la Fiera Letteraria - XII - n. 3 - 20 gennaio 1957
Domenica 20 gennaio 1957 I Lapoesia e l'inf a flZl3 * di * E' cosa nota, cosa molto antica. che ni prima. Francesco de Sanctis del fan- una d 7 lle più sincere, e ricorrenti aspi- ciullo, in una pagina pubblicata nella raz1on1 d~lla poesia sia di confondere e Strenna dell'Associazione della Stam- 11. suo sp1r1to con quel.lo dell'infanzia. pa > nel 1881, che oggi fa parte degli A, poeti. si dice. spetta il compito di Scritti vari ined.iti o rari del grande tornare, e di farci tornare fanciulli. E. critico. attraverso questa ingenuità. che e così • Il fanciullo ... è l'ideale attonito. in- difficile riconquistare da adulti. propor- consapevole, pur mo' nato. il primo re una vis,~me ~el mondo più semplice, schizzo in cui si riflette e sì forma la ma anche mfimtamente più irrazionale stoffa del grande artista. Dice Platone e fant~sU~a. E' dunque spiegabile come che il bambino e ricordevole: 1 o dico alle ongm, del sentimento moderno del- che ricordevole é J'artista, perché nessun la po_esia. cioè nell'epoca del primo Ro- grande artista è veramente che non sen- mant1c1smo, accanto alle tante teorie che la in sé del bambino. E: il bambino via via perdettero importanza perché è quella bonomia e semplicità che ri- superate esteticamente. questa formu- chiama il segreto del genio, e rende lata dapprima dal Vico. non' dovesse amabile, e ingenuo. il lavoro della crea- cessare dì essere sfruttata e applicata. zìone. Dunque festeggiamo il bambino. Che cosa possa msegnare il fanciullo valorosi poeti e artisti. pensando i:he se al poeta. è inutile domandarselo. E quan- il bambino muore nell'uomo. sopravvive to la poesia possa ispirarsi al linguaggio nell'artista• stesso dell'infanzia. è altrettanto ovvio: E passiamo a tempi più recenti. specie se si tien presente lo sviluppo Quando i movimenti letterari del- sempre più disarticolato e irrazionale l'altro dopoguerra avevano per scopo mantenuto dalla poesia moderna. da il sovvertimento estremo del linguaggio Rimbaud ad oggi. Con l'aiuto di alcuni corrente - possiamo ricordare i primi dati fornitici dalla psicologia e dalla manifesti del movimento di Dada e del pedagogia, si dovrebbe addirittura giun- Surrealismo - si pensò addirittura di gere ad uno studio compRrativo. quello dare una formulazione estetica e scien• studio che nelle arti tlgurntive avvicina tifica al bisogno diffuso di e rimbambi- in più d1 un caso la difficile e raffinata mento> della nuova poesia. E ne nac- esperienza di un pittore d'oggi allo spon- quero curiose c 1 iscussioni, talvolta im- taneo e inconsapevolmente raffinato do- bastite su principi dHlla psicanalisi. del- no pittorico di un bambino. la quale allora tutti i letterati facevano Vale la pena. quindi, d1 esaminare esperienza. A Zurigo. dove sorse il mo- certi rapporti, partendo dall'interesse, vimento di Oaçla. prima di trasferirsi a in crescente aumento, verso tutto un set- Parigi, i seguaci di E'reud. da Bleuler a tore della letteratura che é rappresen- Jung, non mancavano di dare occasione tata dalle liriche dei bambini-prodigio. ai Breton e agli Aragon di dimostrare A chi non é noto il caso recente e scon- l'assoluta insufficienza della normale con- certante della piccola Minou Drouet? dotta del linguaggio in sede artistica: Il fenomeno é stato ampiamente di- l'impossibilità di rimanere sinceri con- scusso non solo dalla stampa francese tinuando ad esprimersi secondo le leggi e dalla critica d'ogni paese, ma da vaste tradizionali della letteratura. categorie di persone le quali solita- Il grido di rivolta non suonava sol- mente non si occupano di questioni Jet- tanto: fuori d.eUa Logica, ma, prima e a! terarie. Molte cose sono state det!J!, e d.i qua del!a Logica. Come se la logica· apparirebbero tutte interessanti se spo- fosse la prima nemica della parola