. sconosciuti _in Italia. e in questo gruppo di tempere, con una ei:1denza. che merita tuuauia qualche chiosa. peTcbè. nell'attttale -polemica peT un'aTte autre. si. rischia di perdere di vista I t:alon acquisiti della pit– tura moderna. « Racconto in g,rigio N. :! • è l'esempio più convin- :e~!e s~eesl~~ i~~;~à c~~f:;;n/: i~ ;,~n;~=~o d; 1 1;~:~~ conto n comprende una vicenda Tt'ale vissuta nelle. forme. diventata sogno armonia di motivi nelkt to~ talirà di una visione. che si fonda soprattutto sulla raffinata modulazione :iell'atmos/eTa colorata Si accenna a un'« atmosfera •1. non per all~dere a qual~osa. di va?O· di .fluido. d'inespresso; Qen.sì. per defintre ti parocolare carnttere della visione limpida e concrera nella sua pura « musicalità Le ricerche dei valori e~preuioi delle macchie e deg,li spTu.:zi. del!t materie inedite e delle tecniche rare. continuano -nel temPo. con pazienti.~~imo mt'tcdr la rivolta anarchica e geniale d1 Dada. I ieorici (vien voglia di dire: i PTO/eti) dei movimf"nh compresi in questo indiTi::o dell'arte moderna spingono in pole· mica alla solita ~impasse» della abula ra~ ptt n<'– gaTe tutto. la stoTia e i contemporanei Invece i movimenti artistki p01$0'"ln coesiste-re nell~ virai~ d_ialettica ~<'Ila con,rmporaneirà. come coesistono I singoli artisti. in virtù dpf!a ricche:r:a rfelle loro espTessioni SarPbbe alquanto assurdo negare. nel nome di unn decadPnte baTbarie. il filone dell'arte moderna nato dalla spiritualità di Ka11dinsky. A que~to filone si GIUSEPPE )IARCHIORI (Continua a pac 9)

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