la Fiera Letteraria - XII - n. 16 - 21 aprile 1957
Domenica 21 aprile 1957 TACCUINO DELLE MOSTRE MILANESI * • • • Gli amari mIra~g1 di Fabrizio Clerici * li Premio Diomira - Lou Stabilini e Parr - Borra. Paganin e Monti * <li LIIClfli\10 IJIIDIG1l•tl lanese Dimitri Plescan; gli altri dodici premi a disposi– zione della giuria sono andati a Mariano Zela. Andreina Zoda Bcrielli. Pietro Bisio, Bruno Donadel. Attilio For– gioli. Pietro Plescan. Elena Pongiglione. Umberto Faini. Flavio Ghiringhelli. Raffaello Sartorl e Se~g!o•Starei. Alla galleria dell'Ariete Fa-1 nìstico •. lucido e preciso co– brizìo Clerici espone una 4ua- me la tecnica della esecu– rantina di opere: oUI. guazzi, zione. Tuttavia. sotto la per– acquarelli, disegni affettuo- fetta abilità dello stile, l'in– samente presentati da Alber- 1 telligenza e la razionalità to Moravia. Una mostra di della concezione. sotto la li– Clerìci costituisce sempre per benà sfrenata della fe.ntas:a. noi un vivo piacere e un va- il rifiuto d'ogni ordine pre– go turbamento: amiamo le stabilito e d'ogni convenzio– perfette immagini che com- ne, sotto la licenza dei sogni pongono 11 suo mondo e le e degli istinti. chiaramente abband<?niamo con un iieve traspare. per chi conosce le • Le forbici da unghie !T~~~ ~!t:t~~;~t_b~nu~~in~~~~e~ ~n/~ 1 ~ d:is~~~~rie~l~t\~= ~di~~eT1tf~~~ri~ !: if~:;~~e~ non morale, che sarebbe tut- ~erE:: oltre il loro schermo le sono gli strumenti di lavo– t'altro ?,i.scorso. La fantasia il segno profondamente poe~ ro di Lùu Stabillni. belga di di Clenc1 è barocca. la sua tico di una umanità malinco- nascita. milanese per il ma– nevrastenia è surreali.sia: nica e dolente. di una sai{- trimonlo. dal sorriso pronto donne che sembrano antiche ~ezza angosciosa. di una di- e dalla taglia di nuotatrice. statue corrose dal tempo. sta- sperata pietà. Quanto però le permette di tue più vive e inquietanti dl creare oggetti di alta deco:-a- bellissime donne reali. sche- zione, diversi da tutti i colla- letri animati da metafisici Alla galleria Spotorno sonO ges che si son visti finora ed LA FIERA LETTERARI~ Alberto Sughi: "Interno'' (Galleria del Pincio) l..,E ,,nlltlE 'I' EL E IJR A !JIJJ.I A 'I' I Cli l<J * Un altro grosso successo della prosa televisiva * furori, personaggi crista!liz- esposte le opere dei cinquan- opera di bravi madri di fa_ zati nella magica immobilità ta giovani ammessi aUa sesta miglia (desiderose di evade– delle marionette. colonne edizione del Premio Diomira: re) o di ragazze sole (in cerca cespi di fion e di frutta più vi avevano concorso 391 a.r- di occupazione), è un ancor freschi che nelle ceste del listi con 1630 opere: segno vivo de.iiderio di gìuoco. è mercato. portali misteriosa- evidente della vitalità del la sua fantasia pronta al di– mente aperti sul vuoto. ar- Premio che quest'anno. per vertimento. all'accostamento ~:~t~~~ro~~~dvea. ~~~~n~: !~ ~~i~~r~ 01 àTse:~. r~~~~~:; ~~~r;iò !: i~~~!ar~~!~7f:z!