poe- state su un piano generale. Perfino co- tica. Tale intento del poeta nuovo fu loro che negano l'autenticità dei versi indicato magistralmente dallo spirito della bambina francese. forniscono del- fòrse più acuto di quegli anni, Jacques le ragioni positive al medesimo argo- Riviére. mento. quando devono spiegare il tono e Cogliere l'individuo prima che ab- qua e là innegabilmente infantile di bia ceduto alla compatibilità, raggiun- quelle liriche, come una sorta di camuf- gerlo nella sua primitiva incoerenza o !amento ispirato riuscito ad una perso- coerenza, prima che l'idea di contraddi- 1)8 adulta. zione si sia manifestata, costringendolo Si crede comunemente che iJ teno- a ridursi, a costruirsi; ;ostituire all'unità meno di Minou sia un fatto eccezionale logica, forzatamente acquisita, la sua ed eccezionalmente possibile. Una pie- assurda unità, ;::he sola é origi'\aria •· cola inchiesta condotta in questo campo Questo appello risuona ogni mon ento ci dimostra, invece, il contrario. Con che la letteratura, stanca ed esaurita maggiore o minore intensità. e quindi dalle sue ricerche troppo preziose, non con minore o maggiore fortuna, casi del vede altra via di scampo che di ritox- genere si ripetono da molti anni patal- nare a pre'.nder forza e consistenza alle lela alla storia un po' patetica cief,tanti 0 ,,,.sorgei;it~ pi~ .pur.e _dell'inf1111zia. Sq,2'.', direttoM d'orchestra· ·di'ventati celebri a •,~comeas1 cap1sc.e, pencolose spmte Vf!rso s 7 tte, nove anni, dei solisti-prodigio, che )'ign?t?. giacch~ nulla, di;iamolo p11re, rientrano nell'ombra dopo un q1,1inquen- e PIU. ignoto all ammo dell_adulto cM_ le nio di successi inauditi, si potrebbe trac- proprie_ vergm1 sensaziom d1 bambmo ciare la storia dei bambini-poeti. da sepp~ll1te nella coscienza. Sforzarsi d1 almeno un secolo a questa parte. Du- 1:ag!J'IUngerle _non s_olo sarebbe va_no: ma rante la presente stagione letteraria, in pericoloso._ R,marra s~mpre un 1rnme- Italia. se ne sono contati tre O quattro. d1abile abisso tra_ Il nsul~ato ~pontaneo. di qualche rilievo. Ad una pas'.orella e a _suo modo ~nt1letterano, d1 _una bel- delle Apuane. scoperta da Enricc• Pea. la lmca _mfant1!': ~ _q_ueDo fo:t11toc1 dal: é stato perfino conseg:iatò quest'estate la s_qu1s1ta sens1b1ltta d, chi a tutti 1 un premio letterario. costi vuol raggnmgere lo stesso effetto. E I concorsi di l_.)uesiaforniscono solo . Va poi _sottolineato un ~ltro _aspetto un indice di questa curi:>sa attività, de- ~.ella qu_estio~e- C_ht pe_nsera _ma_,d1 _ca- stm;;ta. specie se la moda raccompagna, 11cai:e _d1 sot_tmtes, _e d1 allusio~1 le 1m: mdi<bbiamente a moltiplicarsi Talvolta, ~agm1 poetiche d1 un bim?~. Esse c1 st capiscono fe ragioni della commozio- gmngouo con la s~essa d1smteressata ne del pubblico messo di fronte all'ispi- c 7 rtezza del lo_ro a111mo. Nulla· 1 b?m- ra2:lone trionfante di un frncmllo: esso b1m pongono m ~ubb10. qu_ando. I ab- chiede ai letterati il diritto di non per- b1ano amme_sso: e I loro sen_t1ment1. a_n- dere di• vista questa nuova età della che se appaiono a no, adulti ta_nto st1 a- poesia. E si inct.ovinano le diffidenze dei m, da_ farci sussultare. se s1 riflette un poeti scaltriti. clei letterati. diciamo cosi. po· itvelano_ una fondamentale ~1curez- , d, professione. za. Nessun s1st~ma_ educat.ivo. pet quan- .. to perfetto, riuscirebbe a trasformare Ce sempre qualcosa. uel prodotto sostanzialmente quel che di inconteni- poet1co dell mfanz1a. ~he fa p~nsare a bile e di certo abbia già riversato fuori quel dono genumo e 1mprobabtle a cui di se una forte sensibilità infantile essi. tendono ,disperatamente: l'innJcen- Ascoltiamo, a questo punto. l'~pi- za,_ Il modo d1 guardare le cose con oc- nione di Georaes Bernanos. eh, nuovi. Honostante gli sforzi a cui « E' verissii'; 0 che il fanciullo nasce conducono lP tante ri<;eréhe esprès~1ve, refrattario e vive il più possibile in un la poesia non sempre _giunge_ a quest 1m: universo affettivo fatto a sua misura, mediato trionfo. anzi. nf:' rimane assai dove prendono agevolmente posto. ac- lontana. Pertanto. la dtffide?.za yuo spie: ca_nto a un papà e ad una mamma su- ~ars1 sempl!