la Fiera Letteraria - XI - n. 47 - 25 novembre 1956

Pag. 6 T)'A' F 1 F. R A ______________________________ ..:..:..._: LETT'ERXRT~ Domenic:i ~-'> 11n ·pmhrf' 1956 carli leggermente p,,rchè cada– no in minutissima polvere. Su questo spunto immaginò le av– venture di alcuni eredi di una enorme sostanza ciascuno dei quali corre mezzo mondo per arrivare a impossessarsi per primo. in un'isola des~rta, di una preziosa cassetta conte– nente il documento che dà di– ritto a riscuotere il patrimonio. E ciascuno si affanna ad arri– vare il primo, a impedire iJ viaggio dell'altro e commette delitti e ignominie senza no– me finchè uno di essi lacero e sanguinoso, mette le mani sulla carta famosa. Ma guesta, appena toccata, si polverizza e tutto finisce. Ma l'esuberanza di sapere, i1 bisogno di fare il chiasso gio– cando alla letteratura si espres– sero meglio in una serie di giornali manoscritti (tiratura una sola copia) dai quali si rivela completamente il vollo del maturo Ragazzo. Non si tratta va di un solo giornale ma di parecchi; uno settima– nale, uno mensile, un altro co– me rivista supplemento. In– somma una vera e propria ca– sa editrice chiamata Società editrice fiorentina (SEF). I titoli di questi giornali. anche con illustrazioni ricavate dalle riYiste vere, erano e Sapientia, Il giglio, La Rivista, Il Seme– stre >: i collaboratori due, di– rettore e capo retlattore. ma figuravano moltiplicati con in– finiti nomi: i lettori erano pu– re due perchè quel giornale restò un segreto per tutti sem– pre ma apparivano nell'im– maginazione dei compilatori un numero grandissimo. Papini, nel giornale intitola– to Rivista, faceva l'articolo di fondo. In uno degli ultimi nu– meri del luglio 1896, a propo– sito della guerra di Cuba, di– ce: • f.1 telegrafo spagnolo uc– cide tutti i santi giorni per lo meno sessanta insorti mentre i telegrammi di New York, ai quali per dir la verità dò più fede, ci dànno l'esercito spa- ✓:r /wA~~ J. ttm~i· ~ f" J( , . 7l.... ,A/($ t-a~ ......... I""~,,..&:...._ ~M r .. ~ ~ 4 Y/' --:' ... J ~ ·7.i' ,,w1<,,..;,,,..;;..,,, . .,,. ~ -1J -- ~ .,t.,j,.~~.74'Jt~& .. -44-· ~ ........ v,_. ,t.,.,,..) _1-,/ ~ ~}-,qj ~r_.;:, ~- ..4 ,4 /'-.:- . ,) 6:,.:..u7,,.,_,J '{,~~- ~,....; ~~ ,..... ,, 7--S?-~,., .. ~ ..;,/-~ ~--1,j"~k.,J..t~~ ,.,,~.,.J.,,..,, • .l, _,,,,.;~,,_.., .... : k/~,4· ~ ..;.. _,,; ✓-- Ac>,-.,, --o/~~~~ ✓,A/7-,, ~""#v ,:µ ~- ... .....,, ·--" ;, ~~ - r .,./~,/.,,-~eyJ4-.. .:.!Lr,"-tv-~ ~ ~h.i)N..-.,, A,' .... . ..e~ ... ?' ~ .:I~ , ) (-4> ~\ lf.J,t~_. ..t· /44,77' ~·/~~ ~·. ~ •~-y .;.,,/1,;t;,;/-'~_,'"f- ,,.,,.· ;;_;, tf: ...l.J"~';/4/'FdV., ✓.,f.,"~ J -~;/;W_,;,. 4 /4,.,t. -~ ~~- • ./~..,)- #--o/ ~-~:j·~ ,$..,✓;• 1~ fa},,,~ ~ ,.,;.✓:a~~ ?~ ,.,,~ ~ ~,~""V?...> ,d;i',~ - ~ .~ • .,.,$ ,,;t..~ . ..J ~ .. -i/, ,.,t -:--·.1-.::,~ ~ ,,._,. ,r-,t ..:.-j,J ~ I/~~ µ_ ,~i/ ...V. ,,,;;'~.t.:..: .... ':✓.4$'~ ~-i ..... ·-·---------=------- ~ ~A:- ...';.,.{.a t::..-..rD""'. ~- i k~ il~ ............ ~ , ... ~-., ~ : . .. ' ~ ~-..·~~ ~ ,t; ,l~ <>"'9• l r•+--~,, ~ ~~ f traverso la loro sensibilità morbosa. odiavano il classico e l'accademico e lodavano La Bruyère: contraddizione e fe• nomeni della vergognosa deca– denza in cui è piombata oggi l'Europa e la Francia in pecie •. A utogra.fo di Papiui ragazzo · gnolo come decimato dalla febbre gialla. Quid est veritas? disse Pilato. Chi vivrà vedrà. In aJtro numero rarticolista politico commenta: • In Can– di a i massacri sono cominciati con più furore di prima e le cosiddette potenze fanno la so– lita commedia dell'Armenia mandando le corazzate a ve– dere e si affannano a comuni– care note diplomatiche. Per fi– nire un po' meno melanconica– mente sfogliamo la cronaca rosa: il principe d'Orléans, quel rompicollo che tutti co– noscono, ha impalmato la princip,,ssa Maud nipote del– la Regina d'Inghilterra •. An– cora: e Si ha notizia da Parigi che Milano, ex re di Serbia, Nelle altre riviste Papini ste– se la maggior parte letteraria; si ricordi un lungo passo di una supposta conferenza che egli fingeva di fare sul Cid, essendosi cominciato ad appas– sionare della lettera~ra spa– gnola: un racconto filosofico li prob!ema: una poesia jn ver– si barbari Dopo una pioggia di estate; tutte cose che non so– no le solite ragazzate di tanti nei loro primi parti poetici. C'è anche una scena dramma– tica intitolata n nuovo Faust; Mefistofele. divenuto agricolto– re, chiede all'uomo non più l'anima ma il corpo per jnw grassare )e zucche. C'è il fram– mento di un poema che co– minciava così: • Io canterò di Mn calcate arene ,. e finiva: e Non d'impudichi amori e non d'infami - viltà il mio verso s'ornerà, siccome - lo stil mo• derno oggi comporta - ... dal mio petto - egli prorompei::à libero e forte •. Ma verso il 1898 il Ragazzo. divenuto ormai giov.inetto, si allontanava da questo suo, pu• re àmpegnativo. gioco Jettera– rio e pseudo giornalistico. (An– che il compagno e collabora– tore aveva preso un'altra stra– da). La solitudine di Papini assume altri aspetti: durante cinque anni nasce e si matura Gianfalco e jl 4 gennaio 1903 esce il primo numero del Leo~ nardo: • Non si volge chi a stella