la Fiera Letteraria - XI - n. 48 - 2 dicembre 1956
Paiz l'i VERBA VOLANT T A FTF.Ri:\ I F,TTERARlt\ DomeniC'a 2 rliC'rmhrt> 19."i6 ~~~~~~~i~~;~!,~:'~P~~~:::~~~~::;.~: I ~~~~ 1 , .. ~E~~d,:~!~.~~! !~~~~~~~~ ,~r~~~~,~~!: -i -.~ 1 r più limitata carica emotiva, tore di Trieste al quale è l'iu- e linguistiche, comunque, so- rnasto uno specie di alter ego intima persuasione terzo volume d1 Psychè •. , Le mento di virtù incorruttibile di guelfo che animava tem- scim assai più che non agli no anche un riverbero della idealizzato dì Jules Romains n libro figura essere un me- Dieu des Corps • ed in qualche dell'ex-ministro Jerpbaruon peS t osamente I! mio Carso altri di raggiungere una vera ma lena che sorregge i suoi mentre Jerphanion è divenuto manale scritto in forma di Jet- tomo de ~ Les Hommes rle .~adre del colpevole. quello del– di Slataper, e quanto di lui e propria unità di espressio- romanzi e i suoi racconti) e l'uomo pohtico suo amico, U tere da Jean-P1erre Jerpha- Bonne Volonté • Jales Ro- I avvocat. 0 pez1;brit, difensore sia affine, anche sul piano di ne, una coerenza di stile e di Giani Stuparichfi allo stesso ministro della Terza Repub- nlon figlio del ministro confi. malns ha dato libero sfogo alle e del giu~1ce istru!tore _Lari- se RIPTA una sensualirtà talora condot- ritmo narrativo; si può dire modo nel quale nulla toglie, blica i cui eroici sforzi per ac. nato in un villaggio perduto p1·oprie fatasie erotiche fredde eh~ noncbe d1 quanti altn par- ta sino all'erotismo (tanto più dd' ·tt h 1 ".lei quadro della letteratura cedere ad un mondo migtiore della Cevenne 'al suo avvocato e cerebrali nella loro essenza t<;cipano alla vkenda ~pplono comp·"ess appunto p rch, il a .in Ul_'a e e a sua. nar- . t '"' . t t· dall dii De b ·t id t ci' d . d . . di una buffonena quasi far,;e- 1 a e e r_at,va è in certo s~nso 11 ve~ 1taliat?a, a u~ Verga: la _con- sqno sa.,. anmen a 1 o ensore zo n res en e a ,verten osi a immaginare sca. Non percbè la trulla in suo riverbero si iscrive tutto ltdo. e c~>ncreto nsu!fato dt sta_ta_zwne d~ una rag_giunta scoppio della Seconda Guerra Parigi. Ora nulla è più falso particolari scabrosi. In questo cui il giovane è coinvolto non MAN ENT EB.AU . - Roma - Mi rico.rtla nella psicologi,a del fanciullo tanti anni dl lavoro e di espe- unità espre_ssiva da parte del- Mondiale, dal fallimento della di tono, più inverosimile di caso la premeditazione è tanto sia altame•ne deprecabile e il giudizio «lusinghiero,, di un Paolo nella sua candida e 1 d Al Società delle Nazioni e dallo codeGlo preteso memoriale e più evidente in quanto il lun- ~, anno fa. Non me ne ricordavo; scontiosa ingenuità), a certe rienze per amalgamare e fon_ a prosa 1 • .v~ro. scatenamento della barbarie delle lettere. Jules Romalns go frammento non si trova giu- non meriti di essere severamen- ma )eggendo queste sue nuove impostazioni comissiane at- dere su una ii~ea unitaria Tornendo dunque a questo nazista e sovietica. Anche An- non si è un momento imme- stificato da alcuna neces,aità te punita dalla legge. ma per– poesie non me ne pento. An- traverso le quali si avverte quelle varle e diverse Jmph- suo ultimo romanzo, occorre dré Cuisenier si vede costret- desimato nel giovane, non ha e serve soltanto per dare un chè lasciando il Tribunale cora pa•gnotte ~ia ')1angJar_e, co- il filtro, tradotto anche come ca~ioni lingui_stic_he e dialet~ dire anzitutto che la mate- to a riconoscerlo: lo sforzo de- neanche cercato di assumere po' di colore e di attrattiva compiere con mansuetudine _il n:e voJ~a11r1;1en,esi di~e. rnien- modulo di linguaggio nelle talt d1 cui SI diceva dianzi, ria autobiografica è tutta gli uomini di buona volontà il tono di chi scrive al proprio ad un libro nell'insieme gri• suo dovere, non era necessario diamoc.i. Mi si comumca ora la affinità venete ed una com- esser:id~ eg_li p~rvenuto ormai, completamente oggettivata e non ha ottenuto il risultato da avvocato per precisare fatti e gio e monotono. rievocare pe~- spiegarla tutt,<> pro,posta redazio:1ale di istituì- pletamente decantata espe- a'1.d~ _fu1;n de,. c~noni be!le~ riassorbita dalla narrazione: loro sperato, un pessimismo circostanze evitando inutili di· Jean-Pierre Jerpbanlon do- un !)aS6ato P''! o meno torbi– :re una antologia d1 "V erba rienza dannunziana. tnstic1 a1 quali ,;mo a len 51 ancorché si avveritano tutti gli sottile ma pernicioso come greS6ion'i per mettere in rilie· po un'infanzia ed adolescenza do, lJ quale e e ~!-ffiane .del Vol_ant»: _se si,.