la Fiera Letteraria - XI - n. 5 - 29 gennaio 1956

Pag. 4 LA F I ERA LETTERA R I A Domenica 29 gennaio 1956 ----------------------------~---- lf))E IL lL ~ GJIOVJCNEZZ A. UMANITA' DI F ULfiNEB 1 Newby cambia genere * Tra simbolo e realtà, tra una cruda violenzà ancora castigata e una viva ansia d'affetti umani tenaci, emer!!;el'interesse de!lo scrittore per l'uomo, interesse dell'uomo pe1· il suo si– mile, per i mali che lo affliggono, per il bene cìie gli sfugge * di GIANNI GRANA \l'lLLlAM (Continua da pag. 1) tà narrative non mancano. ma la loro valut,8.Zlone e sta– ta ql,\as1 .~empie eccessi va ed è anCla'.a a scapito di alt.IL Es.:-a ha ~e non pro . .. on... i.1.8 a.ini:no m :,uper11C:t!fa.lmto i rapporti !!nenia per altera– te 11 quadro Lr~ato da a.i– ... un. oel 1om ...nzo brnann..– w acg,: ult.nu anni. Da The Red Badge o/ Cou- terra rigogl!osa e alle loro tra• cupo dramma de! protagonista. rage di Stephen Crane a Tlle dizioni, non ras segnati alla bru- a tratt.1 potentemente evocato. Enormous Room di Cummings c1ante sconht.ta ,non u\sstgnH• \IÌ si situa con una staticità a TIH"ce Soldwrs e U.S.A. dl Li all'a s sorbin1ento unihcatore monotona ed esasperante, sen– Dos Passos a A Farcwe/1 to del Nord. Pereto canta ancora za altemalive o rborse dt navi- t t i 11 del nare, finisce per rivelarci, al ranza nella vita. E manifesta la Amrs e For. 11·110111 Tl,e Beli ,·epopea delle origmi (si veda tà, dall'(n!zlo alla scontata con• e quanta le tera ura g a a. n• di là dei suol elementi caduchi, percezione splrltuallstira d'una Tolls di Hemm1,wa~-. tanto per anche il recente Requiem. Far elusione. Quan_t? al cosiddette? resto , èndj~e~~r~:ti!: i}~b~~u- indubbi aspet.U di positività In- bellezza p!u intlmu e vera olt..re citare, la guerra e ,e sue dirette a Nun) e lam~'1lta lo spegnersl morali~o fau1knerlano. qui e la.la co ,. lllia- sleme a certa sciatteria.. a certo quella corporale, dell"amore co– e ind~rette consrguenze Jla:ino delle virtu ong_inarie dopo la forse p1u o~e altrove esplicito e, rallsticR ameri~ana. odn ~i Ja- semplicismo convenzionale di me qualco.-,a d'inesprimibile al indubbiamente lasciato tracce guerra di Secessione, quell'indo. non senza mgenuttà e unmatu- zione d~ret~a. e[{'!-a es lo soluzioni a certa sommarietà di là della retorica delle con– nella narrnt,va amenc1:lna. e m1t.a energia che an1mo e 1an- rità, lo scrittore s'attarda mol- mes Ca:f un tlpif° eu~~~u- cronJsticà a colpi cU scena gra- vcnzloni. un·Lntulzlonc di realta non importa precisare m che c10 1 pionieri alla conquista te volte nei corso della narra- di qucs rac~on · a e · 1,uttl e foÌ-Zati si nota una !i- più profonda oltre le apparenze I mis1;1ra e profondità e soprat- delle terre: in questa crisi il zione. anche attraverso cerl9 dezza, il cul ritmo avventuoro~i ~zza d'inda · ine inconsuctq più e videnti: si potreboe par– tutti 1n qual modo filtrate nel• Sud onnal giace per sempre, verboso dialogo del personaggi. e anche 0 ('t.e ~ftent.a~~'l;, cl nell'opera In l~ndo mediocre di a.re espllcltament.e di spirito. la sen.sibiltta d.."ognuno.Per quel incapace di rinnovarsi in una a « commentare ►I e a svolgere libertJnagg O e . sacri g Ca.In· illuminanti descri:t...oni E tu tto ciò appena adombrato. che riguarda Fauikner. è inte- virile riaffermazioni di valori: certi teml g,à a lui cari, con trovano f 0 r~zz~dà 11 0 _ ambientali e una tenue liricità con estrema misura, si da con- Il PJSt o da Walter Allen atwibJ.ito a P. H. Newby. ma.. gar. ~enza e~erne del tut– ..o convm~o. é e. ag~rbLO. Es– ro fa ill primo Juogo un tor– to a g,i altri d1m~nLcati od f.pp~ u notrLnati. induce il le t,.:,n• involc.ntariamtnte in (Irore e 1iwsce per tare un torto magg.ore a P. H. New– by !tesse,, cnt non può non d.e.udere cW leggendo l suol Ul~lml romanzi ,peri di tro– vart: uno sviluppo od un· a~ prolondimento della sua arte narratlv•. Del suo ln,!:gn_, non si d ub1 t.a e meno an– cora del desider.o di im– poni!. di giungere fra 1 pri– mi. Ma col pas•ar del tem– IX> e lawnenta.:e quasi an– nuo dtl numero del suol 11- bcl appare chlaro come pro– prio questo desiderio d'im– porsi p:csto come un ro– nuu:ziere Ira I più validi della ~ua gencraz·one !o induca a proceèere con troppa rapldl~a cercando con incertezza la ,;Ua .strada senza averla an– cora trova· a. ressa.ntc notare che il primo quella che l'ultimo Faulkncr non celato accento oratorio. Einau~ c or~raduz~o- di nor.azioni psicologiche \·era- ferire pienezza agli aspea,t d~ romanzo (Soldiers' Pay) e l'Ul- o.~moJa denunzia in apparenza Si tratta In sostanza cli un manzo m una nuo~~ ·le mente ispirate realtà evocati, anzichè ritrarh umo f A FilbleJ traggono ed rir- emica e senza speranza clamo- roma~zo per costruzione e di_-ne. di ~ran l~~a t_u P:;t;~l Ma sopratt ... ;tto risulta delt• nella loro gre~ta mecc an_1cn a gomento la guerra, nei suol rosementc ora va compiendo. stenstone narrativa certo il pi~ di quel a PYt ~!torve in una neata felicemente la figura viva esteriore. Non e IJ caso dm.si– immediati nfless1 e m parte d>· In parte I termini di questa fedele al modelli tradizionali. fa 11 da un a ro ~polare Il 11. della protagonista Juana Mon- stere molto su questo. sottova– r~tt..amente il primo, nel com- polemica sono comuni ad altri E . la cosa risulta ancora piu co a~a quasi P ' è un i roStituta messi- Jut.ando raccorta ma non meno pimento d'una tragica vicenda scrittori del Sud, e li pensiero evidente sul Plfil'O stilistico, bro. \;~ 1 _protl'Jiti:\~ mise• ~.';;1asl:i~~~~':-/ connubio