è fisso •. Il Ragazzo è finito: rientra nell'ombra da cui lo fanno uscire ogni tan- to i ricordi di uno. ~ ETTORE ALLODOLI ----------------------------------- ---·---- 1900-1950: MEZZO SECOLO NELLA MIGLIORE TRADIZIONE LETI'ERAR1A * Riflessioni sulla-"poesia di * ALLEL\T TATE • americana,, Questo sagyio (apparso menti perduto se avessimo de- sciuto tanto l'una dell'altra. anche un paradigma simbolico periodo precedente della poe– nella Servance .R.eview, in- ciso di rappresentare scuole e Questo è stato dovuto in parte, ùel significato della poesia; sia del West. Stephen Spend~r. verno 1956) rappresenta tendènze. Non avrei potuto. ad ma non del tutto, a1 !atto che ,e dobbiamo fare qualcosa, in una recensione -del primo l'introduzione a!!a parte esempio. includere nella rae- sono apparse cosi spesso unile vuol dire in •ostanza il poeta, libro di Wallace Stevens stam– ameTicana di ttn' antologia colta Trumbull Stickney, un nella stessa persona: molti dei facciamo qualcosa di disinte- pato in Inghilterra. osservò di poesia inglese e annerì- eccellente poeta che non ha nostri migliori poeti, Eliot, ressa-to che abbia un fine in sè che una poesia americana mo– cana, compilata da Allen nessun rapporto con la poesia Ransom, Auden, la Bogan, R. stesso. Direi pure che più di derna è spesso un « att.o cui– Tate e Lord Davià Cecil, d'avanguardia; ma la sua ope- P. Warren. Jarrell, sono anche metà delle poesie di Frost sono turale .., una affermazione co– che uscirà contemporanea- ra .liu pubblicata nei 1904, dopo tra 1 critici pi.ù utili; e persino dci piccoli saggi suJJ 'immagi- sciente di una cultura interna– mente in Inghilterra pres- la sua moa:-te: ed egli pertanto lJ meno professionale dei mi- nazione poetica. F.rost non è zionale al di sopra della com– so !a Casa Editrice Eyre compare in queste pagine. D"al- gliori poeti americani, il com- meno sofisticato e moderno di mercializzata cultura di massa and Spottiswoode, e in tra parte, l'inclusione di Emily pianto Wallace Stevens, si ci- qualunqu., al'.:ro, e la sua ma- degli Stati Uniti in generale. America presso la Mac- Dickinson e di Hopkins, ha, dal mentò nella critica con un vo- niera di esserlo è di pretendere n mio vicino non può com– millan. Lord David Ceci!, punto di Vlista americano, una lume di meditazioni, e osserva- di non essedlo; ma è altrettanto prendere o nemmeno p-rovare a da paTte sua, ha scritto ovvia spiegazione e difesa. zioni occasionali sulla poesia. conscio di sè. nel suo modo di leggere le mie poesie, ma io un altra introduzione pe-r la c·è anche un'altra ragione, a intitolato The Nece•sary Angel. intendere la mentalità estetico- esprimo qualcosa su dli lui che poesia inglese raccolta nel- parer mio, che giU<Stifica la scel- In un ·aura epoca, questi uo- storica cli percezione. quan o egli •t•= non sa. Questo è lo •tesso volume. Allen ta delle cifire toode che stanno mini sarebbero stati egualmen- l'ultimo Hart Crane, 0 lo stes- ciò che i poeti americani dico– Tate (che ci ha concesso a delimitare il periodo. (lntan- te dei critici? E' una domanda so Wallace Stevens. no a se stessi, se sono influen– !' esc!usiva de!la pubbli-- lo noterò una fase particolare pur~ente ;patetica: no1;dime- I lettori di quest'antologia zati da Wait Whltman. Sospet– cazione di questo saggio), del nostro interesse ossessivo 00 il fatto ~e J~ti _poeti siano ravranno acquistata o presa in lo che William Carlos Wil– sia C0'11ie poeta e romanzi•- per la storia letteraria contem- diventati. critici ,~d1c_a la pre- prestito per leggere la poesia. liams lo dica ogni mattina. il re che come critico, è una poranea). Tra il 1913 e il 1917 se;1za net. Je,tterat, di una c◊-: non per conoscere resplicita che può sfociare in un'ulteriore de!le più originali ed in- ci fu un tempo, circa trentacm- Bc1enza di. se ~enza prec~enti opinione di chi ne ha curato la versione della concezione sto– J!uenti persowlità lettera:- que anni fa, in cui a molte nella .stor:a. _cne deve riflet- compilazione. Le mie opinionJ rico-e st etica. rie degli Stati VnitL I con,- persone. su entram'be Je <Sponde tere mevita~~•nte un al!"o possono non essere completa- Di queS ta concezione, Williams cetti principali di questo dell'Atlantico, parve ohe il 1911 fenomeno piu unponderab~e, mente coerenti con il criterio ~ i.n!alti uno degli esempi più saggio sono stati sui!ttppati avesse segnato una rivoluzione l": ~oscie:1za di sè che ha Pm~ che ho dovuto seguire ne.Ila interessan(!: la ;ua~:::i~;tiz~~ da! Tate in una conferenza in poesia; fu in quell'anno, in- dividuo 10 gEenere nella società scelta dei poeti e delle poe- ZIOne del!~: nella parola tenuta giorni or sono a fatti, che John Masefield scos- moderna. . . . sie. Alcune poesie nella parte n~in/ 0a'frerma"la dottrina che Roma. se il mondo letterario anglo- S~ la poesia e_ I.a critica han- americana vi figurano non per- ~•ti li Americani 5000 comU- n criterio cronologico che amei~cano con The Everlmiting no svolto_ Il': d1a,ogo tra loro, I ché mi piacciano, ma p,,rché: ''' g lt T S Eliot, che ha limita questa antologia al pe- Mercy, wm.posizione poetica su le ragioni .di. 9uesto non sono 11) pÌacevano ad altri trenta r;~dI~· 1: s.;,a ·classe. Questo riodo 1900-1950 puà sembrare ~ente comune scritta in una ":olto d?.Ssun,li da qu~ll• _che anni fa: 2) c·è. chi ha p~cere rousseauianesimo retorico ri– al lettore arbitrario e persino lingua comune. L'opera ebbe ~'.'nno portato_ ~ cost:ìtuzio~e d1 conoscere ciò che J)laceva schia di essere un po' troppo inflessibile, specie quando lo g; successo, e credo fos.s e Sir Wil- O!