la Fiera Letteraria - XII - n. 3 - 20 gennaio 1957

LA FIERA I. ~:T r E R A R I /\ Domenica 20 gennaio 1957 Pag. 4 --------------------------------- -- nonostante l'infinita varietà delle nuove impressioni c,1c• gli s, erano accalcate nella mente, non sapeva di più, per i suoi scopi pratici. che nel giorno in cui si era laureato. i on aveva fatto nessun passo verso una professione. Era igno– rante del gran mondo come un ragazzo di scuola. Era disadatto per una car– riera in Europa, e disadatto per una carriera nell'America, e non aveva una intelligenza naturale sufficiente per ca– pire quale pasticcio avesse fatto sinora della sua educazione. Contorcendo la vita per seguire strade accidentali e devie, si sarebbe forse po– tu lo trovare uno scopo per conoscenze accidentali e devie, ma questo non ave– va fatto parte del piano di Henry Adams quando scelse il sentiero più ammirato dai migliori giudici, seguendolo finché non scoprì che non conduceva a nessu– na parte. Nulla era stato più lontano dalla sua mente che il diventare un tu– rista; però un semplice turista, e nulla di più, egli era diventato nell'aprile del 1860, quando raggiunse la sorella a Fi– renze. Il giovane se ne doleva alquanto. Se suo padre gli avesse domandato dopo il ritorno, quale equivalente avesse ri– portato in cambio del danaro e del tempo dati per il suo esperimento! L'u– nica risposta possibile sarebbe stata: < Signore, sono un turista!~- Comunque, per il momento il giova– notto era al sicuro da ogni interferen– za, e andò per la sua strada col cuore leggero per raccogliere quei fortuiti frammenti di educazione che Dio o il diavolo si fosse compiaciuto di dargli, perché non sapeva più distinguere tra il bene e il male. Dell'uno e dell'altro si ebbe più di q1&el che sapesse adoperare. Forse il fine più utile che egli si pose fu quello della penna, infatti scrisse lunghe let– tere, durante i prossimi tre mesi, a suo fratello Carlo, che suo fratello fece stampare nel Boston Courier; e l'eserci– tazione gli fece del bene. Aveva poco da dire, e lo disse non molto bene, ma questo importava ancora meno. L'abi– tudine dell'espressione conduce alla ri– cerca di qualcosa da esprimere. Qual- cosa rimane come residuo del banale stesso, se si cancella ogni luogo comu– ne nell'espressione. I giovani di solito vedevano poco in Italia. o in altri posti, e negli anni a venire, quando Adams venne a sapere quel che alcuni uomini vedono, si ritirò in angoletti della ver– gogna nel pensare che egli avesse fatto tale mostra della propria inferiorità quasi orgogliosamente, ne!l"mvitare 1 suoi 1·icini a prendere misura e ammi– rare; però era ancora ratto intelligente che avesse sinora tentato di compiere. Per il resto, l'Italia era in massima parte una emozione, e questa emozione naturalmente era accentrata in Roma. li genitore abbastanza curiosamente, ma amaramente ostile a Parigi, sembrava piuttosto proclive ad accettare Roma come educazione legittima, seppure ma. adoperata; ma per gli uomini giovani che cercavano l'educazione in spirito di serietà. col sottinteso che ogni cosa avesse una causa, e che la natura ten– dessi.' verso un fine, Roma era assoluta– mente il vizio più violento del mondo, e Roma prima del 1870 era seducente oltre ogni resistenza. Il mese di mag– gio del 1860 fu divino. Senza dubbio altri uomini giovani, e a volle anche altre donne giovani, hanno passato il mese di maggio a Roma dopo quel– l'anno, e concepiscono che il fascino continua ad esistere. E forse sarà cosi - per loro - ma nel 1860 le luci e le ombre erano ancora medievali, e la Roma medievale era viva; le ombre re– spiravano e ardevano, piene di forme perdute sentite dai sensi perduti. 1 es– sun vortice della scienza aveva ancora scannato l'epidermide della storia. del pensiero e del sentimento. Le pitture non erano state ripulite, le chiese ri– storate, le rovine scavate. Roma n,e– dievale era una malia! Roma era il peggior posto del mondo in cui un go– vane ottocentesco avesse potuto impa– rare come si debba trattare un mondo novecentesco. Le tue emozioni a Roma erano una faccenda tua, come il bic– chiere di assenzio che bevi prima di pranzo al Palais-Royal; dovevano per forza essere nocive, altrimenti non avrebbero potuto essere cosi intense; e certamente erano immorali. perch/> nes– suno, né prete né uomo politico. avreb– be potuto onestamente leggere nelle ro– vine di Roma un'altra lezione se non questa, che erano prove dei giusti giu– dizi d'un Dio oltraggiato da tutti gli atti dell'uomo. Questa morale rende,·a i gio– vani disadatti per ogni specie di ·attività utile; fece cli Roma un vangelo cli anar– chia e di vizio: l'ultimo luogo sotto il sole in cui educare