la Fiera Letteraria - XII - n. 22 - 2 giugno 1957
;Domenica 2 giugno 1957 LA FIERA LETTERARI:A! UN A MOSTRA A LIVORNO * Pirandello,Avenali,.Bonetti * <li LlJCIA.11 O CASTELLI Pira?dello Avenali ~ la n.ello spazio, e fissarle in un mente impastata di e citazio· una inconsapevole fuga ver– Bonett1 espongo_no, a Livor- ritmo ~i ferma e misurata ni i>, di cultura, di formali so ].'astratto e un ostinato no, al ((Graltac1elo )}. compos1zione. riferimenti. ancorarsi alla realtà. Di Pirandello sono pre· E' certamente un roman- Fa veramente stupire co- La sostanza espressiva di senti, tra il 1951 e il 1956. lico, ma proteso con ogni me il Pirandello raggiunga questa pittrice però consl· vale a dire dalla VI Qua- sforzo, e desiderio, verso un un equilibrio cosi convin· ste soprattutto nel colore. Il driennale al e Fiorino.-, di· ideale e irraggiungibile clas- cente pure spaziando, dal- colore in tutte le sue appa– ciotto dipinti esemplari. sicismo, a cogliere il segno 1:espressionismo al forma- rizion!, corposo o trasparen- Pittore dal sentimento - o colore - incisivo, e che lismo, da una pittura pas- te, bnllante od opaco, a lar- caldo e drammatico, con una squadri da ogni lato ;:i, la sionale e d'istinto a una ghe zone o a tessere sovrap– interna intenzione di non carica esplosiva che urge perfetta coscienza ~i sè, in oos!e.. co~truisce. sei:iz'al~r~ celalo espressionismo, sa pu- dentro. Eppure un dinami- tanto vasta dimens10ne. aus11Jo d1 mezzi p1ttonc1, re afferrare le forme pitto- smo nascosto scuote ancora In lui infatti non c'è sol- massa . yolume. ~tmos.fera Gisberto Ceracchini: "Paesaggio toscano" _ Galleria del Vantaggio, Roma riche in libera espansione le sue immagini, se pur tanto la pittur~. ma la con- compos~zione. P1ttnce d1 to- ,------------·---------------------------- ~~1c~~~'io:eco'i::eas~e tf P~~eii: ~~t't~~~~ezsr v:i;ei~Om:ge~l~ gg, aes;r~tfg;,te~~!f;}i~ 0 ~~e~~ 1'1 o s rr RE D' A R TE R o jJf A N E ~iga\~{e~r~er;ot1~u; 01 fr~i~~i- fa ~lg;;~a a3eD!e;:~~ei~icjri ~~ll~iuVt~a;t~~t 0 ct~~! 1 itrjt * ctrcl~~: i~t~~~~n;tb/azf~~:iii ~rrri:~i~~~es~~r:rte~st:~~~~ 1ri::t~~lio, La foresta ptetri- Pag. 7 I T A L I A Candidi, fiaurativi, astratti . E particolarmente ricco di to ed un simbolo, pur rima- La pittura di Marcello vibrazioni appare infatti in nendq con essa strettamente Avenali è controllatissima. Pirandello il colore. Colore connaturata Una pittura intimista, ma aperto, solare, più spesso in- Mi permetto due indica- pacata, razionale, quasi vo– franto e rifratto; non co- zioni: il e Nudo con giraso- lessP nascondere, con discre– struisce ma commenta i vo- li ;:i, e un altro e Nudo~, di- zionP. e pudore, la qualità lumi. In alcune immagini i steso, entrambi del 1953, che dPI SPntimento. NORD - SUD E CENTRO AMERICA NORD SUO PACIFICO volumi si sciolgono in Jar- sono forse le opere di più I toni bassi o tenui del ghe .superfici luminose (cer- perfett8: fattura. colore, contrapposti a brevi LlOYD TRIESTINO te figu_re di bagnanti) ove i La pittrice Anna Bonetti e spezzate superfici, distinte suggerimenti degli impres- e ij pittore Marcello Ave- !,pesso da sottili modulazio- sionisti rit?rnano· con disin- n~li espongono, insieme con ni di accento, si dispongono volta maniera. Pirandello, probabilmente sul dipinto con raro equi– INDIA-PAKISTAN· ESTREMO ORIENTE· AUSTRALIA SUD AFRICA · FRICA ORIENTALE EOCGIOElHALE