Fiera Letteraria - Anno X - n. 6 - 6 febbraio 1955

BROGLIACCIO DI REDAZIONE Maria Lattes (Continua da pag. 4) concreta rinnovandosi. E ma– gari, nel cangiante tes.suto, qualche magUa sfugge, qual– che maglla fa ricciolo per se 5testa, g!à lo sappiamo; ma !e~fr11 1 f~o! 1 tJ~lfà ~~gj~:. come diceva JI De Sanctl.s <'hequando la sltua?Jone cen– trale è Indovinata, tutto è ~'Ifl 0 d'e~i!rio~ 1 1 1 !t d:~~rr.»5 1 - Giova p!uttost.o collocare mesllo Il llbro nel momento che è suo, rifacendoci dal nome, lnesemplare a no, quasi posteri, dello zucche– rato Maetcrllnck. Pte&!iRPPo– co negli anni ln cui la La.t– tes pcmmva a Mirella, Il li– rico simbolismo riel Maeter– lJnck toccava l'acme della ver!tà nel simbolo (o vice– versa) col Gra11 MeauJne-1 d!!IJ'Alain Fourn!er, che è del 1914; e proprio all'Alnln Four– n!er vien da pensnre, leggen– do la Lattes: ln lel semmai, con qualcosa di più umU– mente vero, come un'anima sgomenta che sJ confeMa, s~omenta di vivere, fo.lchè margine non le rimane per Inventarsi ln una favoln– mlto, si confessa soltanto, E' un modo di slmbollsmo, al Umlte fra la. confessione, Il poema. in prosa e Il rac– conto, che opererà per mol– ti Rnnl ancora, se lo ritro– viamo nel 1940, nell'Oca mt- 11orcdelln Ch!Rppelll: un al– tro libro su bambini. non per bambini: e anche la Chlap– pelll, da quel suo modo p!ù ri~~~t~~~ice.d~eJf: ra~~1~ 01 ij: po Andersen. Il confronto, poco educato rarlo, giova tuttavia alla Lattes: tanto meglio trasposta dell'altra nel personaggio. In cui si ve– de soffrendo vivere e soffri– re: e d! men rac!le scrittura, anzi, diciamo al confronto, puntigliosa n risolvere perlo– d~ per periodo la pattina nel giro lirico del periodo. Per– ciò. all'estremo opposto, può essere utlle un nitro confron– to, con la Manzfnl;, anch'cl– ln. del resto, nata alle lette– re qualche anno dopo Mi– rella, non Insensibile (fra lo altro) nl modi nllel!,'orlcl e Elirnlncant! del simbolismo del Maeterllnek: anch'ella rl– ,:olvendo In lsvoJA?.zl,specie le cl:ausole finali. R Cor7-'ldl volontà ritmica e di concen– trazione medltatl\ 1 A.. Tutto ciò, ben certo, ncllR Man1lnl. cor– retto da dlvenlsslml Influssi. le acrobazie del futurittl, I vctr!, false gemme. dell'a- ~~{}~~1:{~~t&:~A1: 0 :u°1~t~ to, a rls~attare tutto, un con- .NEQUIT VOLUNTAS FALLERE - L'in– te.11M> d!!lrto di un sa.cerdote avrebbe mol– te. troppe occasioni degne di fare da ma– teria a un racconto. Occorre tut.tav!J:1. se– lezionare, ellmlnare lI supernuo e soprat– torl11..non solo perellè Il racconto sia In run1.Jone di un'lml)06t.a•.Jone I.ematica, ma anche ~hè es.so sia comggiosamentt lmpoot.nto e creldotrto secondo le regole e le dlmcn.slonl della nar.ratlva. No. CENCIO SEBARANI - No. Illeglbll~. L<> autore hn. qun.Jchc qu&lltt\. che sperpera In t.ut.t,I I &"..ll.~!. 5el17.a porre l'attenzione 5U un centro serio. NON SARA' DATO A QUESTA OENE– RAZIO..~E ALCUN SEGNO ... No al prt- dl0 s~~~~~Ca~~a~ 1 u~~1.:;{lu! 10 cl1 u~~~ vnzlone. che rascmta.no Jn rluscltll. Però man– ca .sempre qualcosa. un .-quid :t, o si Insi– nua la pa.rola dlMdatt..a. o cade nel perio– do ln enttlvn, pessima egpres,.c;\one.o c'è la pnginn Inutile. fRJsn, che andrebbe depen– nut..a. Un manoserlt.to tanto sncJlo dn sem– brare l!neru-e. ha aucorn bl&ogno di molti res,t..'lurl. PARVA FAVU.LA (Figure della 11ftadi tut– ti• 1 giorni) - No. Le figure qui d~!tte non sl elevnno quMI mnl da un sotitofondo plR– no, da una desc.rlzlcne ovnca da una na– tum comune che non glO\'a - SUI plano doll 'lnt.c.re. ...-.e - n dlffcrenzln.r-le sufftcientc– mente. L'occhio selvoln su queste pRg!ne dl– irnltose senza av~e un punto dl riferimen– to n cuJ appigliarsi. E' un ~cato Lo stes– so aut.ore. che forse meriterebbe di es..