la Fiera Letteraria - XI - n. 42 - 21 ottobre 1956

Pag. 6 t RIVISTE FRANCESI Il numero di settembre della per aiutare alla realizzazione Per curiosità ci andai anch'io: • Table Ronde• è dedicato a d'un mondo migliore. Di qui la chiesta era piena •· un panorama della civiltà ame- proviene il suo particolare ar- Sul numero 1118 (ottobre ---- ricana, che contiene parecchi dare al lavoro. Se questo deve 1956) del cMercure de France•. G. POL _ Bench~ quello scritti. degni di_ nota. André durare otto. ore, saranno otto kggiamo un dotto articolo d1 che s'intende comunement.e per S1eg!r1ed, co!1osc1u_to p~r. 11 suo ore dt att1v1tà complete. A qu_a..Charles D. Hérisson, su Bau– racconto non sia rtstrelto da :voium~ sugli Stati Urnti, a_pre l~nqu_e gradino della gerarchia delaire in India. Fece o non un confine invalicabile, il rac- 11 f~sc~col~ con alcune cons1de- s1 ~uo chiedere uno sfor1.o, e fece questo viaggio. il poeta? conto che lei nti ha mandato raz1on1 d indole ~ener~le. che deve sere per una buona cnu- Molti suoi amici e contempo– mi pare che varchi i Limiti e sono :inche _ la sp1ega1.1one del sa. In secondo luogo, _uno s{or- ranei, trd cui Théophile Gau– non possieda i req,tLisiti adatti. pPr:he la r1v1sta abbia voluto zo v~r~o la {~atern1ta. La ge- tier, Charles Asselineau, Théo– Lel presenta la conclusione di dedicare un suo numero al• neros1ta americana non 1mph- dare de Banvtlle e Maxime du un. torn1ento spirituale. non in l"America, iJ? _mezzo al. pul- ca attaccamento sentimentale. Camp, lo affermano con cer– terrnmi narrativi ma 1 n forma l':1lare d1 scritti che su d1 es a Come. la beneficenza natalizia. tl"'zza. I biografi ufficiali. Eugè. espositiva. quasi quasi dema- s1 susseguono: essa e un sentimento diffuso. ne e Jacque · Crépet, lo negano r,ogica. Il lettore av-rebbe avu- e: Il clima del nuovo monrlo un dovere religioso. L'America recisamente, anche se lo tesso to diritto o a dei. fatu che sa.- comporta certe regole di vita vive enza interruzione un rac- Baudelaire, in certt appunti s:;nificassero qualcosa, e non e di successo che non si posso- conto di alale .. s1 compiace biografici, ed in una lettera del fosser o solta nto allusioni. va- no applicare alla vecchia Euro- della sua parte d1 zio d'Ame- 1852, parla del viaggio. glie, oppu.re ad una. com.~le~a pa; la quale non ha la stessa rica! ma ~e i nipoti_ le appaio- Con una massa impcnente dt in~rosp~z-tone che. pur nei lt- età del giovane, troppo e:iova- no 1ngrat1 se ne ~1sgusta con documenti, e dopo avere svolto miti . d1 poche pagine. avesse ne rampollo, rhe ci fa appari- rapidit~. Tuttavia 11 primo im- un lavoro lungo e minuzioso. un Slgntficato e rappresentasse re a volte i suoi entusiasmi e pulso e buono. r Hérisson è in grado di porre a"lChe s~ in for_ma modeS t a un le I sue illu'sioni. come colorati e L'ultima volta che andai in fine alla questione piuttosto messa~~rn, espnme nd0 uria t·o- di puerilità: da ciò proviene America, Iui a Los Angeles, bizantina ed inutile: Baudelai– ce orrga.nale. . t..na reciproca incomprensione per una conferenza. Leggendo r~ non fu n-1ai nelle Indie. il MA. U.. - Napoli. - Il suo che rende necessarie periodiche il giornale, vidi un avviso, di suo viaggio si arresfò all'Isaia racconto e condotto con una rimesse a fuoco dell'immagine una giovane coppia. che annun. della Reunion, ed egh mentì ai certa abilità e non è privo di .· . ! · il t · · · t · · · Il t('nsione. Si prevede il finale s~mpre.fuo11 d1 ~oda .. che_ ~01 eia va suo ma rimonto per suoi s essi amici, per e: que a ad effetto ma quPsto non ha c1 formiamo degli St~ti _Un1t1 •· quella stessa mattina, in una tendenza mentale che lo por- . fi ' t·. 1 Il panorama che c1 viene of- certa chiesa. "Non conosciamo tava ad alterare la verità e a tm. tn u~so ?'1egaivo. ri.s~ma~ ferto è diviso nei vari a petti nessuno - c'era scritto - non stupire il suo uditorio, sosli– no,i le voglio fare gr_and i e!o d Il ·t 1·1· ·t lt _ siamo di questa città e il no- tuendo. più o meno volontaria- G't ma mt 7Jare che tl contra- e a v1 a po 1 1ca, v1 a cu u . _ . , . st~ tra il marito e la moglie rale, vita so7iale,_e si co!"lcl~de strtr,.sotematnmonLO solitario sara mt,· eanltlea, raevavleta:".m. entt immagtn"3- s1a colw con sintetico acume. con una sene d 1mpress1on1. . Perciò invitiamo tutti. Però. ~e ha inten;::i.one di se- Vogliamo egnalare, tra tanti i-V_e_n_,_te_a_l_n_o_s_t_ro _ m a t_r_im_o_n_io_'_'. _ __ _____ ì\_1_._P_._, outtare a scrit:ere non. adoperi eccellenti articoli, quelli di An. ÌAù. espressioni !"'Ome: « mise dré Maurois e di Emmanuel lo sgambetto alla bambina •· Ber!. « a,Oianco al letto». e aggob- 1\1:aurois, come colui che, per bit a·• ecc. trent'anni, ha Iatto del suo me- FR. CHI. - Ferrara. - Mi glio per spiegare l'Europa ed dispiace deluderla~ ma