la Fiera Letteraria - XII - n. 28 - 14 luglio 1957
Domenica 14 luglio 1957 LA FIEnA LETTFRARIA GALLERIA DEGLI SCRITTORI ITALIANI ARTURQTOFANELLI PER ILRITORNO DIUNNARRATORE 11 di * GIA.NCA.RLO * VIGORELLI Dopo '"Impossibilità di vivere''-del '33 e "Il fiunie rosso" del '39. questi nuovi racconti, "L'uo1110d'oro", segnano il suo sicuro inoltro nella selva del rorna11=0: la fedeltà alla narrativa. in tempi ingrati, fa di Tofanelli un caso singolare della genera=ione tra le due guerre la eco leggiadra di qualche lettura. niente di più. :-,.(a nel caso di Tofanelli ricer· che di questa natura servo– no a ben poco, e del resto in lui è tutto scoperto quel tanto e cioè quel poco che ~li viene per via letteraria: il bre,..·e incontro con il ma– gismo bontempeltiano di Ge-nte ne! tempo e di Giro de! 30!e, e prima ancora qualche influsso di sfuggi– ta di Tozzi (un Tozzi preso piuttosto sulle radici del Sac– chetti), e 311a rinfusa un po· di Hemingway e un po' di Kafka. ma non sono mai fat– tori determinanti, restano un esercizio d'applicazione che non lo alterano. non lo s\.·ia- ::rele1le~a~u~~0>. ~ ~~ è d 1 ~ 1~~eti!"~o~ 3 ~ P~h!g~~!~J~; ~:;t·~:\ ·-~~-- 5.;;t~~~ru,~r; ~~\ticic~m3aif~et~~~j~~o al~~~ f;f~~·i:a~~~=~:~n:Pfe~~: ~~:~re~~;n;h:te~~a h~=~~ ~;gu~tif~ll:r 0 s~ 0 arn~~~u~!ndi quella porl!i chiusa .non e allori. Quella sua scrittura non trascurerei certe opere ra: è il tentativo, e quasi raria che mandava a per· a~i~ 1 a~;et:::mo un gior- ~:r~u~em~~r 0 e m~~i ~~~ ~~:ncr~~~f~ er~~~: 0 ·/ i:~i g:a~~CJ~Za q~:fg~~J~~~ ~f~~~~'o cg~1ac~!adel ~3t 0 ; ~~mr::e g~I~ ilra~~~n~ulJ!il~ ~~rs~i:cadt~c=d~orsdfa~~im~ no a Trlut e. rarli più aderenti. piU cal- da. se. a \'i\·ere da se. a grondanti di vita anche se del '34 di Eurialo Dc Mi- storia e sulla storia già pro· ria: i suoi personaggi. anche Antol'lio seri.ve su un foglio zanti all'c oggetto> del rac- scrivere da sè. un po' Lutti e prigionieri chelis. Tatuaggio e Via del- prio con l'intento di uscire quelli incerti. o fragili. o ~~~:~: ~~r:r:n~:tite~i ~~~tobe;;_ j~P~Nr~;~i~ \"~i * ~il d~o~~;~n~e!p~~~ioa s:~: kfr:T~}a~~~- '!~eeu:~t~~~i~! ~~~~iv:ae un;ri~!fa1:1t~~afg~; if~!i~i~ Ji~';rf~i g~f Jì~~ d'accordo per l'af/Uto e do- invenzione e di stesura di p . d" 11• !etto e sempre con una tesi. ta ma sintomatica Si.npola· pagina di Empoli insomma, opposto, il gioco fertile sul- ma,.,,",·'onr~asde',~'mdopbe'~,-_tra:.tare la q~or s 0 t,i dr,.are'·,'ocnhtei 1d 3 esuL 3 "u.omuon rd~a I rpi?are a· e~f" quella sua morale cinica ma re avventura di. viaggto di per un lettore dopo il •45 le tante vite, non quello ste- .. .. "' d r-e I quf UL'lma rade.o a che non rifiutava il batti- Branca ti del '34. sembra già un anticipo di rile su una vita singola. su Li. accompagnano sul 1):4fte. po' la varietà ingannatnce 1 - raccon 1 · t"l ttom~ tt· orr~ cuore. le lacrime. il colpo di Nè si dimentichi e non certi episodi fascisti come li una vita prefabbricata. Na- rottolo. La signorina chiama di uno scultore che si affan- Pff° tt"7.SSf:re~1 1 [ a u -b·lt ~ pistola. erano risorse e in- lo si dimentichi pr0prio nel racconterà Pratolini. in una turalmente, il narratore, il l'asceruore. ce li mettono na a cambiare- soggett i e d· e· 1 • riapr}ref_ mposSi l t a gredienti che allora non tro- caso di certi futuri sviluppi altra aria. in Cronache di. romanziere fa - ma fa di dentro,. Chiudono la ~rta e 'tecniche m. 3 in r1;altà e e.on· t F"tV';re e I duu,n.e'. 