la gioventù; eppure era, per consenso comune, l'unico luogo che la gioventù - di ciascun sesso e di ogni razza - appassionatamente, per– vet"samente, iniquamente amava. I ragazzi non vedono mai una con– clusione: però il primo impulso dato al ragazzo tende a condurlo o spingerlo per il resto della sua vita versu una conclusione dopo l'altra che lui non si era mai sognato di raggiungere. Si guardava abbastanza distrattamente il Foro o San Pietro. ma non si clnnenli– cava mai lo sguardo, ed esso non cessò mai di reagi re. Per un giovane bostc•– niano arrivalo di fresco dalla Germania. Roma sembrava una emozione pura. def tutto libera di ogni valore economico o attuale. ed egli non poteva rag1one– volmente o impiegando il senso comune prevedere che egli stava accumuland" un indovinello dopo l'altro sulla strada della sua educazione, che sembravano sconnesse ma che egli doveva per forza connettere: che parevano insolubili ma che in un modo o nell'altro egli avrebbe dovuto risolvere. Roma non era uno scarafaggio da sezionare e poi buttar via: non era un cattivo romanzo fran– cese da leggere in ferrovia e poi but– tare dal finestrino a presso ad altri cat– tivi romanzi francesi. la moralità dei quali non avrebbe mai potuto avvici– narsi alla moralità della storia romana. Roma era attuale: era l'Inghilterra: sa– rebbe diventata l'America. Roma non poteva essere adattata a uno schema di evoluzione ordinato. borghese. bosto– niano, sistematico. Nessuna legge del progresso era applicabile ad essa. Nem– meno le e seguenze temporali> - ulti– mo rifugio degli storici perplessi - aveva valore per essa. Il Foro non con- duceva al Vaticano, come il Vaticano non conduceva al Foro. Ricn1i. Gari– baldi. Tiberio GracTc•. 1-\urcliano pt1te– vano essere mescolat, in qualunque rap– porto temporale, insieme a mille altn, senza mai condurre a una seguenza. La grande parola Evoluzione non aveva ancora. nel 1860. creato una nuova re– ligione della storia, però la vecchia re– ligione aveva predicato la medesima dottrina da più di mille anni senza trovare nell'intera storia di Roma se non una contradizione netta. Naturalmente sia i preti sia gli evo– luzionisti negavano entrambi questa eresia. però ciò che essi affermavano o negavano nel 1860 aveva pochissima im– portanza davvero per il 1960. [manto !"anarchia non perdeva affatto terreno. [I problema diventava soltanto più af– (a cinante. Probabilmente era più vitale nel maggio del 1860 di quel che era stato nell"ottobre del 1764. quando l'idea di scrivere il Declino e !a Caduta della città per la prima volta balenò alla mente di Gibbon ( l). e Sulla fine della sera, sedevo meditando nella Chiesa de– gli Zoccolanti o Frati Francescani., men– tre cantavano il Vespro nel Tempio d1 Giove, sulle rovine del Campidoitlio •· La guida di Murra.v fu abbastanza gra– ziosa da citare questo passo dalla Auto– biografia di Gibbon. il che ihdusse l' Adams più d'una volta a sedersi al tramonto sui gradmi della Chiesa di Santa Maria d'Aracoeli, ruminando per– plesso che non un pollice era stato con– quistato da Gibbon - o da tutti gli storici venuti dopo - per spiegare la Caduta. [I mistero rimaneva insoluto: il fascino t"imaneva 111latlo. Due gran– di esperimenti di civiltà occidentali vi avevano lasciato i principali monumenti del loro fallimento. e nulla dimostrava che la città non avesse ancora potuto sopravvivere al fallimento d'un terzo. Il giovane non aveva nessuna idea di quel che stesse facendo. Il pensiero di posare come un nuovo Gibbon non gli passò mai per la mente. Era un tu– rista, sin nelle profondità del suo sub– conscio, ed era bene per lui che non fosse nulla d'altro. perché nemmeno i più grandi degli uomini possono sedere I IJN FENOMltNO SALI~N'r'1J DEl_jLA NIJOV A NARRA'rlVA 1Nf~L'1]SE * RITORNO ALPRIMO NOVECENTO * Sybille Bed/"ord - lla,·y Lee Settle Pete,· Fo1·ste1· Lrig'id n,•oplty * - ",llodo111e Soln1•·io,, ,lli,·lurn, Caut>pòell di GIACOttJO A.l\l'l'ONl~I dignitosamente, < sul finite della sera, fra le rovine del Campidoglio>, a meno che non abbiano quAlcosa di assai ori– ginale da dire a questo riguardo. Tacito poteva farlo; anche Michelangelo; e così anche. alle strette, anche Gibbon, ma non con figura proprio eroica; ma in somma, nessuno cU loro poteva dire molto di più del turista. Il quale cout: · nuava a ripetere fra sé e sé l'eterna domanda: e Perché! Perchè!! Perchè!!! >, come avrebbe potuto fare il suo vicino, il mendicante cieco, seduto accanto a lui sui gradini della chiesa. Nessuno aveva mai risposto alla domanda con soddisfazione d\111 altro; eppure ognu– no che aveva o cuore o testa, sentiva che presto o Lardi egli sarebbe dovuto decidersi quale l'isposta