~f~ cl i r\ L n E n T o no perfettamente attendi~ill. l'incisione. Uno sguardo d'in_ ritosa. oerfettamente adegua- • PEllRI~I jtrandi navi lignee in corso sleme alla mostra ci Induce fa oresentazione di Camma Secondo i sondaggi della Ra- Eyre di Carlotta BrOnte oggi nella sua fantasia, possa pren- giusto e ha superalo bene lo di costruzione o di demoli- a condividere l'impressione Cedema alla mostra di Lou dioteJevis.io~e l1alìana. avreb- può. far sorrid_ere o·ec_cesso d! de.re possesso dell'Intimo dina- ostàcolo. zione in incredibili deserti. di Giorgio Kaisserlian espres- Stabil!ni che ha luogo alla bero ass1st1to alla q.ulnta ed lacnm~. la_ r:~cerca di. ef!etl! m1sm o del fatto drammatico 1n La debuttante Ilaria Occhi– mir.aggi di città e di toreste. sa in apertura dt catalogo: Montenapoleone 6-A dove ultima puntata televisiva deJ Sfnsaz10nah. l mgenuo_p1g1io d1 p~rpeluo mutamento e dive- ni _ fornita di un visetto animali straordinari e 0ggeL • I disegni di Questi giovani contemJJOraneamente. espone romanzo ~c~neg~lato. Jan_eEyre, certe scene drammat~che eh~. nire. squallido e sbiadito - aveva il ti quotidiani fissati con ~s- hanno un aspetto d'ispezione il oittore americano Parr iià ben undic.1 ry11l~on1di teJe- con gergo a.ttuale ch1am~rem- Questo è il punto più inte- pregio d'essere perfettamente saluta fedeltà in una luce lenta. meticolose piena di noto per essersi oresenVlto spettatori ~taha!U (senza con- mo... ~umelll~llco ... l toni cal: ressante della realizzazione le- nel ruolo fisico di Jane Eyre. d'incantesimo. Ne! quadri di cautel.e. S<?no dei ·pazienti re- con successo lo s<;orso ar1:no ~i~ta qu~~~sh~ta'2.z~[Dint~~ee~1:, ~::;i, ~~o ca~\~!!:!t 1 ~ 1~ 1 b~e:i 1 à 1evisiva_ di Jane Eyre. ~!~ft~z:ieroori:ne~~~\~·. ii~n~tr!~aò Clerici. realizzati jn uno sti- ~peri. V1 è ~n sott_ofon~o a~la romana galleria del Pm- che sancisce. cifre alia mano. di certi personaggi, tutti buo- E .noi cre~lamo fermamente . le minuzioso sino al trompe- d_1durezza nell 1 mmagme v!~ c10. un altro grosso successo della nl O tutti cattivi come neile c~e il pubbhco. anche se non tormento. evidente qu~ndo ta- l'oeit e all'al}ucin.azione. un s1va che sembra essersi • • • nostra TV sarebbe stata rag- favole) ma non è priva di s1 r~nde conto di certe finezze ceva. diventava un po forzato caos di forme e di colori. smarrito e che essi vogliono Fra le altre mostre <lella giunta soltanto dalle pill fe- pregi. n romanzo si riscatta tec~uche. nel complesso pre- q1.1ando recitava. 1;,e occorreva vorticoso almeno quanto ritrovare Questi loro d,se~ni ~ttimana r,r-ordererno quella hci trasmissioni di Lascia O per un'intima puerile sincerità fen!iCa per Istinto la buona te- p11) mordente. più tempera- ~~~!~ d~~e ~r!~ 0 ci'\tr=~~stt~ 1 !~ ;~~ 0 01f6aet~sdeip:~roe:J~J:t. "~ ~1 1a pdr;1Gr~~r;;1ef~ 1 a Q~!;!; ;::~:t~~p:: !ed~pe~~~ ~~~~raJi srse~~1~e~~ll?~vc:1ci~i 1 c;!~~a ~~d!:t~~ da quella genenca, :u~:ti o~~:~a 1 r;!~~~~en~~,;u~~ moniaci del Nord. di Brue-, Il Premio Diomira vero e dello SC'ulto ..e Giovanni Pa- Lascia o raddoppia? ma an- naggi, per un trasporto ro- La recitazione della prosa que la sua coslllu1va una f1gu– R"hel. di Bosch. di Gruene- nroprio. « Prima fol!l!a di eanin alle O•·e. e quelia del che la media di interesse del-imantico ed accorato. per una della nostra TV non è mai rlna gentile che commoveva ,~,al~. i-! rico~oo~~ In ti,e:ura- laurn • L. 50.000 e Meda!?lìa aiovane ~ittore novarese le trasmi,ssioni dt avvenimenti fede incrol~abile ~ commoven- eccellente e omogenea, e que- c~mc doveva. Ottln:io Carlo :~~~~- d~n~~~~;,;~1~r:io. ~~:= ~fi~~~e:~r~t:ss~=~=toRa~p::it carta L~~~~Nll~laB~ri;~x f-~~;~r~l. ::;ò t: p~~\::~:'e. al- ~ee~~rdl~r:~ova~~~~-dJ1deer~~:~~d~s~~at~cveag~:ie n"ff~er tr.ovlel ~n~n;~~-a ~~e pit~ ~~uo;i~~~l~ Ecco dunque un ·altro bel con I quali ci vieoe presenta- regista può. se ha ldee chiare di attore. uno de1 migliori /:"' ~ 0 ~r,;;~.,-,\-l> . ·'!SI successo del ..