0 fso.t vavano credito. e i e rondi- di Tofanelli. che nel '31 usci poveri amanti: 0 lasciatemi volta in volta. e mai una premono il bott~me di di.scesa. dannato. splendidamente Il is~iaml."be . 3 de. i11~ 3 3n J°' sti > dell'ultima ronda scrol- Parli.amo tanto di me di za- dire, per prendere un esem· volta per sempre - la su.a Restano col sorri.,o .sulle condannato. a fare i conti tnmh I rot"e. e · ~ lavano la testa. Pareva po- vattini. Eppure, se prendete pio dal cinema che Empoli e scelta> su quelle tante vi- labbro e ognuno di loro, p~r sempre con un blocco di au rh a ven l~mq1._1eanni. vertà. era creduta impoten- giù dagli scaffali queUa fa- sta a Vecchia' guardia di te. In questo senso la sto- un attimo, ha pl'n.Sato a quet- marmo. ~el racconto gros– qu\f e ~~~cod O "7. st a:? za quest"ap.ertura di racco?'!• mosa antologia dei Narratori Blasetti proprio come quel r!a di Francesca è un po· il la felicità. so che da il titolo al hbro ~rid?. su 1 0 0 ~ : v~t t'" t?: e La p1cc_ola Ines -~ d1- d'oggi, curata nel '39 da An- vecchio film del '34, e già simb?IO della scelta. nqn so- Nell'a.,cen.sore Antonio si è siamo di fronte alla sua ca\-a ·,.t icianno~e. 8 1\ ~~ a I t~ ~ c1assette_ ~mm aveva gia ~n tonini e da Angioletti. a ri- Sole del '29, può essere a lo ~l allo~. fatta da Tof3:· trovato vicino il volt.o di di marmo e a un incrocio \ 1 ~ 3 un giorna e. 0 e e mod? d!smvolto e. coraggio· prova che allora si andava buon titolo la prima carta nelh: se ricordate bene. 11 Francnca. Non può dire nul- di vene e di filoni narra– Arturo Tofanclli al suo ta,•olo dirctlor-ialc del settimana.le ra,no. Epoca nuova: non h~ so d1 VJVere: La mco~travo a cercare la narrativa dove di alcuni films neorealistici nucl~ d1 quella .. novella la.. E• citto di dentro e di llvi; (la ca\·a tramanda tal- « Temp0. · a\ uto la :ortuna di scovar molte volte 111 un caf!e, che tutt'al più se ne smerciava- suoi e altrui Tanto e vero consisteva nella v1s1ta che fuori. Francesca si. lascia ba- volta gli echi e i boati di ne neanc e ~ 111 numero. _ma la sera si affollava di arti- no Je sue contaminai.ioni che Giansiro. Ferrata rim- una coppia infelice fa per ciare, premendolo appena. antiche beffe toscane regi- Non so sino a che punto tutt'al più qualche lettura. forse_ non shi st enta a im: sti di varietà ... >: o questa non troverete esemplati nes~ proverava a Empoli d'esse- caso. e_ per ~apri~cio a un~ con le man.i aperte . .sul pet• strate da _tutta ~ _tradlZlO· convenga salutare l'appari- A leggere poi i primi rac- magmare e e qualco~a SI altra: e Stamani ho spedito ~--------- re un racconto in certo sen- fam1gha felice fingendo d1 to ,._ ne 1:1arrat1va e Qlll riprese in zione di questi racconti di conti che pubblicava, ci o.e- ~avesse SU qu~I fog~, o al- alla signora Lya Brechow di so già fatto, intuito e risol- doverne_ ~flittare l"appa_rt3:· Si chiude cosi la novella. radice _~on quell~ baldanza Arturo Tofanelli, L'uomo cergevamo di non conoscerlo I insegna ~C!rgesiana di T.em· Trieste la seguente lettera. to secondo e un taglio narra· mento: e l'!50mma proprio 1~Sembra un finale patetico. correttl\a_ e_ tonica eh~_ ~o d'oro, (Mondadori, 1957), mai