Ce·1·accliini al J1a11tagf1io - Vedute allo Zodirico llu1·1•i ali' flbelisco - Scialoit,, alla Scl1neide1· di ATTILIO Questa settimaoa Alfredo Mez.io presenta, dn due gallerie, diverse ma entrambe vicinissime (con discre– zione) al rondpoint artistico di piazza del Popolo, l'ultima pittura di Gisberto Ceracchini e un mazzetto di popolari. Sono due mostre piacevoli, specie quella di Ceracchini, che si ripresenta, dopo tanti anni, punto invecchiato, anzi arricchito in linfa pittorica senza aver perdut.o in poetico stupore compositivo. * BER~OLUCCI mattutino e vespro fra l'assordare dei Ducati 65 e degli altoparlanti comizi. Nasce da questa singolare più per ragioni di amicizia librio. Il tessuto cromatico, disposizione la funzione e di reciproca stima che, co- a prima vista monotono espressiva della linea. Linea me avvertirebbe la presen- (azzurri spenti, violetti, .!?ri– marcata e sicura, talvolta tazione nel catalogo della gi) e in realtà sapientissi– spezzata e indefinita, rap- mostra, perchè t< guidati da mo. è sostenuto da una sot– presenta assai spesso da sola intenti e da preoccupazioni tile trama di richiami rife– lo schema costruttivo e com- analoghe,. rimenti variazioni. Talora positivo. del quadro. Distesa La Bonetti trae. voluta- basta un c~lore _appena più talor~ m larg_he e quasi mente, ispirazione dalla na- ac~eso degli altn (~m verde classiche tematiche di dise- tura: non importa avvertire spiegato, un arancione ros- :i~•o1f~~~~~e c~n s~~\~~n;i~n: ~u;i~bo1~.a~Jgi~!t~a·t~~~t~~ f1as~~~1rao:d~~;~~!lilà uant~~ti ADRIATICA EGITTO· LIBANO· GRECIA- CIPRO TURCHIA - ISRAELE·SIRIA· MARNERO Il critico del Mondo ricorda l'aura culturale cui s'abbeverò l'apprendista Ceracchini: fra Va.lori Pla– stici di Broglio e Vita. Artistica. di Longhi e Cecchi, quanto da Gognare, più che da dmparare, per l'artista giovane. Ma che nel nostro esistesse una vocazione schietta ar racconto, fuori anche dai ,suggerimenti dei pittori dell'Italia Centrale fra il Trecento ed il Quat– trocento, lo dimostrano qui i nuovi, deliziosissimi ,Due fra.teW e le ragazze., nel quadro di cui non ricordiamo il titolo, che intessono una grande e fresca ghirlanda sotto un muro quasi notturno, vegliate da cipressi incrollabili. Allo Zodiaco vedute dal '600 al '900 in un'alter– nanza stV,diatissima di reale e di fant~stico che l~~a Monsù Desiderio a De Chirico, Van Wittel a De. P1s1~, Luca Carlevaris a Scipione. E' una mostra d1 alto antiquariato, che dà preziose in.dicazi?ni, (_e irrea– lizzabili desideri) a chi voglia apnre sui mun d1 casa belle vsioni di città e di paesi italiani; ma è pure un'antologia critica che ci aiuta a confermare pari validità pittorica ad un quadro macerato di lettera– tura come il Paesaggio con figure di Giorgio De Chi– rico e a una tela di assoluta, disarmante naturalezza come la cortina d'Ampezzo di Filippo De Pisis. I ricordi classico-romantici che stipano il primo. non s'illuminano meno pittoricamente dell'ora, del mmuto rapiti, con struggente rapidità, alla vita, priva di passato, della città dolomitica. un particolare, ad accennare Cuori dall'esperienza coti- ticolare figurativo insolita– un motivo drammatico, a diana, ricostruita attraverso mente sottolineato e risal– rievocare sistemati_camente una introspezione nell'istin- tante: le .righe marcate di una scena (altre figure dilto. una ricerca dell'es-;enzia- una maglia. o oppure