la Fiera Letteraria - XI - n. 18 - 29 aprile 1956
Domenica 29 aprile 1956 LA FIERA LETTERARI A _____ ..,__ __________________________ ALCUNE PAGI E DI UN SAGG[O DI CRITICA MUSICALE Se taluni passaggi del primo~ uovo DISCOR' so su BEET OVEN /ar P•nMrt c<>m6 ,illa prtsen- te,, -o della Terw Sinfonia rac- r ' ' H . tazion, spéttacòlart di una. rl- c/uuuono una nontd di rap1JOrtl sf)òsta , s, polt /avoli!gglare di fra piani sonori che è forse la domande ru:olte tn que.stO tra- maggiore innocazione annont'ca passo. da Beethoven a. uno: det- d! Beethot·en (ma le noL'ità tà sconosciuta. e t corni a Jan- puromente grammaticali e sin- fora persontjicherebbero, ap- tattiche, in un artista., cl inte- punto, la risposta. E l'anima ressano soltanto doi-e sono rt- pot,olare, messa dalla musica solte in affermazioni poetiche e ;\. essun musicista, dopo Beetlioven, ha saputo sott,oporre le proprie Idee a un di Beethoce,i a contatto coi da- /orma/i e maturano - come ti Jondamental! Mila vita, può• qui - nel risultato di un'ape- a,·co dialettico cosi prodi.giosamen.te coq.centrato e nudo, che irnpone trapassi mitizzare senza errore questf raJ pos 5 ,amo scorgere nel pri- così densi, e soprattutto sinte si così arrr.pie, anche alt' ascoltatore profano moo,menti, ma compito del cri mo tem,po della Qutnta Sin/o- tico è di riportare ques~e voci nia un blocco di « musica pu- i alla loro portata ptit netta ra » che, nell'essenzialità della tare e scabranrien_te rttm CO) è ~ mento della sin/onta meno de• 1 . sua costruzione, nel pigl>o tutto 11 culmine_ a/o ist,co di un pro- T cismo ma. più raccolto. com.o .~ Sen,a dubbfo il tema gioioso nuovo del discorso nel oliera _ cesso che in se condensa. e che in esso si formasse una Jorz.a del terzo movimento é un nuo- sf ritmico eh sviÌu a5. ritr~- sembra un arrivo, una corn,/u- ciii BlllJNELLO HONOI che, pur non ancora. l!berata, so aspetto ritmico Ml primo t:a I proPri ~entri Plli graritd sione p1u che_una partenza. ln gfa _si c1tina a un'a.scoltaztune ttmo. del prtmo (empo, e in ts· i h i . Beethoven, cwe (e questo prt- t dft d i- df..! Il' d di l!bertà. se i temp, della sin- so, a.ppunto comincia que lla co~ un camm no e e s un~ne mo tempo della Quinta ne è un e . ctn tn t. ma non cen- a apparfre el secondo_ tema; /onia ptù protesta fi,ssarla, svol, sintest a cui accennava.mo. Il aJl ascoltatore in una notitd chiaro segno) i temt, t nuclei denti fino ,alla qutetè re che la che COLs~o carattere piu ~olet. gerla e ch!arirla. sono glt « al tema del primo temp o viene rt– ~ncertante, ha una prospetti- di partenza, non sono un ma.te- tonaUtd .h ral/or2i presto nel e cantab;le, ~on riesce aa al- legrt », da quello iniziale « cou r,reto tn uno slancio d.L accet– va che, tn certo senso. é onco- ria/e che contenga in st uno « do minore» Indica appunto lenta re l tnquietudbte del ~o- brio» a quello fi.nal.e e nel tre tazione e Ln una sagomenta– ra per nòt troppo «moderna». si·olgimento predeterm ..mato· 11 q~esta rob_usteu.a carica dt (l,n. vfrne.nto, tutto nasce dal p, i,~,c t . 'l i t 1 ·lzionè aperta, nellh Quale tutto Nessun musicista, dopo Bee- tema. in Beethoven em. re b1guitd. dt vuoto. cut il modo mater:als esposto con una chi a. empi t ca-mm -no ona e 11.1.~ - thoiten ha saputo sottoporre è s P « minore,, certamente allu..de.J reiza implacabile che·non lascia sa compattamente dal « do mt. lc!o che nel primo tema del prL le pro"Prie idee a un arco dia- u_ndato da conquistare, una r~- Non ha ttmore di costruire u~ du.bbt all'ascoltatore La· gran nore » alla conquista del « do mo tempo si appesantiva e ca– lett1co così prodtçtosamente Msten2a da i;lncere d~ammat~- /ormldabtle dinamismo su una de2.2a di questo mOvtmen1~ ; maggiore», cosi che tutta lalllai;a tn note discendenti. Vidnt concentrato e nudo cl1e impo- ca.mente. una « sltuaiione-limt• quadrata tensione di « ripeti• data dalla concentrazione su' stn/onia appare lndtriz.z.ata, t: Il- ass_un'o In una forma protesa; ne trapassi cosi dènsi sintesi te» nella quale irrompere. Ed zioni » che crescono /i.Ilo ad uno tema dall'inarrivabile laconici verso freni, ~adute, i11soluziont che. é gld più della sperat12a di . · e In ciò, nel chiarirsi e deter- · . . d d · N e contraddiz,oni potenti a una libertà, del «raccoglimento• CC?~l ampie. all ascoltatore. Per- minarsi di una forza prima av- spasimo dt desiderio tnesaudt- t e.I la cos truzione. lente esi- definizione di immogtne' attu-u. del secondo tempo: e un poe– ctp il senso e la /orza dt questo t·ertita come dato eccitante ma to. Perchè tutto il movimento ste di co.sl qucfdrato. concentra- raggiunta nel movimento « 01 • ma di azione, presto appe&o.n- dtsco_rso (nel quale Beethoven ancora oscuro la dialettica bee- comincia, cresce e termina sul to e lacon ico. nella mu~ica. leg O si O t il ttta dal dubbio E gid et appa- raggwnge una llmpfdezza espo- t . i ' . 