la Fiera Letteraria - XI - n. 11 - 11 marzo 1956
Do.menica 11 marzo 1%6 ~ -;:-~ -r-~ 4:.Ji...,,.--:----4....«- ~ ~ ~ ~ ~~ ~~ r a~ lfttera di Gino Roul n. B3rbnnt!n1 ~~4-'_#~) ~ ~e-Et a.e~~ ~~/4- ~. ~~ ... -#.-LA'~z- . ·.. ··/ '.' / "7-t7---~:,.. /~ "~ ~ t-z>r.. ·, -~<'U;. ~ç{., ';..I' X<.-v ~"- ~- o/4 ·,t~ /4 · ~u i/1'~~4>~ -?id·~~""'·~ c...u=(; t:J-~ ~ ~ ,4<..i' ~ tJ~-~ P~ "7r~ ~ ·W-1--;r- ~ ~ ~' ~ ~. ~ ;;;– ~ < F~· ~- P~~'-""<c:;<-· ~. ~ ~~ t!Na•~".,,,. ,~ t".e'u.v~ e'---4 ~M·~ù? ~~""-P~. '?''I(~ ~I~~/.-., I'{~~~ &u.,-µ / Ct ""'(/ < vvr A /4,. ~ ; ~ r~ ·..c;,-;;>i– ' }'-'<-t ~ • .t. ~ ,..~·. x ~ ~ i .:;a..e~ , / l /~ u~ ~r ~~ ~/4·~.c-~ Una lettua cli Comino. Si parla della propo,ta di un contributo a Gino Ro!!I per 10.0!!0 lire REALE ACCADEMIA D'ITALIA A"'MINISTIA.ZIONt 'IOfDCl)lt,.('' Ro111a, lr U.LCCIIH'I JI. due .oootTTO Suaaidio a ta'Pllredel pittJre Gino Rossi .7ll la DD::::ron DELL'OSP.cDALE PSICHUTEICO di Tlil:VISO . La P7esiden;a della Reale J\ccademiad'Italia ha _sr-osto la concessione di un sussl dio di lire 400 al .?i ttore Gino Rossi costi ricornratc, llel riiaettere I 'unito v3«lla cambiarlo di lire 400, si preea· di volere cortesemente utilizza.re detta aopa secondo i desideri che il Rossi fosse in g;ado di IIFiJHre e se:npre, naturalmente, a vant3-Jgio di lui, Preeru! resti tu ire, delu tai:umte quietanzato, l' ac• cluao 11odulo di ricuuta. !l Diratt,01e de! :;erviz1 Àfflmlni ! tra ti Yi LA FIERA LETTERARIA OPERO' DA , ...VERO 11L JU l.ul' DELLA CRON,ICA *· • oss • I tempo .* V11a ~011qul1Jt~ • ..-om~ le sua • del p,•op,-lo t~lento, può ell,se• •·e 1'cmp1·e, u eia.i voglia 9iova,-sene, unu le:iune di n1ur0Utà Jif... DI CA.R1LO A:.'\.UNA,Rl[ Fu q uell~ f vrst l'epo a. ptù. 1 ugnala.tl prQprio dalla. provln-,timbro tnequil!OCabile ddla coincide con llf storia di Gino ntensa de.la cultura veneaia- eia. 1 s, pen.,i alla letteratura.!. per1ona.lfttì. Questo e11g~va I Rossi. · • ,a. La prima guerra mondiateiA Venezia allora scese da le.Ro,si, • lo e,iueva110 gli altri, Ma prima di Ca' Peaaro ,g!! ,,incora nott era scopp,ata ed 1 sue motttaune tre1'tlne Untber-lcul giurtuevano da Pqrtql I te- pure fu a Parta,. Da Parigi '''.' Fra_nc,a. dopo alt hnpres- to. Moggio!!,. ben presto se-,sti di Apollnnaire • I prottun- anzi portò a. Venezia. notizie :•.ottlsti, era.1to. venuti I fau-,uuito dal plu giovane Tullwlctamenti di Hettri Maltsse • di /non cttco programmi: non 11 ,istl e i cublst,, i,'. Germanla,Garbari, a fra le verdi dolcl.S-1Pablo Pkasso. Fu, quella, cul- rese mal ,eh.lavo di 1>rogram- 11, espressionisti. L ordine bor~ &1_me collltt~ della Marca tre- tura. non orecchiata /non fu m, Gino Rossi! che furotto the&e , a~dava d1sfacendo_St.v1111anadipingeva Gitto Ro,si I infatti ,emvltce aouiornamert- base ctt proficue discunioni. -ra un epoca di l11quletud1111 che, le tele sottobra~clo, pur 1to gratuito!, fu intelligenza di, v,m Gogh e Gaugutn lo int•-1 zutent,clte. Il n<Jtu_rallsmo In si rec~va, con frequenz, sem- urta comw,e civiittì: la cwtltat,. 8 ,arono dapprima; ma 1io1t arte •d Il P Q&1tivumo n ell'!-lpre pw, auidue, sulle rive del- europea, la quale non vuol di- 1 u alleno da rifles,ionl su quel– flosofia non trovava.no piu _ la lagurta. E tanti altri, fra.ire pianificazione, creaziotte dt' ret~rog•nea corrente ltngul- una /erma ra,,one d e s,~ten- cui Pio Seme17h1nl ed Arturo un esperanto generico, mal,ttca che s'usa genertcamente .a. I sotterrane, fer1!ie1tti che .lfartltti • Nino Sprlngolo. lambito per una conviv~n•a di definire flor,altsmo la quale :nt1Loµevano l; ,ocieta coinvol'.I Da Burano " Ca' P,saro. es1>erienzediver,e, Ambito in- si