la Fiera Letteraria - XII - n. 47 - 24 novembre 1957
Domenica 24 novemhre 1957 TA FIFR"- TFTTFR.\Rf,!,' Pae 7 BIBLIOTECA STRAMERA DI PIETRO CIJIATTJ * ,,alket 1 Arnoux ~letalious PICC()LA SOCIETA' * Lna caccia alla tigre. una storia deirOccidente. un pec- cato di pro,;nciale: e una fiumana di schiene fuggenti * La nos:=a e~• è p1e:ia ci.i dotta per una steg.:one. contro Ul Co;:-:.a. TI GrGppo!o deil'lsL.- ~;-u:.~n:~:•::~!le~-J~~ ~=\;~-:~e~~~er~u/~ ~an~ cr::rutan:: 8!>=~ tali gli scienziati. gli an:is-..i. ma una geo!e pronta a fare della Auletta. 1957. pagg_ 200. i.ire configurati co:ne ,·ìnime d"un mangiatrice d'uomini una divi- mille). dal o :o.io Taccuvio di acca, ·alla.si d"eventi. se:,·agg!o nità e del cacciatore un cor- ciaggio dell'ebreo en-anu. se ,·i.Sto con antichi occhi ci- reo de:Ja morte. E il caCCla- Ma sta,·o:ta la giungla e di– ,·ill. che schiaccia il p:-esente. tore è so~o. 'Bapu. l'uomo della ..-entata la storia. il personag– il quotidiano d'ognuno. tn una foresta.. è un amico che non gio è di,•entato una personifi– pesan\e nebbia di passato e parla. vuol \·alere come ca- cazione .e ci sta sulla lingua l.Oa muraglia di tunno. ne. E la giungla non è amici- la parola .. uomo-. l"avventu- E vi sono anche Civillssimi zia. anche se è la pili belle ra s·è fatta maledizione. Tut!e se:vaggi per Yocazione ioteri0- delle donne. E la dol:llla non è le componenti del romanzo so.– re. quelli cbe portano neiia c1- amore. perc.hè non Si può a.ma - ao. dunque. precipitate come \·iltà un .. selvaggio ... i:risolto. re una donna già sposata.. E sali d'alambicco. Pe.: dar cam– in. cui gH istlnti giocano libe- Ha...y è il personaggio solo. po al suo ebreo. A.-nou.x gli ramente come folgori. e i.n pie- tane troppo forte pe: accetta- ba donato una vitalità buni!:e– ::>.agiungla la distanza e la si- re una debolezza; troppo luc1• a.aria. anzi una potenza cù \•ita cu..-ez:za della civiìta. Uomini do. nell'e sue vesti seh-agge. pressochè illlmitata. che par– i::i. lotta. li chiameremo. che per non comprendere cbe la tente dalla maledizione del non ce.rea.no avventu.."e e con- sua realtà è la solitudine. e Cristo su.Da via del Ca!\•ario U'aSti ma è l 'avvenw.ra. è U la fuga. bte:ve.rrà anche la entra e swtanz.ia tutta la storia. contr-sto a giocare a v!t_a o paura. una bianca paura luna- linchè l'ebreo diventa. come mor--.e con loro. usando del lo- re alla posta della tigre. pe.I già detto ... uomo ... e tutti gli :u cuore. tentare di risolvere il suo con- uomini ebrei perchè tutti han. Per- il solo tatto di esistere. trasto umano e comporlo nel- no respinto. nella loro vita. questi uomini chiedono una l'accettazione: ma. poi. inte.r- Gesù che iiliffranto sotto il peso pe.nna che li oar:i: essi sono v,errà !a morte. la delinitiva. a de.lJa Croce s ·e.ra appoggiato un romanzo. sooo pe:sonaggi mostrargli J'i,."npos.sibilità d"uD un attimo allo snp:te della loro .::iati. .~ppartiene alla loro ritorno. Vi sono eroi coatti dal 30glia. schiera Harry, personaggio destino che non pouan.no mai Giova perb dire che l'Aha– sce!.to da Oa\-id Walke.. ro- avere una casa e un amore sveru..s del romanziere 1rance– :nan2iel'e i.ng.lese. per il suo e una ::ioia: che banno nel pas- se porta molto bene la sua ma– La spo.:ia di Harry Black (tra- sato la giungla e nel futuro la !edizione: al suo naso camuso duz:io::ie di :Marcella Hannau. civiltà. la caima: ma non avran- la vita. e una vita immorta!e. Longanesi e C. 195i. pagine no mai futuro. A.nche se. ancor non viene mai a portare nau- 435. lire H.00}. uno dei più più do!orosamente. non sarà see; ai suoi occhi la \·entà non bei ro:nanzi :etti negli ultimi mai perfettamente loro il pas• induce sazietà; al suo cuore la anni. senz'altro il pili be.Do \l"a sato. Fossero GJmeno artisti.. maledizione eterna è gradita quanti ci sono capitati in ma- potessero espellere la loro vi- come una Yittoria. s1 che il su.o no. e :20:1 son pochi durante talità contrastata: ma sono ar- andare di gente ìn gente d1- quest·anno. tisti senza mani. quelli che venta simbolo _d'un orgoglio La vicenda è l.Oa lu:iga no;- rappresen:ano U dolore di es- um~o cui la divinità non pub te in:diana. una lunga caccia sere nati cacciatori di se stessi. agglUngere. sia Pl,Jre in peso. a:!a tig,.