di su- artificiosa cura costruttiva, ma assunta a simbolo con arduo corre soprattutto ad Anderson chiaramente nell enfasi cstetiz- cantan irico r ·. i li 1 ità d.1 11 non va nemmeno considerato parallelismo il secondo suo maestro e amico dt cui zante, nelle Junggaglnl ed esu- ria per aver pe rd ~to. la voce per stJ z osa re g os à e · come elemento accessorio, per- Pochi sono I grandi narra– tori cuJ sia stato dato di unire al!a qaalltà la !ertllltà dell'ingegno, Nel secolo scor– En si sono avuti a!cun! d: q· :e:::tl fenomeni: Dickens. Thackeray S",pratutto Tro1- lop•. poi Hardy, Mered1!h ed H:nry Jame,i;. magari s~e– ven;on ed In parte Glsslng. Ma dopo gli eduardlanl: Con- Sartoris, ù ·terzo romElnzo di si è riconosciuta in • lui più beranze descrittive nella let- 1n ronseguen~a f~~ e~1v 0 ~: i~~: 10 S~V~~?!a~~~ilit~r: ~re~(; chè di questa sottile intima Vl· Faulkner. uno dei pnmissìmi volte l'influenza. Si pensi in terar!età dct.erio.re dl certo im- assone .. e r ~a poi tragl- sua intima purezza neHa dlgtù- brazlone Ei sostanzia tutto 11 e giovan11t dunque. anch"esso partlco1nre alla diffidenza e prcss1onismo lirico . Citiamo h -unore rmnovalore, to tà del suo amore Càin esalta in racconto. Ed anche se si tratta è frutto dell"esperienza che del- allo scetticismo per la civiltà c9:so: « ... e allora le mani dt ;amentc ;mcl~5::; 3 \ 1 n~i~f~c- lei la femminilità come lnesnu- d'un I1vell0d"eccezlone nelrope– Ia guerra, della prrma guerra meccanizzata <e corruttrice e de- lei. impazzite. gli salirono al unque. s rovv . 8 _ riblle 50 ente di vitalità e di ra non cospicua di Ca.~n.non e mondiale. personalmente iec_e formatrice 1>,motivo, come già viso. mentre ella gll singhiozza- chi ~l~canlt~ri d~ ic:::;~~eiza forz.a m~rale. come schietta per questo di minor rilievo. rautore. Ma come nel suo pn- notammo, !~miliare_ allo scr1t- va dispera.temente ,contro le rlhca 1 anc oupoes~va lmpressio- umanità fonte di fede e di spe- GIA~'NI GRAXA mo romanw, e diversa.mente tore dell"Oh10 e panmenti sen- labbra», .«... con 1 estate di e e un g om dall'ultimo. in cui la scoperta tlto ed espresso ùa Faulkner San Martmo sulla terra e la ----------------------------------------- Invito a una compagnia. • aìlegona dcJla passione di Cri- fin dalle prime short stories al- sua antica mestizia, tagli.ente sto conferisce un crisma d'asso- l'ultimo grande A Fable. In come !umo di legna nel! aria lutezza e quasi di sacralità al- Sartorls. c<>& ì.il tema della senza vento ... », « Come se egll l'esrmplare t:-egedia dell'uomo guerra s'innen•a p rofondamen- fosse una ~a respirante o impegnato nella sua prote:.ta te in quello sudista, la violenza con fiaU corti e f~t.ioo.s.!. che re– contro la guerra. più che la sprigionatasi nel più gio\·ane spirava dentro d1 lui col respi– guerra in sé sono le sue con- dei Sartoris. rultimo Bayard. ro d1 _B~ddj:, che consumavs seguenze a sollecitare rintercs- è in fondo una violenza ance- ti: t.ta I aria d1 modo eh~ la cosa (Continua da -n,,g, l) venienza e di disistima _ tal- deJ'le nella brevità cli una «no- di Va.Ieri,_ l'a.outo stud:° di Un- se dello scrittore. Anche qui. strale che nella guerra truva p1upiccola doveva bocrneggiare ,,.... volta. i,roniea _ che finivano tall tutto un mondo di sensa- garett1 e J>01 ancora .e pagine come In So/d1ers'Pay, il prota- Il suo clima e terreno propizio. pe_r trovarne. Intanto la cosa -------- per preg;uc:tlca,reperfino la «pos- z:oni e qu,)ndi il pericolo di do- di Saba, di Montale, di Bettoc- gonista è ~n aviatore reduce. e l'orgoglio di colui che punta PIU piccola doveva boccheggiare pa.rz:aanente gli elementi d-el s'.bilità» di un incontro cordia- ver violentare una immaeine chi, di Quasimodo. Sono pagi– non più sllgurato ne!!e scm- nella guerra al proprio ind1vi- mente con regolarità, incon~a- nostro rapporto, 1ebtore e testo, le tra certi poeti e certo pub- nel chiuso di una SPiegazfone ne çhe danno u.mtà all'insieme blanze come Donald .anzi tor- duale sucesso è insieme la bo- pevole, addormentata lontano: augurandoci che, fin da ora, tut- bl:co. E' vero che il rapporto che non poteva mai dir tutto, e n~llegano 1 con:imentl ad nato illesò dall'Europa. ma tur- ria decadente. la temerletà ahl! fosse morta». «... Il firma-. to non sia. già perduto e che è quello di «poesia 8 tempon, ls riduzione o'.oè ad un solo una vicenda lett,erari.a, Lntessu– batQ :;conrnlto nelln r06l:ìenzn :.considcn1wi e sçiegnO§ll, d'ur.a mento non era che la inerente la difficoltà Ol'ITl8il g:mera,Jenon ma è anché vero che ln «lotta,, slml!lcato ~I tutta la gamma ta delle storie d:i tutti, che cl d'una co!pe non sua. la morte famiglia aristocratica sudista. spogli dl se stesw ». e Lutta investa. anche questo libro e gli che la prima conduce per la espress1va a. un verbo o cil un rypropon~. di ~uadro del!~ esµe– del fratello. abbattuto sul suo di uomini spacconi e vanaglo- la lunga. analisi delle crisi del in::ipedlsca l'accesso in quegli prcpria oopravvivenza contro il aggettivo (si veda pag;na 71 1a nenze pm v1cme, e qumd:l 11 Carnei dalla caccia nemica riosi. che fm nelle morte ama.- proLagorusta dopo la morte del amb~enti per i quali è stato secondo può essere anche adu- Um!