la Fiera Letteraria - XI - n. 45 - 11 novembre 1956

Pag. 2 ------------------------------ LETTERA DA VICENZA. * • LA' FTER A LETTERARTA !Storia di Domenica 11 novembr(' lr6 un • • LIBRI pa tr1 ID ODIO RICEVUTI * * Unimpe~no s rio Il migliore dei "romanzi,, di Comi o può sempre testimoniare le virtù del "prosatore,, senza che l'attributo implichi la qualifica del "romanziere mancalo,, BIAGIO MARIN - Gorl,Ia, La città mutilata. Edito dal Comu– ne di Gorizia - Pagg, 22.2-S.p, ROMUALDO BRUGHEITI • Pro– meteo - Edltortal e La Mandra– gora >. Buenos Aires _ Pagg. 160-S.p, * * RENE' BOUVIER cl ANDRE' LAFFARGUE - La vie napo!l– talne an xvm Siècle - Hachet– tc - Parigi - pagg. 354 - Fr 995 di CABLO .l#lJJ\IAHl di llE1'l A 'l'O Il tJ R 1. 1 A e e n I iX I Tra i giovani che in questo dopoguerra hanno dimost.rato di impegnarsi a fondo, e con ri– sultati di indagine degni di ri– lievo, nel settore delle arti fi– gurative, mi pare che Salva– tore Maugeri debba avere un posto di preminenza. L'avvio, o, se volete, la scoperta della vocazione. penso sia stato il fratello a aarglielo: Concetto Maugeri, un pittore al quale lutti si guardava con giuslill.– cato il 0 1eresse e che d'w1 trat– to la morte ci po1·tò via; per– ci>, io penso ad un caldo dia– logo tra i due fratelli, in gue– gh anni burrascosi dell'imme– diato dopoguerra, a un civile dialogo inteso a chiarire e ca– pire. Poi Salvatore si innestò nell'ambiente: conobbe artisti, vide mostre, scrisse. La rubri– ca letteraria e delle arti fi– gurative del • Giornale di Vi– cenza ~ è, per merito suo, man– tenuta su Wl piano d;, livello e diremmo anche ricercata, in ta!w,i casi discussa. (Il che di- 111ostra ancora una volta, se pur ve ne fosse bisogno, la vitali– tà della provincia al cospetto del ca!onismo di certe metro– poli). Un impegno serio. e de– .i mo. è da aggiungere, di quel– la c.ra città ch'è Vicenza, dove le m nnifestazioni d'arte si com– poneono in un clima di antica saggezza, che promana dagli spiriti cosi come cialle pietre. la pittura conlemPoranea •· Ed è in sostanza una lunga .. pro– menade • tra le sale dì quattro Biennali, 1948, 1950, t~52 e 1954 e di una Quadrknnale. E poi– ché, come ognuno ricorderà, la Biennale del 1948 ap rsc ai suoi visitatori ìl viatico all"intelh– genza delle mod~rne tonne del– le arti figurative con gli lm– pre6Sionisti. c01n'era d'altron– de giusto, S. Maugeri inizia i suoi commenti dagli Impressio– ni:>i. E risale nel tempo sino ai giorni nostri, èopo av<!r toc– cato in sintesi, dai !auvisti ai cubisti, dai futuristi agli espres– sionisti ed impegnandosi a ri– ferire delle ra~gne dedicate agli artisti mag'(iori dL questi cinquant'anni come ChagaU, Rouault, Braque, Picasso. Moo– re, Ensor, Kokoschka, Rossi, Scipione, De Chirico, Carrà, Morandi, Martinì, l'vlanzù, Ma– rmi, Utrillo, Henri Rousseau, Bonnard, Matissc. Modigliani, Viani, Toulouse Lautrec, Sou– line, Dufy, Leger, Wotruba, Cubin, Calder e via di seguito. Carlo %1 Paganini: •Ritratto• L'attività di Comisso .. roman– ziere» resta tuttora disl.!ussa Complica il problema U piglio sbrigativo di certe critico che ha provveduto a sbarazzarsi dei termini stessi dcll11 questione, riducendo Comlsso all'esempla– re univoco del ,. viaggiatore fe– lice» sotto il segno d~lla prosa ,, visiva >l, Questa critica (sen– ze nemmeno proporsi come la felicità espressiva dell',~ cJ:-:; i.vi– ro » e le briosa leggerezza ae ll a ,, corrispondenza,. possano at– teggiarsi in qualche modo nelle trame narrative che vanno dal– la "Storia di un patrimonio,, a H I due compagni». fino a (< Ca– priccio e illusione» e ((Gioven– tù