la Fiera Letteraria - XII - n. 19 - 12 maggio 1957

~ ' Domenica 12 maggio 1957 LA FIERA LETTEHA-HIA MOSTRE ROMANE * Anna Salvatore alla Galleria del "Pincio,, * di LQlfE!l'Z;I 1'1UiCCIII Le torbide adolescenti di infatti, mirabilmente coni- prio come ora le più ridenti Anna Salvatore prigioniere sposto e coincii0 il cammino -i: ragazze sdraiate~ della di una giovinezza non sfo- artistico della pi ttrìce, la Sai va tore. gata e vizza, rinta:nate nel- t;lUale, come le Sl'e creature, Un realismo, dunque. dal– le Jo.ro case spoglie, - ora e passata dal chiuso di un le solide radici popolari e accoccolate ,come gatti in- raffinato bianco-e-nero ner- istintive, per tradizione do– freddoliti e pigri, ora a _pet- vos.amente vibrante ed evo- minato dalla figura umana. tinare svogliate le indocili e cativo, al pleln a.ir di un eh.e anche qui, come del re– pesanti chiome, ora a par- colore. sempre più affrar\.ca- sto in Courbel. in Carava_g- Remo Brindisi: "Via. Crucis'/ Al1'I'IS'l'II l'I'Al,IANI * Giovanni Cappelli * cli PIE'I ICQ CIIIIA'1'1'1 La pittura di Cappelli ha u:i od-ore. En– trate alle sue moslr~ e sentite profumo dl terra, di col!,ura. dii bo-ve e di bovaro. !cm.a, dalla moja, Perchè Ca,PPeill. oltre a non essere mai stn1o astrattista. non è neo;:i– pure u1.1pittore neorealista o real'.sla ~i città: è, un fi,g,Uod-ella terra, ml piace ri– peterlo. è la Romag:-i.a che di,p! n.ge, è u..-i.a tavolozza sana e gaia. senza fU!'n'istioherle e senza preeoneet.ti ou1turali. E Ca,ppclli El tornato a Cesena. dove è nato. prima che come pittore, come uomo. Dal s-uo studio V'E?de i grandi bo,vj bianchi. i •tori fulvi e m-a.ssi'C"Ci. i vis-i quadri e ziigomati dei con- ~~{cror:~~~c~~~~o t~a~d~f;i~ to rt s;~~;;· realismo della f~~s:m~~~en!ps~\~::w~·a!e~~; << ames au:r songes obscurs Salyatore ha nidici lontane caratter!zzat~ (grandi occ!Ji ,!_ _____________________________ , ;~fu~u 1 cittr~:ei~~~:t!~ esnd~~ ~é. lCÌ~~:n3~~~avc~~fto~ 0 Nt= b~f1~~n1~'rtTh 1 ::i~1~b~-:reaim 1 ~= TACCUINO DELLE MOSTRE MILANESI E i suoi qu-adri. più ancora dei suoi di- 9egni. sono ott!-misti, traducono una vita sana. terragna, fede-le alle stagioni. Caippelli è dei poohl che sanno portare In c,ia sala di mostra la fedeltà alle loro origini. Figlio di contadini, falegname a 17 a·:ini, PDi stu– dente per corrispondenza e decoratore nelle chiesette di camipagna atto-mo a Cesena, Caippe11ira.ppre6enta il tipo a,e1 pittore im)i– rato. i,.111a,moratodella natura. ohe tradwce con una penr:ie'lJata ampia, succosa, vio1enta. una pennell-ata che è una presa d'i possesso amorosa come una falolata di mietitore. ~~ia, l1e°!~!-o b ;;~u ha:1·\~aJf~~!o dia~~~ tica dei mHle:ini. A Roma la sua pittura, s·era ingrigita, quanto la sua anima in.genua. A Cesena s'è tutta rincolorata. M1ha det~o cl:"e ha ripre6o a cantare, mentre doi.p ,·,ge. Nella sua ultima mostra romana. a•l1a Gal- 1eria « Il Pincio ». ha allineato solo oo,g– g-etli paesani, in preferenza bovi. tori, glo– v-enohe. co:-i.tadini. Ogni pittore ha i suvi so~tti, che poi sono I suo-i g'U!Sli, e ancora i suoi amori e. fina:Jmente, 1'estrins-ec:-ario 1 1e d-e.Masua anima. ~appelli ha un'anima gaia e contadina. Mica incolta, però. mica a.bo• ri,gena e grezza; ma sana. Non è vero che di,pinigere sia u,:1 fatto cm gusto. deri-va da una «inle11lgenza to•1ale»: dipinge.re è an– cora e semipre una tragedia del sentimento. la re.s!itu'Zione totale d'una riconoscenza d'. vi-vere. E' p:ù pittore chi è più fedele alla s,ua origine. ohi rende quel ohe ha .aV'u'o nasco: -i.do. E c·è un modo di «rendere» le solite eterne cose della prov·,:icia. la pre– miazione de.! toro. il viso del mediatore o 1'om:bre1lo della contadina, un modo che è pcesia, ohe è bellezza. ohe è pittU:ra. Cap– pelli è un gio,vane d·a seguire: in lui finisce i'l dopoguerra. diventate donne fiorenti e g:ltaro, sono 1 suoi maestri, n10se _e sensuali, bocc~e consapevoli. / grandi e meno _grandi. e~p_ress1ve e carnose) e t1- 1u!