•~ b pro~osta Comunque è necessario ?Onformava. tma letteratura ele_menti personali che hanno una nebbiolina di fine ottobre vo l'essenziale di quanto so come tante altre è partito in }~ct~idenetestraneo a1l mcresc1oso - m a,lbr:i eran:u - ver 1ra at- chiarire, prima di chiudere italiana aulica e accademica, guidalo lo scrittore nella co- si fa risentire negli ultimi vo- concerne. La questione della guerra e, tatto prigioniero sul ~ . M3. U. - Napoli. Non posso eh.e confermare La mia buona impressione della volta scorsa: anche questo racconto mi piace. e. pur essendo essenzialmente psicologrco e basato su fatti in– consistentri, riesce ad ave re una sua netta fiswnomia. Forse. nei– la passeggiata sulla spiaggia. il Di Giovanni parla troppo: non abbia mai timore che i personaggi par!,no poco e sì spieghino 'Tria.le; non sono ma1 i discorsi riei personaaoi a dar vigor at racconto. tuata, penso che una dei_.e sue questa nostra frettolosa disa- l' d' 1 • d 1 . . . lumi in netto contrasto col to. verisimiglianza e quindi della fronte, è riuscito ad evadere Jean-Pierre Jerphan10J.o è poesie potrebb~ entrrue m talP r:sina sui l~gaini nattirat,· ed u_na c~t,°:~ne mdeat· 1 esp~es- s .rutz10ne. te suo git~vlatmssimho no radioso de'i primi. persuasione in un romanzo che da un campo del Wurtemberg un debole. un inetto, pronto a lo] g C (1 ~ s10ne 1 =ana 1 ipo grn ia- pro ·agon,s a, ques u imo a O t'anni d' d' t al' t s· attraverso la Svizzera per Tag- b" il b ed il al "an o ,a•. i scen. " soe- acquist· d 1 Q a t tt' no nella quale onnai è ri- allo stesso modo che in Amor ra a ven i is anza pretencte e,;sere re lS a non • g,·ungere a Londra il generale su ne ene m e ma ro clhe la propos:~ abba ror;o 1 .i ! e . u ran ° 1 . l' . colla parentesi della guerra e è posta a lui neanche per un per nulla rappresentativo del- * GIO.ART. - Forlimpopolt !Yli vengono rasmes:;i i versi che Ella aveva inviati per la P'tlbblicazione. Mi sembrano ancora deboli e J.1nma::uri. no– nostante una innegabile viva– cità di notazioni che è ancora (mi scusi) poca e-osa per la poesia. * FRAN. VIT. - Sa'tl<l Moria C. V. - Mi spiace per le dolo– rose esperienze cui acc~:1na: non creda però d ·ec;scre il so– lo. se ciò può c.:,r.fortarla. Ce n "è probabilmente una qualche eco nella sensibilità che !J in– duce a scrivere i versi. é'nche se questi versi non .(.ono anco– ra poesia. Ma la poesi::i è cosi iatta che ha forz~ cli consnlare chi 1'ama. se non chi la crea Continui ad am3.ria 1 se può: continui a inseguirla. se le fa bene. DUI.MA FUS. Genova-Nervi « -Ho letto i suoi versi con sim– patia ed attenz.ione e vi ho ravvisato il segno di W1a gran– de ricchezza sen1in1eutale. Non credo però di an1-v:i trovalo 11 segno. il balzo creativo, della poesia: ragion µr.r cui ciebbo dirle che siamo a:1eora a Ila fa– se dello sfogo ;>r:vato. * F.ElR. FORGH. Triesie - Noo ci sia,mo, caro a1nico; non vorrei scoraggia:.-la con un to– no troppo perentorio. Ma, pur– troJ)po, non nù piacciono. Spe– riamo che ne possa scrivere di migliori. MAR.MDC. - Bergamo - In– dubbiamente ci oono delle qua– lità in lei. alme:io st2ndo alla folla dJ sentime;i::i che preme nei suoi (bruttini) ,·ersi. Credo che per ottene.re risultati mi– gliori le occorra U.'"1 certo sfor; zo di elaborazione di quello che sulla pagina resta ora grez– zo sentin1ento. zreta senza for– ma. materia senza luce. Ma .sempre. intendiamoci. creta e 1)1ateria plasmabili. * Gamb1rn. che egh attraverso conoscibile, nel quadro della mi itare, un rihevo e una per- del dopoguerra che alla Fran- attimo. Colla sicumera d1 chi de Gaulle e distinguersi quin- la sua generazione. Il lungo un cammino e un approfon- nuove koinè nazionale, una sonalità autonorru assai in- eia banno dato moralmente, è convinto della prop1-ia su- di nella Resistenza. Ma come racconto della sua infanzia dimenlo ormei quasi irenten- certa particolare caratteristi- tensi. Le sue ire, l suoi di- politicament-e ed enche socia!- periorità egli procede imper- tanti altri nel1e stesse condi- adolescenza e prima giovinez– nali, dai lunghi racconti gio- ca regionale, allo stesso modo sdegni, le sue fantasie, che si mente un altro aspetto Jules territo per trecento pagine fa- zioni - ed è il punto sw qua- za è insipido. Soltanto il !ram– vanì!i pubblicati nel volume - e con le debite differenze concentrano su un cavallo Romalns, la cui attività di cendo parlare. agire, pensare le l'autore intende discreta. mento della iuga dalla p.rigio. I nostri simili. edito da Sola- quanto a maturità e a risul- quasi mitico. il cavallo Tri- scrittore non aveva mai avuto e scrivere il giovane J<ean- mente mettere l'accento - ri- nia in Germania è vivace, ria (è assai ~ignificativa la tati artistici - che nella pro- ooli. gia requisito dagli au- tregua. è ritornalo s.ia pure in. Pierre Jerpbanion come se fos- tornato alla vita normale dopo animato degn<l di uno scritto– convergenza su un piano che sa di Alvaro si era pervenuti striaci, e che Paolo vuol