moltiplica itt una'trama fit- 1 1evano I giovani_ progress•st, OnQre a Nino Barbanttnt ch•lsomma dove l'Italiano avreo- 1 tis.rlma di variazioni. Sarebbe d, allora., SI commc:o ~d av-1tu loro amico • 11rodl170di1be dovuto portare il suo cott-li! caso, a mio parere, di me– vertire l ur17enza dt r:allac- 1 sauu, cottsloU .RilJordo Bar-jtributo i11evita~ìlmente ltalill-'ditare pr011rio su questo pun– :'arsl ad una c~ltura europea ba!'tin, ormai. vecchio, poco, no, • !! led.esco un contrtbuto to, a11.2i,perch.t Rosai tn fon– ,he rom~esse oli se/temi ormai prtma di morire, a Venezia,•in,vitabllment• tedesco, • Il do concorse a nobUttar, U flo- ~ccademic, della cultura lta-!1tarrarmi d_t Gino R.oni. Dtjfrancese. fra,u:ese, • co.i via. realismo, trasf<r•ndolo in un l,ana del te,~po. La tra.,dtz1one 1 G_lno semz;l1cemente, come tu, Ma ambito infine determinato rigore di cadenze. !f_on mi sof- 1azionale p1u lttslgne sera or- diceva. della sua fede che ra- da una comutte profonda esi- fermerò tuttavia ad indugiare / ntal s,enta . dopo Giovam,l sentava la ~aparbteta. del suo loenzc dei popoli. L'equivoco In una disamina del suo lin• Fattori . e Silvestro Leoa e talento_. Ca Pe,saro fu l'ese,_n-sarebbe sorto proprio in que- quaggio. discor,o critico in un Pag. 7 GINO ROSSI: Fanciulla con Ubro a~o G_1cacclunoToma lt!'tt, esem- pio viu alto duna • secess10-Jst'ultimo dopoguerra, quando certo senso ,contato, ma. a p d t Pf su, _(?ualtnon sara ma, mu-jtt• •· Barbantmi aveva capito,già si poteva credere che gli ,ottolln•are d.etermtnate p~cu- tile rtcl_tzantare attenzione e 1 i suoi giova!'' a1nwi. ed essi/artisti fossero alm<no &mali- llarittì e/te ml appatonct degn~ eruoper sempr med1ta21_01te!decadendo !'elio.avevano capito Barbanti1t1. Di 1 ziati. quando tuttavia •'era in di rilievo. · an~ddotico, nella conv.,n21ona- ,fronte alle Biennali, al chilo- 1 ctiritto di ritenerli provveduti L 1 i 1 1 . 1 lita, nella narrazione ttOtt n- metri di tela firmati da un proprio per l'lntenslttì e la e_eone iu_ o n Il _u conv '!-– . scattata dall'Intento lirico od esercito di attonimi che si muo- ,noltepllcltà: del commerct cul- :ft,h •n ;ne 1 ito a.lb li nUW J.U 11 z'['– ,epico o civile. E Ju Venezia il icvano nel cerchio chiuso d'un turali i.nstauratt 0 " 8 m a em ra .no ,ue t ;cuore eh.e ttccols~ quelle ln-lnatural,smo ,mpres,iomstico e /Il 3'nso vero· della cultura. !el i~Jr,er, di A p ollqnto, di (Continu 4 da pag. 6/ la sua salvezza. Ma <?ili. ec- quietudmi. \dt maniera, le mostre di Ca' europea, va rilevato a questo t~rc tori, di Damerini • di -------- eetto qualche dise;ino di poco I A Venezia olt artisti giun-·,Pesaro costituivano veramente mmto. lo ca1>i Quasimodo • MmasSla.n. Giu, t am,nte Apol- anche qutjla 1clagura pasoò e conto, non combUlò PIÙ nulla.. gevano da o::,ni parte d'Italia. u11 colTJo di acena sull'oriuon- proprio net primisdmi an·ni di ~nlo di_chla 1 rava _la dtl1!denzq venne rarm.i5tizio, RQ&&! rlVJ- In un suo quadernuccio a~va Anche quell, ch'erano stati a te della stantia. cultura fiuu- q:usto doJ1oouerraJ. 1 Ros&1, 1 suo ri/luto, meglio de la terra natale ,ma non vi raccolto molti pezzetti di car– Parigi o a Monaco v, ca!arotto 1 1 ratlva itallarta. I pittori di ca• ca• Pes·aro propoMvo; del futurismo e della pittura !ece che una brevissima li06ta. ta colorata, coi quali compone– col baryaglio di nutrite espe-,Pesaro erano I rivoluzio11art, ilutt orientamento storicamente meta~ica et è <Z~•to un •e- perchè Parla-! ancora una voi- va degli acco,;tamenU croma– nenze. E vi calò il meglio del- •sovversivi•· /Semeghini po!