la Fiera Letteraria - XI - n. 14 - 1 aprile 1956

Domenica 1° aprile 1956 LA 1: l E RA LETTE R.:..A:....::..:R:...:..._A ______ ________________________ P_a_g_. ~> OPINIONI DI UN * AR'l'ISTA Non tutte le ~endenze I sono rispettabili ,._ DI LUJlGI JB.àJL~TOLINJ[ Uno de! mal! più gravi che affliggono il campo delle ar– t.i è Il doversi - l'artista - porre sotto la protezione dei merçantl. I mercanti ne aP,– pro!1ttano per reclutare i più malleablll: coloro che sapen– do di non valere - intrinse– camente - una pera cotta, si assoggettano alle voglie dei mercan li ed al prezzi stroz– zineschi. Le voglie dei mer– canti si sa quali siano: «, épater le bourgeois >. Cosi l al'tlsta - che doveva rima– nere libero poeta c libero creatore - diventa il cavallo da corsa della scuderia e.e. Egli deve correre come e quando vuole Il padrone del– la scuderia. ... Un altro male è il seguen– te: Il cliente compra un qua– dro; basandosi sopra ciò che ha inteso dire. Non elegge di suo acchito. Non possiede un giudizio proprio. Non de– cide di sua te ta. Ha da spen– dere quattrini per fare ac– quisto del quadro come d'un soprammobile o d'un tappe– to che sta bene alla paret~. Non possectenclo una testa propria si rimette a quella o del santone o del mercan– te. A sua volta. il santone critico ha un solo. vero ed unico Interesse: fare attec– chire il suo verbo; che è quello della sua moda. .. . tanto che daranno ombra pisce il triangolo dell'istes– con la loro luce. li miglior so colore della strisciolina pittore è quegli ohe apparen- estratta a sorte. Per Il secon– temente dà fastidio. Dà fa. do triangolo si procede nel– slidlo perché egli è Il vero l'istesso modo e cusl - dice originale. Costui minaccia di la ricetta si proceclc sino a prcnclerli completamente. çhe non risulli camplio l'ul- • • • limo triangolo, .E' una ricci- Del resto (Cd è l'estrema tn oti!ma per I bambini ciel– verità), esposizioni (sesqul l'asilo d'Infanzia: tanto plù1 pedali) a r1petizlonc (e pub- che Il caso (clell'cst1•azlonc bllci mercanti) ed l coslcl:!et- de!,le varie striscioline dal ti movimenti generato1;i cli ca-ppellol opera semp1c me– mocte collettive (mentre il gllo del presunto voluto acco– princlpio cli collettlvllà non ~tarmento tonale. appartiene alla Poesia) han– no deviato eia.I segno puro sobto il quale nasce la poe– sia. E 1 slato creato un mon– do burocratico anche per la pittura, anche per la poesia. Dove esiliarci? Dove estra– niarci? Certune pseudo opere d'ar– te, manipolate appositamen– te per le esposltioni, cadreb– bero ll per Il se non avesse• ro la claqne Intorno, . . . Quel pittori che espongono quadri a tinte piane con triangoli, quaclrallnl, rom– boidi od altre figure !rrego– lari geomct rlche non sa,nn.o che anche gli lmblanchlri so– no capaci cli !are a•ltret ·anta nello spazio al massimo di me,.za giornata. La loro non è neppure decorazione: è un esercizio, elementare, di lln· tcggiatura. VI si riesce otti– mamente, lrlangolegirianclo una tela a casaccio. Poi si prende un cappello: dentro vt si gettano ritai:11 di carta di vari colori; qumdi, doven– do campire Il primo triango– lo si estrae, eia! cappe-Ilo, una strisciolina colorala e si cam. Al punto a cui è giunta l'al,- sinistra (che è, poi, la destra cl'ogni esposl1.lonc), sarebbe da domandarsi se non sia necessario additare che I pii tori (strlsdcHlnoldl) vengano messi in galera qua– li 1>ersone inutili, oziose, che si beffano clcJll'umanllà cl1e lavora, suda e stenia per pro– curare il cibo a sfo ed alla Pl'Oprla famiglia. SI tratta. volevo dire, di persone fuori tempo, antipa,tiche, antlpoe– t,lche, nell'I tesso tempo pre– suntuose, ca,gllostrcsche, vuo– te di spirito, ba.!ol'de, !asi!