-dranima tele- to il fenomeno .:amoce ... E e pugno solido, dare queUe in- che abbiamo in Italia. Molto Xi visivo .. - ché. come la prosa non• si pub negare che le mani dicazionl indispensablll per far bene E<;ida Soligo il cui viso teatrale O quella degli ori- di Carlotta non silno riusci- convergere gli allori verso un alla telev!Sione acquista una ginall TV~ il roman~o sceneg- 1e a trarre melodiose armo- minimo di ritmo e di efficacia. parlicolare tenerezza. Sempre giato appartiene appunto al nie ?'arpa da rigl~E; corde di L'interpretazione di Jane brava Zoe. lncrocci. E~icace genere drammatico - dopo fil dt Cerro arrugg101to. Eyre è staia piuttosto buona cd espreSs1vo Matteo Spinola. quell'altro, ugualmente clamo. Anton Giulio Majano, che da parte di tutti gli attori e Wanda Capodaglio. Margheri– roso. costituito nel 1955 da ha. un .grosso Istinto te_alrale nel suo complesso. la Bagni, Laura Carli, Luigi Piccole donne ~i Louse May e !tuta 11gus.to del p ubblico - Alle prime puntate qualche Pavese perfettamente al loro Alco!t .. (sc,eneç_g1atura ,~ene- che tr op~o ~p es.so è Il gusto delusione sembrarono darcela P?Sto: si sente _in essi la le– g~l.m_e :Maja~o, . .Jane 'E~'re giusto -. S1 } - a bbandonato proprio I protaionlsti. Ra! Val- v1gata praclsione e 1·et!1c'acià di Car11:)ltaBronle (sceneggia- con 1-a soh,t.a.b.a--:urn ed eufo- lone. alquanto antipatico nel costante data dall'esperienza di ::t:tani: !'~:.ca gjfa~~~g~l948~ ~ire~ 11 NeÙ~~ 1 ~Ù~~h~~a ~ ti~~~ suo aspetto di pecora ~t!usa ~=~~~s~er~~~ ;h~ie!~nn~ ~=~~ ottimo successo nei nostri pro- chezza croruca che minaccia la che os~entava, grao d e Su!hcien- peramento Ubaldo Lay Eceel– gramml radiofonici (interpre- nostra televisione, che cl sia un za e di~one Imperfetta, ha sa- lente Antonio Battistell3 Dell– tl Ubaldo Lay e Gemma, Cria- regista come Majano che alla puto r1scattars1 ne!le ~!time z.iosamente patetica Maresa fi;~> J:{f/Ca~~~gl:i s~en:egf1f; ~~;~~:?~le P;~;ovpei~tezz:n~~~; f~~!~~e ; 0 :n:\ 1 ~~g~;~ 1/ 1 ~r:= Ca11o. Gentile Deana. Ghione. re~la di Anton Giulio Majano tanto entusiasmo e tante ener- matica pili controllata. La te- .Una lode an<:he ai tecnici e (Compagnia dì prosa di Radio ·gle è davvero un miracolo che levisione è davvero un banco 81 collab.oraton, daUo sceno– Roma). ci conforta. Come sceneggia- di prova severissimo ove rat- grafo all adat~atore delle mu• I motivi del successo di J a- tare ha commesso generosi ar- tare mediocre - anche se In- sic~e, .e, d,fec1al~er1:te, alla sj- ;t~ssf "J!1 !~~~eJ;e~r°c~tccJl~ ~;!~ut;e~:on1n!:~~ 0 ~! 