~ ! 0 f~ v1i:gt~ta~~ 1 :ì~nt~~ ed 0 :•l ~i~:o u~~raavt~!i~~fo~ pl~~szoa;~~rebbe ora cercare prima sono salite sulle ven~ più recente, sebbene già quale e: i:nanierismo lo ()nte– tose terrazze a sciorinare e mol_to fruttuosa . -:--, Anna S!) n~n m senso deter.i_ore) stendere panni subito toni- deriva la compos1z1clne per- s1 ceh sotto questo r~al!smo fjcat~ e rese 'ag~re_ssive e ~~t~~/;10en/~ :~~!i~~~-t\u~t' e:ll~c Se~~:a~~;, c~~~atct~~o~ * Li\ ''VIA CBUCIS" DI BUl~DISI * c1ar~1ere da quell aria_ pur~ la vasta, impegnata e ben ma non del tutto vinto, in. che . p~rtava, ~ tr_att:, dai risolta tela e: Domenica al- Caravaggio, ed un altro cli canti1::n, le _voci dei g1o~ani l'Acqua Acetosa>, con quei eredità neo - classica, in operai; poi. a_ rac~ogher1: gruppi ben colloc.:ati nel pae- Oourbet e in Gemito. Ma frutta, con già_ 1 volti_dorah saggio ed il felice contrap- dietro Anna Salvatore· c'è, cft LlJClfl/10 BllDIGil 1 fl d~l sol_e e gh _1mm~ns1 occhi peso del rosso tramOnto). e forse, da rinye!1ire non tan- , • Nei primi anni dopo la guerra cominciò a percorrere in lungo •e in largo le cam– pa,g,ne roma,g,1olc, a d<i,segnare tutto ciò che vede-v-a, a'll'aiperlo. a ritrarre sceae di vita popolare. mercati, donne al !.lume, vece-ili contadini con la « carpparella ». Il suo amore per Viani, Rosai e, prima, per Dnumier, non a,\leV'a niente dl letterari~ era una scoperta di affinità eletthre, d1 gu,sto, di ori-gine. Poi e}jbe il ·se-condo amore, p!ù scoper10 e fo1"6e meno s:,1cero, per Carrà Morandi Siro:-i.i: ma fu come l'amore del contadino per la bç'_llafore-stiera. tlu la vo– glia di « siprovinciaiiz~arsi ». d•ì sta•bilire un contatto p:ù diret10 con la Città. N-el '49 era a Roma, dov-e rimase un paio d'anni. La gioia deUa sce-netta. dena pltl,u,ra di costume un po' ottocentesca un po' strapae– sana. su•bì Ulla sipecie di tra'Uma. Persino !'esperie:1:z;a aistratta, persino il gm;to della pennellata dri so'lo colore 10 attrassero. Ma venne presto la nausea, c:he è sempre la più sioura prova dei tem-peramenbi artistici: blsognav-a· fu.ggire da Roma. dal1'innatura- ardenti pronti a rispondere la nat 1 - ·t. d 11 r· to un e: man1ensmo » di -!on- TI pm seno mohvo della po- volta della città e, nei suoi 1101 pen,,1en e problemi, invita agli sguardi ,dei co~pagni gure :de-i 1~ 1~a~l :u .e ceorr:- tane origini o di inconsueti !emica susc.'tata alcum ;mni fa quadu 1 pastori è1venero cam- a_ una assai proficua medita– di lavori?· Cosi, l'! gr~d1, que- in e Ragazzi rche e gi~~ano ! r\ralchi pittorici, quant_o _(e, da Remo Brindisi con _una sue pioni Sp(!rlivi o fotoreporter. le z,one. ste fanciulle soli tane hanno carte . d C b t h t. t ripeto, sempre nel miglior vasta rassegha antologica e-on- pecore s1 mutarono in automo- trovato u.na soci~tà, u1;1 p_a- to il tns a our e a. 13 --: senso) una attuale e manie- sisteva ~el suo_tentativo ~i al- b~i. l_egrotte e i reces~i bos~hi- . . . nor~ma, una rag10ne di vita direi ~l O del vplrn~;e· 1 quasi ra lo letteraria e cinemato- targare 1 tt?rmmi del cos1detto v1 s1 trasformarono 1n bar e Dopo molh ~nm d-'Et~s.enza nell'umile e sa•lutare lavoro a-, tr' 1 peso!Jgreve e~ 1 -~f!.--: grafica, corrispondente alla "realismo sociale,. con una più negozi. Cosl, in vent'anni di dal cam_PDdell arte « milltan– quotidiano. ,,,e 1- ': qu7.' 