1 • t d I vuoto, cioe sul dubbio. sul per- Beethoven /a ap11arlre /.a sttua- r ». pos amo e ncep re · sttlva che non è per esempio ?t:en ana, lo svo gimen o a durare dell'ambiguità bilziale zione pròblemattca dell'Initio in .~ecohdOmoclmento tn « la be- re chiaro che U III movtm-ento nella Terza Sin/Onia che come ttrtsmo tntziale. Qui,. nel primo E quello che rimane è l'im.pet~ u11 continuo svuotamento di molle maggiore», come un tra- della sin/onta é come l'assun– nota Massimo Mila, e dram- ~i1~i°v~ella ~u.i~t~, il ~ubbio da immenso del bisogno di nsol• processi attenuativi o estensivi. P?sso declstt:o, tr~verso la pror,.-..zioµe di un dovere da com.pie.. mattcamente congesta) anche _s e e. dt cut e carico il gir~ vere. il giro di una ricerca, il Il primo movimento della Qutn- v:sorta quiete e l incursione nel re. la cut formulazione scate.– oggi ci trascende. Non abbia- ~t note ohe freme sugli arclu vtvere di un·tnqutetitudine fino ta Stn/oTZta è. cast. veramente modo maggiore, della tesi tra- nava una rivolta nel primo nìo più avuta nella musica una e, coerente~nente. la vtta st es- a un massrnw di dolore e di Il culmine tipico dt una dzalet• gtca. df!l P!"imo t.empo, a un.a.jtempo (dove il dovere parla CO· simile tensione questo discorso sa, che aspira a r'!gglunere un gioia, gioia data dalla c htare z- tica che si costruisce nel lascia- antit~ st linea di -pac~. ma che I me t.•oceestranea ancora. la vt. b . fd · t senso. c he sem bra irrompere al- d l i l t d.ol ld ti . t l t l non e ancora una ltberozione I ta non è plasmata e assunta e ~~~m~af~~ tcf:;e cf) f~s~~t lo stato pu.ro, come. una ~hfa. ~~riv~. P;~ce;~~s!ov~f~ésso. o f! ~ian::e ci~lz~al1;r ;o !ef s:ve:~ come nel finale (ltberazione eh~ l'uomo so//re dt un dtside~to lato. vergine. La Quinta Sin/o- mata p_er l uomo, C?me un alta. dato dal continuo vuoto cui si argomentare scopre rtnevitabi- 8 una vera slntest delle P_osiilo- di assunzione e di ltbertd). nia non è. Insomma (special• ~~c:r:~~~~~~~ i~i'ti~s;r:n~~~· cui pu.!..saztone non st arresta lita di questa insoluzione. iinI::'ecedentlJ c 7 ie in se rlas- Cosi se il primo tempo espri.- ;:f::/oenl~elch~i~b~:11/r°zlttfftc:f~ i.n questo primo' tem.p a, come I'.,; * Si . ha l'impressione, infatti, rae:t;i.a ~nt~~~v~1g~1::ii1~~0 did!t in noi in modo ohe !"ascoltato- s~ w1,pltcato, pro tervo. teso. nel second<?mo~imento con la «dovere» cui anelaL·a ordinar• re possa essumere le sue ten- Le/letto è esalt_ante e dol~roso s sua tn-_imobtle_qwete,con la sua st. e che la sollevava nel dds!-. stoni ritmiche ed armoniche al tempo stesso, la stn/onia t:- econdo m·ov1·me11to llberta (( in riposo», con la sua derio. e il secondo tentpo era. l h 1 t , rompe nel suo grande plgl,o a,co1tazfo11e purlsstma di quel l b à fi com.e qualcosa c e o trov pe1- ago71tstico com.e se cercasse una grande <CLied» corale che è f.l prf.- sog7Jod questa li ert , e la . J~ttam_ente attrezzato. Beetho- liberazione, un'articolazione, un . . 1110 tema. e poi con la sagoma-- d~1cta,ro~a da c_adute. da dub- wen. vi co_nfigura un q_uadro dt superamento della fon.a di cui Mentre la dialettica del, pn- scwgllersi di un enigma e di ~ione netta del secondo tema bi. da sospenSion1.ndl terzo mo. Pàg. 7 Satira della gio\lentù occidentalista in una commedia giapponese IN MARGINE ALLA SETTIMA A ROMANA * Introduzione al • cinema • gza.pponese Spesso, in questi film, il ritmo largo e grave della _composi: zione non esclude la più delicata fioritura di dettagli, per c':11 taluni oggetti sembrano leggeri e silenziosi come la sabbia * ffloi;lmentt drammat!ci che so- gioisce e so/tre, st esalta e cade. mo movimento della Quinta, una contradd,izfone iniziale, nel «imperativo», che Beethot'en vi.mento. Si può dire che. L'era– no quelli di un «uso» pos s lblle Da ciò anche il valore moder- come abbiamo detto, si costi- rirnlt·erst di un /reno, nel rom- abbia 1·oluto come esprimere mente. 1 azione cominci, la vt.ta ad ascoltatori che. in certo sen• nissimo d.elle « ripetizioni» che tui~ce tutta nel rl/erfmento dì perst di un ordine astratto e un·antitesi col primo tempo, 1 si <?rdfni e il trav~glio della s1n•1 so. si le~lno a /are coperte che in questo movimento si dtspie- una situa210ne dubbia, chiusa vincolai.ore e nel fondarsi di come un processo di quiete so- lesi inizi a comptersl. Ma nello la creazione ~ 7 u~sicale. anche dl ga: la grande forza dramma- !n. sé, che non sL lascLa deter- 1L1t conclusivo regno di for2e lenne. rl.i lfbertd per l'uonwlst~sso modo, que~~o è tl tempo ten:pt recent,s.s1mi, non. ha a/• lica di questo te111,po è nel suo minare e plasmare più melodl- corrispondente a una nuova li- rquella melodia a cadenze /re- vtu ~n.oosciato. p1u tragico de_l~ fat O reso cognite, .cla_sst ficabili derivare tutto. traverso una cam~nte. tl secondo_ movtmen- ber!a, possiamo dire . che la quenti, così dolcemente nwno- la sm/onia. alla cui angoscia e facilmente repenbtlz. La mo- stre11ua concisione di sviluppi. to e, nella sua piu