accettare. So– stituite la parola •America• alla pa– rola e Roma•· e la domanda diventa personale. Forse Henr.v imparò qualcosa a Roma, sebbene non lo sapesse mai, e non lo cercasse mai Roma rimpicciolisce I mae– stri. I più grandi uomini dell"epoca dif– Cicilmente resistevano alla prova di po– sare con Ruma nel fondo. Forse Gari– baldi - possibilmente anche Cavour - avrebbero potuto sedere • sul finire del– ìa sera, tra le rovine del Campidoglio •· ma con fatica vi si poteva vedere Na– poleone [Il, o Palmerston o Tenn,vson o Longfellow. n giorno. Adams s1 trova– va per caso a discorrere nello studio d1 Hamilton Wilde quando entrò un inglese di media età, visibilmente agi– tato. raccontando. della scossa che ave– va subito quando. cavalcando vicino al Circo Massimo. si era imbattuto im– provvisamente nella ghigliottina. dove un criminale era stato giustiziato poche ore addietro. La Improvvisa sorpresa lo aveva del tutto sconvolto; e Adams, il quale raramente capiva una storia pri– ma che il tempo la avesse attutita, ascoltò con simpatia per sapere quale nuova forma di orrore avesse per il momento cancellato il ricordo di duemila anni di romano spargimento cli sanj!'lte. o la consolazione. derivata dalla storia e dalla statistica. che la maggior parte dei cittadini romani avrebbero approfit– tato dall'essere ghigliottinati. Soltanto per lenti gradi, egli affrontò la convin– zione che la vittima della scossa era Roberto Browning; e sul fondo dc.J Circo Massimo dei martm cristiani che fiammeggiavano come torce e dell'as– sassino di quella mattina sul ceppo, Browning sembrava piuttosto al suo po– sto, quale una Pippa Passa ing)ese s1_– gnorile di mezza età; mentre piu tardi, alla luce di tavole da pranzo belgra– viane, egli non faceva mai p_arle del suo fondo se non cancellandosi. Brow– ning avrebbe potuto sedere con_ Gibbon: in mezzo alle rovmc. e pochi romani avrebbero sorriso. Eppure 13rownmg non rivelò mai le profondità poetiche di San Francesco; William Story non poté toccare il se– greto d1 Michelangelo; e Mommsen dif– ficilmente avrebbe potuto dire lutto ciò che 1stinllvamente si indovina nella vita di Cicerone o d1 Cesare. Essi inse– gnavano ciò che, in generale. non aveva bisogno d1 essere msegnato. la lezione di una fantasia piuttosto da strapazzo e una politica ancora d1 piu da stra– pazzo. Roma era un complesso di idee, di esperimenti. d1 amb1z1on1. di energie che rendeva perplessi; senza d1 lei. il mondo ocC'identale era msipldo e fram– mentario; essa gli diede cuore e unità: eppure Gibbon avrebbe potuto conti– nuare a restare seduto, per il resto del secolo. 111 mezzo al:e rovme ciel Campi– doglio, e non sareboe passato nessuno capace di dirgli che cosa sien,fir~sse. Forse non significava nulla. Cosi ebbe fine; ,1 piu tel1ce 111-,><• d1 maggio ancora offerto dalla vita. che si sbiadiva dietro al presente. e probab1l– menle oltre il passato. in un punto in– determinato del tempo astratto. grot– tescamente spostato riguardo al pro– getto berlinese o l'a!>venire bosto111ano. Adams spiegò a se stesso che assorbiva la scienza Avrebbe detto meglio che la scienza assorbiva lui. Egli era passi– vo. Nonostante uno sciame d1 impres– sioni, non sapeva di più lasciando Roma di quanto aveva aputo. q1rnncln ,·i era entrato. Come oggetto da offrire sul mercato, il suo valore era alquanto calato. IIF.NRY AOA~1 UN'INTERESSANTE GALLERlA D'INCONTRI * LA PULCE N LtO STIVA * di Il. ~·M DE A :NC.lj )LIS Uno dei fenomeni più sa- le acuta nelle analisi ricca di la lotta condotta verso Ja me- James da un lato e di Tho– lienti degli ultimi mesi nella fantasia creativa. In • A Le- tà del Settecento dai pionieri mas Mann dall'altro. A loro narrativa inglese è il ritorno gacy • Sybille Bedford ba americani contro i oellirossa. si pensa non soltanto per. in auge del glorioso abbastan- tentato la ricostruzione di un i dom.inatori inglesi e gli ele- chè gli eventi si svolgono za breve e poi molto trascu- mondo scomparso: la Germa- menti della natura per con- nel 1906 a Oadenabbla sul rato periodo eduardiano. Que- nia dell'ultimo Ottocento e quistare Ja loro terra. Al cen- Lago di Como rievocando con sto curioso fenomeno sul qua- della prjma decade del nostro tro del romanzo la figura più mano felice la società cosmo. le già a più riprese abbiamo secolo. Si tratta della cronaca riuscita è quella di Hannab, p.olita europea della prima qe– attirato l'attenzione ha due di due famiglie narrata a mez- una ladruncola londinese tra- cade del Novecento, ma P,er aspetti. Da un lato una revi- zo secolo di distanz!I" da una sferita coll'amante in Ameri- il modo di avvicinare e pre– sione dei valori che porta ad discendente collaterale