la Fiera Letteraria - XI - n. 23 - 3 giugno 1956
Domenica 3 giugno 1956 LA FIERA LETTERARIA Pag 'l GALJLJER][A DJEGJLJ[ SCRXT.TORI § TR ANI[JE R I * AR FRA RO 1A 1 TICISMO E REALISMO * · Uno spunto critico sull'interprete di un'epoca * Del suo tempo conobbe tutto, sapeva tutto, per istinto per meravigliosa congenialità di capire e di soffrire )(-. di BO~A , 1 E~'.l'UHA 'I'ECCHI Premelt,, che sono un ammiratore di Helne. Che per me Heine era nella gio\·inezza. ed è anche oggi. un grande poeta Egli fu sopratutto poeta. anche nella pro– sa. Fu poeta perfino nelle contraddizioni stri~ de'nti, di pens~erq e d'an:me. che certo non m~carono in lui. on sono per rint~rpre– taz.1one. come è stato fatto. di un Enrico Heipe « poeta delrannonla ». on sono nep– pure completamente d'accordo con coloro che son portati< ed in Germania oggi. come si ea. anche fuori dei circoli più o meno ancora venati di antisemitismo, una forte tendenza in tal senso c'è) a sostituire alla Yecchla tria– de: Goethe Schiller Helne. la nuova: Goethe Holdelln Monke. nono.stante la grande am– mirazione per il secondo e un mio persona– le particolarf~imo amore per n terzo. Heine e Schiller stanno benissimo. anche oggi, dopo G~the, 1:isime. con HOlderlin e MOrike, nei pnmiss1m1 1)(\511 della poesia t<idesca di tutu i tempi; e penso che anche per Schiller arti– sta e poeta. specie nel dramma. oltrechè me– rn,·:ghoso saggista. non ci si debba far pren– der dalla mania della degradazione. Quel che ,·oglio «raccontare» è l'esperien– za personale. che ho fatto rileggendo Heine dopo la seconda guerra mondiale, passato il gran temporale delrantisemilismo. Vole\·o rileggere Heme nella nuo\'a atmo– sfera. cercando da parte dl uno che all'ant1- sernitismo non ha certo mai aderito, 1 se~i dell'antico consenso di un'imperitura gran– de:zza di poeta. on iui deluso: i segni. di quelli più sicu– ri' e Indelebili. c'erano. Del genio IX)et!co d! Heit.e. del .iUO estro. non si poteva dub1~a:e. la non tutto era oro a diciotto carati. rome io speravo di ritrovare. Perchè qunlche cosa non corrispondeva più agli entusiasmi che aveva avuto nella giovinezza? A quegli en– tusiasmi che sulle tracce di un Carducci, un Fogazzaro (Carducci e Fogazza~o. per citare riue appassionati lettori di Heine. cosi diver 01 !) mi a,·evano inebriato leggendo i « canli » e le pro.se di Heine? Mi si presento allora un piccola probl~ma. che non ho risolto. Ci sono poeti. interpreti magnifici e fortunati della loro epoca. di tut– te Je sue luci e le sue ombre. anche di tutte le sue contraddizioni. che sembrano legati in- leramente al tempo che fu loro. Ci sono altri poeti che. pur interpretando (e come fare di\·ersament.e)? Il loro tempo, ,·anno oltre. sembrano attaccati e insieme st.accatt dalla età in cui ,·fs.<:ero. Non essere. per un verso o per l'altro. en– tro il proprio tempo. specie per un poetà. è impossibile: sarebbe. come ha delto un ce– lebre filosofo. ,·o!er uscire dalla propria pelle. E Heine fu immerso fino al collo nella sua epoca. Come del rest.o cse un paragone simi– le fo.sse possibile) lo stesso Dante. Heine fu un poeta engagé. come piace oggi: nella po– litica. nelle questioni sociali. nelle polemiche, a cavaliere fra due confini. Germania e Fran– cia ecc. E fu un bene, solt,, molti aspetti, che fosse cosi per la sua poesia. Ma se si fa il paragone con altri poeti, st ,·edrà la differenza. Leggendo Shakespeare ( e ]asciando st~re Dante), si pensa meno al– l'epoca in cui \'l5.Se e più a pensieri. a imma– gmi. a lllummazioni che corrispondono ai va– lori eterni della poesia e che sembrano ~en– za tempo. Cosi anche credo succeda. ln cam– Pi diversi, per Tolstoi (che, sia detto tra pa– rentesi. detestava Shakespeare); ma anche. seguendo l'opera di Hòlderlin e perfino di Baudelalre. si ha l'impressione di un legame ntrepoca e !nsieme di un distacco. di una li– bertà che ,·a oltre l'età ln cui scrissero. Non che