la Fiera Letteraria - XII - n. 29 - 21 luglio 1957

Pag. 4 LA l'IERA LETTERARIA LA MORTE DI UN PITTORE ITALIANO Ricordo l\lanllo Giarr-izzo: •Maternità» * Manlio Giarrizzo SINTESI D SPAZI ECOLORE * ,li JlliVCE1\IZQ CIABDQ Uno dei dati singolari della lavoro. per quanto non gli Cli è cuc trasferitosi a Na- ma$Sirna rrnquista dcll"artista personalità di Manlio Giardz- mancassero riconoscimenti cd poli, da msegnante nell'Acca- che sa ormai quello che vuole. zo. più ancora negli ultimi a!!erma:tfoni. Non chi? per demia di Belle Arti, già opc- Comunque si vogliano con– anni, è stato un de.liberato d1- questo ne venisse compromes- ravano m Giarrlzzo i contatti siderate, i risultati di tale de– stacco dall'ambiente artlsuco sa la nativa carica di senti- con la grande tradizione loca- flnitivo suo orientamento te– napoletano. pure se egh par- menio di meridionale venuto le. dal Seicento a Mancuu. la stimonlano d,.lla moralità, del– tec1passe con assiduità alte su nella solare esuberanza del- quale. come toleva confidare la preparazione culturale e mostre più importanti. Vi in- la terra siciliana. Può darsi agli amici, lo aveva finalmen- del!' lnte11igcnza di un pittore f!ul certo Ja perdita d(lJ"unico anzi che 11 continuo concen- te avviato alla penetrazione di che deil'arfe ebbe una conce– figlio, morto in tenera età. una trarsi rn se stesso, la sua ma- un naturalismo fondato sul1'in-1zione quasi rellglosa. sopra~ut– dt quelle svolte doloro!le. del- nlfesta refrattarietà ad una fa- dagine rigorosa Jellc !orna• to d_is1ntere~sata. La ultima la vita che incidono nel viv9. cile socievolezza. formalistica Da allora, fino al 1940: !u un espe:1enza d1 .Giarr!i;zo non fu specie in esseri Jegat1. come e non impegnatfra. abbiano susseguirsi d1.. tentativi. dt perciò. co_m.cin a_ 1 trt casi. di- ~~!ni:lia~uliJ°at~~:! 01 Gi:r~~~~ ~~ì's~r~\~ci~~:~;i:z~otl~~:~~ ~h: ~!'J1~e 5 :Upd~ p ':i d~~~~i!~1e~~ i~~laJ~a rlt~~~u::. ~naa rl~~:~ già per temperameJ"to piutto- via via dovevano portarlo. conledomsmo. fine a se ~tesso.I zlo~e logica del travag11 di sto riservato. ah,entò un soli- la revisione tofale del proble- sempre più tese al. raggiungi- una natura quanto mai ricca tario. Non sfuggh-a Ja campa- ma della pittura, ai primi po- men~o di. un r~spiro ?';>etico e sensibile. di un pittor~ gnia ma nemmeno la cercava. sti dell'arte italiana. ed alla n)Jtrtto d1 valori pittorici pu- cui forse difettò la grazia di Quaicosa di amaro velava di accetta1ione di un astrattismo rl. Nature mor:e e paesaggi aver fede nelle proprie capa• ':1e~~inci:~r il p~~o :~f~sicad!lfè ~one ~naw~a r::t~~ato dalla d- ~~~~~z/~etrihe\\~er~~!~rh~! cità, La mort~ ha colto. rarti- occhiaie infossate. C::olpassare Forse fermentavano in lui secazloni. deFi.a sua _v1s1oncsta quando già cominciava. a del tempo, fu sempre meno anche uo·ansia di evaslone. il S':)ffurn d1 malmcon~ca mterl(?