-taz-ione insita. nella ~ota ser.oo d:i una problematica, che Un profondo turbamento che no « pavoneggiarsi e lare I fan- nonno . . pensato. tata e illum'.nata daJ d,j fuori, rnerente aJ verso «per _ammirar. è anc he :'06tra oltre che loro. ha scatenato in lui un"incon: faroni »; assai pe~giori delle Difetti simlh persl_sl.eranno. Naturailrnen_te, come dice Bo, e non .. solo con r1 utilissimi Vi il .treno sr:onosc1u~» da appor~trtee dt quelle. an.:51ee tenibile violenza. una sorta d1 loro donne che vegliano su loro in g~ado e misura dhersa, an- v'è anche cht centn-a e s'acc<r trattati sulle ccpoet1ch~»ma an- <CScornbande11 d1 çrovoru. _dove sostapet 1 ti e dubb-it'fl a3m J.a_;;;ites- ,;·olontà di distruziOne e d"au- con « spirito indomito>>: e< •.. e che nel successivi racconti, net sta alla poesia attraverso cc!n-che con gli amorevoli avvertii- l'aggettvo «soonosc:.uto)),piu che su a nostra a u e 5,one todlstruzlone, e che in deflni- rifletteva quanto più bello fosse quaU. pure. la cura stilistica tere rasponsabU:tà lntellettua.11.• menti. di un accom~a,tore legato a,1 senso di un itinera- umana. . , tiva ne ha deformato com'è questo coraggio che.non abbas- sara arsa1 maglore. Con tutto vivendo hl propr.o cammino cn- avvertito c."1.e quella po391.3 spin- r.o è rlve 1 atore di tutttl una Stag'..one di crisi senz altro, accaduto a Donald a~che le sava mai la lama dinanzi a questo, Sartoris. net quale an- tico c::m r'.go:re e cons:tpevolez.. ga a comp:,endere e ad amare sorpresa inJantile, la favolosa ma come lo sono sempre le fattezze fisiche. poièhè il volto nessun nemico e a nessù•ci .na. ~ra predomina la chi•uez_za ed za, ma v'è. a~che chi è attratr (e chi ha contatto coi g:ovani, risonanza ~el nuovo nell'_incan- st~ioni del_l'uomo, anche ~ la franco e aperro del fanciullo quanto più bella la fermezza e appena avvertibile ogg1. ma to da un r1ch·amo sereno a su- per esempio, sa qua,Je carica tata attegg_1amento del b!.mbo), cnt,1oa '!"8Wta a domandarsi se dagli occhi azzurri e 1 folti rie• senza lagnanza di quelle don- non era certo prevedibile anors. pera,re certe d!Wco!tà di Inter- di nuovi inte_ressi e umo ri pos. ma se ta,i_volta questo_ che Bo si tratti di «poesia di una cn; ciolì fulYi d"un tempo ha ora la ne. non cantate {ne piante l_a voluta studlata convulsione pretazione e di gusto; e chi ha s~ suscitare m altl]a la lettu.ra chiama gmst9:mente 11 «gru• SII ~ Cl'lSl d1 una poesia?)· E rinta spietata e 1a torva arro• ahimè). del chiassoso e inutile evocativa e stilistica del rac- avuto a:culld cont,attd con un cl1un a.utore contemporaneo ,n. mo della poesia» c· s[ugge, e J)ero ce~to che Ja comurucabl– :anza d'un uomo che « non ba splendore degli uomini che conti più noti di Faulkner, ri· determinato p_ubbll!cosa cosa telllgentemente prepa:rata, e a.nzi la nota esplicativa sem• lltà dell arte è stre1Jta.m_entele• anima» rhanno oscurat a» eg li scrive. vela g!à le qualità native (in signi!!chi!lo a1 fl.n1 dell'avvio quale valore essa ~bb1a ai fi- bra dlstanz1ar1 0 o ltre. c1 resta gata a.I superamento d1 talu.nJ Una · erra vista dunque en- In definit.lva. coi.ne chiarisce esuberanza certo e non In rtf- alla lettura alcWl!i dosa.~ invi- ni della de~rm:,nazion~ di. un ~n c~mpenso_ l' a.iu~ o v8:l i<;iissmou:i,ter1ortran~ri, aJ salva~en~ tro il f,;g lo d'una individua- uno del personaggi, l'e nergica e letto) dello scrittore di New ti alla r!cerca dei nodi l>rlcl di gusto e cl> una Inclinazione che m molti altn ca.si I com• d1 nO! stessi da.J naufragio di lità. nella ggamma del suoi el• sollda zia Jenny, il giovane Albany, denota soprattutto il ur. test,:, o alcune c_omum,solu; uma,na). p1latori ollrono a,f le ttore non un Isola.mento chevorrebbe es· !etti devastatori. sia ratroce Sartoris si lancia a corsa sfre- suo prorompente istinto poeti: z1<;m1d1 ~!ementan _ques:t1 di . * pre1;>arato. . . sere. inv~ ~mumone con gl~ delusione di colui che torna nata per le campagne. a cavallo co. que1lo che gli consentirà d1 stil.e e dt compa.raz10ne _lette- Le dtfficolta erano notevoli. R1m~neva inoltre da r3?g1un- altri e an:i-.c~a con. noi stessi. nella terra dei suoi natali ca,. o sulla sua macchina (e due dar vividissima luce anrhe alla rana (non a caso, .a fianco SI trattava di assumersi un re: I ~rdo /rti il !~ve!.!~ V~ 1t:o~~mo;t 1~~ u~ol~: rlco di s cranze e d'illusoria volte rischla di uccidersi, e materia più ardua e ostica. Tra del severo s_en.socnt,co, d1 un compito di- sceè•ba che non po- u ,men e sco as co e! ~ c P _re fede ne lipa!Tettl e nella solida• da ultimo uccide il nonno). solo simbolo e realtà. tra una cruda 01bo_tto, vediamo accopp at.a la t;eva presentarsi Sèmplice e, e I elevat ezza dell'imposte.z.one il poeta, ma. che S1 la misura l à d g! 1 !mlii ia quel perché crede ci possa essere violenza ancora castigata, e sens1bil,tà la .ch1arezz.i e,po- pen .sa,ndo alle inev-itab:ili escJu. genera.le, senza cadere crne umana propno nel suo dilatar· r et e suo s · s . . 1 d' ff ttl • sit'va di Vlttor>o Masoe'di no- , · cl'to p lò eh I r.ell'ecc esso di un a troppo ele- SI e donarsi Era necessario, più profondo dls.."Olvimento in· qualcuno a cui importa un fico una viva ans a a e umani to ·. t . . U 61 s,oru, gra '. . er. c e s . tare tesu.ra eh ebbe forse riprendere le cetre già riore di chi o o lìosamente secco che si rompa quella sua tenaci e d'mtimità domestica riamen e viomo a~ am en- nfensee a.gli auto?'ì sar à bene men s ~ - e av~ . • . . ;; . d li rg g torica del testa da quattro soldi e tutto saremmo per dire piccolo-bn,. t1 della scuola e a, problemi &ttendere per formula.re un giu. tolto clignltà "'11 insieme. L e<Jlll• apJ)eSe «alle fronde dei .sallc1, c~ra~~~o~~ac~~d~ J!na guerra q~~to perchè è stato in guerra. gh~se, emerge _l'interesse de_llo ~;~t~~~~~gg >diPe~~ ~d~~ ::10 ~!finiZ,o ~n~~1~ vi~~~ ~b~~rio n:ti~:~ 1.