~rsl scelto argoment.l più appassionanti um– bra. non eireondare di ecce5-;tvoamore I suol person agg I. LUCE ALLE GENTI - MerlteVO~ di un secondo giudizio. OIUDI'ITA - Una storh\ chlaremente Lspl~ ra.ta a nobili principi, 11commende\'Oll !n– tenzloul. Etsa corre. t,ut,t..aviR. lungo wia :r~~~~ntR.~I 1 F ~~~~~~&c~o ~1<;.° 1 ~' b'\nJII. a.ppnrtenentl a un o,impo f:'equen- LA f!ERA LETTERARIA te nella realtà, ma. a\qua.nto Rbusi\-to e dc– .sueto m Jettuatura. L'cea-11-cnte ed edifi– cante ~p\ra.zlone andava trPs!usa ln vigo– rosi temi e rat...1di romanzo. anzlchè per– dt,tsl In una c;;pllelta e banale descrlzlo~ ne. No FlA'I VOLUNTAS DEI - No. aJ primo giudizio SI nota, In questo racconto iungo. una certn llmp!dC'Z.7.a di voc11bolnrlo.Ma le pA.rt.ldel dl'ICOI'SO so,•-. S06tsmz!Rhnentc Jon– tRne fra loro. erranti di suono diverso. C è una mcscolnnza di vicenda da un lato, e di lmp~ionl e considera:r.lonl , an1.I \'t,.re e p~oprle mcd!tflzlonl personali del.Initro. ~~~gl~~lP!;~ 0 nluf~~fennt:m~~~n~1\~lt!'. Quando \•lceversa rlgunronno I sentimenti. SI risolvono In tronfie sottollnent.ure, che fanno a ttnrn con le frequenti esc:lam:nlo– nl retoriche deJ dlnlogo. Il tutto non è per niente nnllllgamnto. TUTrO SCORRE - No. Banalità di argo– menti rnccontnU sen7.a mordente, ma con la fatun levità delle UO\'CUeper slgnor!n::? ... IL CERCHIO - Un vl\'o e lnh'olta br.n reso semo di ooscss!one. nelle allucinate se– quenze di un fcrllo In guerrn. Sogni, Incu– bi. riflessi di personnggl compaiono. con quRlchc spraz1,0 riuscilo. ln questo e3Jvario nutob!ograflco d11l!c mille frlde5C<:n:r.e. l\1'11, In genere. la CRrlcn narrativa si spegne !n rlpet17Jonl retoriche. No. SENZA FURIA - Le I\V\'enrure prQCf'clo– llO con lent(>?.za.eon prsantemR. La stesura è, spec1!1.lmcnfe per elementari difetti di fonnfl. larQ::"lll\<'nteal di sotto della me– dia. No. a1 primo glud11lo, INK (L'uomo e il vigile) - VI è In que– E>t.e pagine. una ~rtn 6pedlte7.za , ·una di– screta ngllltà di scrittura Do~,i princlpalt di questo S<"rlttorc è 111mmedlateu,n dei n1e– conto. un puntnre dfrlt.to alin rappresMta– z!one del fatti e delle 1 )6icologle.SI dl~tln– guono. qua e lii. alcune felici Intuizioni: e ~w~~ J_.l u~:i'~~e::al~. ~~-n~~ ::1~~~ i:-'> andnre dl\·enta stucche\·ole, e eh!! pro– ,·octo b vrirle o:::caslon! sconne~lonl 11ci:') POSTA DEL PREMIO ARCHI-ARLI - e- M! sp!ace rubare QURl– che pre'llo&o lst,mte 1111 opera che st.ate con sl Ammirevole serlctà c,,mp!er:do. ma vorrei saprre - e n.>n e so';anto una qut,.s,t!one ~~n~":f)~~f1~z\c~~!o~Ì ~~I ~-:~~rl~~- Neuuna prc~denza particolare. SOLO E PENSOSO Ì Pilf DESERTI CAMPI - Cara. .-Fler,~ ,. sono. 11nch'lo, un c..-c!w.o del prtmo giudizio che iitw1ge ~ ·oteca Gi•noBianc.o Domenica 6 febbraio I955 Il sapore della ·vita vissuta fC011tJnua da pa!J. :,, :;. o o o.o o o D1 AMERICANI ADERISCONO Al BOOK CLUBS 1.,1000 aJ ♦ Vengono tenuU al corren~ de.I libri di maggior suc– cesso attraverso l'Invio i:i:ratulto del notiziario mensile edito dagli• Amici del libro•: bJ ♦ Rlcevono a domicilio, a mezzo i,osta, I Libri del mese da loro rlehtesu; ~) ♦ Ricevono In premio un « libro al mue • a loro 1cclla., del valore medio df'gll acquisti, per orni due • libri del m~e • da loro acquistati; dJ ♦ Usufrulscono del sen·lzlo gratuito di consulenza U– brarla. ottetto dagli Amici df'l llbro: e> ♦ Fruiscono di uno sconto sull'Importo dell'abbonamento a riviste. e glornRII di carattere letterario. L'adesione Al Book Club Italiano è libera e gratuita e si effettua con l'acquisto di un Libro dtJ :'\lf'.11t. 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