che da ca in seguito ad una condan- sentare i protagonisti, di svol– una rivalutazione di scrittori bimba ha visto gli ultimi rl- na al lavori forzati, abbando- gere l'intreccio procedendo quali John Galswortby, Ar- flessi di un dramma oramai nata dal suo uomo e costretta con prudente lentezza nello nold .Bennett, Wllliam Somer- giunto alle battute finali. quindi a creaMi una nuova intento di dare ad ogni parti– set Maugbam, Edward Comp- La figura più inquietante esistenza fra Immigrati di re- colare il dovuto rilievo. In ton Mackenzie, Ford Madox ed anche U ca1,attere più for- cente data ossessi dal purlta- armonia col colore del tempo Ford, Hugh Walpole ed altri te di • A Legacy • è Sarah nesimo. Numerosi sono i per- che, come sottolinea l'autore. ancoro famosi durante i pri- Merz appartenente ad una sonaggi e movimentata la vi- è stato quello di una trion– mi due decenni del Novecento ricchissima famiglia ebraica cenda. La tendenza ai roman- fante femminilità l'amore in sempre molto in favore pres- di Berlino, una di quelle che zJ storici nei quali i punti di tutte le forme dalle più fri– so i lettori ma per alcuni lu- nella seconda metà dell'otto- crisi degli Stati Uniti duran- vole alle più drammatiche è stri ienorati o quasi dai cri- cento costruirono la potenza fi- te gli ultimi due secoli ven- al cenb·o di oogni episodio. è tici e relegati comunque in nanziaria della Germania Im- gono rievocati un po' nel gu- il pensiero costante ed ultimo seconda linea. Dall'altro un periale- I capitoli più coloriti sto dei film di Hollywood non di ognuno dei numerosi per– ritorno da parte dei narratori e riusciti del libro sono quelli è nuova nella narrativa ame- scmaggi. Non possiamo accettare per stalgia per rievocare situa- re. il linguaggio e lo stile. ,_. buona la spiegazione che dal zioni e imprese, lutti ed epo- discrezione e il controllo titolo di quest'ultimo libro di pee, sventure e avventure hanno un programmat:c.:i so– Giovanni Artieri « la pulce della lunga, adorata Penisola. pravvento nel soffocare pas– nello stivale• (ed. Longane- Artieri induce al nostro so- slonalità e intemperanze che si, 1956)( è data nella man- spetto, soltanto allorchè egli avrebbero potuto adulterare cbette al volume, che serve stesso accenna alle toppe co- l'Intonaco lucente della oar– un po' da prefazione e da !orate del vestito di Alee- razione. Argomento dellcatis– introduzlone alla lettura del chino: ma. questa volta, ripe- simo e appasslonante. quallo testo. A noi piacerebbe so- liamo. dalle sue pagine esala della fede politica di G,ovan- ~ spett.are nel tltolo un sottln· un profumo dolce e soave d· ni Artieri che noi vorrem– o. se non più piccante - cose disfatte, già In polvere, mo definire addirittura • fede trollata la natura mora- o almeno decadute nel ricor· istituzionale•. se questa de– ,.,gglante dell'ltlnerarlo per do e nella memoria degli Ita- finizione non sapesse d, bl- l'Itlllia malata, seguito dal- lianl sempre più distratti. sticcio, e d'improvvisazione l'Au\tore - almeno alquanto Manca. in questo stivale !et- meridionale. S'intende L:., la più malizioso. Rimirando la terario, la Liguria e Genova. passione per l'Italia di Gio– grassottella pacchiana dei la Calabria. la Romagna e vanni Artieri è documentata dintorni di Napoli. In cuffia l'Emilia e della stessa Sicilia e documentabile .ma non rier e camicia da notte, con quel- si parla quasi di straforo in questo lo scrittore se ne è ìa– le sgargianti giarrettiere alla un unico capitolo dedicato al- ,clato invischiare. anteponen– gambe robuste da bai:erlne !"uomo del caos, cioè e dire e do le sue preferenze traci · I · · · p t bb d Dalla affascinante Natalia nuoV1 a romanzo ampio ne- dedicati alla singolare esisten- ncana- er quan o a on an- Solario, inglese d'origine, co di personaggi ben costrui- za della famiglia Merz, po- te Ja produzione ha in gene- sposa divisa di un sud-ame. to di clii gli autori da noi c1- tente per il censo, appartata re poco in comune colla Jet- ricano ed ancora adolescente tati sono stati gli ultimi per gusto e sempre un po' teratura e nei casi migliori è maestri. estranea in una Berlino dove da situarsi in una seconda zo- eroina a Pa,rigi di uno scan- . dalo mondano che il censo e Dal momento in cui la cri- le vecchie famiglie di militari na come il famosissimo libro la situazione sociale dei par- tica_ più s_eria e severa si . è 7 funzi'?nari pru_ssiani di cui di Margaret Mitchell. tecipanti sono riusciti a sof– dec1sa a riconoscere le quali- 1 grandi romanzi di Theodor Mary Lee Settle è una focare a suo fratello Eugené tà 7 cceziona!J di narratori Fontane hanno dato indimen~ scrittrice seria d'intenti e non Harde~ un