-e reale. un lungo mo-- dentro se stessi. come in u:oa che gloria. Diviene logico. a : :ola.go del personag,_210. Han; ziungla. tal PlJ?!O· pensare che qui!ila con n::ta gamba d'anUD'\inio e maledizio::ie e.ra fatale. che la L. cuo:-e d'acciaio. monologo Ad es-..ende:e appena il te- &Confitta deriva..a:)e. in quanto che ha 1a magia òei sogni. che ma dell'uomo e òella sua pe- e_terna. s? u-....smuta in vitto-– allaccia se::iza pietà passato e ren:1e rice...--ca.sconfiniamo con na. ed eterna. L'ebreo di A:-– !utu.ro. gesto e destino. uomo Ah3S\'erus. il mitico eb:-eo e!'- ooux. insomma. è l'uomo che e natura. rante ripreso ed elaborato in sale di tempo in tempo alla ci- Xiente di pili emoz!o:ia:ite un ...-ecc.bioroma:izo di Alexan- viltà della coscienza. che t.r.G– ài una caccia alla t:ire con. dre Anioux ora pubblicato ne.L \·erso le mille esperienze \'a incontro. no:1 tan<o allo scio– •--------------------, g.!imento della sua duplic:tà. ma alla chia.-ezza del suo es– sere divi.no e demO!llaco. none e giono. In taie chiarezza. Wt• lO accertare è vi\•e.-e: e ac– cetta.-e anche !a maled.IZ: o:1e. pur di \"i\·ere. di attuarsi: e accetta:-e be:le e ma.le . pianto e so: -rò.so . passato e futuro: per realizza.re ?a divinità per mez– z.o dell'umano. Quasi pe.:- ac– compagna.re. perchè ::iO!lsia s0- la. !a dh'illUà. almeno per quel brev,e tratto <il strada che è la storia de!l'uomo. Di dh·ersa :?atu:a e ~·ot::m:– smo di. cui òà pro\·a una nuova ma già famosa na.:T3t:':ce ame– ncana. Crac.e Meta.Lous. auui– ce de J peccati di Peyton Piace (traduz.. di Adriaaa PellegiJnL Longanes.i e C.. 195i. pagg. ..;9-t !..i:e 1500) giunto in Italia dopo l!:-aD clamore o!.t.-eaUa::i.tico. i,:eceduto òa una cattiva. ma pizzicante. !a.>na di rimestatore nei fango della prooinC!a ame– ricana. Peccato che il !ibro della )!e– talious s.ia st.ato preceduto dal.. La fanfara: \~i SO:lO i::i esso pre– gi indiscu:ibili che. Ul silen– z:o seppu:e da pochl. sarebbe– ro stati più valuta:!. Sopratuno v'è la no'\"ità d'uno stile òutti- A I sh;nor Libero Bi;:-iaretti scrittore e critico letterario • Roma Caro Libero. fra a molti. stati d'.2n1mo tn'1o i quah affoghiamo ogni giorno. uno ( t.u.Uo d'Indo~ afleUica. dedicalo aJia cllta. la quale ca domma sen:a: oceme noi C011$ap~– leua. momento per momento ogni. uolto che l'occh,o si nporh dtzlla misura cotttuera e umana tzUt!' più cane misure armo11iose che Roma pone accanto alla nostro giornata: dag,h uomini nei quah e facilt!' rapei.scre sem.– pre Rugantino o fe mosche-re dell.a locale commedia e tnrg,edio. da Pasquino e Melafumo. alle GTChite:ture: e pt>TUando di fare piacere ad u11 amico che non :,o più se vico o mono, ho .scritto questo bTCno per la , Strenna dei Romanisti~ che: prima di pas.sare: a P P. Trompeo L'On-ei tu !egges.si. e se possibilt', approcaui E' comt' u11 racconto morale. in rirtg,razia-nento di molti eon.sigh aouti. da la.i. al quale del u.sto H l:b-ro è dediCG:o. Ecco la ft-Uera: Amic:o carissimo e dilet:.o ira gli amici_ la di.stanza fra di noi ae.sce ogni di. nella misura cht- 1 tre11i conducono te lontano da R. e: me lontano dalla ciad c~ fu di entrombi, e ci accumuru;ca nel hngung,gio e nelle imprese e nelle opini.o,u e !JOVenturt'; u:into che iemp-re di