semplice Quinta beethoveniana e il com- tona). che 110n è ancora otte-lla forma dello «scherzo». ve– der!Z-ità di Bee tho ven (a pro- e una rettilinea nudità. dal melodtcita. come un coptoso e pendio - net suoi grandi quat- nuta in un diretto superamento ro luogo aureo ciel tt1J{co uen10 POSt to della progres s ione del blocco iniziale che non viene puro reflulre d1 forze_ I Mtla_J, tro tempi dialettici e (C agonisti- ".lialettico del primo movimento; lbeethor·eniano. presta un'origi• pnmo tempo della Quinta} sr esaudito o In qualche modo ri- un rta,coltare, da ong,nt pu, ci» - di ciò che la tragedia ma appunto in un suo fian- noie stfuttura, Tra a ngosci a ., R o B E R 'll'O p A o][ E lf.J TJ ~ prav,anza i no st rt tem,p~- e ò salto. m.a riceve una specie di umili e profonde (quel primo aveva tentato e accumrllato che 0 ggiame11.tOsvincolato, in un ironia, tra. ftgur0,2ton1 qua.si ma_-1 ll>I -A significa cli~ vt sono infinite zo- espanswne a11golosa, tesa fi110 tema ca11tato dalle viole e dei tra,·erso secoli, e /011da un fi- esperime11to più contemplativo,cabre (è questo il t em po piu . , rt 11 1 ui Improvvisa.- ne rimaste inesplorate nella sua ad acquistare le proporzioni df violoncelli come se venf..!,e da 11ale regno di libertà che ha elle att!L'0 Ecco perchè il se ,anticipatore della fantasia. ro- Il 2'rande interesse con cui cul!an bellezze di un a e ne e scene n cc b,lamento opera, « sens, » da scoprire, e, un massimo di dinamismo"' di una quiete ancestrale} la pos- conquistato traver,o za.pià pro- condo te,,;a che si carica di! mantica} ,; direbbe che il mo- il pubblico romano ha S!"i!ulto fondata ~u un senso. aPP_e,;taIT!ente 1 - pe\t1 a~ li irta in/in.e - c,ò 7he p,u C?nta - ricerche. E' per questo che un sibilita di una determinazione /onda mobtUtazlone, dubitazio- timbri gioiosi e puri, quasi unlvimento si configuri come in Ile proiezioni della sett1ma_na Pe~ttib1le. della trasposizio- dt rei! stro ~lco_ e a vrelve– tenS!O?JI e risultati dialettici se11sodi irrefrenabile desiderio che chiami a raccolta /orze li- 11e e persuasione dinamica di presentimento delle Jan/are al- una veglfa nella quale siano o/.ldect!cata al !tlm nippomco ".e s,mbolica _anche Q_uando il giapponese - ~iamo e O che l ascolta.tare sente in un si sviluppa nel movimento, e beratrici. Il salto del tono a energie. tismne del 111 e del IV mo,•1.-/erte all'animo le tentazioni e rende awasslonante ed attua- ftlm è concepito sui D!ano rea- r~ 1 persona~1r1 a lento pass~ orizzonte che trasce!'de le su~ acqu,sta peso soprattutto nella una ter,a sotto, ,1 timbro te- Ed e proprio questo il carat- mento. si presta a questo carat-,, limiti sulla signoria e sulla le il denso e succoso. 01ccol_ollstico. In genere, i! ritmo Jar- d1 danza. a_nche al cuore del! piu vicine _posSibillta culturali. direzione evolutiva del primo nero e grave delle vtole e dei tere delle parabole beethove 1 ua,. tere lievemente spettacolare,·ilibertd che va ad assumere, e volume - Le ci.néma 3apo1tats e-oe e-rave della comp0st7:lone vicende piu realistiche. Ba 5t a Considena>1,o il primo te 71 ipo tema, che non è mai una su~ vfolo~cellf (così alieno da ogm ne: chiedono all'ascoltatore.per ccme se l'altf..!~imo desiderfo di;•~cl,e l'ironia sul proprio de- - pubbhieafo dalla rivisti\ non, esclude la più, delicata ricordare la oas~esnr!ata degli della i,!uinta Sinfonia come ~~o trasfigurazione o un ammòrb,- allusione che non sia umlle e giu»gere a compimento ,1 più /!berta che anima. ,1 primo mo- strno. Un senso di morie. di fran~se: Cméma. 55; le cui florntura di dettagli, oer cui Innamorati nel. I sette Sa. 1 - der piu, potenti (<. u& i dialettic » dt111e11to. profonda) e lo stesso caratt~re estremo dispiegarsi di t'orze. lo ronento. si chetasse pron•:so-j ignoto. soffia su questo movi- fonti io ho avuto recente agio taluni og2etti sembrano leg- mou.rai che sembra sv_olJ;,"ers c~e. post! certi dà.ti e cert1 con• Si può dire che il prt1110teni- del movtmento, che è chiara- conducono dì fronte alle i;ere riame11te w una visione del suo mento. un traL'aql10 che dilu~ di controllare a orooosito del- geri e silenziosi come la sab- a lentt e silenziosi colpi d ala; d1z,on1 stlltstfche e st oric ie - po della Quinta sia un capola.- mente articolato 111 un « an- d<Jficolfa. gli aprono rendicon- oggetto: ma la libertd (date I ce e disgrega il tema: lo smor- la stesura dei capitolo dedl- bta nella ooes!a di Gabrielie o in Splendida Domenica la un mu~ict st a abbia esercttai~ a voro di am-pl1jlca2tone negata: dante con moto». dà~uw come ti ~pietati 10 persuadono e tor• anche dall'allentarsi melodwo 1za nel« pianissimo» nel gioco cato al film asiatico nella Mistral. Certe volte prevale coppia dei due amanti volteg– propos,to de~le proprie eei la terribile essenztalità degd il senso di un ritorno m se stes• mat1o. lo' conducono nell'argo. rispetto al teso ritmictsmo del I mfi.nitcsimale. L~ tram.a wno- mia Storia. del Ci.nem.