~: ~ :C 0 ~ 1 : 0 ra r:i-~~,F~su: una personale avventur!1. e non E IDSOJ?llla anche questo un scrtrr~ p~~ J Jo~o.i -~tere..~ sca.l ism o nuoce all'ispirazione dime~ttica.Rze ~avi) che dovrà lità e la semplicità del linguag- rare i.I 11m!te d1 una escl ama– ha potuto c~e toccare Il fondo mod9 d1 mettersi in ev~denza. ps co og1co ar s g a me au- dell' a.rt: .sta, non vediamo i mo- re necessa.ria.meTite iù VB· gio, mt.ercaJs.to com'è dalle pro- z:one», uscire ceda uno sta.to della barbarie nel prorompere " Vo1 late cose per farvi _male scultatore ~el cuore umano. In• tiv! che dovrebbero larlo ab- i~ er . uel mar . e dipneces• se tubte limp:de e «personali» troppo limitato di con!ession~ d'una violenza apportatrice d.1e soltanto pe_r dar dei d1spla· teresse dell uomo per >I_suo si- bandon-are da certa cr!tica, spe• sar'6 tidicioso c~to che do- dei va,ri poeti. gr;data», «andare al dl là cn morte. Ma soprattutto m que_. ceri. agli altn._ VOI.non vi di· m1le. per la sua angoscia lrre• cialmente da queUa che mode• vrà e ssere a ,:cordato a li autori Perché una delle ~ioie ma.ggio- un sentimento escla.rnato, di sto romanzo, che Garzanti. gla vertite a farli» gli dice Nar- parabile, per I mali che 10 af: sta.mente si r!propone• fini di- iù ' ova.ni m ari b!n sa.pen. ri o!lertaci è quella di averci una vooe assunta come oggetto editore della Paga del Soldato. clssa, E' _dunque anche un mo· lhgono, per Il bene che. gli vulgativi ed esegeblci. ~o ~~Ila : :ve~ ao:one sele- permesso d,j leggere (e i Jettor: di _contemplll0ione_»?.E ~rché ba pubblicato ora in versione do d1 chiedere compassione, ed sfugge. In questo senso qu .sta E tutto ciò non vuol neppu- zlonatri del tem della Fiera già li evnosconol m!me il lettore 51 r:trovo più italiana, nella stessa collezione egli non se ne rende conto. o opera .. n~lla sua umana trar!• re contraddire aJ princ:plo che Sono ~- presenfl''o paetl che i tesbl inediti Inviati dal singo- lacUmente ne «La Vita non è dei Romanzi Moderni Ga~ant1. se ne rende conto ~roppo tardi, cl~. s1 ricongiunge In un cer- la C<poes~a è sempre di!fiofile» in certo modo cara1tterizzaro- l~ autori. Sono vere «oon!es- sogno» che in "Acque e terre,,? il quadro, sebbene donunato e la sua torva grmta non si ch10 lde~le alle ultime opere e che non è II succe sso di no una stagione deile più s1ond», aperte e vivaci alcune Comprendiamo co~• tubto ciò dal protagonista. è notevolmen- d!ssolve neanche dava_ntl alla dello scrittore. che, ~I di là co mprens ione popola.re quello tlplche e a,perte a.gU sviluppi impregnate d1 una antica ma- s:a moblvo che esuh dal nootro te più ampio; nella famiglia dev~ta N_arclssa. S>crhe 11 suo dei suo atrannoso travagllo di che a.ss! oura vaJ,idità universa• e 11Jl1e idee, una stona di im- hnconla, tutite pervase da, una compito in questo momento, Sartoris e nel suo_ contorno destmo s1 compirà .fatalmente stile,. a volte oscuro nel suo'. le all'artista (come non 10 è magin! che è già per sé la te- accooa,ta smoerità. umana che ma le antologie sono !nd~ con evidenza 10 scrittore _raJ)•nella morte ,!olenta. scabri risultati. sempre_ del re sempre e solo, del resto, ti si• stimonlanza della vicenda della le la documenti d:i vita,. testi- tamente legate a tali questio– pr-esenta nei suol caratten ti· Il romanzo mvero. nella sua sto teso a un linguaggio esca- lenzio dei critico o II suo Uri- Jmgua anche se filtrata attra• monlanze commoventi d1 sto"'e !li cn londo, spede. qu~ndo ~s· piri d'intimo e d'esteriore _èe• complessità di motivi e di ma• vato denso trasfiguratore .nsul- co intervento O il suo lllosol!. verso le singo'.e v'.suall. Man- nutrite cli alla.nilii e di allusio- se _s,~umano lunz-.on, d1chia– cadimento il suo Sud fam1ha- nlleste Intenzioni, appare \)lut,. ta dunque lede le a se stesso. co ragionare i, ben sapendo CO· ca forse una !nt,roduzlone cri- m. Queste sono I~. pagine ve- r1tioa;z1ònepubblica e pretenda.. re dov"è nato e dove tuttor~ tosto osc1llant~ tra assunti di- tedel~ al suo mondo. alla sua me il favore e l'applauso sta~ tJCP, anche breve, aJle rispetti- re per il lettore pm attento_ e no ~1mediare 9:Ue lacune e ~i ha radici. In questo senso 11versi. difetto p1utr.osto consueto vocazrnne di poeta. no spes.."Omotivati da ragioni di ve posizion; (storiche più che basterebbero e-sse sole . e _grn- vuobi. Sempre m 11:ttesache U romanzo segna un _più decisivo anche al Faulkner posteriore. contingente attualità, proprio le estetiche, per rima.nere in linea st_if1~are una fatica editonale. «gndo» si trasfonru m coro. av-io a quella tipica polemica Nei suo ritmo lento e spesso ragioni che porteranno nel tem· con le lntenz:oni) ;i che avreb• V1 e la pagina ausrera e pur Jahler Oi contessa che J'an• sudista fnulkneriana. per lo p!