~emen_te con 1111v1~1a. e s1 blimat1. creatun. appena più immagi- 1:1solve m un amm1raz1one dubbwsa. che narie, quali gli orchi, le fate. i cavalieri, e un_ m~zzo com~ _un altro per sottrarsi le regine per cui si ammazzano i giganti. al gmd1zw defi111t1,·,. e i principini che muoiono d'amore. Una Ma tralasciamo questi rapporti in- volta. però. che sia posseduto dai fan- cresciosi tra let1eratura dotta e poesia tasmi. anche se sottomesso a un buon al di qua della letteratura. e torn'amo metodo di \'ita e favorito nel suo svi- all'argomento principale. Come S(Jiega luppo dagli sports. qualsiasi ragazzo ri- i! Pascoli, nell'et.i. moder-, tutti , mo- schia di diventare poeta. anarchico. nel tivi più seri dell'aspirazione del poeta senso esatto della pavola. o per meglio alla totale ingenuità. diventano pres- dire. incapace di tradurre in versi una santi. Il poeta ha bisogno di sentire, di ordinazione fattagli dai servizi di pro- vedere e di mterpretare il mondo con paganda statali•· l'anima meravigliata del e fanciullino>, Non é chi non veda quanto male il quale é presente in tutti gli uomi- farebbe a un bambino l'imposizione di ni. ma vuol farsi ascoltare innanzitut- temi fissi o concertati da noi adulti. per to dal poeta. Il e fanciullino> che e in la sua fantasia Quando sulla sua libertà lui, intravede più grandi verità della di giudizio e di immaginazione si al- vita, è uno strano filosofo per nulla sof- lunga l'ombra di una mehte adulta. il focato dalla sua età, e ambisce chiarire risultato é francamente spiacevole. Al- i! mistero delle cose che resterebbe ap- trettanto ridicolo, o per lo meno sog- pannato e oscuro all'occhio e alla mente getto alla nostra disapprovazione, é il dell'adulto. tentativo di bamboleggiare che si avver- Tutti ricordano le 1amose pagine det- te talvolta nel poeta. Non so se siate tate dall'autore di Miricae sulla poetica tutti del mio avviso· ma quante volte del e fanciullino>. Sarà inte1·essante, in- si sente la necessità. leggendo il Pascoli. vece. ·tra1ciare un brano da una sua o alcuni suo, imitatori. di restituirgli lettera del 27 febbraio 18117 ad un amico: - come qualcosa di inelegante e di più efficace di 0!(ni discorso teorico: improprio - quel modo di vezzeggiare. « Poesia e vedere una cosa che tutti di ripetersi, di insistere, che forma l'in- guardano sema aver veduto mai. sic- canto effettivo del linguaggio dei bimbi. ché quando il poeta la segnala par che Si avrebbe voglia di dirgli che il trucco la scopra é la gente può dire· _ toh! è evidente. e che I::i prova non può mai cosa ci voleva a vederla? - Sì. ma in- riuscir bene. tanto non l'avevi veduta! Non potevi Ed ora. per pareggiare 11 giud1z10. anzi, nemmeno pensarla e ridirla. per- occorre dire quanto continuino a com- ché egl1. 11 fanciullino, e l'Adamo che muoverci le poesie e le favole. i dialoghi mette il nome a tutto ciò che vede e che e i racconti scritti m ogni tempo da sente, scoprendo nelle cose le somiglian- coloro che vollero ac<:ostarsi al mondo ze e le relaziom più ingegnose. Ma solo dell'infanzia. con i propri sentimenti di adesso dici: _ Anch'io ora. ora. sento adulti? La letteratura in questo campo ciò che tu dici e che era. certo, anche é st erminata. E ci permette di vedere prima. fuori e dentro di me, e non lo soprattutto I poeti al primissimo posto. sapevo io affatto 0 non così bene co- Poeti che si sono ispirati alla mentalità, me ora•· ai gusti, a, capricci. alle aspirazioni. a Ma neppure il Pascoli. nonostante sia tutto ciò che rientra nello