che muore »l si è limitata 111 rilievo. per ('{Gente di mare>) e (Avventure terrene», del modo che 11 trevigliano avrebbe te– nuto per armonizzare i due tempi di un proprio discorso, li descrittivo e il narrativo. Ac- ' cennato assai labilmente a qual- I che impegno di fusione da parte di Comisso delle figure col p11e– S<1ggio,all'opportunità del rior– dinamento di sparse impressio- ni in un disegno strutturale me– glio sistematico. l'indagine ;;i ~ rerm11ta qui; sospettosa o sedot– ta da quella singolare teoria, bandita dal Nostro dopo l'ultima guerr11 (nello famosa "dichia– razione>> che precede <• Capric– cio e illusione>> del '47). circa la "necessità dei sentimenti in arte». Un altro aspetto che com– plica la questione di Comisso 1< romanziere>> è appunto questo· che Comisso pare egli stesso proporre e incitare una defini– zione di sé come u romanziere> qui si Ca proprio questione d 1 ., genere»: il genere <' roman– zo» sembra vagheggiato da Comisso come meta ultima della sua professione di scrittore. tento che in nome del <• ro– manzo» e dei <<sentimenti,, che devono vivere nel romanzo Co– misso ha finito per intentare un vero (abbastanza ingenuo) pro– cesso alla narrativ11 it<lllena dell'ultimo cinquantennio. Eppure se esiste tra gli italia– ni uno che possa definirsi ~Prosatore,.,, senza che l'attri– buto implichi qualcosa di dim! · nutivo. e tanto meno la quali– (ice. del « romenziere mencato ,., questi è proprio Comlsso. Può sempre dimostrarlo il migliore dei suoi << romanzi >l, la (< Storia di un patrimonio», che a ven– titre anni dall'edizione origina– le Treves. Mondadorj ripubbli– ca nella collana dei "Grandi Narratori\Itllli11ni » (n. 34, 1956) Salvatore Maugeri ha pensa– to bene di raccogliere - rive– dendo e correggendo, come si suol dire - tutti gli scritti dal 1948 in qua. ed in particolare quelli riguardanti le Biennali d'rrte di Venezia, ordinandoli in un volume che è uscito per i tipi dell'editore Bino Rebel– lato. Il volume, corredato da numerose illustrazioni di ope– re d'arte, reca il titolo espli– cativo: .Dall'Impressionismo al- Si tratta di un libro di vivo in !eresse, che si legge volen– tieri, come tutti i libri che ci pern1ettano di riordinare le idee oer il tramite di un'ampia pa– noramica. j\lJn un libro che vor– remmo letto in particolare da chi. molto ignorando sulle mo– derne arti figurative, desidera averne un quad.J•o generale. se non completo, attraverso una lettura piana, facilmente intellegibile. L'atomo e la sua traaedia Alle «Storia», Comisso co– mincia a lavorare nelle sua (e seconda età ». Conci usa l'im– petuosa libera esistenza tiuma– na. il «selvatico». Com isso ne prooegue in certo modo l'estro. l'inquietudine. decidendo di <( pensare solo a se stesso,.) e dJ Anzi se questo libro qi Mau– geri riuscisse in siffatto inten– to, di convincere verso le arti figurative contempOrarine per– sone ancor dubbiose. che in t~nta confusione cercano lumi, direi che lo scopo maggiore è stato raggiunto, e grati ne do– vremmo essere al giovane e preparato autore. di A l'lìJIJALE PALOSCIA prendere «consistenza» con la Se l'atomo Cosse un uomo, e non tarda a eseguire diretta- mani dello Stato, e dato che sua erte. La lezione dannunzia– certamente avrebbe la barba mente quest'ordine •. negli stati democratici non tut- na continua ad agire in lui non canuta, perchè è vecchio di Ora è un !atto che se il li- Li i rappresentanti del governo col ritardo di una eredità de– cinque secoli prima di Cristo, vello di produzione dell'umanità rappresentano essi - la pros• teriore da liquidare. ma in sen– da quando