la Fiera Letteraria - XII - n. 37 - 15 settembre 1957
f'ag 4 GALLERIA DEJ POETI JTALIANI * ROMA EI NOSTBI ANNI * Qu,indici im11u1yi11.i d'unn Ro11ui se!l•·etn nell' a1npio poenaetto di .Jla,•io Soc,·ate * di ELIO FIUPPO ACCROCCA Un'incisione di Renzo Ve• altra voce non ha se non - "E se ll Papa mi desse splgnani - sotterranea, re• d'estate - quando le tratto- tutta Roma. e ml diceue la• mota, d'un grigio metallico rie lungo le rive - .!.trepHa• scia sta-r chi t'am<1, - io 17li ch'è proprio di certi nuovi no alla luce intorno at vino, direi che no Sacra Corona"• ... paesaggi del pittore romano - posati i Jii,li all'ombra del Pe.gine di Roma e non su le cui origine ancora s·avvcr- portoni. - Nitriscono fonta- Roma. queste del Socrate di te nel lontano Portonecclo ne, le campane - le invoca- cui salutiamo Il ritorno ella del dopoguerra - Introduce no nell'aria e pti obelischi - poesia. (Di lui si ricordano. il lungo poemetto di Mario spaccano d'ombra l'ora sulle oltre le traduzioni da Gon• ~[~t~in~ 1 c~!fi~n:~~:dl~o~ r~:::· ddla M~;;~: .:.0 ~~e:~ r:r;o~~iemi~:~~t:;t~i ur~lt~u~~: re. lire 250). ~ittà alla cq_lura. piena - e miclandesllne nel '51). de~t~tltàq~~rt: 1 ~~1 fli:;;d?~~~ ~a ~ol~cl!!u!:~i~hl V~~;:~~ rcp~r 1 nveoll~cl~elfuue~1ttà 0 s~:i narrazione e:>5enziale e ser• dalle sel~i... Come ristagna molteplici r!Jlessi. quasi una rata.: quindici capitoli di una sulle scahnate, - gld per la "panoramica" ricavata da 1n– stor1a. di un racconto. che sera la sowinge H vento - finiti dettagli, da cui però ap– ha P!?r s~ondo la. Roma di c~e soffia dai tramonti scin• pere, ln primo pieno~ una questi ultimi anni. scoperta t1llando - sul verde, tra le !dentice passione per zone e nel suo "corroso inaudito se• case, sul selciato. - I suol ~ersonaggf rivelatrice di una nre!o''. passi s'immergono nel buio, inquietudine (si legga Il Sono immagini o ritratti - lenta Roma rintocca di di- Quindicc.. simo capitolo) su cui dove elementi del paesaggio stanze ... Ma una voce spa- domina una data cara a molti urbano e preurbano s'Innesta- valda di Trastevere - che ri· poeti. no a figure o pe-rsona99i come batte tra i vicoli cantando: ELIO FILIPPO ACCROCCA Aouinardo. "cittadino - ,e- spi.nto sulla strada Tiburti– na - al chilometro tredici": o come la vecchierella ti• oica di ccrll casamenti popo- lani: o l'opereio Zammerco DAL 'l'ACCUINO I.A ~ll~RA I EfTERARIA DELL~ * Fausto Pirandello : e Natura morta• JIE.llOIU~ PEUSONALI che studie dopo un;,i giorna– ta d; lavoro; la bella 17iova– ne che !a la comparsa. ecc. Qualche volta diventa per• sona917io di ouesto. Roma un elemento della natura o del sentimento soortivo: l'Olim- CURZIO MALAPARTE E PARIGI pico. od e~emoio. da cui si * ~!~~r!~ 1~ao1~\\~ ~to~~~r.!~i~~ . Da parecchio tempt? avevo visto la luce né se è &vt1,a o il Tev1>re che s·a~gira nel• ~a 11 ~~~ ~f 0 //:t~at dr::~i~~ Quando allusi a un suo rit<>irno 3· Parigi, un'ombra scese sul suo volto, scosse \; seguito __alcud_al n~ti~ir ~;,i cittàtda un ~;1\~oat~:!