- raccogliere i frutti di u~a ·vita contento di sé e del proprio tedio di una esistenza chiusa rllà .. Peraltro. pure m quel dt• bene spesa al servizio d1 ditfi– ad altri interessi che non fos- plntl. che corncldevano con Jli cfli. suggestive idealità. Ben ,-----------------------------------------, sero quelli dell'arte. Le opere anni .della maturità. e:a fa~~ altro di valido ovrebbe certo ~r!~aero Pf;sa~isur~uoler/,:nn~: !~~~!~!1:-~u~;:s~o~:rc: ~rt~~~ potttt~ dare ancora all'art:. E Ha contribuito a, spezzare l'angustia del vedutismo meridionale * di FORTUNA'l'O Bl<:LLONZI La cultura degli artisti contemporanei è molto esteso e varia. anche se non sempre approfondite; e chi si ponga a cercare ed a elencare le fonti del loro lin– guaggio delinea per l'ennesima volta un cammino curio– so. fatto del più diversi incontri. tutti però egualmente testimoni ,della istanza anticlasslca che è tipica dell'arte di oggi e tutti. anche. sollecitati dall'assillo di una no– vità che divora se stessa. non sentendosi mai sazia. Tra questi incontri. per un pittore che vuole re– stare sostanzialmente fedele a.Ila tlguratlvità come suol dirsi. cioè alla,rapprcsentatività (agli altri. al non figu– rativi. verrebbe voglia di chiedere che cosa sarà mai una statua o un quadro che non sia un'opera rapprC!– sentaliva) contano principalmente quelli con un gene– rico e generale primitivismo: dai graffiti delle caverne in poi. compresivi le coltivate. intellettualistiche elabo– razioni moderne della barbarie antica e recente, euro– pea ed extraeuropea. che sempre rimane, In qualche modo. fuori del tempo, anzi senza tempo. Composizioni come quella grande ,.. Il cane. la vacca e la luna .... che figurava al centro della ..personale» di Giarrlzzo nell'ultima Quadriennale romana (un largo intarsio di animali e di paesaggio coinvolti in una sin– tesi di nobilissimo valore decoratvo) hanno dietro di sè la Jeziont> della pittura rupestre come stimolo a rendere della realtà una immagine che valga. diremmo, da stru– mento magico di :possesso delle cose. E il Glarrizzo in– tende bene - con bel disegno, vigoroso, concluso: con bel calore, appropriatamente sobrio ma non povero, del– la sobrietà che appunto concorre alla resa monumentale e fantastica delle cose - la possibilità di stabilire tra l'uomo e il mondo fisico, in ampie pagine come questa che hCl citato. un rapporto che sia più umano di qurllo =~;ffif.{:i~~m~~~eu~f! 1 ti~n°e~li!!~~~a~~~ f.~~~}~~e i~;!g~~;~ in un ~ew.> quanto tragico .. solltarlo ». e di quello esa– speratn:nc11te collettivistico che. fatalmente mortificando lo slancio spirituale, conduce all'oggettivismo Illusorio della 1tlUtile oleografia. (';tarJ izzo appartiene al numero degli artisti che fannu ,csoro delle es-perlenze della pittura contempora– ne:> ili quella autonomia di visione che è cominciata con l'irnpl'essionismo; ma che non perdono il contatto con h .