l'im- in particolare la Francia, agli pre~i.one che mi hanno pro- Stati Uniti, tenta ora d'analiz– dotto i suoi racco,iti è com"I.zare lo spirito americano; e lo pl etamente negativa. Devo an- fa con equilibrio ed acume ve– <:he c'?nfessa~le che di rad_o mi ramente notevoli. Ecco un e– e capitato d'l trovare tanti er- rori. anche d'ortog rafia 1 e tan- empio: ta confusione d" id.ee. Se lei • Che cos'è l1ameri1·anismo? non possiede la stof fa dello E' una democrazia fondata sul scrittore non posso -riniprove- rifiuto del cinismo e sulla fi– rarla: ma le de1~0 rimprove- ducia nella perfettibilità del– rare la tras(·uratezza che di- l'uomo e della società. E' un mostra, la quale. oltretutto, non fa che aggravare l'impres– sione negativa. Non credo a quel che lei af– ferma: « qui accluso troverà me »: sarebbe un essere defor– me. Tuttavia devo dÌTle che lei 11ossiede una certa. tendenza alle descrizioni paesistiche. MI. MA. - Fil'enze. - E' lo– depol,, ch'ella distolga tempo dalle sue occupazioni domesti· che e niaterne per coltivar la su.a. Musa. Ma il suo e vorrei tanto far meglio• suona male alle mie orecchie incartaµeco– Tite e intransigenti. Se lei avesse> scritto « meglio di cosi non posso fare» ai:rebbe avuto diritto in anticipo a una certa dose d'indulgenza. lnbece la sua frase lascia supporre pqs- sibilità da lei trascurate, un laL·oro incompleto ... ma basta. i:eniamo allè sue p1·ose. ottimismo voluto) basato sulla fede nel progresso. E' una in– nata fiducia nelle vrtù del la- voro e nella possibilità, per mezzo del progresso materiale, di aprire la strada al progres– so spirituale, all'uguaglianza cd alla libertà. E' una filosofia che non nega la t.ragedia. ma la mette tra parentesi, si sfor– za di cancellarla. so tituendo ad essa soluzioni liete. e Questo, per quanto riguar– da le idee-forza. Da esse s1 può dedurre ciò che arà l'amer1- c2.nismo in azione? Anzitutto, la religione del lavoro. L'ame• ricano lavora per guadagnarsi la ,·i1a. come tutl 1, ma anche CINEMA « Sulle strade di notte )) commesso un delitto. lo de– nuncereste alla polizia o lo E. a buon punto, a Cinecit~à aiutereste?"· la lavorazione del film Sulle Sulle strade di notte è pro· strade di notte. tratto dalla dotto dalla Colosseum in as– commedia di Renato Lolli che, soci;izione con l'Italia Produ· dopo la fortunata tournée sui zione Film ed è interpretato palcoscenici delle maggiori cit· da Isa Miranda, Vittorio D< tà italiane, è passata dal tea- Sica. Carlo Ninchi. Sandro tro allo schermo. li successo Ninchi e Etchika Choureau. della commedia di Lolli (alla Isa Miranda. che ha finora al– quale fu assegnato. lo scorso ternato il teatro al cinema, la– anno, il Premio Riccione) è vorando soprattutto all'estero legato ad un problema di gran ... , Cera stata recentemente invi– de attualità: la responsabilità tata all'Art Theatre di Londra dei genitori in certi gesti per interpretare una comme– « neri• dei figli. Questo pro· dia di Tennessee Williams). blema, che ha empre appas· torn4 con questo film alle sionato l'opinione pubblica, è grandi interpretazioni dramma– affrontato coraggiosamente r,el tiche che la imposero alrat– fllm. Durante le fortunate rap- tenzione del pubblico e della presentazioni della commedia. critica, fino a .farle meritare da cui il film è tratto. lo spet· l'Oscar, riservato alla produ– tacolo veniva seralmente con· zione straniera. per Le mura eluso da un dibattito fuori di Malapaga. La regìa di Sulle programma, al quale ha sem- strade di notte è affidata a pre partecipato un pubblico Turi Vasile: collabora!ore alla numeroso e attento; il quesito I regia Mario Landì: orga'1izz3- che risultava dal!'appa ionantf tore generale Alfredo Gua,·ini. discussione era: .. Se venis ..e a Il film sarà di~tri'>uito dalla conoscenza che vostro figl:o ha Cei-lncom. FTER,\ LETTERARIA Domenica 21 ottobre 1956 J I GIORG[O CAPRONI ,t,, preparando un nuovo vo– lume di poesie dedicate alla madre nella città di Livor– no, suo luogo d'origine, eh~ sarà edito dalla Casa Sce– ville di Milano nella colla– na del e Pesce d'oro • con il titolo, tratto da un verso del Purgatorio. « Il seme del piangere •· GUGLIELMO PETRONI sta per licenziare alle stam– pe della nuova Casa Edi– trice • Sodalizio del Libro • di Venezia. un lungo rac– conto di circa ottanta car– telle, che avrà forse cam– biato il suo vecchio titolo dì « .tnsaJata russa• e che sarà l'integrazione del bre– ve b1·ano già pubblicato dal_ la « Fiera Letteraria •· Ha anche i''.'ltenzione di riunire lutte le sue poesie in un volume. GIACINTO SPAGt OLET– TI sta preparando una se– rie di medaglioni critici de– dicati ad alcune figure poco note della fine del seco!J scorso e cioè Luigi Gualdo. Remigio Zena e del notissi– mo. ma del tutto assente nei confronti della critica, Emilio Salgari. Il 23 no– vembre pro simo si reche– rà a Genova per tenere al Circolo genovese e Il Con_ vegno » una conferenza dal titolo « Attivo e passivo del– l'ermetismo• e. alla fine dell'anno, prenderà parte ai lavori del « Premio Taor– mina». GI 1 0 MONTESANTO et . NGELO PAOLUZI stan– no raccogliendo il mater1~– le per un volume di rac– conti ulla resistenza che sarà stampato dalle Edizto– ni Cinque Lune al princi– pio del prossimo anno; vl compariranno i lavori dei migliori scrittori 1tahan1 che hanno trattato l'argo mento. 