à Muto la ma,niera degU interpreti di !:dante tra le rovine. come un Sentia.mo cioe che, di tro;tte O sviluppi rett,lfnei, l'assenza o si. in una r,scoperta di /orze mentaziolle traverso sviluppi primo movimento} elle s1 rive- ra si /a esile, Il tema prima testè pubblicata dall'editore sedere a terra con le gambe volo d'M>i nel calice di un proprio problema ;-- B~et wv~~ q-ua.~tdi episodi melodiC:i (sono e m u11loro avvi~rsi a un·artt- che piu logtci, necessari. e« cor- la nell'andamento imperativo martellato gioio~amente st Giannini di Napoli incrociate ma Questa manie- fiore. 11a ~viluppa~o 1~\f'~z.p,ezza i: solo due), la « npet,zi< ~ne ». colaz!one, gfd p1u melodica e post», non si erano uditi nella e solenne del secondo _tempo1/range in un « pizz!cnto.» mt- Le . 1 1 di Que· t ema ra lungi dal mantenere la vi- I giapponesi our ricono- n?m,ca di r su a ncompara tutto concorre a dare u11 1111.pc- chiara E da notare come qut musica. non e ancora una conquista: e sterloso, si arvolge m stile /u- ong n_ 5 0 ctn. . · 1 . d . u rimen- scendo li in.flussi europei brlmente alta. ed è questo arco to estremo di espa11s1one a un 1 0 stesso gioco degli sviluppi te- . . una nrima pro,ezioTie di sogno I gato e ciò che pfil conta sono esclusivamente teat1 alt. cenda su 01ano e1 n ~ . !!" t 1 , dtalettfco che et penetra ed a/· tema te 11uto sempre in piena ,natie,, con /a sua sempucita Bisopna q~fnd, compre nd ere clie " a.pp~ nto si arresta, e stigwnge ~Ila gigalltesca radwsi: Intorno al 1896 I g!apP?nesi li solamente. terrestri. vale non rinnegano del ~u to au- Jascina e si POiie, ogrit volta, /Ùce. come fl progres. su:o ere.ce- e con /'appare11te m-0noton1a. 0 Jo nd o il gioco interno di rt: scioglie, e si fende variaz!onelfd de/ «fortissimo» traverso assistono alle prLtne pro1e:elo- piuttosto ad isolare le f!Js1:1re tonom!a del ,loro =em_a. 11: davanti alla no st ra vita come re di un ambiguità d1 un dub• non rndlcJu in alcun modo un rchtamf dei temt principalt del dopo variazione. come cedendo una specie di estenuante gioco nl di film Ed+lson o Lumiere. aJ cuore della realtà p1u tm- verità non. 1 hanno ~a1 nn un modello. bio, che evita tutte' le soluzioni trapasso dialettico clze mostnl :a Quinta. ma se anche noi so• al brusco insorgere di una real- di pazienza e dt umiltà. E 1 noto come i nipponici siano mediata. in un alone di sllen- ne~ata. se 1 1.loro ~tonci a~tri- /l carattere pr~Jo nd0 del pd- di comodo e sembra acquistare un superamento del dubbi ·? 1 nel _finale giungerer;w ~Ila là pui estra11ea. Ecco percl,e,I Dopo questo gioco di pazfen- forniti di tali facoltà assimi- zio e di magl_a. Lo stesso è a bwscono 1 inve!'ztone. (inap- mo tempo é quel,o del maggio- /orza in unu coscienza sem;,18 drammatici del primo movi- ~o ,clusio,ze j alla :/{ ni21.oJiela sole11nlta con ta,quale risuo- ·a dopo questa tran..a divenuta latnci çta esser riusciti. a fab- dire delle Juc1 spe o sfocate. ponese) del primo piano ad re Beethoven: l"altezza Urica, vtt'L nuda mentre pur Sl esµ<W- mento, ma si pa11ga come un I ques r ((s,oco )), 'P ·! 01;~0 el na -fino a u110111bra dt voluta ~o;} dclicnta e misteriosa lo bricare il primo battello a va- le quali servono a dare ag-h un espediente di tecnica tea– Z7Jtercettiva quasi. del1'a_/Je[J' 1 a• de nel grido dt un dcstdeno di ad~narsi lento e sempre pm ~;zi~~ 1~ {;!na 0 J:ua-Q~i 1 ft ~ ~l eTZ/asi - il secondo t~ma « tm....scoppw del « fortlsspno » Per. pore. solo per averne letta la sfondi una tonalità vaga c?a• t~ate in uso. n el te~tr(? K_abu: zione _accordale. che_- } 11 ~ tfn- soluzione che co11l11rnaa ch1u- /1111(10 di una /or2a melodica :(passo» compiuto nel pre en- perativo >> (come se I uomo po- suade e a//erra come un culmi- descrizione in un libro olan- porosa, 111contrasto con l ac- k1. dove a.eh attori pn~C1_Pal1 dosi in una bremta a fr f ca derst nel vuoto. La rtpet12io11c, JlessLblle e interiore. _Quest~ tarsi del secondo tema del ~e- tesse rtsolL•ere il suo problema ne rnevitabile. in UTl immenso dese. Ciò nonostante una re- cento spesso cru~nto della si accomoaJ?'na un lnd1v1du~ - pare quas, poterstt r s~iv,ere /"enorme valore delle pause. de- apertura melodica, ne!I appari• cvndo mol'imento quello di ~a- In un semplice <<comando» o grido esauriente della materia e-olare oroduzione 81 inizia realtà più immediata; e della munito di fanale. oer illum1- nello scatt?, appun o, 'all~.tzocigli stacchi, aume~tano questo re del secondo ten~~· s1 conden- ratiere unperatti:o, ttmbrira- nell'insorgere d1 una sua. ancc,- sonora eh e sembra esprimere non prima del 1904-1905 a fotograf ,a. oer cui le immaJ?i- nar~e il volto. . . cl!luso ';' ,e ~tagotidell e . senso 11uovo del discorso s111/o- sa e si /a <>nperatu ~· pas,ando me11te più umtarfo e ,,e,to del strale dolciss,ma ,dea d, • di- dalle radici tutte /e ragioni di Kyoto l'antica capitale e a nl del film nipp0n1co sono sta- Cmema '55 riporta 11 g-iud1- ragg,unu°, e "'?n 11~0 edsi{ mco; come se Beethoven r,/e- ~nche su timbri piu netti nel- 1mmo gnita »}, SI rompe "' variazio11, ogni pin l)iC<'o/o movimento pas- Tokio A Kyoto vengono gira- te paragonate a quelle dipin- zio di tre critici gia<pponesl Sl\l rato sv uppo epico e e a O risse nella struttura musicate I orcllestra. ma non si avvolgei · dt sgome11•0 e di wniltà 1que- 1 d Ila i I fa e nbra da . 