- _una ~omun,ità JSOlata di =: ad altri 1rent'anni !a; 3) qual- "°llsticato per passare per pri– avverta che non vi troverà liarn Watsou ad osservare allo- tici •. di poeti. ~~esto sta ~ di cuno. infine. può gradire di mitivismo americano. Non lo versi doi. alcun poeta che non ra che « la Jingua di Shake- cose e spesso eriticato dall uo- vedersi ricordare la varietà e si può considerare meno sno– abbia pubblicato llbri prima speare era abbastanza buona» IPO comune. una persona del la vitalità poetica del secolo bistico della serena negligenza.. della fine del 1950. Posso solo per ll>i. Ma già era cominciata 0 .° st.r0 iempo che 3 volte è ve- ventesimo. Dopo aver inserito da parte di Stevens e di Ran– rar ruevare che sebbene un un'altra rivoluzione. I primi ramente ~colla». a vo_lte solo nella sua raccolta delle poesie. son, di ogni cosa comune. I DO– taglio netto di mezzo secolo versi di Pound erano stabi pub- pres~tuosa. _uno st udi<? su]la che. nel migliore dei casi. gli stri amici inglesi ci dicono semlbrl ditficile a giustificare, blicati nel 1908 (senza tanto poesia amencana dell ultimo sono indii[erenti. può il com- spesso che Ranson è un ottimo qual6iasi altra data d •,ini:lJio,co- rumore a Venezia) I e qualche mezzo secolo dovrebbe, ~nso. pilatore di un'antiologia giu- poeta, che sarebbe inglese se me il l9l7, l'anno in IOUi T. s. anno p1ù tardi apparvero quelli affrontare _ queSla questione. stificare ~'omissione di poesie nelle colonie ~ca,ne DO~ ci Elliot pubblicò Prufrock. an<i di Eliot. Questa rivoluzione, non ;perche è elata oggetto d, che ammira?. Ho incluso solo Cos,;e stata 1~ disgraData a;pta- Other Observa.tions. 0 persino che ha dominato fa poesia m- tre poesie pmttosto lunghe di z1one del 1716. . il 1913, quando apparve il pri- glese per quasi mezzo secolo Marianne Moore. che occupano L·uomo comime lll una so- mo libro di Rohert Forost, sa- e che ha reso più acuto il no~ circa metà dello spazio dedi- ciet~ servile si identifica . con rebbe tale da soddlisfare sol- !ltro giudizio critico nei .riguar- cato ~d Auden: sper? c~e que- Lu1u; la società moderna e o- toanto una minoranza. C'è an- di di poeti come Robinson è" sta differenza quantitativa non vunque servile; ognuno deve che Edmin Arlington Robinson, Frost che ne erano rimasti al porterà il lettore a credere che accettare la distruzione servile che pur avendo scritto quattro di fuori iu effettuata da due io p,,nsi davvero che Auden della libe;a attività sp1:rltuale quinti della sua poesia dopo il g;ovani èhe erano convinti che « valga il doppio~ della Moo- e della :V,la contempla_ttva, •e 1900, pubblicò il suo primo li- il linguaggio di Shakespeare re. Auden ha grandi risorse di vuole vivere senza nmanere bro n<l'l 1897. La scelta del non solo fosse abbastanza buo soggetto e di ispirazione; si de- Isolato.. Su _questo argom":lto memo secolo ci ha permesso no per foro, ma fosse di gra~ ~!n leggere n!1 gran nll_!llero unùm~~r:t.anosci~~n~ una libertà che avremmo altri- lunga troppo buono. Questi •. sue IJOe~e per soopnre le Pl rte d . • • • 1 tterari ~" . l . . i . . sue intenDom· mentre il dono pa ei cnnci e ne..,.. nvo UZJonan s nusero V;goro- particolare della Moore consi- ultimi trent'anni ~ quante n<>~ impianterà colà una grande scuderia. Eh, ha fatto una bel– la carriera>, Nel numero del 26 luglio 1896 c·era un arti– colo politico in cui venivano manifestate opinioni patriot– tiche non convenzionali: « Lo avvenimento culminante del– la quindicina che ha invaso i Umanità di Papini samente al_ Ia;voro p,,r_ ridurre ste nella sua sorprendente ca- ne siano state scnt:e su tutti di pr~porz1om Ja retorica .,post- pacità di giocare sulle varia- gli altri argomenti conn";S6i vittoriar:a; _per n~la c10e alle zioni di un solo modulo: ba- con la letterarura messi m- proporDon1 di c10 che a quel s a un·avveduta lettura di po- siem~. _La concezione. liberale. tem!PO essi potevano conoscere - . .. utopistica. .e totali.tana•· ere- come poeti. e quindi rendere che poesie. p_er avere un'lIIl- de che «risolamento ~ debb~ attuale nella lingua. Elfot ha pressione diSlin~a. se. non com- essere evitato ad ogni costo. scritto pagine appassionanti pleta. del suo. virtuosismo. Seb- [l primo prezzo da pagare sa- giornali e le riviste del bello italo regno è stato il monu- mento a Vittorio a Milano. Di di * JANVIER LOVB.EGLIO suil dilficil •1ru • . . bene questo sia egualmente ve- b . . 11 . . a e_ s1 ~z1one m cui ro di Ivor Winters. ho dato re be la rinuncia _a a J)Oe".13; Sl. trovava il giovane ~•ta un·ampia scelta della sua pro- e se noi lo face6S,llDO. n~il- amencano P";mta del!