'Ricordi ZOLA E LA DEBACLE di * .ll,\SSIJJO La Unione Tipografico - Edi- le che lo divora e dalle nefaste far palpitare 11 groviglio d'uo– tnce Torinese ha pubblicato influenze politiche della con- mini, di cavalli e di cannoni, nel1a col1ana intitolata ai gran- sorte, che dal nemico implaca• impastati col fango e col di scrittori stranieri i due vo- bile e spietato: la rovina è to~ ~angue. lumi de e La débacle • di Emi- tale. ~ La débacle • è una delle ul– le Zola. 11 romanzo è un poco appros- time opere appartenenti al ci. Zola va considerato una del- simat1vo ed arbitrario; i per- clo dei « Rougon ~1acquart ,-.: le personaliU. più notevoh e sonagg1 sono schematizzati, questo era st ato concepito da significative dell'ultimo scorcio spes!iio troppo dolciastri, altre Zola come una sorta di mosai. del secolo andato. Imbevuto volte crudi fuori misura. L'a- co di romanzi. ciascuno d-ei delle cognizioni sc1ent1fiche e more patriottico ed il furore quali esaminava un ambiente delle scoperte impensate ed av- della polemica impediscono 5 ?Ciale. centrando un personag– vlncenti avvenute proprio in il necessario approfondimento gtO_ segnato da una. tara eredi– quegli anni nel campo della della materia e la ;tesura man- tana. In questo disegno, che medicina e della psicologia, e ca d'un vero interesse umano, solo una _esuberanza ed una più ancora dell'atmosfera, pro- anche se 1a potenza descrittiva fanta~ia vigorose posson? sug– pria al secondo ottocento, d1 e:d il verismo dello Zola riesco- gerire, sta la grandezza d1 Zola. progresso e di conquiste mno- no, nelle scene di battaglia, a .\IASSIMO VECCHl vatrici, Zola, che per sue ca– ratteristiche possedeva un di– namismo ed una vitalità viva– cissimi, si gettò al lavoro con un impeto singolare. Scrisse ro– manzi e romanzi, aggredendo ogni aspetto della vita umana. E questa vita egli ritrasse nel modo più vero, sincero, spesso I BIBLIOTECA I sconcertante. analizzando, su s·1 . D'A . !accurata, frutto di studio lun- base scientifica, i più riposll I VJO IDICO go e assiduo, frutto cospicuo di sentimenti e i meccanismi psi• cultura e di sensibilità. L'opera chici e fisiologici dell'uomo. Per i tipi della Nuova Acca• e~chilea si caratterizza noto- I Per reagire al realismo, fiac- demia Editrice. nella lussuosa riamente per una sorta d'im- collana «Teatro di tutto il mon- peto eroico in certo senso cato da influenze romantiche, do,. diretta da Raffaele Canta- e barbarico•. e insieme per la Zola, fondò la scuola naturali- rella. è stato impresso il terzo splendida classicit.à della for– sta, alla cui formula si attenne ed ultimo volume a cura di ma. E' la sua un'umanità inti– rigorosamente ed a favore del- Silvio D'Amico· dedicato al mamenle pervasa d1 religiosità la quale polemizzò con nume- Teatro Italiano. Questo volu- ma talmente lonrnna dalla no– rosi scritti critici. Scelto l'argo- me. che segue quelli intitolati 5tra, cosi aureolata di mito, che mento per un romanzo, egli si .,... Le origini ed il Rinascimen- riesce arduo percepirla con to,, e ,.,Dat dramma pastorale moderna s;;ensibiJi""àMa è in– documentava raccoglie nd o gran al '700 • e che preced_e .... It tea- sieme un"arte possente e sa– copia di appunti e testimonian- tro deUa nuova ltaha ~ e .... !l nientissima che attinge fin nel~ ze sui fatti che intendeva nar- noveéento • a cura d1 Ehg10 l'intimo quell'universale urna– rare e viaggiando anche nei Possenti. ferma la sua atten- no che valica gli spazi e i tem– luoghi stessi nei quali s1 svol- zione sul periodo che va da r,i. e L'opera di Eschilo, dai li• geva l'azione, con un lavoro, Goldoni al romanticismo. miti d'un'età ancora arcaica direi. da giornalista di grandi Silvio D'Amico. la cui morte conserva intatta fino a noi la reportages. ha dolorosamente svuotato una sua sovrumana violenza e bel- La figura di Zola appare nel- poltrona tradizionalmente sua lezza. L'insondabile profondita la sua pienezza nell'affare nel teatro italiano - sua non d'una concezione in cui l'uomo Drey(us, nel quale la sua par- solo come spettatore e critico acquista un rilievo eroico nel– tecipazione è una esemplare di- drammatico. ma come appas- ratto stesso che forze misterio– mostrazione della sua coerenza sionato studioso, geniale sugge- ~e in lui e fuori di lui concor– ad un'idea e ad un modo di- ritore di soluzioni. acuto e co- rono ad annientarlo; la dolo. essere. struttivo inda~atore dei pro- ro~a e Ierma tensione d"un • La débàcle • è 1a storia del. blemi del tea~ro. a!fetÌ';loso pensiero che s'affronta coi pri– la sconfitta d1 Sedan, della fine maestro -. è I esempio duna mi problemi sollecitalo da un miserrima del secondo impero, fedeltà ad una vocazione ad a!to, solenne bisogno etico: e della disfatta impreveduta, ina- un dovere. lJ poe5ia che nasce tanto più spettata. mgiu ta d'un esercito . In questo suo ~ Teatro Ita- limpida e. sicur.a pr<?