Democrito di Abde- presto non Ia_rà un balzo colos- sima umanità si organizzerà in so attivo stimolante verso une ra ne fece il folle irriduciblle sale in avan~t, dato l 1 incre!11en• conseguenza della statalizzazio- personale impegnata ricerca. A facitore e rifacitore dei Ienome- lo demografico a cui abbiamo ne, secondo una economia pia- D'Annunzio Comisso rimane ni del reale. Per molti secoli accenato, non tarderemmo a n!ficata. In questo senso l'ato- debitore. oltre a un enno di vita gli uomini se ne dimenticarono. trovarci nella più spaventosa mo avrà unito e salvato 1 1 eccelsa (l'anno fium~no dPscrit. Un poeta lo cantò; e fu quel miseria, a meno c~e u_na guerr~ mondo. Salvato perchè con lo to appunto nel « Porto deJl'a– personaggio drammatico del non venga a toglterct, tutt? d_1impiego dell'energia atomica more»> dell'impulso durato a poema della natura che dona botto, queste preoccupazioni. nell'industria civile il livello di r,ic~rcare apertu_re diverse del– la vita e la distrugge nell'atti- Ma esiste una soluz10ne meno produzione sarà corrisponden- 1es1stenz11 per. r1tlette~le In ar- CARLO MUNARI LETTERA DA ROMA * di GIULIO PICCJO'l"l'I ! t l l ' t L · d I . . te, del coraggioso resistere ad mo del caso e, tuttavia, avvian- a a e. a omo. a sr..1enza a e - te al ltvello d1 consum_o delle ogni pressione dell' amb iente do- doci verso la morte ci toglie la l'atomo può salvare l'umanità. n~ove mas~e. demografiche, u: mestico che vuol te.re di lui un paura di morire. Infatti la quantità di energia nito _Perche 11.presuppos;o _d, pro!essionislll borghese: « Dopo Col peso di questa tragica che in virtù di essa, oggi si può tale 1mp1e~o e proprio 1un,o- !e passeggillte lungo il fiume mi fatalità, ha fatto la comparsa liberare dall'atomo e metterla ne econom,ca. chiudevo nella mia stanza, sotto nella nostra epoca. In ·una del- 8 disposizione dell'uomo, po- Quanto poi alla caduta della la terrazza, in dispar1e dalla fa- . . lrebbe far compiere al livello libera iniziativa, bisogna tare miglia con la quaie ero sempre La costituzione dl un « gru- tata ed esaurita « arte po» di artisti è generalmente guardia». un fatto di énteresse che va Frattanto il gruppo, al quale annotato dal eronista e seguito fin dai primi momenti si erano con attenzione nei suoi svilup- uniti Gastone Biggi e Elio Mar– pi. soprattutto se, come nel caso cucci, aveva raggiunto il nu– presente, non si tratti di artisti mero di «Sei» e si spostava al ormai giunti alla notorietà, «Greco». In seguito. poichè le piuttosto di giovani (non gio- dlsoussioni si animavano e ne– vanissimD che hanno sentito la cessitavano di un ambiente più esigenza di riunirsi per impo- tranquillo. la sede dei convegni stare un discorso ~omune, lm- fu trasferita in una latteria al pegnato in termini di cwlura. Babuino; oggi è alla galleria le 5 l:1-e. prime comparse tra gh di produzione quel balzo di cui attenzione al duplice valore di in contrasto e lavoravo ai miei uomini, co_~e' !?rza energetica. l'umanità ha bisogno. CE:rto..,oc- questa espressione. Se per ca- libri Giorni di guerra, Il porto n~ ha uccisi t-.H~ ce_ntotrenta. corre impegnare questa energia duta della libera iniz:ativa si dell'amore e Storia di un patri– m!la e ne ha rovinati settanta- nell'industria civile e, a que- intende. la respressione delle li- monio .... La notazione. tratta 1~ mila, _ma, contempor 3 1).ea~ente sto proposito ultimamente è bere attività dello spirito co, « Le mie stagioni,., riguarda I d'avan- non di meno ne curava. L uo~? stata fatta qualche conquista. mè alcuni corltingenti st~rici primi. meSJ_ · del 