Fiera Letteraria - Anno X - n. 45 - 6 novembre 1955

LA. FIERA LETTERAR Anno IX· N. 45 SETT.IMANA~E DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 6 novembre 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 lf DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: ROMA· Via di Porta Castello, 13. Telefoni: Redazione 555.487- Amministrazione ~la!l - PUBBLlCITA': Ammlnlstr. 1LA FIERA LETTERARIA•. Via di Porta Castello, 13. Roma. TARIFFE: Commerciali L. 150 ~ltorlal! L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 . Trimestre L. 750 . Estero: Annuo L. 4.000 . Copia arretrata L. 100 • Spedizione In conto corrente J)05tale (Grupp0 Il) Conto corrente postale n. 1-31426 QUARTAGENERAZIONE i,.. La ~iovane po sia del Dopo~uerra di ENRICO FALQUI Questo saggio - originato da un'indagine critica svolta dal Falqui per il Terzo Pro– gramma della Rai - costituisce la prima rassegna panoramica della produzione poe– tica verificatasi in Italia dopo la caduta del Fascismo, da parte dei poeti nuovi -1- I PREMIATI della settimana !\tarino l\lorettl ha vinto Il Premio Napoli– Nove Mu1e pula Narrativa B1bl1otecaGino Bianco IL LlCJBRO DELLA. SET'I'JlN\.ANA * Il eon(!edo dl fJroee ed il eongedo da fJroee * di GIANCARLO VIGORf:I LI ldeB di poesia, alno a tcoca-– re nel poell una cuta volon-– td gnomlc4 pJuttotto che la liricità tra.scendentalt:. Di que&ta contraddizione, ner,U ultimi anni, Il Croce dovettt: euue cosciente, non solo per le retractatlones /at– te qua e là, capitale quella sul Manzoni, ma per certi suoi Improvvisi quanto im– provvidi accostamenti alla. poesta contempar4nea; e qui nelle Terze pafine ,e ne han. no frequenti prove, se U let– tore, senza allarmarsi trop. po, saprà sorridere là dovt: mondo 1lano tutte in qualche modo da eorrer,r,tre t ciò che ognuno di noi ,a e fa, per. cht la vita t continua rlpre– ,a e correzione di ,e &tena •· E' una citazione, questa, che faccio delle Terze pagi– ne sparse e precitamente dal testo di una delle lezioni che Il Croce tenne agli alunni dell'htltuto Storico di Na,. poli tra Il 1!H8 ed Il '50, che ,e t vero che 1ono tultlmo verbo dottrinario del filoto/o t ancora più vero che /or.te tono le pagint: cht: più di al– tre portano le tracce di un consapevole rifiuto e di un did.attico abbandono di ogni tirannia di 1chem1, tino al punto di dichiararvi un osse– quio totale al vlvert: prima che al filosofare: • Ligio al dovert:, tono &tato con,clo ~he U primo dovt:rt: che 1pet- ta a ogni uomo t dell'umd– tll verto Il proce11O vitale, che tendt: tempre a &OVerchla– re la volonta mora/,: anche nei plu rigorosi e ,crupolo.tl e nei più tlcuri di st »; e ag• giunge: • Devoto a.Ila poesia, tenia la quale non sorge e non vive la /lloto/la, ne ,ono ,tato come geloso, vedendola togliere In !scambio con co– se da Id Intimamente dlver– .te... •• dove, in quette ultime parole viene 1opratutto ad es– sere confsrmata l'fdt:a mar,. r,lore del Croce, quella del pri– mato della poetla e, per con-– ieguenza, la sua implicita condizione di anoluto lirf. co. E qitl, a bruciapelo, vor– rei /are un4 domand4, che ,o beni.utmo quanto tla Inge– nua, ma non per queito vo– glio evitarla: leggendo Croce, r.~n vi i mal venuto in men. le d1e tulle quelle cime che egJ,!a.negnava alla poesia, Jo• ,ero un po' Il suo sogno inat– tingibile? Se c'era uo11t;o ne– gato, ln/4ttl, non &olo 4114 poe.tl4, m4 sapratutto alt~ poe.tfa pura e ad un puro li,. rismo, era proprio Croct:; e quell'oratoria repletltslm4 che Imputava al Manzoni e a tan– ti altri. a pen.tarci bene. 1t:m• bra essere stat4 14 .tua vera ricchezza e /orza; o .te l)Oela. fu e non ora tor. lo t &tato quando (ma quando? J il la- 1clava Indietro Il bagaglio drlla ,ua cultura, I privilegi della sua vita. Su tutto Cro– ce corre una patetica smen. tlta 41 tuo ldealt: di /orma pura e di pureua della poe– tia; ne.t1uno più di lui con– cepi Il poeta come l'uomo piU corredato di valOrf, e soltan-– to lui ha finito per farne - In teon4 - un demiurgo daf.. le bianche mani ...; ma quel che salva. e /4 Imponente 14 sua larga opera di critico, t proprio questa contraddizio– ne: leggete Il &UO Goethe, o J'Artosto, Shakespeare e Cor– neille, o Letture di paetl, o Poesia antica e moderna, e vedrete che ha sempre capo. volto - in pratica - 14 SU4 Croce sparla di Mallarmt per parlar bent: di Geremicca! "14 mcammlnando1i pe,r que1ta 1trada - btuti averla lndièata finiremmo per toccare uno ,ed uno soltan. to, del tanti tt:ml o//erU in questi due volumi; e quan. tunque Croce riporti pot ogni co.ta 4d un suo primo prin– cipio, t pur sempre la varietd e la largheu4 tematica quf!l. la che resta la 1ua esem– plare ,eduzione. Ridotto 4 schegge, qui nella Terze pa.– gtne. c't un po' tutto Il suo pen.siero, revislon4to, a/fina,. to,e preammonlta dall'emo– zione, ma non dallo &gomen– to, della morte vicina: t In un certo modo il suo tuta- GIANW\RLO VIGORELLl (Continua a pagtna 2) GLI ULTIMI «GETTONI» DI EINAUDI i,.. AUTOBIOGRAF l).IARIO MEMORI «Stagion;·di meuo» d; Sergio Civ~1ri11i, c 1 Di.ario di un giudice» di Dante Troi.Ji, « Uto{,ia e realtà> di Silvio Guar11ieri, rnpf,resentauo tre «scoperte» diverse che Viti.orini ha operalo seguendo tma sua idea dello sviluJ,f,o critico della nostra narrativa •

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