~ prima duzione. non solo perché è uno l_usione che .ques,o sacrifto_o guerra mond1ale: non e era Jet- dei migliori poeti americani oa solo ba,;,erebbe a proJ)l- questa statua si dice rn'irabilia, Parlando di Paplni può sem– è alta tanti e tanti metri, è brare fuori tema accennare a costata tante e tante migliaia un suo amore fraterno verso di lire. Ma lungi da noi que- gli uomini: parrebbe quasi che sii calcoli gretti e meschini, non intendessimo parlare di quello che mi conforta in que- lui, meglio noto come polemi– sta tristo periodo di scorag- i;ta !feroce. stroncatore spie– giamento e di decadenza è che tato, che gli avversari si com– nel cuore della nuova genera- piacquero gabellare come per– zione non sono spenti gli en- secutore «cannibalesco» di tusiasmi del risorgimento e che idoli letterari, infranti e C3,J– H temp6 non ha ancora oscu- pestati in rubriche critiche, in rato le figure di coloro che hl ts b. ll · fecero assidere al convivio dei « pamp e » acer I. ne e n- viste battagliere. nelle ter:zle popoli un'espressione geografi• pagine arroventate. · ca. Ma purtroppo bisogna ca- Gli articoli di Lacerba, il n1- scare ~n.che noi nella m_eschi- ; a O dell'O/mw salvatìco na politica del g10rno: 11 m,- 2 • 0 '.' n . . , nistero si è dimesso in massa scntto lll colla_borazione con per discordie interne. si dice,' G11illott_1, La i:•etra Interna!~ e al solito c'è stato un grande !'gi;:uernscon_o 1. tom polemici. almanaccare di ministri e di 1 riflessi stillst1c1, 11 pensiero ministra bili: jf re ieri sera del- vibrano Pt!t_tl di _quelle vam– te J'jncarico a Rudinì e sembra pate febbrili. ?pir1to morda~, che tutto finirà in un rimpa- p~ettamente . f10rentino, ~p1- sto •. Vi sono poi spesso in m non tralignò mai dall in– queste note di attualità sfo- dole della sua gente .. Non per ghi contri i delitti, contro i nulla. a proposito dei Fioren– massacri, contro la guerra di tlni. scrisse in Firenze: « Ab– Africa • rAfrica orrenda, per biamo avuto sempre l'abitu– dirla col Rapisardi •, sebbene dine ... d'esser severi e morda– vi fosse nella rivista una ero- ci contro tutti». E nonostan– naca esatta delle spedizioni te non è arrischiato parlare di italiane in Eritrea e in Abissi- un'umanità di Papini, quando nia e dei viaggiatori nostri lag- si consideri innanzi tutto che giù. con le solite illustrazioni egli non fu nemico senza. ple– ritagliate. Ma non si creda che tA dell'uomo designato ogget– questo spirito antimilitarista to delle sue frecciate, fu ben– volesse indicare un'adesione si avversario inclemente del– ai partiti estremi. In occasione le idee che gli sembrava suo della missione del maggiore dovere di combattere. Nerazzini presso il Negus com- Talvolta questo amore verso 1:1enta :_• men!r• aspett,~mo 1~ gli uomini si svela sotto Il ca– hb_e~az,_one _di tutti_ ~h altri prlccio del paradosso. Esempio. pr1gion1en 1 soc1ahst1 prose- quando Papini parla, nell'Uo– guono a f~r congr_ess1 da~per- mo Finito, della necessità per tutto. _A Lilla pe_ro .non. 1 !J.":n- I giovani di salire in alto. sw no finito perche 1 c1ttadm1 in- monti di guardare giù Je cit– viperiti da non s_o che, h_anno tA. so'tto di sè, « di poter di– bastonato e fischiato que, po- sprezzare gli uomini da Jonta– veri r~ppres~ntanti dl'l parti- no». L'affermazione può sem– to dell avvenire•. . brare orgogliosa e crudele: ra sua: l'amore, un amore pro– fondo per gli uomini. ed esso, secondo i consigli di Cristo, dovrà estendersi senza restri– zioni anche ai nostri nemici; un amore nel quale gli uo– mini si sforzino di essere non solo dei giusti, ma anche dei santi, Un nuovo appello alla fra– ternità emerge dalle Lettere agli Uamini di Papa Celesti– no VI. Giova osservare che Pa– pini disegnò questo libro in circostanze analoghe a quelle che gli ispirarono la Storia di Cristo. Una nuova. orrenda conflagrazione aveva sconvol– to l'Europa e iJ mondo. e, do– po tanti massacri. tante ro– vine, tante ignominie, gli uo– mini, senza la speranza di una pace .duratura, non avevano neppure avuto il tempo di ri– prender gusto alla vJta. sima la sua aspirazione a mi- La stessa intenzione e quasi gllorare i suoi simili. Narra le stesse parole in Sogno lon– come. sentendo « penosa » e rl- tano e -presente: «... sempre ho tenendo «vergognosa» la vi- avuto nell'animo un desiderio: ta abituale degli uomini. ma- lasciare gli uomini un po' me– turi 0. poco a poco il suo pro- no infelici di quel che non li posito d'insegnare ad essi il avessi trovati». Meno infelici cammino « per giungere a una certo perchè « un po' meno Jor– vita più degna e più alta»., di, un po' meno feroci, un po' Aveva creduto però che le so- ·1 meno oscuri e tardi ». Ogni le forze umane de!l'!ntelllgen- volta che si ritrovò a disegoa– za e del/a volo_ntà po~es:sero I re un'opera nuova, quel so bastare; m segw~ meditò che gno _ confesserà _ gli si fe- l'arte e la poesia 11,vrebbero . . aiutato questa trasformazione ce innanz_,. Vole':'a . msomm~ degli animi; infine senti che rendere gh uomini più umam. senza il Vangelo non si sareb- Anche se. falhto,. chi av~ebbe be potuto compiere alcun ten- potuto nmprove1 ~rgll simile tativo per riscattare dai cuori ten~t,vo? E