straordinario da noi consideralo l'esempio più clamo- mondo dell'anima infantile Ogni lingua roso di un poeta tutto proteso a questo ne ha cento. mille, e perfino le lingue scopo. può dirsi a rigore il µrim" grande morte hanno saputo ispirare qualcosa interprete di questa brama d'infanzia di duraturo a chi ha scritto per farsi della poesia moderna. intendere veramente da un bimbo Basti riflettere a quanto scriveva. an- GIACINTO SPAGNOLETTI LA L~TTEHAKIA QUATTRO POESIE di Francesco Tentori RASSEGNA Dl STUDI CLASSlCI <\ CURA DI ETTORE PARATORE * tA STORIA ·01 BOM\ nPllo spirito diEton * Let tPra scritta di srra La tua immagine mi visita di sera in questa città che conosci. E' una sera già quasi autunnale, con autunnali uccelli per il cielo già vuoto, già spogliato delle foglie, ed una luce scarna. melanconica. come un velo tra il mondo e noi. Non s'odono campane. e anche gli uccelli volano silenziosi. Che fare in una sera cosi sola. assorta e turbata? Noi siamo lontani. Ho vagato per la casa deserta. per le stanze così grandi nel buio, coi corpi deglt oggetti familiari abbandonati dal giorno sulla riva. Esita l'ora incerta. Anche i libri giacciono inanimati e non sprigionano il richiamo sottile. Vaghe ombre attraversano l'aria, e giunte al muro tastano inquiete, sospirando. Ohe fare: scrutare ancora gli avidi fantasmi? No. Ti scrivo: Poichè siamo lontani. Non è la stessa luce. la stessa stagione, quella che tu respiri e che ti porta l'odore e il suono del mare presso il cespuglio di ginestre? Ma il cielo sarà più umano. più vicino. e un vento errerà sulla sabbia suscitando nella notte figure amorose che tt accarezzano nel sonno. Sogni di me forse. mi chiami? Ma che fare: la distanza delude il desiderio. A.more incalza; ma siamo lontani. Rondini, dove muore il vostro grido e quel lento febbraio, quella luna velata tra le maschere? Non mutano le tue immagini. vita, ma muta la luce che le anima. è diverso il cuore che le accolse; e ci riappaiono di colpo, corpi estinti. vuote forme di se stesse. da cui fuma l'assenza. Son le tue urne, tempo, dove affonda la mano e ne trae poi vere, spoglie incomprensibili ormai. Irrtent1 a un'eco che non torna. tocchiamo gli oggetti Te,npo incer-tu Con quali ,trani segni la stagione ci turb_a e ci confonde! Un vento l'agita, muta Il volto alle cose, trasfigura !e appareme più note.. Anche gli oggetti domestici, le (orme familiari su cui lo sguardo e l'anima si posano con affetto che le fa incerte, oggi spiccano nell'ombra. hanno una luce inconsueta. S'ode un pulsare sconosciuto. L'aria. pesante di segreti. trema e accenna a presenze indicibili. Maturano giorni diversi forse, un'ora attesa? Fra tanti avvisi il cuore esita. cerca un orizzonte. un paese, e non cede le memorie, le lagrime. il suo cielo. Bambina nel giardino * Da tempo n0n avevamo avu- cicti fermenti di una cultura in– o occasione d'ocl'!uparci d'un vecchiata e statica: la cieca fe– a1·gomento sul quale ci erava- àe negli ordinamenti traùiz10- mo intrattenuti spesso: ta sto- nali, con la cui tenace, iDlran– ria romana. La ricchezza jei sigente conservazione è i:ienn– c~mlributi di carattere lettera- flcata ogni possibilità di persi– no ci aveva tenuti lon+-ani dal stenza dello Stato; la persuasio– campo degli studi storici, che ne, caratteristica di ogni \ ieto sembravano aver segnato H pas- conservatorismo, che ogni ten– ~c,. Ma non e sosti::aibile che nel Lativo di mutare ccm2 <"he sia frattempo non abbiano visto la g}j ordinamenti tradizionali. luce, anche in questi.> campo, quando la classe dirigente è contributi notevoli. o~-tinata nel difenderli e ncn Uno di questi, pubblicato a recede ueppure di un po!licc, Cambridge alla fine de! 1355 sta un crimine contro la mc,ra– e diffusosi fra noi nell'anno te- le, un pervertimento della co~a ,tè conchiuso, è l'ambizioso sag- pubblica; la comoda •endenza a gio d"insieme The Failure of mascherare sotto l'ombroso pro– the Rornan Republlc di H. E. 