in Heine mancassero l valori della poesia (non sarebbe stato un poeta), ma si ha l'impressione. leggendolo oggi. che qual– che cosa nella sua opera sia troppo attaccata ai gusti. ai modi di pensare e di sentire. alla maniera di essere tristi e di ridere o di irri– dere. perfino alla maniera di vestire e di cam_ minare. di far all'amore. di andar at t.eatro rhe furono del suo tempo. E del suo tempo Helne conobbe tutto. sapeva tutto. per lstln– to. per congenialità, per mera\"igllosa intel– ligenza dl capire ed! soffrire: l'ave,,a nel Ean. gue caldo <benchè fosse un nordico. un tede– sco. ma della Renania): un sangue dolce eù amaro insieme. le cui gocce avevano una na– tura assai composita. Quel!o stare in bilico fra romanticismo e realisnio. quel biso~no di credere negli Ideali e poi subito di irrlderil. per poi ritornare a crederci o a far flnta di crederci (sincero nella fede e ~incero nella negazione): quel desiderio d'amore per gli aitri e poi lo scoppio improvviso detrodto; ARRIGO HJ::INE quello scherno apert,, sino al lazzo per poi tornare all'amicizia e all'amore. il desiderio d1 esser fedele all'amicizia e all'amore ... tut– t\J questo era caratteristico in un tempo di tipica transizione: dall'idealismo al positivi– smo. dalla borghesia al proletariato. dal me– stieri indi\·iduali alla industrializzazione. Ma la cosa più importante è che di tutte que-sti passa.,.gi e contraddizioni non solo Heine aveva perfetta e lucida coscienza ma ne conosceva. in anticipo, per ciò che riguar– da l'arte. gli effetti: sapeva che quei mocii di trascorrere dalla malinconia allo scherno per poi magari ritornare al!a malinconrn. quel modo di passara dal soimo alla re,ltà per poi magar. torna al primo o. mesi;lic.a un·m– certezza dolorosa e ironica fra I due. ma :-::em– pre sofirendo, anche ne!la risat~\. sarebbero t-ena dubbio «piaciuti»: perlino quel rivo!– tar.si RIIR propria epoca e schernirla, ferlr- las!:e~~a~i.bite un parad~so, direi clu/ Enrico Heine ebbe !a grande fortuna-sfortu– na d·essere un interprete troppo bra,·o. trop– po intelh~ente. quasi troppo geniale deila slia epoca. Non c'è una limitazione: .e piuttosto un ruo– do di cercar di capirlo: spécie ripensando al– la fortuna enom1e (mai più avuta da alcwi poeta tedescv) che egli ebbe in Italia: con quel rimbatto. ne!la .secònda metà deir800. delrimrungine e parigina» di He!ne ecome è noto, vi~c per venticinque anni n Parigi) e poi. agli inizi del ·900. con risalire più diret– tamente alle fonti, a un Heme t:desco. Non vuol es.sere una limitazione in senso ,·ero ~ prcprio; e so anche che non 'è una ide~ nuova: nè ~reg:rina_ Vorrebbe e&-,er .sol– tanto un piccolo spunto crltlco per un la\o~·o più Ampio su Heme. mettendo m valore puei che c·è d'impunto neHa schiettezza della tua poesia. ma distingurndo!o da quel clie può es.scr meno duraturo. BONAVE1'T RA TECCHI ., «SE ORA COMISCIA UNA SUOVA LETTERATURA ... » * Nelclimastorico drlla''Giovane Germania,, * dl GIOVA.,'.\lJ ì\'ECCO Nel 1815 ,·enne tondata la ,·erro il 1850. La denominazlone rito e &i rirolve. SOSanZialroen– Deutsche Burschenschaft l a&o- r Giovane Germania 1 .si era te. i.n una specie eh panteismo ciazione degli studenti tedeschi) modellata su quelle aIHni _di Spmoziano c.he glonhchi tan:.o che ao\·e,a perreguire flnali.a «Gio,ane Italia» fl830>. rG1~ J"elemenoofLSlCO quanto quel!o patriottiche e nazwnali. Già \·ane Europa» t 1834,, creat.a da spln uale. Ecco. m propos1ro nel 1919. pero, quella corpora- Giu<.eppe MazzinJ. 11 mo,•imen- una confessione del He.ne_stes.– z.ione stuoentesca \·enha sop- to letterario del1a giovane Ger- oo: « Io non appartengo. alla ~a.