– cllose; prese sul serio per cli più, piaggia le supinamente da certa burocrazia delle ar– ti, e gente che usurpa una a•llq!1ota di pubblico denaro, gag lotn più cli Calandrino. pesci fuor d'acqua, relibtl cli clnquant' anni or sono, pa– gliacci che tentaino interessa• re Il pubblico; mentre riesco– no soltanto a disgustarlo al– lontanandolo dall'amore per la pittura, Per fortuna, non c'è mal stata persona inlelli– geni-e che abbia dato ragione a tali turlu.pinatori. LUIGI llAltTOLINI ALFONSO GATTO AD ALFONSO GATTO il Pre1nio Bagutta Alfonso Gatto - una delle voci più autentiche de!la poe. sia contemporanea Italiana - ha vinto recentemente il Premio letterarto Bagutta dt quest'anno, con il oolume di versi « il s ole ,i.egli o cchi», edito dalla« Medusa degli Ita• llani, Altro premia.lo Giuseppe Lonza, con U voJume dt prose uscit o recenteme nte presso l'Editore Cappelli, nella col/a11a « L'lppocan,po" diretta da Giuseppe Longo. Un altro male è il seguen– te. Dicono: e tutte le tenden– ze sono rispettabili>. Appa– rentemente. potrebbe sem– brare che ciò fo se giusto {o, meglio detto, !asse intelli– gente assioma). Invece: dire– ste voi che tutte le persone che gremiscono la città sono egualmente rispettabili? Il chè varrebbe quanto dire che le persone sono tutte egua– li; perché pos iedono, tutte. due gambe, due braccia, una testa. Ma vi sono delle teste vuote che non possono esse– re considerate eguali alle teste piene di cer'vello. Vi so– no persone che poste nell'oc• casione cli compiere una cat– tiva azione si rivelano clelin– quenl>i. Altre, invece, rivela– no, dinanzi alle avversità U~ NU0\ 7 0 VOLU~I<~ ltELLA. COLLEZIO~E 46 PA.N,, +; Inerenti all'esistere, una ca- La «fortuna• di Nietzsche pacllà angelica. Le direste. segna oggi un monient-0 di de. d 1· I h cllno. e certo i tempi non so- naturale aslstcmntlcltà della unque, e,e-ua I a que le c e no ancorn maturi J)ér una dia• Hl I I I ho detto dianzi? Uno scrive gnosi obiettiva per un giudi ~~~e,~ls~~ 0 ~;·m~ro~°, "tutg:;: a zampe di gallina; l'altro. z!o se è mai possibile definltlv~ stivo. nel quale. sl è notato. rl– ln perfetto corsivo o per!et- sulla sua opern. La ragione è siede una delle maggiori Insi– to gotico; li direste calllgra- troppo fncllmcntc intuibile, die del suo espresso pensiero. ii eguali? d'oJc.llnc eruenzinlmente con• trnsvnlutnto dR. un plano di Per mc, un delinquente. tln~ente: le pratiche «conse- vnlori meramente logici cd e– che non sa frenare se ste<-so. guenzc » della sua prcdlcnzlo• tlcl n lUl ptnno umnno e poe• o che, per lo meno, è vittima ne. cosi cntnstronche e trugl• tlco di eocezlonnle e turbntrlce del suoi deficienti freni ini• che per l'unrnnltà., hnnno ge• c:omuuicutlvn. bitori è una creatura sia pu- ncrnto un comune stato d'u- Ma ancor oltre la forma, li re degna di compassfone, ma almo di fastidio e d 'in.so !Teren- Nietzsche renllzzn più di non eguale a quella che non zn. e forse più di s de_gn osori· chlunque altro, nella storia soltanto sa frenarsi, ed ac- getto. nel confronti d tma mo. ciel pensiero moderno, un·im– cetta d'umiliarsi per amor sonn Rl!l!resslvnmente negntrl- mcdlutn e diretta conglunzlo– d'.Iddio, s_ibbene esplica azio- ~fiee h~rf;~~ft~1_11i~•tfu~;~~sl~1ne d'Interessi strettnm~nle n_1di ben~. assol~e nd o al pos- Imprevedibile emcnctn a'ìie più ;',T.'ci~a~;~~nfo ~~nt:;]'e~~s.~\~i',~: siblle divlno insito nella spaventose nbemw.lonl ideolo- mente In rnglone, postasi nl creatura ~,mana. Dah~la dun: glche. Si hn però il tori-O di di !::ori del trndlzionnll schc– que, ad intendere a, gonzi dimenticare che Il Nletz.scl1e ml logici. innnturall e devlan– che tutte le .tenden~e. sono stesso ern figlio del suo tem- ti spesso proprio per In loro egualmente r1speltab1l1. po, del suo ch'è ancora, a una astratta rlgldltù. si pone del • • • considernzione lntn. il nostro Lutto csplicitnmcnte nl servi• Ma eccomi dinanzi ad un tempo. Non v'è dubbio che le zio delln reali,\ e dell'umnnit1\. altro quadro avanguardista. Idee abbiano il loro peso sugli un servizio. si dir!