1 !:I h 1 1 l ul a d • ventagli O trac film Range et Noir che essi ri- pn111ittva espressio1te tematica tutte le insolu2io1tl. gli arresti. verso una, risoluzione dialettica se, il primo tema del pn~,w sto sentimento cosi profondo : 0 ~-oc! c~n~pf,~ie,it~ 1 gloria ~ ti i l -~ ç e trl1gono r ?· cfa1e c~~nc~iostro d'argent~ tengono uno scacco soprat- Sl scatena. le lacune della vtta uma11a e rche e riservata al IV moi:i- moz..1mento (le crome) era l tr- 1iella dialettica beet1101-eniana. _e , L' , t t· ro spnaztone a reper or10 I b t t tt rchè i irito In fondo, Beethoven, riasst~- rifiutasse nel massimo di dina- mento) ptuttosto st saggia e di-' romp ere di una situaz:011e di che e stato equtl'ocato spesso 'occ a tutto. ascesa . ema tca clas !Co (I<abuki} recitato as- su la r4:te am ra a. u o oe . manca o SP . me tn se le due tendenze domi- m,smo ed inquietudine che ha sgrega 11eue quattro « ,•ariaz,o-' di.bl> io come bloccata. i11so/u.i,, llel contrasto dialettico tra del fi1tnle e certo. IlPz'" P~t~t sa! spesso in costume, mentre Questi elementi, sempre fOJ'!·napoleonico d~J prottfom~ta nanta della sua epoca. del suo qui raggiunto fimmagi11e di ni » provandosi in vari modi. le, i l mov:mento del tema « un. « mas.chilità-femmini'ità » « co- te (< corpo asce_nSwn.a e» :.e a a Tokio sono prodotti sog-gcl- dati sulla costante trasposi- e tutto Sl n. uce a am re ambiente. quali erano venute una Jluid1td ii u11aco11t.lnuUà, fino a calare, appunto nella peratico » del secondo tempo mando-supplica»/ con un tra- musica, il c1<lnnne ,<li una lirica li contemporanei (Genda1ge- zlone ooelica d1 singoli detta- contra lato <!• un plebe? oer enucleandost - gtu~igendo a rtl u11a Legatura garantite. quarta vanazione. che e in mi- costit~isce come u~a pruno m0- passo preciso cd esauriente. E er~ica c1,e,In poclu ;ra~~iaSi s~~ kll. Al centro delle vicende ,:;li, attinti al mondo esterno, un'a.r1stocrat~ca. Il prmc1p10 e stupende altezze - in Mo 2 art E' inoltre da notare come in nore in tt11 vuoto di sospe11s1011i d~1la21one e assint·la~ione lnte- anche fim,prcssio11e del « modo ~et:~ a un al_tezzf P ept tal" del orimo gruppo sono quasi sembrano .fatti a,pposta per la fin~ del. film. che si sv~l• e tn Haydri. La /orza soprattut- Beethoven si i11troduca con po- • di dubitaaioni pro/011de. '! nore del gruppo tragico del pr!- maggiore» che affiora nel 1110,•i• u~ 0 ".!' gigan escf ravag •~ sempre i Sani 01 ,,.ai nobili eliminare ogni facile gusto gono m tribunale, sono inu- to _lirica_di M~zart. e l'impianto tenza (senza alterare le forme • • • mo tempo. che solo quando rer• mento (la bemolle maggiore ep co. it.r;ppure ques a asfesa na guerrieri che rappre~entano esotico di un Giaippone da me- stamente ri~enuti tiella più epico, ricco di chiarezaa come tradiaio 11 a/i/ un Immagine di E' da 11otare li riclliamo in- ra « ribatt><'o ». a stacchi, nel do[Jo il do minore del pri 11,o ~oSt rufl a ;u t;a /ras~! fi~~le il più puro ideale dell'etica iodramma O da chincaglieria. esosa banalità. Quanto allo d~ in~identi e di coucatenatto- vuoto. d1 Nulla. francamente terno cui S01l0 coer~nte_me11teIli e poi ne~ TV tempa, trot•erd tempo} non appare durevole e t~r QIL(~nf~ è SN~u7mi~ie della t?iaoponese. il fido ed amico a base di aei-She, k~moni. om- es~i~nte di }solare i oerso: m, d.1 H?ydn. Bisogna nota_re considerata e accettafa. La ten- sottopostf tutti i tem, dei quat- una /ondaz,one e un. supera- nsolutivo, e le armonie so110 e a . . braccio del sig,nore feudale. breliini e mobili laccati. Quan, nagg1 in contmui monologhi che Il primo. tempo dplla Quin- sione amwnica e ritmica in tro movimenti della Qui11ta s<n- m~nto profondi. ,;Ju, 11 senso tese. ardite. provvisorie, perfino forza tonale d~lla mus;ca J~ 1 e Tl'a i (iol'i il ciliegio, tm qli to alla recitazione, vige anco- interiori. esso n<>n solo non ta si c_ostru1sce tutt_o t_ravert Beethoven 110npossiede in/att, fonia. ta11to da formare, 111 '"' de, movimento è no11già nella. rolutamente sgradevoli. come 11 massu 11o spr'gan:i'~ 0 e/ ,wmi >' il Samoul'ai dice ·in- ra la norma del teatro Kaku- rende il clima dell'opera ma l"esplosn:o esprimersi dt con 1 - la tonalìtti come un 1curo por- serrarsi compatto della costru- soluzione dtl dubbio Iniziale. a esprimere una situazione dt potenza semp tee e « mo O f i 1 " 1 · · b. bi 1 1 i d 1 rallenta l'azione senza alcuna se a//erm.azio11i liriche, che se111,-to · la ria//ermazlone to11a/e è. zione ( Beetho,,en i11veste la /or- ma nella sua trasfigura,ione qufete e di libertà raggiunta maggiore». Siamo nel cuore ~tt . un pop,o are prover IO ove a so a espress one e. plausibilità cinematografica. brano og11i volta ri_fiutare u~ pér lu1. sempre u1ta conquista m.a sinfonica 11ella tensione u1ti- queta. ne/l'esperimento di una .,enza un pro/on do e integrale della glorificazione tonale. nel mpponlco. !, altra corrent~, viso. deve essere capace di p r v ec 1 nomi dei proseguimento, quas, s1g1llars,. drammatica, e il gioco delle mo- ca. co 11centrata., di un ragia- antitesi. esaurimento delle contraddi- c~11tro,della sintesi cui tutta la dei ~oggetti contemoorane,. esprimere_tutta l!'