una bagnanti); J?ittura composita I le o primordiale, una rivela- arin~a, orest~giosa .e Jucen– quanto mai, consapevole e zione di forze incon'Scie e te, m un angolo, m fondo dotta. è come certa poesia drammatiche. della tela. degli alessandrini, mirabil· . Si palesa in certe opere LUCIANO CASTELLI TIRRENIA SICILIA· SARDEGNA - CORSICA· MALTA· LIBIA TUNISI • MARSIGLIA· SPAGNA· NORD EUROPA L'aria è sempre ferma in Ceracchini, anche in que– Gta cosa inedita per lui che sono i paesaggi' senza figure, ma la materia ,si è m·ossa, lievita. Dove sono le vernici di un tempo? Dal Vantaggio, dov'è Ceracchini, all'Incontro, dove sono i popoklri veri e propri, non v'è che da attra– versare Via Ripetta, ma è un bel 5a :J.to , anche se Cera.echini stesso è potuto sembrare all'inizio poco più di un Metelli (o_poco meno, per i fanatiC: della peinture de dimanche ç;llo stato puro). Tanto è ~ero che mentre Ruggeri ed Ellen Box, Seneque Obm e appunto Metelli, Rovesti e ~ean Lafo:1d, possono_ sem: brarci un tantino risaputi, non discostandosi mai troppo dall'accademia rousseauiana, . Ligabue_ e De Angelis, che dipingono da indipendenti, sul seri~, con-_ vincono assai di più. I morbidi verdi, i profondi brum dell'aia reggiana Ligabue, col -suo occhio un po' folle, li ha strapazzati, ma sempre dipingendoli con l'inten– zione del vero; così i rosa e azzurri scoloriti dal sole di Ischia sono tentati, se non risolti a pieno, senza bam– boleggiamenti da De Angelis. Non v'è bisogno di dire che l'anonimo emiliano del '700 con Gesù Giuseppe e • Maria ci ha commossi profondamente. Ma come ve– dremo il quadretto restituito a una ?elle polverose chiese che nella Bassii padana resistono a suonare UN Pl'l'TORE * Nulla di più improprio ormai del termine «astratti» per definire j pittoTi che, buttatisi dietro le spalle figure e paesaggi hanno imboccato la st7ad~ che ~ Burri fa bruciacchiare legni e carte, a Sc1alo1a calci– nare e insanguinare tele in una ricerca dell'~ssoluto pittorico che minaccia di lasciarc_i a.bbandonat1, spos- 5ati, sfiatati, 5empre una tappa md1etro. I pittori stessi, potrebbero acce.ttare l'~pprossima– zione di « neo-espressionisti » 1 cui mcoragg1ano parole come Combustioni, usata da Buri'i, per la sua, nel genere, serie p~rfetta e~posta alFObe.lisco; titoli co~e Dentro il nero. Ostaggio, Senza resptro datl da Sciar loia ad alcune opere della sua ricca mostra alla Gal– leria Schneider. Un'esposizione che gli fa onore, che ce 1~ ~ostra impegnato. in questi ultimi. due .o ~e anni, .m ui:i lavoro intensissimo, senza d1straz1om né pentimenti_. Quello spazio che in oli del '54-'55, accetta anco:a dt iscriversi nelle strutture di un decantato neo-cubismo, nelle tempere ultime si sfrena irrevocabilmente. La costante aspiraz.ione di Scialoia a fare il grande, che l'arigustiava e innervosiva ai tempi delle precedenti esperienze, qui trova forse per la prima volta il più pieno e giusti!kato a,ppagamento. a. b. DIARIS'l'A lti11erari di Ciardo * /_E PIUJIE DELLA TI' * ILGIOVANE POVER * di ALBERTO PERRlì'\I E' opinione piuttosto corren- to sincerarctoe assistendo alle tato da una passione btima te c~e ~ J)Opoli ilatioi (sp.agno- tramn.issioni in quattro locali che gli trascolora iJ. bel v-isino lo, italiano e fra1;1oese) sono pubblici di Roma tra il pub- patito rigato continuamente di .i meno, dota-ti di seoso umori- bliço tJ del sabato sera. Prima