°puntuale. E nonosta.nte mol- Qtt~ t curo e et e~l• av~~a ~ri ta lo attrasse. l"u un viaggio tic!. che erano, a suo dire. dei la provincia. Fu auel'o certtt- aveva fama d'anarchico!. Fra to ,ia stato ,critto, direi e/te ma en apera_ 0 a ace 11 ~ · Importante. tutto trascorso qUD.dri. e si divertiva a filT me1tte ti momertto itt cui la essi Gino Rossi TJriTM11giava.sarebbe utile _ a m~nte più S!LO ltltterarlo hnf1UlSt tco e non nello studio e nel lavoro acca- della pl<utlca O'espres,;lone è ;,rovi11cia 7?0tè diniostrare la I Ro,si nott aveva esitato ad serena, liberata da pregiudizi, :• ttflspe~de~a1?u1ndl n 1; 1• f~l- nito. Egll dlpingeva sicuro or- sua) c~n della mollica di ;,ane. :sua v1tahta 0111/0Sta all'acca- oppor# alle cons•au,nze ctt- eta tteaazionl ed anche da en- a o~es a ~ e sugg,s oni " mal di aver scoperto quanto Con l andar d~U annJ tli demismo del!• metrop0ll ,ta-lttonlche della tradizione svili- comi non s,mw• Qiusti/lcati v oga. vtene riconfermata 1 ",era andato Jungament-e cer- venne l'Idea fissa d'essere~ 1 lia1te. Il discorso varrebbe att- 1 ta. Per contro a.J1er,nava la_ ritornare a rifletterci, ma- tf, lztd.el suo ,eAu~o~~1 •'!!- 0 • ~helcando ,e tuttavia l'opera sua R.ochefoucauld e conte della. che O!I9i a ri1Je1tsare: dlnanzi,· liberttì dell'artista come indi- gari sulla ,corta di te,timo- r •a a app!'n.,., a suo ev a- non riusciva mal ad acconten- Gherardet;ca. e ocriveT&: allo ~concertante dilagare del- viduo, il diritto ,i ricostituire nianie. Gioverebbe comunque re oont piu 0 meno lngann~•,tarlo. Al ritorno in Italia. ln- • Conte Gmo e Luigi Ro,;i;i del– .la. p1gri21a 1ne1t.tale nei ctrcolt s11lla S1'inta della sua lirica a capire tante sltuaziottl sue- gf/e 0 1ert~ < lo~ale ;• lnevl:a- vece di fermarsi nuovamente la Gherardesca de Delagrange deUe m.etro)loli. I casi d'una intuizione u1t ordi1te proprio:,cu,tv, dell'arte tta.liana. altri.- I men 6 a.nera 11 a t una~ ~'. a Burano, preferl ridursi In e de Larochefoucault de Fran– cultura v1talist1ca, ed pperan-/ cui la cadenza dello stilP- _ m,nti destinate ad i1tterpre- fl one, cott • reca~ ~ qu,n • camp&gna. nel Trevigiano. ce et Normandie. de Bar Le te qumdi nella riceroa ct'utt ove lo ,tue fosse stato uuacta- tazioni ambi!lue. P~r lu1tgo tl perlc?lO, • Il viz,o, d.ella,Era stanco e abbattute, e la Due et Martigny, de Bretagne ! innesto nella &toria, vengonolgnato - avesse impre,so il,tratto la storia di ca• p,saro casuallta. sua flbra, già scosoa dalla et de Prov.ence, et de Samt Ma 1t0n fu c<1pito. Peggio, ,iuerra. cominciava a non reg- Etienne •· Ciononostante dalla. ILCATALO GoDELLE OPE BE ~~ti1[t";; 0 ;.;'a~i;:r;!tr~•~iJe'~i)!:r•e Pi~lbo1;:z:~::f1'fo s~~:;;~ ~ ~: .t!=~d~•;a~uil~ aggiungart0 , rovesci di fortu- !atto tatlturno e sospettoso. to ogru follia pareva lontana. na della famtulta. Nel 'ZS fu 1 •credendo d'essere Incompreso E di fronte agli infermieri che Internato itt manicomio. Par- da tutti, fuorche da po~hl a- lo chiamavano ironicamente ve guarito qualche tempo do-,mici. perchè soltanto nell'af- maestro. egli non batteva ci– po. remigò_ per_ l• campag1te tetto loro trovava ancora un silo, a<:cettando quel titolo co– venete, lui. di provettie11.za poco di riposo ed aiuto. sl dle- me sapesse davvero di merl– agiata, come venditore amb u- 1 1 de a fuggire la gente. dalla tarlo. Nell'autunno del '33. a la11te. E i sl1tto1ni della follia quale i:ll sembrava d'essere Treviso, per lnlzirllva decil c11 GIO\T. ~~· .