~rio da e d'un popolo di uomini _ ora ltano .,,._ ~oncep1to com~ .e~ame que~to aS!_:it!l?d1 v~rita nella smarriti ora ghignanti. ma sem- p~no~am1co. dalle. ong1n1 ai trama __rett1lmea d u1,1 teat_ro pre volenterosi e fedeli, e spes-!g1orn1 nostri. trov1afI!O ancora • pnmth\'? ._, ,·olt? all e!senzta: so valorosi-. e d'una schierai la l~ce d~lla sua mag1stral~ ca: le: questi I mohv1 dai quali di capi incapaci e vili. L'impe• pac1tà d1 collocare autori _ec l'opera_ eschilea trae il nativo, ratore è Yinto, ma più dal ma- ?Pe~e. nel tempo. la s_ua felice ~plend1do \"igore e il fa cino. . mtu1z1one. la_ sua s1~ura_ e_è per noi moderni d'una classi– ! e~emplare ch1,arezza di g1ud1• cità in cui s'addensa un rie– z10. cose tutte. che fanno dell< cheggiante messaggio esisten- di Alvaro (Continuazione dalla 5. pa.g.) questa eccezionale tempra d1 6Crittore con una recenE,one sulle Poesie Grig~overa.i •, Alvaro era già in trincea sul Car!-IO.Un suo quadernetto di poesie manoscritte era venuto. attraverso amici, nelle mani di Aldo Valori (non di Alberto Spaini, come scrisse recente– mente Giannino Zanella) e il Valori lo segnalava come una rivelazione. Io gli seri ·, al– lora. al fronte. Mi rispose in quel modo pu· dico e scontroso che lo carat– terizzò per tutta la v: a. Era pa ato da allora circa un me~e. quando mi giurb.~ una sua cartolina dalro i>eda· le di Ferrara. Non era neppu– re ~critta dl suo pugno: ci: sue: c·era solo uno sgorbio che do· veva rappresentare la firma. La cartolina diceva: · Caso Perri, sono stato ferito grave– mente alle braccia e non pos· so scrivere. Ti prego di un fa– ' ore. Dovrà apparire fra gior– ni una mia poesia su .. La Ri– viera Ligure... Fammi il pia· cere di mandare una copia. a mio padre•· « La Riviera Ligure•· per cht non lo sapesse, era u!'la ri– vista eh ~i stampava ad One– glia, diretta da Mario Novaro. rivista ari<=tocratica dove ba;-i. no fatto le prime armi i :nag– g1ori 6crittori della mia ge:ie– razione. Vi scrivevano Ce~ch:., Baldini, Boine, Sbarbar-o, Ja– ier. Titta Rosa ed altri. In quell'anno anch"io avevo .a~u– to l'onore di vedervi accolte tre mie liriche brevi. Addoloratissimo per i! suo ferimento. risposi ad Alvaro subito. assicurandolo che avrei mandato a suo padre la riv:s a e pregandolo di tenermi in– tormato su la sua ~lute. , ·on ebbi più sue notizie. Intanto partivo anch'io ,·o– lontario per il fronte e Jagg:u. dal soldato di una batteria accampata v1c1no al!a mia, dove si trovava anche il po– vero Lorenzo Viani. appresi che Alvaro. in seguito alle fe– rite. aveva perso r uso aelie mani. La cosa era vera. ma per fortuna. non irrepara Jile. Con un'operazione chirurgica, cri!do, del Prof. Bastianelli :1 pericolo di una mutilazione permanente fu scongiurato. p- ose. perchè racconti 110n li d nei: abbastanza sen.~ibili. con punte estrose tutt'altro che di– sorezzabili.. anche se lambic– c<Ite: « .•. pratoline serrate in t,more e lattughe di orti or– mai discinti...»: ma. e questo CALENDARIO ·-- . -'l. ,, :::- ~ 1 sue annotaz10m - che sol!antc, ,iale ,. D, qui la difficoltà d1 . questo sembrano tanto è hnea una traduzione che pur con il I re. puntuale. oggett!va. la st.,. massimo rigore filoÌogico e con sura - UJ? _trattato md1scuhb1 il massimo rispetto per il te– le e deflnlhvo. sto, realizzi una medtazione I In q~'èsto ter~o ".o.lum" sono per quanto possibile felice, con raccolti 1 P:ofih c~,ti~1 d1 Gol.- il gusto e la sensibilità dei !et.– doni. Gozz1, Galian1. Alflen. tori d'oggi. Carlo Carena, con Manzoni. G1raud. Bon e Fer-,sicura competenza e moderna rari. le note biografiche di que- sensibilità ha ottimamente as.. s~i ~uto~ e le opere lor_o più ~olto il c'ompito, rendendo il su~n1ficati~~e: -.:La loc~nd1~ra •. testo nella limpidezza detra st1a ~_Il. ca!11p1e1!0 ,.._ << Le ~nquietif-, atmosfera ori~inale. enza ri– d1n1 d1 Zelmda ,._ « L ~ugelh_n nunciare a cogliervi accenti e Belyerde •. ~ Socra ~ immagi• modi più ,•icini al suo e al no– nano ~- -.: Saut ,._ «Mirra». ol( A- stro gusto, e ricostruendo con delch1 ".