Fiera Letteraria - Anno IX - n. 45 - 7 novembre 1954

LA FIERA LETTERAR Anno IX • N. 45 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 7 novembre 1954 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 OIREZ.lONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 - Telefoni: Ammin\..straz.lone 684007 - Redazione 684098 - Pubblicità: Ammlnlstrnzlone t La FIERA LETI'ERARlA • - via d'AracoeU, n. 3 - Roma - Tariffe: Commerclall L. 150 Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedizione In conto corrente postale (Gruppo II) - Conto corrente postale numero 1-31426 L'AVVENTURA DELLA PAROLA * SI'I 1 UAZION"E DELLA POESIA I tuffi nell'irrazionale hanno portato molt" a foudo, e per •risaliretino al piano del/!intel!·igenza molto ancora ci von-à di FRANCESCOCASNATl Un rimorto mordeva ìl cuore di Mo""l!;li dopo l:t sua a,•,·en1ura con le 1cimmie e 1'11,·,·e– nu1a libenzione. Qmmdo Hhn-1 di ramo in ' r.1mo col 11opolo qu11drum1ne, - il po1,olo ,c1n11 Jegi;i, - aveva ~n1arri1a 11 noi.ione della ,·era libertà. Sourauo al cattivo 1ortile1io, capiva che la vera libertii è padronanw di te itc5!i, e d1e non uiue 11adron:m1a iCIIH diJCi• 11lin1, La direi.ione d:1111 dallo ,,0Jon1ii 111'11110 libero e il con~enso in1clligcnle 1111leue 1ua 11roprin, danno la mituni dell'uomo. Il quale manc11 a 1111~11 legge 1c, con l'illu!ione di vhere h1 11.ro11rin ,•ita, evade dietro inco1ui, ,1ten1i mira;:gi delJ'umanitii, ant:ichè rut■n·i e 1cnen·i il ~uo pos10 di < tcn-itio >. QuOJle co1e cer111men1cMowgli non le capi• v1o,nè 5e I,: forn1ulava nel proprio inlemo co~i. I.e sen1iv11a suo modo e ti vergognava delru,•ventura uvviandoti .i rilorno d1e 1u11i +nnno. ~ Mowgli scuc:cui Mow1li >. E' im•ece 11erme-~otuflporre che le upiu:ano hcne quei lelleroti che h11nno ,·iuuto l'av,en1ura della poe-.i11negli ultimi decenni. L'av,·et,tura della poe~lii ha oulo di,·er~i nomi, ma, ,upper1iù, 1omiglin a quelln del celebre peraonaggio di Kil'lini:, Inebriali del e faho vino che 1enera la metaforn e la pro~opopt:a >, - .econdo la parola di un aho pochi, - quanti letterati non 110n l11111110 ttrcn10 la libertà in mcu:o al po• 11010delle Kimmie? In ordine di tempo, l'ultima fue di quello J>ereor:-o1i chinma e l'a,-ventura della parola>. Ne oh!.iamo tanto scritto, - e altri con noi, - rh• 1u11i1:111110 1«,JA poco di che 1i lratla e 1ier quoli deriv,nioni e imitazioni di uempi 11r:111ieri1i è urrh,ui, anche nell. poeaia ila• li:nm, a un puro aliliemo, a una maAia verbale, ,enzu 11iùv11loriufflani. Cu1105rinmo le ar1omen1uioni 1iu,tirica1i,·c di qnc•la tc-uoln. Una 11·uol:1.,·eramente, non c•hl,:. S.,ho i mohi mirmidoni dell'arte che imi1nno le po•e dti m11g11iori. i porhiuimi pocli rhe ,•~n,:ono rlauifira1i dai rriliri touo le me in•eine !