propno questa m: chiusi la generosità, per dare tenzione. c1;e ha per scopo d1 agli uomini l'unica salvezza sollecitare l umtà fraterna nel- teralmente nessuno a cui 1'ar- ma anche per ristabilire requi: ziarci le potenze delle tene- lare. n~sun poeta più anziano librio: egli non è stato di moda. bre. perderemmo con essa ~- da cm prendere le mosse; ed è stato grossolanamente che . il nucleo . ce~trale . <l;ell_a cerano so~o Moody e Wood- trascurato dagli imitatori di cos71enza -~ cui gh ~onuru li- berry, poeti che forse non era- - Eliot e di Pound· e sarà sem- ben e ~teressa:i debbono ~o nè migliori nè peggoiri di pre trascurato · ,·,~·ere. Ci sono alcune cose d. Watson e di Sir Stephen Phil- . • ·. · . cui ruomo. se vuole nmane- lips, oltreoceano. Che questa Ciò che 1 poen c?noscono e re umano. deve rimanere per- situazione sia poi rapidamente ~::. ~h~o~~s~~e eil UC::~rii~!; manenternente_ is?_lato. Una di cambiata nessuno studiose del . 1 d 11 . . rch. queste cose e 11dolatna che periodo può assolu~mente met- C?òmp~o . e a cntidcela. pe e spinge a scambiare il mezzo t J . d bb. . Cl e e un poeta passato oer il fine La poesia arneri- :r o m u. 10. L'~cooghenza conosce è visto storicamente. èana mod~rna riv~ 5 esso che fiu fatta m 1:lJ pTl:lllo teTTl!Po non o_ntologicamente. e noi lo con forza e distinzione, Jl es- a, Robert Frost lll Ini,ruJte.r.r~ e '.'-ccetbam_o come qualcosa che sere essa stessa iniettata d-a 1enorme rnfluem,a mt.ernaz,o- e fuori discussione. Ma con una 1 ·d J tri d el Ci . vorrebbe troppo ~paz10 « Disprezzarli ed anche odlarh per riportar~ altre _note di _que- e ammazzarli». Poi, a scanso sii onzzont, poht1c1 fatti da di e(!Uivoci aggiunge subito: Papini e dal suo collab_or":tore M in f do· amarli! Tut- e compagno. ( Eran figh d1 ga- « a on : e 0 _ ribaldini e di repubblicani e to quel che faccrnmo ~ p r 1 ciò spiega certo scetticismo sul- ro. Quel che diciamo e !>'?: ab– l'Italia del tempo, ma anche bagliarll, per. spaventarli. m~ in queste valutazioni si può quel che facciamo è per tut~1. sentire che appartenevano a per la_ llberaz10":e e la g101a una nuova generazione). Pa- dl tutti. Noi facciamo _la guer– pini faceva anche la critica ra per renderli mlghorl. ur: letteraria e pubblicava saggi llamo nerchè no": si dlmentl: di narrazione e poesia, saggi chino, li tmpaunamo perche che potrebbero essere interes- pensino ai casi loro. Altra am– santi anche se appartenenti ai bizione non abbiamo, in fon– periodi della sua rivelazione. do, che d'essere i loro maestri, Firmava la cronaca letteraria i loro profeti, e cl basterebb~ con lo pseudonimi di Leonardo morire. come Mosè, cllnanz1 da Riva (era un nome che fin alle vigne della Terra Pro– da allora turbinava nella men- messa». te di lui questo di Leonardo). Opera di morallsta cr!stla– lJ raga~zo giudica_va e man- no, e inSleme opera di poeta. dava. g1ovan~os1 d, quel P?co la swria di Cristo può essere che poteva ricavare da1le r1v1- considerata come il libro del– ste e giornali in qualche ma- l'amore umano e divino. co– niera letti ~vida'!'ente. Rovet- minclato a scrivere poco do– ta, Carducci, Pr_evost, Mante- po la prima guerra mondiale. g_azza, Ada Negri e altri aut?• quando gli uomini avev.ano n_. Interessante la necrologia appreso a odiarsi, a uccidersi d1 Edoardo de ~oncourt: • An- senza pietà, quel llbro vuole che 11secondo e '?orto. Edmon- inculcare che solo i prlnclpl do,. che ha s~gu,to .n~lla to_m- dell'Evangelo costituiscono I ba il frateJlo, 11dolc1ss1mo G1u- d t' di dure- Jio Curiosi questi Goncourt, fon amen 1 una pace In una del– le sue ultime opere, La Spia nel Mondo, esattamente in due «schegge» (La trasmutazione deg!i Uomini e Sogno lontano e presente) si svela evidentls- Giunto al termine della sua la fede e nell'abbandono in un operosa carriera di scrittore. Dio padre. ci _permette di con– Paplni si svela 1n questa «Tra- eludere che 11 Papin1 .non è s,nuta;?ione ». solo uno scrittore cristiano, « Io avrei voluto. mercé la bensl uno ~cnttore . cattolico mia opera di apostolo e di poe- neUa mirabile accezione che ta, lasciare gli uomini un po' evoca la stori~ e 11 valore di meno bruti e un po' meno ln- una fra le più belle parole felici di quel che li avevo tro- scandite da bocca umana. vati». JANVIBR LOVREGLIO LE PRIME TELEDRAMMATICHE * ''I NOSTRI FIGLI,, di * ALBERTO PERRILll Dal concorso per opere ori– ginali concepite per il mezzo espressivo della telev'isione, so– no stati laureati due copioni: I nostri fig!i, di Ginetta Or– tona (drammatico), e Casa, do!ce casa, di Galeazzo Benti e Beppe Costa (comico). In realtà sono due opere che non aggiu gono nulla di nuo– vo a quanto è stato già !att.o - anche se s'è fatto molto po– co in questo campo - alla "paruta produzione teledram– matica programmata dalla Te– levi..