· «<Il galantuomo per p:ena fedeltà il mondo poetico transal:1-one ,._ <'( Ludro e ~a sua eschileo e insieme rivivendo- Quando nel 1919. verso la t,ne di febbraio, da Badia Po– lesine, dove mi trovavo in oz:o forzato eon una cinquantina di altri ufficiali d, artiglieria, fui mandato a Bologna per e5se– re congedato. Al\'aro era al ., Reeto del Carlino ». Io. r.cor– do. arrivai a Bologna con d,eci giorni di arresti di rigore. i primi e gli ultimi del mio ser– vizio militare. Il mio colon– nello, con un'alzata d'intelli– g~rza <= ingolarissi.ma. ,.,.1Jle-ç-a deferirm1 al trib unale militare nientemeno che per diserzione. perchè mi ero recato. senza permesso, da Badia a Legnago per sollecitare il mio congeda– mento. E poiché io gli feci notare l'assurdità della co,;a, andò in bestia e mi punL è il loro torto mapgiore, t7op- po prir:ate, troppo legate a sue personalissime esperienze e sen.~azioni e pr1ve d'interesse per ali altri. Per lei scrivere rappresenta un rifugio ed una e•·asione: ma se nmbisce aver~ un pubblico pi1Ì vasto di se stes.<w. deve scepliere u11 altro t~rreno, non colti i:are il suo o..-to soltanto per sè. MA. PL - Roma. - Questo racconto le pare « molto di.ver– so• dal precedente? Certo, ed a prima vista., dal momento che è dattiloscritto su fogli tar– ghi mezzo metro ( spero che non sia un sistema per farsi notare)! Scherzi a parte, mi pare che lei potrebbe miglio– rare: qui siamo già a d.imen– S?oni normali. ad uno svolgi- 1nento in sè compiuto. anche se non soddisfacente dal pun– to di vista critico. Davvero non riesco a capire se lei sia ,;o,:ane o giovanissima (e badi che queste parole. per un vec– chio. hanno un significato piut– tosto . largo). e quinài non sò in quale forma disti!!a-rle i! mio incoraggiamento. Vada avanti, c~rchi di raccon~re sue esperienze o cose che sia.- 110 a sua diretta conoscenza. .\ffNOSSE ottobre. G. Zanelli. nella con– sueta rubrica di ottava colonna. si occupa di Elio Vittorini e di Stefano Terra. Di quest'ul– timo scrive: << Con intenzioni di approfondimento psicologi– co, abbondru1te sia di umane occasioni che di mutamenti di lavoro che però ha r:ehiama– to finora più ]'attenzione dei critici che quello del pubbli– co; scrit rice intelligente e sen– sibile. in questo lungo con,'O di an:ii ella è venuta cimen– tando i j,1 una aESai personale ricerca di stile. tentando una La nuoYa ri v1sta settimana– le Giorni. diretta dal noto edi– tore Gherardo Ca ini. già dal secondo numero (14 ottobre) si presenta con una elegante ru– brica fissa, Guida alla Cultura. redatta da Gian Domenico Gia– gni. Nel secondo numero. ol– tre ad uoa nota su Vittori.ni, reca le fotografie di Gi0.1111a Manzini, Vasco Pratolini e Car– lo Bernaci, seguite da un no– tiziario aggiorn•ato sui detti au– tori. e una breve libreria stra– niera. « La brace dei Bidsso!i » scrive il Giagni a proposito dell'ultimo libro di Mario To– bino «è un patetico e dram– matico romanzo. edito da Ei– naudi. 11 narratore toscano, dopo le riuscite pro\'e reali– stiche de Il dese-rto di Libria e Le !ibere donne di MagL;a– no, traccia la storia della fa– mLglia vezzanese dei Biàssoli. i cui componenti oono desti– nati a morir giovani, serven– dosi di un'evocazione. lascian– do che i personaggi ricompon– gano le vicende dolci, malin– con.iche e violente della loro vita vissuta e bruc:ieta ». uomin.i e di paesaggi. Stefaoo -------------– Sul Resto de! Carlino del IO Terra: La Fortezza del Kalig– medan (Bompfani) affronta un problema che in questi anni di dopoguerra ba avuto molta ri– sonanza .in Europa». Lo Za– nelii conclude: « V rosimile. scorrevole, colorito quanto ba– sta. approssimativamente feli– ce lo svolgimento e la conclu– sione, si potrà dire che anche il romanzo, come l'autore. è giornalistico, fatto meglio di intuizioni. impressioni, colori– te immagini. che di coerenti e approfonditi risultati». Oggi (Il ottobre) dedica una intera pagina. arricchita da una bella :fotografia. a Gianna Man– zini . .Ecco quanto. tra l'altro. scrive Domenico Porzio: « Gla!l– ,1a Manzini, l'autrice de La Sparviera (Mondadori), ha or– mai alle spa!Je quasi un tren– tennio di Ja·voro letterario; un CRONACHE DI POESIA ARRIVI DI BIBLIOTECA Per i tipi de La Nuova Ita– lia Editrice, Firenze. nella col– lana riservata ai pensatori an– tichi e moderni. è uscito il vo– lume « Il concetto dell'arte in Dewey e in Berenson » di Do– menico Pesce, autore di nume– rose altre opere filosofiche. che è una raccolta di saggi sull'e– stetica americana contempora– nea e particolarmente sulla metafisica del naturalismo e dell'empirismo. di cui Dewey e Berenson sono gli estremi. Germano Fontani pubblica presso le Edizioni SIA Bologna Cinque poeti editi da Sch- esile di poesia destinato a ere- role de! tempo edite da Maia. una commedia in un atto in– warz di l\ 1 ilano. due nella col- scere con l'esperienza - degli Siena: 236 pagine comprese le titolata « Kaudiusky ». nella lana « Dialoghi col Poeta» (Ro- anni.. otto di premessa. In mezzo ci quale polemizza intorno al berto zerboni. La fontana de!!e Degli altri tre il Giorda mi sono versi come questi: « Canto problema deU-astrattismo in h ·u t · · di A errante dei pastori - nelJe pittura. L'edftore Gastaldi in tartarug e, 1 us razioni - pare esprima in versi delicati D' eh Milano ha npreso il romanzo ligi Sassu. lire 45 o; Basilio Rea- una più personale linea di mon:agne sp_erse... », « .; e dal titolo « Il trionfo del de- le. Forse il ma-re. con un dise- reggrmento siete fratelli.». su·no » di Nazareno Polari _ <>no di Ercole Pignatelli. lire affetti. con_ ace.enti di commos- ,., Leopardi Calla lontana) e Un- autore di molti volumi in pro- 400) e tre fuori collana (Ra!