-~altà fenomenica dalla quale non sembra possibi!e 01é,;eindere; e nel mondo d'oggi, cosi amaramente dis– •vdato. che ha fatto idolo proprio della dialettica he– cc;iana come metodo diventato fine a se stesso epperò -:1unto alla assolutezza del non assoluto. tentano la sln– ~csi di astrazione e di concretezza che pare essere l'uni– "v modo vero deJl'arte. la quale in tutta la sua storia ~1 si mostra per un verso dentro la realtà e per altro vcrso fuori di essa. Nè è ultimo o piccolo merito del Giarriz.zo l'avere r.v,1trjbuito. col proprio lavoro e col proprio successo. 1.:1. spezzare l'angustia del vedutismo merldioo1le. FORTUNATO BELLONZI Visioni un po' sognote * di COST.'l.'°Z.l I.ORENZE'l'TI pos..itive evoluzioni. e la cri- lermo_ nel~a s~esura della ~u- tuttavia. al momento ln cu1 ha tica italhma non mancò di de- pcrficie plttor1ca. a tesserine concluso la sua stagione ter• cretare alrartlsta uno di quei compatte Intrise di vitalità. rena. Glarrizzo aveva già Manlio Giarrizzo: • Paesaggio uolturno » Manlio Giarrizzo INVENZIONE FANTASTICA * di GlJIDO B:IIJLO La mostra ciclica di Manlio Giarrizzo, alla galleria San Fedele di Milano nel marzo del '57, pochi mesi prima dell'immatura scomparsa del pittore, ebbe un particolare richiamo critico: rivelò la nuova apertura internazionale di Giarrizzo, che dalla nativa Palermo, dopo essere stato per molti anni a Napoli, si era alla fine stabilito a Milano, dove ricopriva da titolare una cattedra di pittura all'Accademia di Brera. Già all'ultima Quadriennale romana avevo notato, tra le altre, una sua composizione, • Il cane, la muc– ca e la luna »: lo schema cubista non aboliva ancora certa stilizzazione di origine naturalistica. Ma il pit• tore tendeva già con chiareu.a all'Invenzione ranta– stica. Più che del cubismo, c'era l'eco di antiche remi– niscenze medioevali, assimilate a lun,go dall'artista fin dalla sua giovinezz.a, a contatto coi mosaici di Pa– lermo e di Monreale. Nell'ampia mostra ella galleria San Fedele dl Mi– lano, Giarrizzo rivelava di essersi orientato con mag– giore libertà verso la pura invenzione dell'immagine: di un·i(l'lmogine che, in queste sue opere, risulta come la sintesi mentale, e tuttavia sensibile nei ritmi degli spezi e dei colori, di esperienze direttamente vissute. Più che alla poetica cubista, Glarrizzo sembrava ri– collegarsi alla dinamica e all'ambientazione di origine futurista. Se alcune composizioni ancora non eliminavano del tutto residui esternamente naturalistici. restando in un involontario compromesso, altre - fra cui spe– cialmente •Viaggio In filobus», oltre che il •Balletto» - rivelano la chiarezza di una nuova pittura murale: i valori compositivi, nei richiami degli spazi che dan– no valore alle luci risolte tn superfici cromatiche, su– perano qui ogni valore illustrativo: si risolvono in ar– monia d'immagine. Manlio Giarrizzo, con questo suo e Viaggio in Fi– lobus», mostra di e vere assimilato le premesse di una cultura internazionale, da alcuni anni sentita da lui soprattutto nell'esigenza della vasta parete: con una gi;:gibe~~~ ~1~an~~lla cfi;:1~~~ tr:!/er?ua°'~:po~flet;! 7 C:f~fe~! ~';:~_~/~!;r~!;\~~~ u::i~a~~~ Fe~re., ~~~::n:: 1 ,a ~:~fi;irti:~~~ ~~~cs~s;~ ~~~11 ·v~~o~~ucte~ 0 '~\- ~!t~f~ 1 t;;;:gin~~rale esaltazione ~~Waeg~t~~laudet~ st ~it~~r~ili 1~~~ f: 0 ~~~~=ti~fù c~~·ti~~; ~:!