<ione Italiana. n lavoro della Ortona, se non altro, porta con sè un impegno di serietà e di volon<terosità che manca del tutto al disin– volto copione di Be<iti e Costa. Teledramma onesto, seppur modesto, I nostri figli, steso con imperizia iecnica non soltanto televisiva ma addirittura tea– trale. E' più vicino all'« atto unico» che al «teledramma»; non bastano scene diverse ruo– tanti intorno ad un nucleo cen– trale, non bastano uno o due salti di tempo, per giustiftcare il termine di « originale tele– visivo» (come la RAI suole chiamare i « teledrammi ori– ginali »l. Il ta.glio grosso, pe– sante, insistito del dialogo; la mancanza di scorci e di ritmo; l'insufficienza di un criterio di scelta e di o rga izzazione dcl materiale drammatico in un,a linea più incisiva e dinamica, denunciano un intimo imbaraz– zo di fronte al linguaggio TV. termine «radiodr amma » fu acquisito subito do.po la guer– ra; prima si usava l'i mproprio ed equi-voco termine « atto uni– co radiofonico», dimenticando (o, meglio, ignorando) che 1'o-– pera radiodrammaiica non si può fratturare in atti e in tempi a costo d·intrangere la sua intima dinamica struttura). Comunque l'opera di Ginet– ta Ortona, pur peccando di ve~bosità, staticità, acerbità tecniche, possiede un auten– tico sentimento, una sincerità d'ispirazione e u,,a in•tima com– mozione di buon conio. Avva– lendosi dell.interpetazione del– la brava e Intensa Evi Malta– gliati e del pNciso, moderno ed efficace Ivo Garrani, il la– voro ha a'VUto momenti di ef– ficacia drammatica, tutta in– teriore, tutta agglutinata nel nocciolo· del soggetto più che ree.lizzata, esterioriz,zata nella sceneggiatura. 'Lodevole anche la regla di Piero Turchetti che ha saputo muovere i lunghi dialoghi con efficaci inquadra– ture e sicure angolazioni. Ri– cordiamo, tra gl!i attori, a,iche la disinvolta Anna Maria Me– nichetti dalla voce schiacciata nel naso, Anna Maria Trom– bello e iLuisa Fiore molto a po– sto nelle loro parti. Non entu– siasmante la scenografia che presentava llf1 moderno appar– tamento, vicina - per quanto riguarda le scene della terraz– za - al ponte di un transa– tlantico di gran turismo. campionario di tro,vatine, spun– ti e ,battute !,ratti, desunti o ispirati. c001 <Msim,voltura da al– C'Uili. « sketches » di noti autori umoristici (Ric,ci, R omano, V er– de, Jsido ri, ecc.) e penfl.no daJ film E!zapopping! e dall a pub- 1hlicazione mensile Selezione. La sceneggiatura sci-atta. fra– stagliata, comusa, frammenta– ria tutta powa te sui « gags » e D()(l su U11a Hnea scenica, coerente e compatta. Lo scial!e. originale televi– sivo di Raul Capra e Michele Galli, che conteneva l'assuTdo numero di trentasei personaggi, era un polpettone senza sale e senza lievito, di una pesan– te:z,za inaudita, in. com pen~ (nonosta,.1,te la parteci.pa: olone di eccellenti attori pe r la re– gia di Silverio Blasi) non era giustificato da a'lcuna validità teatrale o letteraria. Perchè simili copioni - non avallati neppure da concorsi - giun– gono ai nostri te1eschemri? Per dimostrare che la televisione «originale» è un brutto e as– surdo sottoprodotto del teatro? Il giorno dopo, prima che gli abbonati ~ero a=to il tem– po di ripre<idersi ecco un altro «originale», Il Signor Vanitd, un bozzetto scialibo e diluito. pera'ltro quasi identico nella prima parte m rodiodramma Inchiesta sulla Cornucopia di Vana Arnould. L'inlielli,gente, fine e sensiJbile regie di Gian– carlo Galassi Berla non poteva dare sangue all'anemico copio– ne, si è l:lmitata realizzarlo con ga11bo, pulizia e correttez– za, destando qualche pallido sorriso sili viso dei pazienti telespettatoru. Per quanto riguarda la pro– duzione originale televisiva ita– liana (programmata dalla RAI) non ci resta che sperare nel futuro. nale_ di_.Elio! e di Pound. e più pOegja che ci è. vicina nel ~i~::Sal~ dell.fdo1!·tri: ~e 1u il ta,rdi di _w.H. Auden, hanno fi- tempo, o c_ontemporanea. mo1- linguaggio della magia. Fros\ ruto per p_rodurre una poesia ta della dilficoltà che sembra e Stevens all'inizio Hart Cra- anglo-a'!'er,can'.'- che solo per esser connessa con la lingua in ne e Cummings aÌJa metà. e convenzione puo esser separata. quanto tale. consiste in realtà Robert Lowell ,·erso la fine c?me ab.b1am? fatto Lord Ce- nell'inquadratura fuori del co- del periodo da noi prescel- :,il _ed .•o. scrivendo du~ intro- mune del. sent:imento. d~ to. confermano ancora una duzion,, per questo periodo. fede e dell esp,,rienza che diri- volta il detto comune che i Se ciò che il romanziere - ge il linguaggio dalle nascoste veri poeti 6000 insieme al di- o . almeno il ,romanziere del profon~tà in cui ~oi cerchia- sopra dcl loro tempo e parte pruno Novecen,o - sa, ha co- Allen Tate mo faticosamente di penetrare. di esso. Lo choc verbale. la me limiti ciò che i suoi per- La dif!erenza tra Mauber1.ey di metafora violen a. come tec- sonagg; vedono. odono, fanno e polemiche letterarie e di spe- Pound e ObennD.nn di Arnold ruca di magia. danno torzata– pensano. perchè il critico non culazione storica. ma perchè è non è una pura dillerenza di mente esistenza linguistica a dovrebbe essere ugualmente entrata a far parte della poesia scrittura o di soggetto; è la significati e intuizioni sogget– confinato ad un luogo e a un stessa. Il distacco della comu- sottile diHerenza tra due di- tive che i poeti non possono momento particolari? La rispo- nità letteraria fu avvertito per versi tentativi di trarre dalla più