-, •u. ,,011.,a.,Tv si facevano più. pa._lesi.Nel '291 1 guai:dato con sop!)Ortazione e amicl venne allestita la ma A• ~ ._," "'' Vl' r, fu nuovamente rtcoverato, e lrorua. Come era poverissimo e pruna personale. Fummo in La t . . questa volta i! ricovero dlven- mancandorll In quella dlspe- molti a correre a vedere. e in , nccs ruz1ont cronol~iica g,ne parigina che sia rimasta Bruto (cat. ':· 49), •SPQato lo ne prigionia i1tesorabtle fino rata situazione la possibilità parecchi a rivero . · dell att1vttò. d1 Gino Rossi se• del Roso,, che in orlg,n, appar- anno succesS1vo a Ca' "'aaro , 1 · se e. e 10 • ap- sue le v1cenòe della vita del- tenne a .De Pis1s (o la scelta con ti titolo de «l'Idio~» ap- alla mort~ nel 47. di guadagnare con la sua arte punto. ne resi conto nell'lt<1- l'art1sta: un fatto acquisito è di questi non dové cadere a partiene a quMta ricerca'. La Apprendemmo la scomparsa intraprese un piccolo commer- lia Zetterari4 del 15 novembre. quella partecipazione alla m0- casol, o come I primi paesag- pennellata segue la cadenza del- di Gitto Ro•sl a Venezia. Ve- clo ambulante. girando d1 vil- SI voleva che anche lui la st,;n dt Ca' Pesaro la prima gi dl Breta~na. F'ra questi si le opere anteriori ma è ormai 11 ezla viveva allora nel clima !aggio In villaggio, a piedi nu- vls1tasse. ma non fu possibile ~~-t~lv~~o 1 ~~~·ati~~etil 'J1',,%e ~;:i;:.~ Pfi;l'.'°l~rmil~te ia Pri- escluso ogni ncorso lineare: di euforia del dopoguerra. Fu- di. e cavando da esso ogn! per l'oppasizione _del meruci. E le Case tt Burano e la Fanciullo lo stesso schema· grafie~ ~I ~~ D1 tanti paesaggi trevtgiam rono pochi coloro che sofJer- me22:o dl sostentamen~. Qui altrettanto caintò per le sue– de1fiore, certo anteriore di due paesaggio di Gauguin e il bel- 'b.~~;r.~s~ (;~là nn, 5t 10 >, sliì sero per quella notizia e/te I la s~Utudlne lo aggravo e _ab- cesslve. a;:erte & Venezia nel o tre anni a. queua data e tut- llssim_o Paese (caf. n.' 20) òefla è il più c':incll1so.nE•a~fistrten- giornali rip0rtavano ili 1)0Che batté del tutto. Annl tristlSSI- '939. '94.1 ~ 'M6, e a, MilllilO te e tre d1stmhlmen_te un pun- collemone Hmtermann. . de a scarnire sempre più II co- righe. N_oi giovani, dobbtam,o ml. sciJlguratL Il p1tto_re QO!) anche nel 9~. I 1\ di arrivo delle noerche del Non è possibile sotndere l'at- !ore, a castigarlo entro la ter- essere sinceri, 1ton compren- resse a tanta avv_ersltà e di- Allora si CO!llt>rese che egli pi ~re agli lmz, della sua !or- t1V1tàdi questi anni che pren- ma lmpai:inazione del disegno demmo il significato della vi- venne pazzo. Era ti 19l4, ave- era psrduto pet: sempre Infat.- · mazione. . de vario spunto dal soggetti ma amplla li motivo, tino ad ta • dell'apera di Rossi allora va trentott'annl. ti le forze andavano lentafflffl A •ter _red\gere delle schede. bretoni, dai paesag~I lagunari o arrivare all'estrema valenza de. Fu l'anno dopo alla Biennale· S'lnlzla COl!I il tempo più o- te a!:bandooandolo 1 · ~ secon o I esa to ordme crono- dalle colline trevigiane Douar- corativa come è nelle Collfn• lt 1. J-J• • t ' se della lta d I Ro--•,,,. · e 8 vu; 'logico. forse la produzlone del nenez (cat. n. 28), la Prlmave- asolane 'ccat. n. 70), deve ti mo- c e g' _..., .. ico un~ vas a re- uro v e ""'· =- gli diminuiva. Verso il N ata·e Rossl vedrebbe come punti_ ~, ra a Burano (oot, n. 30), Q la dulo ritmico si fa addirittura trospett,va, eh• l importanza cov~r•to dapprlm_a a Venezia. de) '946 non cl vedevi< quo.si ' partenza due o tre quadri. 11grande De,crizlone asolana Cca- astratto e la ricerca sembra del suo mes,aggio - non StlO- nel manlcomlo di San Servo- pl1Loriruu nassi<,•a tutto il si.o Veccltw v,llagglo (Cat. della talogo n. 68). ad esempio, s0- quasi avviarsi all'esaurimento. ni retorico il termine - 1i lo. fu 110Iall'Istituto Grls di tempo a letto. E 2h amtei. che mellti;;".'n. l?l, nel quale I ta~ no ciascuna a suo modo II rl- Se!f1Iira perciò legittimo !ar r~•e a tutti manifuta. E nel MogUano, all'Ospedale p&I- di contmuo lo VlSlt aYano li n- 1 ~r·a incolow VtVO i d~~so r:- su!ta_to di una steosa emozio- co1nc1dere a questo irunto la cuore .