\, non rl– Dlnanzl ad esso elica: cii suo eventi umnnl, specie se cspres. chiesto e non gradito, stando autore ml canzona!». Da co, se e bnndlte, come nell'opern nlle conseguenze (che sono sa lo argomento? Da quella nietzschiana con tale nrnuto però. è da avvertire. più del apparente certosina pazienza di dionisiaca ebbrezza, con tn- nlctzschlnnlsmo che di Nlet?.– con cui riempi (di fili cli re- le esnltnnte vlolcn~f\ verbnle; sche stesso), ma 11 on per que– fe) immagin· già bana,}' di nrn non è meno veto che sem• sto meno npprczznbill. n unn 1 e· . < . 1 pre l'uomo e ln su opern vnlutnzione storica. per se ste s~. , IÒ mi .cluno- traggono linfa e vita In tma La sua virulenta, n volte in– stra che. eglt C!Urla. giacché realtà più vasta, nella realtà composta. polcmlcn nntimeta– se non_ cwr!asse. 1n~1:itr~ ope• storica e in unn precisn con• !ìsira e nntldogmnticn. nl se· ra a r1emp11:e d1 flh d1 refe dizione della coscienza. spon- guito del « rtvclntore » e suscl. ecc. ecc., st stancherebbe; tanca o riilessa, del temi)()· tntore (rivelatore per Niet?~• cosi come se ne slanchereb- Non è legittimo pere ò. au- che) volontarismo schopcnha– be un poeta. (Tu ponzi. mio zl è Ingiusto. addossare n ucr1ano. moveva dn un'Istanza caro; non c'è equilibrio 11éNie~che tutto li carico d'un profondamente seutlt.n nel proporzione nella tua lenta addebito che vn ben oltre le suo tempo, che gin prlmn ctl azione di ciurmeria! Se tu sue respousabillt.>\. e piuttosto lui nvevn m•uto in l<lerkeganrd fossi un poeta. deporresti lo è doveroso considerare In sua un altro profeta compreso ipocl'ita pennello ed andresti opera. si pure nelle sue I.nevi- dell'Immenso vnlore dell'uo1no a spasso per i campi a pren- tabili Implicazioni pratiche. concreto, della .sua concreta dere l'aria buona. Non sei ma più e meglio nella luce esistenza. cosi come Marx In poeta; ed ;CCOperch~ m~sti- ~:~l~~zi~/e ~helflliibr~~~f,:'55~ ::.:'c:''~en:n·~,~:-\~ ~to ~W~· ~~~.; chi l:??m,:na). _Un a(} 10 pit~o- domina In speculazione l'arte q113t;dtiurn e secolnre. aveva re chcc, 111 se, met,. quadta- retica del nostro tempo come nvv!nto In sua irriducibile po– ti dl tela sprecat!', quel _che espressione slg,1Incntlvu· e In !emica nntlideullstlcn e antl– avrebbe p~tulo clu·e med1an- certo senso emblematlcn, -nei spiritualistica, movendo la te un m1111mocl1segno. P<,r• suoi valori e dlsl'lllorl. dello ruota della rivoluzione so- ché, dunque, egli non ha tn· spirito cont.emporaneo. Un ciale. t~so .. il pudore delle clime_n-tentativo del genere dn qual· Mnturnva dunque nel pen– sioni? Perché ha strafatto?: clfe parte si va compiendo. ed siero e nell'arte (giustamente ha st,•afatto perché se la sua ora una pregevollsshnn edlzlo. Il Cantoni suole cor ldemrc composizione fosse rimasta ne quasi l.ntegrnlc dell'opera tra i « protoestslenzlallstl » nt!'lle proporzioni del dise.,ni- nieuschlana ne ripropone Ja nuche Dostoevskjl) una uuovn ne non an-ebbe dato neli1oc- lettura a un più vasto pub- coscienza che. oggi ce ne n,·– chio del visitatore {frettolo- bllco. con '!I' sottinteso Invi.