ù indugiante di vasto a!Tresco. in A ben considerare, ora che po alla morte dell'opera; be servito cl! raccordo e inca. alta.mente lrai.erna di Piero sia è cli «riprendere Il clialogo implicita, a volte scopertamente cui la casistica individuale si la crudeltà e la violenza nella ma non si dimenticho che i stonato I nomi in una più chla- Ja.h1er, I?, sconso:ato «confht,. interrotto,. con lo stesso amo– oratoria che sarà spinta al· salda alla retrospettiva star,. narrativa americana non cl stu• comoUa,tori dell'Antologta non ra prospettiva individuale e 00- to» tra I ideale e la realta d1 re». A no, non resta che at,. restremO d'un·arroceta crudez- ca. oome primo piano allo sfon- piscono più. e ci è consentito sembrano avere avuto alcuna raie. un Govo:ii affranto e cupo, ~erl(?, eta lui_come da tut~ za realistica nei racconti olù do. pure il disegno. anche per,oggettlvarle freddamente. esse intenzione di promuovere un tuttavia esauriente, ed umile e la con!ess1one amara cli un Car• gli altn, per :101 e per butti gh noti, ambientati nell'idoleggiata un eccessivo corr.piacimento Iet- se ci si rivelano a volte l;Jll gio- gratuito ed irrallionale conse-n: I orPCiso l'accostamento agli au- da.reIU ccprofugo> e «mendican• altri. tra;<1ucendol~e slargR;!ldO– Contea di Yoknapatawpha. terario dei particolari, rlsult.a co dal meccanismo puer>le, CO· so di plauso forzando I lettorijtol!!. te», la solita paginetta sbaraz. lo suJ piano _degli «1:1omtru co- Faulkner è uno di quei sudi- p:uttoSto disperso e confuso e Ime in molti glalll di cui risulta e. imponendo so;u~ionl, ma solo V'era Ja d ifflcol\à, lnevlta- zlna dA! caro Palazzeschi, lit<>; muni>,, propno quelli che fan. stl atavlcamente radicati alla di scarso sviluppo, mentre il agevole scoprire Il congegno: nmuovere certi ostacoli cli pre- bile, di over talvo.ta racchlu• nv ld1lllco come cerbi paste!U }~bll:,/~1;;~~e «~~fi"'~~r~; • anni ,ilovanili ,11 Continua da pag. 3) ta.nto per conoscere i! male - Che è !a vita· ecl a,,;er toccato e provato tutto - Per 1 poi trovar t1ttto freddo e più, sempre tutto - Fredda la gloria, fredda la vita, e freddo il cor - Come il color del cr_in che ciltge il mi-O capo ancor. - La vita al– l'illusione i! posto non concede - E !'11• lusione della prima età mai più riede,– Che l'i.gnoranza sola la pennette. (pausa) Io vi.di - Grandi e piccoli, padroni e servi quaggiù, - I gridi degli oppressi toccarono it mi o cuor, lor compagno - Mi fecero ... e ne pia11.si; e qu.anclo del proprio lagno - Il s 1to n gi1mse all'orecchio, ,neditai sul mio stato - E mi trovai coi grandi, che colui che m'ha creato - Di genio mi dotò. L'ingiustizia è palese, - lo ben lo ricono• sco ecL il saperlo m'offese - La vamta cli poeta· non più quell'ambizione - Che cara mi' re,utea la vita; del poeta l'illu· sione - Gessò ecl io disprezzai e genio e gloria. Mario Prediletto Del destin vi credete: di cangiar non accetto - Con tutto cw la vostra gran sorte colla mia; - Che se del vostro ge11io assai godeste a voi fia - Il peso sopportarne. E lo vedeste or ora - Come molesta cura la ,;ita vi scolora. - Ogn1m q1w..ggiù ha il suo male; ad ognu,.' anche la gioia - Spetta. Non accadrn giammai che qualcun muoia - E nwre,i– do ·dica: No11 provai della vita - Che so• lo gioia e solo dolore. E' ripartita - La buona e la cattiva sorte in parti eguali - Ha nella vltrl og111me piaceri e grandi mali. - Quell'ingi1(,8tizia aclunque che voi piangete tanto - Diggià fu cancellata da qu,esto vostro pianto. Ariosto Un di quei spirti sei che con ci/re ra• gionando - Tutto disprezzi e sol le cifre amando; e quando - A lor di un male. o be11edisgrazia, o fortuna - E' detto, le lor cifre schiemno e acl una ad una - Mi• BUrano......... Si noterà che alcun: accenti, la lunga battuta di Ariosto (e Poetica illusione ... >l mantengono, pur tra superfluità dì det• tato e residui letterari, (come non ae<:or• gersi del leopardiano: e e muto il core>? J, una certa drammatica pt>rsuasione. Il mo• mento In cui, dopo una pausa, i'! personag– gio riflette: e Io vidi · grandi e piccoli. padroni e servi qu.aggiit, . l gridi degti oppressi toccarono il mio cuor, lor c<nnpa– gno . Mi fecero>, fa pensare cosi per Incanto magari inspiegabile. a un Saba molto di là da venire, a quel poeta (pure triestino) della tristezza, gnomico, a un tempo, e intimo fUosofo dell'esperienw umana. Ma ora continuiamo la lettura del dia• rio di Elio. Ci si imbatte ad un certo pun• to, In un episodio che va.l la pena ripor• tare. Ci dirà molto sulla passione teatrale del ostro, e qualcosa pure de! suo ca,rat· lere giovanile. Siamo al 7 gen naio 1 880. I due ragazzi vanno a sentire recita.re aJ Filodrammatico la prodigiosa Ge mma Cun!berti, e una bambina di 8 anni che recita e molto bene> (dirà Ello). Serata memorabile per entrambi. Entrambi so• gnano di scrivere una commedia che poi la Gemma dovrà inte,,pretare. Lo strano è che. mentre Elio si comporta da ado– lescente timido. Ettore, che forse non è meno timido di lu,i, prende ll coraggio a due mani e comincia a scrivere lettere alla bambina, firmando9I... Erode. Non contento di questo. il giorno della sua pa.r– tenw, si reca alla stazione e le parla. Ecco la scena raccontata da Svevo stes• so, In un luogo del diario del fratello. SI / noterà già lo stile secco e umbratile del futuro autore di Senilita e della Coscien– za di Zeno. La pagina è inedita. • Siccome voglio serbare viva memoria d'un fatto che se anche non ml fa onore e che nel presente non è altro se non uno di quei comuni episodi della vita voi• garissima. pure potrà a vere influen7.a sul mio futuro destino: lo descrivo In questo quaderno che, come dice Elio. è serbato a grandi destini. e Recitava al Filodrammatico di Trle· ste una cara bambina: Gemma Cunfbertì: Ne era entusiasmato. Un portento' Le scrissi due lettere nelle quali pieno di me stesso come al solito le dave del consi– gli circa l'arte drammatica. Da ultimo \'Olli fare la sua personale conoscenza. La aspettai il giorno della sua partenza alla stazione. Entrai nella saJa di aspetto e la trova,ì lontana dal resto della campa• gnìa; segnava col ditino su un carta geo– grafica la via che aveva da percorrere per arrivare a Genova. e Me le avvicinai e intavolai tra noi il seguente dialogo: IO (imbarazzato