1923. Nel '24 la ~he ha firmato la lettera Plll Ora l'impiego dell'energia bbl d I P t d l mfame della nostra epoca: ... atomica in questo senso im- hanno motivato nei popoli del, ~u teaz1Cme e '.' .or o e,- Q t f (1 l'Est. bisogna riflettere che da- I amore)) nsc_uote v1v1 consens1. La formazione di gruppo è « La Finestra» a Porta Pin– nata in ten1pi relativamente ciana e, sembra. delinitiva– recenti, nell'Ottocento, quando mente. alla comunità culturale delle I componenti del gruppo sono corti venne a sostituirsi un più &lati tutti « Tego!armente » a libero comporsi degli artisti Parigi più di una volta - chi nella società borghese. e la sua un anno chi l'altro -. ma. nota importanza è nella natura di comune, non hanno riportato formazione sociale basata su nella valigia la formula per rapporti di uguaglianza, di coo- stupire i borghesi. Ritrovandosi perazione intellettuale e di so- hanno ripreso il discorso sul– lidarietà sul piano umano. l'arte italiana, fermando la loro Gli esempi sono innumere- ammirazione soprattutto al pe– voli - dalla « Société Anony- riodo da Cimabue a Paolo me» del '74 al « Caffè Miche- Uccello. lange!o ,, dalla ,B! au.er Reiter, I loro propositi sono di vo– al « De Stiil », da •«Co rrente» tersi ricollegare ad un ftlone ai «Sei» di Torino - e non d'arte che parteci,pava alla' ci– conta enumerarli. viltà del suo tempo con una Per questa ragione è !orse coraggiosa ed aperta posizione opportuno stendere la cronaca morale di fronte alla vita e della formazione di questo nuo- nella rappresentazione pittorica vo gruppo di artisti romani, i non rifiutava le immagini quo– « Sei Più Uno», tenendo conto tidiane, pur investendo!~ di della presenza del musicista tutto Jl peso deJla ~<Jscienza Vittorio Gelmelti. 1 civile e religiosa. Nel novembre del '54 Armando Un fatto importante è che Buratti espose alla «TaTtaruga, questi pittori vengono da una ed in quella occasione rivide esperienza realista, vissuta con i vecchi runici del tempo del passione dietro agli echi deHa «realismo, Sergio Agostini, guerra. quando la reallà sociale Franco Di Vito e Marcello Maz- diede temi di rivolta e di de– zoli. In seguito i contatti si nuncia. Buratti !u allora uno fecero più frequenti flnchè nel del tre di Portonaccio. Da gual– '55. da una discussione ai tavoli che anno essi lavoravano alla del «Canova», nacque la deci- soluzione dello stesso proble– sione di dare agli incontri una ma: trascendere il «realismo, più assidua periodicità per por- per esprimere nelle opere non re le basi culturali di una rea- solo un giudizio negativo. ma zione all'indirizzo attuale del -1 il rapporto totale della co– l'arte. giudicato estetizzante. ac- scienza. cademica posizione su una scon- GIULIO PICCIOTTI '-!es o ~uovo enomen? 0 plica una rivoluzione, non nel ti i diHerenti gradi di civiltà A <( <?"ente d~ mare» tocca nel ~~~luJtin~n r~;z~o;eas:~c?:a~:: s1gni!1c~to vi~lent? della pa_ro- da cui essi sono partiti e da cui 1929 ti p~em10 &gutta. Consa- la, i:iell o~gan1~zaz1on~ politica partirebbero i popoli occiden- pevole d1 « clnver mantenere _e catena) potrebbe anche essere degh. stati occtdenhl.h. Le spe- tali uanto er loro era 118 • superare con . nuove opere 11 utilizzato per la_ fabbricazione se e ~I c_omplesso. ~rga!'1zz~t1vo tur~leq che a!cadesse per noi suc~ess~ raggiunto)►; Comisso di bombe, e si può ritenere -- ch_e_rich1edon~ gh 1mprnnt1 ato- sarebbe assurdo e se' qualcosa Iaac,a. Milano (genna!o 1929? per benchè sia molto meno certo m1c1 ~ono tal! che ne~sun lffi· del genere è d; i1>mere occor- term_rnale. la (< Sl~na », d1 cui che queste bombe di prenditore privato puo aHron- . ha g,à scritto la prima parte. La e5.trema potenza e di tipo nuo- tarli. E' chiaro, quindi che la re preservarc1. u Gezzet-te del Porolo » lo man. vo possano essere costruite. (2 industria atomica implica la Se. poi. per libera iniziativa da corrispondente in M11rocco, agosto 1839 .