la-grime. Un personaggio umo– stico. So.:io tra i più spiritosi sorpresa: J)OChi spettatori iil. cistico ic.dimooticahile. Lea Pa– del mondo, fo.rse, ma tra lo confronto a quelli cbe assiste- dovani, ben nutrita e legger– spL.rito e l'~morismo il divario vano ad altri preceden•ti ro- mente plebea. -costituiva un gu– è g11antle: il primo è un im- manzi sceneggiati della nostra stoso cootrasto col femmineo pulso viscera;te. :fescennino, TV; secooda sorpresa: l'alle- giovane -povero; intenia alla sanguigno, il secondo un giu- g,ra reaz.ione degli spettatori opera dell'ago o scossa da pro– dlzio intellettuale. acrobatico, che finivano per incoraggiare fonde propaggini SeJ:ltiment:ali, moodo da ogni allusiooe scur- a voce alta le tim<ide ed ac- era un cammeo ottocentesco rile, o pe.r lo meno equivoca. corate smorfiette di:l. gi°:vane co..:i _1'es~c1Je masd:l.ia e ri– Gli spagnoli, gli italiani e i p0vero (Paolo Carl:,:11) 1nna- sentita di un James :Mason. Ev-:i francesi. ridono con l'addome morato di una virago dalla po- Maltagliati bravissima nell'an– gli anglosassoni col cervello. ' pol.aresca dizione: Mar~herita gol~a. pungen1e e cinica_ Giu- Eppure la Televisione Italia- Laroque (Lea Padovaru). seppma Laroque. lùdo S:1vani na olla voluto smentire il pre- La regla di Silverio Blasi un !onnid-a-bile capitan~ Lara: gitidizio che gli itali.ani oon buona, oel complesso, sebbene que. con .voce. e a-ttegg:~enti sappiano ridere anc,he col cer- un 1;10'. tr.oppo ~riva <i?, piani da v~chlo pirata salganan?.– vello. Do-po diluvi di ri-0..ste raV'Vlcmati e di sCOTClpret- Emozion~ 1 1te Faony March?O spiritose (e piuttosto becere e tamente televisi:ri-. li regist.a nella ~.gea maschera dell; corri<ve) eceo la aostra TV of- ha far~ carattenzzato eccessi- capa:ribia .V:edova. Aub17. ~~!rfxci un raffin-atissimo spet- vamen,e cer~ persona,ggi (co- ta carn~ta. !asC'l.Do.di~~co tacolo umoristico in quattro me la vecch1etta a m?lla che e. seventa Ann:'1Illana .o\!eg;.a– s~cculen!e puntate:• n Roma 1 n.zo ~;~~:~ 03 coJ~~~datrillon. h f~tt~a~,:~t;3:u!tta ~o vc:C~ ~~d:~i~ovdre :r~~e;;· d~t;;~ Gli atto;i _tl!tti.~ccellenti. nel- ch~;tta ultrae€n_tena..-ia ~e re- reu~~t. neµ1. sottile ri~uzione : 0 ~ 0 ::nod·ir~~rsa~c~};!ri~ cr~~. !f1~~~~:~ ;Je;i4~~--~f;ut~ ,elevi&1va di C!lI"Jo Mc1;T 1a Pen- citazioo.1enei modi volgari del- di u:n orologio da pofao. sem– ~~st~ P;~ larireg~~ d~ fine umo- la fama. L'interpretazic,~e si è pre minacciata di soccombere . .ve O • asi. . tenuta su un filo piuttosto di- sotto il peso di una i.n-verosi- c;0~a m~.ar~ 1 à~ ;o~~~v;:;;,~ a;it~~~o~ ~~iurt~Y~· 1~~~~~ ~~.ci: 1 ~r~c!:~~:;·~ca.a~~t~~rn; blleo. aibi.,uata e m<;0ra~ta d-1.a d1 un mondo ormai se- morbi-do di Pina Gei. Franco a pascers1 ~I fu!'lletti, potesse polte' Volpi bellissimo e raffinato apprezzare m pieno la bon- Paolo Carl'.aj - che già lo- caccia'.ore di dote sfortunato Il Pl ·ttore v,·ncen,o c,·a-"o. di·ciamo pu,re. a1Jche della fau- dall'ingerno e daU-e giovanili compromesst e d1 1 arrangia- tà del prodot.to che si offriva dammo come ettellN{e e mo- e teaae€. 1u ~ ti 11 t O er perpe ad es sa; ~avent avamo, i~m- derno in_terprete .cli Arsenico Insomma una serie di tra- che spesso sa esse.re accurato na: nella rievocazione di Poz- promesse». men , ne. are a v t d- Il_la. che il telespett.ato!e 1t8:• e Vecch.