avventuriero ele– quali Galsworthy, Compton ticablli es~mpi ~ercan~ d! priva di un ingegno peculiare gante privo di ogni scrupolo Mackenz1e o Somerset Mau- adattarsi a1 tempi nuovi. D1 dimostrato nei due libri pre- morale al Conte Kovanski gbam corroborando cosi il ~o- fronte all'ambigua i_ntellige~- cedenti. e O Beulah Land • è addett~ all'Ambasciata di stante giudizio del pubblico te Sarah Merz la cui Vtta Prl- nella intenzione un romanzo Russia a Roma il Marchese dei Jettorl era forse ~evita- vata è lasciata _da Sybil!e mollo ambizioso. S_orretto d<;1di San Rufino,' nipote di un bile che autori giovam desse- Bedford sempre 111 una di- un impeto g1ovarule ottena ministro in carica ed innu– ro la pn,fer~nz,a alla tradizio- screta penombra, Julius von il favo;·~ di molti lettori. Tut- merevoli altri gioJani signo. ne anz1che ail1J'esperimento Felden appare anche nelle i~v1a I impresa sembra. supe- re ragazze e giovapolti au– tentando nuovamente costru- sue stravaganze un debole ec- riore alle forze della giovane striaci. americ~ni. inglesi. 1- zioni solide ed imP()mmti. Gli ces.sivamente egoista. narratrice. Da.to il periodo e taliani fino a Bernard Mid– scrittori delle prime due de- L'incrociarsi dei destmi del- l'argomento e, naturale s1 dlelon. l'ingenuo inglese che cadi del secolo hanno peccato la schiatta feudale dei Von P~n~i subito_ a due fra i ma~- viaggia per la prima volta a per un'abbondanza eccessiva Felden, signorotti della Ger- gion_ cl~ss 1c1 del romanzo b1:1- studi termina~! sul Cc_mti_nenle di volumi prodotti senza al- mania Meridionale rimasti nel tanmco. Daruel Def~e e _Wll- europeo. tutti contribu1scono cun Impegno- Ma riducendo ritmo e nella concezione di vi- ham Thack~ray. L ambiente a. formare un_ q~adro vano· Ja vastissima bibliografia di ta fedeli al periodo di splen- mizlale l~_ndi!'ese è quello ?~ 1 p_mtp ed assai. vivo della so– ognuno di loro ai dieci o do- dore del Settecento quindi cap_olavou. di De~oe, la Vu- c1eta _cosmoP?hta di all_ora. dici titoli essenziali si incon- estranei al nuovo mondo crea- gmia deg!.1 albon dello sta~ L'. 1mpress1oi:ie. dommante trano alcuni capolavori del tosi dopo la proclamazione lo ame 11 cano quella . di !!raz1e al belhssnno. paesag. romanzo contemporaneo come dell'Impero ed a ogni esi,gen- • _Esmond •, e • The_ Virg1- !!io rl 0 l Lago d1 Co!110 chP • The Good Soldier >, • Of za della vita moderna con ri:ans •· L invol_ontano con- l'autme ha s~puto dipingere Human Bondage >, • The For- quello dei Merz, prodotto raf- fionto è schiacciante per ~a- ron ma_n(?~ehce ed alla per: syte Saga>, • Sinister Street •, finato e già decadente di un ry Le~ Setti~ come !o s~1eb- fetta c1v1lt~ ed eiega~za_ d1 « The Old Wive's Tale>. Che capitalismo trionfante, è se- be pe1. qu~ls1as1 altt_o giova- ognuno . dei, prot<;1gon1st! è riscoperti i loro autori fosse- guito d,i Sybille Bedford con ne _naria_to1e. -:r:uttav;a il. ten~ qu~lla d1 un ~rmo_1:11a _ragg1un– ro destinati ad esercitare una una attenzione sagace non tat1vo d, creai e. un ope1a d1 ta m virtù _dun 11go10Rosen- influenza sui giovani era pre- priva di sentimento ed anc_he vaste prc_iporz1on1va. saluta- so della m_1sura . vedibile. d1 humour. Essa è riuscl'ba to_ con_ simpatia. Oltie a te- :::ome nei romanzi d1 Henry L'esempio è stato dato dal davvero a .llar rivi,vere la Ber- ~ti 0 oruare del_l_e .ambizlo_ru James che l'ignoto autore de– narratore più forte e ricco di lino del primo Novecento ed e a nuova scuttnce va 11 - ve avere fre_quentato assi_– . fr ti · no r·- ad animare una ricca gallena conos_ciuto com_e un segno dei duamente ed m un modo d1- ~~!fnJ0 a l~uan ~~~oAn~ di personaggi molto diversi gli tempi, un'ulteriore prova del- verso in quelli . di Thoma~ Wilson ~ng1.f-1saxon Atti- uni dagli altri. Fra Je scrittri- la attuale ,tendenza _all_avasta Mann attorno a1 personaggi tudes; ha confermato piena- ci dell'ultima generazione Sy · cronaca ddudna faml,gtha O d, è sempre mantenuto un alo- b .,1 B df d ·t t un peno o a un a o al ro- d" · l uello c'·i gn' mente il successo di « Hem- 1. e . e or meri a <;1ccano d'" t · . d 11, lt. :1e . 1_m1s ero. q , ~ o . lock and After •. L'impianto a Iris Murdoc_h, Ehzabeth mi:_,~~em 1 7 0 reg~o tu~ti a si 0~i- 11:1d1v1duo . um~no ha m ul– del romanzo é nettamente Montagu ed Ehzabeth Jane fl t. P d d 11, g t1ma anahs1 rispetto agli al– eduardiano ed _in certi asp 7 t- Howard un posto d'onore. Es~ ,,C~~~~rri! ;;fario\ a(~:gie~ lri n~lla. vit~. L'anonimo au– ti quasi vittoriano. L_a ~ez10- sa è forse fra tutte la PJU mann edit. Lor.don) il ro- tore e nuscit~. ad appro~o_n. ne dej grandi romanzieri del- dotata e promettente. h 11 . d I dire 1 caralte11. a dare ril1e- l'Ottocento e del primo Nove- Di fronte a lei si può met- manzo e e su 0 . scorcio 7 vo ad ognuno per quanto li– cento porta a risultati nuovi tere la giovane americana ~956 ha, ?tte~uto m Inghlltei - mitata sia la sua parte. Gli ed originall. su Angus Wilson Mary Lee Settle di cui i due 1.a . 