0 sp_essoie ei cultura e al gusto di oggi. distesa e disinteressata propo- lavoro appassfonato. egli non te.':', J~ti ~avenn_a ha 0rd1 nato Ed ecco!e oggi, _belle ~ pa- firp~r~~o~d~~nt~ia~~•id~~~~ La sua pi~tura _completa e sta ~i « realism~ n.a~rativ~ ». solta~to ha ~~nato i propri ~!~so~~{:'ai1~or;~u~;i! ;~rs~~~ g~_e, con _1 _grandi, oc~h1 non cosi da sembrare spesso c:in- conclude._ u~fatt1. comE: u_n E m r7a1tà Bnnd1si ha d1mo- mezzi espress1v1, ma ha ~nche roux. Ravenna è indubbiamen– Pl~ ~ebbnl_1, 1:1a dolci. e lan-: tarsiati • sugli sfondi. Men- anello ~1ma_1,s~ldo_ ed mdi- strato_ d1 possedere, fin_ dagli potuto compiere una ampta se- te un «nome» del1a pittura gu1d1, comm~1ar.e ass1e~e _a~tre per que'lli che P0!:sono spensab1•le, il rwscito e lun- ~sordi !1~1 campo della _pittura. rie di esperienze psicologiche contemporanea •sin da quando, loro e: ragazzi>. fan_to s1m1_hessere i suoi agganci con go racco?_to della R_o~a del rna. 0 ;1~ 1~ale _fac~~~1f\tt~;;i~l partecipando con poetica• _sen- negli anni dopo la prima guer- ~aa s:mv~~~regi~F~!~~· Jr -~r~= itmii~~ Md;nctil~.~ e ~:i~~:roè ii~i:~~~;troa'driu~;r;~i~ ~taJ~ e~W::r}!T}t::l~s~io~::i:;;~,avue; :~~~~~ ~~;~ ;:;~:~~d~e!11~ 0 :~~~ ~fsA11°dntJ: 1 ~:n;~tr~a~i fta~~= PIETRO CIMATTI vmezza. una g1orna~a d_ist4:- forse. il caso d1 nscontrare gasfllr1· _da Rossellmi e da El Greco scopel\to sulle pagine leria del Grattacielo un ciclo saro e del! azione nnnovat_r1ce sa, t)Jtta reale, fuon d81 n- una affinità di sangue e di as e a_:11. . . . . d" hia monografia. pittorico raffigurante le q:iattor- promossa dal gruppo veneziano cord1 co:ne òa!lE? speranze, g~1sto intensa.mE:;nte meri- Magg10_r merito e Q}-11nd1 s~ov~t~ape;ec~ocsonella bibliote- dici stazioni della Vi.a Cmcis. di ~emeghini. .ct~ Ross~. di Gar– un bene 1rr7pe~1b1le, da con= d10nale, che avvicina _e _a-p- quello d_1.Anna se nes~e. ca paterna. Brindisi ha raccon- Brindisi ha coraggiosamente bari. di Ma~t1m. Qm è aff~t- sumare e tla I quattro ar oarenta e:iueste scarmi_ghate C?me QUI, _m 9uesta nuovis- 1 t continua a raccont-are t t al! 1 . 1 . tuosamente introdotto da Gto- denti lotti - che vegliano nipoti romane alle loro ave s1~a_ e riuscita mostra al c~~e ein un interminabile ro- por 8 ~ù a uce / suo im~1- vanni Comisso: "per la sua sulla Gampagna sfinita>. là partenopee, anch'esse scon- Pu:ic10, a _trad1_-1rr~.in ge- vi nde della vita che g;1o P 1 ., segreto, a s_ua am - serena sensibilità. per il suo dove •fiinisce la città e inco-1 volte da un identico fe-m- nume qualità eh pittura. un m?nz_ole ce . 1 D I zwne prn alta. Certo il proble- preciso. ragionamento con le mincia il cielo. mineo languore· alla tac- mondo di natura intellet- gh Sl svolge m orno. appr - -ma 'dell' .« arte sacra» - Intesa rorme e con i colori egli ha Ma questa ideale parabo- cante « C8.rmineÙa, ca,pola- tu_ale: è la prova che _la.sua ?1 8 • e p~r- lungo t~n:ipo, furon? com~ r_appresenlazìone cenere- avuto ?isogi:io di un raccogl!– Ja, compiuta dai persona_g_gi voro giovanile di Mancini. a! te, n_ata come un 1st1_nto, ~ pasl?n._ 1 contadi:n. l_emadri, ta di vicende e figure _ è per me~to 1solato ~ift~giend~ dalle di Anna Salvatore, non de- alla «Lucia» di Gemito ed vive 01a come _una co~c1~n- ~ rus11:c1mnamorat1. gli agnelli. rartist2., nel momento dell'atto r~pi~e conci1:1s1ome dm tral"!– ve essere intesa solo come a. quella dolente 4! Anna> te e matura misura di se e 1 balh a1 tamburello, le cacce creativo. soltanto apparente: c:1tor1s~1ccess1.Ha se~.pre des1- un rìuscito itinerario lette- sempre deLlo Stes:;;o Gemito. delle cose. ' al ;inghiale della sua a_matis- ogni problematica essendo av- dera!o _il cons:n~o dt poc( 1 l_ m~ rario ed umano: ad esso ha. prostrata sul guanciale pro- LORENZA TRUCCHI sima terra d"Abruzzo; poi fu la versa alla manifestazione poe- scelt1ss1ml artrnh e uonnru d1 •-----------------'--------------------------, !