~ Merletti - questa smL"Sioni di urande finezza di GIUSEPPE SCHIR'l'INO fut~cu;~ci:it~io ti~~~•ein h~a;i~. ~;11ms:i;1g1~~1~~nFeig~l~.rii e~= alL:eti~vc~tt~ri!i ~~loi/~~~~~1 ~~~;~c~li e~!pe!~,r. n:~/•'~ro~ ;~~~~rio .;;i~;~v;~t~;l~ ~~1~~~9:~:o ~rn s:o;t~ss~tg ~~t~~:· ve'ro godim~to in- assumere il ruolo di diarista, relli; il contadino che mostra tico con cui è narrato l'assal- 1 b1em-J. e perscoallta. ,a la·gnmevole I6toria del g10- bel g1wme rug1aò.oso. timido evocatore di personaggi pae- le •botti di Falerno; la popo- to dei ifovani alla decrep:ta GIUSEPPE SCIORTINO FauSfo Pirau d ello: "Ritratto" vane -povero. E aibbiamo volu- e so..'11ivo, nobile cuore, tonnen- ALBERTO PERRL~l ~~i f:~~~ico~• ~~sl ~~~rei~ ~t~net~~a~rifaer~~~iti!~vech~ :::J1~!r 1 ill•a~r': dfce;~~~hi~: -------------------------------~-------------------- te o maturate una dopo l'al- a Cuma interrompe cc11 ire- mento operata nell'ambiente A u s o N I o (J o L o R 1ra. alcune Pagine di varia sche rJ.sate l'ansiosa contem- napo.letzno da Ciall'do. col ri- . N I indole e di vario interesse, ora plazione dell'Averno. sultato di salvare il salvabile raccolte sotto il titolo Quasi Una storia di pescatori, nar- in una città che ancora com- ' un diario (Mele Editore. Na- rata it1 'J)unta di penna. con- pria ed esalta quadri e scuHure · poli 1957) e suddivise ;,, va- clud• la seconda parte del li- di pecioni. ircidendo ad acli– xie 'parti, a seconda dei luo- bro; ed eccoci alle «note va- sti (specialmente se ospiti) ~~e ghi e degli awbien!i a cui gaibo~de » della terza parte che sostengono il ~,ostro pr:est1«10 gli scritti si riferiscono. da Piazza San Marco ci por- nel monlo; ed operando m mo- . li li-Oro s'apre con alcuni tane. a Bardcnec_chia, dalla C~- d~ ohe se. un Ciarda è cono– appunti sa1o:tini _ SQlbriascel- la:bria a Napoli. _d~ vecch10 sciuto e slunato lo deve (come ta fra le nwnerose pa·g,inescrit- Piemonte. a una v1s-1taad ~r- accadde per T_oma che finl col ~ :a c~a~~a~~J~a~i~'!~ ~oe~~ ~~reI:Jon~ut~~11}:f~tadet 11 ~~: ·;~ri) v-oir~ifoi~osci~:;~ ae~; ]'ulJ-vo. ;iehiamano oli e d:Se- tore recentel'!1ente ,scompa;so: na-poletani. gni dell'artista: « Quando il "'Lombarcio e .sen2;a.Jtro l oc- Ci riportano a una Napo.li. tempo è calmo l'ulivo è statico chio. col qua.le fl pittore guar- scomparsa au,che se recente. e sole.r.•J "e.ha un che d•i pla- da mtorno a se. ed an<;~.e. in il capitolo sul gruppo del Quar– cid-0 e di famiJiare che sug- parte almcolQ .. 1a se_nst;1ali,a.deJ tiere latino (Uva. Bresciani, :ferisce Ja sérenità. Investito col?re. Ma poi. Tosi :" 1 a•g,gil!n- Sc-hetlini, Mercadante. Lalli. dal r '.'.~nto si ;ras!onna in, un tist~~u~ees~!fle~~ 1 ~fc~: 0~ 1 dJ St;iccoll. Ciarda, Rispoli, Pri- i°n11t~~aisf;_~e:l:/;t01~:e s:-:::~ ~~~i~~a~!tred,iin~i~ dt !afo~ ~:o1~~~o ~!:gur~:o7~~::p;e 1 ~ L~ 1 ~6nt~si~i~~r~~tnc~fhr~;~ d~}'Ia.6U~. pittura. nel ~ro di Guido Cascia:o, Brancacc~o. 1_ 10 allora qualcosa di dolo- p1u am~1 _interessi, specialmen- Buono. Fa1b?