ria- direttamente ai suoi personag- se l'attempato accademico Jules il periodo eroico il giovane re della fama di Jules Ro– non può non esser quello di a una koinè linguistica na- vere ad ogni costo, e la cu.i gi prediletti e maggiormente Romalns ogni tanto ancora in non ha più saputo ritrovarsi malns. li resto è sciatto e sti– un comune europeismo degli z10nale di tipo meridionale. immagine egli ricorda col rappresentativi. « Le Fils de preda a qualche crisi di iubri- ed ha commesso delle trutfe racchiate. Sulla generazione scrittori di Trieste, da Saba Ed è inutile aggiungere che batticuore di un p1imo amo- Jerphanion » (Flammarion edi. cità cerebrale. o meglio si è fatto il comphce dei figli degli uomini di buo• a Svevo, da Stuparich a Qua- quanto sopra nulla toglie agli re, si inseriscono con un gio- tare Paris) vuol essere il ro- Rammentando il passato, rac- di un certo Herra rd - personag- na volontà ci sarebbe stato rantotti. nel gruppo fiorenti- scrittori che a tale koinè .non co sottile di contrappunti psi- manzo della nuova generazio- contando gli eventi principali gio molto in viS t a nelia Reei- qualcosa da dire ma Jules Ro– no che faceva capo a Bonsan- erano ancore pervenuti, in cologici, di ricerche nella me_ ne. cioè di quella del figli de- della propria adolescenza per st enza. mains non lo ba detto. _Egli moria, nell'atmosfera di atte- gli uomin'i di buona volontà spiegare meglio quanto è sue- Vi è una sproporzione arti• scrivendo "Le Fils de Jer– Giovani scr ttori d'o~~i (contlnu~a pag. 3) sa di quell'ultimo periodo di Molto più modesto di propor- cesso dopo il ragazzo J erpha- sticamente nociva fra gli er- pbanion • ha parlato in nome vita- dell'Impero asburgico zioni il nuovo libro riunisce e nion si dilunga su una parti- rori commessi più O meno con- di se stesso, cioè eventualmen– nelle terre italiane dell'Istt'ia. sottolinea purtroppo i difetti colarmente disgustosa storia di sapevolmente ., leggerezza dal te di uno dei padri, ed è I Con estrema perizia e acutez- più gravi dell'opera maggiore incesto fra un suo compagno giovane Jerpbanion e 1a pe- questo errore a togliere al ro– ·1 Q t tt· G b' · cui si ricollega. Programmati- di scuola e più tardi di prìgio- sante macchina del suo me· manzo ogni validità ed inte– za I t tta\an 1 ° i t· am · irn co ed intei'lcttualistict, dallo nia e la madre senza cne ciò moriale di discolpa che pex resse. gioca u .•i g I e emen J psico- abbia alcun rapporto coJla sua tre quarti del libro induce a logici e morati di una tale si- --------------, . d 1 . al pensare ch'egli sia stato coin• GlACOMO ANTONINI tuazione: l'ambiente signori- v,cen a e a possa m cun le (talune filigrane tolstofane --------------------------- ma coloro che scelsero queste. strada furono gli spurii, oggi lo sa,ppiano, essi sono divenuti direttori del- l'Unità o rappresentanti in un partito e alla Oamera del tota1li1:ari®no di sinistra, oppure negli uffici di marca democristiana, e non hanno più nulla a che fare con la letteratura .Oggi è un'al,tro cosa, anche i ragazz.i che stimiamo tra i più autentici, queNi su e turgheneviane sono perfet– tamente assorbite nel sotto– fondo) della famiglia di Paolo, nella villa di Semedella tra le belle campagne e il golfo di Trieste, col suo civ'ile or– goglio italiano (i suoi uomini sono in guerra, dall'altra par– te, contro gli austriaci, o so– no stati internati da questi ultimi, o si nascondono come il padre di Paolo), la vicina presenza (e si avverte nel fondo stesso del racconto una certa preoccupazione) degli slavi; e di fronte ed essa nel– la parte della vill, requisita, la famiglia del capitano di– strettuale con le sue rigide abitudini austriache con la straordinaria figura della Frau-mutier! la d ìfficile ami· cizia di Paolo col piccolo Ghesa figlio del capitano di– strettuale; i vecchi soldati Quanto alla pubblicazione. come gid scrissi La volta scorsa a un altro che me ne -chiedeva, purtroppo non posso aiutare nessuno. E poi, si guardi un poco a.t.tomo: anche se avessi dei. poteri segreti, dove anre1 -m.odo di collocare dei raccon– ti di giovani a.Ue prime armi, se non esiste una rivi.sta che ospiti nemmeno i raccont.i. de– gli anziam; una rivista lettera~ rio. voglio dire. Gli scrittori affermati (e non tutti, anzi un numero assai limitato), pubbli. ca-no i loro racconti su quoti.– di.ani oppure di.rettamente in volume. Per i giovani.. tn qu.e- Lemanifestazioni della galleria d'Arte moderna JÌ~~~Jf Si sono inaugurate la setti- quanto rignarda soprat.tullo gli bre, Lorenzo Viani (C. Re;fice); lu!'que scnttore, no'!