-1?amma dei _e con e{/o n ~ rtat la e che sono co_ndotte a un mo,•,. dutaziolli, gli s,•lluppi tematici. nare in quatfro argoment~zio- E' questo, insomma, il movi- zlont latentt, sin/on a a,pir~va e che ricom- si sviluppa subito dopo la pn- sentimenti uman1. Pure - e:iu- film <_:he adn o D<>d 11 o ._ mento il cui ritmo_ si sollevo tutto concorre O render co 11to ni} come 11 conoergere di un pone i(' sè, giochi tematici. an- ma l!uerra mondiale. Entram- stamente si osserva-, quest!" n:iagg1ore a esi,one e_ a CI"!_ oltre questi troncllt e incisivi di una situazione pro/011damen- fempo unico. Le quattro crome * tltetic, e srerimentatort dei te- bi sussistono con alterna vi- facce spaventosamente oall1- t1ca_,g!ap~ne ~· _19 9 4 50 8., f: n.rt. gridi della materia sonora. te i11certa. contradditoria e del primo te,na p'.él primo 1110- ml del(a s n/on,a. Bisogna no- cenda, nel cinema l!ia,opone- de. co_me figu~e di cera, sono e'? V? 1949. P_a,sà, ~ : ri L'epfcltd. lo slancio deglt_ svi; ambigua possiamo a11che dire vimento riclllamano, - seppu.. tare I estrema sempli~ità _di se anche attuale, Apparten- ca,pac 1 d1 raggiungere una oo- di biciclette.., _1951. Eva con- luppi, non sono mai raggru,itt la situazione di u11a solitudi11e re senza so111iglia112a tecnica - Ter--zomov1· In ento questa soluzione d~ll~ Sln/onia. gono al orimo gruooo opere tenza espressiva cosl concen- tro Eva,· 19::,2.:Mm~t~t,r Ver- da Beetlloven con la serena e, umana elle a//ronta e riferisce i! seco11do tema, di carattere ti tema _del « /ortisSm"? ». lf~e- come: Sulla pista della Tigre trata da rasentare l'idolo O d_o,,x:_1953: Gu,och1 ,~terdet- in fondo, pacifica /e_cond>ta del- a sè elementi di misteriose in- imperativo, di questo secondo ratore d, tutta la tensione sin- 0 Rashomon; alla seconda l'emblema. Invece la mimica ti; 1954: Teresa Raq1w,. la dialettica armomco-m.eiodica determinatezze che debbo110 es- movimento /andante con 11wto! fonica, che_ adesso install~ in film come: / pescatori di gestuale refluisce in pieno ROBERTO PAOLELLA in Haydn. Gl! s~"iluppi armoni- sere risolte e non ha 11no rime- - e vi si dispongo110 come in L'Inizio del _JTT movimento ,)ta sintesi, e con:• un vischioso una y1oria infinita, è un po co- gmnchi; La notte di plenilu- ci àella cos.truzwne del tempo di garantiti. Per esempio li pri- una nuova dimensione, in un~• della V s n/oma t, come, del <>n>1!er17erst nell Indeterminato. me l uovo _di Colombo_ scoperto ni.o: La (i>Le dell'a»,io, di sonata. in Beetlloven sono mo tema della Quinta, non nuova esperie11za, cosi come s, resto, tutto ,1 nioo,mento uno nell irrelato. da un genio e per no, colncid.e D'fti! 11 è ò d sempre sviluppi drammatici. esprime alcun possesso rotondo rinnovano net fema trionfantej dei tratti più altt e orrgtnalt di La mus~ca non aveva ancora con volumi elementart. 1 • c e oer . ar~ su que- nnvenimenti di direzioni _riso- dt un'idea che si possa muove, annunciato dalla /on/ara dei BeetlwL'en, ardito e nuovo r\• espresso ! angoscia uman_a con Dl/eso ritmicamente, in uno sto cmema 1:'-ng1ud1zlo !OJ'!: lutwe dopo arresti dubitativi e re dentro un quadro garantito, corni nel terzo tempo rscherzo/lspetto a tutta la trad,zlone sp. cosi realistica fedeltà e 1! s•n- sfolgorare dt energi.e immerse dato su! suOì valori al!tenti_ ritm, di ;nso/uziolil, la cut com- si può ben dire elle questo enor- - e questo tema è più chiara- rituale della ,nuslca. Beethoven so dl un ignoto che st sfiora neJ.lagioia d! un'azione Ullmfta- ci, J?èl'Chè Quello che noi oggi posiz,one ed. espr~sione. costi- me « a/orfsma » beethoveniano mente un n~vo. aspetto delle è qi,i, davvero, il pd11w artista 11el momento di prendere /or- ta, aperta nel saett are dell'o r- vediamo a'.Pnare già Perfetta: tuiscè il tr?tto piu alto del ge- abbia. se cosi si può dire, un tre crome imz,az, fino a prece-I moderno: con suom ~ppress, e ma. e il terrore quasi di poter chestra che sembra assun.ta. tn mente occ1dentalil2'.'to, < Noi nio beethovent_ano. cosi coinciso « realfsmo » da dere un aspetto pro/onda11tentel/rammentl. dt misteriosa 1nde- n9n sceguer,. 1ton•s.~perare. • una atttvttà assoluta, /ellcemen- cerchiamo - dice 11 reg,ista (Conttnua d<1 pag. 5 1 la nerissima carlitteri&Ue& _ Tutto il pmno tempo ~ella strappare senta co1nplime11ti la co11clusico e risoloitore nel te- termlnate,za, vte11e alla luce 41 veders, preso nell indeterm1.