Ì rirono•Nlno fnrilmenle nei loro mon1en1i ,•cri di poetiu lralurcnti tra gli !rh,mi delle lnro impettite p0ttich" e i true• r~ dtl l~ro, ,,uh:ili-mo mH•on!ro, l..e ar,:o• •ra►l"ffl •Oni> tli d11pli(.e 'erUln,: roflara dei mr1ri 1radi1tionnli: ri1i-ovn1a rotcienu delln rrnle- n1111uadella pouia. Ragioni ,li queilo :cn,re non §11prC"m1no dire te più ac<"usano l'or;,toi:lio di chi I.: enuncia o l'ignonru:n d,l p:iHllo. Tuna l;i !lori.t delln poe1in, da qunaulo l'•l•lr, è un11,ontinua reazione alle pro1otlie e alle metrirhe preredenti, f;n/in Mfllhcrbe i.,ò111 ••• Clic ahro f:::c,. il 'rom:inlid~mo? Che :ihro fu, - nel !UO •-em111irc11~1>et10 for~nalc. - la rhnln1ione m:1111.oni1u1-,? I poeli di oui ('Ontinuann la re,111lonedei tre1111~rolari,1pez• :r.;1110 lino :i frnntumurlu la ,.,ruttura e roma• mum:nle mt111l,ru111 >. il m:icc-hino~oe 1011111010 ,,lìfi1·io dcll·u1timo cl11!1idm10, ma gi.ì in tJUC– ~•o li a,·e,.,.n,, 1,ret':eduti, indir1ndo b via, due dtFli ~teni romponenti della f11moa11 triade, il Pn•c-oli e il O'Annun11io. Nien1e di nuOl'o, quir>,li. Il ,:iuoto, tcrtamentc, più s'avanu e più !I fa nrilito; e ncuuno nvrebl,c pen1110, 11I 1e111110 del Poe"'n 1xrracli.,inco. del Poemn ,l,lf'oclolc:-ccn!f!, di Terrutritil dd ,o/e, dei <:111/0,,ui,·- rhe pur ne diedero l'J\•vio, - che ~i tl\l'cbhe giunti all'odierno verbalismo da td1i11,·i ehhri, ,la ogni da10 e.temo deuin,110 a restare irrc– Hlulo nel dc11a10 lirico>, e, d'altra parte, e ferma re,•iaione 11tl fiuare il mondo ri501• , ibile in modi !iriti>. Che ahro •i1nifir.1111ue- 1to 1e non una arbitraria o... -c.lu ~ionc e lirnila• zione di rcahà e di ,-erità: le quali, prima che e~primttsi nei modi liriei, do,·relibcro 1rovani nell'animo del poeta e tolJecitarne l:1 Jantuia? Qui è il punto dolente, il iOfi~ma segreto che ,·i :r.ia la elaborala dife111.1eorica, 1'11priori di1im•oho che accu13 l'artificio della pouia attuale, o meglio, delle ,uc estetiche e delle f'Ue poetiche, E quando ti ,·edono i critici della 1cndcnu, - quui dimentichi o ignari di 01ni C!en1pio del passalo e come privi del i;enso della propor:r.ione , - e11asi1Ui1u ,·enic• ciatoli innrticol111i prh•i di un 11ur minimo ti1niJitato letterale (una parodin cl1e ne ha fotto Francetco Flora è ancora famo.,.,.), il 10• 4,peno 1i fa piit grave. E' propri:1 la pocliia che non P più risolvere, o che ,i rifiuta di ri90lvere nei modi lirici una 1,iù umani, una piÌI Je11tila reahii di vita, o 1000 i poeti della .cuoia che la escludono da 1è, che non la trovano più io &è da trasformare in pouia? E te non la trovano più in &è, o la escludono -da tè come 11nn con111minazione, di chi la colpa? Della loro ettetirn, rhe ha 11rania10 I■ pouia dalla vita eti1<1e11ndola d lla per,onaliti? Delle loro l)()Ctichc, che ~ono 1rhen1i di ahre 1cuolc 11pplica1i tcnu ditcriminazione di qua• liti e di ,lancio ,,i11lc a qualun11ue 1olle.