~ depositò, come dire, chlaµ-lco di Treviso .a quello conosce-✓1< al suono de.li& 'vo-e calu~ d~ ~ri'\:,.~~oe d,uncfa~: ne .t;nca: tutte e tre risolvo. {rattura/ji,\f'\~o~ /"'?ondo un rimorso. Un •~rttimento di Creapano sulle pendici del Era. diventato mamssimo ~ ~ guin e nello stesso tempo l'es- no 1'. problema formale con lo empo e a ,v e p1t1<>re. che se ne andò proprio quan..- Grappa, e In flne ancora a parlava con grande len~ zanne. li Rttr4tto della mO!fll• guin. A Burano l'artista visse per Il «Salon d'Automne» ~- in_ un amo~osa intllllfg,nta di q_ullla .la sua ,e dolce, _con pe- nate e profoilde. I ,enztahtà di discorso di un Cé- ~!s\~ne ~n 1 ~~i 1;;",;ni~di P6",:1!pr\~t~;:nd~I s: 91 ~cò!o!:5ep,frr°; do, cofli anni, cl aqopera1nmo Trev1So. Era una pazzia tran- dicendo cose semp:-e plù =o: ~~~!· t~niJ 4 l, :• d~nu~'"::P~~ 6 ~J varie volte nella sua vit.l, dal no Rossi trascorse un secondo Gtno Ro, 31. rio<!! di g,-e. nd e lucidità. GU Pino alJ'ultima ora. &i ma11- zione dt &ite quasi lncertr aÌ 'IO a.I '12 vi abitò con la m0- periodo in Bretagna: a questo Ma questi attnl, complessi arnie! a nd avano gpesso a tro- tenne presente & sè stesso pari della Ragazza bretÒne glle_.trascorrendo uno dei pochi nuovo contatto con Il l?aesag- antt/, del ctopoouerra. ,011.0 ,ta- vario, e (li portavano matite MDrl all'una e mezzo del 15 1 eat. n. !Sl ancnra soltanto un penod1 sereni della sua es,sten- ~•o nordico. Il suo attegg1amen- ti sovente anche all'origine di e pastelli. carta e tela. colori dicembre 1947 preludio a' quella gamma di •~· All~ tranquilla isp1raz1one o muta (cat. nn. 71,74 l. Il co- tante distra.aionl. Non direi e pennelli .Eili U conosceva - . _ c~ntrasti cosi personale che si di qu~gll anni, comspondono !ore si trasforma, subentra una che Gino Rossi vi &i ,ta inse- tutti, li salutava chiamandoli SIL,10 BRA!!iR I ntrova In tutti i d!pmtt br~ tutti t paesagJ•· le manne, J nuova gamma di contrasti acl- ·t tt JA I . h per nome. voleva sapere che toni. «pescetorl», nei quali è tmpos- di e duri - verdi e viola, hVJ- rt o o enett"'!' . consensi e ~ novità cl !o,;sero fuori del mu- Queste tre opere de~ono es• s1b1le ritessere oggi la succes- dl bruni e ocre -, come se la qll &otto_ 1,111tt1mt. 11 di là r di lnt d 11' pedal ILIBR( RICEVUTI sere state eseguite nel 1907, per- slone cronologica al di fuon lmmailn~ '.'"ndasse man mano della B~nnale del 4& e di O c a e os e, che ché non nsulta prima del viàg. dei dati stoncl delle esposlz10- c_eland_0SI dietro un velo d1 ma- qualche celebrmane dettata coa pensa&Sero gli art.!st! e RITA l!ARCHESI ,.. 1:10a Parigi e in Bretagna oes-1ni. di Ca'. Pe,aro. Sul soggetto l!ncon,a. Ma 11. 5 econdo periodo da amici, da critici o da uti- eh!! pittura !ace&&er~_igiovani cuanda Edlton. i.J:::i p oe,1e suna attività nemmeno grafi- dei vecchi pescatori di Bura- ~ f pre t eff(ett't'amente con la ma.tori Rossi è rimasto an.cora plu promettenti. Fi&ìcamente 54. L. 400. pa.ga- ::e dell'artista. Un documento no U pittore si fermò ripetu- a ,rn, a, ca ·, n. 76), del '13. ltCll'o,,;bra. peggiorava d1 anno in anno. ALFO~SO CA.'IPA . .n.E. r , .,, 4 _ probante di qu~sto inizio di 01. tamente, attratto da quello La tragedia dell abball'dono <jel- . un poco. Talvolta JU amici lo rnu d•funti. !'c esie. C aanda Edl.. no Rossi st~ propno nel fogli ~iutto e severo aspetto degli la moglie lo avev~ sconvolto e Purtroppo non é stato il so- lncltavano a riprendere Il la- tore. Panna. pa.gg. 36. L. ~ I di appunti tatti al Louvre. al uomini adusatt alle fatiche del- ~nnle.ntato. ~'?drunasflto Ujnope- lo, tn Italia accqdono con una voro nella soeranza che In es- VITO RIVIELLO. C•ttà fra. pa8'11. Museo di Cluny. al W.useo Qui- la laguna else tanto bene cor- ~so per mes · opo s enzlo certa fre(!Uenza questi para- ' - Poe1le. SChwarz Editore, )tJJa- met, e ispirati al più vario in- rispondevano alla su,. rigorosa na.ppare 9uesta austera e dram- dossi. Siamo incltnl all'abb4- so rlw;clsge ancora a trovare no, pagg. 32. L. 300. teresse cultura~e. dalla cerami- coscienza di uomo e di. artista. mat,fa ~igura e il disegno v~ alio della contingenza alla. ru-. 11111111mu1111111111m111n11111111nm111m11mun111111u1111m111nimmnnnmm11n111n11n1mrm c9: arcaica 11i !lammmghl, gal Il tema rlco,se In varie epo- amp •~n ° la sua !orza plasti- . , . • n111uit~,t ttm "Kltt \ La rt,poata dell'allora 4ccadtmla d'Italia: un 1u»idio cli 4(19 lire I Rinascimento italiano a Tou- che, ma le !'igurazionJ più In- co. L Educanda (cat. n. 781, moroslta d un d1Scorso. alla lcuse-Laùtrec, aove il tratto è tens~ sono proprio quelle crue Il Ritratto di Signora (cat. secca lnsistenz'!- _d'una 1>olenti.– àl una fermezza sintetica e co- corrispondono alla frattura con n. 7 9), distaccata e arlstocra- ca: è una verita che dobbfa– struttiva che ne· esclude ogni 11periodo giovanile dell'artista, twa cort ~~f !lgura di ~odi- mo ammettere, • confessarce– accademismo. Non è dl!!icile tra 1I '12 e U 't3, quando la fa~n,, I t v pres 4 ggl Idi Bu- la. Dovremmo abituarci con P'3SSare da questi disegni che più era ve scrt,i spirituale tra- son~' 1: 0 ramo~. 0 edal t, ser~, maggiore senso di civilttì alle dichiarano quanta ansia di CO· vaeliò Il pittore q t !)e~e l?IU m tea ive I biblioteche e ai 11 ,u.~el e" an- i noacere e Imparare avesse Il Il Pescatore dal berretto ver u_eso peno o immediatamente . . . ' .,. /j pittore durante quel breve vlag. de (cat. n. 481 fu esposto 1 ; P 1 m,a dell,. guerra e d~lla 11r!- che at cmuterl. Altrimenti st I ilo a Parigi compiuto insieme prima volta. ,. 1 «Salon d'Autom- g on,a. ri.schla di far la figura di ad Arturo Martini, ai QU<ldr!ne» del •12 VI è vlsibile quel- Con le Colline (cat. n. 861, certi • eurapelsti • d'qggt, va– dlp1nt1 !orse in quelle stesse l'imm&desunarsl del disegno e databili cil'C3 al 1919,iruzia la !id! solo - nonostante l'ett- l s,ttimane, come Il Lunao Sen,. del colore ripico di questo mo. ultima e più vi.Ilda ~roduz!0- çhetta - " riempir le P.arett tlfTU!U Cl~UIII lrtiJU'LCI ''Clilltfllj. UIUI l'(.DHtJlt ti ,.._auu H1"1 :...------_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-:_-_-_-_-_-_~_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-~-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_::_.-_-_-_~---_-_-_-_-_-_-~_n_a_<_c_•t_,_n_._1_Jl_,_1_a_so_1_a_1m_m_a_-_m_•_n_to_v_a_n_:g:_o_:_gh1ano. Anche u ne di Gino Rossi. D1 nt rno di qualche cat!è d.i periferia. ~1it!~'!~1/nn~~"~/1~1;:("J~ ~~: S! rischia insomma di scarn- e ll • G R dJ muaica, cosa c'è dJ musica? flusso diretto: ,1 rifece tota!- btar la ~onaca con la storia. O Oqu l Con . •z•no ossi• La guerra è finita ora. SI 50n9 mente a quell'originarla !orma- e proprio con la scusa ~Ila e tarsi per&11&&0. 