~~~~n~t~l~~~~ 1 ~h:.ic~~e~t ;~i ~i;~a driv;/t~~or/'~'fs~;tj:°ri~~= .:a.dela povertd d~;. mezzl d/ ~ortca ,torgeva 7'~-a in lui z,cane, d~acc~ e l~na.,.. e ,,, ~\U· uubbi. di ricerche. Quadn CO- Poi 1a guerra, poi il dovere ridionaJe de,!!;11 ultimi cinquan- la sua coerenza di artista, delle sue prime lmma ... ini nascere che è di questl ulttml ~I egl:S~~:;~~aia, ... __:__ ldell~co;~: p~e:si~e d~~" 0 co°rr~~. !?t:; g\~}~ ... cu:ztyo:~u1:n:.f,7!~o ;~j ~aecc~ ~ili~b;:n: ;;,~lOd~:~~·~d~ 1:. ~~?al~osf1~i:~~ ;rn~e~azr:4~~ ranni. Un ?Osto che sicura- alle ultime, Cino all'improvvisa scomoarse. o dieci ann~ l'affermazione pie- vertd dei mte1 mezzi e mi posi della p1t~ra europea di. og1,f rtt'!}O classico, largo. attraver- dei punU di arnvo. e non La ripresa segnò per Giarrlz- mente gli• rimarrà GUIDO BALLO na della sua robusta persona- a. la~o,:are duramente per ar- che ormai pene~ra~ano hb~re so Il quale passa la favola det• solo nella carriera dì un ptt- zo, come r,er altri a NapoU VINCEN_z_o_c_,_"_n_o_o _ ~-:_-:_-:_-:_-:_-:_-:_-:_-:_-:_-:_-:_-=_-=_-=_- li.l:à che lo pone tra i mag- r10:htrh :· , , a1,1~he neue reg1on, s~!• tton le /onne ..!1a~raJI .,... tore. della sua generazione, anche i,iori artisti italiani di oooi. Ebbe ~n\z10allora 1 1 tormen- p1.u .strett4mtnte tradt-lottatl- L,4 .SPt'l!t.alttd_. de_llt sut. btfl. Nella prima formazione de- l 'imz.io del riesame totale dei ev:f,;.d~~: f:ain;:~t~re ell~v~:~ to del dipingere dal v~rC?men- st iche. . . . . de~ica~~~0st ru-1o~i/he SL po- gll anni giovanili, più che l'm- concetti, estetici e filosofici. pu11to di arrivo bisoana, se f~p:;~a~~o /~; 1 ,~d!~~~s1;~ 0 z:e af~ sc~ft~~\;~,7~ 0st Giad~ 1 rizigni to1:;, ~~o~imen!:":f 0 ~tor~~{ r~lf\~ ~fagn"oamce~~~in~~~ t ·ro~6re/~ 1 ~~·a[~~ti c~r~U~npft~~~~tah:1~!~ ft_r~~;~irs~re.d~ nfi:t ~~ft~ir~~ !:e'i/! 10 ~ro' 0 ~!~btl~d a~;;::.~~~~: ~tZ: ;~f~o;' p 1 ~~i~ 0 o, s:,~;4;fei;: iaa;: !~n~~~~ta':':z~s~e~~ia;g ~~f:~;t~nele e PJ~\ur~uo'::,~sl~~ l ~!r a 11~~ 0~à~r~I Si~ 1~~ ~~rt?j chian.re gh tncontn che la- fedelmente lega.io al soggetto caiioni piene d.1 umanitd. con nor1. a calde note dt marrone Monreale da cm trasSP. certe fortemente u bisogno di rltor– sc1arono le orme p1u profan• come un neorealista anttlet• una cari-ca cLi esperienza tule O di ruggme, rotte da squiL- preziosttà di colore e di ma-1 nare alla semplicità. a1 discorsi de ~ella sua acutissuna sensi- tera. che potè raogwngere quelh1 tanti bianco-avono Trasparen- tena, e quell aria un po tra- plani. al candore del senti– billta La conquista della bellJ mu srntest formale che rende prt- ti tinte auree O rosa appa-'SltO sognata delle sue figure che mento creativo Egli cercb d1 C, s1 renderd conto così dt tena e tl r1fugg1re dalle for- z10s0 il suo attuale operar~ e pallido azzurro mostrano la sempre affioreranno in segu1to,lattuallzzare gli msegnamenti La sua vena più autenti * quel processo oraduale dt re- me arbitrarie furono costanti Questa sua espressione u1ti- sqiusita semt~i h ta del colo- anche nelle puntate fugaci nel del passato m alcune compo- ~!!