-ita• zione poelira? O del loro 111imo, chiuso alla ,ore e allo tpeunrolo di o,:ni altra rcahi e ,·eriti rhe 1ra1ceml11il reptttorio, thc violi eoo 1rop110forte richiamo cd etigen:r.a 111 loro fra1ile, ivorea clau;iura, che li Jrallcnir:1 dal, l'e,,adere ,•euo il JIOpolo delle alt11lenanti ,cimmie die1ro un foho concetto delln loro libtrtà? * Sollo i mtJtJ rie la tribu (l'c.,pre.nione è proprio di uno dei loro più ,·anlati m11cstri. il Mallorme, rhe non .i meritava que!la •~rte), ,i n1anlfet1a per 11iù te,:ni uno 111110 di an11r• ehia. Tania Oiltntat1 indiffcrtllr.a 11ll11 11iù tr•nde rHhà del 111,:,nJo;1an1n i11,-ep1cili di rille11ere nel c,,11110 una \CrilÌI oue11iv11, ~to• rirn e •ori:ile, come h111cm1Hc fotto, in 11111i i !empi, la 11oe!i11. la ,era, la i;nntle poui11; lan10 finto orrore di 1•on1an1ioaui, di cnnre• Jersf: ,hc ahro arcuJ.·mu, tono la medio– critil, l'uniformità. il ri1>e1er•idei tei1111i e ,lelle occuioni. - 1c non 111 qu11lili delr:mima? Ciò è 1111110 ,·ero, t'he i 11octimaggiori dell'11111rnle n10mento, quando ver.m1cn1e liberano l'euer,. d11ll:1tondir.ionc, rome ,~i;ic il Cl11udel t lil.1e• rano, rioè, l'uomo dal formulario). rompo• no 1;0I foro grido iincero osni impaccio di tcuolu. e non ,ono piì1 nè ermclici, nè 1mri!ti. nè slilisti. nè turre11liui, nu roeti, sem11lice• mente poe1i, ron riù o n,eno fi1110&econdo ìl caldo del 1en1iniento ~e li n1uo,·e a poetare, h loro lcncruu umana, il potere tnufigu– rllore della loro fani:uia. E" la qunlilii dell'anim11. che fa la qu11lità della poctiP, E quando !i rapirà anrora la 11ec:eui1.ìtli .KIIIOn1elterei mo,·imcnti dcll'im• ma1inazione :.1 un ordine dello spirito e non li l"Onfonderill 11iù lo lib~rtà con le arboree evoluzioni del poflO),>1eimmietco, andn,nno * '· in 11eni anche certe fnmi!tiche poetiche e cer• li ,.ecomlo argon1en10 con cui ,i ,:iu,tifica le di~h·enti e~c1id1c. Ogni estclica è condi– la Jl\10\'a 110Hh'Iè di m111ggiore impe1no. ~on 1:ion11ad11una rnetafoiu, e o,:ni poetka deri• ,i 1rat1111oh1t11lo di frallura di 1che1ni pro,o- vala da e&-perieni..ealtrui ti ~a1tC-i110110 l'ur, diri, ma 1_li rin~o,·amcnlo to11lc ~elio !ICH~ FRANCESCO CASNATI ronceno da pouia. e c!olrond111a, - dice uno dei pii, infer, orali critici di que&111 endenaa, - (Continua a por,. ZJ HEMINGWAY PREMIO NOBEL 1954 ·.,··' D Premio Nobel per la Letterntura del 1954. è toccato a Erncst HemJngwny. per 11 suo racconto e Il vecchio e li mare •· e In consJdefM.lone della sua trentennale attività. di narratore. L'opera di P.c·mingwny è destinata a rimanere, nella storia delle letter11tura contemPornnea. come un punto di 11rrtvo di ta..'lte esperienze leuerarie ed umane. di cui egli stes.o è st.a.to assieme lsplrRtOr-' o Interprete, rnp• PÌ:~1~1: det1Ù~°J 0 dis~emlngway. tutti not.Lsslml In ogni nazione clvHe del mondo. corre dal 1923 ad oggi. Esso comprende: e Three Storles and Ten Poems; In our Time; The Torrente. of Sprlngs; '111e Sun Also Uh.i ha Rlses; Men Wlthout Womeu: A Fnrewell to Anru; Death in the A!temoon: Wlnner Tnke Nothlng; The Gree.n Hllls or Africa: To Have and Hnvc Not: The Spanish Heart: The F'lfth Column; The f'lrst. Forty-Nlne Stones; For Whom th..! Beli Tolls: Men at War: Across the Rlver and lnto the Trees: n1c Old Man nnd the se.a•· L'uomo Hemlngway è noto a tutU. Superstite di molte guerre e di innumere,·011 batt.ute di caccia, scampato lo scorso anno per vero miracolo a due Jnclde.ntl aerei .succeM!vl. della suP figura s•è lmpadronlt.fl . la cronaca di ogni giorno. Pt-rclò. Il Nobel di quest.