~~: ~ ~~;: ~~l~::r:i;:i~a:: ey::~·doav:;1fi ~ia ~;:~:;;e c:i= ::~:i :s:i:~i~;:~e~~!e;~zl~'aar~~= ~~;:;i{~~:; i;!~;t~d: ~l~~~~~ '---------G-lo_v_•_-n_m_· _ea_p_p_e_n_i:_"_M_e_· , ca l o_b_•_st-ia_m_•_•_• -------- ITAl..,IAi\JI * SERGI() i\GOSTINI ., ,, .. ,:..., * di LI CIAillO Llfl.U Sergio Agostini Erano in molti a sapere che tosse pittore anche se poi avevano visto un suo quadro. Lo sapevan? per: ohè lo diceva lui, con tono spavaldo, durante I suo, concitati discorsi, in cui le mani ayevano u~a J?arte di rilievo come gli occhi. Entrava nelle redaz1on1 con le sopracciglia aggrottate, il ciuffo spiovente sul volto marcato e quello sguardo. quelle mani e quel volto avevano' un che di volitivo che. faceva sperare. In. tanto polemizzava, e ancht nascostamente. l~vol'ava di lena. Aveva già fatto qualche cosa. espo_sto m alcu– n.e collettive, ma senza rilievo e senza chiasso. . . II suo biglietto da visita fu una mostra di d1segn! tenuta nel 1952, _in quel clima arr?ventato da_ molti ferro.enti culturali. Solo quattro anni fa. ma oggi come lontano quel tempo che un poeta definì d'atte~a1 Tem– po di indeterminate inquietudini, di .nostalg1~ _senza nome, _di tormento~e rieerche; e Sergio Agostm1 non smentiva· di esserne figlio. Appariva anzi evi~en~ che quei disegni avevano rappresentato per lui. d_1 volta in volta, quasi mentre gli nascevano fr~ le m~n1: pensieri proiettati verso· il lavor? ~ut'-:-ro. ,mtenz1on~ per un più largo impegno. Intenzioni d_1color~ eh~ si rivelavano subito dalle molte figure risolte In gmo– chi Violenti di luce e d'ombra. E anche il segno tor: mentato e forse insistito, preannunciava il pittore, con il suo spiccato senso coloristico, con le preoccu– pazioni plastiche e tonali. _Appariva già allora, se pure figlio del suo tempo, libero dalle mode del suo tempo. e se le più valide le~ioni _dei m_odern_iaveva~o lasciato in lui i necessan sedimenti, egli tuttavia si era maturato volgendosi al Rinascimento e a quei trecenteschi che oggi più che mai sentiamo attuali. (E non a caso Agostini ha dedicato un arti.colo a Giotto). Così, dal colloquio con quei maestri nascevano anche certe ambizioni proprie della sua natura: l'affresco, la distesa pittura murale. . . A volerli guardare da questo punto di vista i suoi disegni sono quasi tutti cartoni, appunti per un'opera di largo impianto. E dopo, quando le mostre succes– sive, offrirono una immagine non solo del di$egna– tore orma•i abile. ma del pittore che aveva sc?perta · una ·sua intensa tav0loiza. i quadri in cu{ Agos~ini si compiacev-a di accostare alcune teste, o t7ste ~ f1_gure. o teste e paesa-ggi, rappresentavano la sm~es1 d1 un? grande composizione sognata, i cui el_ementi urge~a_no nella fantasia dell'artista che sentiv.a la nece9s1tà di ±:issarli tutti insieme nel limitato spazio di una tela, tegati da quella segreta ispirazione. Nè gli manche. rebbero le qualità descrittive evidenti in ce~ti boz:, zetti in cui le figure suscitano l'aneddoto; o m certi interni che sembrano evocare 1 personaggi di un dr.amma (e Ìl)Sieme denunziano il suo gusto e la sua felicità scenografica) o, sopra tutto. nei soggetti re. ligiosi dal solido impiantp strutturale o persino, di– rei, in certe espressioni delle sue teste. le cui boe. che gridano (denunzJando l'amore dell'artista per il Masaccio') i c'ui occhi suggeriscono lunghi racconti di malinGonia. Malinconìa che il pittore ha pr.ofuso ii;i molti dei suoi quadri (ove non intervenga, a cancel– larla certa violenza incisiva o cromatica che è un altro' dato saliente del suo temperamento), malinco– nia che è. in fondo, Più di ogni altra traccia, il segno della sua inquieta ricerca. '1J s~~ ~;;d~r;~\~~! t\~s~~} ~ o s! ~~!e:~!i.