più aUonLanandomene: e avendo OrntaJ della città solo un ricordo di certe P7'ospettice e acendo St'"mpre 1ntennone d1 ncrecrmi ol ptÙ pruto di qu.eUe.. e proprio insieme con te. ho deciso di rico– .struire dalla m~oria fanta.stica e sociale: che-. lo schema UTbano delle pia.:=e che ~rcorremmo parlando di problemi e di apostolato riordinando in ùn incont-ro commisurato alù nostre font" unite: k ttrade che fa– cemmo in cerca di lacoro. di aecenire.. Sono ormai incecchiaro e mi rimangono pochi ca– pelli • .sicché debbo con.. uat.are eh.e purt- tu di rne if tempo :t!ru~~~~ ~!e~rn~; ~eJid!~:e, r::!::i:7:~ ~~f:~:~~ e.sre-nore. e at:"Vicinandomi o loro cui cuto potTò giovaTe contribuimdo colla mia decomposizione s:icura al nn– noearsi dei tufi nella terra; e con la oecchiafo c-re.sce non più l'amarezza della .solitudine. o il pianto .sul cig,lio pe~ g,li amici rruzn.catici. ma per la città invece abb<;ndonuta e alla quale .serbo tan:a memoria fisica e tanto rispeno per le costrition.i dure e necei.sarie cui dovetti arlauarmi ~r meg,iio capU'la. E 1;orrei creare Kn ~polhneo di=ionorio e lingung,gio aulico pf>T alli– neare Je parole del mio fUTOTe stiz:oro entro il quale. dalle p1cz:e del cuore .stellano le .strcde pari alle arterie che corrono per il mio corpo e per la città nella quale mt eo' raffiourare dtste.so. e dag,li uomini e dal de.lo e dalle case e dagli c.u.tome==i e çeicoli uTba:ni cor.so per– corso cancellato calpesta.io . fino a intridermi della umiltà neceuaria onde Tatroi&anni tutto nel!.a doveroia riconcifia=ione fra de.si <urio e ricordo, gli estremi cie>e della mia cond1=1one di pig,ri-=ia .sempre più alimen.rnrc daJl'etd Nella cntd di R .sai bime ch'io çi nncqui; e che 1ra.sconovi un tempo un=a clima ne fui allontarnuo per al:re Tegioni le più carie del nostro Pce.se, pu poi ritornarvi da giovinetto e ld dimoTart:i tTa un vicg,g,io e Pahro o ira uno slud.io e un collegio; cosi che .sempre la città ~ fu ape-rtamente nuova e delL.'"1osamenu pre.steoole ad ogru .sorpresa, 7'euandomi quale dono ~ le :rc.r;er.rle entro cui so facevo .sen=n nemmeno auerne no"!ione. il miracolo dell'occhio deJ forestiero onde chi l 'u.sa riconosce peT proprie lt' mig,liori ?TOSJ)ettiDe. le qua!i solo lui attendono per esse-re di.scoperte e rice.Jate, e non aft--i. Xon pot-rt-1 che ricorrere a ing,egnosi .ri.litemi per n1r0t:armi 11elle pTeriote aue.se di scorg,ere la città ora dall'alto degli ae-rei .f'Ui quali volavo pe~ gi.ungen-1 prima. e ooderlc dall'alto e brcmata s~tirla sotto di ne. che d opprodaço. e ghermirla nell'occhio intere col suo in.scino.so colOTe orogia'lloro...itSo. rrascoloronte nel fradicio violt"tto delle: flle $pU9"0Se in.tona.::aturt"; o la angosicto.sa g,1oia arrivando col t-reno. rieon03"cendone i .sobboTghi le case giQ atteie e note per quel loro con• tinuo aspetto di .solitudine e d' atte.sa: e le tantt" çol e che questi sorrisi mi .sono apponi sul ci.so rinfrescan– domi d'u11 i1tif'T"i0Te ammonimento che -non riK.!ciVc>- • carpire. tonto aotCO'l'C ero rutto fot!ccment~ espresso, e no,i tolto dal fondo morale che solo con gnntde le-ntn::ro e poro frar,ore doveva maturar prima .sul cotso dello mia superficie e poscia addentrarsi e farsi sangue mio Uno /Ta i molti episodi coglio Taccontarti. di come la ciuà mi ri pruento finalmente ioccandola dopo un lungo piro cicLLsUco in.i.."lalO in Toscana e avvinto Jungo le .strade litoranee verso il me=:-ogiorno centrale: oc:e approd(!i fra grida c1te oggi._. A quei giorni caleca una etica tutta attivistica,, che nel pragmati.fmo troccva i suoi risulttlh e nella sor• pre.sa e nella novnà. e neUe festruità più appari !cen.ti come corre, labari al r.: en.to g,ag,liaTdetti corse at:·acerso le regioni onde :occare poi 1a ciità ag,ognata