·anno tocca a uno degli uomini più noti del secolo, e rra gente della più diversa cond.lzJone cult.urale. • uee•so la .morte di Deminjuray? pa~c1~ 1 !Ta~t!.'i: ;·~ ii~a =~: '* :P:~~.n:r~t~1pf1~a~a:~ru:~ ~Jt~~::g~~:Ji~:~~~J~ di SERGIO SAVIANE ~;S'}!t\ 1~fu;~1 ! JffcE z.o Infreddolito. dalla pista di ., scevano. Invece. l'unlcn a stare bob. Era l'anno de! campionati cena I\ destra e n sinistra. a e mi..tter Papa, ormai dh 1 cntato per conto suo era Afdera. For– mond!nll. A Cortina e· erano baciare mani variopinte di si• di loro esclusiva e privata pro- se anche lei aveva abbandona– centl:rnla di glomallstl. Tuttl gnore e a stringerne altre. me- prictà. Una sera. prima di par- to mister papa al suo destino. pnrl11vano di sport.. Anche I p!t- no profumate. di nob!ll In vll• Ure. tent.a.l anch'Io al Crlst.::il- Squltl«;rt me J'ave\ 1 a detto di ~~rii/~~~~u~e~lnu~ 8 ~1!t'u~~~~ t~U~~t~~~ ;ur~ n;;d;;~~~g_pe~j ~ 1 1~\:t:·at!ì~1~gv~t:1r'a~~Jt~j ~nedn~~:~ ~~s;:~~:°(r~a ~';: ta di freddo e di nuvole. In una plt.torc Squlllcri. ad un coktall. sembrava però d! non a,,eme po del mlel scr~poll, della mla Cort.lna ecclt.a.tn dRI campiona- • vestito da sera» (come avevn dlrit.to. C'era troppa gente che thnldezza? ComunQ.ue. dopo ce– ti e daJ giornalisti. e non sape- testualmente r!pet.uto alla con• se lo contendeva: ml sentivo na. sul tardi. passando per Il vo ancora nulla d! Ju!. della sua tessa che lo aveva invitato. per escluso e !mJ)Ort.uno. Si M come Crist.alllno. resJ,al un palo di vlt.a. del suo retiro II Vllln Apri- telefono>. cioè con un palo d1 succede In quet casi: sarei ar- minuti a contrnstare col m.Jo le per oltre cinque o sci mesi. calzoni di !lnnelln grigi. unn rivato - pensavo - a pesargli dubbio. e a spiare tra I fiati e della sua qunrtn blondl.s.<,lmRgiacca g!Allastra. ·un panciotto addosso. Eppure da oltre una le grida caldl che uscivano dal– moglie. della sua passione per verde e una cravat.ta nntlca In settimana e! filavo. tenta\'O di In bolgln di San Sllvest.ro. gli occhl vcrd! di Afdera. e del• tasca. S'ern mcs.w a sedere su vedere se ne avevo diritto. Ero Fu cosi che conobbi perso- l'lncubO della sun mort.e. una sedia, accanto a Squ!tlerl. arrivato n quel punto. nalmente mister papa. Us.clv11 Morte. nppunto. Era Il perlo• ment.rc le madame della Cor- Quella sern la cosa era lna- nllorn dalla t-R\'crna lnfuocat.a. do della morte. Hemlngway pro- tlnn più mondana andavano spettat.a. Afdcrn. che nbltnva Non me ne re&!nemmeno con– veniva dal Veneto. era stnto