- !o danno mana scorsa le manifestazioni acquisti, che purtroppo è ben 13 Gennaio. L'arte italiana dal glt a!tn, ma !o scritto stesso. culturali 1956-1957 della Gal- lontana dall'essere adeguata 1920 al 1930 (C. Refice); 20 Voglio farle un parag_oneJorse Ieria Nazionale d'Arte Moder- alle necessità. Però. noi ere- Gennaio, Giorgio Morandi (G. stupido. ma _e{fica,:e; i! piacere na di Roma. Nelle due giorna- diamo che un museo d'a1<te Carandente): 3 Febbraio. Fi- d~l!<'-paternit~ e della ~ter– te inaugurali sono stati proiet- moderna non possa 'limitarsi lippo De Pisis, (G. Recupero): 1 >i.ta n on provie_ne dalle ncom– tati il film « Il mistero di Pi- ad esporre le opere. ma debba 10 Febbralo, Giacomo Manzù pense che quei fig_li possono casso• di M. G. Clouzot e i anche illustrarle e ovviare in (V. MaTtinel!i); 124 Febbraio. dare. nel futuro., ne dal Loro documentari « Pittura italiana qualche modo alle inevitabilj Il gruppo del «Milione)► e la comportamento ne da alt! 0 J m~ contemporanea~. "Gino Rossi lacune; considerando soprat- reazione al Novecento (N. Po- dal {~tto, puro! e se;;'pltce. di pittore» e « La pittura della tutto che l'arte d'oggi. talvolta, nente): S Marzo. Mafai e la aver i mes3t a mon °· cui ci sentiamo di giurere ohe non finiranno negli uffici politici o nelle redazioni dei giorna>Ji di parte,_ ma faranno gli scrittori con v-ario successo, fin dal loro pr~mo apparire li troviamo tutti tesi e. cercare nell'ambito e col mezzo della ,propria 1etteratura, una purchessia convivenza con le varie cosidette politiche. cullJuraJi ohe sono poi la politica [Pm·a e sem,pUce: io non credo che tubto ciò, ora, sia da considera~,i com– pletamellite negartivo; le «storia» che a•b'biamo vis- suto qualche cosa ci ha insegnato; ma non è da cre– dere nemmeno che ciò sia da annoverarsi tra le qua– -lità più apprezzabili del giovane scrittot"e odierno. Le conseguenze da trarre sono molto ed eviden– tei:i1ente complesse, perciò ognuno, a tutt'oggi, può elaborare una propria risposta e questi dati di fatto. Certo è che, se noi vedessimo i giovani scrittori im- pegnati come vogt,iono e quanto vogliono ad una idea politica, ma non tramite la loro attività di letterati, fuori di essa anzi, quali cittadini responsabili come tanti altri sa•remmo d4sposti a dichiarare che i tempi •sono mi-gliori di quelli che abbiamo vissuto noi aUa loro età; ma flnchè il loro impegno si realizza tra– mite le loro aspirazioni letterarie, addirittura indi– pendentemente dal1a coinci<ienza delle. loro lettera- 'austriaci. consunti simboli della monarchia ormai con– daunata, e il giovane capora– le Hans, tra le gonne delle ragazze. Irma e Lucia figlie dei contadini. le a rtide came– riere viennesi del capitano Edith e Paula. \ J I LEON1!DA R!EP AOI sta pubblicando presso le Edi– zioni Ceschina due libri Jn– titolati «II' deserto del ses– so• e « Il pazzo del casa– mento», nei Ql.\ali dà il suo «rapporto-. su certa situa– zione morale, sociale, psi– cologica e sessuale che si è venuta a determinare sotto i n05tri occhi. Entro l'anno uscirà anche una gran1e trilogia dal titolo « Terra e pace». che riflette il trava– glio dell'Europa e del mon– do dalla fine della guerra 'mondiale ad oggi. macchia» di Palma Bucarelli. non è di facile comprensione pittura romana (C. Refice): 17 Inaugurando la stagione Palma per il pubblico più vasto; poi- Marzo, Marino Marini (G. Ur– Bucarelli ba tenuto un breve chè essa si forma giorno per baniJ; 24 Marzo. Il fronte nuo– discorso. in cui. fra l'altro, ba giorno perciò è nuova e lm- vo delle arti e la BiennaJe del dello: prevista, non riferibile ancora 1948 (G. Marchiori): 7 Aprile. « on ostante dif(icoltà e a schemi cui il pubblico col Atanasio Soldati (G. Caran- scarsezza di mezzi, continuia- tempo abbia avuto la possibi- dente); 5 Maggio. Tendenze mo senza perderci d'animo an- lità di abituarsi. della scultura italiana attuale zi con sempre maggiore itnpe- A questo scopo sono dedica- • gno. questo compito che ci sia- te le varie manifestazioni cui la (V. Martine!ti): 12 Maggio. La mo prefissi• per dare al nostro Soprintendenza ha dato in architettura italiana d'oggi (P. maggiore . istituto per l'arte questi uJtiml anni. come dice- Portoghesl): 26 Maggio. Orien– moderna quella particolare fi- vo. una gran parte della sua lamenti della giovane pittura sionomia che in questo decen- attività. Tali manifestazioni si italiana (N. Po11ente); 9 Giu– nio è venuto assumendo. E lo dividono i.n due parti, una di gno, La funzione dell'arte nel– [acciamo anche perchè inco- carattere più generalmente la società contemporanea (G. raggiati dall'interessamento del culturale, che interessa oltre il Urbani). pubblico. di quel grande pub- pubblico anche gli studiosi spe– blico cui questo nostro lavoro cializzati. qlJali Je mostre di è particolarmente dedicato. In- cui Yorrei ricordare, tra la cin– fatti ramuenza è stata cli an- quantina circa che ne sono ho in anno sempre