Fiera Letteraria - Anno X - n. 18 - 1 maggio 1955
I· ' A I , > 1 Pag. 4 RASSEGNA DI STUDl CLASSICl A CURA DI ETTORE PARATORE * Saffo e Aleeo ib ioteca Gino Bianco LA FIERA LETTERARIA La prima Bucolica d Vir~ilio (\7m.•slo11e ,U l\lARIO RAHOUS) MELIBEO D'un largo faggio aU'ombra, Tltiro, adagit,to con tenue flcuUo invochi la musa delle selve; noi abbandoniamo la ca.se ,o i- dolci campi: noi sfi,ggiamo la patria; e '" sereno nell'ombra fai risuonare i boschi al caro no,ne Amarilli. TITIRO Un dio ci diede questa 1)«Ce,o i\felibeo, o cos\ sempre lo credo, che 1m tenero agnello dei nostri ovili, arrosserei spesso il auo altare: aJ.lemia giovenche egli permise d'errare e, come vedi, che io 9iocaisi, secondo il cuore, sul /la1tto dei campi. MELIBEO lo non t'i,widio, ma più mi meravigli ora che ovImque, in tutti i cam.pi, tanto ~ il wrba.mento. Io stesso, con tfolorn, sospingo le mie ca.yre, e questa, o Tltiro, anche a fatica la trc,scino: cM da poco, tra folta avellana, lta lasciato i gemelli, lci speranza del gregge vartorita .,1, la nuda pietra. E ricordo che spesso il malo ci avvi&avano le querce ferite dal cielo, se la mente non si fosse Oscurata. Pu1·e, o Tltiro, con,fidaci chi sia questo tuo dio. TITIRO Con errore, 1'-felibeo,io credevo la città che chiamano Roma, 8imiJe cùla 1103tra,dove SJ>e880 noi paatori spingianio i teneri nati delle pecore: così sapevo i cuocioli simili allo cagne, i capretti alle madri, C08l il piccolo paragonavo al grande. M' a in veritd tanto 80llevò essa il capo sulle altre cittt\, quanto i ciprusi sui pieghevoli uiòurni. L(} -io vidi quel giovo-ne, o Melibeo, per crd ogni anno, due volte sei giorni fumano i nostri al.tari. U 7J6T primo egli ri.,poso alla mia pregh~ra: < Come tm tempo pa..ttColate i buoi, nutrite i tori. > .MELIBEO Dunque tuoi rimaranno i campi e a sufficienza grandi, se anche, o vecchio felice, col giunco fangoso la palude e i 3a.,-si 8-poglicircondano i tuoi pascoli in.torno. lnnote pa8ture non nuoceranno alle gravide madri, nd contagi incerti di vicini animali le potranno ferire. O vecchio fortunato, cke tra conosciuti fiumi e sor- genti dolci anli dei, accoglierai un brivido dall'ombra. Di qui sul vicino co,tfine, la siepe di sempre, dove nel fiore del salice 8Hcchiano a.pi di SicUia, sovento con lieve mormorio ti persll(lde al sonno; di fronte sotto l'alta. rupe canterà lo 3frondatore 8ul vento, mentre stridule pa.lombe, le tue care pa- lombe, e 1ma tortora dell'aria non ceuerit di ge~re dal· l'olmo. TITIRO Prima i cervi leggeri cercheramio i pa.scoli nel cielo e nuài suUe rive le onde la.sceranno i pesci, prima ancora che il suo viso 31 appanni nel mio ci,ore, prima es1ùi i Parti berranno le acque dell'Arari e i Germani, anch'e8Si lontani dal loro paese, alle fonti del Ttgri. MELIBEO Domcn ica 1 n maggio 1955 R,\SSEGl'IIA DI FILOSOFl1I A (;UDA DI LUIGI QUA'M'RO()()HI * LE ORIGINI dello storicismo I MARTEDI' LETTERARI * Poesia
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