1'11lcamei;ite calmati tutti. Ma con si !a? E z1one da. CèMnne e la netta cultura agg1orn4ta. C021,tlt;1ul> a' pe,r1.0r1r• O,illi an- l'Italia. coa'è dlvenuto q uestD squadratura dei volumi e la A ricercarlo Gino Ros&t. (Cq,.t1tt114 fa pag. 6) no, m• 11 suo spirito senibrava nootro ç~ae? 3tando qui r.on scomposizione delle !orme. su. rtelle oollezicrt( privau ll8 fu&l"sempre plu l!m,pldo, L'an- tinu,va a somare nella pot:1- a cntllJllulo « mae~tro ». col I» ~ulla fronte. Quell- lue<1 !X)~t- se ne sa. nulla, Cl sono artisti. bentrò agll arabeschi oma't1 del gailerie anche nelle rtr,io~u- &I'!> cli uactr, lo accendeva an- Mtta i:er fissare i 'lllint s~lil nar.c;, compa tunen Q dJ cn, ~c. ...,,~ :n r.1.e,o restrema l!}a.- e,_ sono l)Ol!tl? La popolazione tempo asolano. !i • ; 1 _;J , cor• di qualche speranza. Vo- carta. tinche li !ogl,o era neo- .:ontenta un bamb.no ·-, u., ,uc, 11rezzadel ,olto. u labbra ten• di cooa si occupa? Di tro,·ar da La Testa d1 donna (cat. nu- 0 ".'· compre,"fe. C?m ~,rii levi una ca.setta per se, una peroo da uno strato d, rnrn:,-'! .tu10.ence car,r1cc,o. «:vtsestw», èe,-ano a r.p•eiar&l nel solco mangiare? Anche gli artil:t! mero 901. circa del 1920,dà la abbta operato al dt la della piccola cua. un appartamento, attaccar.iccla. .:on.e te d1ceorero. • Napo.eo della bocca cotne quelle dei llanno bisogno di mllngtare e piena misura dell'approfondi- cro,iaca, Invece, pur ri~a.,1en– almeno. nel fabbrleaoo della Nel meno confusi di que,t: ne»! D altronne a lui. ne~,: ul- ILOrtJ. Eppure era anima.o da l)Ure pensano all'art.e. SI puv mento !orma le che era m1n- do apertuslmo ad 011111 fatto Dilfllone dell'OS!l"dale: - Non dlsea-nl s, rltrovanu gli scheml umi temJ,i, non 1m;iorta, a p ù :mpet, iruprovvls,. che gli mo- pensare a questo e a quello. Ca, cato nell'attività prece<:J~nte.S~ cult1irale. Ma la culfara ~/Ili, è àncora prontD II mio appar- fonnaJl!entall cti certi suo, qu..i- 1111llL. della, ano tl !aàbro suporiotse P!SCO che non tutti si occupai,o no gli anni delle Nature mor- nella sua staglo11e matura, tamentn? Andlamo a vederlo - <ir1.spec1a mente Ja • Donn" al· Nell'autwmo oel 1946 c,,min- some per un segrelD sentlmen- d arte ma tutti potrebbero tro- te (cat. nn. 92-96), ossia di seppe ricondurla nei termini Ol"'l'!lava dappertutto. Ave- la finestra•· e Lcune naLJre clo ad anr.ebbtar11l:s1 1a ,·l;1a to dJ iroma O& quel letto, oo- ,-ar~ due o tre 01e al giorno per quelle <(costruzioni», come egli d'uno ,tue Il e/te se CJ),Sti va ~li• bella carta bianca e mori.e. con frutt.ier~ e bo.:,al! Fu dap,mmo un -,10 teg~ro. e 1e, In co,np, n.so alle tenebre dedicarsi i:iten,amente _ alla stesso le chiamava, chluse nel. t • · ' · grifla. ma preferiva dlsegnare tn pnmo piano e prof,11 di col• si pensavo ad una tonna d1 e.egli occhi. sembrava a\Or r!ac• ptt ura. alla letteratura. la toro essenziale e nuova pro- w_sceuna conqufS t a ~ 1 . 7!rQ-. su pagine stampate d1 hbrl e llne nello sfo11do. s, trosa ,w- cateratu1; ma li male era al- qulstalD la tuce della me nte, Rossi non cl ha detto 01::la ~petti va luminosa: della Fan- P: 10 t!7-lent<>(una cq;,acità di rivi• e. Gli portammo un gior- ehe. con Insistenza. un uomo a tro, e durante l'inverno pe/j'ilO- <.,!no RoEsi parlarn paca.lo. con del suo passai<>, clulla col libro aperto Ccat.nu- ~mtes1 &ostenuta dalla piena no Noa Noa. di Gauguln. ed cavallo. Generalmente ol trattn ro con,muamcnte. In prima, ... un certo d,s,ae«i, anim andosi Quando gl! dlcemmo che era mero 91l, per la qual~ eill mt~Uige1i.za del suo tempo/, egli &e ne servi per strapparvi ai linee spezzate, di i,xrtt d, ra Ju c1eeo del wtto. . solo d1 quando m qua,ndo per morto Arturo Martin! non si scr~• di un «arresto d.Ol(!rOso puè essere. a guardar bene, le pafine e farne tanti dlae~m: rr.tmbra umane Un ,o:ro si .