°ì~~\~ Con la sua produzione recente egli c"i dice d'es– sere giunto al centro vitale della sua problematiCa d'artista. II dato che più appare evidente è l'assolu. tezza, un'assolutezza conquistata lentamente, con sem– pre maggiore e vigile coscienza, e con la più chiara padronanza dei propri mezzi espr-essivi. Agbstini ha trovato le cose. gli oggetti, gli elementi, e ne ha in– tuita la poesia, e i suoi quadri nascono ora dall'ac– costamento << puro n delle cose, vive nei loro semplici contorni, nèlla loro elementare .ma completissima es. senzialità. Anche il colore si spiega a questa intui– zione. Assolute le immagini, assoluti, precisi. definiti nei loro campi, i colori. E la suggestione nasce dal– le finte che il pittore ottiene. impastandole sulla ta– volozza O addirittu,a sulla tela. Nascono cosi certi rosa, certi viola, certi arancione esclusivamente <e suoi)), e che con i loro timbri irreali sembrano dare maggiore risalto. e. certo. additare il senso poetico. delle semplici cose che il pittore ci offre; senso poe. tico che scongiura il pericolo del gusto scenografico. della decorazione. Una visioi:ie complessiva delle opere recenti ci dà la misura di una precisa personalità, di uno stile felicemente· raggiunto. Quando la tavolozza non gli basta più. costringe!Ì.– dolo ad una sola misura dell'espressione. e troppi fantasmi gli ~i affollano dentro. o più di sempre gli pesa la solitudine che è ad un tempo il paradiso e l'inferno di ogni artista, allora prende la penna e scrive. Prose umane che ne rivelano il temperamento estroso, generoso e il molteplice talento, come le di. sarmonie e Je intemperanze, le virtù come i difetti. necessari e belli. questi ultimi. quando per loro si legge nel cuore di un uomo. E così è nato anc)le un Jibretto << I passerotti)>, il cui titolo accenna alle condizioni .infelici degli artisti giovani, che vivono nell'incertezza e che un po' di vento può disperdere proprio come i passerotti che si sono fermati per r,ìpo– sare le ali stanche dì volo, sui fili del telegrafo. O se, dopo un giorno amaro, neppure il conforto dì camminare di notte per Roma gli basta, in quelle strade che di notte a pochi privilegiati svelano tene. rezze incomunicabili, allora qualche amico riceve un biglietto di saluto e Agostini parte. La Francia, il Bel– gio o l'Olanda, o la §pagna o l'Austria o la Germa,nia, oppure, se il cielo é ancora limpido. via, all'isola del Giglio. Cosi H mare entra nelle sue tele e quel mar~ significa libertà, evasione, rappresenta i sogni, la fan. tasia che non ha confini. Entrano nelle sue tele le navi. magari accostate a due figure di donne, e quelle navi e quelle donne SOt'O immagini fermat.,2 di una stessa evasione. LUCIANO LUISI ~: ~~ef:r:n q~afcoor:aà ~: ~ri:;:~ avrebbe dovuto pentirsi». dalrambiente, dalla cultura dal • • • c~ma. e dell~ formazione spi- Alla galleria Montenapoledne rituali che gh sono propri. Ac- ha esposto il giovane ceramista costandosi per la prima volta Car1o Zauli, che mostra dl es– a un soggetto sacro, Remo sere uno dei più attenti e •do– Brlndisi npn ha rifiutato !a co- tati esponenti della scuola t,aen– scienza della dolorosa e spesso tina. Nel catalogo Tonino Emi– erudele condizione dell'uomo liani dà su di lui alcuni utili moderno da lui acquisita nel ragguagli tecnici, mentre Orio corso- della sua esperienza pit- Vergani ne_ illustra le chiare toric~: e dunque non si è r.i- i~!~~~i~~~fiic~:~t;srt~o ~~i~~i: LE MOSTRE D'ARTE IN ITALIA * Ifporto di Napoli * f~gla o, per timore o scrupolo tica attraverso i rossi d'al pro- ~~e::~r0te: :e:=~~~~~t~io~~ ~~~1~ d~fe~~~~-he~~lr~1:~~seo,. ~ Duecento quadri a soggetto marinaro che esaltano la bel. ~~:~n~: 1 ts~1:J~iz~at?P~:a ;i; ~!