Fiera Letteraria - Anno IX - n. 29 - 18 luglio 1954

1mauO&Cr1tu. anche se non pubblicati, non st restltul~co110 Data la sovrabbOndanza d1 scritti che cl pervengono con l'esplicita richiesta di giudizi part.lcolan. comu111ch1amo &alt Interessa.Liche dlreLLoree redazione della Fiera sono assolutamente imposslbilltat.1 a dar riscontro a queste tA FIERA tETTERAlllA richieste. GAIJLJERIA DIEGLIC ARTISTI ITALIANI • • Pericle F azz1n1 Se un giomo i disegni di Fazzini potra11110essere raccolti in una esposizione, leggeremmo uno dei capitoli più vivi e confortevoli ed alti della storia d'oggi. Qui la "Fiera Letteraria,, presenta, di Fazzini, i disegni dell'Apocalisse: una serie che vuole rappresentare la crisi del mondo moderno, degli uomini di questo nostro tempo, angustiati dalla guerra e dalla morte I r· i I I ~- .! ~~ ,, . . _, .... BibliotecaG·inoBianco Diaeg,1i di Pericle Fa.:.:i11i .!e 11eco110M"onoa ce11ti- 1win. Non c't amico che non ne po1nieda qualcuno. S0110 di.!~ttl di ac11ltore,crnche ,e li11cari e ìt1 parte condotti a tratteuoio minuto; anclte quando ln11btono aw. un l•~ m1no,i.,mo quaai pittorico o appaiono oro!J,ati aw. fondi neri. Co1tdotta a pc11na,a matita, a corbone, a lar9he macch ie d'it1cl.liostro, taluni finiti, piet1i e corno,i, altri qua.ti apre.:zm1t1, recat10 tutta il aioiJlo di 11t1a pcraona– littl 1 ,oh:mte e il timbro di 11na ai11ccrltl'I auol1«a. Se u11 glort10 110 110 tlOtrà raccoqlluc il maggior numero 1)03· ,ibile in 11na CIIPOSldot1e che vorrci tOCC(l316 a mc la fortuita di rcaliz.;are, io credo cl1e lcm,ercmo u,10 dti ca1>itoli più vivi e confortet:ol1 cd alti della atoria di ooyi. A ,me,1tlrc, proprio, <11w11ta porlano d, decadenza del~ l'arte contcmpora11€0, d1 i11capac1td di c,primerci, dhnet1- licat1do quc,w elemet1tare vcrittì: clic /e moatre 110n ,ono tll1'3Ci e, aoprathdtO, che !lii c11orcitw1ti le arti del dl.!~no 110110 molti fi11 oani epoca) ma 11ochi!Ili artiatl. Nella ,ala dediCJJta a Fazzmi dalla XXVII Bie1111ale ve11c.ziana 11i rupira l'aria del mu.sco, .si dimentica la prooviaoriettl dcll'upo,lzione. La qua/ co.tc1 accade 09111 volta che ci troviamo di fronte ad "" art1.tta aw.tcnhco. Molte delle opere faz.:111iai1e ii.;1 t.-llflOStesono trop110 11ote perché ,e ne debba ancora 1)(1rlarc: d<1i rilievi della Danl,ft e della Tl'mpesta fche vorremmo ucdcre auic1t.– rat1 allo Stoto, ora che ai é nu.sciti, fi11al111e11te, a tirarli fuori dalfo penombra dtlla 1iroprictd pr11:c11a)al Rltral– lo di Ungaretti, all'Anita In piedi fche tllnto aucce&10 ebbe tmche nelle nove cittd della Prancia dove fu ca1>0- ata t1tlla Moatra degli artaati premiati della VI Q1wdr1en– nale). E 11ono noti la yiouanile lm1ioncnte Figura ehe cammina; i Calli (coal 1ircc6'i e aou.:zi 11ei movhnc11tl),• <11,ella11orta di idolo .stllitullo che iJ l'uomo dagli ocelli cavi. giù aidla litica di ricerche del Prigioniero politico, dell'Uomo che grida, ccc. La novltd, i1t /oHdo, t il But.