col cappello in mano) - Buon giorno, signorina Gemma. LEI (imbarazzatissima) - Buon giorno. IO - Sono i1 suo amico Erode... quello che le ha scritto due lettere anonime. Le ha ricevute? LEI - Si. IO - E' stata una bella audacia la mia. Cosa vuole? Io sono innamoratissimo del-· la sua arte e credevo di far bene. LEI - Oh! Anzi ... IO - Il suo an•i mi consola, quantun• que ero pe:-suasissimo già prima di avere la sua approvazione. LEI - Certo ... IO - Più che consigli, contenevano le mie lettere delle idee forse inattuabili ... ccc., ecc. >. Il nostro ardente constgliere s.i arresta qui, forse per legittimo pudore. Deve aver compreso. nono stante la su,i baldanza. che tutto il suo armeggia.re poteva muo• vere un po' di gelosia n ell'animo non me• no ardente di Ello; il quale già a sua vol• ta, da innamorato cotto, si era preposto di scriveve una commedia per Gemma. A distanza di un anno. tutto essendo un po' svaporato, Ello commenta il brano di pu• gno del fratello: 23,2-1881 • Come si vede Ettore non le laS<''a va finire mal un discorso. E come al solito - lo fa con tutto, colle sue commedie come col 1;uoi articoli di giornale - non finì di scrivere neppure questo dialogo che del resto continuò su questo tuono. Que– sto scrivo un anno e più dopo l'accaduto e cioè alla vigilia della sua partenza nel rileggere questo brano che per me ha dol• cìssime memorie>. · Quanti furono I lavori teatrali che Svevo corre che pensi chi fa mestie– re di lettemto. La lotta, è ve. ro, è tJ'il tempo e poes!a. Non si tratta cli « sostituirs i aJ t;em. po», ma di a.iuba.re l'uomo a credere nel poebl del proprio tempo, Come ha.n ratto i due compilatori dell'Antologia. DINO CARLESI intraprese in questo periodo? Probabil• ___________ _ mente tanti quanti sono I mesi dell'an,no. Elio ne ricorda via via nel diario le date d'inizio e talvolta i titoli carpiti al fratello. Il quale. però, a un certo punto si rac· colse e fece un meditato esame di co– sden~a. Avrebe dovuto impegnar tutto se stes so ne.J teabro? on poteva provarsi an che neHa novella? La sua irrequietezza non l'abbandonava. Elio scrive il 14 ago• sto 1880: • Ettore ha incominciato un nuo• vo racconto - che ha già dismesso di seri• vere: I fiori del pe,·do110. Ed ha incomin, ciato pure una tragedia. pure già trala· sciata. Ora scrive Fra il oorpo insegnan– te». Titoli. ancora, e abbozzi. Questo an dirivienì dalla narrativa aJ teatro. e (co· me vedremo) alla critica letteraria. du· rerà a.nco~a per molti anni, durerà fino e oltre Una vita. GIACINTO SPAGNOLETTI ET VEHBA VOLANT LU. VAR. - MUano - Non capisco perché dovrebbe far• mi sorridere il !atto che EUa si prenda cura di un'altra per– sona, sia pure in questa se,. de, per dir così, poetica. Le poesie di quel suo giovane amico sono interessanti: in– tendo dire le ultime due, le più ampie. Si vede tuttavia che non ha ancom trovato un suo linguaggio: ed è ciò che 10 gh auguro dl trovare, co– rr.unque. La pubblicazione dei versi, Ella sa, non è di mia competenza. AL, BOR. - Torino - (( Data la mia giovane età e la mia assoluta mancanza di senti– menti sociali o metallslcamen– (ll Saggi e pagi 11 e sparse, pag. 283. te addoloranti, la po,,sla si (2) L. veneztanl - Svevo: Vita, di mfo ma- svolge su ciò che per primo rito, pag. 24. attira lo sguardo e I sensi del· (3) n rasclcolo, distribuito dall'Editore Glu• l'uomo: la natura•· Ho tra• seppe Morreale In omaggio, ha per titoli: Italo scritto qui un brano della sua sveuo scrittore _ Italo Svevo nella 8 ua nobils lettera, che vorrebbe essere evi• -uLta: ed è ofrgl, purtroppo, quasi Introvabile. dentemente una sorta di <e ars (4) Livia \"enezlanl-Svevo: Vfta di mio ma- ~:;~cad~escZ!tadl~~:L~t~t!~lo% rit~st:g~l;;iografla clt.; pag. 4. scnvere queste Cose con tanta (6) Vita. ti, mio marito, pag. 12. convlnz10ne d'esser glustif;cato (7) v. p. 77 di Vita di mio ma--,to: n viaggio in parte~za per la sua giova• è daLo per certo; ma manca ognt tndtcazlone .ne età, SI guardi intorno e In- di tempo. terrogh1 la sua coscienza e (Sl lblrlem, pag. 12. cerchi di ,rovarv1 (perché vi (9) Ibidem, pag. 13. saranno> quei « sentimenti so- (10) AutobloRrafla, pag. ~- ciali o metafisicamente dolo- (11) Vita di mio marito, pag. 15. ranti)) che le mancano. Poi s1 (12) DI quale viaggio parli Ello non cl è dato sapere. Potrebbe essere ti ritorno a Segnttz, occupi anche della natura, che dopo una vacanza a Trieste; oppure un vlag-1 è gtà dl per sé una grande glo per altra destinazione. Maria PunLer, In poesia; ma per l'uomo la un luogo della sua monografia su vevo, (ap- grande poesia è la natura deL• parsa a puntate ne La porta Orientale, 1935-36, l'uomo Altrimenti si avvierà a e poi stampata In volume: I. S., Trfe&te, SLab. divent~re uno di quei signori, ~~~\~a~~~p 1 ~!ò ~~c~~~:r:~e~~a ~i~g~~oi~n;~~~~ armati d1 bmocolQ, di baede- Impressionl di questo viaggio rimarrebbero In ker e d1 macchma fotografica, un frammento di diario che non slamo stati eternamente afflitti dal << com- In grado di rintracciare plesso del panorama». (13) Il lungo !rammento è Inedito. HOFFMANN rad e malgra:lo r:serve Gal- gl!orl, « Tte R?treat » decl– t wor;hy. ne<suno o quaa! ha eame::ite fra le più deboli. Il potuto sostenere un ritmo fellW del drammé.tico cht 1an~o rap~do di creaz:on~. In avrcbb~ dovut.o dominare il Frane-fa dov~ :;i e avuto U libro, crearne 11 chma, gli ia 1momeno Ba:zac ed In Rus- dHetto. E per li ri:Orno del ~la è.ove verso la metà del p.:.rs·_n~1ggi tl romanzo prece– recolo scor.::oDos!.oJev.:ky.Tol- . C:ente ne soffre a posteriori, stai. Turgè:enj~v. Le..kov e II tcnt.a.t.lvo a.mbiz:oso non ha più tardi Cekhov e Gork1 fu. 1agg.i:nto Il risultato sperato. roco e:mberanti anche qua.,- 1-or~e P. H. Kewby s:esto titativamente si O!