~:n~~f_a S:~;rie! 1 it-:;~infi:;_: lezza e il fervore d'uno dei golfi più incantevoli del mondo ~:i: ~~cl: ~~=::e ~~;t~~ a~;~= ~~~~~\e~~P~~f~~ii. ~eref~~\~i~ * di Gll!SEPl'E !iiCIOH.1'1110 ve7sa i /uoghì più squallidi ed ~:n~anfre~~for: '; 0 ~;!ri:t~~! e':'ide':t della ;1ost ra quoti~ia- questa pittura: ed anr.he senza n~tà, 1 _ba~, 1 cinema i canti7ri preoccupazioni»). e Thea Ca- Per la prima volta la Fonda- do, anzi, ha dettato per il ca- di Miseno acc?nna a una effi- di periferia e nel suo amarls- talani. presentato da David Job zione di Cultura Marinara, sorta talogo una saporosa presenla- cJ.ce essenz,alna d1 colore; soto simo percorso G~sù è accom- (« une recherche chromat.ique, presso l_'Ente ~utono~o del it<?ne in ?ui parla del_ ma.re e 11:1 Presso la Darsena E'rancesco pagnato, offeso. aiutato da uo- qui niest jamais improvisée, Porto di Napol~, ha indetto gh _ art1st1: e S1 consideri . - Galante riesce a darc1 una coe– mini e .donne che noi incon- traduit en préciosité• colorée le una most~a d1 pittura su sog- egh scrive - c~e n~n era i~- rent_e atmosfer_a_ed ha_un buon , ~~ia;f~ig;~a~~;n~nd~v~ia~~ shytime mes~ré qui s'enti-ecroise ;,~tt~a';'t!~1i;:~~ ~\l:caquda~!c~~f~ r=~~~o d~au~o~~::as;;;:e u~j~~ i~Ì ~~;:i~ ~~r;;~,~~~1v;ì ~1~f;c~~: il mestiere e l'animo. dans une ngoureuse trame ..). ~rt~t/ni~n f:t~~~~~ ::t1:l~:~ ~;:;~o aia di:i!~~~ ~~e~~://~in~ ~1~;~e~;ris~1eg1iiv~ne t~~~~!~ms~ Non è certo il caso, in at- . ma tutte composte con impe- di moderno razionalismo che di mamera che la spatola a1u- tualità, di tentare Un giudizio Fra le altre mostre di q_ueste gno. Alla interessante iniziatì- Elil porto di Napoli•. ta a mettere completameute su quest'ultima fatica di Brin- setti.mani! ricorderemo almeno va (solo osserviamo che essa Come se la sono cavat~ gli allo scoperto; legato a Cn– disi: la quale: tuttavia, per la quella del pittore Guido Basso dovrebbe essere estesa, si-a artisti? Com~nciando dalla pri- sconio e ai crisconianì c1 sem– sua sinc~rità e per u suo éO- e dello s~ultore Dino Paol~ni pu~ soltanto per invito, agli ma s~l~ notiamo la spoi:itanea bra Carlo . V~rdecchia; una raggio, in queste settimane che alla galler,a delle Ore, di Fio- artisti, di tutta Italia) hanno fe~tos_1ta p~polares_ca ct:1 qua- t~ndenza a rng1gant1re le cos~ nella rinnovata felicità della renzo Tome~ alla Gussoni, di dato 'io! loro prezioso contribu- dri d1 Ulano Cortie!lo m ~n- osservtamo nei tre quadri d1 stagione fanno corona alla più Mario Bionda e di Yves Dendal to Vincenzo Cia,rdo, Gino Do- ~~~:toctttui~ao ~;~~f~~~-mc~:: Ai~~~~ar~n~itiello ha opere solenne, drammatica e dolce alla Pater. ria, Franco Glrosi, Bruno Mo- SbriccaJi, di solito così' legato che si aìfidano alla vivacità festività e.Ii.< Liana. sollecita in, LUCIANO BUDIGNA lajoli. e Roberto Pane. E Ciar- ai moduli partenopei, in Porto cromatica p1U che alla robu- RlCORDU DI SANTECANCIAN * DI SILVIO BRANZI stezza del dii.egno; Nmo RuJu m Nav~ in porto denuncia una tendenza alla monumentalità sostenuta con autentico vigore; aucora su piano sperimentale El Corrado Morelli, mentre Carlo Montarsàlo spinge la sua sapienza sino a da-rei, in Ri– morchiatori, una figurazione astratto-concreta. Ha un senso piuttosto insolito del colore Andrea Fisco in Particolare J:. Sante Can?i~l"!· se (l0n pro- le più ·Lervide e amorose. E se CPsi anche_cµ ~o1_o:-ivivi che li- gnato o dipinto. Cancian era (1l Pisce e nuovo a'1la pittu– pno ver~ _am1c~z1a, _ci legava lungam~te. ave_v,a af.i!ru;1tato, b_cravano m_gio:~ .la_sua cmo- 'lato a Castel Roganzuolo, in ra); a tmte nette ma con una una coi::d1~htà viva_di_rapport~. con la m1sena più nera 1 1 _mdi!