11 I?•U g_iand e successo .. .11 si può forse rimproverare una come in William Cooper l'ap- primi libri • The Love !')a.- libi o_ e ~ei lo dovuto. ad _.n, eccessiva lentezza che _avolle proccio dei personaggi è quel- ters • e_ « The _Kiss of Ki~ • ~ut? 1 e d m~egn? .. f'.e 1 :]u l, e Idegenera in una compiacenza I d · 1•· · t d" e del- hanno nvelato 11smgolare m- 1 ag,o11;eabbia piefeuto i.ma · leggermente Irritante. Si deve l o I otggi, mqw~ u lm fra le gegno nere ignoto volendo sc artare riconoscere però la serietà a nos ra epoca circo a · quella d'una pubblicità su-i pagine Soltanto in contrasto A nostro avviso • The K1ss I t è h. ..~ dell'impegno lo sforzo co, col cerebralismo forse ecces- of Kin >. dove partendo dal IP emen are non c ,aro. "' 1 stante per creare un"opera di sivo di un William Sansom ritorno di un giovane alla ca- e dapprima accennato ad ' 1 '~ poesia. Nel tono, nello stile, ed un Jocelyn Brooke pronti sa familiare in occasione di tema molto. audace ma .c~i nell'_amb1ente e _nella scelta di volta in volta a rinnovare un funerale Mary Lee Settle il i:i:iod~ d th c?to con c_ui, 1: degil attori del d,1amma ,, Ma– l'esperimento essi tendono a rievoca in una giornata con st~ua d un_ tor?ido amore:~. dame Solario» e un perfPtto ridare al romanzo quelle at- accenti poetici e precise no- ce.,~uoso fla fla_tello e _so\e• romanzo ~duard1ano_. Ne) trattive che sin dal Settecen- tazioni l'esistenza di una fa- H e sl~_to tratt_at~. pe, ! as- cont~mpo _e _da cons1de_rarsi to sono state la sua prima ra- miglia americana di provin- senza d1 qualsiasi allusione fra 1 _m1!(llon pubbhcat1 _ne- gione d'essere eia rimane ]'opera sua finora r:-ndalosa e di ogni parti- glJ ulturn due lustri. Un g1or- An w·i William più'. raggiunta e personale. •ol'.1re piccante « Madam,,_ S<': no forse si saprà perchè l'au- Ad ~us, 1 son e . . L'ultima fatica • o Beulah !ano n va annoverato fi a 1 tore ha voluto tener segreto Cool?er_, e d u~po aggmngei ~ Land • (Heinemann edit. Lon- romanzi più seri e Pil! casti il suo nome. Il grande sue– fra 1_piu dot1!-t1 e prome_t~en~l don) dimostra che anche lei che si possano le_ggere '!1 una cesso viene intanto a confer– per 11 P 8 °s~nreo B~~;~~te« J.. ha sentito il bisogno di siac- epoca alquanto libera d1 tono m~re. guanto si è affen;nato nome di J ·a f Id d N"_ cars· da un realismo domesti- ·ome la nostra. ail !111z10riguardo ad un evo. Legacy •d r! 1 t e) è a~ d~- co ~he ha per il momento Tanto per intenderci con luz1on_e del_ gusto nel roman- colson e · n on u O I l 1 "bTtà per 111 preciso rifer'menlo « Ma- zo bntann1co romanzi più forti ed originali esaun °. e sue possi - 1 1 b dame Solario>) è concepito e Non a cHs~ s1 cita sub·to usciti ~urante !l'li ultimi <lodi- tentar~ mvece una più am i- scritto in uno stile che ha dopo un felice debutto cji ci mesi. Esso ha rivelato ~na ziosa imprlesha.L d · subito l'influenza di Henry Peter Forsler: « The Primro- scrittrice intelligente sensib1- • O Beu a an • rievoca i\1ary Lee Settle da circo equestre sulla co- Luigi Pirandello. Ma s:amo nali e tradizionalistiche. al perlina del libro. il pensle sicuri che. in attesa del! usci- gusto e al taello della f a•e. ro corre naturalmente alla ta del secondo volume dedi- alla ricerca de11"ag2ett:vo e a commedia dell'arlè a certe calo a • Napoli nobilissima • ,uelle stupende aoerture -li avvenlurè ingenuamente boe- - il Vesuvio col pennacchio capitolo .• Controra a Lec– caccesche che. nelle paglne - l'autore sta mettendo a ce•. • La pianura d1 Canne •, ono tuttavia castamente ,;e punto I capitoli dedicati al re- che nobilitano la prosa di late. Eh. sì. l'autore ha ben sto dell'Italia, In modo da of- Giovanni Artieri che quasi ragione d"insistere sul • v,ag- frlre un panorama senza In- sempre si riscatta dallo ·ti– !!io senza Itinerario. un oo· terruzlone di continuità al molo e dalle lmprovvisaz:on! dispari. non solo su ouasi tut- viaggiatore Italiano e fore- !l'iornalistiche con un teno tra :e le tappe di quei vestito da stlero, che non disdegni di far il narrativo e il saggistico. di Arlecchino che è la Penlso- conoscenza col nostro Paese timbro illustre nelle lettera– la. quanto all'interno d1 011r- anche attraverso I seri am- tura meridionale se Path » (Longmans edit. London>, Al primo contatto in questa storia modernissima quanto all'ambiente ed i pro– tagonisti appartenenti alla