-Serva lo se ne e reso conto decjdendo stefso ra1:entare c!.el ritmo qJ. inii d.1 c~blari nel ro– salvo qualcne sporadica ec- m& r.zo direzione e reg:stro. ccz:o:ie. In Inghil :erra co- « The Picruc at Sakkara » mi;.nqne n~uno dei g.o\,a..'1.I , Jor..a,Jlan Cape edit. Lon– ha d,mos-trat.o nel dopcguer- don> non è p.. u un dramma ra tanta fce~~a quanta r'. H I ma una COm.?ll.Càia. Ne wby se nza che essa sia g,u- L'lrulue:iza d! D. H. Law– .s~ lfica.tn dal Hor:r~ d! <.:?("re I"(nce e st.ata d·un colpo so– v~ - rrt~nt e matur.ite dal pro- s~:wit.a da quella di E. M. rompere ç..i una ~ub2rante Forster, di Anthony Powe]l e Ja.:,.,asa. Gi Ev:iyn Wat.gh. Il risul- ln dieci anni ha pubbli- :ato non è spiacevole ma cat o nove roml.nzì senza.che purtroppo anche questa volta èal pr.mo all'ult!mo di qt.c- sono m:,ncate a P. H. Newby sti si po .;sa d1-=t:n~aere una la conv!nz:r.1ne e la s~curezza linea ascendente e purtroppo di stile che sole avrebbero anche senza c~.e .si possa di- pot-t.o permettergli di scrl– Ecemcre uno &tile che gh e vere un·opera persuasiva. pr ..pr.o, il r:t.~ cella sua « The Picn.c at. Sakkara » J..er~onaJit.à. D1 volta l:Q vol..a 'larra le avventu.:.e rt·tm pro– ze al .re r.ce1che tette nei- fes.ore d·un!versità inglese, l'incertezza. Eogar Per.y. .n Egitto du- Ne, pr .mo • A Journey 10 ra.'1te l'ultimo per:odo del re– the Inter.or». un romanzo gno c!l Faruk. qu.a.ndo il na– ai graru:11 prom~.-,e runasto z.onal .smo egl.Zlano già al– fm:>ra 11 m_g. iore. si poteni. za.va la cresta e le !azioni r 1sentir e U.!1·1ntluenza d. ,om;.n c:avano a mani!estarsl i,·_ aoz Katka, a.lora m g:an e.on veemenza. v..ga negJI amb.t.ntf lett.!rar1 Ed gar Perry è l"lng1e..e br.t.ann.Cl. e pzr equ1..1ibn,r.a !dea.;s,1::1 animato da nobili d.1 G.-anam Greena. li t.alen-1 pn:ic1p! conv;nto di poter@ LO gz.nllino di N~wby r, u.s.c.va <.:ompor .are 6vu.nque come in ~~~;1~, A~en•~~~~- ~~~~= I ;~J;'.~~~rr:i;ro~~~i~le P~~ ses )> vi e p,u ... t:.ckto una pa- cato .L pa:ria. Ma egli spr_n– rent.ela con Rex Warner ben- ge ls tradizionale ingenwtà che la r..o.a part.colare d! ,~.g.o.,a.i:.svne hno all"1nverosi– Graham 01eeLe sia ancora m.!.1e..: Ln!sce qumd1 per da– ~n.::1b.. e. Net tre .-,.uccess.v. re nm;nes.sione di e&ere p1u wn~ ~ sti1e ~mofano wm- cl.e a::ro un wnto. Mary, la Jll!tamtnte. Q;.;.à e là s.i r,- g.O\·ane mog1,e. aven~olo rag– t.rova J"ombra d1 E . .M. For- g.unto al Cairo aopo un ster. d1 E,.zab ..th Bowen. di lungo per.odo d;, separazione, altri ancora ma con maggio1e gh RD11unc1asub,LO d1 avere .ncert.ezz.a nei proceàere. Ed- lil Inghilterra un amante, wara Morgan l'ur:,ter e Chrl- anzi esoa dice « un ftdanza– stopner 8.)'kes si pos.-;ono n- to ». e di voler divorziare. Ed– Etnur~ a:..ch~ nel M>tto!ondo gar Perry ne e addolorato di • A Season in E.>gland • ma si n!,uta di d:.mootra.rlo dCPJ- « A Journey LO the In- e pur mmi!e5tand o un certo ter.or » a no~tro parere U m.-..lumore per il cont.rau.em– suo !ibro p1u riuscito. po accetta subir.o Con gran- Qu.nji vengono « A Step de dl>appunto della mogLe to Silence » e « The Retreat » che ha rutto inventato sol– che riprendono in par..e gll tanto nella s~ranza di strap– steSSi perM>naggi Iormano un parlo alle sue elucubraz:on! Insieme e sono a tutt·ogg! il cerebrali. di renderlo geloro suo tentatJvo p.u ambizioso. ed appassionato. In « A S:.c;, to Silence » Wal- Un Anthony Powell od un ter A:ler. ritrova l'lll..!~en- Eve,yn waugh avrebbero &a– za. anzi la parentela. di D. H. puto sfruttare la trovata, ren– Lawrence sp!cie nella r!eYo- derla d:,ertente dando nta caz:one d1 cert.l. aspetti delia a: p:-otagoni:st'.. 'Newby non vita quotidiana nella cam- ci rie5ee ed il confhtto co– pagna inglese. di cer-..i pae- n!ugale di !\lary ed Edgar t.agg. autunnali e dJ sce.n2 ?Prry nmane un po' nd:.colo invernali. Ed é vero che in ccm• In U1l « .audeville • aJ– " A step to Sl:ence » ~ei due quanto fiacco. La prlnc:pes.a, il p.u oonvincent?. ambienti cugina attempata di re Faruk e pne.>ttggi sono r.e"·ocati con e T .ueva Pascià. B suo mol– efticacia tanto da e.._,;;.;,ere la to p:U •g.ovane e bel mar:to. i:a:te migliore. del Ebro. D sonr. due perso!l.>gg: d'ape– punto debole e la trama stes- retta. Il loro comportamen:o sa del romanzo. P. H. Newby ha sempre qualcosa di buf!o è riuscito a dar ,•it.a ad Oli- dJ es'4!erato. ver Krught li giovane pro- « The P<Cll!c at Sakkara • tagonist.a. ed al torbido He- c1 convince nuovamente del– fketh che ne domina Il de- l'ingegno di P. H. Newby ma st no. ma non conv1nc-e e nel contempo dimostra che qUindi non mantiene ratten- egli non ha ancora trot"ato zlone del lettore quando lm- la sua linea. La troppa fret– magina e sviluppa un con!lit- ta a l'Oler arrivare lo ha to mJ quale ambo sono coln- gettato una volt.a a destra volti. ed una a manca sempre per Il dlfetto più sensibile In stra1e tra,erse. « The Retreat ,, dove l'autore L'incertezza di dlrez:one gli forza 11 tono e si avventura ha nuociuto. Egli deve an~ su un terreno assai più dli- cora giungere ad una ma– llci!e: non più l'amb,eiite di tuntà: !orse ailora e solo al• un colleg·o lngl~~e di pro- lora riuscirà ad es. .slre quel vincia. ma 11 clima d1 guer- narra:ore signi! ic.at: xo che ra. l'lnghi.:terra dopa la rotta egli stesso ed eltn con lui di Dunkerque, « A Step