10 nnoen ~1~ fi,~~toled~e c~~~~hae ~n~o~~~ :r~r~rJtl~s~ el~~e~t~ 10 dtc~o~J1~ donne: la bontà del prodotto si pub ~egare .. come ar~ista .. il sericordia. Per fortuna Vallone na"lento m cosi gra nd e fatica artistico presentato al pubbli- P!"ivllegio di ricreare s 1 tua210- ha dimostrato d1 poter tirare por,ata a buon fine. Pae ·7 I T A l I A NORD - SUD E CENTRO AMERICA NORD E SUD PACIFICO LLDYD TRIESTINO INDIA-PAKISTAN -ESTREMO ORIENTE-AUSTRALIA SUD AFRICA - AFRICA ORIENTALE EOCCIDENTALE ADRIATICA EGITTO - LIBANO - GRECIA - CIPRO TURCHIA - ISRAELE - SIRIA· MARNERO TIRRENIA SICILIA - SARDEGNA - CORSICA - MALTA · LIBfA TUNISI - MARSIGLIA - SPAGNA - NORD EUROPA 01 AM~HICANI AUl!:KISl:ONO Al BOOKCLUBS La gentau tntZiattva e stata reo.luzata tn ltalta d.ao.1 AllllCI DEL 1,1 H HO I cui aderenti godono del seguentJ oenettCl: a) ♦ vengono tenuti al corrente QeJ Ubn dJ msgg101 sue : ~=r:i::om:::n:~? ~~:~ del notiziario mensllf' ·b) ♦ ncevono a domiCUio, a mez:.., posta.. 1cUbn del mek, da loro rlchlestl; C) :er:!t::o !~:t;;r•:c~~?stt. '!!!r ~~ni daa!u~ri:~el~:a mtsea da loro acquistati:' d) • u.sunwscono del &ervlZlO gratwto dJ eon.ru.lenz.a u. brarla offerto ctagU e.Amicidel l.Jhro•t e) ♦ !nnscono d1 uno sconto su.11·unporto dell'abbOnamento a riviste e giornali dJ carattere letterario. 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ARTISTI ITALIAN * FBANCO * di VALERIO Quando guardiamo un dipinto di Franco Miele l'in– teresse del «problema» è largamente superato dal fascino delle immagini. le quali. se possono (e deb– bono) suscitare interrogativi e motivi d1 cultura in chiunque abbia gusto d'arte, posseggono, però, un naturale incanto di colori e di forme per il quale volentieri si rimanda ogni «problematica» a quando avremo goduto. in tutta libertà, in piena calma. la tranquilla armonia d'una tale pittura. Una strada bianca si snoda attraverso il paesaggio, incontra un morbido sfondo di colline, le scavalca e scompare all'orizzonte. dove un cielo limpido. ma sottilmente graduato di luci, sembra aver inghiottito quella saettante striscia, carica della velocità stessa con cui potremmo percorrerla nell'an~ia dei nostri giorni. lasciando qua e là brandelli del nostro desi– derio di pace sul verde vellutato dei campi, lungo le siepi compatte. le squadrate distese dei Poderi. Altrove due quinte di case del Sud inquadrano un lembo di mare carico di blu e di viola; ma fermo, senza una increspatura: la vita si concentra tutta nelle ombre lievi, taglienti. sulla strada abbacinata, nel sole: e noi proviamo una grande nostalgia per questi spiragli di natura. ricchi di eternità, che ci sembrano esistere solo nel sogno. Oppure, ancora, due vasi di terracotta chiara, dai quali spuntano pochi rami gentili, fanno da pilastri ad uno sfondo di colline ferme e compatte nei profili. punieggiate dai bassi alberi come in un affresco an– tico. Alla vita sospesa di quesli paesaggi e di questi oggetti presiede un'invisibile ma ben presente divi– nità: la solitudine. Non c'è anima viva che si muova per le strade e le campagne. che sosti all'ombra ri– verberata delle mura. Da ciò quel senso lievemente surreale che emana da un simile spazio senza uomini; ma anche la neces– sità d'es.sere noi stessi che In contempliamo. ad abi– tarlo. col nostro desiderio. Questo. o poco diverso. il mondo apparentemente limitato dipinto da Franco Miele. un artista che è giunto a possedere il suo }in. guaggio attraverso consapevoli esperienze che si ini– ziarono, in un primo tempo. in forma quasi espres. sionistica e si vennero placando nella distensione dei toni impaginati entro linee ben precise, suscitatrici