e gode-re delle sue prospettire uniche. premio pTtcisoto e fiuO Ero con al::-i cnici comuni dei quali non ho opg,i più * di REJVATO GIA I a,nnc srirnn eunsdo 11 migHore d1 quelli fin;to n pr:– g1on, p:ù tolte: per 'l'I\O:tt'i. eomur.i .. reati çahd~ be'?J poco a creare fanta e: O'lOTt:anche nei ba.ai/ondt. d"uno regione non tToppo soUilm.en.:t- educcta al b~ e alla Legge; e c~n 91&e:SU amici 41Tit:a.i in casta d-4!'1p1n.i che la città nei dintorni famw p-ruume-re. ann\U1.Cl0110; e davanti a noi era-no collinette carie. monùcdh TOtotldi. mamme:~ 00.ric:1 e scnrna di ceg,~ che ~O dtCei,ano gid il colore_ e le vanazio-ni che ci Q.SJ) f:ttc– ramo- poi aU'1mproççaao dopo ta: n.la a.tu.so la ciU4 #1 o/fri. 'OJ)€rta ai miei occhi tn.capaci cù guardnrla e ce– derla 1uua. misuno.sa, non Ottile - an.:i -. e co,-ta:n– teme11:t" iUwmina:a da un. sole pulito d'ot:obTe. ~le st ojferu Gerusal~ aoh occhi dri CrOC'.ati dopo tant combattimenti~ e: s~a grida. la.sciata i compa9ni c'1e non aorebbero cap1_to J'empuo mio, abbaAdonala lo bt· a.eletta in un'osteria sulla t:Ml Aurelia.. pruo il tram enircu ln cit:à QUUi senundomi arumo di Don Chucione dopo un combauiffl.t'11to, ma nella mi.suTa Y.ù normale Renato Glani del f.do Sa.nel.o. pieno il cuore e dello re-wrica del– t·auudi!itd e d~lla mia modestie.. e coscu?n:e dei g,uti che a mclop,ena trntteneoo. Ero wa. fOTUtivo e COffl.4!' tale la città mi si cpritxl in suggestive di.stese, ogni strc.da ere òuona e offrir,a .scorci e prosperi.tee inc-redibili; ccgabondaco non tanto più la fCZJ1tc.sic. di cndare .secondo una. edw::a....~e di -memorie aibbe:ne accompaQnando l'oedUo del fo-rutiero che scoprfoo in me anche daDOnli alle ro.s:e no~ t-rc– $Critte da.i oiag,gj e dalle soste. e rivissute nt!'i disconi fc.miliGri e neUa ico,aogrof.a più frequenu; tuttavta ripresa poi l'aòitudiM allo città. e inseritomi in qualche maniera nella folla che k! popolo e l'a.cereue, soltanto nella condbione dell'uomo $en::&' ec.sel' o-ai colui che dèL•e abba.mlon1.1Te l4 propria Gbitld.T.a per aTCCTnc aùTa. e non sa dOoe SttglÌt!'ft'. "'1 cccot'ft "lire'- si p1'Ò in.tender«!' la bellez:::a t;aria e sconjorta:n.i:e di Rom.a. In que$ti giomi. che raie contingenza tocco, riguardo con fTequen=a le solenni o semplici architetture di ROTrl4. e docuhque scorgo pcla.z:i rina.scimen.tali o bc-r'occhi o ancM umbenini dor,e mi piacerebbe abitare, a.vere caso. un app:iTtamento. due ea-me-re, t.1114 sola stanza ooe dormire, e cercando e cerCC73do now riesco ad cr.– noia nn.i né d-4!'1 mio ampio e tuo ooga:bondapgio n.i deg,U a.spett{ locoli. i quali $ertl)Te mi snnbrnno nuovi. fino a. costrinoermi molte pal:e a fermarmi inecn.uuo e .sospe.so . e chiedermi come mai fjnoTc io non a.bbia o.s..servato un dnio pak==o e una certa pr~ un certo t.ag, lio. uno scorcio r.uoro di luoghi. che mi son sempre affettuos,:rnente eo: • e co11SUtti. sì che mi t, en.po dlcf>1tdo e cc-iforu..ndo d'c:ee-r eor. erce:o C0'"1. l'i.nge:,– Tiu.iUI ne.c:usc:.ria t' la puTe:z..a: ap:n.t.ucle- d'obbligo il r:onto deU'occluo CUI farestieTo del qttGl4!' .iolo poche pe-rsonf' possono pcrl.a.Te e: pie-r-.o diritto Scopro cosi in ceri, O"'t' del giofflO e c:nche due r;oltt!' d1 ugtuto e pe:-r g".orn.i CO'!\ff~it:i. che. il colore ddia c1-Uà i io,-,OTO conl.inuo. du.ra on e ore. dallo luce aUa. notte. CO"– mutame:nti tm.~ dalla natie esplode! nd ~. J)Ttt1plta nel aole: CPJ)e"l"G la r..cg-..on.e ccncede P7ù luce.. e si -rafforza e ccuntw:. J.)t'"1' upn,n.en1 t.!l ptt:.aTO ~ dolci.ai -ma retorica al trc:nwnto. q1ulft.cfto CtOé m.. sento inqu.w!to, e muto di_ pcuo . .sono 1~_ d.ri _luogh.l doce ceTeare aui:o. e dar.go il ea-moru~ tn. p:ù dtre:::L<ffl! !