abbastanza. non smet· po dt ec!,t/lcare;. que st o al- che da cinque giorni gia- * tivo già noto> e condotto :acco_nto d1 _ui:ia vita _che s1 edificante. X-on è vero. Il cercat<? ~1 _ nscont:are g1a m come un suo e ritorno alla teva di sorprenderci, era· meno mi pare di poter de- ceva in un cassetto della e su esperienze gia un po' insensc~ e s1 mnesta in una lettore ha avvertito subito EmJ)!'ltJ, invee~ I.Il ':111 rac- letteratura >. A lasciare da no brandelli di una vita vis- durr_e, non del lutto a ta- mia scrivania. Ho deciso di Leggete i racconti disciolte nel tempo>. Così altra v1t~: _ _. ch_e il narrato:e. non sce- contino c_ome L unghia o _co- parte, ma va tutt'altro che sula che finivano a metterci s_t_oni. dalla l~ttura. lontan~ impostarla ora che sono di /mpo.saibilità e leg- scriveva Ferrata sulla fine ".'La sc.gnonna l\1el.1 le ha ghe e quella felicità>. e che ~e La l~nea o come Pn.mo trascurato. IL cielo di. 1\'uo- in soggezione. Eppure. quel- 01 un :-'ecchio artico!? di completamente sereno ... :,,; o del , 38 , su Jt Tesoretto, in cJuesto. ~ un certo punto, alla fine quella stessa feli- gtOTnO dt guerra del _blocco va York, del '55. che e il la sua e vita vissuta> sem- Tofanell1 appuJ_1t~ dedicato questa ancora: e Avevo ven- gete quelli di La bella un bilancio della prosa del- quando .si_ spaseranno_ _ cità è negata ai suoi perso• resta solo una_ scheggia. ma diario a più voci di un viag- brava e vissuta a parte>: la a Bf;)rgese.: Sc:1tt1. ~u~que. t·anni, frequentavo i circoli vita di. Mo~avia e n_on l'annata, ma quel che allora - Presu.~simo. ~tro 11 me- naggi perchè sono di b~n al- e una scheggia salta~ \."la gio in America e vero che altra vita To!anelli veni\"a tra 1 \·enti e I venticinque di cultura e i ritrovi mtel- sarà difficile acoprire poteva parere un errore e .se - ha nspo.,to automatica- tra natura e de\·ono mcor- pur sempre da quell umco IL fiume rosso ; 1sale al 1938 semp1e a cercarla tra d1 1101.anni. tra 1I '28 e 11 '32. quei Iettunh della città. ,, Ed t I . • un limite oggi è per noi un men1e. rere in tutt'altro destino. Ma bioc_co. Come se per Tofa– e gh altri racconti dt lm· c'er~ Z1;!vattm 1. c_·era çar- racconti di Impossib1lita eran? aperture non del tut- non tan ° ana . 0 ~ie, ~n- merito e un rimedio: la nar- Domani. Questa ca.sa, que- la suggestione _ e il va- nelh le strade per narrare p_ossibilitd dt vivere. ad~i-, nen._ cera .Pers1c?·. c er~ suggeriscono ~ un . cr~~1co t(? d1~erse da quelle !llora- ft~enze e anlic1:J>az1~- rativa, oggi, s'è fatta an- st.o. gente per ~en_e,~ne_st<!· ore _ del racconto consi- non f?ssero una ~(!:la ma pa_– nttura al 1933, ma e g1u· 'Quas1modo, cera Smisgalh, du_e ne~te co~s 1d~_raz10111 .. la \'.!ane. e V~rso la_ mela .del- m, quanto una idenb- che storia e epica per non decar~, la f~1gha. 1 ftgh. ste effettivamente in que- r':Cc.h1e. a .con?,1z101:1e pero sto vedere un e ritorno>, arrivò Gatto, arrivò Vitto· Pr: 1 ry:.1a e ~he e PIU che g1u- l inverno II co mita to d1ret· . _ essere più. autobiografica e lui, Anton10 quest'uomo sto strazio tra due modelli ~1 ~trovarci poi tutti a_quel– là dove i casi sono due: '? rini, passavano Ungaretti. Shficato il poco conto ~he t~vo .di .uno d.ei più noti ca concezton~ e. con (tutti avevano finito a ca• sen.:a l'ouatura. che la