maggiore. i state allestite jn un decennio. consensi sempre più vivi; tan- alcune delle più recenti quali to da darti l'impressione che la Mostra del pittore Scipione, la nostra opera non sia inutile la •< Mostra internazionale dei e che un museo cosi concepito giovani pittori">, la << Mostra risponda veramentP ad un antologica dell'ar't.e italiana real1e bisogno. contemporanea». dagli inizi * tura coi • con,tra,tti »·che sii,pu,ano con la politica, re- CA.LI . - Roma - Un po' e- stiamo pel'plessi e sempre più convinti che dobbiamo le giache (intendo !e ultime 1n un siffatto gioco di con– trappunti psicologici riportali sulle sensazioni e sulle fan– tasie del fanciullo che le vi– ve, è senza dubbio la grazia e la vivida luce della narra– zione del Quarantotti Gambi– ni: un certo suo potere di evocazione, una costante im– medesimazione delle figure col paesaggio, la creazione di sottilissimi rapporti tra tu ttì gli elementi che compongono 11 tessuto del romanzo cosi ria risulta1·ne un'atmosfera densa di solleci>tazioni affet– tuose. Ma in esso è altresì il limtie e il pericolo che in– combe su questo narratore: anzitutto quello di tradurre la nar-razione in pura atmo– sfera. sciogliendo in essa i nodi drammatici, mitizzando– ne talune sensazioni. Si può vrTO PANIDOLFI sta per pubblicare nella collana « I castori• dell'editore Landi, l'opera « Copioni da quat– tro soldi•· raçcolta di te– sti e documenli di spetta– coli popolari. S'intende che il compilo di del ·900 ad oggi, la « Mostra un museo è anzitut.to quello di di Gino Rossi• e quella che ba presegtare qN.anto più e quan- commemorato il centenario dei Mostre: PIET MONDRI.A.i'I. (La mostra sarà inaugurata il giorno 20 novembre 1956 e pre– ,;enterà la produzione del grande pltton! olandese in tut– to il suo sviluppo. dal primo periodo impressionista alla più celebre fase <«neo-plastica,.. fi– no alle ultime opere eseguite in America): ACQUARELLI INGLESI DElLL'OTTOCENTO (dalla collezione del barone Lemmermann di Roma); PIT– TORI MODERNI (dalla Colle– zidne Cavallini di Brescia). MA. CA. - Roma. Accettu volentieri le sue scuse. ma non il suo ossequio. Però il suo nuovo racconto non mi soddi– sfa; siamo ancora. 11el campo del troppo personale. Pensi che le rivelazioni che lei fa o vor– rebbe fare agli altri (dato che gli altri - il pubblico - ne sono i destinatcri.), nella far· ma. in cui lei le fa (e cioè non. molto attraente). dovrebbero possedere una tale carica d1t verità da riscattare tutto il re– sto. Invece non è cosi. L·espe– rienza che lei ha vissuto può essere stata profondissima, ~ indimenticabile. per tei: ma non lo è nè lo sard mai per i suoi lettori. se lei non cercherà di comunicarla nel modo accon– cio. Un tempo si credeva che l'intrigo fosse i! perno dei ro– manzi e dei racconti. (e questo vale tuttora. per i romanzi gialli): ogg; non lo si crede piu. ciononostante i fatti rimango– no sempre i mattoni con cui lo scrittore costruisce; è attra– verso i fatti che !_o scrittore comunica la sua visione del mondo agli altri. e. quando questi m"-ncano. ~i ha u.n. bel tentare di sostituirli con sen– sazionali liriche ed intime. Ri– provi. ma deve cambiare siste– ma. secondo me. d,ue) ma simpatiche le sue poe- attendere nel costume della vita intellettuale, tempi sie. Non molto nuove, forse; n 1 igliori. to meglio possibile le sue rac- macchiaioli. ma gartbate, con una certa sa- pienza di costruzione. Come ve- Affinchè le premesse di questa not.j non rhnan- GIANSIRO FERRATA ha curalo il primo volume del– la collana « Riviste lettera– rie dei Novecenfo • dell'e– ditore Landi. dedicato a « La Voce». colte di opere d'arte e. di ar- Palma Bucarelli è poi passa– ricchirle, specialmente quando la ad illustrare il programma si tratti dell'arte moderna, che delle manifestazioni de'l. pros– va seguita nei suoi continui simo anno, che qui riproducia– Mostre didattice: ~ L'espres– sionismo tedesco><-: "<Paul Gau– gu.i.n ,..: « Georges Rouault »: mostre di riproduzioni a colori dei capolavori dell'arte mo– derna. illustrate da commenti biografici e storie,[. de. non sono poi cosi terribile. gana nel vago più del necessario, concluderò Jnfor- se Le chiedo, come le chiedo. (vorrei farmi un'idea più pre- mando che lo scrittore a cui alludo in principio si cisa delJe sue possibilità) di chiamava, come molti avranno capito, Corrado 'Alvaro. s,·iluppi. Naturalmente. questo mo: mand2rmi qualche .,Itra poesia I GUGLIELl\fO PETRONI C"~F1\iA~ .. , ._ __________________________ , specialmente ci sforziamo di Conferenze con proiezioni: fare. ma questo richiede anche 9 Dicembre. Contributi a Gino una larghezza di mezzi, per Rossi (G PeroccoJ; 16 Dicem- MI ·ossE aggi ungere altresì che l'insi- -J- ~.,!)- · -~ IJl!ll'• NO VI TA ' IN 'é-f.