scapigliatura londinese del dopoguerra tutto è mollo di– verso. A ragion veduta ci si ac. corge che un autore alle pri– me armi d'intenti seri e di promettente ingegno si è im– pegnato in un'opera comples– sa e ricca di sottintesi sul!a quale converrà ritornare per i:tli sviluppi e le ramificazioni in essa contenuti. Benchè in « The Primrose Path » come del resto nei romanzi di An– gus Wilson conflltti ed am. biente siano per eccellenza quelli di oggi la concezione stessa dell'opera narrativa ricca di episod,i e di attori si ricollega al primo Novecento anzichè al piu leggero impre~– sionismo de) 1920, Peter For– ster è fra i nuovi venuti da tenersi d'occhio. uno di quelli la cui strada potrà essere più lunga e fortunata. Brigid Brophy col suo scan- zonato « The Kmg of a Ramy Country» (Secker and War· bw·g ed. London) m cui i personaggi sembrano sempli– ci pretesti per animare il rac. conto d'un viaggio in Ctalia. e Michael · Campbell che in « Peter Perry » (Heinemann edit. London) ha cercato di dar vita ad un personaggio eccentrico della bohème tea trale di Dublino appartengo– no a quella schiera di gio– vani non privi di ingegno ma mclini ad abbandonarsi alla facilità quasi bastasse narra· re con un po· di brio una vicenda strana o leggermente scabrosa per scrivere un ro– manzo. Essi vengono citati proprio per constrasto In rap. presentanza di numerosissi– mi altri meno dot'ati e più convenzionali dei quali si te– me che fra un paio d'anm s1 sia dimenticato flnanco il nome. Mentre è probabile chP quello dell'autore di « Mada– mp Solario " non riuscirà ~ rimanere a lungo ignoto. E" il più bel elogio rhe gli ~1 possa fare. GTAC'OMOA 'TO INl ticolari e:tmosfe;e storiche monimenti che balzano fuori A che giova insistere anco– eplsodiche. occashna[J e c>er- dalle carte e dai documenti •·a sull'umore di Giovanru Ar– manenti •· Ih realtà. si t.rat- selezionati da Giovanni Ar- t!eri per la sua bella Napoli? la di ritratti <• noh è qùe- tietj per rendere più proban· El!li è naooletann E' a Nano!: sta. la nostra. cioè. forse l'e- te e meno effimero un viaP ritorna spesso. 0 flslcamente, ooca del ritratto• inslnua glo così impegnativo O attraverso Introvabili e rar: !'autore stesso nella su cita- Carte e documenti. crona- libri di cui è ehiotto ·colle– ta manchette?, di uomini. che e testi. d"accordo. ma zionista sull'esempio di ---;a– città e paesi. non esclusi al- quanta fantasia. che affasci- spare Casella. 0 per i cen:c cuni grossi pers,onaggi che nante potere di evocazione e riferimenti che la vita roma– vanno dal Re Vittorio Elma- di mete.morfosi: persino nel na ormai offre ai centomila nuele a Mussolini. da Re Um• lungo capitolo dedicato al co- abitanti di Naooli trasferaisl berta agli editori Laterza. dal !era napoletano. che capacità nella Capitale. 0 col ricor-·, Maresciallo Badoe;lio a Padre di narratore picaresco e nel mai intiepidito dell'infanzia Pio di Comalcina. da Pitan- contempo senza alterazioni e e della orima giovinezza. in– -iello alla Deledda, da Glolit- barocchismi: poiché la facol- eramente trascorse tra San– t' a Ve1·di. dal Conte Camillo tà principale e più importan- ta Lucia e il vomero. Pia;._B Renso di Cavour a G:osuè te dello scrittore napoletano è Dante e Via Costantinopo:I Carducci. per finire con una nell"allineare ritratti a tutto 0 legia dedicata ella perdita di tondo oer una galleria temi- E" inutile insi st ervL ma Triooli che è un po' Il le!t liare di olù patetica ootPnza d'altro canto se gli interessi "!Oti1• <entimentale e roman- •ìrammatica etterari di Artier; si coa!!u- "co del cuore napoletann dl h !ano tra le basole di Via To- ';iov~nni Artieri Cuore na- Non è la pnma volta e e ledo. la colpa - anche se fe- "oletano. e ouindi cuore fe- in ltibri similari. i nio!1ll1 .del :ice colpa I - non sarà :mpu- poli ici e dei letterat Ila 1an1 tabile soltanto all"autore. ~ 0 • 0 ~ho •' avvalp della nn- del secolo scorso si mesco- ,uanto a una voga che da un ---------------------.,----------------- lino. senza urtarsi l'un !'al- decennio almeno vuole Napoli tro. nè appannarsi. né elider- auale protagonista numero P RE MI E e ( ) Ne O RS1 si, ma· in queste pagine di uno della ingarbu11:liata e fan- Giovanni Artieri si mescola- tasiosa vita italiana. Giovan– ' no in un racconto unitario. nl Artieri questa volta vi ri- iquasi protagonisti di una sto- torna come ricercatore dì 1 ria senza interruzione, I cui ~neddoti e di atmosfere di 1 ______________________________________ __,, capltoli siano suggeriti da: fine secolo. col sospetto di Premio Ca'foscari perattiunici li Teatro 4n11·ersn11r10d1 Ca Foscari indice Anche per il ·57 un premio per atti unici in lingua italiana riservato ad