'ùo del moralismo una Itealpoli- E' 1..emp1J che tu distingua., bambina, Smith, professore di storia an- Uk tanto più colpevole in quan • Je rose dalle viole. dai garofani. tica nell'Università di Manche- to non mira a sortir~ e!tetti quando guardi tua madre che li taglia ster. Siamo con ess.:,,ancora una comm,surati •al de:crmin3n,e e li dispone nel vaso. I colori, ,·olta, nel pieno di quel perio- influsso c?i nuove e consi:iere– do scottante ch'è la crisi della voli forze storiche, ma solo a vedi, sono diversi: quest'anno Repubblica: periodo scottante preservare condizioni ormai ir:- son nati solo garofani bianchi, anche per i riflessi ch'esso ha sostenibili e ingiustitìcabill. ,E ma le rose hanno molte tinte, gialle, ancora, come abbiamo notato privilegio; l'errore di lasciarsi bianche, rossobrune. variegate... 1ante volte, sulla lot•a politica trascinare da questo moralism.,. Le viole poi sono quelle che mutano contemporanea. Si tratta pro• originariamente ip?crita fino secondo 1 ora del giorno e trapassano ;:rio di uno dei casi più palesi al punto di divenirne png1o:iie- da cupa notte a una pallida alba. ;n cui si dimostra la perenne ri e di ritenere (con una buo- Ora guardi le dalie: sono poche. attualità degli studi classici per na fede tanto pi1 t.>rprenct<!n– ·nteudere quello che oggi sia- te, in quanto sovrapposìasi, u- rna grandi e belle; e quell'albero alto mo. Infatti il saggio dello Smith, me effetto di luogo abt:s.). ;;:i che ti fa ombra quando giochi coi sassi, singolarmente discutibile come una posizione di =omc;1o sce:ta è la magnolia; da là sopra cadono contributo a un'effettiva com- per ragioni tutt'altro che d1- 1 fiori profumati che tu odori. prensione del perior!o studiato, sinteressateJ che la feticistica Qui finisce i] giardino e ha inizio l'orto ~ invece prezioso come spira- adorazione di principi di u:1a che va fino al cancello, e dove crescono glio per valutare la sensibili~à astratta eticità sia crilerio sum- le verdure; la rete che chiude poiitica, l'anima stessa dell'Io- ciente a giudicare gli eventi. ghilterra d'oggi nelle sue classi E' !uogo comune. logorato e quest'angolo. è quella a cui sosta il coniglio più elevate. e pMprb setto ta- screditato da ingenue e gros- con steli fra le zampe. Al filo teso •e aspetto ha avuto ,s continue- solane manovre propagandi- tra due rami è sospesa la gabbia rà ad avere il meri!) di susci- stiche. che la mentalità in"lese del lucherino. Sotto la tettoia 'are i;:rofondo interesse e acce- inavverti:amente giochi a ideo. sta ammucchiata la legna per l'inverno. se discussioni. ti.ticare la morale coi propri quando bisognerà scaldare l'aria Docente in quella Manchester mteressi politici .. ripr~ponen- gelata dalla neve. c·h'è stata la culla del !iberismo do sot_to una _v~rruce d 1pocnta econcmico e q1Jindi anche del ?1ora11Sf1:0 vittoriano il oru- Qui trascorre la tua giornata; desta, più cosciente e battagliero libe- ,aie_ egoismo contenuto ln ;1na già cerchi con lo sguardo il cane, immobile ra!iSino inglese, qu~nd~ l'uno e farom1rigerata !!'=ima _form!-1.ata nel casotto di legno. ed il gatto ''altro servivano alla causa del- P P. o nell 1d1oma d Ingbilter- che avanza leggero tra le viti la potenza econ.omica e politica 1ra: nght or wrang, my -:ountry. o affila le unghie alla scorza del melo. ;elringhilterra:1o Smith palesa :':mquesta tendenza_. che -:- co- li cielo qui è vicino. come i monti; con questo libro lo stato prece- . que la. Si voglia ;rnihcare ti paesaggio è fuori della soglia. cupante di fossilizzazione ideo- ~n no~e. ':1 1 un cnteno di n- 1 t h l · · · t I t 31da eucita. specie quando de- e i ven o fresco e e lo muove entra og1ca ,cu, _son_giun e e po en- genera in . forme eccezional- nelle stanze, ti spettina, e rapisce ze dcll_Occtdente europeo. _e che mente ciniche e aggressive - che illusero. diciamo incerti i nomi ch'ebbero quando li amavamo. Simboli. sono simboli almeno? o solo sabbia, vuota clessidra. vita consumata ... petali ai fiori posti sotto i morti. sottoS!a 3:1 loro grave scadimen- è pur sempre il lievito di oani .