ad OSSCQularlo. Lul s.l alzava nella min pensione. mc ne ave- to. Eri\ passata di pochi mlnut-1 ospite ln villa FrMchettl. con con1plt.amente. traballando sul- va parlato spesso. Acrou tlle In me7.1,anotte. Lo vidi zompa– A!dera e li fratello. tra cacce e le gambe sempre più magre. River, and lnto the Tree& erR re sul piedi mentre. uscendo pescn, tra la. nostalgia di quel stringeva quelle mani trnspn- stato l'ultimo libro _ con f)OCO dalla Porta, s1 tirava dietro Af– paesl e l'ansia per In vltn, e rcntl. e si risiedeva compita- successo-, scritto e 11mblc.nta- dern. a resp!r11re unn boccnt.a. per l'amore. Era convlnto di mente. 1 suol occhi brillavano Lo nella campagna venctn, con di aria fredda e di neve. Flnal– morlre entro l'anno per una sempre nllnst-essa maniera, sor- gli occhi verdi e Je mattlnatc men~ 1'11vev11 pescata. l'aveva malatla agli occhi. ridenti. grigie autunnali come personng- presa, rubata ella sua vlt.fl.e a Mi&ter Papa, lo chiamavano Dopo I primi giorni di burla• gl prlnclpnU. quella ultJma notle. Lei non a Cortina. E non ml rendevo na SPortl\·a. Cortina si calmò. Avevo tutte le figure del li- aveva reagito. 8'cra lasciata conto come tanta gente gli dcs- Rest.arono I .soliti s.lgnori mu.1,I bro con me: 1wevo lui Il pro- portar via di peso, con I suol :t~~tle ~:~ui\~l~r::~c. ~~ ~iferoi::or~ M~~'ci~~nrl~. t~: :ugc:._nf~~:à.a~~vc~1f\~ì 1 ;~/ ~i~cc:~~~I\ df 1 ~n~~l. tr!Stl Portassero tn giro -per le mon- eh{ nitri. n godersi l'ultimo .sole che avevano martoriato. oltre il(l&!er papa ml chiamò. An– •----------------------------' tagne e per l rifugi, oppure a di quell'Inverno bianco di neve, che li protngonlsta, l'autore. che A!dera. Vennero ,;enz'ac- Ma non c'era niente di preme- corgcrsJ verso di mc. Lui ml DUE POESIE di Ma1_•io Pomilio * NOTTURNO Ogni stanza ha il 8UO !lrigio riverbero di vecchie pareti e gro1idi fiori di carta lacera (o m(rni screvolate che s'a,ggrappa:,w come i,wtili attese allo aride. spirali ove diseo11a il sito squallido oolo lo sguardo inlJonne1J: noia di lunghe notti e specchi smorti ove annega come in liqiddo stagno il polvcroso riflesso della lampada. Così vteende griYie d'uomi11i: ogni istante ha il suo ptJsso di feltro e il s110attrito di calco che si sgretola; O9,Li orn ha il silo s1tggello di limghc attese o ltwidi sgomenti. Ritrovati nel sonno detriti di parole tlentro un prisma voTubile d'cventi; come sterpi di lrtco accenti e segni di morti affetti, gridi senza voce, cor-pi se,trombra, steli se,1za sole. Ma chi ritroi;crà prima del giorno siùla nuda collina s11vina al bacio dello sD1tardo il. futuro proteso in muto amore1 chi nel Cttorc il wcsaglo del gesto inconscio, ra1,ida scia /l'ali dentro il fiotto del sa11gi,e, o la compiuta gioia sorpresa al nascer dell'evcnto1 Qui, nel chiuso sigillo di specchiati sile,lZi do1,-e l'ombra sottende 1rna 11/aldata inerzia di sembianze, sbatto l'imposta al 1,-ento: sbatte inutile