scoprire nel mondo co– sta è che in rPaltà egli lo è. la prima volta da Poe, come s oria ciò che Herbert o Cra- mune. Ma il critico non vede se stes- una fase dell '«isolamento» del- shaw si sarebbero -aspettati sol- Questa è la c06cienz.a este– so, il suo punto di vista, come l'intellettuale, di oui si è par- tanto da Dio. Sia Arnold eh~ tica. conscia del suo isola– una variabile nella situazione lato con crescente acume meta- Pound chiedono alla storia la mento in un momento del storica che intraprende a spie- fisico in Inghilterra e in Arne- salvezza; Arnold attraverso la tempo. Se questa situazione gare, come un movimento nella rica sin dal tempo della pub- filosofia, Pound attraverso l'ar- speciale del poeta moderno storia èhe sta scrivendo. blicazione di U!ysses, nel 1921. te o la sensibilità estetica: e a <:ambierà (o semplicemente Io non ripudio l'immensa, e n tema della «separazione» co- m_eno che non ~[[erri _questa ~rollerà) nella seconda metà immensamente agguerrita, at- me soggetto di poesia sembra diUerenza.' 11 cntico . nmarrà del secolo. ne6SUilo. può sa: tività critica che cominciò in prendere due direzioni: in pri- a'.'cora!o alla. pura dilferenza p,,rlo, o do_vrebb.e nten 7 re ~ Inghilterra con Hulme. Eliot, mo luogo. iJ rapporto del poe- d1 « sW~ "· Fino a che punt<? saperlo. S_1 cercan_o i.nutil: Riohards e Read. eit'el\ trenta ta col mondo: un motivo che la poesia de_bba allont~am men~. nello~ dei _brillano o quarant'anni fa, e, negli Sta- corre attraverso tutta una gam- nel passato prima. cbe la si P?S- g:iovaru poeti del. 9wnto. de: ti Uniti, presso a poco nello ma di variazioni diverse dal sa comprendere in profondità. cenruo del secolo 1 segni di 9tesso periodo, con l'estetica senso quasi religioso dell'isola- è diffi_cile _precisare. una nuo,·a poetica. come quel. crociana del compianto Joel I mento de]] ·uomo in un universo li disordine controllato della :a ~he Po~. Elio~;;;':,';~· Spinaarn e con «le prefazio- decentralizzato fino alla que- percezione è stato lo strumento a C oore, . ~~m- tr ta .!!S ni » 0 di Henry James. :Allora stione grossola~a del « contri- espr~ssivo di cui il poeta si .è e rane. "t Il e'1 en I cm– c'erano anche i libri formida- buto del poeta alla società»: e. serv!lo per r_endere la sua si- que. anm <il. so O poe ~ a– bili, adesso in ribasso, di w1 in secondo luogo. poesie sul si- ::UaDone stonca. . . . m~~r'~te c~a ~:~~~: grande critico d'idee (non Jet- gnificato della poesia stessa. D?bbiamo a ~ cntico mgle- ~ezza e la p~sione della terario), Ir':'ll'g J'!abbitt;_ nè <!,o- Credo <:Ile_mai nella sto.ria _del- se. il defunto ~1cba~ Rob<;rts. sua opera avrebbe potuto e– vremmo dunenticare l primi la poesia rn ogm lingua siano una co~prensi?ne più_ chiara ventualmente attrarre una &e– saggi letterari di Ezra Pound, state scritte tante poesie sulla dello svilu_ppo m An:ienca ~el- nerazione più giovane, è sta– c~e fino a. ,poco fa. erano rima- po~sia, com~ è avvenuto in In- la conceD~ne est.e.tico~tonca to Robinson; ma le su~ ori&i– sh sepolti sotto 1«economia,, ghilterra e m Amenca. nel cor- Nella sua introduzione a The ni eranò nell'Ottocento: e del tutto poetica dei suoi ulti- so di questo secolo. F'aber Boole of Modem Vers~ sebbene al momento della su~ mi scritti. ma che recentemen e Il poemetto. giustamente am- 093 ?)· Ro~ert~ osservò che 1 morte. nel 1935. egli avesse i sono stati riesumati e pubbli- mirato. dd Wallace Stevens, poeti amenc":'11 ~ 0 :1° meno 1 •:- suoi ammiratori. non ci 60- cati con un'introduzione di Sun<iay Morning 1Maltino do- ~•mente ~adicati 1:11 un_a tradi- no stati poeti di primo piàno T. S. Elliot. Una seconda ondata menicale), ci dà la chlave di ZlOn~ poetica_de~ta di q_uanto di cUi si possa dire cbe banno di qu·esta critica anglo-ameii- tutto il problema: la protago- 10 siano gh rn_g]esi: perc,ò S<?· derivato da lui, nel senso in cana (per non parlare delle nisla (ed è sintomatico il fatto n~ in g:ado di ca~tare • a s_st - cui Crane è derivato da Elio\ sue derivazioni francesi) tece ohe sia una donna. non un milare m_fluenz': di n:iolte . l.ln- e Pound. Anche Fr06t è una emergere iu America uomini di uomo) medita sull'oscurità in- gue • di .molti periodi. Ro - fine. non un principio. Ma la tem,perament-0 diverso come teriore dell'anima. che ha una herts definisce par_adossalmen- poesia ha la sua propria ma– Wilson, Ransom e Blackmur. breve vita esteriore nell'lnten- te il poeta amen~ano come niera di sorprenderci. Anche che però erano tutti dediti, fin sità, non della passione, che ,europ_e~*• co~opolita, • al)èr- se supponiamo che siamo alla dail'.inizio, allo studio estetico- sarebbe qualco a di attivo e di ~~, agh tcbnfluil~Sl del I?a,ato; _:: fine di \lJ1 pe:lodo, o <!,ello sti– stor1co della letteratura. La umanamente impegnato, ma =•rma • ~oeta mg e~e le d1 un peri.odo Ce 10 penso critica letteraria americana di della raffinata percezione sen- a.b?•no nel. penodo georgiano, che lo siamo) dobbiamo tut– questo periodo si è occupata soriale, che è passiva, e che P:nna dell:;rinuss? « europ,,? • taYia essere preparati a qual– del linguaggio dell'opera lette... a Jw1go andare può essere con- di T. S. Elio_t. è mvece na~o- C06a di COmJlletamente. nuovo raria net suo particolare mo- scia soltanto i~lla sua estrema nale .