- zione. Band1~0 ormal. ~gni ac- comune di Santa Fior. nel 1902, volontà di uscire dalla decora– da farci t1!rovare ~nsieme ogi:u [erenza del grosso pubblico la ?ento. ~lenuco, solo rl.'ll~neva ma a Treviso poi aveva abi- zione e il Paesaggio del porto vol!a, venisse egh a yen. ?7.la ope~a sua. C?nfortato s~ltanto ~ 1Ul l amore ~r la f~U:a e tata per quasi tutta la vit~ di Aldo Angeli; Mario Pacil~o o s m_1dassenoi a :Treviso, con dall app_rova71~mee. dall aifetto l interesse per gh svaçh1 della amando d'amore sincero que- ritagJia le sue figurette dando un piacere e un interesse af,- di pochi am_1c1, la fede _nel la- gente_ fra la quale v1veva. E sta città schietta e cordiale, ad esse un piacevole sapore fatto spo!1ta!1ei e :°on comum. voro non gU venne 11;a1meno, quindi, accanto_ al popolo, ap- piena di incitamenti suggesti- fiabesco; Luigi Pane ci sem– Era un g1ovme artista e.be s.ve - 11,ean~he dopo un v~aggio in pa~e:o anche 1 1u.ogbi ,da esso vI, di richiami operosi. propi- bra migliore quando dimenti– va dat~ molto e. pi·oT?ette_va Belg10, a d~stanza di q~a~cbe ab1tah e lavorati, la <'_1ttàco~ zia :aI lavoro e ai liberi im- ca di essere macchinoso (no-– ancor ~1ù, _tra ironico e inqme- a1;1nodal vrngglo a. Pang~, ~ !e sue piazze e i suoi canall, pulsi. della fantasia. tiamo Movimento nel porto to, solltano. e_ c~m.pagnevole, più_dl que.~to_grave d1 de~usiom il paese con le sue cas~ e le Nacquero qui. inlatti. le sue 11_ J); sempre al suo posto, con con _occhi.attentissimi alle cose e d1 stent~. sicché ,non Cl volle sue strade e le sue chiese e opere miglioi1i, quelle che, pur le sue caratteristiche, Dome- e -~ !atti del mondo, e uno m~lto, a5;s~duocom era e tenace ~e sue fiere. la call_lpagna con non tradendo la verità delle nico De Vanna; Eligio Finazer spmto proni~ a rendersene pa- nei tentah_vi e nelle p~ove, per- 1 s~oi alb~r:i ve'f~l e. i suol cose, rispettano del vero gli lo'lori, del quale ricordiamo al– drone ~al. p_nmo sguardo e .a ché_ acqmstasse coscienza in- filari. di viti nell ampia pro- elementi in accordo col senti- tre precedenti opere piuttosto (ar su? mtimame?te tutto ciò slem_e ~_lena e t7rma deJle. ~ue spettiva 'de:1-la pianura _ e n~l mento del pittore, né d "alt.ro tmpacciate, va maturando len- ·· che gll_ potesse g10var;- possibilità e de1 suoi_ hm1h. vasto cerchio delle collme: l1l si curano che d'esprimere ed tamente ma continuativamente. Lo SI conobbe_ sul ~6, che - Allor~, da que~le. fo1me cari- una parola, tutta quella. su~ esaltar questo in un'invenzione Ovviamente si otrebbero tocc_ava ~ppena I vent1quat~ro ~atu7ah e , umonshche, ~he la terra f7cond~ e amata, d~ c~1 di elementi figurativi ove la na- citare albi nomi e brevemen– anni e g1à 1 ~ra_stato a Pangi ironta e !amarezza o 11_sar· ora_egh cogliey~ gli aspetti più tura si ritrova essenzialme!lte, te commentare altre 0 ere· ~efl~ev~o~f~mp~i~~~i~lfs~o~: ~~~~o.~ ~~lt!e:~h~l~~fo ag:mJ= ::~!n~d d~t~fe~l.n~~!r~~~~!! C?n immediata risonan~a. emo- ma il fukro. de)la most~a è g!onali venete. All'inizio. i suoi bellione segreta contro l'apatia tenera e forte che n ritmo delle tiva. nell~ Su_a:ertezza dt ca~~ que-l_lo qa noi, S1 8: pure som,– disegni rivelano la mano del- e la freddezza di cui il mondo stagioni sempre, le infonde. to. E le c1ta~1olll vengono_ facili mar1amente, esammato; .ed e l'autodidatta. guidato unica- circondava l'arte e gli artisti. Vinta la diffidenza del mondo. all~ mem?