la mozza ala dell'animo, contro il secco diaframma che suggella quest'ardita presenza di te a te stesso, sterile rigoglio di sfioccata coroUa dentro un chiiiso reticolo d'affetti e immagini dissolte e ricomposti gesti e scanditi flOmi a.l rimpia1ito immemore, yolti infranti, rifranti in grigia aureole da freddo prisma del pensiero. E' inutUe che t" arretri oltre il punto che di.rime la coscienza di te, arido spettro di riflessi molteplici, dal chiuso fiottare di sostan..ce che lambisce z>anima: grigio tenebra t l'orlo Ml frangente, e /orso è tardi per cercar nell'incanto eh~ distilla sopra la notte il gelo sopra l.q stelo il. /i(lre, dolci e,nblemi d'impensabili veri, come q1tf1Sto re&piro é il segno eguale di sofferto ore e di gidie immemori. quel che 110n ha principio, il senso o il limite dell'astratta compauine che accerchia l'essere. Tutto nel pensiero è /orma, e pii, oltre lJ mistero o parvenza i11espressa d'in.tattc trascendenze. In sè prccl1t.sa come secca propaggine d'cssenzo librate in puri spazi è la ca.sta sembia11za che la gioia l'avc11to, l'amore che colora il fiore sullo staro il petalo sul fiore, la speranza. d'm1 risveglio specchiato in verdi a11rore. AUTUNNO A "tunno prono al mareggiare tempestoso degli alberi, autunno opaco al volo slabbrato degli ucce{li s1tlle nero folate del crepuscolo, autunno ontico all'anima (sa all'amore resiste il vischio che s'imperla, ultima al sogno la vite nwore), questa /rana sbigottita di aiorni non ha trame che di stormi che sfiondano e di voci lontano e vite fonte; non lta luce che d'albe in 9ri9ia paco d'anime RE1".II.NlSCENZA PAGANA E RIPETIZIONE CRISTIANA * dlt.ato In mc. Io. Hemlngway, battè una mano sulla spalla. e l'avevo pensato tiOlo come una lei ml salutò con un tiOrrL<;o al– cosa lont..'ma. lnnrrlvab!Je. RI· lRRRto dl mallnconla. peto, non osavo nemmeno pe.n- Dal Cristallino 11,",Clva l'ultl- sare che avrei potuto avvlcl- mn pazzia dell'11nno. Ma non narlo, che l'avevo IA.n portat.fl . c'era lA Intorno - come sue.ce • di t.l.ro: bast.àva soltanto allun- de nel capodanni - l'nrla di gare una mano. qualche cosa ~I nuovo, dl meno e sbiadito caligini che accende ~~:t ,~cfz~~iiC a:;1;~;;;e~o•c~i i~;;gf;a brivido 81' rm ciglio d'acqua smorto 1.'ultima vela, chi sorprende dentro il cuore una raffica, dissipata d'eventì, Lo tento:ione elossiea Niente. Avevo fRt.to mio un pauroso, di plu gc.nulno. Ml rl• t~~ dt~ftri~~{:a~t~?!~ ~~~?t 1 :r:e:~~- r:mj;ri:.1a~~We ~l~~e 8 ~~~~~aar: ~!'i~ :f:oa: ~~~;~:t~c1f~u:~~t'!1.a~~ 1: chi t<1ce,chi presente come d'onda s11ll'o11dadentro un brove rifluire di luce il suo morire, Dopo l'«Et in Arcadia ego» di Emilio Cecchi del 1936, dopo il «Viag• gio in Grecia» di Praz, quest'anno abbiamo avuto il «Testimone in Grecia» di Angioletti e Bigongiari e «Approdo in Grecia» di Comisso di GI~CARLO VIGORELLI iblioteca Gino Bianco sceva bene. e che riceveva da cose sembravano capovolte. Ma