- vedinmo. recavn Il presagio so) d'esposizione. La bravu- to n w1 plu placato '.!pensa- del futuro. Maturnvn quel sen. ra di tale pittore non è che mento. SI tratta del prnno vo- thnento schietto e vivo della una bravura pantogra.fica. lume. dei due ,In programma, realtà. nl quale oggi non p:ù Egli è un· pantografo viven- pubblicato dal! edlto'.e Cnsl_n!solo spiriti Isolati e antlvcg- te. :e1 suo_studio ctey'esser~ ~ll~ue/!:te~t~~ gt t~i:'oss'~\ .fi;~~~\. ~teJ 11 ~i~ri"~~\\~•d~~~ un pieno _d1 scale a ~m.oli. ~:h mondo. «Pan», che, riteniamo, scienza comune. pnrlcctpnno scale a l1brello, e dt tinozze per la singolare bellezza e,;te- Jnrgnmcnte. anche se. forse e pennellonl. Cost,u_,_non pos- riore e per la qualità deUe ope- più per certi aspetti volgari e siede il gusto squ1s1to della re è II miglior acquisto del- Irritanti della contesa trnsre– parsimonia. Invece, la Natu- la nost,ra 'ectttorta. L'opera,, rlta sul pinna sociale e poli– ra opera miracoli in n1Jnime curata e t,rndottn dn Albert.o uco. incont.rnno ovunque osta– dimensioni. na montagna Romagnoli, comprende. oltre a coli e rcslst.cnze conscrvntrlcl. non rappresenta che un in• un saggio introduttivo e a no- che sembrano a volte insupe– sieme (enorme) di granelli te lllustrutlve e blbllogrnfichc. rablll I limiti un tempo. si di polvere. Da ionlano, sem- La Nascita della T_ragedi_a. La sarebbe detto. inl'ollooblll trn bra un triangolo celeste; eia Giaia Scienza. _cos, parlo Za- materia e spirito. trn pensiero vicino; per le sue strette rathustra. Al d1 la del _Bene e astratto e realti\ concreta, strade, male acciottolale. del Male, La Gc11ea/og.'a della vengono oggi dissolti nclln trovi anche lo scarabeo ster- Morale, una scelta d1 poesie reintegrata unità dcll'umnno. coraro con il relativo contor- e circa un centinn10 di lette- Le metafisiche e metali lche– no "hi dipino-enòo spreca re. del filosofo prussiano. Una rie dei passato sembrano la- • :,-, • 1 h. ' le d' ed1z1one attesa, se st pensa sciare il campo a unn nuovn spazio e ma er1a ~on o 1· che. a parte le poche tradu- coscienza problcmnticn e sto– resti uno sprecone· Il p~ta zioui isolate di singole opere. ricn. n un nuovo criticismo rn– non è ma, uno sp_recone. lo rwuca traduzione italiana in- dicale che. respingendo le po– sprecone è_un tal'digrado; ha tegrale. in tmdici vo!mnt (cl slzionl dogmnUchc e teofanl– b1sogno _d1 spendere molto so 11,rende di non vederla cl- che poste al tennine d'un de– per ra,l?gwngerc poco. tata in complesso nella sue- generante razlonnll~.ino. s·rscr- VI sono pittori che non cinta nota bibliografica del ella sulla vita e sul dramma verranno mai intesi: sino a Romagnoli). risale a un tren- dcll'csl lenza lndlv!dunlc e so_ 1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 tennlo fa ed è da tetnPo !uo- clale. in un·nnsla d'equilibrio ri commercio. e d'accordo tra tutti I poteri e al Nella cultura mosonca spe- le ,,trlualllà umane poste al ciallzzata.. per una considera- servizio dcll'umnnlti\. Che quc– ztone alquanto restritU\'a e sto fine rimanga spesso lrrcn– !ormalistka. Il Nietzsch e non lizzato. che ni vecchi mili su– gode credito di mo.so! o « pu- benlriuo del nuovi, che Il ra– ro"· ma è piut tosto s pregio- dlcnlismo antltcol gico e laico samente tacciato d'« artista». lasci precluse certe ragioni il che per qualcw10 equll'ale a più oscure e assillanti delln pseudofilosofo. come lo è i:er vita e del destino umano e Jn sua parle anche Klerke- concluda tnlvolta In una rl– gaard e In ccrtn misura Scho- so!'ta do~matlca nnrorn più L Z • ~I penhauer L.a definizione di ar- cctlosn delln prlmn. rhr nel- a la anle tlsta-!ilosofo. o poeta-filosofo. l'uomo d'og!(I. dcminnto dnl l come più pince. è però tutt'al. drnmma d'un lntcf{rnlr « lt:n– ' tro che tne.<ntta. se si guarcln s-muta•lonc d i valori» (ln o– ROMANZO f non solo al preJ?i formali. al- c111.lcnc.com' è nolo. è nletz– ------------1 la ecc~.zionale turgidezza del- srhlana). :u ngi dall'attuarsi la sua prosa. non solo all'em- auella concordia tra opp•5te e BOMPIAMI I tto ~pico-lirico di 111oltesue diverse sollecilfzlonl. s·p-at,.. pagine, ma più all'Intima con- tutto tra le raglot;1l \!elio spi- RA§SJEG A DI STUDI C[ÀA§§ICI E1'TIIHE PAR""ITOffE J(-. Il nuovoAnacreonte '

RkJQdWJsaXNoZXIy