-i;~/- v' ' 1 stenza, sia pure assai cauta, su un-a cer-ta ebrezza sensuale che ci.rcola in tutto il roman– zo, a 1ungo andare finisce col tradursi in una monotona ri - petizione di effetti, dove il clima prevale sull'azione e sullo sviluppo intrinseco dì ciascun personaggio. Al di CALENDARIO ~DISCOTECA manza, un notturno di grande profondità e rirismo. Il 33-LXT 5219, sempre del– la K Decca ,. raduna quattro Jonate. di Mozart. eseguite al p,anoforte da Pao!o Spagn,o!o; sono la K Sonata in fa maggio– re, K 135. la • Sonata n. 7 in d.o maggiore. K 309, la • So– nata n. 12 in fa maggiore, K 332 e la K Sona.ta n. 4 in mi bem. maggiore~ K 282. Un recital operistico di Ma– rio Del Monaco (uno dei po– chi tenori clte vantino La con.- Il repertorio di musica da camera della K Decca, s'è ar– ricchito in questo mese di al– cune ghiotte novità: di Boc– cherini (autore che soltanto ora si sta scoprendo ne!te sue vere dimensioni). il KQuartet– to in la maggiore op. 39, nu– mero 8 ». K La Ti.ranna. op. 44. "· 4 ,. eseguiti dal Quartetto Cormirelli e. sempre suU.o stesso disco (33-LXT 5200). KTrio i.n so! moggi.ore op. 9 n. 5 » e , Trio in so! maggio– re~. esegu,ti dal Trio Carmi- relli: di Brahms il • Trio n. 2 _____________ _ in do maggiore op. 87, insie– me ad Haydn. KTrio in sol moggi-0re op. 73 n. 2 ,. esegui– ti dal T.rio di Trieste (.13-LXT 5204). A quanto ci consta si tratta di prime r•gistraziont discografiche. L'an110 di Mozart non è an– cdra finito, e le registrazioni dedicate a lui occupano sem· pre un buon post-O· nei. c_atalo– ghi del!e case produttrici. Ora !a ~ Decca, ci offre una ecce– zionale zionale ediziione. per nitidezza di suon e bravura di esecutori, della • Serenata nu– mero 10 in s, bemolle mag– giore per 13 strumenti a fìa• to ,; K 361. eseguita dai soli· sti del!'K Orchestre de la Sui•– se Romande. diretti da Ernest Ansennet (33-LX'f 5121). ARRIVI DI BIBLIOTECA La K 361 è un'opera a cui ""L'Erma» ai Bretschl'.leider, Mozart ùivorò co!' impegno, ~ di Roma pubblica un volume che sentì anch~ il bt~ogn_o di di Gaet~no Baglio dal titolo rifare nel I Qui:1-tetto •~ si bf' « Odissea nel mare Mediterra– mo!le » K 4_6 (il_ rond.o fina e nP.o centrale» (ricerca e coor– è rimasto identico nelle due dinazione dei profili di thalas– version~). f>!a. mentre. !a se- so-geo-etnografia di Omero nei unota e_unopera quas,_esc!u- libri V e IX-XII dell'Odissea). oivam_en,e serena e S?rr,dente, Pn i tipi della casa « Stampa il_ Quintetto e •1so m,sto a, la- d'oggi. di Roma è stata edita cr,me. . una « Storia della musica.» per Iniziata a Monaco d1 Bavie- ìstrumentisti e scuole, di Gio. -ra ai primi de_! 1781_(e termi- Batta Briano. suddivisa in tre nata più tardi a Vten?ta). La parli: acustica musicale, storia Serenata, mo!i-0 probabilment~ deJla muslca e storia dealJ scritta per la HofkapeUe di strumenti. Per l'editore Carpe– Mo";<ICO,.e per due. oboi, due na di Sarzana. Anita Barbiani c!arinet!ii, due c~rni e. fagot- ha pubblicato «Michelangelo• ti, un quartetto di corni ":g!~- (ricostruzione storica in cin– si. e un controfagotto sostttui- que anni) che porta sulla sce– bi!e con un contra_bbasso_.Qu.e- na la figura del grande artista ,to . cap0Lav9ro di mov,!"ento e cli altri uomini rappresenta– e d1. colo re e composto di sette ti . el clima politico P storico mcvfmenti che comprendono, vi n. oltre a due minuetti. al'accen- del CmQuecento. 1tato rondò finale e a una ro- ALEM fuori. infatti. di quello di Pao- lo, gli altri hanno appena un · t d Il d •it d li rilievo e talora si avvertono Sul Corriere della Sera del e involuzioni e restasse sem- che lui che questa nostra poe- Solinas, Giovanni Bonalnmi. sua fortuna. il giovane La Stel- q_utsa e .e . ue .et. a e e ope- cli ri.flesso nella narrazione, 15 novembre, E~,enio Mon- pre fedele a quel distacco di sia ha interpretato il suo tem- l'illustre critico si dilunga sul la ci sa davvero fare. Vitto– [~tt1~!id"e d:(fi~~it;r~;~!Ui:d~i e i_n q_uest~ senza dubbio lo tale, occupandosi del libro di tono che la rivista quasi 1mpu- po e da Campana a Luzi essa libro di Enrico La Stella, rini ha affermato che. nono– New York), contiene i seguen- sc11tto1 e s1. abbandona alla Lorenzo i:,fontano, ~arte ai neva ai suoi collaboratori, con- ha cantato per noi, dico per L'amore giovane. edito da stante la poca età. questo nar– t, brani: KMa se m'è forza su.a 1rn:iegab1le sicurezza stili- vento_ (Edit. S'.'l'som) tr_accia verrà pensare sempre a una consolarci e darci a riconosce- MondadorL « Quanta freschez- ratore "si rivela perfettamente perderti,, da! Ballo in Ma- sti'Ca: il pericolo sta appunto un ntratto dell autore, d1 cui differenza di natura. Nella re a noi stessi... C..). E detto za e misurata armonia. quanto maturo''. Osservazione