• lettera al Presi- statalizzazione delle industrie e si intendesse la corsa ai guada- Algeri11, Tunisia e poi a Parigi dente Roosevelt), Albert Ein- come presupposto di essa, 1~ gno secondo una_ convenz,on~- Londra e in Olanda. Rientrato. stein è lo stesso uomo, che nel- caduta dell'impresa privata. la, ma del tutto irreale co1~c1-1nell'estate del. 1929, i! « viag. l'agosto del 1948 1 indirizzava Per fare un esempio, se nella denza tra gua?agno e u~1le, g1atore )) tenn1_na. 11 libro che agli intellettuali il messaggio concorrenza atomica tra l'U- cioè tra propnetà e !abb1so- ":Sce n~l 1933. ms,_eme al « De. più nobile della nostra epoca: nione Sovietica e gli Stati oc- gno, se ha da ven,tr~, ben ven- l~tto dt Fausto _Diamant~ ». Ci e ••• Noi uomin! di scienza, il cidentali, si desse il caso che ga !a c~duta. S~ I es1ge~za del- siamo soffe_rmeh sune vicende cui tragico destino è stato gli Stat; occidentali a!fidassero l'utile e propria e universale dell11 ,, Storia» per segnare, an– quello di aiutare a creare stru. il loro potenziamento a degli dello spirito umano, l'esigenza fhe _attl'Qver~o le mterruz10;1i e menti di anniehtamento più imprenditori privati, l'Unione della proprietà ~ pecu_liare di e npre e di una compos1z1o_ne spaventosi e più e[ficaci, dob- Sovietica ne sarebbe avva~tag- un peri?do stc-,co, sia pur~ decennale .. la volo.~tà _del g,c biamo considerare nostro do- giata, data la differenza d1 ca- 1ungh1ss1mo, e come tate acc1- vane _Com1sso di 11usc1re « ro– vere solenne e supremo far pit~H ~ di organizzazione di cui d~nte che può e che dev~ cam- ma_n~1ere)). Il tema della co– tutto ciò che è in nostro potere puo disporre un complesso st,. btare, e non sostanza. L uomo, strmone ad w,a legge. del le– per impedire rhe queste armi tale e di cui può disporre un che la misurR deìl'u\.1le. sia o game alle consuetudini, siano vengano impiegate per raggiun. priva_to.. ,. meno 1a proprietà, continuerà esse familiari o sociali, cui Co– gere quel fine inumano per cui Qu1nd1 se cor:ne e~- da sp~- a tendere all'utile, perchè non misso si è già ribellato nei pri– sono state inventate ... Noi dob• rare, 1 magnali dell rnd .ust rta potrebbe farne a meno, essen- mi libri. investe la tn1ma del– b_iamo_costr~ire. de_, ponti spi. privata, non tente_ranno ' 1 tut; do questa tendenza propria del- la ., Storia,,, Con aggressività rituali e sc1ent1f1c1 che colle- to per tutto per nusc1re a sca• . . . ·t l ( I . ghino tra loro le nazioni del tenare una guerra che li salvi la sua cost1tuz1one sptrt ua e, orse meno P? em:c~. ma ancora mondo. Noi dobbiamo infran• - cosa. oggi possibile. ma non non diversamente da quella al sommossa, I avar'.zta ?ei vec- 11ere i terribili ostacoli delle semplice, dato che l'industria bello. da quella al vero e da ch10 Lorenzo Ma1nard1, la sue frontiere nazionali ... ,. militare divenendo atomica è quella al giusto. [ebbre di accumulare denaro L'atomo e la saa tragedia passata dalle loro mani nelle ANl'ilBALE PALOSCIA crescente con l'età viene rilrn\· come in Lucrezio. come in Ein- stein, si riatfacciano oggi in una domanda di Angelos Ange, lopoulos, posta come titolo a un libro di lui, edito dall'e– ditore Einaudi: « L'atomo uni– rà il mondo?». Nel vuoto del– l'attesa senti un'ansia