di prospettive e di distanze. Questo suo mondo ha una vita sospesa in un'ora zenitale come in Piero della Francesca, ma rivissuta ifl una commozione, in un gusto meditato e paziente, MIELE l\'IARII\NI in un rigore che è frutto, anche, di una ricchezza cu1. turale non comune: appunto quella che, facendo da supporto ai valori pittorici li rende. come si vedi;!. più densi di significato, più profondi. più ricchi- di suggestione. VALERIO MARIANI Fra.neo Miele: "Paesaggio" (particolare) volgente calma. Nonostante ! proverbiali angusti limiti del– lo studio televisivo di Roma, egli è riuscito a far muovere. fino a quaranta(jue attori afla volta, neU'incredibile dedalo delle scene affastellale le une CJESCJO ·oESSANTI,- * contro le altre, e, quello che più conta. a riprendere in fre– quenti ed espressivi primi pia- '-li CARLO GIACOiflOZZI i~· g~~~fi/i~ sr~l~~!f:-1,• t~fe~ Soffermarsi SI.\ un artista per cavarne gli elementi camere continuamente In mo- che son~ alla base. del suo talento e quindi gettare le lo, quasi tutti gli interpreti notazioni che meglio concorrono a descriverlo. possibil- in fitto movimento mente nella pienez:za delle sue qualità, con attestazioni Vorremmo porre l'accento oneste. soprattutto aderenti a11ospirito e alla forma che sul linguaggio televisivo usato ~~~P:~:V~n~onm~~~:n;u \~,~~n: ~~~it~u~techàJ:! ~:. ~n~~~ ~~~~ :~r:ane°'c!:i~ ..Fiera .. che ha il merito di nulla tralasciare nel suoi numerosi altri noslri registi i propositi di informazione e di critica. TV. che la Televisione vive E invero, nel non facile compito, oltre il desiderio specialmente di inquadrature di partecipare quali problematiche si affaccino nell'opera, ·ravvicinate. Il frequente scan- sorge _il gusto della scoperta e. in questa. la ricerea di Dessanti è sincero con se stesso e con gli altri, cib. che è molto importante; e questa sua rettitudine arti! stica, questa esemplare cristallinità lo inducono a !or:– zare la sua umiltà con una misura piena di passione. Ci siamo fermati davanti a troppe valide cose, cose che hanno voce chiara e distesa e che attestano dell'impegno e di una raggiunta maturità. Le annotazioni sul Dessanti disegnatore non escludono una sua partecipazione pittorica: ma su cib noi o altri riprenderà a suo tempo il discorso. ~ CARLO GIACO~IOZZI -. daglio dei visi in primo pia- una .PIÙ accertata profondità, quasi che la saggezza im- fa0g1i\01~~p~~=~~:r~o1~f p11:!: ~Òdi~~ta~1n P~:~•~~~e~foerz:e;l~sp!11~~:ut~erd~ci~~~e;f~ [" ._,..._~r-- zione delle difficoltà tecniche provvisone. di ripresa. Eppure, se si vuOl I presupposti che allargano il cerchio di questo inie- lare della buona televisione. 1;!Ji~ s; Jr;ni~~~eIÌ~sunpr~e~~rz~ ~.-ncodelorere -4oaJudlru_setgonnol· I, occorrerà che questo linguag- ' · gio, coraggiosamente affronta- ~en~~ePf!f:~;:~a !a~~o;~v:~:~l~r:ell~ ~ 0 8~~;\~ 1fn~s! l ~iù d:re!~ai~~eo sti{enno~trrntef:~ che dà allo stesso i caratteri di una meno superficiale schermi troppo a lungo éfflittl umanità. le venature di una più distesa essenza· un da .. totali~ 0 ..campi medi.. po', diciamo, correlazione tra spirito e materia co'n la ~ noiosi. generici. inespressivi e.