giusta. schera di Verdi; • Giulietta, 111 ~n.a sua COt?fi_denza troppo nportiamo alcune pei:nellate: Ronda, rivista di ispirazione questo. leggiamo pure il No- casto calore. senza complica- la cui verità sarebbe facilmen– son io,, daU.a Giulietta e Ro· ins·(st1ta nel 1inc1zzare la nar- « Per mquadra_re Je ongm1 ~ che diremmo centro-italiana, venta coi suoi motivi antichi zioni intellettuali e morali, nel te dimostrabile citando da meo di Zand<>nmi;KAmor ti ra2J1one che potrebbe condur- Montano_». scrive Montale. «_e l'apporto del superiore dilet- di canzone. con la sua chiara modo con cui La Stella ci rac- queste pagine certe frasi ra– vieta• dalla Fedora d; Giorda- lo oltre i limiti dell'esteti- certo u_ti.Je tener. presente il tantismo del Montano aveva vena, a cui il dialetto ha ag- conta la steri1e avventura dei pide e nette. cbe appunto stan– no: • Addio, fiorito asl! » dal!o smo, attenuandone la carica clima di restaurazione che rese già dato due smilzi volumetti giunto tanta grazia (e guard~- suoi piccoli protagonisti. e no a testimoniare codesta fe– Madama Butterf!y di Puccini; narrativa. pelicolo senza dub- possibile 1a Ronda (un d'?po- di versi (Discordanze, Per pif- telo. ascoltatelo in quelle po- quanta parsimonia espressiva, lice e concreta maturità che è • O souverain•, dal Cid. di bio de tener presente in un ~uerra. apparentemente vitto- fero) che non si levano troppo che poesie in lingua - sei, non che è coscienza del narratore perizia ma anche dopo 'di na– M_assenet;_ ~ La f!eur qu.i tu disegno così vasto come quel- noso. 11 bi.sogno dt re.agire a da quel gioco di col!ages e di più - senza prestigio né dal- e assieme felicità. mentre in- tura. Ma poi. citando, si da– ~ avms 3etee •. dallo Carmen lo che Ci sembra sia nelle u_na produzione Jett~rana scon- calligramrnl caro ai poeti usci- cezza né suono vero: cbe il suo vece era facile l'abbondanza, e rebbe appena qualche pennel– d, _B,.zet; KCome rugi.ada al ce- ambi.zioni del Quarantotti c.iamente commerc.iale. ecc.)· ti dal futurismo e, ormai volti dialetto non sia una bella lu- più facile l'irritante eccesso. lata dell'affresco. mentre in– s~•te •. dol!'Ernani di Verd,· G b' . A b' . . . ma per comprendere come e a spiare le fortune della nuova stra ingannevole?». Qualità. queste, che sono evi- vece bisogna stimarlo nella sua • O pa·radiso ,, dall'Africana d! .arn mt. m izion1., occone perché il giovane d'allora. re- poesia francese. Del gruppo Sull'ultimo numero di Epoca denti anche nel se.condo roman- pienezza. nei personaggi. ma Meyerbeer; KO come fw·on d_ire.. che _egh ~a tu:tte le pos- duce dalla guerra del Carso. egli non poteva in ogni modo (18 novembre). Giuseppe Ra- zo breve. Sotto il melo, dove anche nell'ambiente scarnito e lunghi,, K Quando a S61den •. sibihtà di realiz,zare. non seguisse gli amici rondisti essere il lirico, nemmeno il li- vegnani. si occup~ dei giovani il vecchio e morente Casimiro reso mordente, anche nel pae- dalla Wal]y dii Catalani: • Fra FERDINANDO VIRDIA nelle ulteriori loro evoJuzionJ rico in prosa. perché le infa- narra ton: Alla ribalta narra- nella sua febbre allucinata ri- saggio che è cornice la cui luce poco a me riéovero ,, • Tu che .--------------------------~ tuazioni del suo cenacolo a lui tori giovani. Dopo aver accen- vive l'amor dei giovani, entro meglio fa vivere le !l! ru.re e a Dio spiegasti l'ali., dalla e a Ceccbi s'appresero assai nato ai libri di Saverio Strati. un vuoto che si spalanca sulla più ferme nel dono O della Lucia di Larnmermoor di Do- :--.,.--,-------,--~- poco. E che altro poteva esse- Gino Montesanto. Rolando Via- mort. Difficile e scontroso ar- poesia». ni-zetti: il tenore Del Monmco è ' eo RRI ERE re? Si diceva che i redattori ni. Armando Bozzoli. Franco gomento anche questo; ma per accompagnato dalla New Sym- 1 --+7'S;.+--"'r--:"Rx--t--\ della Ronda si fossero spartite phony Orchestra., diretta da r per l'avvenire le loro zone di Alberto Erecte. Il disco è 33- influenza... <...l. Resta cosl di LXT 5202. Montano la figura velata di Nelle , Et;tions de l'Oiseau e---~..,;.,,,.f--~-,~~"l'-_::o uno scrittore errabondo, di Lyre,, della •London•, se- educazione umanistict di cul- gnol(iamo le sinfonie n. 8-9· 1---+--'>1---l-l---+--. DELLE ARTI tura internazionale. eppur sem- 10-11 (rispettiva.mente K 48. j pre vincolato a una squisitis- 73. 74, 84), di Mozart, nella se· e---+--+""'"--1e-----1---l ,ima intonazione non tanto rie de!e sinfonie complete che neo-classica quanto tradiziona- r~ Ensemble Orchestrai . de --~--'---1----4--' le. nostra». l'Oiseau Lyre, diretto da Louis , -----------------------~--- Il n. 47 del Tempo illustrato De Froment. sta approntando, - merita una segnalazione par- che vengono pubblicate ne!