terrib!Je. Aut-Aut. Unendolo salverà il liettera tratrale dalSud mondo, ma_ se non Jo dovesse ,L'Ente Italiano Pro Cu.Uura, 1 Tutti conoscono !'atto eh.e nar- giche e. dolorose. con u.n taglio unire, lo distruggerà. S, tratta si è fatto promotore di una ini- ra. con lirico realismo, !a de- deUe scene e con u.n linguag– di salvare l'umanità dallo svi, ziativa lodevo!issima: que!la di !u.sione di u.n giovane provin- gi.o scarno ed asciutto eh.e rive– luppo demografico. Aumentia• portare in tournée, dal 10 al eia/e di fronte a!la fidanzata !ano nell'autore u.n'ecceUente mo C.:icentomila unità al gior• 20 ottobre, neWTtal!a · Centro- sopraffatta dalia corruzione de!- maturità drnmmatica. no. Nell'anno 1900 eravamo Meridionale uno spettacolo com- l'ipocrita società: Qui troviamo L'equi!ibrio della serata ve- 1608 milioni di uomini, nel '50, posto da tre atti unici, prece- ti PirandeUo piu .~'?raie, vero niva Tistabi!ito dal dialogo vi- 2454 milioni: un aumento di du.to da un'opportuna iUu.stra- poeta deUa su.a S1c,!1a. . . . . 842 milioni in 50 anni. Nel. zione cu!tura!e, secondo g!i sco- Il secondo lavoro era una no- v~ce e spiritoso di quel delt– l'ann0 2000 potremmo essere 5 pi deH'Ente. vità di A!{redo Roncu.zzi , La uoso sch.erzo di Cechov che è miliardi nel 2050 11 miliardi. La rappresentazione ha avuto denuncia mancata,. L'opera • Una domanda di matnmo- Circa ' centocin~uanta anni in tutte !e città toccate H sue- neUe sue linee essenziali è di nio ». Lo spettacolo, ben con– fa Robert Thomas Maltus av• cesso più caloroso decretato da una drammaticità progressiva, dotto dal • Piccolo Teatro Pi– v;rti il pericolo dell'incre- un pubblico _esigente ma piena- che avrà. i! su.o sfogo a!la !ìne, rande!liano » di Agrigento, me– mento demografico e pensò di mente sodd,sfatto de!la Sfelta quando_ i! p~rsona_gg~o chiave rita ogni elogio, così come tutte alvare l'umanità consigliando de!le opere e de! tono deU ese- ann~ncterà iu.mamssimo mes•,ie serate d'arte promosse dal- . . . cuztone. saggto contenuto nel dramma. , . u1:a _poht1ca d, astme!'.za, nel Lo spettacolo era aperto da Opera coraggiosa. eh.e ha il, me- I Ente lta!tdno Pro CultuTa. m,ghorl\re de, ca s i, piu gene• «Lu.mie di Sid!ia» di Pirande!lo rito di presem:,,·e situaziom tra- LUIGI BONORI ra Imente un controllo sulle na• ta come sacrificio di sé, deslina– to a ricadere sugli altri. Caratteristica per la somi– glianze con i racconti prece– denti (si cileno « Uno sera de– Uziosa », ,, Riposo terreno ..>, ""La casa nuova>,. (' Le morte d, Fortunato,,), mantenuta nella dimensione del ,, racconto,. C«racconto lungo» si direbbe oggi), costruit11 a capitoli, con pochi retti e un element11rismo di intreccio che in\-.,ce di im– poverire resta dote ael « prosa– tore» (niente di più Celso che presentare la "Storia>). solo perché si apre con qualche cen– no ai moti rivoluzionari del '48 e si chiude al termine della guerra mondiale, come roman– zo ciclico, come cc un secolo di vite He.Hana, visto nei suoi av– venimenti de un angolo provin– ciale»; Comisso non ha mai avuto tali pretese da « ottuage. nario »> la « Storia di un pa– trimonio,, raggiunge un libera– to dominio soprattutto nelle due ultime p11rti. Debole, Jentll la prim11 parte « Attorno alla ta– vola del padrone», se si tolga– no alcune p11gine che ci fanno sentire origin11lmente il Vene– to, le sue ce.mpagne autunna– li, le sue « nature morte». Men– tre la seconda, (< La vendem– mia sospesa>). ambienta la re– gione del Piave nel disastro di Caporetto con l'onestà visiva dei « Giorni di guerre». un ri. trarre scarnito, fisso alle cose, senza falsi