~ t~oure -re:quie. e: s~ JinJ.KO: ;ier -in.dare: c:I cin.tma m.entre 1neece aare:i ogni dl di plÙ U'nta.tO di andare a Villa Borghuc e TUUT~ a gu.crda.re Ptaz::za del Popolo che 1n qu.e:U'ara uqu:i.,.e s'cllal'"QG e dice-ma più molle fiAÌ$C.e del ;uuo pn guardare: il fiume e auorb;Te il t;l!1"de di. /Tonte., comòt :cian.do poi ~ le pn- .d.ia di Jfon.te J,!ar-..o c-ich'esse ri.aolt.e a fc.vore dei:O pw.zz.o. In. eemd.i.::ion.i di a;nrito ec.ciUau.i. cllo"'c.. ;,;. que.:i gfonli di ric:eT~ quando :'lO"I .so più. ~ in m.e u,.ga _il bi.:,ogno d, un amo-re ,J>re-po~ e . n.uoeo ct-..e •oppnma og,u alLTO .sntina.e-ruo e mt mè.in- :zt a u:n p-"l>– ficuo laoo-o. oppure la ne~ di .ris"~1"e le cose che Mi a.ccompc~ •ewtae non ne SDPJ)OTti l,.,iGa.– men.4!; U pe:,o sulle spa!u. CC" "l.m.il \O eon la ter..c fai C::o. alla "riee-rca di una ~ da aff.:::.Ore; e la oc,glio lcrgc: vrm,.de comoda d ueoaado piar..o e u posr.biù eon u,,. TO.ZZC. sertl1Z\ t11-o-rd:nt!', CO"l/orte-eoLe. sa:pe"1d.o semp,..e ia. antiopo che Je mie pTeciacU SOM J)CTOle: d'a;rentu'"Q. e tuno è difficile:. e: r.u angustia ~rlo :.oT"?Ml.,.e t.07ra le: rneditcz:ioni Presen.:e a t.ali .sen::imen:.t di ct: .e.sa du:t!er..o e c:"'l.- 1'liTazion.e, .solo chi ~ n:.e s-i sr.1!e:- OTbc:to ci.che nelle amicizie, cereo ot!Te che wgli a.t:pe:t1i delle o:.se sui colti umcni u.n furie di simpa.tz.a e~ -rorrei abitG·e qiti. -correi esse-re a"JU.Co di. questo, t:or-e-i pa .. ~ -e ..Il;;'! l'altra-. E• di que.s-ti ~t d ccgClbonè.cQg:o r.e1 ;x:.,.n deUa memol"'ia. nt!'lle m.cnicht!' !.tm!ihL dri ~eoTd.i qUC".do si Ct'T'Ca di nlt!COrdcn! tempo e: .spazio C.UOC..a.:ufot:i 1" rnur.a.gini pe:n:iuu. i'l. en.tùc unica. r"accoolit!"ndo ;te"' ecocazion.e i. rico7'di ~ dc: 101 cerro suono, pro– mos.s:i da un JnO/umo, ua ci.so ineari..~c::o. mi.o scorcio dt!'l tUUO nuot:i0, eou tuu.e da t:e-lo-re posirico capcei di farmi csscpoTC.Te: 1a mi.a erisu-nza i"l città e r.mpic:n– gere la tu.e lon:a.nanz .a.. Tì ~ro -ctz;Oe tn S:C.:v:e. Tabb.,.acCU: il ·uo a-ni.c:o decoro, ecc. · La risposta di Bir1iaretti Cero GicnL si. è solta!l:O a co!ldizio:ie che !a si possa pe:.-pe:t.a– merite guardare con l'occhio ci.e: fores:ie:-o che u::.. o:-..à, e sfa pure Roma. diventa soppor.abile a chi vi ahl::a. Giacché se invece cia.scuno di noi la sco;x::isse. Rom.. la definisse e C0'"'-5U.IllaSSe, casa per ca.sa. p:et:'a pet pietra. alla prima occhiata. reste:-ebbe be::? pres:o un margine t:'OJJPO esiguo dj manviglla per po:e":-vi V:veve con qualche ragione ideale; ~bbe il margine, tutt'al più. delle risorse natu.~ delle co!.n:..ziord mu– tevoli - ma in fin de' conti giuocate se::ipre co::i gli ~ colori e pe !lllel.li - della luce.. Del res:o C.a:l ti pare eh.e chi ha avuto in sor-..e il dono di maraviglia.~ di possedtte quel limp:ido tuo • occhio del tores:ie:o,. non sente venir me:>o la sua facoltà pe.:- O reste!lgusi e il ripetersi dell'obb!erto? Tanto che se b u::i vol-:o di donna ogni giorno e ogni momento scorgiamo qt;, .L.c.he cosa che lo trasfigura e rinnova (altrime::::i t :ios::rl amori dunrebbe...-o un"ora o tre::ita secondi), ptlO .ccte accadere. come a me accade. per esempio. che perfino 1a modestia della sta:lZa dove studio e lavo:-o diventi occasione inesauribile di ~pe.rte e, i!:s:ieme. di gius-.o divago della mente. Scoperte n0n tanto ru! tipo di quelle che !ruttavaz:o a P:-oust il recupero del!e s:ce età. seo;,erte ,enz;a evasi.o:ie, legr..e all'ogge:'"-o e b– somma di qualità pittorica e plastica; cioé co:::,;cre:a.. a: sono oggetti comuni ne.ile nostre st :an.ze. ..non parlia:::o poi di un quad..-o o di una ~..ampa. che ~~~ u::.a lettura Jentisaima da ricom.incia.."'e ogni volta: oggetti che • impa,.-iamo.. dopo molti .nni. r: SUiàle .cc.ade per le architetture, e per to:::ia:re a Roma (~o nel quale tu ed io tro\.