~idenz~ sensibile di richiamare sul cartone non già quanto di facile realizzazione. · ! immagrne quanto. appunto, l'Introspezione di questa Non è soltanto questione di fe- unmagine. de nel mezzo TV quanto di . Al n~ st_ro p:ocesso analitico trovano piena rispondenza buon mestiere. La televisione ! lav.on m bianco e nero del glo\"0:ne Cesco Dessanti. non è soltanto una macchina li cm te ma costante legato essenzialmente alla ricerca e con la quale si pub riprendere all'a~profondimento,. è la figura. Trattando del perso- « comunque .. qualunque male- nagg10 u_mano con. ½nguaggio gra!ico vicino alla poesia riale visivo. ma deve essere Cse poesia è quals1aS1 umana e pura espressione assurta anche e specialmente uno a forma d'arte). Dessanti riesce ad allontanarsi dai ca- strumento espressivo. uno stru- munì schemi compositivi: pertanto la pura descrizione mento nuovo e diHlcile per del ~oggett~ rafI0;2ata nelle sue accentuazioni patologiche tentare l'arte. Ogni acquiescen- dati invenzione di una sofferenza. intaglia maggiormente za è deleteria. ,e i registi TV le fig1;1reprovocan~o al!o stesso tempo una più libera ~~c~~~~i~i, s;t;oti~~~n~ l~i~~~l! ~~\~nsJrn;Qr~~t;e~g~rori~~~~:ff:t~r:~~~r~ci!:~~{nrndifoi~ ~ re. Non sono automobilisti in mondo da lasciare all'intuizione di chi sa leggere alcfuà gara per raggiungere un pri- di un puro complesso di forme. mato. ma annoiati tranvieri Soesso la mano di Dessanti scrive con forza la sua preoccupati soltanto di rlspel- narrazione: il segno scende allora grave. robusto· e la tare l'orario. Viva la faccia scoperta dei significati interiori irascina l'artista i~ una dunque. del regista Majano che zona e_motiva_ in cui l'impeto e la transustanziazione degli dimostra a suo rischio di aver :itt~g~ia~en~1 .pongo!'o fine a una facile realtà e quasi fiducia• nello strumento che ma- q:illciP.az~om unm~d1ate. sia pure meramente artistiche, neggìa e col quale cerca di tl1 un rnhma bruciata energia umana. Si vuol dire che scavare più a fondo di quanto ·arte. in questi segni scavati con intera pazienza a[- facciano gli altri, ligio alla ferma essenzialmente un fatto di sensibilità. · f regola che rarte televisiva è. ,, ~sservand'? ce.rie risoluzioni grafiche. il cui sigillo è ~ tra l'altro. facoltà di scelta di • aer~a do,m11:a21one di un mondo che si rappresenta immagini particolari tra le ".)~r mtuiziom (dove peraltro, pienezza di calore e pal- lante possibili a disposizione. P~lante real_tà emergono). vien voglia, conoscendo non Il regista TV dovrebbe rag- 1 1 à la tecruca. che è quella visibile e che si esprime giungere la sintesi attraverso 5.nitamente nell'e~ecuzione, ma la singolarità con cui un acuto e lampeggiante la- D_cssanti ~ff~oi_ita il soggetto vien voglia - dicevamo - varo di analisi. un mosaicista d1 avere Ior1gmale davanti agli occhi. Dessanti trasforma che ci dà' il quadro vivente. 'e non per studiata invenzione) la figura: la fa parlare ~~f!fim~ic~. ;~~~~~~~nf:P;~= ~;~dft~n~oc~~:t1!;iz~~i?d~~;s1~ f~~~a d: e~~re~:sfjni 0 a~~: niali - tasselli; quelli e non ruose, e meno su?erftcìali nella libertà di certe intime altri; quel movimenti, e non macerazioni, genuine per come si risolvono. Cesco Dessanti: u Disegno,, ,_ ________________________________________ __!!altri, perché il telespettatore, '---------------------------------------=----J
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