popolareschi e reto– rici. Ma gli ultimi due capitoli. « Ritorno tra le colline)> e « I nuovi padroni)>, che celebra· no lo sperpero degli eredi - con Mario ed Ernesto. torti, primitivi. scatenati .negli istin– ti dei loro corpi giganteschi, la villa ricostruita il p11ese le cempagne d'intorno divengono « se1'va » forsennata di scia– lacquatori - s0,10 corsi da un «allegro» frenetico, ebbro. che segna il tempo della « caccia infernale» di questo frantu– marsi consumarsi disperders; del «patrimonio». Un movi– mento simile, la pesstone che. nella rovina della «roba», ir– ride. betfa la memoria del vecchio Lorenzo, la madre ste,;– sa Gilda prima che Je contagi la furia della dissi,p<lzlone, I nemici tutti. quanti ostacolano la libera inco,1trollata voluttà del viivere, resta la carica ge– nuin11 che regge il racconto La fantasia. la memoria di Comisso. dopo guanto abbiam detto all' inizio, possono ben mantenere (< punti fissi». per– sonali esperienze ed irritazio– ni (residui avventurosi e stre· nati di guerra. urti con la fa- miglia e i «doveri» della so– cietà) cui riferirsi per dare accento di verità, saldezza alla vicooda narrata. Il lasciarsi andare d i per– sonaggi. il fatto che siano de– gli inetti, dei vinti che non pensano ll!fatto a combattere. a resistere. il crollo in•!ine di une casa, di una !ami.glia può Car pensare a Tozzi, Ma la catastrO'!e si delinea poi priva di intima tl'llgedia; diremo di più. giunge quasi gradevole, voluta dal narratore. perchè guardando co,1 fissità lucida al dissipato rovinarsi dei perso· naggi, egli vi persegue una sua nasc<Jsta istintive vendet– ta. L'attitudino imbelle e as– sente di fronte alle responsa– quel senso del destino che è umor nero in Tozzi. I perso– naggi della «Storia,, vivono gloiosamt•He del loro dissi· parsi. La miseria stes,;e, dopo U folle sperpero, non spaventa (torneranno liberi; alla loro statura. alla !orza delle brac– cia, Mario ed Ernesto potran– no sempre affidarsi: padronJ di sè. dopo che hanno perduto il ,, patrimonio», li attenderà la ventura degli emigranti). In– tanto il prosatore gode di ac– compagnarli •1ell'epoca d'oro. freschi dell'eredità. pieni di vigore e di soldi E i soldi, per quelle menti contadine, vo– gliono dire roba buona che sfila. cibi e mangiate dopo la carestia, case e stalle da co– struire, bestie da macellare. bene male, camions e sacchi di grano, doni ai J)O'Vert e sbronze solenni e notti sfre• nate con don•1e. Tutti partico– lari 11!follali, spersi nella su– perficie pittorica. sensuosa. del– la pagina, con un periodare breve. aggiuntivo, in apparen– za privo di tessuto. Ma vi si sente poi il lievito di w,o stato d'animo costante. Sotto l'oggettività tra peren– '.e e bramose, batte l'ira del– l'economia per la triste sordi– da avarizia del vecchio Mai– nardi. finchè •1on giunge la gioia sfrenata di romperla con le parsimonia, con la mise– rie e di vivere una volta fuori del to.s:co dominio di w,a legge RENATO BERTACCIDNI LEONGRANDE - J morti banno paura - Romanzo - Edizioni • Don Chfsclotte - Milano - pagg. 216 • L. 1100 VIRGILIO ORSINI - Ermetismo - Fonti, cause, caratterJ e svJ– luppJ della poesia ermetica - Editrice Art1glanellt - Pescara pagg !46 • L. 500 GIULIO SER GIOVANNI - Dia– -loghi con alcuni anarchici -– O(llda (Ascoli Piceno) - pagg. 292 • S. P. GERMANO FONTANI • Kandl– skl - Commedia in un atto - Edlzonl S.J.A. Bologna - pagg. :, - L. 100 PELLEGRINO PIPERNO TOSCA– NO _ BoJerfe - Poesie romane– sche - con prefazione dt Luigi Bartolini - Roma - pagg. 100 5. P. GIUSEPPE PORTO - I palmizi deHa speranza - Poesie _ , La Proce11aria • - Reggio Calabria pagg 52 • L. 350 NJNO PINO - Mlnuzzà"hl (Ri– masugli) _ Poesie in cfìaletto slctltano - .Associazione. Inter– nazionale dl Poecta - pagg. 100 L. 400 GAETANO FERRANTE • Luna, ca.lante - Poesie _ Casa EdJtri– ce Mala - Siena - pagg_ 68 - L. 400 LORENZO CALOGERO • Co- me In dittici - Verst - con un avvertimento di Leonardo Sinlsga1li - Casa Editrice :vlaia Siena - pagg. 236 • L. 1200 OLGA PAPASTAMOU • trade del Mondo • Poesie - Trad. dì Mario Rosario Conti - Atesa - pag~. 