- Al ~Grattacielo,, cii via Bre- mostra cli opere di Angelo ticolare per il prodigo spazio l'ordine numerico. (33 - OL ra lO, Milano. quattordici d.t- Giannelli. che in esso è dedicato alle que- 5011)9!- pinli cli Aldo Carpi, che costi- Personale del pittore Valerio genere. Una intervista a Mas- APOLLINARE IL ''UURRIUUl~UM,, di Ulelllente Rebora (continuaz. da pag. 5) purtroppo non sono moLti, i Canti deU'tn– fermità della seconda raccolta. Chissà che qualcuno (è un augurio) non riesca dav– vero a trarre il ma:gglior frutto daJ,la 1,itornata voce di quest'uomo « salva-to a pezzettini di preghiera • e • costretto •, « da'Lla verntà di CrJsto, a giustlzia~e e Ubri e scritt,ti e e.arte». Giustiziia che per fortuna nostra non è stata permessa to– tale, se ora ar,che le estreme parole del poeta son tornate a circol'are fra noi, nonostante il suo • oh sì che quello fu un gran bel straccia~·e ». L'apparir mio atteso: e ogni volta vivida net visino pien ~i terra con grazia ti tendevi tutta in festa: ripreso io it cammin, guardando indietro, con !e manucce mi facevi ciao ... La stessa casa p1tbbUca. di tuiscono una specie di « ciclo Romani Adami alla ,.., Galleria stioni letterarie e culturali in Vivaldi, una eccellente edizio. deile manette». Luigi Santucci Pater» di via Borgonuovo 10 simo Bontempe!li; un arUcolo ne dli alcuni ccncerti: il KCon- così scrive: « soltanto lavoran- in Milano. . di Giancarlo Vigorelli, n giar· certo in sol minore per violino do a queste tele, il suo penne!- La « Galleria d'arte Niccolò dino andaluso di Jimènez; Ri– e orchest-ra• (P 407), il KCon- lo ha liberato Carpi dai ceppi Piccinini» nel Palazzo di Città co·rdi e ritratti in cui Mario certo in si bemolle maggiore di un'ossessione: quella dell'uo- a Ba,i, espone opere di Toiùno Luzi parla del libro di de Cu– per violino e orchestra, (P mo _ e più segnatamente del- Rega. stine uscito in Francia a cura 407), i! • Con,certo in si be- l'artista - ammanettato fra gli Mostra personale del pittore di Pierre de Lacretelle; infine. molle magg,ore per violino, sbirri. Le tele. per nulla disper- Veik!rn Aaltona alla « Galleria Giuseppe De Robertis. in Mi– violoncello e orchestra, (P dono della loro carica umana e d'arte Cairola » in via della sura e !imiti di un poeta, si oc- 388), li! 'Concerto in do mino- simbolica. si risolvono in una Spiga 30 a Milano. André Del- cupa della poesia di Giacomo re per vwlence!lo e orchestra• cosi schietta e persuasiva pit- vaux cosi scrive: « Questo pit- f oventa .. « Impf'd!nza è st a 1 (P. 434), e i! , Concerto i! sol tura /anche la rattura di Cri- tore è uno dei più forti colori- I5 »,R sgri~ po em ~rent~. ~ maggiore per 2 violini, 2 vio- sto. anche lo spauracchio schc- 5ti della giovane generazione t e o lrtiJ· li' a 1? 3 r ~ se : - lonce!!i e orchestro. (P 135). letrico del deportato) che ce che la moderna arte pittorica n1· ~u~o!tr/ppoar":~co ue:E:Pgr~- Ero a ott'anni una. bruna sustna G. Ales ed R. Gendre sono i ne allo!ltaniamo più rir.reatl nordica conti. Un brillante e cUe. affettuosa. tim~rosa poe= intatta ancora nella sua p-ruina ... Ma non abbama colto, nell'aspro bosco, che i più semplici e graziosi florelliini, an– che se suffi'cienti, osiamo credere, a con– vincere .il lettore, appena avrà occasione dì passare in libreria. di non lasciarsi im– pressionare d~lla piccolezza del formato, e di tornarsene a casa con in palmo di mano (dato che ì Canti de!L'infermità sono an– cora fuori commercio) almeno il Curri– culum. Si ac<:orgerà, nel tepido alone della sua lampada (ma esiste ancora un lebtore ai poesia cosi?), quale supporlo di più gli porgerà il libriccino alla sua fiducia nella poesia con-temporan-ea: la quale del resto in questi ult.:mi anni non gli è stata avara di doni nonostante il romanzismo impe- violini solisti e R. Alb!n e che conturbali"· sensibilissimo poeta del colo- sia. a1la poesia contemporanea A. Remond i mo!oncelli: !'or- Amedeo Masacci espone alla re il cui ldavoro dporta l'ìfmptro~- tutta in blocco. per correre po; « Saletta di Mostre» in via Re• la dell'au acia, i una an asia ai ripali. e nell'atto di licen– cheStra è quella de!!'Oiseau gno!i 2 . a Farli. sculfure e di- infiammata. di una appassiona- ziarla. a quel confronto. avvi– Lyre diretta da Louis De Fro- segm ta adorazione del colore e di cinarla un momento a sé. un ment. (33-0L 50124). Aila ~ Galleria del Girasole" una visione poetica delle co~e-- poco di più, recitando il mea EDISON di piazza Liber·ià 1 ad Udine, STROGOFF c1Lipa. Bene o male, sente an- Crescevo fort2. tlltto urti e frastuono .. Tt,, Renatina. di tre a11ni appena, giuocando aL suol.o scarmigliata e intrirn, spiavi H, sulla strada, alla svolta rante. GIORGIO CAPRONI ' t
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