~·catore., Mierca~ rante, la pianura è iutla un ,e poetici~>· , . drnte. Post1g,hone. 5:corzelh. mareggiare di cime a.r-gentate. .?ove ~ia~o s'1.I11pe'3'fladi Ciarda, Gatto. De Martino. Pu– n~l quale naufraga. il mito del :~·atlv:ae O da a u~n i=~~ri~= cheti~ e De ~al) ~n ~cguito s1ml'bolo del1a , pace»- Se ?O~. ile empito d'a!lfetto è nelle sgommato dag,h Ostinati (Ba. fos.re per C(f!,e acce~tuaz1oni ~ariazioni ,.1,apoletane' che con- Iestrieri, Viti, ecc.). autori di ~~~1;1~e,e a~;e~i;:icoco ~~~~~ c~ud'1:o la ,:ac~olta: dal !og~ un ..,pri~? seri~. tentati:o di d'un-a pagina esiodea. giano che. s 1m?1anta. a. Napo-~1scuo-tere l 1mme>bil:smodei mc- A.l!la pr 06 ·a lirica -tendono le ~i~~r~ «:~~:t~so::~f~t~t~: ridic,iali ». _o.on Pe~pi;: Uv~ due paginette in cui si parJa tori df Pos-iJlipo, dal « caro e sareb'b~ addmttura 1 ~ 1 o .dei ~rui:i, 'V'iaggio oel 'Salento so.ti.o onesto rkordo., deLla Compa- bohemie'.1s partenopei, .e Ciar– li segn.o d~ Leone C«Unica gnia del Musco (Conti. Ferdi- do, eh.e rn. arte ha senUto sem– nota viva. JO tanto seccume, nando Ru 3 so, De Rinald'is. De pre 1ansia del nuovo, nella la pennellata azz-urra del- FUipp:s, Bov,'.o) aUa Repubbli- vita è pieno di nostalgie per l'AdTiatico 1<,1t~o. c~e a_ccen- ca di Portici inaugurata da De il passato. sino a rimpiangere de n_el s~·gue 1mpaz~entl no- Niltis; e. di De Nittis, Ciarda la «carrozzella» che se ne va. ~;a!fe a~~~u~ e to~10f.~~~it ~1D:! ~n :e~~fl~o,qu:c~~onn~~~ laa parte ~ent:al~ .. e _in un meo-te giocoso - che rncon- done i Jimiti e come uomo e certo senso più s1gnil1catwa. di treremo spesso nella pros.a come artista: ,.-, 1 fondo la ve- Quasi un diario è, insomma. ciardìan;i - La cascata. di Leu- ra personalità di De Nittis è Jegata a Napoli: ad aspetti, uo– ca. ed è una ~~e~ gaf!bala- proprio -in questo cont.inuo mini e vicende scomparsi o che mente. campani:h&hca que,lla oscil'lare, tra le naturali incll- tendono a scomparire. Ciarda. che C1a!do tenta delle ?rutte naz:oni e J'influenza deJl'am- napoletano d'elez.:C1:e.sente una ~~~~od\ca{!~~=~ta che,s1 fa.b- ~.nt~!' luti~/t1,u11i~:~dera: g.rand': te?ere~za ~er quelli eh: •I paesa,ggi del pittore rara-·dramma sterile. Al CEll•tro è so~o 1 dufeth d,ei na~Jetani; mEu,te incl,udono esseri uma-1 pur sempre un artista di ecce· e mdul,ge a una mentali.à c-he ni; le descrizioni paesistiche zione che onora la iPuglia e ,ha portato costoro a perdere o paesaggistiche, invece, oltre l'arte italiana, fil.Che se 110n via via tutte le posiz.ic11i per c-he della flora tengono conto,.nella misura lasciata sperare ri'dursi, nella vita a vrirvere di Con la faccia da gangster e le ali d'an– gelo, Ausonio Colorni è nato alla pittura due anni fa, in una allegra taverna bolo– gnese, dove a sera gli ultimi esemplari del– la scaplgliatur-:i. carducciana, mescolano il vino ed i ricordi con una nebbia spinosa, Cl::tpacedi soffocare le voci. Rendendole quasi ammateriali. Ed è stato ·per lui, dopo tante -e disordi– nate esperienze, portate tutte all'estremo 1Jm1te dell'avventura, come un ritrovare fi– nalmente se stesso, uno scoprire le proprie ragioni interior:. Che avesse avuto la saggezza di sapersi aspettare, magari fino alla morte, è indub– bio, ina certo che il filo del tempo doveva ormai sfuggirgli sempre più di mano se la tentazione di commemorarsi rischiava di ir,g:oiarlo ad ogni momento. Ecco perché s: è buttato sui colori e la tavolozza con la foga travolgente e la vita– lità disperata di un naufrago, dipingendo tutto quello che si può dipingere: le scene del teatro di provincia, la cartapesta dei santi' dal mantello azzurro, le volte dei circoli signorili e il mare d'erba che arri– vava a lambire la sua finestra aperta sulla campagna. Dal Polesi,ne portava con sé i i:taesaggi molli di monotonia, gli spettri degli aironi remiganti a volo lento nel