____________________________________________________ _! to e _ne e f_orse una. del~: cau- sana politica nazionale. riv~a se. V1 scorgiamo tutn i p1u ran- invece il suo aspetto decisa- ---------------------------------------------- mente negativ-0 quando sotto. LE l-'Rl1tiE DEl.,l.,A l.,IBREHIA: * llj LIBRO DI CUI ~I Nel ''Diario senti1Dentale,, stà alla cieca. inintelligente conservazione di pocizioni ac– quisite. specie nell'ambito di un contrasto d.t c!a,;si. di una cris_i sociale cht coinvolga una radicale trasf-Ormazione anche nei rapporti politici e nello equilibrio delle !-0rze in gioco. T3:I1: era appunto la granàe cns1 della Repubblica romana. la quale - ed è stato ripetuto fino alla nau ;ea, per la sua stessa evidenza - consiste,·a nell'esigenza che lo Stato ro– mano non rimanesse vincolato agli inleresSi di una chiusa aristocrazia terriera, abituata il 1•riD10 te111po di UDf) scrittt,re Anche se nelle pagine di qu.esla scelta di scritti del Pratolini appar– tenenti cill'epoca precedente al « Qu.artiere » si avverte la testimo– nianza di una letteratura della evocazione lirica della memoria. urgono in esse i temi vitali della sua limpida disposizione al romanzo di *~ FERDINANDO \TJB,D1.A popolare, sempre che si in– tenda questa parola nel senso della sua profonda fedeltà a un mondo di semplici creatu– re. l'ambiente di una Firenze povera, artigiana. operaia, oiccoio borghese. l'evocazione accorata di un'infanzia trava– gliata. di un ambiente giova– nile ricco di slanci istintivi, ma percorso altresì da intim: drammi tra la pienezza dei sentimenti e lo squallore di Sono sin dagli inizi crona– che (e in Pratolini questa pa– rola ha sempre un duplice si– gnificato. quello di una me– moria personale e quello di una testimonianza di fatti che interferiscono nella sua espe– rienza e che quindi esigono un raccontatore) di amori di quartiere animati da una vi– va ma sottile vena di sen– sualità. ,incontri. vicende fa– miliari chiuse nell'intimo ma ad essere àssunte come ele– menti di un rapporto dello scrittore col mondo e con la vita. Doni lirici, scoperte del– la memoria~ ma a mano a mano <:he questo mondo ori– ginario si chiarisce nello seri ttore, esso tende sempre più, attraverso tappe che si chiamano Una giornata me– morabile (del 1936). Via de' Magazzini (del 1942). Memo– rie deU'adolescenza, Gli uo– mini che si voltano {prose scritte tra il 1935 e il 1942), Le amiche, scritti ora raccol– ti insieme a I! mio cuore a Pont~ Mi!vio e Lungo viag– gio di Natal.e in questo Diario sentimentaLe ed anche attra– verso I! quartiere e Cronaca famiLiare. verso una narra– zione semnre più aperta e sempre più distesa e distac– cata. verso le storie forte- FERDTh"ANDO VffiDIA a un gioco politico e sociale di limitato orizzonte. ma cri adeguas5e alle sue nuove fun– zioni di potenu, mondiale. age. volando l'amalgama dei ,ari popoli che lo componevano e infrangendo tutte le ·barriere che impedivano la circolazio– ne di aria nuova per l'incre– mento politico e sociale e per la creazione di u::ia c1Yillà nelle cui !ormè tu ti si sentis– sero s0&tanzialmen te a casa propria. Al riguardo è ohremoao s1- gnilicativo che la cri.~i sia esplosa nella forma della que– stione agraria. denunc.1anào su– bito le vere radici del disagio creato dagl"interessi costituiti., duri a morire, di una casta c!ruttatrice di una situazione lino al punto da porre in gi-0co la :7italità dello Stat-0 :-.