~a .. dal~'~ut?rttratt~ u_nfulcro notevole, ':'ve_si pen-:– mente dall'istinto nativo e por- egli portò ~entamente la sua Cancian s'era ormai accom.odato agli Uommi in bicicletta. dai ~1 che - per. rag 1 0~1 ~. noi tate a vedere la realtà circo- attenzione verso contenuti più n suo agio e lavorava tanto Tlp~ di campagna alle Comari, ignote :-. alcul"!1 _tra 1 PlU s 1 7 st.ante più nei suoi asp,e11i ira- semplici e umani. L'innata so- tranquillo quanto può esserlo dall'Uomo col giornate ·alla Ter- gnific~tivi ai::t1st1 t nap~letam nici e grottes-chi che non In lidarietà pet la gente umile e un pittore vero, che sempre za classe dal Nudo di donna \ 10:" . ~nno ri~pos 0 all ~ppe~– una penetrazione più fonda, dimessa gli si rides1ò nello spi. vuol superarsi e rinnovarsi, all'Uomo 'addormentato e q\lin- do• CIOed_non__a·O!J,O. s enti.te 11 ~~~f1~~ti~it:1~~te~~! aiich~u1: d\ 1 ~~~~~~sedlm~i 11 ~f~1_ GW~ìpe= ~1~~:~d~g;oe;~a piiu:er~~~ e~~~ d~ le vedute e le sce~e ~tta- e~:i1~~e ~:;:i_~sic~\0 ~i 0 ~~n~_~;~ satira, per quanto intelligente rai al lavoro nelle officine. i dipendente. E a quarantacinque d~e e campagnole, quali ~a ?' Napoli; d1 ., dare u1;'antm~ ed acuta essa sia si placa o si contadini nei campi. i bevitori anni di età il suo nome .e:ià ?tazzetta del Duo,:no, 1~ Via a questo mondo - scrn'.e N1- smorza di fronte al1e rlnuncie domenicali nelle osterie, !e aspirava a t.rovflr posto fra XX Settembre, la Fiera di San- cola Salerno - alle nav1. agli e alle mor!iflcazion! che la vita donne intente a1\e compere quelli che ,un decennio fa po- t'Ambrogio, la CaLmaggiore, il elevatori, ~Il~ gru,, a tutto impone. e ai dolori e al dram- presso le bancarelle del mer- levano essere considerati i me- Ponte Santa Margherita., la quant? cost1tuisce_ l attrezzatu– mi che essa porta seco in o~ni cato. i vecchi soleggianti sulla glia disegnatori italiani. Ma aL Campagna trevigiana, ecc. ecc. ra gigantesca dt uno scalo luogo e in ogni temoo. Canrlnn porta di casa. e tutta. insomma. ·l'improvviso. proprio quando Dalle rime all~ !time . moderno'"· . noteva certo divertirsi a pub- codesta umanità povera e di. l'artista stava per guardare con 1 P. u . ape- Forse la nostra idea, -accen- blicare sul giornali trevigiani screta. ora in faccende e or.:i discreta speranza al domani, re O sviluppo è continuo e nata in principio, di invitare i suoi disegni umoristici. non in riposo, riempi i suoi !Ol!li venne la morte a portarlo via. gra~de la coere_nza, senza ar- a con.correre altr~ artisti che però aopagarsi di quel lavoro di innumerev'lll disegni. a 'Tla- Ora - ed è giusto - Treviso resti 0 notevoli lacune: cosl non stano di Napq-li, potrebbe in sé. di cui ~entiva. senza dub- lita, a carbone. a sanguigna. a lo ricorda. a dieci anni e dalla che le conquiste dell'artista si ancl\e .giovare a svegliare nei bio la p~.:ivvisori~tà del hitto r,rnna. rapidi e felic'. di sc!olb scomparsa. per iniziativa dello precisano in una resa formale 'laJ?oletani quel senso di t:mu– ronfinaen!e e mont~nlanea. Ma. e libera faltu:-a, realizzati dì Ente provinciale per il turismo. che si va via via facendo nei l~z1one che,- per temperamenti nato dal popolo e cresciuto In volta ln volta col se.e:no p1.1rocon una g:rande mostra. allesti- momènti più felici. battit~ se- come i meridionali, potrebbe mezzo ad esso. di'Videndone le sui bianco delh pagin'.l. o ac- ta nel Salone dei Trecento, al- greto dell'anima autentico re- -:cmdurre a ottimi risultati. ~i:3ig~~~i~;ic:l!eed~etib;~~~:~~:: ri,~~eì~:!;p:r~\ ·J~;~r~'J'::trf~ 1~ 11:nd~igt~ia n~tr~fgu:r:p~t spiro poetico. ' ta~t~e~~o~f_°seguiti sono sol- '-----------------------------------------,,--una sensibilità di emozione !ra un $intetico <;h'aro;;cun, o a~- opere che il pittore ba elise- SILVIO BRANZI GIUSEPPE SCIORTlNO

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