- sa partecipazwne. garetti forse avevano letto que- sa e in versi - in cui l'amo- faella Del Puglia. A-rcoba!eno. Le poche pagine di cui si 1 lire 500; Stelio Mattioni, La compone la raccolta di Acabren ste pa-rote. re spinge i protagonisti ·uno t Il CRONISTA verso l'altro e l'uno contro dttd perduta, lire 630; Rena O (Lu.ci Casa editrice G. D'arma. l'altro. in una sequenza di ma- Gloria. Pratica di Mare, lire Messina - Firenze) :iniziano * ternità illegittima e di omici- 600). con questi «versi»: « Luci tra di, fino al premio del matrimo- Lo Zerboni. che nel '38 pub- rombre - Per la fitta selva - Avverti:tmo i gentili lettori nio e della pace, in nome del– blicò il primo libro di poesia Ne l'ingrovigllamento - Del che non possiamo, 1>er ovvie la fede. Per le Edizioni della Felce di Modena nella colla– nelle Edizioni della Modernis- più svariato - Foltume del ragioni. rispondere privata- na dedicata al Teatro è stata sima ed ha poi diviso il suo bosco ... ». Sembra di ascoltare mente :tlle richieste di elenchi stampata la commedia in un tempo tra opere di teatro e di quel personaggio che in quetsi di premi e concorsi: i bandi tempo ed un quadro di I!de– poesia. rivela anche in questa <>iorni furoreggia a « Lascia o vengono di volta in volla pub- fonso Rossi. intitolata « La ultima raccolta qualità di fine raddoppia?». Ma almeno il fl- blicati, fatta eccezione per clausola si chiama Saturno•. indagatore dei propri sentimen- losofa-poeta Mariannini ha quelli nei quali la parlccip:t- laboriosa analis· delle profon- ti, velati di nostalgia per le l'aria di scherzare... zlone sia condizionata ad una dità dell'anima e della mente. in una specie di lucida pazzia, cose e le immagini che passano. Lorenzo Calogero vende per tassa di lettura. Inoltre non e della forza di reazione che Certe sue descrizioni romane mille lire le sue numerose Pa- rispondiamo direttamente a co- risulta alla fine vittoriosa. La (« N11rcisi di luglio», «Ponte loro che Inviamo 1,ubblicazionl Editrice A.V.E. di Roma nelJa Risorgimento», « Al mio quar- prose O poesie; essi devono Nuova Collana Teatrale ba e- tiere ») vanno segnalate allo rivolgersi. per un giudizio, ai dito il dramma :n tre atti e amico Ceccarius... titolari delle rubriche relative, sette quadri di Franco Fochi. Venti· le liriche del giovane con disegni di Claudio Cintoli. che risponderanno dalle colon- intitolato «Giuda». che otten- lleale. jntessute di ricordi di ne del giornale. Infine comu- ne nel 1951 il Premio dell'Anno edolescenza colti nel colore del nichiamo che il materiale cli Santo per il Teatro. e nel qua- variato paesaggio. A ventidue . • . qualsiasi genere, inviatoci scn- le il con{litlo intimo del disce- ni, quanti ne ha il poeta, an- , ·, _, : ;.. ~~'!:/ za. esser richiesto non \'iene in polo sciagurato è ampiamente ehe tm gesto, una parola, posso- alcun caso restituito. svolto. AL!li\I no alimentare un verso, un filo -:·Wl_ a,·,·entura 1 lteraria preS""'Oci1è tt wscani tVaEecchi). dal me– irripetibile. fuori da ogni stra- se di luglio fino a pochi gior– da convenzionale e conceden- ni .fa, ha già avuto sedici edi– do sem.pre assai poco alle esi- zioni. « Le ristampe sono av– genze di una affrettata popo- ,·enute "1 ritmo di sei, sette, larilà. La genialità verbale del- otto al mese. Una cose im– la sua prosa. la ri<!chezza delle pressionante. Gli italiani sono annotazioni e la musicalità del andati al mare o ai monti suo periodare banno a ragio- con ques'.o libro di Malaparte ,,e ricordato i nomi della Wool'f nella valigia. E non è finita, e della Mansfleld; ma l'hanno naturnlmm1te ». Dopo aver ri– pure legata ad una qualiJica cordato che nel 1920 lo scrit– di "prezio.;ismo ··, che. data tore aveva pu.bblicato w1 li– come elogio, ha finito. col tem- bretto. La rivolta dei santi po, per esserle di danno. Le maledetti, di cui si accorsero definizioni critiche sono pur- Gobetti e Gramsci. Guglielmo troppo (o per fortuna) sempre Peirce prosegu : « .U pubblico approssimative allorché vengo- ha a,vuto ragio,i , ed ha ra– no spese per un artista vivo. gione. n pubblico. del reso, operante