48 - S. p, ALFREDO MARIO LA GRUA - PretestJ - Poesie - • Le Ma– donie • Castelbuono - pagg 92 L. 350 5. O O O. O ti ., 01 AMERICANI ADERI 't:ONO Al BOOK CLUBS L11 geniale tntztattva e stata real=ata tn ttalw aag., AMICI DEL LIRRO I cuJ aderenti godono de1 seguenti benefici: aJ ♦ vengono tenuti al corrente dei llbn c1I maggior sue cesso attraverso l'Invio gratuito del notlztarlo mensll• edito dagli • Amici del llhro •: b) ♦ ncevonc, a dom1ciho, a mezi.., posta, 1«llbn del me..-, òa loro richiesti: e) ♦ ricevono lo premJo un «libro dei meae» a loro acell• del valore medio degli acquisti. per ogni due «libri del mese» da loro acquistati: dJ ♦ usuuwseono del servlZlo gratuito dl consulenza u braria o!terto dagli «Amici del hbro»: e/ ♦ rrwscono d1 uno sconto sul1'1mpono dell'abbonameni,, a riviste e giornali dJ carattere letterario. L'adesione al Book Club ltahano e llbera e gratwta e , effettui\ con l'acquisto dJ un dlbro del mese». GU aderenti che presentano tre ooovl auoolatl baon, diritto a scegliere gratuit amente on • libro del mese • Richiedere senza Impegno clettaglta.to programma e schedo di adesione agli Amici del Libro. viale cleUe Mli~ 2 Rt>mn XCONCORSO SHEZIONE "SIA,, Romanzo - Novelle - Poesie - Teatro Chiedere urgeolcmeole norme a: Edizioni SIA - Viale Audinot, 1O - Bologna Affidale le vostre opere per la '>L'lmpa alle « Edizioni SIA» di Boloffn:-t bilità del'l-a vita .n<Jn porta•--------------------------- "PREMIO Per mite le spose italiane ritorna un grande concorso ! NECCHI LA SPOSA D' IT AL1A ••••••• • . "' ,, 20 MILIONI l in gettoni d'oro e in ricchitisimi doni Entrate nei negozi di macchine per cucini NECCHJ e ritirate la echeda di partecipazio con le modalità de.I conco"°. Potrete segnalare le epoae meritevu 1 e vincere anche Voi un ricco prf"..-' MILIONE verrd inoltre sorteggialo tra lutri coloro che risponderanno alla 1° Inchiesta u IB3: Il macchine per cudre Coocorroao al moate• pN1ml eoo oum~I e m.aplOc.l do■I , MARZOTTO, REM, ASS. M081LIERl CANTÒ. 8A5SETT1. RHODIATOCE, tNNOC&NTl, RADIOM.ARELU, O:.G.L. Sll'Ml!NL 1956,, I I Alcione GubeJllni: « Chitarra• scite .. Una sorta di guanto [a ora la Protezione Animali con 1 gatti e i cani, ma sostituen– do un controllo soggettivo a un controllo oggettivo. E' chia– ro che non si possonc ,mmaz– zare i neonati come s1 ta con le bestie. I neonati, no, gli uo– mini, si. A questo proposito, richiese l'abolizione delle leggi sulla povertà, perchè ogni as• sistenza prestata dallo Stato, per sollevare i bisognosi non anebbe fatto altro che 'lnoiti– plicare il loro numero. Triste– mente famosa è rimasta, quel– la che proprio un suo disce• polo chiamò la spaventosa condanna: • Un uomo che na• sce in un mondo già occupato, se la sua famiglia non può nutrirlo o se la società non pJÒ utilizzare il suo lavoro, non ha il minimo diritto a recla• mare la minima porzione di nutrimento, ed è realmente di LrOPPo sulla terra. Al gran ban– chetto della natura non esiste un piatto servito per lui. La natura gli ordina di andarsene Una scena di « La denuncia m ancata.» I I ------------------------=

RkJQdWJsaXNoZXIy