~ri- a leggerlo teme nd0 una de• la testa e disse soltanto: « No, basta, mc è oramai un ca1litolo chiuso» .Ci~~o~f >P 1 ~utt!"!i~ò ai r~v;~) d~ ~t~ri!~~~c~rdi el ~uo len; ~~~~id~io un:!~rl~az~o~~al~~~ per ~a8~tili ~~a~~~~trolt~~fa~~~ to oassa~st:io·. « Al:cakandost desideravo evitare. La triste * Ma sopraggiunta la guerra c~ntro o!, onzznntt - va fa notizia mi raggiunse cosi la pubblicazione rimase in ::uà,/a!~;,1~,o~/a';:pa;l~~ k~t~t{: J{a.v~;f:det~:'T~~c~~ di 1; I A CfJ1lltJ AftJrl,fJLIJ I j\"I tronco senza che se ne sia rl'Oc<'hio ... Cnn che fatica il ni >. Non è il migliore ma . . . . sar~l~if~~ran~l!i~~a sul fron- Tetie-Tf' l'in~em 1 11?- e l'aaaira va certo annoverato fra i chi meno li ama riconosce Suckert. Ed in •Maledetti, ti> pubblicato ancora col tempo ed 1mpo_ss1b1lea n.n- te francese poi su quello ospP1t'11"\-l.,ln ol ~110 ,1arl'o. - suoi libri rappresenJativì, la !mezza, la sicurezza del 'losca111> e di Suckert l'm- nome C.E. Sucken fino al nov:ire. Irrequieto. inebna• russo diede le corrisponden– e <'h;om1J.da ow•nli ulfi.,,..,Ifra quelli che meglio riflet- gusto. Malaparte cos1 ricco sistenza con cui vuol dimo- viaggio in Cina donde avreb• to dalle ripercussioni di ze raccolte nei volumi • Il suoi po11.H _ l)f'tM Porto F'lu- tono una personalità scon• di doni, cosi abile, irltelli• strar~ di essere un becero be dovuto scaturire un'uhe- • Tecnica del Colpo di Sta. Sole è Cieco> ed e li Vol)i!:a viale dOVP infrarlicia _ ta certante dove in continuo gente e spregiudicato man- di Prato. f~~~e d \ra.sg >~::'r~~: 1!e!~'ai~ ;~i;sdai~o ft!tale~~rc~è d!i bf!~e 0 i~v~~:ofk;·p~~~~ :~; chiatta de l ca rbone. rrf 0 1~~ g't~i~ri:rM:1acianr~~d~~}~ ~a.L: i~1f~!t 0 pe~a~~anJ:~:~: po~notl~~~!~:;1°~~:ate!~el~~:nf~ politica non è mai stata E: trattava di 1:1nlibro proibi- segnò in Italia. all'estero in fiamme - sul.le sue to scrittore e dell'uomo si seri- conto ed anche in e Male- lui sentito ed autentico ma non e affare nostro Non s1 to stampato m francese. Ma- generale e specialmente a sa ~a Pe~': "oho. - ~no ~ull verà probabilmente molto detti Toscani> le prove non l'altro opposto come indole vuole quindi entrar~ in me- laParte si mosse, r~tornò in Parigi. il suo trionfo. Atti– altn laggm a Tor dt o.mnto ed in un senso diverso. Oc- mancano. ed origine interveniva per nto ~Ile convinzioni di Ma• patria ed incappò m quella rato dall'eco del successo - sulle arcate pesanti dt can- correrà lasciar passare il Qualità, e quando è trop. alterarlo, dargli colori trop- laparte e tanto meno giudi• serie di sgradevolissime av- parigino Curzio Malaparte dore. - morsi ai fianchi dal tempo per giungere ad una po insistita, qualche volta po accesi e dimensioni gi- carle. Si avrebbe torto dl venture di cui si è ~~~~ tornò e si stabìll a Parigi Ju;~a d~it~u9:;:~tice popO• Sf 1 1ir7;;bb! ~i~ ~wli~r:s~~ f.~~:~zi~~fe~oa~i!r:~sc::!~s~ ~:~;:~;~e d~fl~trt;~!1i!lt/ 0 Ji bii'!1t~r~d=~~r:f~ar':b~fa~~ii g:~~~t~elia ~~: broU:r~fla sol- g~~1ss!fr~i1t;:~ 0 • r! t~f1~ 0 ; laresca antiretorica ·e Inti• abbia fatto di tutto per ren- lo dichiara. Ma a lui l'argu- Prato. Anche se da b1~bo diritto di ricrederci e di cam- tanto., che senza meravi~iare e mamen'te. perva_sa di .umana d-e~lliaf~~fNe. Toscani.. si ~i:ii:~i~=~~~e f:!1~i ~!