doi:in.a di felicità. tra una vita e Lumco capobnea che e con- per Tofanelli _non c'e mai Cardarelli, Pea. Comisso: a se ~e fec_e allora. tanto 1 m- c1rcoh. ~1 ten_ms ~ella no- dotta ~a~abva. La povolgere il e Madame Bo- sogna _nel proprt~ amante, im- un'altra dta. tempo~e~ente la parten: stata un'c: uscita>, oppure volte. pareva che. gli ba- peiava 11 guSta per un~ stra c1tta. dec1~e d1 dare un bella vita e del 1935, vary c'est mai, in un petu- provv~amente nr?.rn_atO:nella * za e l amvo del .racconto. non c'è stata nemmeno una stasse fare atto d1 presen- prosa c) 1e eludesse le _leg~i gran ballo d1 gaDa... >: o d ni do O /m •· !ante e monotono e Moi je sua v1t~. neUa ~u .in.. n.nuan- a quel tra~ardo. m~o~ma. e entrata i.? za, il tempo di bere un caf- 11 onnah del!a narr:azione, questa: e Ave,·o conosciuto _u~ . 8 1; : . po suis madame Bovary, men· te manie~. Comincia dt ~uo- . . devono ar_nvare_ - 1ns1eme Proviamoci, insieme, a ri- Jè. 0 se si tratteneva allora 13: Sf:C~nda e che .e men_o ques!o . Valvassori. giovane srbil,ta, anc. _es~ 1 rac- tre il romanzo è scmp~e sta- v? ~ oscillare nel dubbio. e fn un pnmo !empo. d! - tant(! 1 fatti. quanto_ la s ondere. Dal '56 e direttore metteva mano a progetti giu st1 _f,cato se oggi conti: provmc1ale venuto alla ca- conti morav1.ar11 sono to la storia di un altro de- si agita. . . fro11:te a !,, u~'!lo doro e. agi! lor"? scnttu~. La macchina Je1 settimanale Tempo, e editoriaU. trov~va m~ posto nuassim~ a non _accor~erci P!tale per nessun'altra_ ra- stati scritti tra il , 27 e gli altri...); ed è tornat; con . Se gu~rda a ~m utra vede altri quind1c1 racconti. _s! puo essen: diversa. ma certi tutti sanno che il giornali· a qualcuno, imbastiva in che quei raccont~ merit~no g_10ne che queUa del dive:· . 1 , 33 11. d" disciplina anche alle forme tl proprio voi~o ~n. u.no spec• vorr~bbe fare anche qui 1 mgranagg1 devono sempr': b -• t l l quattro e qualtrotto un al- un posto ben smtomatico t,mento a un ballo non ri- 1 , come que • 1 t d. . al' del chw. Le em.oziom n on. lo han- conti con le date. Per esem- scattare secondo le leggi !.r;;;:, ~tu::o ~~~itt~~r:ii aquar manacco letterario... nella . ~toria della nostra coryfo_p'iù in ~sa d 0 i chi...>; Tofanelli tra il '28 e n~n 1 j~~~rr~re pi(t'f:r~~!iÌ~ no -~rbato. E' ter10. d'una pio, I mo.rti risorgono a !V'!· morali (e morali .per tutti~ siasi altra distrazione. Ma Non è che abbia voluto narratna tra le due gu.erre o _mime q~est att_ac.co sem· il , 32 _ e crisi, fatali quantd spesso beUez_a da annegarci_denti"<?- poU, se :1COrdlb_bene. usci in d~a r,rps~. non 1~~pars 1 chi lo conosce da anni, sa riandare .a ricordi suoi, 0 e_ so~ratutto nell_e pre1sto- p!1ce _ma ~1à cosi mol~rato * artì!iciali in cui la nostra Bll;St~ ~e.sto per ndarle ll un ;asc1colo ~1 Le~teratur~ ne1 capr:1cc1 so"'.'"-v.ert1~ondel- h h Tofanelli ha fat- miei. Volevo far capire. un ;1~ di certo realismo dopo d1 Frne di una relazione: narrativa andò a disinte- domm.lo d., se_ .steua ?1 u~a del 39. uno di quei numen la poe~w ~ Cloe dt quella anc e ~ e . . C'è h' · po' parabolicamente che il 11 43. che - anche nella sua e Un pomeriggio di novem- - t -· 1 sorda c attivena. che si sosti- che portava a puntate Con· contaminazione tra prosa e t.o .altn mes:1eri. c I e suo servizio letterari~ è sem- vicenda ant!bo:ghese - va bre Lorenzo. giovane ricco1'---------~ ~~:~i ~fc~~~fe\~i ! dic~f~: tui..,ce di colpo ad ogni ab- ver_sazion e in Sic!Ha. ~i Vit· poesia nella quale ~ andata ~-nttore. a ~mpo perso, e re stato quello di un irre- p~r fatt? ris~hre a~ ?.Iora- e ozioso. correva in automa- .