• J?ersmo 1 ;1sulare. L m- da parte di un poeta già noto mento nel tempo. consunzione. Questo poemetto sular1tà inglese di un eccellen- la cui op,,ra può sembra~ Questo sguardo a quarant'an- è una delle tante parabole di te poeta com_e Ralpb Hodgson, completa, oppure aspettarci, ni di critica non vuol essere Stevens sul rap])'Jrto del noe- che può partire dalla premessa da par!e d_i un nuovo poeta, - debbo ripete.rio - una con- ta col mondo moderno S e iJ che la hngua ?,el '!11° tempo uno stile interamente nuovo, danna: io ho cercato di trarre nostro uomo comune ( ncl.la sua nella cultu_ra bnt'.'-Ilruca 1_1onha c~e a persone. cbe banno ra~– dalla poesia americana tutto Case meno presuntuosa) te nde bisogno ~ ulteriore svil;1Pp<>, z1unto la m~a età probabil- .ò eh . . 8 ·d . 1 . è molto diversa dal provincia- mente non piacerebbe. Ma il Fa~evano scuola a parte, ave: vole. Non s~lo il massaci:o eh~ vano ,dee a parte, uno scrive- lnsangu~ò 11 ~ondo ispira 1 re raffinato ove era spinta al- orrore di Pa~lm e gli strappa l'eccesso la ricercatezza del il suo grido d angoscia, ma an– Flaubert. una lingua a parte, che lo spettacolo che segul la a proposito della quale un illu- guerra: accanto a soffer_enze stre critico francese diceva: è disumane per,gll uni. la ncer– incomprensibile, quindi non è ca egoistica, pazzame~te bfre– francese. Erano nevromani, nate. del piacere ~ deli oblio da nervosi, sensibili, impressiona- p_arte di altri. Ali orrenda espc– bili: i loro personaggi hanno nenza segue ll caos morale _nel calici simpatici e antipatici, quale regna « la somma trml– sedie lugubri e serene ... Sen- tà_ di Wotan, _Mammona e za ideali, senza grattacapi di Pnapo ~>; quale rimedio propo– politica o di affari dipingevano ne Papinl? Quello che costltui– il mondo come lo vedevano at- sce il Leitmotiv di tutta l'oi: ~- A questo proposito si ripete puntualmente il tenomeno che caratterizzò i primi quindici anrii del Radioteatro italiano: confusioni ed equivoci di fron– te al «radiodramma» (scritto e concepito per il microfono) che il più delle volte si iden– tificava con l' « atto unico tea– trale» (tanto è vero che il Del tutto negativo, inivece, il copione Cmia, dolce cmia. Pub– blico e critica sono :restati sen– za Jlat.o. Saremmo curiosi di conoscere, se ci sono stati, i « Rapporti di ascolto» della RAI. TI lavoro comico (?) dJ Galeazzo Benti e Beppe Co– sta (quest'ultimo addetto allo stesso Servizio Rivista della nostra TV) era, tra l'altro, u C! e,, m _questo P~rl?do di zlocons,. erare _a scnttura pre- lismo aggressivo, che passa per futuro della poesia america– cinquant anm, e nei J_uru~ ne- sa di Mattino domen~ca~e nazionalismo americano, di Cari na o di qualsiasi altra poesia cessari3:mente angusti di . ~na :me una ~pecie di maruen- Sandburg. Questo atteggiarnen- ~ssi-amo lasciarlo ai Mani– antolog,a, ,potevo sperare di n~- . <? francesizzante, po~ solo to cosciente di esaltazione del chei che non sanno guardare C!udere. Uno sguard_o ~la cn- invitarlo a . l~ggere. msieme ~ Midclle West indica un nuovo il mondo come è; e, comun– tica non è affatto ,~utile pP.r poemetto_ di ,.:,tevens, quello d, mondo, con uno sguardo de- que. il futuro, non è soggetto una scelta della Poesia. Perchè Fro st , Birches. (Betulle): que- liberatamente antistorico ver- adatto per la critica. La mo– la poesia_ d_el nostro tempo. sb du~ ~1ond1 no~ sono cosi so rEuropa corrotta: ma anche derna poesia americana, per come cormnc~o a rende"°;' con- lon_tani J uno _dall al_tro come nel Middle West, l'Europa, co- quanto limitata nel suo rag– to dopo qua s~ un a nno ~ nuo- egli_ potrebbe. unmagm~e: In- me l'Everest, è sempre pre- gio d'espressione alla perce– ~e lel:tllire ': rilettu.re - d! V?lta ~tti, quando il poeta ci chiede sente. D senso di somiglianza zione paS6iva, anzicbè essere m volta ril u ttanti,_ capricciose d_, presta,'.e par_ticolai:e atten- 0 di differenza dall'Europa. e aperta alla visione completa. e concentrate,. - nentra anche z1one ali mu:nagme di un ra- l'allontanamento del poeta dal- ci ha dato tuttavia immagini e~sa nell'a;llb1to !i ella ~nce- g~zzo che. s1 do~dola su ~a la comunità secolarizzata (fe- della condizione presente del– Done estetico-s_tor,~a de~ arte. giovane p1an~a di be~a. ciò nomeno che non è esclusiva- l'uomo che non possiamo tro. Cercherò ora di spiegarmi me- che sembra rn un -pruno mo- mente americano. ma che iL ,·are altrove. e di cui avver !(fio. La poesia e la critica in ~ento sentimentalismo, o per- merica è partic<>lonn~nte liamo la necessità. Dovrem• Inghilterra non sono mai state srno cattivo gusto, si rivela. acuto) hanno creato una con- mo essere pertanto soddisfa _ cosi vicine, cosi sensibili l'una ripensandod. non soltanto una ~apevolezza di sé che forse non ti di a\"erle. ALBERTO PERRINI all'altra; non hanno mai cono- immagine in sè conchiusa. ma trova riscontro in nessun altro ALLE , TATE

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