universitari e laureali che non abbiano superato li 36. anno d'età. 1 copioni in tripli· ce copia devono essere inviati a Ca' Foscari non oltre il 15 marzo 1957. con le consuet,· rorma!ità dell"anonlmato. Ol– tre al premir, unico di too mila lire. ve ne sarà un altro. pure di cento mila hre. elar glto dal Rotary Club v enezia· no e destinato al mialior au.to • re dellP Trr Vene,ie Il Premio 1957 degliEditori cattolici L'Unione Ed1to1i Cattohc1 Italiani ha bandito per il 1957 un Premio per un'opera nar· rativa di vasto respiro (ro– manzo). Al premio U. E. c. I. che consiste in un premio di lir~ 1.000.000 indivisibile. e in un secondo di L 500.000. potran no concorrere tutti gli scrittori italiani « con opere Inedite•. che possono aspirare ad essere segnalate per intrmseci valori mila. Prosa narrativa. l. pre- ~\~mi. dive~sl iene region! trasformarsi in un laudato,e di contenuto e formali. m'.o .indivisibile 2.500.00~; ~- co~a~~~re ~neplasWii 0p~z ni~~ del tempo antico. our COÌ ca– Le opere concorrent1. chia- p1em10 1.200o~o. 3_ ~1em10 rativo ripetiamo, che non rico di memorie cosi tristi. ramente dattiloscritte, do· 800 mila .. qua,_to p1em10 600 geografico e offrire 11 ritratto ·he riguardano lll miseria e vl'anno pervenire alla Segrete- )mia, _G!o, na~1smo. 1. premio dell'Italla malata che si era :a domenica dei poveri del ria del Premio U.&C.I (Roma 1ndlvis1b1le l.aOO 000: 2. premio . . , . . -iooolo naooletano. con quel- 617 - Via Conciliazione. 1). in un mllione. 3 premio 800 mi- rlpi~pos_to di dare I autore 5111 •e pagine dedicate all'ep:de- 7 copie, entro la mezzanotte la: quarto premio: !i00 mila: dall m1z10 delle breve oref,t· mie secolari di una pestilen- del 15 settembre 1967 ;; oremio ·inn •nii,i zlone 11 Premio u E.C 1 • Alessan Un libro di cose vecchie. za che a Napoli minacci'!\ di dro Manzoni t957, sarà pro· ma di uomini che hanno la- non aver mai tregua ed è. clamAtO a Roma il 31 genna•o Il corri·ere d lle arti sciato traccia indelebile nel senz'altra perifrasi. la fame 1958 festa di S Giovanni Bo- Alla • Galleria Montenapo- cuore e nella fantasia degi! dei bassi, la miseria imba:sa– sco Patrono degli editori leone. m via Montenapoleone italiani; assistiamo, via vla. al mata dei disoccupati; poiché Il Bando di Concorso puo 6-A Mllano. esposizione di nascere e al deperire d1 fl- I napoletani sono tutti un po- e•~erP richiesto alla Segrete· d 11 s gure e protagonisti. occasion: cc malati di· qualche cosa che ria dPI Premio opere e a em. memorabili ed affreschi sia Tarcisio Generali espone oure abbozzati a grandi linee: assomiglia a un clima fune- I premi deiconcorsi alla • Galleria d"arte Spinetll • ottocento e novecento si dàn- bre. a una ruggine. a una 10 Chlasso· degll Armagnal, 2 no la mano. come in quelle muffa· Napoli è troppo anli· perle artifigurative a Firenze Fabio Tombai·i COSI ingenue. ma non per questr- ca: e a Napoli c'è tutto un I scrive: • Questo fa si che la meno poetiche illustraz:ohl. quartiere di immense necro- .e a prosa ,u~ non sia, come le sollte. che celebrano il traforo del poli o di colline cosparse di Il Ministero dell"lr.lerno ha un arte confezionata, lambicca- Sempione e l'incontro . Jlle G indetto quattro concor ·1 na- ta a freddo Tutt'altro qui è visrerl dPlla terra tra le due case per alienati iovanni ,ionali per opere di pittura, ragione di vita. Dirò di più: squadre di minatori ohe sca- Artieri c'insegna che • anda– scultura. prosa •,arrativa e per questa è la sua salvezza. la vano !"ultima oietra a scan- re a vedere il mare• per il un articolo O servizio gioma- sua salute fisica •. rellare li confine naturaie tra napoletano povero. è una ma– ilstlco Le relative dotazioni Alla • Galleria del Girasole• 1110 Paesi niera segreta di lmmalinco- sono cosi suddivise Pittura· 111 Piazza Libertà l ad Udine. Nel capitolo dedicato a!. nirsi sulla propria miseria al I. premio :ndivisiblle lire una mostra di Anzi!. , eiolelli della corona• le fe- cospetto di una natura così 2 !i00.000:2 pre:nio 1.200.000'.3 Alla • Galleria d'arte Cairo- ne oolitica dell'autore ln bella che intenerisce Il cuore •iremio 800 mila. 4 premio 500 la• di via della Spiga 30 in -,···· 0 hhe nnl 11n aeevolm lp e ne spreme lacrime di com– mila, Sculturn. primo premio Milano. Antonio. Merlln espo- lndu-rre ali' apologia: c,yne Indivisibile 2.500000. secondo ne 38 •Maschere• e 6 com· '""ll"'ò ~aoitolo « la repubbll- miserazione per la sorte urna– premio 1.200000; terzo premio posizioni in ceramica poli- ca ha oerso la causa.•···; ln- na e li destino avverso 800 mila; quarto premio 500 croma. vece. lè. natura dello scritto- RAOUL M. DE ANGELIS ,,

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