~!t~E ?ra9! 0 ci8ato p~~:o ~~n~~rz?~ ~~~~: tift~Jrani; p~ii~ic:1~~~ è ~~=~~a :~t~~1i;~r~~1r: p~i~ ~~~~oent~~: cfr~e t t:l'nuc~sÌ comprensione e .quell~ che riallaccia per un verso a 11 senso pr.ettamente tosca- Malaparte non era poi pro- è mai stat~ una cosa ser~a. me cinquanta pagine di ottima accoglienza. La man- !~~~~1t~o P~fn~a:i~ ~:: ; t:;::e ... in i iib~,i 0 ct:t pe~ ;~ ~:1~~u:;t~~n:1. d!ll'!!i!!.~~ ~no oi~~! 1 i~ ftp~a~:r\; ~:: roe/eM/d;~ar~~r Pi:u~~~~rl~ ;o~t~he /la Pri~!~~:;gi~~;i; ~~~:i ~iov~~Tur:i i!u~ati~~~ crete che viene ed aggiun- riodo più controllato e ge- piaceva scherzare ma non scrisse in un capitolo di propria persona e le proprie che sono da annoverarsi cer- Suckert cui si alludeva al– gersi el tanti - e non sem- nuino, intende come quelli desiderava che si scherzas. • Donna come Me>: un bor- idee contavano troppo per- temente. come quasi tutto il l'inizio si risentono in • Ka- ?.~rarft~~lt~i ~~~ic~~ 1~n 1:pe~ f:r!ne~:!i~~~r ;:s~~! 1~ru:; ~~u~ ~~~ g;itv 0 :i~~ms~':!~; f1~i!~o~e~~sc~g~frs;od~ ~r~ ~:nie 01 ~~!Itr~~curas~~c!~~i~i ~~~~~ee ...qf~~ 0 ;~~~~~sid~ ~it,\~t ::1ea ~La 0 ~!iì~ '.ù L~t ta alla nostra cordiale slm- biografia. Dipingendo i to- che si dubitasse della sua uomo colto ed ordmato che mutamenti e le avventure meglio abbia dato lo scrit• tualità ~li aveva dato la fa. pa~ia. anche se a viverci è ~~~~g:!-: 1 ~~a~l!ss~a co~~li~~~ !i~~:~ 0 ~!\Ia is~r'~~~~~~1~:~ ~~rt~~n!prrec:~:atGo~~~=· sui ~~:1:àe s~~~~~iri~niu~~~~~~ ~ g,i~i: 1 ~~1=~~rt~ :;aen!li~~ ~~o e !~~~~t~ 1 :!à =~~~~~ ~; feltca. ma dove soprettutt<:' randosi e volendo apparire Giustamente considerava· la Prato poi vi era il fa moso suoi atteggiamenti persona- ra nel suo periodo migliore. oer mantenerlo sul piedestal– è fatica cogliere elementi. ~1 il più toscano dei toscani. arguzia, l'ironia un dubbio. colle.gio Ci~ogl'_lini ed i s.uo! li, di simpatie od inimicizie eccitato al lavoro dal desi- lo Parigi chiedeva altro, concreta e sofferta sens1b1- Per uno di quei paradossi Una attenta lettura di e Ma- studi Curzio 11 ha com p1ut1 dell'uomo Suckert-Malapar- derio di riaffermarsi. Per il voleva un romanzo. Mala– Iità. di cui la vita e l'opera di ledetti Toscanj >, dove s'in- li come tanti anni prima Ga- te che non ha mai perso di Gennaio 1938 annunciò pres- parte consenti. promise ed Bisogna aver vissuto la Curzio furono ricche propri(? centrano c.apit.oli b~llissimi briele D'Annunzio. . . vista. s~ ~tess~. R5mprt?ve: so l'editore. Vallecchi il ro- annun~iò e Un Ballo al ,ealt<i di certi fatti, aver con- attraverso quello che egh come quelh su~ venti e su11a L'influenza del collegio c,. rargh msmce~1tà e qumd1 manzo e V1ya la Mort e> Cremlino>. . . . _ diviso la ,ealtè d. certi sen• stesso ne dice in queste pa- terra Toscana, msegna quan- cognini e specialmente del- un er:ore. El{h è stato