~~~~e ~~ce;~,~ t"~~~;u:~ c~~l~ 1 rr:~:ri: 1 ,:~si:e~:r!o~!i, fattt ::!~ ;:;,e~ p::; 1 :d:a e"'~!~:r~ ns/~ questa fase G1arn==o toc ~!f~~vei:~1ii:~;er! 0 ~~~i° pe~ 1 !!~~on;s~!~d~·n~~c~~lt~;at~ I~~\; cli e A n ljO Il I R BI ERI qui st a delle forme attualt sia aUa Biennale d1 Venezia del tardivo approdo al gusto deL- ca un organicità rara. raltro obbedivano più al de- sempre venivano restituite rn La. sorte e stata spietata con cui è tro O res L espres.1tone meditata e con- 19./:!,a Milano nel novembri l astratto, m cui man.chi la Fra le tele recenu St osserm s1der10 del pittore d1 romperla espressioni com !ncentl Negli Glarn:zo, che I ha c l i pp P to per trac- La ~~dernaà della pittura di sapevole di una anìertorità, dt 194' a Roma net 1943 ed o vena emotiva e un impe- nella sua stupefatta fissita at con le piattezze del gusto pro- schemi troppo scopertamente t ri opto e ciare la storia Gtarri~~o. S03tenuta e 111ustt- un approfondimento della pro- NapÒh nel 1945 e 1946 otten- 0110 straordinariamente auste• mosfenca il "'Paesaggio not l\nnciaJe che non a vere e medttatl affiorava un decorn- f. ri°llcato prop ; quando, nel- Bastt dire che. a Napolt. Ac- f1cata da un'alacre cultura fì– pr1a sp1ntuahtd e del dom1n1.:Jne successt notevoli m~ nono- ro Nelle compos1z1om 'piant turno,. neJ fluido gng1ore del proprie 'sollecttaztom mter1on L1vlsmo alquanto d1 mamera f ac~e 7ftunt .dsffva racco- cadem1a e Istituto d'arte sono gurale. non è restata tnd1ffe– d1 una stmpre più larga cui- stante l a.,cesa alla ~rande no cr~mat1c1 St coordinano ra$J fe ombre diafane, la ~ Fun1:o- Fu il periodo delle voste com-1 che male si accordaYa con 1à g ter ~ I mtrr° e la sua trr l due centrt propulson del dt- rente nè all'apporto della scom– tura fiourat1va torietd egli fu pervaso da u11a 111u11gono legami tntlm1 • t vo- are,. m cut e raggiunta com- poslz1on1 con figure all'aper- irrequietezza del pittore Per vay rn a 111ornaa eg t aveva i- ventre aruu,co e che net 'f'an- pos1z1one cubista, ruenuta so- G1arr1uo non può essere m.sodd~faztone cre9Cente cltt lumi ~1 compongono !e.condo penetra...-icne dell,uomo della to. nel1e quali la retorica del I altra via egil perverrà alla ~a mente trovato la vta, reallz- Qhl dell' tnseonamento vanno praitutto attraverso la malta dt– cot1/uso m un gruppo. tra , ·gli faceva iitiraveden nella rapporti strutturah irradianti n°Ju[i° e della ma1chma O tt class.tc1smo allora di moda scabra elementarità delle for- ~ato la propria vtsione. ragglun. cercati i PIU notevoli pttton la sintassi p1casstana, nè alla seguaci dt un programma este- strada intrapresa ti rt$'chto th da ciascun oggetto OQnt un j a t e~to.,.. mb ct.u e nott co- veniva 1n parte nscattata da me Nella moderrussima poe- 10 f 111a personale autonomia d oggi leztoiu del dinamumo plastico t..ico programma che spesso cadere 1n un ed~11zsmo amma magme trova 1l cardine delli.l or1-; ic l'' sem ran~ sottr inea un estro .?suberante pieno di tica deUe sintesi d1 spazi e co- crea wa. e la rtnoman=a lo Anche Giarriuo scopri tardi del pnmo futurismo. spegne I autonomia della crea- n,erato sua azione ogni rievocazione re td nt:n: mus1ca8e,Uo o stu- risorse Penodo eh~ ebbe U !ore giocate nella tessitura di aveva toccato, e sarebbe dtve11- la sua vena più autenttc~ e a Uno det temi che !o ha maa– zione artisti.ca soffocando :a La crisi spirituale che som.