· . _ s . bandono: t(!nm; H la.dr~ di btclclette, a male tanta narrat1\•a eon- e e chi e sc1;ittore_ a _tempi:! p I B t· r - I - via degli lndtfferenu. Il ro- bile a casa sua dove sapeva Sll;no, tranne_ Sol~ati. di q_ue an~arst.. . La muura della .sua .sop- viene ben pn ma del rac• temporanea. rub~t 0 ; Negl_i ~mu mi~anesi g~~hè di e:s~i f 1 u 1~;e~~ ~~i manzo di Moravia è del '29: che l'amante stava già aspet- sll narr:aton ~ui .Polemic_a- Gli altri racconti._ soprat- porta.bi.litd nerv0$a e facile a conto di Bartolini con lo Racconti come I morti ri– tra ! 1 30 e 11 4 0, veJ_1iva ~I ~ieli e la vera repfibblica gli anni di preparazione e tandolo da più di mezz'o· ~ente nco_rda~i: ne Moravia. lutto Fr~ncesca, Pi:imaoera, colmarsi. Gid si stanca di tut- stesso titolo; H centro della sorgono a Napoli O come I caffe,. e L~ Tre ~'l~ne >, il delle lettere! Certo letterato dì affrancamento di Tofa- ra ... >. l\Ia quest'altro inizio ne Bernar1.ll~1c nessu.n altro, Il campwne, c~>ntmuav~n? to, ma nel sedimento del 1>en-1strada, uscì a Lugano, nel viaggi del signor Sborou:ski e_KraJ~ :>, _11e Savm1 >, ~u~- nel senso comune 'e peggio- n.elli. del _qual_e il meno che tempestoso è soltanto suo, e a Tof~nh I sono riservate ~e: ~a strada d1 lmpossibi· si.ero le resta. come ui_ia'!1or- '44. i!1 quell'A!manacco Let· possono essere presi per 51 l:'gru giorno. era ll!l ab,- re non è mai stato. nè po- s1 può dire e che ~ul ro- è quello del racconto omo- poc~e rig e. . . . . hta 111 un contrappeso tal: b1?a ~oltre, la vo(onta di la- tE:rario c_he Pmo Bernasco· e racconti magici>. e Io so– tudme. era una fedeltà, m.a leva esserlo: se però si vuo- manzo e sulla narrativa. ol- nimo di Impossibilit-à di vi.- _Ne: sorte: migliore. e cioe volt_a bT?SCall!en~e .rotto di .sc1ars1 andare, d1 non rea- m allesll per fare un po' no. ma a scompaginarli non a _un certo moment'? era 11 le dire che ovunque e co- tre ad operare con materia oere: e Esiste. dunque. que- ~ighore ns~ta, ha a_vuto fatti e di s41,{_td anm,f;'>,.con gire. Che avve~a quel che di festa a noi scrittori in \"i affiora mai quel ,·izio p;tm? a_ sc~_ppare via nelle munque fosse disposto a quasi analoga. doveva ave- sto Dio di cui tanto si par- 11 second? libro,, Il ftume un personaggio ben_ d1stmto deve avvenire. Le rimane sol- esilio: L'uomo cane e uscito antinarrath,•o che di solito d~re_z1001 p1u opposte deU~ perderla. egli sapeva di do- re le stesse idee antiliriche. la? Da alcune ore mi giro rosso, usc_1to nel 38. a1Jch_cal centi:o deU~ storia e una tanto presente a confortare in questi giorni su IL caffè serpeggia nei magisti e m citt~. 1 lette:at, da calie .,,.er finire a salvarsi l'ani- anticalligrafiche di i\Iora- nel letto. incapace di dor· se non_ gli ~ono mancati .n: 0nd a di sentimento p~onta la sua natura pigra e sensua. di Vicari. ma risale a parec· tutta una deteriore scrittu– coltiv~no t'ozio. anche ne~ ma soltanto dalla parlf> del- via. L~gi~t? i racconti di mire. La luce dell'alba. che conosc1me_nt1_ per la quahta 8 somme~gerlo .