– pressa con una ordinanza del mania vhe nella tempene cul- te_gorladi quei mater1ai1s,t1tee Eundestang (Dieta della con- turale dell'epoca e si nutre. dt- danno forma_corJX)rett. al~o El>-– federaz.ione germanica,. Il gretr re"tarrente o indirettamente. r1 o: prefensco re.sutulre a... to ss:,~rltoreaz1onar10 delle au- delle ·c.ee che animano conce- corpi 11loro sp1rito; 10 torno a torità del tempo si ,·olse persi- zion1 politiche a tipo individua- ~pir1tuallu.are i corpi. a santi– no contro i 'l'urnt:ereine lSocie- listico CliberalismoJ o a sfondo flcarll: non. appartengo agll tà ginnastiche) che sorsero coi1etti\·i.6tico (democrazia). OJ>-atei .negatori: so:10 uno che di- man mano con intenti analo- ~ure soc10logiche o « socia!etl- ce di s1.! 1. . . ghi a quelli delle Bur:1ehen- che». come Wl tempo si disse- Con 1accentu8:7-1oned~ Q~lla whaften. la quali ripullularono ro 1n Germania (la quest.one che fu detta e Iemanclpaz:one in tutta la Germania. Pur a- femminile. la questione a:!Sua- o riabilitazione della ca.me •· vendo tendenza ad un patriotr le. ecc.L Propr;o la JX)SlZJOn~ propugnata dal saI1SJ.mom5:IDO. tismo che rasentava spesso li personale dei diversi « gio\·an~ si riafferma anccra di prn 11 nazionalismo tali associaz1ow Tedeschi » di fronte a questi ~o.so del terreno e della unma– furono comb.attute dalle auto- problemi dell'md1nzzo vanò di nenza. ln quanto a11a tradiz:.~ rita che Eecondarono. tn,·ece, screziate note soggetth·e lo ne si3: goethiana sia romant:.ca l'atteggiamento qu.letis:a ed a- sfondo comune del movimento. 51 puo dire che non. \.enn~ del patico di quelll che saranno poi Lo Junges Deutschland reagi tu· to spezzata dal rl\Ol~on~- chiamati Biedermeier. tanto alla cosiddetta Kunst- rlsmo .dei ~wr:ana Ted~ltt. Aà- Dal punto di ,·\sta della cui- schule mstaurata da Goethe cunl di - per esemp,o He>- tura è, tut.la\ ·ia. note,·ole il fat- <vale a dire aJrmdlrizzo che ne - f~1vano, 1niath, C?Ol n– to che il ,·ago spin..o di oppo- coil.SJ. ,dera. il mondo artistico trattarsi e atten~are .a&,.L le. slzione che burschenschaften e una trasI1guraz1one del man.do loro programmatlc~ a1.\ersio: Vereine nutrivano contro la po- reale e non tollera ..qwnd.i, 1:10- al grande poeta e 8.1 rappDi:er lizia e la censura costituì in trus.. one di elemenu estranei - tanti del romanucismo. a tra certo qual modo. il presuppo5to politica. sociologia, etc. - se parte due don_ne < Bettina Bren– storlco del Junge Deutschland. non nella forma estetica in cui tano von Amtm e Rahel Vamt - · la fantasia li traspone! quan- hagen). ehe s1 erano accosta e Ne! 1834 Ludoll.un!Wienbslaràg, diii_-to al romanticismo che tende- tanto au·autore del f.au.st , quan– bero docente ali '~r t _ S h 1 t d to a.i cortfei romanuc1. cerca– Kiel. pubblico u_noscritto! Ae- '~ con la sua en sue t _.a rono ora di trasmettere ai nuo– sthetische Feldzùge dem 1ungen e, adere dalla sfera _della 'ita ,•i letterati l'eredita lasciata Deutscl1land gewutmet - Can1- quotidiana. Helne chiama Goe- dall'uno e dagli altri pagne estetiche dedicate alla th e uno Zeitabl~hnung~ee1!!• Tutto ciò contribui ~Ila na~u– gio, !lne Ge:mania - nell~ qua- un [e~~- ~ 1 ~· s~ !t{a~~ a_ ~ ra com~ · t.a e screziata di que– le si legge, an<?.!ra ile ~hre, le ~nto poeta _ dalle cure e sto mo\ 1 mento. C1 volle, appun– seguentl co~deraz oru ~pra dalle assioni che sono trop- to. l'ordinanza _del . dicemb:e la letteratur~. « Essa non e tra- le fte alle vicissitudini del- 1835. col suo _g1UdlZ10 somma– stullo di bell1.ingegni. un iru;o- ra cJnaca La nuova gioventu rio_di r1pron1zione di tutto rm– cente trattenimento e _una ~- cond..,ll.!lasia la resunta indil- dlnzzo. perche i rappresentant.:. elle_occupazione della_tundm~ 1- fereii'za ollmpicf del grande dello Junges Deut.chland. d.:ve– natlnt. po1che. lo s_pir1 ?b.lee e- scrittore francoforte.se di fron- nissero co~apevoli della ~ca– poca che donuna to\'1S1 1 so- r nim ti li • . • sionale comunanza di certi lo– pra tutte le menti, afferra. l_a t~~[li 1 toa~:~ ro~~ti~ v~ 1 :~ ~ ro mtenti. Pr<?prio in seguito mano dello scr_ittore e scrne gni irreali e immaginari. Es.sa alla indiscrtm.1na.a condanna nel Ilbro della , ita col bt:onzeo esalta il re.sente nella sua con- furono coDSlderati GtoLan, Te-– stile della storia•· Prescmden- _ P - . d . deschi molteplic; letterati qua.