- il suo (mguagg10 poetico ~e;~i~ent~/!1noAn ... ch: ;;:Lea a'i~ momento più felice nel quadro 1 un ~ub1smo chlar1ficatore del- tara celebrità questo dopoguerra nsale, come giormmte interessato, in questi ltbertd fantastica Mt.pare elle mosse le coscienze nel dopo- •Donne a passeggio• deh1.1 tre O re ...Ta lta etre•, La siesra due figure nella ver-1la :mmaglne fantastica. Giar- Giarrtzzo, con Ctardo Notte. per gl,t altri, in ~ orrtsponden.za u1ttmi anni, è quello - anche fra la suo ltnca 1111...ialee li guerra e un penodo dt mter- Collezione f.1arzotto. ~ Cac1.1i. ,.Donnepe al sole.~ !èaurnc de enombra di un bosco, dt- rizzo finalmente taciterà tutte Brancacc10. Corrado Russo, se- con l acme dell ~.!penenza di esso dt pertinenza /u~rista _ suo PIU ricco canto di 0 '1'1 1 ru.:ione dal lavoro e di me- al cinghtale,,. della Galleria che stama--u,. ... Viaggio ,n P al' h I Je passate mqwetudini In una gmti dai PtU g10vant Sptnosa, vita e d1 stile. I mtegraJe im-ldella macduna, del veicolo tn• non ci sta dtsso~anza e nep- dttaz,ont lo portarono a va- d'Arte Moderna di Roma, filobus•. le-~1m"1agtn1 partec, lptnto Ja brava con vag I r - parola sarà la civiltà figura- Michele de Palma De Stefano, portanza della sua opera (a tesi, non nella lo.,-o strut,tura– pure una netta J rattura gheggiare una duciphna arti• .,Ballenna.,.. del Museo Civtc!) p no dt tma medesima ,ntmw fenment. a qualche famoso 11va europea d1 avangundla a e,,l ora msegu1tt dat g1ovants- contrasto delle due genera.ttoni htd da automa. ma nel! affa- Ct rt/aremo propno al!t1 stica piu serera forme prn di Torino, seg,iano le tappe sistan-a ltrtca precedente francese della fine placare la sua sete d1 ltbertà, smu. Giarrizzo operò nell'am- precedenti, che invece neah bile integrazione del! umano prei st oria della sua altlvit d dt euenziah Senti il bisogno di dt>I cammmo percorso che in ~ dello scorso secolo. da lut a fargli consegwrc quello spi- btlo dell Accademia napoletana anm deUa prtmlss1ma g1ovmez- sagome. gestt, volti I suot auro artista una revl.sione del concetto hnea ascendente porta alle o- COSTANZA LORE'.\'ZEITI esposto a Napoli net H)37 rttuale equllibno che è la un'azione nvoluz1onar1a, d1 za dettero tl megho dl loro) bus lampeggiano d1 n/lesst. dt stJ/~~a ~ 10 fa 1 :1~rm:' 1 ~~~veJ~j; 1.----------------------------------------------------------------. u: 1 n:t:~~:1~!~/irn~~at:~~~~on~~~t;:~~:~t~fv°: 1 ~ 1 ~· :~\e 1 :;~s;:; 1~~ le sue 1ele •Noue .., dipinto le, espressivo alle attuaH visio- gremita di allusioni e di rirmi 1~"'~"!' 