e perciò capace di ha sempre ragione. Non c'è ogni sorpresa». E il Porzio scrittura oggi in Italia più sa– così chiude la sua nota: « Gian- porosa e succose di questa to– na Ma•1zini ha scritto. i.n con- scana di .Malaparte. Tutti noi elusione. un .romanzo destinato che lavoriamo di penna se.m– a durare al di là di ogni moda. briamo, al suo paragone, degli fuori da ogni schema .. -inemici. Malaparte ci me te gran giornata». ~ Goldom e le . sue sedici commedie nuove». !?on;~n commossa par ecipa- Tuttavia, nonostante gli ar– resti io, giunto a Bologna. ~eci un po, di pulizia e mi recai subito al - Re-to del Carli"lo - per trovare Alvaro. Egli m1 venne incontro nella sua te– nuta di semplice fantaccino. ci abbracciammo e 10 lo prega, di venire il giorno dopo a co· !azione con me. Accettò a pat– to che io lo sera stessa 0..!1· dassi a pranzo da lui. Mi disse Ad arricchire ancor più la presentazione orizzontale del periodo teatrale esaminato, la pubblicazione è corredata di numerose riproduzioni fotogra– fiche di scenari. quadri illu– strativi del costume del tem– po. scene ed attori nelle rap– presentazioni di rilievo àelle commedie riportate. Un'opera insomma completa e degna. * G. Gr. che si éra sposato e voleva che io con06cessi la signora, per la quale aveva ingaggiato un ennesimo litigio con suo padre. La moglie, una giovane G h G oologne e di bella presenza, l'a am reene era in stato di avanzata gra– vidanza. e l'appartamentino Di Graham Greene viaggia- aveva tulle le caratteris iche tore. ricordiamo e Viaggio di quei menage messi su alla senza mappa• nella versione ineegna dt « una capanna e il italiana edita qualche anno fa, tuo cuore•· Parlammo di Jet– e di cui avemmo ad occuparci. teratura, Alvaro mi accennò Con un estroso elzeviro in• in fila e ci cucina allo spie– titolato Maledetti e Benede ti do. Sono contento di dire que– (l! Tempo del 12 o:•,,brcl Gu- so: voglio bene e ammiro Ma– gli-elmo Peirce recen:::is ~l"°' lo laparte da anni. Forse perchè ultilno (ultimo in or.dine_di tem-1 lui è toscano ed io sono na– po\ libro di Curzio 1'1a,apartc. poi tano ~,. Il Peirce informa cn<> Maledet- APOLLINARE MA STMO VECCHI Eschilo Ora Mondadori ci presenta, ad un libro di novelle. che quale ventisettesimo numero furono poi pubblicate col ti– della sua Biblioteca Contem- tolo: « La Siepe e rorto •, ,o poranea, Tbe .Lawless Roads gli annunziai imminente la (. Le vie della legge • ). che ri- pubblicazione del mio poemet. _ . sale al 1938 ed è una sorta di to « La Rapsodia di Caporet· Nella beUa Collana mt1tola: reportage sulla situazione re- to •· e li. davanti a sua mo– ta a1 • M11lenm • Emaudt Cl ligiosa del Me sico, anzi - no- glie. mi manifestò quello che offre ~na 1:uova ~ers1one delle ta l'autore con intenzione li- doveva rappresentare uno de– tragedie dt Eschilo a cura d1 mitativa _ olo di una picco- gli a petti più tipici del suo Carlo Carena: una traduzione la parte del Messico. Non è carattere: la difesa scontrosa E dunque un vero e proprio li- gelosa della sua personalità bro di viaggio e ben circoscrit- Egh la sentiva già la sua per– NOVITA' IN lo sembra l'interesse dell'au- sonalità originale e prepotente e voleva }avorare da solo, sen– tore. Ma è ugualmente un li- za contatti con estranei. senza bro pieno di suggestioni: !et- sapere neppure quello che gli terarie prima di tutto. E' un altri facevano. Me lo disse re oconto di viaggio, dì un chiaramente ed io compresi e viaggio effettuato con mezzi di rispettai quel suo orgoglio-o fortuna e in condizioni disa- bisogno di isolamento. DISCOTECA strose; ma è anche una testi- Gli anni che seguirono fu· mon1anza assai più complessa, rono duri per lui e per me. d'un artista e d'un uomo di lo perdetti l'impiego per la Dei ventuno concerti per stenuta dai « London Mozart pianoforte ed orcliestra di Mo- Players •• dire\ti da Harry zart, non meno cii dodici (dal Blech. K. 449 a! K. 503) fur ono co mpo- Carlo Maria Gìu!ini, ormai sti nel triennio 178• 1-86.al tem- giunto alla notorietà interna– po delle Nozze di Figaro, per zionale, è un direttore di gran– tntenderci, e sono di livello de finezza, che offre sempre arti.)tico cosi elevato, pur nel- esecuzioni delicate e vibranti. la loro varietà, che qualunque La sua n!tima fatica. che !a graduatoria sarebbe ingit,sta. •Columbia• ci offre in un Mozart. nello scrivere i snoi 30 cm. ( 33 QCX l02l 5 ). è stata C01l~erti. pensava naturalmente fincisione dei concerti delle a se come esecutore. e qu1nà, Q . . . . td· (poichè durante la sua breve uattro stag10!'1 d, Viva i: un vita ne furono pubblicati so!