ìa lo Sm1th non si è preoccupato af– Catto di approfondire ques~o ~unto ?i partenza; nei moti o~accan1 eg-h ha ravvisato su– bito un grave peccato origi- E'ITORE PARATORE Un lieve sapore polemico - probabilmente non voluto - è nel titolo Diario sentimen– taLe. del libro nel quale Va– sco Pratolini ha riunito in una. ,cella definitiva. tutto il suo lavoro letterario anteriore al Quartiere e a Cronaca fami– liare insieme ad altri scritti c:he per il loro carattere auto– biografico o legato a evoca– lioni della memoria si ri– collegano a quel primo tempo del suo lavoro. Il volume è apparso in questi giorni pres– so l'editore Vallecchi, in atte– sa che veda la luce il secondo romanzo, che dovrà far se– gui lo a Mete!!o, del ciclo Una storia italiana. Sapore poie– mico. diremo, dopo le discus– sioni che ebbe a suscitare il romanzo giudicato da alcum critici pressoché come un tra– dimento del Pratolini al!a sua stessa originaria disposizione lirica, .illa rievocazio11edi una sua cronaca interna di affet– tuosi ricordi 'sugli sfondi 1 di una Firenze per così dire post-palazzeschiana. mentre altri appartenenti alla sua stessa parte politica rimpFo– verarono al limpido populi– smo da cui era animato il ro– manzo di non adempiere agli impegni politici di un reali· smo narrativo «socialista» Se gli uni gli fecero carico di essersi gettato a capofitto in un impegno contrario alla sua natura di scrittore rinuncian– do in nome del mito di una terminato settore. lo studio della sua problematica e an– cor più la ricerca di quelle che sono le sue simpatie uma– ne. ed è innegabile che in tut– ta l'opera di Pratolini sia in quella anteriore che in quel– la successiva a Q1tartiere va riscontl'ata uria spinta univo– ca verso la narrativa e verso una narrativa la cui struttu– ra, sia tecnica che di linguag– gio che di ispirazione, denun– cia chiaramente la sua natura nello stesso tempo già pronte (Continua a pa.". 6 ) _____________________________________ ::_ ______ _:_<Continua a pa_g. 6) novere esistenze. • letteratura popolare nazio· nale » a ricerche di linguag– gio e d'espressione poetica nella prosa. gli altri nella sua stessa obbiettività. nella sua --oscienza storica non riusci vano a vedere che una reti· cenza. una incapacità e in• terpretare ,ul piano narrali vo lo spirito delle lotte ooe raie negli ultimi decenni del 'o scorso secolo in Italia se ·--'n to -chema della niù o, - ...,,fossa storiografia mRrxisla òn certo senso la lettura de primo Pratolini come risulta in questo sua scelta degli scritti delle; sua prima stag10. ne. può apparirci oggi come la controprova della fallacia sia dell'uno sia dell'altro gtu– dizio. Era un errore della cri– tica formalista (e non annet– tiamo alcun significato d.– spregiativo a une siffatta de– finizione) non tener conLo di una disposizione narrativa ,mplicita nel primo Pratolm1, ma non meno grave - ,n una civiltà letteraria come la no· stra che non ha mai sotto– posto la letteratura al vaglio delle esigenze politiche - il voler commisurare i valori mtrinseci di un'opera al suo adattamento - s!a pure su •m piano storicistico - alle contingenze di una Jituazione sociale o alle necessità di una oolemica. Assai niù che non le adesioni agli scilemi ideo– logici valgono per la defini– zione di un artista jn un de- GALLERBA DELLA RECENTE ITALIANA * DIJE VOUI NIJ_OVE~ ~illdo .A.ccattatis - Rossana 01nbres * di ELIO ACCHOCC1-l ')I.i occhi che mangiano il to che vale la pena darle un (it,me ~- consiglio. Un amichevole e E se ne potrebbero rin- per nulla presuntuoso con– racciare molli altri all'inse- siglio che la Ombres po– !!na di un'effimera occasio- trebbe non seguire affatto. 