-o- Cl nconobbe ancora. al suo, 1 problcn-.t dell'art.e. Era un commosse: dl ritmo nel paesaggio VJcmo attche una lezione d.t ,noralltà: «ctenin 4 publl,r en la Revuej,•rappo1,e taivolta al paesJq,rn no del pa.s.soe della voce, senza saggio che parlala A1eva CO- - N?n eravate •~lei? - alla testali. Per cui atte/~ ,otto codesta Cah./,rs d'au/ord.'hui et d• de- Tentativi d1 <0mpos1z,,:,,ie p.-r ,i!cuna esitazione: - Oh. caro minciato ,o!endo sapere di noi. Non r1spase. - Non vt voleva, Le ultime opere, la Contpo- luce morale va meditato Gino main. par Gino Rossi De Va• lo p1u monocrornJ, ranl\atl,Ma:,zottl. cosa ml racconta d1 del nostro mondo dl fuori. o te bene?... sizione e Il •Poemetto della R. , E . lentini Gonzaga et De Guer- solo qualche volta da •.y-,IJ! 01 I be110·1 che notizJe ml perta? - 11oias coltavamo 1~commovente - Se cl voleva.mobeoe? Se lo sera» (cat. n.n. 98·99) ne a.e- OS SI._ _tton e atto di pedatt- rlero Roul, Dessln e publier cQiore. Non è fa.c1lo a!lcrrare Lei non ra piu a cu.,lgnana? pa.rn: a d,i un pazzo che cl dl- ave~ chiesto a. Martlnl. centuano l'Indagine formale. Le terla md.tea.re un e&e?•PW mo– en la .Réoue u, Marges. qu·on di primo acchito questo lln- Acie..<.,;o c 1:1lnc1ala tuonft sta- re, a cose degne di essere ben avrebbe detto chissà quanto! architetture si tanno più libe. rale, pur 1uiglt anm che at– imprlme a Genéve (Suue). iURggio grafico: es.w ,i riYe.a. g,one. s, godrebbe quella bella medi!ate: Vedremo poi chi cl ha voluto re e l'Immagine ha una nuova traversiamo. Occorre però e/te Dessln po~r Cronlqu,s et ero- nella magg or parte del essi. cruni:a-<rna del Montello, tutta - Mi d:_ca. adesso. dJ giova• veramente bene e chi cl hà dl· risooonza profonda. Con esse si si sappia guardare ed inten– n:queurs, Il veut Que ces des• (,()ll"W, Jn balbettamento. ta.i.o liorlta .. E di Nenesn. del Ca- nl. ehi c·~1 C'è ora una gl0- men:lcato ». conclude l'attività cosciente di dere ripetiamo: Gino Roui sins ,otent publié• en la Révue più penoso guanto più ~I com- stello di Collalto. cosa hanno ventù nuova? Si faru10 cono- .Anche a,I suol funerali pochi G_lnoRossi. Nel Cortile del ma- dovr~bbe essere verament, tu\ Le, Hommea d'Aufourd'hut et prendono !e sue lntt>,u;on!. Si fatto? Lo hanno rlcos.rulto? E' scere? Pubblicano? Quare la si sono r.cordatl dJ lui. Fra nu:omto (cat. n. 100), i !anta- . . . de Demain. Gino R.oui è Bucc, pensa a belle lmma11lni rlfle.- abitato? tendenza che seguono? Arrha- arnJcl di Venezia e di Treviso, sml delle sue ricerche si acca- esentpio. a t'!-11.tino& t Tl art:iti: Immortale di Francia. Rispet- se su uno specchio d'acq~a Era dlst.eso sul lettino dell'ln- no riviste dall'estero? Come so- dietro la bara, in quella squa.l• vallano confusi. L'opera è 110I- propettS< plu alle suggestwn, tate questa ~ituazione ». Volle Improvvisamente turbato dal !ermeria. dove sl stava co?Uu• no? n Salorc d'Automne non c'è Ilda ei orru,ta d1 dicembre, era- tanto una. testimoniaru:a urna, fittizie che ad. un impegn-0 che I una tenie dJ !Jlirandlmento e Yento. mando lentamente. Un raggio stato? Il Salon d'Eté? Adesso cl va.mo •i e no una dozzina. na, orma, già commovente. Investa la coiclenza. una bottiglia d1 !iMativo. Con• Gll ln!é1mlerl cominc1arono di role glt batteva sul c~po e sarà Il Salon de P1intem11s. E GIUSEPPE l\1ARZOTTI GIOVAN I CARANDENTE CARLO MUNAJU .,..,. rloerll• Il o;,r t;;ut 1. fUUlt ,,.e/ (IJH1ttst1,t1,. 'llfl-tl ltffl!UG un:.·-':.l t u1,1~aun1 ., .... •" .. ,..,,, ,., u',rM•• ,,_.~ cort •lf,uct, ~• f•rl"lwl•n ,f. ,.,._N.,14 f•l"'lflldl, "'i.....--.."'.......,.,,... ,......... , . ,.,.,.......tftillklM --·-·- ... '
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