0 ,eali z,ato ~e, fo,za po V E R o E G RA N DE MAN LI o ni. di,integrate negli elementi connmi alla intuizione della di nmmtsc !n.za e ... L Al~.ero ... obbiettivi, in vi.sta d'una nuova velocitd e df un certo umani- un paesaggio so!!n.ato, p1u che sintesi, è stato sempre appog- S!710. funzionale e insieme pa.,- r'!-ppresentato, diPt'}tO ,col.solo glato e riferito al dato d'una stonale; questa folla viene spez. a!uto. della me!710rta. e I antf- esperienza concreta e diretta. zettata e ricomposta nel conn- . ::~~~on!tcilf::~da co:el ~;l:aee~ Fi~~n~:i~ ~~or~an~~se~i;r~~~fà :;:i~rt~e~ * ~~ri~~u:1f·~~e~~~~:~~ :cc~d~ 1 ~1!1e~t~mf~:;~ f r 0 d~ò c~~· 1:'a~~~:se~7~revoNa v:~ ~rp~ ~:~ 11 :e~: 1 v'fr~t~eftd'~~::: d~llAttu.ale l\1_0~tra. ~te_t:o:a- moria legato a quel periodo di risveglio d: 1'/lJSEl'.»PE' sc1nHTJ,li() tona, arbitraria. inconcludente- 1ncui guaz- sibile nella determinazione di da. dell'ora. transeunte e im- zton~ /ccesa d, immagini me- artistico siciliano che ebbe inizio a Pa- c. U ,, zano gli uHimi .. provinciali,.. dell'arte ita- una presa immediata. non sce- placata. Le sue ultime pitiure nu;~~;~ in altre opere che lermo .intorno al 1925 e che portò alla ma di lui non si scriveva facilmente per Pure lo abbiamo sempre seguito: da una liana. persul~si di posse1ere la verità e dJ vr_a_ da con~ en.zi~ nalismt scola- a considerarle oggi (e vedemmo apparvero in mostre successi· ~~~1\~ p1~~~etisfu~tor;H;;ol:c~i~i~ti n~~ timore che l'esegesi non riuscisse all'altezza mostra di alcuni anni addietro in una gal- :~r:i:~f_l S~~z: rl~~~~~~°s~n! 1 ~~~~;zea, ~~r/~ SIICl.t ora .,i suo occhio s'era ultimamente, a Bari, le più bel- ve a Palermo, come la molto silenzio: Topazia Alliata. Alfonso AmoreJ• dell'opera esaminata: la problematica di leria romana ora scomparsa. in cui certe re~ chiarezza espressiva e sulla perfetta leggi- ~grs!ntim.~~t~e~laci~nf:rfa'!i~~ le e re.centi, scevre. ormai d'ogni ~:!!,~t~e~~la ... f(jl!:e:,~ g;f~~2i ~On~;J~l.o s:1v~:~:~ ~:;~~~Ìi.uai.e;a~:;~r~~ ;i1:~~~13atir~ifst~~z~u:i,~fen~=~~nigi;;ac~~: :i;i~~en;:es~~~annJt"in:e~~~~~~ai!it~lari:~~~ ~~~!~àr1!ell(~1:;;,~tf:~~i~i Gra1rr~~~~- il mondo ~i:u;; n::~o~~~d~el~~os~~r:~~ ~not~~:~:neoo;tr~tl~;pa~o,~nec: è una spontaneitd immagino- Vittorio Corona. Emilio Greco. Renato genze culturali ed empiti genuinamente ar• fondibile, alle sue opere degli ultimi anni. Vive e vivrà oltre ~a vita terrena del- dimensione della contempla- nella meatizia del rimpianto _ :~Ìis~:~r:h/~o~tn1:e?~i q~:!~; Guttuso. M.M. Lazzaro. Lia Pasqualino tisUci. Nei rt3rardi di tanti rtrj era !~elle che a qu3:1cuno sen;brarono un salto nel l'artista: poiché per lui. come per altri arti- zlone. dove ogni oggetto. moto un po' quasi .simbolo della sua suo primo periodo quando il ~a 0 ~~-I ~ 1 f~r:j:~ 0 ·al~r~~~~ero~~h~~~~~~-c;ri:; ~~t~:se::egf e ii~~~:~ (~~e~~~! a~~· t:og;;oaf; d~1~~v~;· ~~eu~o1e~o 0 m~:~~e~~/e:rn ~~i ~~li~! ;1~~~b:a 0 ~~r~~?!eaJ:s:~t~h~ell-~o~~ri: :n~g~ruaovvaen::::i1o~~~s~~st iu~: ,~est\:rs~iv~~s~l:a:~~:;:~~~~ ca~; ~~~s~su~h~;;rieb~~/o;tea;:o P'f: ~ua~rn~u:~~v~ro::d1:~ga~o, a~~~~n~~f ~ :~~~!fif!e)Qu~I~~:tr~¼tst~h~~rope~o~~~~~r~pi~j ~S!:bi;~~f ~1! i~~:~~i;fà~~fiofi~~{~! ~~~ d~o~f;r~~~d~~e s~e ri~~~~at;~r~!