° a ripor: le l'oscura ce~tez:a elle an- chi anni fa. ne s<_>nocerto. :3 _no\·ecen_t~: la magia lavoro, To~anelli, q1._1and0 si la letteratura. allora senza l?7tP?SStbtltUi e le~gete quel- comincia a filtrare nella ca- e 1~ v~neta del ra~cont~: tarlo s~U.orlo .di altre a~ che_ spo!andos1 la vita no>1 ~ da.te, a pensarci b~e: pe- e h percbe il fatto \"inca alza~a aggiuSts~dosi addos- altro anche Tofanelli era ed h d1 La bella v,ta, e non mera mi fa perdere compie- ma e chiaro che a noi , oggi, venture. 1 suoi p~rsonaggi. sara f1.mta.. ro, c1 a vrebbero facilitato su tutta la linea. non gli e so. l't~petmeabi_le, aveva la è u Jettel"ato cioè uno sarà difficile scoprire non tamente la pazienza! Mi si più Che quel ricono;= cim.en· certe sue protagoniste, han- , Fran_cesca ha guardalo lo nient'altro che un lavoro di addosso per sconfiggerlo. La ana di andare incontro alla scrittr:,re· e anchè se per tan- tanto analogie, influenze o spezza la testa, e lo stoma- to generoso o generico 1m - n? sempre _una gran forz~ orolog10 al polso e.rie alzata. curiosità: fissare meno ap· prova poi che il ricorso al· avventura ai:ic~e se lo aspe.t_- ti anni 'è sembrato essere antic~pazioni, quanto una co mi bmcia come se ci porta l'inserimento di To!a· d1 S';)pravv1venza, non S! - A_ntonio, Oi1ogna ani;are, prossimativamente le ragio- la magia per lui non e una tava magac ~I. lavo;o piu fuori dalla letteratura. in identica concezione e co~- avessi dell'olio bollente. So· nelli in quella corrente tout esauri~on~ nello 5<:atto d1 è tardi. _ ai di qualche tentata espe- affettazione letteraria. ma massacrante, piu stupido. Fu reç1,ltà non se n'è mai al- dotta narrativa: La bella Vt· no ammalato. Alle dieci mi court narrati\·a. che invece una _situ~z 1?ne, e_ d1 ognu: !I comm1a10 e pieno di cor- rienza tecnica, rintracciare e una precisa accettazione tra ~ primi. _ad ave;e !'aut?• lontanato. (anzi, non l'ha ta è de~ ~~3~. due anni doJ><?alzerò: voglio sentire il pa- fu contraslàl.1 é sottoyalu- ~o SI PU? 1mmagm~re ogm metafisica, .che gli consente mob1l~, an~1 era l umco 1~ disservita né per sé né per lmposs,_bthta. _an~he se I rere del _mf:dico: se ~cor- tata sino a. qu?lche anno \•Olta un_altra. stona ... tutt~ lo sca'"!d?gho del suJ:?coscien- quegh _ai:i,ni a<:f averla: noi gli altri neppure da giorna- r~ccor:att_moray1a.m son? ~ta- re entrero m_ sanator_io ... >,- fa. e che a risalirla or!'- nel I~ loro ~•ita di do~~m. cdi _,.t..:;..,....,_.,,,. tt: e_c1oe_della _coscienza. la e ennet1c1 > dicevamo ~he lista): se invece si vuole t1 scr1tt1 tra 11 27 e 11_ 33. Non era ne materia ne suo letto naturale risulta \ 1te - e detto QUI m Fran- da inequivocabilmente quel era un e uomo d'affari>. prendere in mano la sua \"i• ~orpe QUE;Ui.di Tofanelh tra scrittura_ per qu.egli aru1i: P!ù genuina, e più durat!lr~. cesca_ - ce ne S?no _tante, gioiello_ di ~cco_nto che e Qualcuno trov3:va mvece ta e i suoi libri per vedere Il 28 e 11 32. Che pero - a dispetto dei di tanta prosetta neoreahsh• che s_t scoprono via via, co- Don Gwvanni: li la realta che ':ra uno scrittore e alJa sino a che punto sia in re· Ma 7 _a l?arte il_ clamore ca_lli~rafi ~ furon? gli an- ca ~i !?cile _aggiornamento me dietro a un monte se ne è sfondata, siamo nei regn_i americal?