1nlità o della fr~<rilitit d'im- In al.tre pagine appaiono magini: « T'annoiavi soppe- ev1dent1, mvece (e qui è la I :nndoti - t:ra d1u, sedie 111 ragim:ie d! quel consiglio). , 1 1l1co. :- nella luce grigia v1vac1 e mgegnose qualità. ~ -/ un giro - di compas- • Piccolo pianto per J'Anda- ..,.,~ •n ». ecc. !uso> è una poesia notevole. Non mi pare che il letto- anche se vi si nota l'ombra re possa seguire con qual- di Gargia Lorca: « Ombra che mteresse una scrittrice ,,_era delle sieni - e fiori di di versi che ha l'aria di es- ginepro: - dove la camo– sersi incamminata per una milla - i> stata pestata e s1m1le strada, dove un cer- più forte - profuma. - Aldo Accattatis Ad una evidente intenzio– nalità poetica - atta a co– gliP.re multiformi immagini aeree. senza segno, fragili nell::i composizione tutta in superficie - la giovane to– rinese venticinquenne Ros– sana Ombres che ha raccolto nellP edizioni Vallecchi le sue prime poesie (Orizzonte anche tu) unisce una ten– sione lirica che riscatta in qualche misura l'impalpa– bile ed effimero senso d'oc– casionalità che si ritrorn in molte sue composizioni. Non possiamo d a v v e r" commuoveroi di fronte a ver– si come questi. tratti da • In un fiume>: « f,'acqua del fiume rideva... poi !'acqua del fiume - chiuse le pa– roLe di Leo - in una grande risata sonora>, oppure: e con l !'Andaluso è veniito ... 1 on o compiacimento verbale. t· · tutto risolto in termini di I v1101 colorare tu luna? ~acile giuo_co - variopinto e Le concliigli.e tra poco - prenderanno Le nacchere. - 1 ~ m 8 11 1 11 0 s 0 ma sempre fuggiranno i granchi - co– gJuoco e - pare abbia il me delinquenti assolti. - 5 opravvento. Colòrati tu. luna: - vesti . E' questo effimero sen ·o ttn manto violetto - e inòn– d1 certa aere~ fissità che ia d_ati i capelli - di vino pas– Ombres dovra abbandonare sito!•· ecc. se vuole veramente raggiun- Così certe immagini di gere. una qualche validità. Roma, un po' barocche e Poesia_ ~asce _da ben altra barilliane (e Valle Giulia>. ne_cess,ta, altnmenli si po- e Piazza del Quirinale> « A tra pu1:e arrivare a scrive- San Paolo fuori le M~ra > re _versi ma mai a raggi_un- •Cartoline>) si fanno ap~ iie, e ti piano della poesia. prezzare per il risultato li– Ho v o_ 1 u t o sottol_ineare rico che passa una mano di q~1esto difetto che m1 pare intimità su quelle visioni ri– di scoprire i;ella gi?vane maste a fermentare e che poetessa propno perche sen- ora svelano un'accorta sim- bologia poetica ricca di echi. Alla stessa città. al suo sentimeri:to, quasi per con– trasto con l'origine propria dell'autore, é in parte leaa– ta la poesia di Aldo Acc~t– tatis. nato in un villaggio della Sila nel 1913. ma a Ro– ma da molti anni dove ha pubbhcato Immagini bre-vi (Editore Tariffi. 1947) e A_micizia ai giorni (Edizio– m del Canzoniere. 1954). - el terzo volume Testa e croce (Edizioni Porfiri, Ro– ma 1956) premiato al Ch-ian– ciano. Aldo Accattatis ha raccolto anche parte della produzione precedente, il che sen-e a indicare il cam– mino p~rc01:so. da un trop– po. gracile lmguaggio a una p1u. _autentica e personale pos1z1one poetica. Una poesia. la sua, che ~rae spunti da una realtà m qualche modo sofferta e sperimentata dal vivo, ol– tre ahe dalla memoria di una terra lasciata alle spal– le ma non abbandonata nel ricordo che s e m p r e torna con a.:centi di toccante par– tecipazione. ella città di Accattatis non ritroviamo il pretesto ... per abbandonarsi ali eloa10 del pittoresco. Su qu~to poeta il paesaggio esterno non fa presa, non suscita in– canti o suggestioni. In lui appare, anzi. il ri– sentimento per la città. per e 9u_este case> dove gli uo– mm1 sono costretti a respi– r~re e aria di carbone>. Gli vive dentro. ancora. l'imma– gine della e ragazza col ve– stito - a fiori, la borsa della spesa - sotto i! braccio sbiancata - contro il muro>: i1 ricordo di quel e 13 ago~ sto 1943 > non facilmente di– menticabile da chi lo ha vissuto nella Roma di al– lora: Una data da mettere al fianco del 19 luglio dello ELIO F. ACCROCCA (Continua a pag. 6)
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