– do dall'enfasi di queste frasi, è creta e.3pre~one storica. e esi- ll H 1 . h H - • L d ~ .. Hò - necessario richiamare I'attenzio- ge la par~1pazione dello .scrit- ne. ~~ich ~:i~. ~~igou~ ne sulle parole Junges Deut- ~~~al~r;~t /~~~~"i~tt!' :; 1 r. kow, Ludo!! Wienbarg. Toeo- ~~:{g'~~ri~~~~~fli~~tl~~o~ ticr I "g;:~, Te~e~chi amhano ~~~~~artirC:tr~}~r~u~d Ludolf Wien.bsrg. ~~ ebbero cl run~r gcnu_ar mense en, Gu ta,: Kuhne. Georg Herweg. grande fortuna perche designa- uomllll del proprio tempo. Robe Ed P li . h A - rono. in .seguito. tut~o il perio- La mol1a che solnllecitala loro gust r~orrllla~ tz.vo: ~!tersi~– do dell• letteratura tedesca che Weltansc_hauung . sen._<opro- be ,·a all'incirca dal 1830. C Rivolu- ~ressivo e im~miata ~e~lhbera- Qu:S~~-Gegenwartmen~hen si zione franccfe del lughol o dal- h~O:- Su~es fnato a adprf" propone,·aqo tutti di esercitare. la morte di Goethe (!832) fin g::ar;;o~: s~;i1/'1 8 • 1:~~luop~ c~I Jo_roscr.iL:I sug!!"5tiOni 6Ul- --------------------------------------------------------------------------- dello spinto umano verso la co- l ambiente in cw \l\e\ano. ~ scienza d~lla libertà». e .solle- loro .Partec1~~1one alla nta cita:o dagli an-enlmentl politi- pubbhta dme,a attuarsi i;o– ci contemporanei Uo scontento pra_ttutto med.i8:llte..ta stampa lasciato dalrassetto europeo sta- ~r1~ca. D1.qw . un llltensa at– billto nel congresso di Vienna. thità P~_bhcist1ca a ba..«! d.: e J',mpulso a liberi gm·erni lm- saggi, ar.1co!L trafiletti. spes. presso dalla Ri\'oluzione di lu- S? di n_atur~ umonsuca.. sa 1- glio in Francia>, il movlmento nca e polem1ca. Propno. q~e5ta liberale si dl!fuse anche ln Ger- letteratura alacre e spigliata. mania.. A proposito del libera- c_he_de\e tener conto della n– lismo un letterato tedesco del- 'a hngua cor~te e finanche l'epoca fa questa o.sservazione: popolaresca_ diede un grande JL~Jl~~ENSO SllJCCE·SSO D~L JPR.OSb'\.'Jl,,((J>RE * AD.BIGO HEI~E GIOR~ALISTA Gli anni fra il 1832 e il 1848 furono i lliù Jwnlnosi della vita di Heine. Lwnlnosi e belli quanto bui furono quelli suc– du ti alla catastrofe della Mo– narchia di Juglio. Non solo l'at– mosfera brl!lan e e spregiudi– cata degli ambienti letterari a1 cui centro si t.rovava George Sand. Marie Don·al, M.me di Agoult. si aprirono alla sua re– putazione. Si schiusero altresl ! battenti della casa del po– tent<i Barone de Rotschild. e. <se dobbiamo credere alle con– troversie in cui lo stesso Heme si troiò coinrnl,o dopo il 1848) i gabinetti del Ministero degli Esteri negli otto anni 10 cm ,·j regnò ininterro~tamente Gulzot. La voee pubblica negli anni successivi al crollo di G.uizot Jo accusò di essere sla– to agli stipendi del i\.Ilnlslro degli Esteri come lnforma:ore politico. Le ragazze scrridevano al bell'Apollo tedesco e le bas– bleus applaudivano l su o i schioccanti sarcasmi. Ne 11e tardive Gestà.ndnisse, scritte nel periodo ln cui la paralisi p;Oj::"f'ssh·alo inchioda\·a so– pra-un Jetto di sofferenze cru– deli. Heine scr:sse di essersi creduto. in ce:-t1 1nomenti un autentico :vtessia terrestre. E con:P Messia di a\·er in– :rapreso la rederwone di mol– te pentite e n<>!l pentite ~1ad• da lene. Le Gestan.dnisse appartengo– no agh anni deilo spasmodico deJ!ino. Im ece le corrispon– denze raccolte sotto i titoli <il FranzòslSche Zustand, di Lu– tetta. im•iate alla Allgemeine Zeltung dal 1834 al 1848eflon· dar.o aa ~e un get~o .continuo di gioiosa spuma. Parigi e agli oc~hJ di Heine. un repertorio inesorabile di emozioni. uno sfilamento tncessant<i di ap– passionate novità e spesoo un·opèra comique in moltlssi• mi quadri " scene di cui gh:ot– Usslr.;a la sua ven'a wnor1sta. Lutetia è un poliorama del– la vita d! Parigi In quel tem– po. Un poliorama in cui si confondono