-a >. Lavorava e gola col vademecum obbli· per Gh rndifferenti - tut- ni in cui Moravia buttò e d1 p1u facile accontenta• scopre un altro>. del sogno 0 , se \"Olete, piu SC';)mpariva: -~ughe. e fe~- gaio dei letterati correnti, ti s~nno chf: _allo st~s~o l\lo: (~ori ne,1 '29 Gli indifff!ren· tur~. Un raccon_to come Em· E' questa continuità che I che _sotto ì pa?iglioi:ii. not- ~:,1.q~av:~: tit a~~: a~~~,a~ 1 ~ ~~ir~o~ refili~a;ind:u~~~~ ~T1~ 1 :a 1 !oft~h1: ~t~~~JeA~~ r~ ~~bi!?onf~b~~U~tiit5ol~ ~~i~cf 9 f · b~~~u~aso~taditoreli~ ~~ fiar~=~~;! 0 ~~es~o 1 ~n~~~: ~~~o d:~a i!'~~:J~~~~a e~i • liberazione che madame Se- .--------------------------~-----------------------------------, chéhaye chiama la e réali- DIECI DOìllANDE DOPO'' L'lJOHO D'ORO,, D. - Ques~o e ritorno alla letteratura,. darà presto altri frutti? fl:.• Sto scrivendo un romanzo che spero di termi– nare entro L'anno. D. - I! lavoro g!ornalistico, a parte il tempo che le assorbe, le ha offerto qualche aiuto - e di che natura - nei nguardi della sua coqcezione della narrati\•a? R. - Nessun aiuto. Sono convinto che uno scrittore ia– rorerebbe meglio facendo il commerciante. di au– tomobili, l'orologiaio o iL ferroviere, annche 11 giorr.ulish1. O.. Pur nell'evidente concretezza realistica alcuni suol racconti prendono spesso la strada di un certo modo surreale di sogno. di subcoscienZ-3: é una e~edi?à di origine letteraria o è anche oggi una sua vera esigenza spirituale? R. . I miei racconii nascono come invem:iOni sugge– rite spesso da spunti reali e devono chiarirsi in modo completo, perfetto nella mente, prima che · possa prendere la penna in mano. Per quanto abbia. dietro di me anni intensi e agitati, mi è stato finora impossibile attingere a. questa fonte: le esperienze vissute non riescono a interessar– mi Considero d'altro canto i dati surrealistici di ce;ti miei racconti di un ordine concreto e coe– rente, e approdi logici, senza nessuna particolare ricerca od origine Letteraria. D. - In alcuni suoi racconti affiora, non tanto nel linguaggio quanto in una interna ,struttura mo– rale, quaJèhe eco ohe è come fondo di una antica civi.ltà toscana, etrusca o medievale: è frutto di Jetture (qualche trecentista: dal Boccaccio al Sacchetti) oppW'e è un inconscio affiorare di radici? R. . sarebbe troppo bello se potessi avere anche il tempo di leggere o riteggere Boccaccio e Sac– chetti. O. - A Milano esLSte un vero ambiente letterario? Chi frequenta, in altre parole? R. - Milano che ebbe un'intensa vita letterari.a nei caffè (diurna « Le tre Morie>; notturna il 6 Sa– vini 7', U e Ca.ssé >, e Hagi > e •Ciana•) oggi non ha, più nulla. Ognuno vive a casa 6u.a, a scru– tarsi le prime o le seconde rughe, e gli incontri sono rari e casuali: in qualche galleria d'arte, in « Bagutta >, al « Biffi Scala•, o in casa di Al– berto M ondodori, con Ferrata, Vittorini, Ema– nuelli, Montale, Carlo Bo, Buzzati, Quasimodo, Corrieri e qualche altro. D.. E' vero che il racconto e U ladro di biciclette» viene prima non solo del film di De Sica ma anche del libro omonimo di Bartolini? R. - .. Il ladro di biciclette> comparve per la prima volta nel 6 Messaggero> n·eL 1940. Conservo an• cara una lettera di Missiroli e una cartolina di Malaparte ai quali il racconto era motto piaciuto. D. - Ai tempi milanesi delle