- te perduta esaurita. rt.a/ferma- Klnoshlta - di trovare _gh _at- _______ contrnuava 11 cr= _ che egli Quinta sin/onta è espressione, maschera a nwlti modi abituai! ma dell'allegro del finale, clie un nucleo probl•matico che si natezza. . ta. segna l 1 tmmissione dell'Io in tori che s!anosemm-e più v1c1-pure l'invasione della stona Hi- dà di quell'uomo. si concili~ e appunto, del drammatico /arsi di considerare le vicende uma- risuona anche sui tromboni in nsw tn un'immagine oscura. . A _stacco su questo oscuro im- un infinito dt Ubertà nel qu.tùe, ni al canone di bellezza del po- ca-sociale nella stona. della poe- e, concilia con lui; tantochè da e movimentarsi di una situa- ne. Beethoven t cosi veramen- un movimento Irresistibile di li- i1tcerta, profondamente ango- a>o irrompe la. /anfora dei cor- veramente, lncomtncf.a ti nuovo poli bianchi>, In buona so- sia che fu vizio del De sane- ser Clappelle,tto con cl stac- Un'opera d ll' Auerbac zione di dubbio. ch.iusa appa- te ti pr!mo artista moderno, bera•lone. E abblam'!, traverso'lsciata. E' _l'iniz'o. del processo ni c?I tema martella.nte, eh.e è secolo. . stanza, 1 produttori nipponici us.' A parte ché l giud izi et,- chiamo con rabbrividente orro- rentemente f!' sè e senza usci- non fosse altro che per q_ue,io qu~sti quattro aspetti costttu,ti di lfbera21one, 4, sintesi, che nu,o~o. aspetto d~lle 4 crome BRUNELLO RO!'iDI coltivano un esotismo di ma: ca-sociali sulle epoche resta.no re. ma e, accomiaUa";lo sorn- to. quale si ~.nfigura nelle suo« realismo». Non lia timore da, quattr? temf, c?me una. pro comporrd 1a,tesl del pnmo mo- in,uah, ~ da qui lia inizio la. ____ niera ad uso e consumo dei sempre nel pressoche. per cui dendo. come di uno spintx:, biz· quattro crome 1mzialt che Bee- di incominciare una. sinfonia gress,one inoltratnce e supera. vtmen.to e l antUest del secon- s,_ntest liberatrice. Senza dub• Queste paalnè sono tra.ttt da mercati europei. ammesso che u pr!mo Umane- z&rramente geniale ... ». . thoven, tn un momento proba: con un enorme a/orisma vuoto. frice che compie enorme CG m-1 do . in u7:-deciso supera"!ento. e bw lo stacco. dopo un~ vtbran- un più ampio sa.gsto,,che dee In M 1 rad uesto . vedla- stmo non possiede. dl fronte al- Questo è molto più esatto ~e bilment, dt buon unwre, de/i'lt che risuona come in una ten- mino. Se il se~so pro/011do del- qui abbiamo. appu~to, ,1 lungo te pausa. che segn~ l irr9mpe- qu,stl g!ornl pr•S&o1Editore co. a g . to q · not 1 pe- la realtà della vita nessuna tor- affermare essere « rnnegabUt a Schindler PV canzonarlo C<>- sione interrogativa, /atta dl no- la tragedia e. sempre, nello processo di /ormaaione dt que- re della fan/ara de, corni, può lombo. mo soven e emereere e za etica costruttiva « non con- che il Boccaccio ha racconta.l o me « il destino che batte alla cediamo assolut.amente che la la sconcia avventura sol o pò.r porta». E' Qut che troviamo r1,__________________________________________________________ ;..._______________ 1lper:-0nalltà del Boccac io si forza comica delle cen e cl - carattere deU'opera beethovenfa,. esaurisca ,in un giudizio cosi tate e ha evit.at- 0 ogni serui na,ch~de/iniamocontra~o/"f POESIE DI ISA llf I RANDA * generico; quando il poeta. dal messa a punto O presa di pos1- u1Ja situa•lone lirica, perl opf., * 11 terreno delle passioni che nel zione t>. negativa o dubttatwa, 1JO st a.co- caso del Boccacèio furono po- ANNIBALE PALOSCIA me nucleo apparenteme,:ite t.r - tenti, sale alla sfera della con-1------------- risolvibfle, e _uno svozg,ment~ templazlone, le passioni pren- VERBA VOLANT epico /atto 4, me~itazwne, 4 , dono un carattere di cosmicità ricerca, 41 tronchi anest,. di A ~-'"ADRE una colomba è Juggtta. I mitt baci. 5 C l!etto svolgimenti che ogni cotta _sem- MI in Per rlscalda.ré ,1 suo ca.va.Ilo Con m/ in.to celeste nckfJ~~\,"bedl a e~a~~P~ll'au- CA.ME. . Termoli - Non rl· brano trarsi da concl<1:5wm. ne- Per i sassi della strad& lo straccivendolo - il gobbo - tristi ca.valll tore una paro•a che rlmett.a le corda, al momento, Il gmd.Lzio gatite precedenti le piu 0st •che I d ll' t non. ha più /iato. daL cielo cos,; a 00 ·,acchè tl cattivo che le ho espresso in altra oe- a tutti i piu preve,tibilt aspetti lori e or o e Nella. povera casa. gu_a.rdanocon occhi 41i7lli< 1.ll. so et~oris!ma il sacrilegio casione. Comunque vorrei ohe. <ii proseguimento e dt ~olu.zlo- t~':'~t'·a~~~~°senza /agite Fra. gU alberi secchi Nella. ptetra. -u~l~ bast di una g!ustu,caz.one tenesse sempre presente come ne. Il primo tema - le amose per ,1 mattino eterno sp,a la morte. leggono il mio d.est!n.o: :ccess1vamente banale (« io ho questi giudiZ! \meglio: !mpros- quattro crome ap_P!lnto -. e una l'Ave Maria mi hai Insegnato. Sete d, sole piangono /oglfe morte. . d tante lng!W"ie fatte à sioni di lettura) abblano un c&• sempl~ce proposiz,~ne rituncai Lacrime d'acciaio d, aranci Per il mto sogn.o sen.z~ lU.Ce B~~e;ecidio che per farnegll ra~tere estremamente labile, de. che dà la fistononua a tutto ! 