cielo stordito dal caldo, le beffe notturne all'ombra del, castello fosco sotto la luna, e l'inquietudi– ne paesana sempre ansiosa d'impossibili partenze. Di suo e di più nuovo ha saputo aggiun– gere un sentimento ingenuo del prodigio. il senso magnifico dell'illuminazione, e, so– pratutto, una freschezza contemp.ativa in v!rtll de:ìa quale i fior:. gli alberi, :a casa gli uomini, nascono dalla sua mente avvol– ti in un'aria favolosa, mitica, di intatt➔ purezza. Come visti per la prima volta da un·oc- G. A. chio venato di trasparente chiarezza. Pre– vedere gli sviluppi della sua tematica co– loristica, gli stilami delle sue ricerche fu– ture, gli esiti della sua tecnica inventata ex novo, mi pare inutile, e, forse, arbitra– Pio. Dato che restano affidati alla cronaca dei suoi umori e dei suoi gesti, all'impeto delle sue esperienze che vanamente do– vrebbero proiettarlo al di fuori d'una mo– notonia estenuante, nehla quale poi fini– sce sempre col ricadere come in un gor– go amaro. Tanto più sofferto, quanto più la violen- za del tentativo era stata ingenuamente polemica. S'intende che in questo ferment.ante con– trappunto di ribellioni e cedimenti, di gri– date p1oteste e di rassegnate confessioni, il pericolo costante è di ubbidire alla lusin– ga momentanea, alla 5ortita innaturale, al– la suggestione di correnti e indirizzi che nulla hanno a che fare con le sue ragioni naturali, le sue radici autentiche. E l'osservazione riesce evidente, esempli– ficata, se in breve ci rifacciamo al suo iti– nerario pittorico di questi anni, dalla pri- Ausonio Colorni ma ~mostra bolognese caratterizzata da un primitivismo ingenuo e delicato, ai quadri in preparazione per la personale milanese del prossimo autunno, dove il colore s'ada– gia sì con morbida delicatezza, senza più sussulti e grumi improvvisi, ed H disegno comincia ad articolarsi suadente, armoniz– zato, ma con ripetizioni che talora finisconb per diventare uno stampo, una cifra ri– petuta. Magari strappata con veloce immedia– tezza, senz.a quel senso di rifinita attenzio– ne che si traduce per lui in timbri di na– tiva freschezza. Ora l'importante invece è che Colorni continui proprio a raccontarci le sue favo– le trasognate, e che il colore nella sua tavo– lozza resti un fatto squillante. Ma questo sarà possibile, è ovvio, solo se resisterà alle facili soluzioni di una natura dotatissima come la sua, per la quale è possibile raggiungere un margine di de– corosa compiutezza senza sforzo alcuno e più ancora agli ·echi esternl, delle va~ie scuole di moda, che su di lui autodidatta e domenicale, finiscono per incidere negati– vamente_ Puntando cioè su una costanza che con– trariando la sua impetuosità gelosa e sen– ~ua.le, e scartando il divertimento, sappia mfrenarlo entro schemi di assorbita medi– tazione e di fruttuosa ma talora monotona pazienza. Del resto mi pare che l'abbia capito già da .solo, se gli ultimi lavori si stemperano In chiave di sorvegliata misura, libera dal– la luce sgolata delle sue esuberanze. Concludendo. la sua carta di pittore istin– tivo p~ò diventare briscola, solo a questa condìZlone, ed è b~ne lo sa,ppia subito, lui che ha avuto il dono di trovare immedia– tamente la strada aperta, ogni problema apparentemente risolto per l'apporto d'una predisposizione naturale perfino eccessiva. G. A. CIBOTTO
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