sem- che doveva nnnov~re e.sc ~n- In quep:h anm lo v1d1 t' ti i 1 tJ la e gine ci si accorge di quanto lo poco toscano nel fondo l"ombra di D'Annunzio g10- pre smcero verso se stesso, volgere la narrativa 1ta ha- GlACOi\10 ANTON1N1 ~~ensa~g~veer~,a~te~i~ac 0 P~rS•rs~n1~i~~~tesiavi~tÌi rra 1:~~ ~~:~t~ 0 }~~i~ v:;~~ ? r~rtr~ ~!n;t;ri/i:i:tael ig'ti;ri~~i ~~.nQ~~~d;~~~ i~n~u~an;o~~ ~~r~.d 1is1Tb~oiln~~o ;:p~!i (Coutlnua a pac. 6) Domenica 15 settembre l 957 LO SCRITTOREE LA 'ìOCIETA' * Un po' J ot!imis rii GUGLIELMO PETRO 1 Sono ormai Je vacanze a segnare i nuovi anni. quei cicli che un tempo avevano il ritmo assegnato loro dalla numerazione del calendario ora non ha più valore, il nuovo ciclo comincia quando la mo• derna !ebbre della viJlegglatura abbandona la mente e la fantasia di tutti; anche l'annata lette. raria finisce con lo spegnersi dell'azzurro del cielo per lasciar posto a qualche velatura perlacea. col chiudersi dei grandi alberghi marini, con lo sman– tellamento delle spiagge e l'approssimarsi delle prime pioggie a lunga durata. ~on l'affievolirsi degli ultimi echi che il lavoro letterario bene o male, durante la e piena stagione>, qua e là ri– sveglia anche in questo Paese dove gli echi non sono né troppo sonori né a ripetizione. Ogni anno, di questa stagione, sembra che finalmente si possa tornare al lavoro con ouovt Intenti e l'ottimismo che malgrado tutto ci ha sempre animati. ci induce a sperare che Je esperienze passate. qualsiasi esse siano, servano a quelle future per un modo migliore di intendere e di volere. Qust'anno. come gli altri. di esperienze ne son !itate fatte. forse più che negli anni scorsi e. mal. grado quasi un trentennio di smentite, ancora otti– misti. eccoci a sperare che una specie di benefica stanchezza. di sazietà, magari di vergogna. cominci a far riflettere gli scrittori ed i lettori italiani (la. sciamo da parte gli editori) sulle Incongruenze pas– sate e sui veri limiti nei quali la cultura e l'arte possono svolgere la loro vita pubblica ed il loro lavoro privato. Certo che la vita pubblica moderna ha quasi tutt'un tratto posto dei problemi e delle p0ss:bilità un tempc limitate, se non sconosciute, per cui spesso l'uomo che lavora per un pubblico può be– nissimo esser trascinato a speranze o illusioni che nel passat-0 lo sfioravano appena e comunque te– neva lontane. Ma non si tratta di rinnegare quello che è sopravvenuto, anzi non si deve essere stavo. revoli a priori di fronte a queste c-ose, si tratta invece di trovare in esse il proprio posto e di non confonderlo con quello di Claudio Villa o della bella Sofia Loren. Questi ultimi a buon diritto passano la vita a scalare i raggi dei riflettori dei festivals e dei premi e delle impaginazioni dei ro.. tocalchi, perchè tutto ciò è nato quasi esclusiva– mente per loro; ma che lo scrittore. il poeta. ve– dano negJi stessi elementi un mondo da conquistare. fa ridere. quando non intristisce o irrita. E' evi– dente infatti che quel tipo di vita pubblica. almeno ai nostri giorni, va in proporzione d..scendente quanto più l'impegno dell'uomo, che in qualche senso appartiene al pubblico. sale nella scala tra– dizionale dei valori delle attività creat:ve. So bene che le comparazioni di questo .!