-"iamo sempre modo di mette.re momentaneamente d'accordo i nostri di~ gusti e umorlJ essa è proprio la città che più richiede rocchio del !orestie...-o. Non è ~ caso eh.e impariamo ad amu!a prima e piò compiutamente noi immig:'ati. Sa-.-à forse per la rovinosa indifferenza che por.ano nel sa:::gue, ma certo i nativi : e.on pro~ i sottili i:lea:iti che :pro– viamo noi: essi, i nativi. non si avvedo::o dei mille e mille segreti di a..'"'Ch.itettura. di p.rospen:rra. di musica e di pittura che, uno a.l giorno fino alla m.o:-te, a!ime.:::– tano il nostro piacere e re:ido::io meno assunia :a ~ presll!DZ.a in un luogo che non d appartie:.e per dirir.o di nascita. RDò'ATO GU-".I ~:a;:i!.3~d0~ruboc~n~~~ '------------------------------------------------------------...J Ausonfo Coloro.i: • Fiori • ARTISTI ITALl.-t.Vl * Colorni a Urbino * di t.ìILLIO TAVERNARI La nuova pittura di Auson:O Colorni reca n.eUa mo.stra di Urbano ope-re che sono, la maogior parte. rapp-resentazio_ni di fiori. Il discorso a cui ci invita può dunque cominciare con un bisticcio: questi fiori sono quanto si possa immaginaTe di meno • florea– le•, s'intende nel significato di preziomrico e banale assegnato al termine dallo storia: del gu.sto. Colorni ci fornUce appunto i pTodotti di slancio, fa pensare di ave-rli .stesi senza cautele, in furore. Ma è una foga alla quale bisogna pTesupporre un lungo con– ti-nuo contatto col reale; e una sua meditazione, oitrecche un suo istinto. Cosi $On.o pazientemente premeditati i TOZ.Ziche poi, al momento esauo. esplo– dono composi.?ioni infuocate e tonanti e, p-Toprio nel– la Loro veemeru:a, ordinatissime. Esplosioni vegetali, queste, e niente affatto notturne: è mezzogiorno e nomo in piena estate. I colon crepitano, usciti da un sentimento di suolo agTeste e di maturazione. Il quadTo è gTemd.o, prende disegno proprio dall'affol– lamento di tanti vivi individui che si stipano in un p1erto completo. E cOsi i fiori esigono per sé tutto il quadro, non solo materialmente occupando l'in– tera superfice dipinta. e.scludendo ogni luogo alla rappresentazione di sfondi e di supporli. ma ioprar– tutto perché. stipati come ho detto, sono un insieme in espansione, che si allarga a vista d'occhio, ed han.no nella tensione espansiva la loTo piti forre ra– gione compositit·a; peT cui ogni rilievo, che al Loro insieme derivasse dal contesto con uno sfondo o con altri oggeni, co.stnngereòbe questo loro dilataTsi. mortificherebbe questa loro vita espansiva: l'unico loro confine naturale è queUo della cornice. Di istintività e lussureggianza !auves .si potrebbe parlare anche a proposito dei pae.saggi, per lo ~eno di quelh in cui predominano alberi e vegeta.none S1 àarebbe incece che gli edifici .sono se-n:ici con una sensibilità molto diversa. takolta oltre il grodo le– gittimo, fino a compromettere la coerenza della com: pasiZ:ione. Si di_rebbe eh.e l'esube-rame r_edat_tor_e d1 libere forme vegetali prooi di fronte agh echfica co– me un senso di possibile costrizione; e una aUaT– mata pTeoccupazione puO inceppare il disegno e il colo-re. (Una difficoltà di ordine nerooso, prime che sriiistico - che questa pittura dourà t:i-ncere per godere dorunoue della propria abbondanza). GIULIO TA \"ERSAIU gio la sua co:-nice. che sa mo– dellarsi al ritmo. non più d'u.::i solo personaggio. :.:i genere portavoce del.!'Auto:e e band!- tore dei suoi co:i!litti psicolo- 2i:ci. tn3 ò'una cit!