arte. letteratura. i:oli•.ica. moda, costume in una sorta di prisma esilarato e benern!mente trasfigurato. Ad Hetne, sospettato e ,•igilato dalla politica di Metternich. che 5tende,·a anche sulla ~rus- 6,;.a le sue ramificaziom. la Francia del 1831. <quando var– cò 11 Reno) la Francja ancora inondata del « sole di luglio». la Francia subbollente di agi– taz:o" di cortei. di momen– tane<' occupazioni dell'Hotel de Ville. di cerimonie. e funerali politici non ,«!mpre contenuti dagli sfilamenti della Guar<ila nazionale, era apparsa la ter– ra promessa della J,bertà. Il poeta del futuro Atta Troll non era certo tenero del e durrepedant1sches Volk » di oltre Reno. che. secondo la sua beffarda espreSSJone. pa– re,·a a,•ere Inghiottito il ba- La sua satira è un t,ento 9ue, tria talora rot,escia e frl:::arate abbatte l cl1,e tal,wa sflora e ravviva Il san• pnssontl come una micldiole b,wa stone con il quale i suoi pa– droni lo a,·evano battuto. Quella libertà senza risern,. quelle arterie illunlin~te fino all'alba. quella ag1taz10ne in– cessante di oplnio1ù e di par– titi. di utopie e di programmi ct·an·enire. quella scapigliata atmosfera· cti cancan e di pa– thos romantico sparpagliante– si per teatri. rivis .. e. pranzi letterari. ,·eglJoni in costume. inebria\'ar~o alcoolica.mente la sua sensibilità. Ed in Lutetia sono pa&ate in rassegna. co– me forse in nessun alno libro documentario del tempo, i ri– flussi dell'oratoria parlamen– tare. le lotte del gruppi di maggioranza polarizzati. in~or– no a Th1ers ed a Gu,zot, .1 Yolubill entusiasmi delle « pri– me» teatrali d( Hugo. Oumas. George Sand. le coalizio1li de– gli interessi creati attorno al C:onsen·atoire od al Grande Opera. Quale corrispondente da Parigi ebbe In quegli a:,ni la Allgemeine Zeltung ! In que– sti art.icoli 1 an ertono 1 bat– tli accelerati della grande ca– pitale. e si intravede il cale.– doscopio dei suoi umori. ,·1 ~ stagliano come in litografie co– lorate le celebrlta del :eaipo. il Re Luigi Filippo. con la sua destra ambigua ragion m sta– to GuizoL • il grande :1:irlta– nO » paragonato da He1ne a:– J'obelisco di Luxor 1,.:e: .a sua immota permanenza ai p'JLt1 .. !'anticamera sempre nt.a del Barone de Rotschild e L:zst e Spontinl. e Hugo e Dum,u, e Rossmi, e Mayerbeer. Ecco un ritratto magistral– mente schizzato di Lu1g1 Fl– llppo: « Plu si spia da , lcino la persona di Luigi Filippo e si indagano coi propri occhi gli Impulsi motori del suo a– gire. tanto plu ci si equl\oca sui mou,•i delle sue dec1slom. delle sue riposte tntenz1oni. Alla scuola degli uomini della Rirn!uzlone. egli ha apprcw q u e 11a moderna scaltreaa, quel gesu1.ismo politico r.e. quale assai spesso I Giacob,:, superarono gli scolari di Lo;-c– la A queste ma€Slrie si scmma uri teso~o .dl eredi taria art~ dissimulatrice. la tradiz:one del suoi antepas~ati re di Francia at1tichi figli de 11 ·1 Chiesa I quali, quanto piu de• gli altri Sonam spruzzati del sacro olio di Reillls, tanw p:u so:nigliano a rn!pi anzlch? > leoni, e rirela\'ano il carat ~re più o meno sacerdotale». Alla simulazione erew:arla oi associa In Luigi F1bppo una disposizione spontanea, cosi è * cli LORENZO GIUSSO Helne è un ven lo frizzante che talora sfiora e ravviva ·11san• gue. ma talora rovescia e a.b– batte i passanti come la più micidiale bora. essuna delle celebnta p,ù risplendenti della Monarchia di luglio ne e...c::ce del tutto Indenne. neppure V. Hugo, neppure Alexandre Du– mas. neppure Berlioz. pres-.<ochè impo.ssiblle. altra- raie di Lione sono li primo ,·erso Il suo spesso e grasso in- grande saggio di lotta di clas– Yolucro, attra,·er~o la sua car- se net 1834 e il socialisno dei nosità ridente indo\·lnare 1 teorizzanti falansteri di Saint– suoi pensieri. Ma seppure fos- . Slmon vi anùclpa la sistema– se dato penetrare con lo sguar· tica teoretica del Ma11t/esto do nel cuore del Re. poco si dei comunisti di Marx ed En– sarebbe a\'anzaU. poichè sim- gels che pure. emigrano in patle e antipatie riguardo alle Francia. Quegli ultimi anni .:ersone non sono il principio tra il '30 ed il '48 vedono ar– determinante del suo agire. ri,·are a l-'arigi Gioberti e Egli obbed15ce solo alla forza MP., ini. Wagner e Mickiewicz. delle cose. alla Necessità. Egli Parigi è r internazionale. R.