(enere sono a dopp:o taglio e antipatiche. ma vorrei che tosse pacifica– mente consentito che. anche nel costume attuale. la !unzione e la dignità di un poeta è, non diciamo maggiore. ma molto diversa da quella di un can– tante della televisione o di una stella del cine– matografo. Questo forse, più che ai poeti stessi. occorre– rebbe rammentarlo ai professionisti della organiz... zazione delle feste, dei premi, dei concorsi, dei balli, i qua1i in genere, tra le une e l e altre cose non distinguono molto e si comporta.no alla stessa manier'a senza supporre co munque una differenza. L'ottimismo è l'oppio degli illusi, è un vizio forse, ma non sono qualche volta, proprio i vizi che aiutano a vivere? perciò non rinunciamoci nem– meno quest'anno e. prima di ritornare a toni di protesta e di scontentezza, ad aspre voci di con– danna, ricordiamoci che fortunatamente siamo otti– misti e malgrado tutto, crediamo in ciò che accadrà aqche se, appena accaduto. non ci crederemo più: lasciamoci dunque prendere dalla dolcezza della speranza che le esperienze dell'anno che muore portino qualche lume al nostro comportamento. alle nostre abitudini; se non qualche lume, qualche nau– sea, qualche pesante segno di stanchezza. qualche d~siderio di solitudine, di lavoro in silenzio, di rac– coglimento dinnanzi al da farsi. qualche velleità di rispetto per noi stessi che ci induca ad una serena limitazione delle nostre consuetudini. a saper r:Het– tere prima di allungare la mano a qualsiasi offe:-ta purché sia una offerta. GUGUEL.,tO PETRONl slone di una v.it~ popolare m- !ifani, scrive, rappresentano infll.J;enza del sangue tedesco non dev'essere sottovalutata. o.ral tr.a gli a.Itri ! 1on e_ran~ tegra e non vizia ta nel fondo nella composita della popo- ereditato dal padre. Senza quel collegio e senza p!U g.li Slf:SS1.nei suoi ri– di falsa comprensione. iner- !azione italiana dove ele- Non vi è in questa affer- D'Annunzio in quegli anni guar di egli S! ve deva CO· te e tutta minata di cerebrali· menti tanto diversi si incon- mazione alcuna intenzione andato in Francia in un glo- stretto a c~mb1are fotalmen– tà, per capire Roma nella sue trano e si fondono lé! v:iri- peggiorativa od anche limi- rioso esilio !orse Curtinç ~e v':rso d1 loro. Ciò poteva s?tterranea e febbr-ile ten,. }j~à.t~o~~esto punto insiste ~~!\~:onf:r::nbt:arÌ~s~r~~tt: ~i~!ertscrf~~re~{f~~r:1ctèdo~l :i'f1c~ 1 1 ad~ ~iu~l;\~~~~Wti~~: LE SUE POESIE PIA.CEVANO Al DELl{)ATI ... * SlOne. . . . Chiunque abbia conosciu• le nostre convinzioni. Indi- dono era in lui innato e nes: morale. mag~n rehg.10~0. Per . Tali m, sembrano 1,req01• to veramente Curzio Mala- care una nazionalità od una suno pctrà contestargli d1 q~el tanto d1 femmm1le che siti di questo libretto dove parte ed abbia avuto con lui razza non significa sottoli- essere