à intera. di Una intera provbcia. E questo non è poco. E' i.:llatti Pey-..on ?:ace che si agita. s.i racco::r ta. s:,,oda deci:le d'anni della sua vita. è.all'apparenza mono– to:ia ma. sotto sono. ribollente di tutti i possibili an•enimen– :i. gue:ra. amo:i i?lnocenti o sp:.nu. ,;i&e:: :i.ze . delitti. salti ài giovinezze e s.tras~ame::iti cù vecchiaie. insomma una gam– ma larghissima di ,..;ta vissuta che ?a penna dell'autrice co– glie su! :: :iasce.re e dipana con gta=Kie abil:tà. Quanto poi agli apprettame:Iti che se ne so.o ratti. pili i.n 5ede moraie che in tatto di va1utazione esteti– ca. mi pa.'"e che non abbiano ragion d'esse..'"e in qua::ito è lo LA RADIO E L.4 TJl Un. domani per i nostri figli Una interessante serie di documentari in acuta polemica con i pregiudizi * drammatizzati, artisticamente pregevoli, che entra e le false ambizioni comuni ai genitori italiani di * ALJJERTO PERRINI insleme ~ ,conta. 10 ~ tal UP. vwtssimo 1:1te:-esse st.i::i- mode;:;o e !::lte.llige:::ite. intel• te) m;;; spesso si ottengo::lo n- sembra darci un s.aluta..'"e, cor- eo:i'\"".:l"Ce!lte. t-a ra:to. pe...-chè Sco:.stica èe::!.a ~~ess... RAr..}. libro. e 1 IDSl~e è t~t, altro no suscitando !e trasnuss1001 lettuaJilente. tecnicamente e su.ltati Ottimi. super.on a quel- da.le e s:imola:Jte moruto: gulì.i entra con ga..'P'1:Etaprepote::u... :S l.a TV. si sa. ~ molto pii). ~be neganvod · on i P? t ui;pe- h.n tutto d1ee1. che vengono anist1camente azzec<:ato In li ragg:iunu dagli stranien. a colo:o che oggi chiudO!l.O gli nel vivo dei tocola.."l do:nestici utile òei g?or=ù O de:. !lb:i aire ad 1:na onna . vis a Wl- programmate il lunedì alle ore questo setto:-e abbiamo ~à Un doma-n, per 1 nostri figli occln di t:o:::ne an·evldenza 1 _ rapprese.:.ta qua::ito di me- pe:- p..-op.g:a...---da..~ le buo:e ga d1 veoere anche c:b che una 21.15 sui te.lescbermt 1tahani> a...-u o buone trasmissioni. n- - cbe si aV\o--aJed1 un ntmo Guai a chi resta ~co.rato ai gllo possa fare la no.stra TV !dee e 1 buo~ co:?Sig:i.. E falsa mo~ed~ntana copre coi da! tno!o Un doman, per I cardiamo. ad esempio. la serie ongmale e dt un taglio. mon- vecchi e prete.nZ?os! p:-e&iudizi! pe.r l'educazione òeill italici qualche vo:ta - co:::ne ::.e! ca...'1.0 mille ve e b3o::2e appa- no.stn figh. con u:i so:totitO- Con0$cersi (a cura di Sabel) tagg10 e valore IDt.'"1.osecodel· Guai a chi no:i ba idee chiare alla radice (che di!fe:-e::iz:a cù Un domc:U pey t nos;n .figli renze e. se Q~.,. 0 n!!a 1 e una lo espl1cam-·o Programma d1 e La .strada è d.i tuttt Ca eura la immagine di alto livello ar- suI futuro che c 1 .aspetta.! dalle sciocche. inutili. CO!lfuse, - lo sa !a...--e co::i p:ovveè.u- s~ntt.nce. n_~n 1e - 1 ~o m~ onentamento profe..u10:1ale La dello stesso Tomei) tistico. polenuzz.a um.anzttutto Questa ottima e p:-e.ziosa se- aoiose e L--amme.nta-'"le t:as:nis- tena e l:lte:lli;e::za. d,:-e dÌ m;-...ere _a nu ò~· attra_ regia e di G1ul1a:10 Tornei e Xon vog:;amo qui puntuahz• con i gen1ton che decidono ?te dJ t.-as:rus:sioni _ a:1co:- P!ll SlOru • educat?.ve ... della Radio ALBERTO P:ERRIXJ ~erso d~na ~~~~a. 1 !'~::;: 0 !~to~t::ieggi:.tura d1 numerosi ~:: tl !egere .. n:um=~ =b~o~ st~~l~~ ~ s;::c~:: pro,b!ect del co~tum~: .... ~- Questa DUO\ a sene di - do- ma!l~to ... ~~~~~ oecor- sulla via professionale che ào- • • - . ~t\~ere ~:.l~·~t.a \ 1 de~Sit: cume:1tan drai:nma zzau.. - rer-ebbe un lungo discorso. Dt- ~b~~: ~e~~~~ ~ppunto in quell"ottim:.smo di come sono def1n1t1 dalb RAI :emo soltanto che sono genen è if;- . - - "' s·e detto a.ll 'inmo di ue - presenta un quadro assai gfa sperimentati. prona che d-a tatto che propno la nostra ~~ nota La fanfa:--a mett~ ~ vivo e attua!e de:fa s1rua:oone noL w G:-a!l Bretagna e m ~ metta coraggiosamente il custodia • 1 ottoni· e la pro- nella quale st .ro..:ano oggi ! :'rancia Ce co::iso:-elle pnmo- nito :?ella piaga e vogha eon– \':ncaa Si 8;.addorm;nta. penso. g10\·an1 10 rapporto a.Je pro- gemte della TV. italiana) con 0"1~~1:0:~ un 0 ~ore domani s.a del suo destino. di covare spen1ve del )a\•oro dt domani successo. Anche o.a noi. è