1 1 h t di dolce cal/t. una chitarra ,, · 1 ml rt stinato ad essere sovvertito e ~~z~pg~:;; :::1~~Jgl, ~os~~o~;~ ;er1.a,u~:f:e~ squarcia o. ri~1r!~:1~1:n~a.a"olomba.? De~l~u~o;!~~ra l'al/Ja, ~è ';;rt ~~a m~~u n: far! ,~o~t ~~i~tl~~pg~r!a;t~1t i~:r~~!~l; notare come questo primo tema, te'!'A~fo~l~!ola. fortuna s't presa. sel!za olive. per la giostra dèll'amore ro è che quest~i e 1un d' .. non noti. Quindi anche di un nel suo breve _giro di note di- ll tormento rompe l'alba. Un pla.tto di ca.me ca.nta ~o r:t:!i las~frson".:.f1/'.. di S~t giudizio negativo nessuno deve scendenti, espr11na una. posizio- Il tuo nome è tl mto lamento. per i miei diec, anni dt vita. col vento dt maggio. c'1lppelletto la quate è mo,to farsene una malattia. Lo stesso ne - quasi una vasta swtesf - Di brtna st nutre il povero. Con la luna tn testa •~ · · l!e discorso vale per t concorsi Jet- di contraddizione conchiusa in Perchè di preghiere Sul disco d, neve dal c,elo Ptu co~ple.»a. Ser Ciappe tto terari, che non sempre hanno sè inamovibile, che pure rie111.- sia il vento profumato, la colomba è torna.ta. scendono l celtstl cavalll. non • interessa a Dto, ma agi'. un sU!flciente carattere di se-- pte l'anima di aspettattL'a per- percliè salire Ha gli occhi verdi ltluminato è il sile11.>.io uomini. Essi sono la sua ma rietà. La «Fiera» pubblica- di chè definisce un interrogativo e~:tt,.;1J:Z7f~a.";;,,~~~~I, beve le mie lacrime. l'uliveto tennlanteila ?ualft h~ \~~ug~a~~ solito I bandi dei concorsi e pre-- oscuro u11a situazione di ten- lavate stano le plaghe, Fra le penne il pianto. ma. u la .a v •• m ' . mi in un'apposita rubrico. che sfone ~olta in pieno mo espres- mamma nasconde ll sole ltluminata doli e schernendJ'l!· lace nd0• 1 <;; viene presentata ogni tanto. n sa senza un'apertura che ne mamma mia. non morire. il cuore dt miele. è la via. che tt porta. al mio sogM. ne suoi. giocare 1, « p~,m~ ·1 mio parere sull'ultima poesli. s,;eli il probabile riso/Versi. ;,nele nelle grondaie vita e _rn salute :-- sor v_e,a I che m! manda è nettamente ne-- La vitalità di questo temo nelle scucite taschè. * Croce in una paga:;' belli5iillll.a gatlvo, nonostante gli onorati beethoveniano è insomma, quasi * Su cuscini di tepide piume - nella pratica egli a iF1i se ntimentt c he lo. Ispirano, nel suo porst come In un bloc- riposano AMORE ora Ul punto di.morte. ne a_- FILOS.RO, _ Foggio. . Le d . ambiguità dl misteriosa LA MIA POVER T A' i teschi dei mortl. tra prao!ca, nel! u!tima che s è di rò che n on ml piacctono co ' · ' · · D l · h ut ono N Il' d. ·11 t t• messo in testa d1 condW"re n . . . indefin1tez2a. che pure e eone,- e poveri e es, n r e ora. e a s es ~ b termlne quella di morire molto i versi da Lei inviati. sa ed esaltante. Si direbbe che Un tram con. al, di angelo di brina. riposa.no l /!ori. uon . . . Forse un'altra volta potrà far il tema scatfi come supremo carbone acceso S otto un giunco a.ssetato, in onore di santità. Qual!s or- meglio: e allora non si rlten- a/onsma di una meditazione torrone mandorlato. ~ senza cant,, t1/ex pereo: potrebbe dire, come ga scoraggiato da questo prov- che dia la proble>naticità. la Sognl colorati sono !e d Qnne al /lum e. Nerone. ma togliendo dall escla- visorlo giudizio negativo. durezza e l'insolu2io11e della vi- dietro le finestre. ATTESA Fra !'a.ria tncrespa.ta maz1one. Il r,mplanto e sosti: HOFFMANN ta. ma anche l'Impegno a vi- Di brina sl nutre Il povera uno stormo 4( rondtn l tuendovi la lleta asserzione d1 1 ____________ _ verla. la sua ricchezza energica. E' domenica. la notte cerca l'alba. non vola. una P?te.nza trionfante». ln VINCl!:NZO C.:ARUARELW E' proprio in ciò fl lirismo, Grembiule con Ja.rfalltne l non cade. Ser ciar,pelletto 11,.Boccacc10 Oirellore i bbiamo accennato dei nu.. sguardo all'onzaonte t nuovo sanrue per il mo cuore. Incantati bimbi guardano li cielo. a=lra .a forza del! mtelligen- ___________ _ cu a • i h · 1 a polvere delle strade. a due seco i Tutto è s1l4n2to. za. dell'tmmaginazlone, della UIE(;II tAHKRI clei bee th0 venian' e e s selrr. E' /•sta. Festa di fame. nella pietra Per parla.rtt d'amore. esperienza della volontà delle Condlrtttore re•ponuhlle in contraddizione con lo svo g,- , il mio sogno è scolplto. · 1 , ' to epico Ognuno potrà ri- D! brina. si nutre ,1 povero. La mia. morte ISA MIRANDA parole, nella forma de .a saga- :;:,.~scere eh~ fl primo tem~ del- Da Milano eia e dell'~stuzta elevata a una Tl c;u , T .pogra11a <.;01onna1 la «Quinta sinfonia» /g,usta-11_________________________________________ ,____________________________ 7"'_______ .,sfera sublime. «E nonostante Pl2zaa ,,.;01onna. 366 - Roma mente celebre quanto elemen-1:
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