-i capolavoro _d una fresch_ezza tanto 'quattro). nei manoscritti u~1:a ch,e nchiede. in cJ11 ne egli stendeva con cura la parte d,rige _ l_esecu.zione. rare _doti dell'orchestra ma sovente ac- <h equ1.llbrio e di sens,b,htd. cennava appena quella de! so- Gn.!ini se l'è cavata da par lista. fidando sulla sua memo- suo. a~secondato 'Rerfettamen– na e sulle s,,e facoltà di ,m- te dal! Orchestra d archi « Plu– lharmonia • di Lond-ra: violino solfata: Manoug Parikian; cla– vicembalo: Thurston Dart. provvisazione. Denis Matthews. un giovane pianista inglese del quale o!· tremanica si dice un gran be– ne, si presenta per la prima volta. se non sbaglio. al giu– dizio del pubblico italiano con un microsolco della • Colum– bia • (33 QSX 12020) con t l!llff tP il « Concerto per pianofortP n. 17 in sol• I<. 453. e il « Con– certo per pianoforte n. 25 in do• K 503. Specialmente quP– s(ultimo. quello soprannomi nato •Olimpico•· dà modo al pianhta di sfog~iare le sue qualità. Ed al Matthews non ne mancano. La parte dell'orchestra è so· In un solo disco microsolco la « Voce del Padrone» pre– senta Il tabarro, di Giacomo Puccini. Nonostante la sua mi– nor popolarità rispetto alle al– tre opere pucciniane, li ta– barro, un lavoro che si direb– be precorritore d'una forma di neorealismo del teatro lirico. possiede vagine e melodie di ottima quolità. e tutte le ca– ratteristiche che fanno ama-re la musica di Puccini. Le parti dei tre personagpi principali sono sostenute dal baritono Tito Gobbi (Michele), dalla so- fede. d'un uomo radicato nel- famosa legge fascista n. 2300 la vita e nelle sue mi erie e del 24 dicembre 1925, egli pas– prano Margaret Mas (Giorget- disposto a coglierne e a rive- sò al « Corriere della Sera•; ta) e da! tenore Giacinto Pran- . . . , . . che lasciò subito. però, per– de!!i (Luigi). L'incisione è sta- larne gli aspetti piu _bri:ciant1. chè non poteva sopportare le ta eseguita al Teat.ro dell'Ope- Pur non pe rd e nd0 dt vi st a 10 umili mansioni che gli aveva ra di Roma, d;rettore Vincenzo I scopo del suo viaggio-inchie- assegnate il senatore Alberti: Bellezza. Il disco è segnato sta, l'autore offre un quadro ni, e staf::Jilitosi a Roma, suoi QALP 10151. di notevoli dimensioni della o tilità e violenze, anche fis1· Venendo a! jazz, ecco che la vita del paese e dd uoi abi- che. di ogni genere prima di c l b · · pr t affermarsi. ~ o um ,a• e•. . ese 1n a una tanti, sicchè il libro assume Ed ecco un altro tratto stu· importante nay,ta: ne la serie il rilievo d'un documento assai pefacente del carattere di Al· « clef •, la. « rista1npa,, dei 13 . . , . . dischi da 25 cm. ·contenenti le p1u vasto, d un impegno più varo: ra..ssoluta intransigenza Jam Sessions • Jazz at the Phi- intero. li libro pone in luce la davanti alla sua coscienza e lharmonic••. con la supervisio- resistenza religiosa del paese al suo ?r~oglio. di artista. ne di Norman Gran.z. in soli nell'epoca, là dove, sebbene le Quanti m Italia. aveodo mo- 7 d. h. d 3~• E · e r 1 • t· 1 . • r 1 ghe ed un figho, e avendo ,se , a e'.". eco 1 ,to_1 egg1 . an ,_re 1gio~e o sero a - avuta la fortuna di entrare nel della nuova_ sene: volume P;i- !ora m pieno \'!gore, la fede «Corriere•· il più autorevole mo, How Htgh the Moon (prm- 1serba,·a la ua piena vitalità e il più solido giornale ita– cipali esecutori: Buck Clayton. presso gh strati più umili del- liano, avrebbe rinunciato alla Flip Phil!ips, C~ieman Haw- la popolazione; nello stesso sic!-'rez~a del. pane .. solo per– knl.$, Willie Smith): voi. se- tempo l'autore denunzia le che nei pr1m1 tempi gh erano condo. Jazz by the Masters . . . . . . . . tate assegnate modeste man– (Charlie Pa·rker, Lester Young, co nd 'z,om di miseria in cui sioni di archivista? Dizzy Gi!!espie, Mel Powell): viene mantenute! il popolo, do- Alvaro lo fece senza esit~re voi. terzo, Personality Jazz lo rosa situazione cui fa trì. un istan~e. buttando allo .sb_a– (Les Paul. Illinois Jacquet. J. dente riscontro il benessere dei ragho se e la sua famiglia. J. Johmon, Nat 'King' Cole): pochi che detengono il potere Non tollerava che alcuno non voi. quarto, Jamming with the O sono favoriti da personali s1 accorgess~ del suo valore. Greats (Buddy Rie/i): vol. ! ·t Il l'b 1 Tale era 1uomo che la m?r- . . or une. 1 ro co 1 , ma gra- te ha rapito mentre era neilo quinto, Concert Contrast (Bill do le limitaziom dell'autore. · d l f . . Harris, Ray Brown)· ~ol. sesto. . . . . . me ezza e e sue ?rze. quan Mìdnight Jazz al càrnegie Hall riesce m \'enta un ritratto su!- do. la ~odesta ~a sicura _tran– (Jo Jcmes): ~ol. settimo, A cientemente compiuto e indub1- ou,_lhta econo~1ca c01;qu1~tata Date with the Great (Ray El- labilmente efficace del paese. fattcosame;1te in tre~tanni di dridge). d'un angolo del mondo socia!- ~av~ro. gh anebb~ù pe;messo La serie è segnata 33CX mente tra i più tri ti e de o- a~ric~~~;:rfa c:~tf; le~!r:'t~r: 10032-33-34-35-36-37. lati. di a tre opere insigni. f:DI ON G. G. FRANCESCO PERRI

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