attec- peÌ re tu~ in uesto cam ne-·amp•o seno co:-uervatore I Ma pJll che un --o:--::entame:ito ch1ta ques:a specie cu docu- P g t q di!tusj po P1j;" maJiÌni anticon!ormisti. ma pro!es.s.1ona!e .. - e c1b sarebbe menta:-io telev,savo (concepito sono 1 a?;cora r .:-oppo tili à~~ tnSJeme sicura. come de! resto a:'o~ento _troppo speci!1eo e s:~n:to e, real~to. cioè. _per ~ ~~::1~~a ~e..!..s:.ve la signora l!e:alious. d~ anre di sc ..:--sa nsonanza nel ::iost~ linguau,o T\i) che è mo.to di- h . . .b . questi n~·o! osi come i fiiJ più paese. - queste. tr~miSSlo~ verso - pe-: ~ostra. ~rande ~:~ :~~-~rec~Tu!: a.Hetionat:. quelli che_ sanno po!an~.no su di_ se un_ p1u fortWla! - dal! orma1 ansop- cupazione nel nostro Paese ove de!.Ia p:o,•i.nCla r.autentica bel- vasto mteresse soc1a!e e d1 co- po:tab:Ie. documentan_o Cl.ne- abbondano i laureati_ i -dot• :eu.a: di oasi ve:-de dopo il caos stume. u.,.-, interesse .apen.a- matograt1co che conunua ad tori .. _ e scarseggiano 1 pro– delle metropoH. al cw confron- me_n•e po!~:nict? cont:o .a men- esse~. proiettato sia_ n~e sa1~ re~:onir.i spec1alizzati Tra die– to il c~_os di ~_eyt~n P}ace ~e t~!tt~ ~~t:-1~a di g:an ~ne de.~ pu,bb.1che ch_e ..,1:_eg.hschermi ni anni b It.a!ia le indust:ie cli For. 1mpopo1..1) e un plac1- ~u 1ta.13D.J ~he. ~: _nu~:-0:10 a~ T\-.. con e~1d_en,e sof.!~renza si tro\·e:-anno Ul serio tmba– do !ago. 1 . 1 ee ~ _pr:_g1~m m~ombraotJ deg.1 spetta.on sotto_pos~ ~lo razzo pe..-cbè le of.!erte òi la- Reste:ebbe. qua.ce ultima ?O· e DOCI\T Ed e propno questo - ucche\·ole montaggio d? 1m- voro spec.ializza:to saranno di sti a. da .sapere se la men:a- acuto e garbat_o tono po!_em.ico. magi7i senza fantasia e dal gran lunga maggiori delle ào-– ti~à amenca.::a è oggi capace questo appassionato e anten1. tronf:o martellante commento man.de . Fenome:no che già CO• à1 accettare un _I_1br?non_ riv0- ge:1te campa!l_ello d'allarme che di \"O~i pompo!e di .speaker-.s mincia a manifestarsi ne! no– !uzio!!at::o !agg:u ao\·e I con- ha s_usc:tato mtor.:o .a Un do- che _ c_1 presentano .. u sana suo Paese dei • dotto:i .. e dei serv.atori debbo::i(!. ~ iotel!et- man,. per i nostri fig;t tanto quo diana fati_ca .del p_a,,.1oredisoccupati. o. meglio: d! colo– rual:. masch:~rs1 a:.men_o _da scalpore e tanti co:i.sens:. Senza sa:do ::iella sohta_ria e ptnore- ro che hanno mo:to ingeg:i:o e anu-p:-og:eSSlSt1. :"tl_agan i:1die- rascurare. poi. il ratto tonda- sca tan_ca ... o c1 comun.tcano sono pronti a piegarsi con di– t.ro che !enn1: og :11.an ~a:e tn- men~e - nel ~a!e. '\"a ncer- ~be • nd! il,. bu_zDa•~. d1 Pa- sinvoltura e improvvisazio:,,e a ~o~~ià. c;~b d:,-~tar~ :i;:,~ f:i~vi!i!':,ot~ec~ru~~o s~~~~ i~:;:;! ~ .. o ~ tu.:gido sole ~~i~i:~~u!c~~oro: male 0 licamente un a.n ~a.re a\·an~l- . lice incontro di un·o1tima see- La TV (quC1do no:1 pesca E· ceno che in Italia. ci im- :\la chi av_rà il coragg_io di oeggiarura co:1 un·ecce.Jente oe!le bobine 3Jtrui} sa darci battiamo i:l .- lavoratori .. fuori !~~ra;~~o~ ~s~~~t~.~~!~e~~~ ~e~d!~1nclle ~abb;~~ P~,~ ~~; :~e:r~~~ ~aa"':~di~~ ~t~n:. ~"a%~~~:»: :;;~_; mo:ido. so:o u~a fimna.na dJ :roppo s~o rtanca. futile e re at:e similari produzioni in- professionale indispensabili per scbte:Je- fugge:::it:'! Eppu.e chi opaca. è riuscita in questo se - g:esi e fratlcesi. In Italia si i! buon funzionamento di tutti si !erma comincia a trova.st to:e ad agganciare il vasto arrh·a sempre in ritardo <ve<U i settori di 1m paese civile. e a '"O\•a:e. e .so1o allo:a pubbHco dei te!espeaa ori con sto:ia del Radiod:-amma o de: e\~o:uto e moderno. PIETRO CDL.\'ITI ll!l colloquio diretto e succoso, Romanzo sceneggiato a punta- lin domarn per i nostri figli Dello: •Pescatori•
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