stato un prosatore as- v1 era nel suo. carattere una "periferia"' e "centro'' s'ln• rapporti non superficiali sa neare un pregio od un di• sa~ n.o~evole ~ nei libri mi- volta operato 11camb1amen– contrano nell'uguale passione quanto la sua natura fosse fetto ma soltanto designare g.hori mdubb1.amente ui:i a~- lo Malaparte non potevfa am– che un po' ricorda gl! scorci femminile. Solo tenendo un colore. un aspetto parti• Lista. non sarebbe mai d1- me~tere che. le cose ossero sonori di Berilli, o quelli Clu- conto di questa femminilità colare atto a facilitare la venuto Curzio Ma.laparte, m~. st ate divfrs':· . t viali .di Bartolini. e in q~al• i~~~~~~e /~/~~e c:Ja!~~~~t!! d~~~ei~~~e~::g~fàa~~ uens~ !~{~~t~ 01rt~ip~~~~a 1 ~n~:f1t quest~~~~~~r iermes~ft!~! i~~ ~h~ tre.tto - ~ove maggiore ~e atteggi~m~hti e parole in sere soJtanto Curzio Mala- genza e qualità polemiche ter!)retaztom errate e . fan. e 11 senso d~ll urbano -. te continuo contrasto, dettati parte, oriundo pratPse e fi. ma non avr!?bbe alzato. Ja tas1~s.e delle sue e~penenze pensare a Vigolo peHeprtno. evidenteme;nte dal capriccio, glio del popolo, l'elemento voce, e non s1 sarebbe spmto parigme. ~anto d1v«:rse e ll vecchio poeta Salrnon Ci ha dato * ,·ecenternente una no teva lissima prova d~ vi rtuo11smo di * RENATO MUC{)I Si noti l'attacco. il punto dalla volubilità. Una quali- germanico era a sua insa• nellt: alte sfere. della. ~oc1e- c~ntrastant1. In Fran~1~ Curi di partenza, un po' mosso nel tà che tutti riconoscono ai puta in lui fortissimo a volte tà ~1 Ror:na e d1 Pang1. f 1d f9~I ~alaparte {aP!!~ ~~ suo. andante che di lontano, toscani è il senso della mi- determinante. Anche se per- addita.rgh la s~rada de a . opo a.ver. ~scid O e i,; verso le fine di questo primo sura, in tutto. Malaparte ne sonalmente non lo avessi co- frarycia fu G_abriele e senz!I $\~°mea la .d•r:: 1 ~ifo ae com André Salmon (il suo co- rono i suoi regni. mente compiaciuto a pensar· produciamo nel testo origi– "capitolo" si rifà al toho bel• era assolutamente sprovvi- nosciuto nel 1924 a ~logna il discorso di Quarto Curti- licafe ~i~~nd/ che concer: gnome rima con Breton e Lucien Farnoux-Reynaud le, a cantarsele entro di sé, nale, Integri e puri. anche liano. 8 quel che di fertile sto. Il di~etto ma~g1ore di come Suckei:t ~vre1 . avut(? no Sucket d ~1 av~ebb d· for- ~ono la sua biografia. A Pa- Aragon. ma altri accosta- ha s~rilt<:>di lul: e( ...) le sue prima di dettarle. per dimostrare e<>me un te I carat• e Maledetti Toscani> come troppe occasioni e di ogm se pensa O I u.ggi.re 1 . c~~ ri i dove ià contava ual- menti non sarebbero possl· poesie p1acevano ai delicati Vocalizzi erchè la 6 ingo- semplice esercizio di stile :canzr~tu~~ res ne Id di di molti altri libri suoi com- genere per veder spuntare sa pr a~ruolab' ttora~isr t cte arnie/ pubblicò aiuni bili) è nato a Parigi boule- e al frenetici dell'originalità. tarità di q~efte pice<>lecstan- possa divenire arte se a far– ere e a ., voce !flava a 11 presi e Kaputt> e e La