lui una telefonata al giorno SERGIO SAVIANE (Continua a pag. 6) chi trap1mne a un addio la s11apallida sorte, ecco, t'attende. i'lARIO POMILIO anche là n cortina - ml nvevn parlato della &ua morte. Ml aveva detto che la malat.tla agli occhi non a\ 1 rebbe perdonato: almeno questa era la diagnosi di t.ut.U I medlcl. E ml aveva rnccontato che lui era ormai convinto di morire. entro Il pro&Sjmo anno. Aru'J. aveva già scritto un volumetto. un rac– conto. che sarebbe stato Il suo testament.e: /f vecchio e Il ma– re. appunto . A R. M. De AnUelis il P1_•e1uio Salento ..._ .~ qu~~~ ;:~1.\·t:n s ::~~~ ~~ Il Premio Salento per il rico11oscimento di risonanza del 1940; e La Posto a Ura- .~ ero Impadronito, anzi mc l'ero 1951,, per 1m'opora narrativa na~ionole. na > del 1943; « La lm,tta be• •,? 1 adattata dentro In rlmugina,o d, ambiento a tema mend10• La s11aar,prezzata e neo stia, del 19H· cl bngantt> • me la portavo In giro me la nale, t 8tato assaonalo a noscmta carnera letteraru, del J945; « Pa 11che gialùJ> nutrl\'O Era un gr06S0 bubbone Ra11l Maria De A11gells, da vci.ssa attraverso le tappe sa del 1945, < Sangrw Nero:, 4'. 1 che di notte ml faceva lmpaz. lungo tempo, e per la s11alie11t1d, sette romanzi, e vre del 1950 · e Il giocatore for– t.11rc, una spec-h; di cancro be• preziosa e contm1w opera dt cismnente: e lnvert10 m pa t1mato >' del 1953. Debbono ~.r:,_~r~~~;~~~p 1 6{6. narratore. meritevole d1 1m lude> del 1936; cOrove,dc> agomngers, alcime raccolte lha c sl trasferiva egoistica- ' • ...,.. .• , d1 rocconh, fra c1n e Stona ,• ~ m~no~ ~/~r:c\~ 0 ment.avo tut- . ~~,~~ns~':;; 0 J~~i 1~: :/e AJ~: ~-,,r__,,. ~ tavl11 Cera lui negli stessi mi che. prescntah al Prom,o ~~,._ __J g:~Jigl a~~J~;~\ 1 J~~a t.;t 'f::lv~1~~71,o, hanno ot,e,mto j -~ stczza. per la strada guarda\O Abbmmo puì tiolte soste• ' :t~b~u~~~-:J~ se~=~ ~~: n1't~ !a probit,d ccl il ~alore rJ:aql~f;elnd:i:n:~!;u:~~tl~~O~UI~ %~~$:l~~ t:::ii,:e~~t6$f~ i~ suo vuoto che andava rlnfor. Premio Salento, lJ 1tnaUer• zandosl di giorno ln glor.-o. E mozione che premia., ind1rct- lo ne raccoglievo le briciole. tamente, anche la nostra /e• cercando di conservume!c Il dcltti a questo narratore cosl ~~!AR~~~g~/';~~:u; ;;~ar:r. ;:~:r<~:~~nte meridionalo o le vedere agli amici. come fR Dobbklmo andare in mac• renrr~ 1 ~!;"i~t.~naen~~I~~~ ~fù china, e n_onpossiamo s~n• grosso e più bello di un altro dere per 1! valoroso scntto- tu~f J~~r~~ ~~~fio gU ~,\ro f:bo~a~g:!~ 0 1:",,~;~fe0 ft; rumore. Il sono t•fa-vOi. Il 6011- vorremmo. Ci ripromettiamo to amaro tiramoI/11 degli ammJ. di ft1rlo, con maggiora lar- ratorl. Io cercn\'O di ~tanncne ghezza di temPO e s,x,zio, nel per conto mio per ripagare ml- 7,rossi1110 111m1cro. iter papa della noia degli Rm• Il Premio Salento e OJ)Ct'a. ~:~~~o~U~n~a~r: ~~:~~r;, R, M. dc An,c-lls :r~~~~ ~o~?ttgrt'A~gd~a:?a%; G. B. Anrioleltl

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