(-1 respinge da se ogni eccitabili- sin! e DonizeW dominano i tà indi,·lduale: egli è duro con teatri detrOpera. Causln si fa sè s1esso: egll è un re « ob- dlrnlgatore della filosofia 1- biettirn •· deallsla tede:>,a di' H e g e I e SI dice che Guizot gli ,·ada Schelllng. SaintrSimon. Fou– più a genio di Tolers, perche rier. Loui Blanc pianificano gode una certa impopo1'\?":~à la socie.È\ futura. Beetho,·en. che piace al Re. Ma la tem;,e- Weber, Lizst, dividono g]1 ap– ra puritana. il latente org(\- plausi del Conservatorio. gli gllo. li tono dottrinario e cat.- emigrati spagnoli. italla1li. IJ<>– tedratlco. l' angolo.sa e cah'ln·- 1ae!hi costituiscono comitati stica Indole di Gulzot non PO-'· per la hbera!llone delle loro sono agire fa\·ore\·otmente sul patrie oppre~se. un rasto pal– Re. In TI1iers s1mba'te In ca• pito di solidarietà unisce tra ratteristlche opposte. in uu·'.r- loro gli umiliati e gli oflesl refrenata Impetuosità. ln un delle nobili cause. una sorta umore bollente. ln una fran- di pattiottlsmo ln:ernazionale chezza che contrasta qut1si L1- e rU patronato accordato ai solentemente con Je compelen- perseguaati <lei genio e della ti cur,·i!lnee. politica costituiscono Intorno Lutet,a è uno splendido do– cumentario. Se manca.ssero a?• tre ·estunoalan:ze dello straor– dinario rigoglio Intellettuale t sociale della Monarchia di Lu– glio. Lutetfa costituirebbe gla una validissima pezza d'ap– poggio. Alla grantà compas– sata della Restaurazione, al sonnolento e su5Sultante. Bie· dermayer, che secondo Sten– dhal , ede,·a I g,o,·aaolti 1m• pallld!re d·tn,·ldla al solo ptc;– nm1ciare il nome di Napoleo– ne. e che tro\·a la sua espres– s,one simbolica i1e1 pro agoni• sta maschile di Armance - ruomo che Il conformismo ha addirittura fatto Incapace ul– ramore - succede un·ebbrezza di libertà e brillante scapi– gliatura. Letteratura. arti. al• teg-; 1 amenti del pensiero poli– tico-sociale godono un'llllffi'ta– ta liberta di espansione. Capi aie delie arti. Parigi è 1n questi anni. altresi la capi· tale di tutte le città del sole e di tulle le speranti oahnee– nesl. s, i:otrebbe anenturare che ,n quegli anni sono matu– rati tut.l I programmi no,·ato– ri che poi troveranno nel XX secolo la loro i:arziale o to– tale reallzza.,,;one. Tutte Je te– cniche politiche v1 sono ab– bozzat<i. Le insurrezioni ope- alla Parigi di allora un caratr tere di una fuclna In perpe– tua combustione, di grande arsenale di tuL.e le Idee e di tutte le iniziati\·e. L·eco. re– norme rombo opero..«>deiJ'Eu– ropa di allora si trasmette a queste pagine di Lutetla, La penna di Helne folleggia e spumeggia. Ritratti parla– mentari politici - di Lu1g1 Fl– hppo e dei principi suoi figli, di Rolschild del «dottrinari• della monarchia di un tempo schlzzi. - e prime teatrall e stagioni di concerti. e Lizst. trlon!an e e on,·olgente. Ne&– suno ne ha forse trasnes..co una più india\'olata istanta– nea di quella con._..,gnata in queste righe; • Ed eccolo. Il grande agi– la tçre. Il nostro. Franz Lizst. Il ca,·al!ere errante di tutti gli ordini possibili: eccolo il con– sigliere di oorte degli Hollen– zollem, Il dottore In filosofia e Il dottore magico della mus!– ca; il nuovo Faurt: - è qui 11 JJ'Oderno Omero. che Ger– mania. Ungheria e F'ranc!a queste grandi naz:oni. si dl– spulano come loro c.ttadiao, 11,entre il cantore detrI!iade non era disputato che da sette piccole ci~tà <il provmcla! Ec• colo qua. li folle bellissimo, brutto misterioso. fatale ed a. postutto assai fanciullesco h• gllo del suo secolo, il gigante• sco nano. l'Orlando furioso .:on sciabola d'onore ungherese::• Lutetia è come una rassegna di\ertita di spettacolari ceic.