Pel- Curt Erìch Su ckert sotto il ~o ra 1 com a en I e e mesi dopo in lingua francese vard Voltaire il 4 ottobre Esse erano il prodotto di un ze> è rappresentata dal fat- lo è un autentico poeta. Trastevere anonime .. ne 8 le>. che a_ll't":stero ru.r~no i ~anto di Mal !ipar.te .. Nella rgonne. . • Tecnica del Colpo di Sta. d.el 1881 da Em}le, acqua!or- vero, di un raro poeta. Ten- to che, in luo O della rima. STEPHANITE sua stor~ellante enf~s1. • Da suo 1 magg1or1 successi e ap-1 vita come negli scritti . c.Ka- D~ q~esta avvei:itura g1~- to 1>, il libro suo più si)i!:n i-t1st a c~ampeno1s, e da. ma- dres Can~illes è una raccolta regna in esse l'assonanza vo- n sait dire: poudinpe. lc.ntano i ga.zom.etn .e San p~nto. l'asso_l1;1ta.n:iancanz~ put~ >. • La _Pelle> ed I la- vamle e nat~ po,. tutto 11 ficativo, la cui stampa per dre nativa del. Cambrés1s. Da di piccoh capo~avort del rac- calica, e questa. in confor- {aodioudou.. mo.mo. . PietrQ - porta oltre t ponti d1 ~lSI.J;ra, ~1 hmit~ e d1 yon tea.trai! ~ppartengono re.sto, dal pr1!110.libro e La i riferimenti e le allusioni giovane, viaggiò molto con la conto. Romanzi quali La Né- mità della norma impostasi ca, il fut de ta classe d Rolhn, il Teve-re mansueto - che ·eqU11lbrio. Ai toscani anche m proprio ed m assoluto a Rivolta dei Santi Maledet- politiche era stata proibita sua famiglia; poi. rlto!~ò so- presse du s.acré-Coeur, ca. dall'Autore, si sviluppa se- . (Mallanné. in Italia dalla censura fa. lo in Russia, dove. d1s1mpe- pOral Vatentme, e soprattut· condo l'ordine grammaticale Hl!IO$iLe mag1.Ste, N retrcme scista. Si iniziò allora il pe- gnò lé mansioni d'1i:11-piegato lo l'Entreprei:eur d'Illumi· delle cinque vocali: a, e, L Uut mtJ" riodo più fortunato e bril- presso . la cancelleria della nations sono insieme nuovi o. u. Valga un esempio 8 Trop t6t pou, que l'l!Jèçe Domenico Purificato: •Gaeta.• !ante della permanenza di ambasciata francese. Tornò quanto alla formula e per- maggior chiarimento· {apprenne phu de rnou ~!al~,i~~!~~ dai~~~i.b~!rs~t ~~:n~~b~tt~a~~g~en~loe~:03~01 ~1c1.~J~~ti quanto al pensiero REUSSIR · n aanfe de sonrs":!t;:it"e:mu. r;!~p~di~or~te~t;anr~rd p~r~~~~=~ !:r:r:;:c~ ;ln~nt~iu~~· J1~ A~~é pe~~r!o~i{oril:~gè ori~ ~~afto.::;e m1~~:e~~e da~!;~:r: ClRCOSTANCES mente il lancio del volume casso. Difese e propagò i vecchio poeta, qualche tem· . . C1 éih.er ~~~~,. d:. ':Ut°:~e! c~:,r:: al quale la critica pari~ina. principi del Cubismo unita- po fa. Ci ha voluto fare omag- Qui le tromp.ait avec !e (d'Air' gli ambienti politici intel- mente ed Apcllina1re. e con glo - graditissimo omaggio 11 (~itrecteu~ d un dr. Galets pou, \(o.nei mu dear; lettuali e mondani· fecero quest'ultimo, unitamente a - 1 della sua più recente rac- sut se to.1re et n eu, poin; Pou, Mer,, qu·e son ·coeu, odo,; una caldissima acco~lienza. Max Jacob, rondò Le Festin colta di versi Intitolata: Vo- C'est d iu· , fe t tot~e Des oers tendru su., des oeu/3 In brevissimo tempo Cur- d.'Esope, una rivista che mo· caltses. La d~lca, impron~- 1 qu apcb~l1~ ~oi~!,e. ldurs. ~~so Mn~:~;teund~ve~c~Ìtti:; ~~~v~ fg~da~ou~oe~oP~uei' }~~~ }~ana~!!e,td~~!z1c°o~i!e. ~o¼ei~~ E' una prova di virtuosi- L;o:i:1~~,tRf.'a!