– te-ro maremmano del 1953: 30!1ttante, 111011umentale, ben. cM non pl€1t.amc11tera!'Jo•u1uo per un certo dtcoratlvi-– amo che lo concludo for:atamente in preordinati diletti di vuoti e di pieni. E ,o dlci<1moqiic11leco-,e,anzi .sc cl 110/fcrmiamo '" di Cl.!6 pili di qua11toparrebbe opport11no ad una semplice nota di invito ai di,11cq11i di Pa.:zi11I, iJ porcl1i1 aiamo ogH.I volta più convinti che a1tche per un orat1de ,cultore co– me il 110,tro, la aen1phcitd ~ la atrada migliore. Che lJ la ,taso ,trada della veritli e della ch1arc:<M. Non a/u9ue ucmme110quuto artiata tra I mauim1 dii tcmvo 110,tro nlle 11uogeatio11i d('lle ricerche o mc,-Jllo delle inquiet,,,_ dl11Iclte ooratteriuano, m1.:i tormc11ta110la No.stra arte e ICI110,tr<1cultura. Ne 110,ce,talt·olta, perfi110 la 1,aro– d,a di 416 111eaio:q14cl11udollo11co11tllluato che ,cmbrll, at1chr •e non lo i', la n1riantc ll'J!JIOrH.utndei Cllt'brl Mom~ntl di solltudlM. Nasce il bu.,to dell'idolo 914 ri– cordato, naue 1•eatro110 ,nq pratictU11en1e impuro 11odo dei Clocolltrl. Tutto il terreno dEi 110.,tri di.llcor11i ai•f.– l'arte è IHoombro di ambl.:io11i ,txiolillte e di l11venziot1i cl1e t1ot1 110110 crC(l.:ioni, 111<1 c,tri, divertimenti, trovate di ,plrUo, a09t1i, fr uiti di JHJCu. doculturofco110.,cen:e ,u.– porficillli, amici.:ie 1111provvi.se, ma non autentici iKCOtl· trii e az.:ardoai D rulal In campi e lle no11 ,ono più domini dtll'arte ma t:Q1,1ivalct1re pratiche 11tlmolate da in~di-– afa:lone, da d1.tordrne mentale e morale ftropoo lontano at1dremmo a Jinirtt di quoto pa,.,o). Certo ad utto scultore dello forza di Pericle iJ permc,_,a qua/11nq1ietcmpora,1ca dloa!lazio11e e q1«1lslasi upcrlen– :a. Anche nelle opere meno 11olidc,a1tcl1e III Q14ellecome l'Uomo che 1rlda indul!JCHti ad un llnyu<1r,910 h1fcrnfl– zio1«1le, c'iJ aempre la pre,cnza di un art1.tla dalla ct1.1ta e profonda ricche.::a di •C1tt1menti. Ma quando poulcde l'immagine tot<1lmentc, q!Vlndo libero da prcoccupa:lonl critiche inventa daovero le ,uc forme, Fa.:.:ini 6 in compagnia del più vra11dl nWC.!trl. L'idolo v6ro iJ lei Anlla In piedi. coal trcpldmnentc e <1moro,c11nente acca~ re.:.:ntll, non l'Uomo da&II occhi cavi. L'Ungaretti può atore in qualuKque m1t.1eo accanto agli immortali ri~ tratti di o0ni tempo. L'empito e11icodel praHdi r1l1ct•I gl0t.•<1ttlli con quei aolldtaaiml corvi orll'ati furl03llmente dalla pietra o dal /cano e q11ei volti che c-mcroono, i11di– mc11ticablli, daUa materia (umanitd 11cn.:apc,o di tc11t.– po) iJ q1w11 eaempio i.nico 11ellastoria della acultura dl ooui cd anclte ad c,sl deve il 110,tro Pac,e l'alt11.11mo po– ato che !Ili apctta nel Quadro delle arti contcmporanu. FORTUNATO BELLO!>:~ OR,UUO DELLA REDAZIONE 11-lS lf-18 Manoscritti. foto e 4.lse,nl non pubbllcaU non si rtstltnltcono

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