e Tre Marie • lei con al– cuni amici allesti degli almanacchi letterari che ebbero molto successo. Perché non ritenta l'espe– riménto? R.. J quattro almanacchi del •Tesoretto> (il titolo fu suggerito da Enrico Falqui) usciti. nel 19J9 e '40 con le • Edizioni Primi Piani> e nel 1941 e '42 con Mondadori riunirono quanto di meglio c'era. allora in Itali.a. Ma COJM è finito il tempo dei « Caffè letterari», finito è anche quello degli almanacchi. I gusti e le passioni cambia-no rapi– damente, quasi sempre senza spiegazioni plausi– bili: in questo caso, però, la spiegazione può tro– varsi proprio nel tramonto di quei pubblici ce– nacoli che erano incontri di simpatie, di idee. di iniziative. Morti. i« caffè)), sono morrt i loro por– tavoce. D. - E' stato detto che i grandi settimanali in roto– calco danneggerebbero la vendita del libro e la diffusione della cultura. Qual'è la sua opinione? R. - Non. poteva essere detta. stupidaggine più grossa. E' vero U contrario. I settimanali sono i soli giornali a possedere regolari 1'Ubriche di criticà letteraria. diretta a. un pubblico di milioni cU let– tori. E sono quasi tutti nomi qualificati, quando non s\ tratta dei massimi. Su • Tempo» .,o tJ ben. quattro: Giuseppe De Roberti.s (libro ilo– Liano), Mario Luzi (libro .,traniero), Giancarlo Vigorelli. (libro politico e sociale) P. S. Soldini (cuttura varia). D. - Chi è secondo lei il più grande ,scrittore vivente? E il più grande giornalista ? R. - Hemingway, e il nost~o povero Curzio Malapa.rte. D. - Si interessa d1 politica ? R. - La politica. in qua.si tutti noi è un'aspirazione ta– ciuta. Ma ci trat teni.am o, spesso con grandi sfor– zi, come alcune don.ne fanno daUa. voglia di pro– stituirsi. Arturo Tofanelli' e Leonardo Sinisgalli in Corso \"ittorio Emanuele a. Milano nel 1934 sation symbolique ,: eppure tutto il racconto è svolto normalmente come un fatto comune, e non abnorme: il don Giovanni del sogno ar– riva alle spalle di ~Iaria Luisa come fosse un uomo qualsiasi incontrato per ca– so, entra nella vita e sotto la pelle della sua vittima senza provocare all'esterno nessun cataclisma. le ntha l'anima per sempre come se avesse soltanto voluto gher– mirle il corpo per una \·olta sola: • Camminiamo per corso Ven~a e nessuna preoccu– pazione vi e in me. n on il pensiero che qualctl.no possa vedermi in q ue lla stra da do– ve tutti mi conoscono. So"to ormai completanu-1"11e cambia– ta e pe~uta. Ancora una colta devo esprimervi la mia meraviglia per una simile metamorfosi. Come e po.ssibi.– le c he qu ella donna sia io? Che co.sa dunque ho fatto d! male per meritarmi 1anta verpogna? Ed ormai siamo al punto che ho bisogno di di– fendermi per non lasciarmi suggestionare da questo fan– tasma: faccio di tutto per raddoppiare l'affetto per mio marito e per i miei figli. Quando arrivammo dacanii ai Giardini, il ver de fresch!s– simo delle pian.te ci invi.1ò ad entrare. Camminammo per i viali. andando a caso di qua e di Id. eppure avvertivo che egli vagamente cercava un luogo .soUtario. Ero in quello stato irreale di gra:ia. che è bello non parlare. non ag-· giungere una parola. ma sen– ti rei vivere in tanta mera– viglia. Avidi invece erano i miei occhi che opprez:aoai:o GIAXCARLO VIGORELLI (Cont~a pac. t)
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy