Fiera Letteraria - Anno IX - n. 41 - 10 ottobre 1954

I tll;f.llU~Ctllt.l llllChf' se Iloti pubbllcu tl. non !Il t>'>~tit11l~r.nnf"I D11l1:t la sovr1;tbllo11dt1.11za di scntll che cl perv,ngono con ! .>~p~1c11ar1chlPsta di ~111diz1 partirolan, com11mch1amo a~l1 1ntet('SSat1 che d1rt>Ltore e redaziOD~ della Fiera wno assolutameme 1mpossibihtat.1a dar riscontro a queste rlchteste. , LA~ FIERA-LETTERARIA DOVEE CO~IENASCONO I GIOIELLI DELLA PITIURA )f. I campi ma~netici di Albert Skira Rouault collocò vic,no nU'oJ"iginale la ri.,. p1·od11.1ione di un suo quadro, che Skira gli aveva portato: alla J i11eprese il pennello e rit.occò un rosso proprio là sul quadro * di GIANCARLO VIGORELLI •• voglio vedere la tlpografta •, ho detto subito ad Albert Sklra. 11.ndandogU Incontro. Erano tre anni che non lo vedevo, Ma. a Roma era alato un incontro febbrile, come ne capitano tanti a Roma, toni.O più quella sera Intorno a un tavolo di P\aZULNa~ vona, gonfi.a di scirocco, di rondini basse, dI ra.g1uzJ.nt che salt.avano nelle fontanl':. F.' un rlschlo,. di solito, chledcré ad un editore di met– tere t piedl là dove nascono I suol llbrl. O se un grande editore fa :iprlre le porte della tlpografta è soltanto per fune ammirare. guidati dal proto o da un subalten10, Iorganizzazione e .l'attrezzatura: diventa un glro lnutUe come quando un ministro. tagliato Il nutro, vi.sita yna nei a e ,·ede tutto e niente. Io, ln\'ece, ,·olevo ,,edere lui, Sklra. Mi guardò. Disse di si. Eta un s\ cosi d'Intesa, che non gll doma'.ndal nep– pure di accompagnarmi: era sicuro che l'avrebl>e fatto, f' n~n lo faceva per gentilezza, ma perché doveva aver cai=lto ch_evolevo vedere qualcoa di più d.l uno stabili- mento. Da Ginevra. dove ha 1~ studio In Piace du Molard, alla tipogr:i.fta . che è a Losanna, tutto U tempo In macchlnR. dormi. Guidava velocemente la sua segretarla. Io ero dietro con Claudio Emmer, Il rrande fotografo mllaneMa che da anni oraml\l lavora per Sklrll: la.aela la sua casa cii Via BagutU\ e succede di trovarlo a 100 metri sotto– terra a fotografare la tomba di Ramesses II. nella Valle del Re. o srTfl.mplcato su una grRtlcola di tubi-innocenti nella cappella della ChleSA di San Franceaco d'Arcuo a fare I dettagli degli stfreschl e)! Piero della Francesca Alle prime case di Loaanna. Skira al avegllò. e Av~te bloccato la macchina un po' forte, due volte, a Coppet e fuori Morgea •• d1ggealla segreiarla, che rl.spoge; e Ma• non dormivate, allorn.! •· Invece aveva dormito. E 11 .suo non era un rimprovero. La lucidità algebrica di Sld..ra I\ tale, che gli dura anche nel sonno. E' una facoltà che gli perdura dagll anni di Minotaure e delle amlclt.le surreallste? A dire Il vero Sklra. non ha. aspettato Bréton per allargare I suol champ:! magnétlquu. Ha una memoria preveggente. Ha. fatto studi d'alta ma– tematica e di alta meccanica. I genitori (è nato nel Tl– cmo. e gli antenati dalla Spagna a·erano trapiantati In Svizzera. nel xvn secolo) 1 genitori volevano fame un phrnlsta, ma gli è rimasta soltanto la sottomu.slca del numeri: In due ore al meae. tlene tutta J'amminbtrazlone del suol uffici di Ginevra. Parigi, New York e controlla le vendite sul mercati di tutto 11 mondo. Guarda un quadro e lo riduce In un colpo d'occhio alle su~ sezioni ceometrlche. come &e vi andasse M>pra con una carta. millimetrata, e In realtà Invece cl al accorge che sa dar corpo ad una pittura astratta. come sa sottrarlo ad una pittura reaU.stlca, con una magia identica e pendolare. Entrato In tlpografta, dopo poche parole e un'occhiata, spari In uno studletto a vetri. Avevo carta libera di ve– dere, di il,lar'dare tutto. Ancora una volt.a, ml aveva capito a volo. Olntvo da Lina heldelberg all'altra, parlavo con gli operai, frugavo t caratteri, assaggiavo ali Inchiostri, spcrlavo I ealvanl sotto 1 comparatori. Ogni tanto Sldta. us:::lva dalla ;abbietta a vetri, e ml tornava vicino: non era, ancora una volta, per un dovere d'ospitalità, ma. assaporava Il mio entusiasmo, semplicemente, con quel taglio breve del suo sorrlso. Sono in corso di stampa, della collezione e Granda S!ècles •• I due erossl volumI sulla pittura gotica e sulla pittura egiziana. E sul fogli di carta patinata, tenuta a t,f:mperatura f'l.ssa. perch~ ,non si alteri. vedo entrare gotto I cilindri e venire .ricondotte dal pettini, sotto una pioggia. leggera e ,:rraduata di un pulvlscolo di easlcantl, le più belle riproduzioni che mal siano state fatte di quel dl– versWiml capolavori. Non è appena un piacere, è Una commozione. Le pa– gine, con 10-12 tavole ciascuna, paasano sotto la mac• chlna In giallo, in rouo, In blu, in nero: alcune girano anche sotto quella dell'oro; e ogni mille fogli la cromatura e controllata minutamente. Una volta Sldra capitò al secondo plano della sala-macchine, e ordinò che dieci– mila fogli f<>S5ero subito buttati al macero: non era sod– disfatto d.l una sfumatura In verde d'un quadro di Van Oogh. E' questo rigore leonardesco, ehe spiega 11 succe&&O abalordltlvo delle sue edizioni d'arte. Cosi che non è solo un bell'aneddotto quello del suo· incontro con Rouault: Albert Sklra ali aveva portato da vedere la riproduzione di un suo quadro. e Il vecchio maestro la collocò vicino all'originale: stette a guardare un po' l'una e un po' l'altro. e alla fine prese 11 pennello e ritoccò un TOMO là sul quadro. Ma di" qucsU, e d'altri, rlcono.sclmentl, non se ne fa un f 'l.on all'occhiello. Se mal prende I ritagli di stampa, con gli elogi dei suol libri, che riceve da tutti I conti~ nentl, e li affigge con una puntina .sul tablò degU OJ)l':ral. Ml sono fermato a leggerne qualcuno, Loock, Art Newl!S, Die \Vclt, 11 supplemento letterario del Timei, Sur, la Svenka, l'Honolulu Star. Se In America la vendita del llbrl d'arte dal '50 al '51 è raddoppiata con più di mezzo milione di esemplari, e dal '51 al '53 ha avuto un altro l'catto enorme, bi.sognerà ricordare che Sllira è. un P<i U regl.'ita di questo rlatio: del 50-60 mila esemplari, ognu– no, della .sua Pittura Etru:!ca, Pittura Romana, Pittura Bkantina, e gli spagnoli, t francesi, I moderni. o I volumi mignon di Lautrec, Von Gogh, Picasso, Gaugaln, Dcgas, Piero della Francesca, più di metà vengona a.s.sorbltl dal mercati U.S.A.; e le ristampe. si moltiplicano, e oltre nll'cdlzJone di llna-ua Inglese e francese è In corso quella In tedesco, 11. riprova che Sklra ha battuto anche I grandi editori d'arte di Berlino e di Monaco. Da quasi un'ora la porta a vetrt, dove vedevo ogni tanto alzarl'I e scomparire la testa di Sir.Ira, non si apriva. Ml avvicinai a curiosare. Era là, In maniche di camJcla, sigaretta In bilico sulle labbra tirate, con un piede su e uno giù dello sgabelJo. Alzò gli occhi: e Venez, venez... •· In un·orA, t.ra forbici e colla, aveva impaginato quasi tutto Il Cézanne. che uscirà fra qualche settimana nella collezione e Go0t de notre temps •· Tagliava le planches, Je paMava sotto la lente per un estremo controllo. ne buttò vla due, le Incollava al quattro angoli centrandole :i.I m!lllm~t:·o sull'Impaginato, e In un batter d'occhio gll ho visto nascere un libro dalle sue mani. Sono venticinque anni (ha compiuto I cinquanta dn poco) che lavora cosl, mani e cervello. I soldi? le mac– chine? Kon sempl'e li aveva. Sono tre anni appena che ha l'atelier di ~nna. Quando si fece editore delle Me– tamorfosi di Picasso non aveva un franco. Certi libri gli sono coslJ\tJ anni di fatica o di attesa., come Il Ron.sard di Matis.se. DI riviste ha fatto Minotaure negli anni belll del sur– rcn.llsmo e Labvrinthe .sul flnlre della guern. Ora ne ha m testa un'nltra. Ne pnrlav11.mo.l'altrn sera, nella sua bella cua che si affacci&. sul lago davanti al gran ven- t • r t L· \. -~ ' ... \, taglio del Jet d'Eau; e Georges Batalllc, che gli sedeva ln faccia, ml diceva: e Se lo dice, vuol farla; è un uomo che ,fa tutto quello che dice•· 61 era Infervorato, cominciò a progettarla. Ma dopo aver spadroneggiato nella sua tlpografla e nella sua bi– blioteca .questo è un segreto che devo rlspcttargll. Emmer, Intanto. lo guardava da lontano e In meuo milanese bor– bottava: e L'è Inutile, l'è fatto cos\: l'è un direttore d'or– chestra ...•· La slg'nora Sir.Ira, che è flglla di Lionello Vena turi, e che ave.vacapito quindi anche Il dialetto di Emmer, rideva, Lei ne sa qualcosa di quell'orchestra. lei che è la prima collaboratrice di Albert, ehe tiene 1·archtvio con declnti di mll!'llala di fotorlproduzlonl, che ogni tanto parte In carovana col fotografi e dirige tutti I lavori, come ha fatto per preparare La Pittura BUantina, gla rando mezza Europa. Pur nel su.> rigore cartesiano, Sir.Ira è un vlbratllls– simo direttore d'orchestra. proprio perché sa saltare da una nota all'altra: c·è una febbre, c'è un delirio, dietro I suol occhi teneri e metallici, dentro U labirinto del suoi pensieri translucldl, che va bene al di là del suo amore per un bel libro. Sir.Ira è un grande editore perché sa che li libro è un veicolo per altri Interessi. per altri valori: non è di quelli che ammucchiano libri, per chiudervisi dentro co– me ln una cassa da morto o In una cassa forte, che è un po' la stessa cosa. I libri che ha stampato, sono Il .suo libro che non ha icrltto: ma chissà che un giorno o l'altro non lo scriva. non gli manca niente per poterlo fare, forse è solo un antico pudore da \'incere. Quel giorno che .si accorgerò di averlo - In fondo - già scritto, lo butterà giù In un baleno. Per ora, I suol libri, che girano strepitosamente Il mondo, sono la sua maschera. Ll Immagina e li cscgulscc come per mettere un 'ombra tra lui e la sua Intelligenza. Sono lavorate su quest'ombra segreta le sue pagine più cariche di luce, più fulminate di colori. GIANCARLO \IIGORELLI Biblioteca Gir-10 Bianco ,\ ORARIO DELLA K~OAZJUN E lla13 UH3 &bnoscrittl. toto • t1st(tl.f noa pubbllcatf nnn 11 resUhdseono Seattavano le t1oto trattenendo il respiro Ecco una oa,lna dl dia- ~ ~;;·;I;· ;~ ;,;;.:;;!::;i" vf ~J/fa-. ·-1_ togra/o tT"a ,tato meno in ~ guardia contro le dlbfcoltà. tecniche che l'attendevano. Per la sua buona cono:!ccn- ~ z~ del paue, Mr. Arpo;g Me- I khitarian gli aveva enumea rato tutta una gamma di po- - co piacevoli prospettive: mez- ~.~\.\;,"';',;~, l~ :;.~,~1;; I -::. u11atomba: e l'altra e aoprata \ ~ 1 tutto la grande :!CarsUQ. di /\ /! ~:r.~• ::::.~:"';;,l~✓r::,m-;.: , /4 , rantire la ma,slm.a precuio- I\ ~ ,' ' ~- ne di ogni fotogra/f.a bi.so - '-, '\ gna compiere sul po1Jto tut- te le operazioni di wfluppo}. 1 \ \ Il procedimento diretto di \ :~,;;,~.o~: ~~fp;~~~~ ~i~ ~ • togra/lca dei colori realizza- ~- la :!Ul -po/Sto.davanti alle fo- ... ~ tografte - è nel migliore det , casi un lavoro estenuante. ;:;fefi:~:~~;e r:g~:tr:::m::, J vari colori, euendo i vari co- ~ loTI fotografati a riprese /JUC- r ceuive. la luce deve tSStT't ......_ • anolutamcnte uniforme, men- '~ ___,,.. I __ } tre per nusuna ragfone la maccllina deve subire il /!Sia pur minimo movimento. Per questa ragione si dovette usare la maubna cautela al– la necropoli tebana, euendo il no:!tro fotografo obbligato ad orpantzzare il /!SUO lavoro fino al minimo particolare e ad adeguarl!Si continuamente alle condizioni del luogo. Egli .si munl di una $1.)Ccie di laa boratorio portatile: l'impor– tantiuimo generatore elet– trico, tutto Il necusarfo per ottenere utia luce adeguata, banchi e l!SCa6aU prefabbrla eati, noncht una ricca d.o:!e di iniziativa, poichi wta tiol– ta sul po.sto doveva aJ11dar1i PABLO PICASSO: Ritratto dell'editore Sltln. :.. unicamente alle J)Toprfe ri– sorse. Il trasporto di quin+ tali di prezioslnfmo, fragile bagaglio per sentieri imptT"– vi e roccio.,f non fu co.sa fa– cile, ma i portatori egiziani erano /!Sempre pronti, t10lentea rosi e sicuri nel PMl!SO, anche quando :!i trattò di guadare tl Nilo con carico e tutto. Un solo o:!lacolo sorse e minac– ciare di gettare all'aria f no– .ttrl colcoli: la polvere - una leggtT"a, impalpabile, onni– pre.!ente polvere Anche nel profondo delle cripte tombali, il suolo u ,... . era rlcoPer-to, come da un Zie~ tappeto di velluto che ad ogni pa.uo d dtuolveva lnnal.?ando.d in nuvole di poluerc, depositando un ,ot– tile velo grigio sugli atJrescftf, sugli obiettivi delle macchi– ne Jotograftche, sui riflettori, su ogni co3a. Scattare una fotografia in condltfoni del gentT"e comportava ogni vol– ta un complesso rituale, du– rante il quale si calcolava ogni movimento e sf tratte• neva Il re.tpiro onde non pro• t70Care le nostra grande 11~• mica. ':· .,J / ~ ~ ' ., •. r4J ... t ---:~· ~- '. '. A \· ~ f.' ,-:- !;. ' ' ·r I ..__;... e;f "" ,. "-· .,. ·"t ._

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