• bt'ità; enlro cui scorre wi br.lJ inlnterrot o. il brulichio e ra. gitazione di una grande caµ tale abbandonata a tutte le ebberezze della libertà. Helae possiede il segreto di questi sibili sarcastici. incapaci di arretrare da,·anti alle più assordanti reputazioni. Non tutti questi schizzi sono im– prontati a be.nerolenza come quello di Lizst: Assai malcon– cio a queste, cronache parigice esce. ad esempio. Spontini. U « quale non sa adattarsi a con– vincersi di essere morto. e che il bastone di maresciallo è da tempo trapqssalo nelle mani ~i Milyerb.eer. La salirà di Quando ci si chiede il perché dell'immenso successo . dello Heine pro~atore; quando si constata 1·immenso ru,·ario cor– rente fra la sua prosa. così agile. frizzante e policroma. e quella ancora cosl togata ed aulica in cui Goethe redigeva la sua D!chtung u11aWagrl1eit o Shiller i suOi Geisterseher, la causa prossima ne è in' que– sta fu~ione di serto e d1 {aceto tn questo scendere dal cielo In terra. in questo cambio di am– biente. La. frequentazione di ~ersonaggi aulici a Weimar o di profcs...c;ori a Jena non pesa di tara indifferente sugli scrit– tori che avevano quatanta o cinquanta anni di ~iù. WILHELM e Tanto. il critico ~iù sottile ~na~~;::~n~d~~~o~~~e~~ag~~~: Goethe parla elfellivamen- quanto U lettore 0rdi nario del- lo Junges Deutschland un gran– te dall' alfo di un Posta- le gazzette de,·e tracciare un~ de impulso. « I giornali - dice ment, Schiller deve pure ri- l~ea di separ~one tra libera Heine - sono le nostre fortez... guardi .a~ S':',Oi collegni d~Ja lr.sn !o e sernlts,no., repub?lica- ze ». Proprio ai Giot·ani Tede– vm, erota di Jena. In He1ne. nesimo e autocrazra. Quali che schi deve essere ascritto il me– ln contatto coi giornalisti del siano le sfumature._ que ste . tln- rito d'aver promosso quello stl– Globe e· con I redattori dena te fo nd amentah non si dissimu- le fluido. spedito. conciso. ner– Revue des peux n~ondes ~~- lano. 1n ness_un_punto. esse co- voso e scattoso che è una ca– mettono I_! linguaggio I.o SP)ri- stlt~lscono I uruco grande con- raLterstica della scrittura an- to gll abiti mentali di un al- tras,o ne/la politica ... Il parti_to tiaccademica e ln un certo sen– tra società. ~me .la 5'?Cie;àhberale e quello ?~e conc;wo- so. antiletterai-ia dei quotidia– de~la ~anarchia ~ _1ugh?, _10 na il carattere poht1~0 dell epo- ni e di molte riviste con:em?> cm un allu,•ione di. llber~ ~: ca mod7rna, °:1.entr711 c~l det- ranei. Quegli scrittori mostra– va~e~·a le strade, 1 ca!fe. ~.1 to partll.o .sen lle 51 muo\~ an- rono una giovanile compiacen– ufllc1 e~ un ~lin?,a ins ~rez.ia :- cora oosta~almente sotto 11 .ca- za della scapestrata frh·olezza. nale eccitava ìl hnguag1no del rntterlstlco unpulso del me~ioe- del corrivo edoni&no e delia g:ornal!stl e degli ora ton IJ<>- ,o•· Queste. parole .<che 'aga- spregiudicatezza morale A tale litici. Dalle F:anzosiclle Zu- mente rlspe~c~a!'o 11 credo po- tendenza dobbiamo. almeno par– ,tande a Lutet,a. dalle pagm<; llllco del G ,ovan, Tede.eh,) so- zialmente, u bene e li male dJ. dedlca!e a « Ludw1g Borne • a1 no_di Wolfgang Men:ze! <1798- quello che fu detto Il « Kecker Relsebilder. e alla Germarua 1813) autore. fra I altro. di _una Gei t der FrelheiL • ,·aie a di– e al Die Roùantische Schule Deutsche Literatur. mcm Iope- re il « petulante spirito della si stende una ininterrotta. con- ra di. Goethe \'.lene attaccata Ubertà».· tinUlt.