to pie·endono a torto glà og– S!Jence » può ~re annm·e- gi Sia. rato ancora fra le opere ml- GL-\CO)IO AXTOXL~n Realis1no di Lu Hsun di ill\JGELO P.101.IJZI Non é necessario essere un si- a tutti, non si ribella esterior– nologo per rendersi conto del- mente; anche se interiormente l'estrema freschezza d1 un nar- cuoce di rabbia e di dispetto. ratore come Lu Hsun, lo scrtt- m un segmto c1l avvemmenu tare della Cma moderna che, che lo degradano sempre dI affermano le cronache lettera- più. Il suo stato di abbrutimen– rie, ha riportato nel proprio to psichico e tale che neppure paese 11maggior successo della la rivoluzione serve a qualcosa, sua epoca. per lUi: RilZl, ne fimrà v1tt!ma In effetti, basta leggere la mconsapevole. perche c'è sem– raccolta di novelle La vera pre clu deve pagare per gli stona di Ah Q e altri racconti altri. (Milano, 1955, Feltrinel11 Ed1• 11 chiaro simbolismo della tore) per comprendere quel sue- condizione di Ah Q, che sta ad cesso, e per capire che ci si tro- mdicare la cma intera oppres– va di fronte a un narratore d1 sa e sfruttata, e che non tro– polso, degno di stare accanto va neppure il coraggio della ri– ai maggiori fra gli occidentali. oelhone è tuttavia riscattato A d1ffere1?za di ogni altro ctall'estr'ema 1uc1d1tà e str1nga– esemJ?lare dt ,lett~ratura cine.- tezza con cui gll avvenunenti se, gmnto a!l O?c1dente attra- sono narrati. sostituite a1 no– verso traduz 1 1om . ~nglosassonl, ffil cinesi nomi europei, alle de.– e buono tutt al p1u a soddlsla- nominazion, di località eme– re u~ cer~o gus_to dell'esotismo~ s1 altre di paesi occidentah, e o, nei casi migl~on. a mos~rarc1 tutto continuerà ad essere plau- 1e estr~me raffinatezze d1 una sibtle civiltà m decadenz_a,.questa rac- NoÒ.vorremmo azzardare pa– ~olt9: _di_ novelle ~1 impone per ragani che possono sembrare l .mc1s1v~tà.del discorso na;ra- 11 uori posto, ma in Lu Hsun t1vo e, ~s1eme_, PC:rla sobrietà c'è, mutatis mutandis, la stessa dello st_>Je.cosi alieno da ogni carica morale che pervade 1 11- concess1one a~ pittoresco, ~l bri di Silane la stessa ansia. sensuale, e _cosi lontano dal r>- Pirchè le opere dell'Uno e del– calc~re I;Jed1ss~uamente i mo- l'altro sono concepite sotto il delh occ1dentah. . segno, se cosi può dirsi, di una to~i'iteo·1:l~~~ ~~ D~~~~j:~::n: naturale carità. . di Tolstoi, di altri classici; si Anche gh a_l_trlr_accont1 del sentono i fermenti .della nuova volume. ch_1pm ch_1meno, of– Cin• e Il bisogno di rifare ,I trono Ja r>Pr?,·a d> quanto_ si cittadino cinese dal dJ dentro. è. detto. Med1cma, Il sacn/1c10 non imitando mode estranee, d: C~poda~no, Vecch!a Casa, ma tut.tavia di rifarlo in mo- e. 11simbolico e bell1ssirr1:oFo~– do moderno, consono ai tempi; giando la spada, che chmde 11 si sente, infine. la necessità di volume. Quanto tutto C?O c1 ridare un'anima anche al po- sembra_ lontano dal decadente vero, all'oppresso. Non vorrem-: Chin Pt~'g ,l1ei e ~ai grangh!– mo essere fraintesi: eia sismo, gnol~scht Racconti fantastici in Lu Hsun. ce n'è poco. e non I d1 Ltao,. che pui:e hanno visto certo nel slmilicato chiuso che la luce m quest, ultimi tempi oggi al classismo. e oggi in e che, a quanto sembra. hanno Cina, si attribuisce. C'è, questo avuto un g_ran successo. T9.le si, nella tematica di Hsun quel- u_c~esso,_endentemente. è 1m – la naturale aspirazione al be- st.f1cato _m gran parte. c!all eM• ne. all'elevazione delle classi stenza d1 post_urru pat1t1 de,;ll umlli che non è sola prerogatt-j ambienti esotici, che ieri te.– va certamente del marxismo or-, c_erola f9rtu~a di l\1ario Appe– eanizzato Ceche, semmai. è sta-, ln~s e dei su01 romanzi pseudo,. ta contenuta dall'irri~idirs1 I onent_ah. ma ignorarono per del marxismo in ortodossia po-I lunghi. lustri. se non del tutto, litica, il che vuol dire immobl· La!cad'io Hea.rn. . hzzarsi e sclerotizzarsi l: c'è. Comunque. il discorso qui n– oer quel tanto di buono che si schla di diventare troppo impe– trava nelle nature umane. al• gnativo. anche perchè. doyreb– lorchè oltre che semibill, sia- be coinvolgere questioni d1 !!U· no dotate di un certo solrlto to e di sens1b11ità, o di medto– profetico. come aopunto dicP,i crità. non solo <:iina~ura este– che dovrebbero "ssere ~li scrit- t:ca .. D'accordo, 1nfattt, che l'e,. tori. testimoni di un'epoca. d,tore Feltrinelll ai;isca m una Testimonianza. ecro i) valo- determinata direzione 1deolo– re ma~e-iore della Vera .~torta g:1ea. e con _f~ni d1 un preciso di Ah Q: in un'epoca d1 tran-, 1moerno pohttco-culturale a ca: sizione COIY'P \a sua (Hc;;un P rattere marxista ~~a non ct nato nel 1881 ed è mnrtn nel sembra buon espediente dare, 19'.l6). lo scrittorP denimcta i per auesta ola ragione. l'ostra– mali della socifl'tà a lui con- cismo a un libro. o a una serie tPrnnoranea. ma nPllo .._tp,,o dt libri che col marxismo (no,. h"'mno dà ra~ionP di n11ql,ro~R nostan te i soffiet ti Pditoriali di nuovo chP P fiorito intorno e le interpretar.on! di parte) a lui unFI ni,·, 9rutn r"n,ap~ hi:inno nnco o nulla R rhe fare; vo1p71~ r'IPl1'11on.,o. l;bri che. fortunatRmentP sp- f"'ni;:ì 1>- h Q ri:inr,rP,Pnta 1\ n~- rflrtenrrono OO<'Oalla cultura r~noc:c:0 dPl IY'?lì rir,i:-c:i · il ,pr. rnmun!c:ta cOrPP La f)Pra sto– vlli~ mo rona:eni.to. la paura. la ria di Ah Q. e che perciò ste~i-o vi.lt: \. TUtti s 1 n rpnrJnnn hpff P c:.ono da includere nella cultu– di l ui. servo, tutti lo picchi~nn ra dell'uomo. e lo insultano. E lui dice d1 si A..'iGELO PAOLUZI

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