~,?i~;!;re 1~entt:~~topir!~~ si;;~r:;~ ieer~it i~g~~ta~~~se:ta q~~~ ~~~~;, ~!~~We.~~~~a~~xd'~~ ~~:ie u;al~~~. ~e J~ciuid~i La cho.!r qui se ,econ!1~:;;: biente: vedendosi apprezza- tempo, cui collaborarono i più poètp Jrançais •. ll libro, Jet- lettore. nory esce affatto stan: Plus tnste du tout. Je veu.x I to si sentiva compreso. Tut- bei nomi della letteratura e tori. è dunque dedicato an- co o affaticato. Qui. il pan . [dire tavia il pe'riodo di luna di della poesia francesi. (In epi- che a voi. de~la rima. l'asso~anza .. ob- Jadis avec /Iute ou Mondor, miele fra Jui e la città non grare ad ogni numero si leg- La raccolta farebbe asse- bllgata ~ome le rime dt un ,\forte dont ta btondeur peraure. durò a lungo. L'anno se- geva: «Difesa e illustrazione> gnare André Salmon al sonetto. 1~cita al più impen· LA DE~NitRE A ?.rERY "Uente e Le Bonhomme Le- dell'alta letteratura e del li- R,rupp9 dei poeti fantaisistes satl scatti della fantasia, dà dne LE PAON rÌine >, pubblicalo pure sol- rismo in prosa e in poefia•) tsotto la cui orbita I critici libero corso ai più imprevi· Paon je n·aurais pas osé crolre ... tanto in francese. sollevò un Amico di Carco e di Mac appunto lo compresero quan- stl giochi dell'tmmaginazto· s .~! certo interesse ma non au- Orlan, di Vlaminck e di Utrll- do era alle prime armi) e li ne, che mai come in queste Si loin deoo.nt l'dpt des star 3• mentò il presti)i!:io dello lo, divenne critico e storico titolo di essa è pienamente piccole e brevi poesie si ri· Cest u ne biond e sans m ustère scrittore. l\talaparte vi ac• di questi ultimi, come lo fu giustificato. vela davvero e la pazza di Qui l'obscur cependo.nt attirf'. centua\'a il lato politico del- di Henrl Rousseau. Il Doga- Vocalizzi. tutti vocalizzi. casa•. Merv Lo.ure nt, baisse le store. le sue preoccupazioni intel- niere. e di altri pltton famo- dalla pmna all'ultima poe· Spigolando nella raccolta. Oh! ... Gaudeamu.s i91tur... lettuali. Pari~i avrebbe pre- si. Fu per venticinque anm sia: poesie quasi tutte di cin· dove il tema letterario ricor- RUE DE ROME ferito quello artistico e Jet- corrispondente del Petit Pa- que ·versi. agili fresche so· re frequentissimo, abbiamo Le rapide di:t-sept passa terario. L'attualità sola e ve- risien e autore di un repor- nore. che traggono l'ispira• trovato, salvo errore. cinque Le Mo.Ure /ut a Condorcec. ro può provocare un succes- tage sulla guerra di Spagna zione e l'occasione dai temi. e vocazioni>. su Stèphane Au.ssi déda1gneu..r que prèc1s. f~r!~\:P~tg~o,~u;l!i ~;~ea~~t ~h~ g~~:-ga~ 1nridjidl~i~fir~~~ ~t~ir~~e:itie \~:i~ 1fi;attgf~~nè ~:~~rn;:~e:bo~chtrrl~eJ~=~~= E~s:;y:,:' qi'il t~!: 1 iar!:: e dir~~e. s~c~e~~otrfi~~t!f;'~~1 ra~~~~g;1~~à1~!~~!~t:ésass1u~ ~~~~~e d~!v~ive~~~f":~Òr~~~ I ~e~~ec:1t~~r!s!~ms~~~e~li d~l: RENATO ~~~e~c:u.
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