à il cui filo 'conduttore è con nolenza. Il Menzel di,-enne Malgrado questo atteggia,. la pratica d1 qu_estoest1X>So ed poi un transfuga. ." non ebbe mento di critica ironica e bm– estuosn stile g1ornahstico. Il sc~upolo di denunciare i mem- china che ri\·ela nei Giovani giornalismo fu_ la reallzzazlo- bn . del Jungcs Deut_schland. Tede.clii la sicurezza e la sprez– ne, per Heme. d1 quella roman- pro,ocand? nel _l835, 11 decre- zalura dell'uomo di mondo. pro– tu;che Ironie teorizzata da F'. to con _cui Ja Dieta_ della co:1- vato ed esperto. che piega ,·er– Schlegel e da Tieck - di quel- f~deraz1one. germaruca '!eta, a so lo scetticiSlflo O magari ,-erso la Ironie che. secondo loro. do- a, « Glm a':' Tedeschi• qual un- li cinismo, non si può negare Y~\'~ amalgama-:e suprema se- que attlntà lett~rar1a pre~nte che parecchi di essi (e QUi b~ rieta e bufloneri~. eJe,·~to 'sen- o futura. Pro_pno ln seguito a sta pensare al He1neJ non rie– so tragico e fanugh"!'t.à popo- qu~ ta disposlZ!one delle_ Auto- scono a sottrarsi 8 quel dissi– lare. poesia e riflessione nella rita ,·ennero accomunati .sotto dio interiore e a quel taed,um proiezione d1 un Io cbe gtoca lo st~s...~deno?D:ina_to~e sc~1tton ntae. che tradiscono sopra,•vi– dlsini:oltdmente con un mondo ~~a1 eter_?S'ene1.L etlchet,a po- venze romantiche. Per designa. che riconosce come sua produ- hti<_:a sen 1.qumd1..da causa oc- re ques~o dualismo Alexander ,zione. cas10nale per unl!!care un ~te- ,·on Ungem-Ste.mberg conciò 11 rogeneo gruppo di letterati. rncabolo Zerns,enhelt, che 61- r; II fattore pollUco è stato. co- gni!ica lo stato di chi sente <il munque, sopran·irtutato. perche esser i;cisso dal proprio io e dal lo Junges Deutschland poggia mondo. A Sl!fatti indi,-idui g:.à sopra un terreno culturale di Goethe a,·e\·a dato il nome dt var:1. na~ura. E qui bisognerà. nature problematiche alludendo anzitutto. accennare a quello a uomini che « non sono ade– scetticismo di natura religiosa gusti a nessuna situaruone in e a quello spregiudicato liber- cui si trornno. e pel quali nes– tinage a sfondo sensuallstico suna situazione basta. dal che che trova la sua caratteristica sorge quel grande contrasto m– espressione nelle opere di Da- ~eriore che strugge, senza go– ,·ld F'riedrkh Strauss <180&- dimento. la ,·ita •· Solo nel 1860 18i4l: Das Leben Jesu (La ,·ita F'nedrich Spielh~n scelse , di Gesù! e Der alte und neuse due termiru gietbiaru Proble– Glaubs (La fede anUca e nuo- matiscl1e 1\ aturen a titolo <ilun rn l. con allusione al s,gnl!1- suo romanzo. cato d~I nome Schleiermacher Netrambito di questo tndinz– (colui che me te I veli l Strauss zo ,·a ricordato ll gruppo dei fu schersosamente detto Schiei- linci politici, la ctù attintà si erlù/ter (colui che toglie I veli). svolge tra 1! 1840 e li 1848. An– Questo mo,•imento ebbe. infatti. che qui s1 tratta di una poesia il carattere di un neolllumlnis- che si ispira a ideali dlve.rsi e mo (assai meno ampio e meno anche contrastanti. che p,'.>...~ profondo del primo!. Esso era. no andare dal greUo senso pa– però quasi solo circoscritto alla tnottardo - sciovinista - & questione sessuale e imperruato cui Heinrich Augus\ Hof!mann sulla cieca fede del metodo na- rnn F'allersleben intona il suo turale - scientifico e s:orico - • Deutschlan<i Deut.schland u– e,·0Juz1onistko. ber alles •· al ,·ivo sentimento Un'eco d1 questa \Veltan- di guistizia e llbercà che si a,– schauung immanentistica si ,erte nel versi di Robert Ed. può percepire nel cOS1ddetlo eUe- Prutz. nismo di Heine, cioè nella Der Freiheit \.\' erk retn zu. concezione di un sereno e con- rnllcr.de11, - Dies. deutsches creto immanentismo che nene Volk à1es sei dein Rullrn, contrapposto al mondo che - Und deine Waf/e se! das Re. secondo il i;oeta di Dlis-.<eldorf cht! - 1Conipiere con purezza - sarebl:e ombratile e intonsi- fopera della l1berta. - questa stelll<i. del na,aremsmo. Re- sia la tuo glona. o popolo te– stando nell'ambi o della dottr - desco. - e la tua arma sia 1I na di Samt,.S_mon. li sensuali- dirotto! I smo che propugnano Heine ed R.ia.ssumendo si puo. dunquè. altrt Giovani Tedeschi nura al- dire che \Orso il 1830-1832 la rarmoma del corpo con lo sp1- \ettera.ura tedesca ha una nuo-
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