~~fa~~n~~ ~~~~ '1~{:ip~7:o dee! l;e~~~r~[~~; :~af!~~c:~aa~~P~~~~~b~s~i1:::; ne;r::!~;::· neffamjiente sid- fare Il gusto all'arte moderna. frequentan- Giarrizzo. invece. necessitava altro lavorlo, ormai la metrica sottilizzata sino al puro non sbagltare as<;erendo che alla trascuratezza profonda. pu.,- .~estando .sotto- d'una sintesi che. dell'attimo liano dove egli viveva ancora donC?gli studi. visitandone le mostre e seri- un Pi.ù afpr~folìndito impeg~~ a~alltipo 5 e u~ rispetto di un·mteriore esigenza ritmica. la con cui fu in vita guardato dal responsabili messa ad una p1u alta evid~n.:a che fugge, offrisse una visiolle si seguiva il tardo palizzi.smo vcndone anchd con hun·an;ia di penetra~ :~J~do 0n: 0 e. al~u1~:· ~;:;;~n.Jl sc~::::~nt 1~ intelligibilità e l'insostituibile rigore creativo dell'andamento artistico di oggi subentrerà formale. stremia,!1ente ~aggmn- ri..:ca, inten.sa ., perspicua, .sca- veri.stico e il f1.o~~1}ianismo e ~vi~q~mf:~m;~~n~ti. 1:a h~i s:~rrGiar- esplicito rl~ntimento da noi manifestato ~~l~enu~~ar~i~\·à ~~ 1 t~~~! ~~~p~~~f~~sde~~ ~~J:i d1~~~at~ac~~!~~oe;~;:e:;a:~~:~· e~~ ta/de~èp;:f ~!:tuledirt;;~~-he di~~~~{~~~ ':s'Zt~;~a d~~i° :i~~~~~; ~!~!r~~aprz:o;i~~ialit/';;f1 ';;~: ~~~~~/r:o~~m;it::,~;~l i~i~edra~~a~i~ f/1~ d1 ~~~ 0 ~\~ ~~U~a~~t1s~l~:::;,i:ss~ 1 &}!~:~~ nitiva inediti e con le sue wggestioni, risul- d!· d~a~it;~izl 0 ~!a~~ 1~!f~1~!~i della plttura ~~a,~;;zz: c~~t~~~;!re s~~7f:n:~Ù fg~~;:!i c~:ll~e j/t~ure e con i ;;t;lri!:~~t::i\F!~~:;:: ! Jfa!~;r~~;::~~tr,t:~::~~o~ 1 ~: l}~!~ i~[ridlf i'~}/~,i~lt~;f:rr{ ~;:{t; ;~~t;::i f~'.:~.~~~~~:,t~t~} 1 ,r fi~ .:f. ; gi:rI d?:!J:l~ù~};?!!~1cit ~ :1·f~~:~É~ F:, 1 :;:a ch!'.'",~:;~~: nd i•il· i: QU~;\~· ,/:";~:;~;.,;":~· si musivi di Paltrmo. Monrea- c~~ allora.' dostojewskiana. . - uomini di gusto elevalo e di notevole pre- G!arrizzo. potrebh€:ro equivocare e credere mercantillstlcl portano alla ribalta ed essi- /~~!'H ?Pfarenteme111e. con- Il culto d1 Giarriz:o. che da ~1~n;e~~~ù,nalt~c/u:c~';:,!itf:~ Perciò. anche allora. Manlio era uno di parazione, se n'è accorto). di Glarrizzo nem- in un nuovo adepto: come non esitano a tano figure di poca O di nessuna entità. c~~to 'i!:~te ~ ;:~~~,:~/ u~~ ~:: noi st ritrae .. p;oprio. quando rimane. come .sedimento in.e• quelli di cui fra di_ ~oi molto si _par!ava. meno noi ci siamo direttamente e adegua- continuare a fare di Klee un loro precursore. GIUSEPPE SCIORTINO ::iia.zio1tesul sottile ed impervio stava per offrtrct H P'LI; seore- stinguibile. alla radice della. quasi sempre con illimitata amm1rauone; tamente occupali . Tuttavia la pittura (stavamo per dire 1 Ja filo d.'un'arcana memoria poe- to dono della sua vocazione. sua formazione d'artista. l---------------------------------------------------------------' tlca. CARLO BARBlERl

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