Fiera Letteraria - Anno IX - n. 26 - 27 giugno 1954
Domenica, 2i giugno 1951 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 I ( -· // ::::--.. ' AL CENTRO DEJ,LA NABl:RAT.nTA * u . Una stellasullaChiesa Un critico per .tiemi,igway di VICTOR :ITTKOWSKI 11i. ( . i ' r . f . ;; ',\ POESIE PER L'AMATORE DI STAMPE ·* OGGETTI NON PIU' OMBRE Una limpida ingenuità d'animo è la prima caratteristica di Roverai, giovane e "verde,, come direbbe Dylan Tlwmas '* di ALFREDO RIZZARDI POESIE Vn 9lova•1e poeta * di ELIO FILIPPO ACCHOCCA Jneaauata voce al rin11ova come un aualto d'onda a mordere l'i11dfce degli avai~i levi9ati. ll molo il imo apiraglio: calamita _ incolore, u,1,, /ilio pii, clie attesa sospirata 11cl vuoto. li cieco limite ,compare. appare, it1diotrc9gia11tc lume. i~~~~~r~~~ l~fc°:z~'.a ò ,po.:io o luce: I[ f!nftc~ft~g~~aaf;;;ic::/mizi, o pena di memoria emergo. Non ha più nnti il ciclo aU'ori.uontef No,~ ho più voce: aUa mia carne muta. dol90110 , ac9rcti del a1le11:io, L'lmma9h1e hl u11 verso .!i con31tu10. III Le po,iaili ca11zo11i delta .,era ai perdotto lo11ta110 oltre la cerchia degli oriuo11ti: muo/0110le prime miaerio della ,1otte not tuo mare. immagino di verai, ed io &011 aolo fz°'to1:~c"J?u,::u:~11~~ijll0t1f:em~!f:::,e notte, ata do11tro il /ilo del mio volto. Forae la luna no.ace dat mfo cuore. IV La atrada che mi a/ocl{z aU'infhdto m1 riconduco al mar11111e d'1oe'altra vito. ll aole :si co113umasulla fronte. Mc11tre ai miei pa:a.,i vegetano !,ra11i d'u11'eterna apera11:a, "" altro aole mi dir4 domani che u tempo non ha ,pondef V La 111100 che m'aggira la memoria m.i torna aU'lmprovvi30 a ricordare che non ho più 3pcra11:a. Mi fa pe110 ic~ 1 ~~~~/~~1l¼ 1 ":/tge~1i'~ftfr}ig?· voce che no,1 ha ombra. No,1 Ila sfondo 11el aan9ue il mio tormc11to. Si co113uma ttel giro stanco dei millc1t11i specchiati 11ella mc11te. ELIO FD..IPPO ACCROCl'A Accrocca ha scontato presto e senza il suo debito all'esperimento e alla * di OLGA LOMBARDI B1bl1oteca o-Bianco residui ricerca Un4 atellct Soape:,a nel cic>lo, E :J)Otrcbboanche -,,,ere Una terza cosa ancora: Sulla cliicaa di San Rocco Qua,1do si guarcla dal l,1m9otrvcre Osllia eh.oAngelina Rossi Sia da identificarsi Con quell'Angolo U, dovo vi &bocca l(t via Pietro CoHa, Qucll<i ,<itclla J>alrcbbe C8.!CTB Aldebaran. Della gerarchia dei Troni, Il Citi occhio Di Alclcbnra,t Dice l'Enciclopedia BrookhOll.!.' (fi'orae) Splende s11lla chieaa Dì San Rocco. < E' una stella di nw8sima. 9rottdez:a, Ncll(l,costellazione del Toro, E' quc3ta una alnted antiqU4ta., Che ai giorni no:stri, Con forte luce ro,1sa8tra ,. A mc J)('Tòquella. stella aembra Un occhio, TcnMnti all'a,aoluto traoico, Non (J gradita. Sia qi,el ch'eaao ala: L'occhio achtlillante di wt. Angelo Dalla. gerarchia dei Troni. Sia l'occhio di un angolo, Sia Il cuore d'una lucertola, O 3ia, un c1mro umano, Potrabbc a11eho Eascro Morta, Oppure l'apotcos, Di 1m cuore d'crnlmalc, Di un palpi!anto Piccolo cuore d'aithnale, Del cuore, /or:se, Di una lucertola Della camvagnn, Portato :s1t 11c! Ciclo. Noi, che ne ,1am1iamo1 Ma potrobbt1 anche c:s,5ort1 u CltOYO dcU<i modista An9elina Ro:s:si, Che, da tutti abbandonata, Ed incinta, Si 9ottò dal quarto plano Di una casa Dl via Madonna 1:10,Monti, 1t giorno 6 del 1ne30 Di ottobre l95f!. (Que,1ta data Mn t certo Prclca;at(, dall'Enciclopedia: Ri:sulta netta o chiara De1l quotidiano < /l Tcm.po >). Nott farlt di certo male, Se colui, che quc.,to legge, Vorrà pregare Per la pìccola lucertola Della. campagna, O p,r Angelina Rosai Di via Madonna dei Monti, U" < Ave Marfa >: ~ DI-O H salvi, o Maria, Piena di grazie, Il Si,11ore è teco, · Tu acl benedetta fra le donne, EJ benedetto t il frutto Del ventr.;, t1to, Gca~. Santa Maria, Madro dl Dio, Preaa per noi, peccatori, Adet1ao,o nell'ora Della morte not1tra, E coel 3fa. Amen>, Graz.io! VIOTOR WITXKOWSKI JOAQUIM PAçO D'ARCOS, ROMANZIERE E POETA ,,. PI.•ogetto pe1.• 011a e••o11aea della vita di Lisbo11a Il suo più ambizioso tentativo è quello ideato a somiglianza. della «Commedia umana» balzacchia11a., una serie di romanzi sulla sua città, secdhdo In stmttumdel ciclo letterario di ALESSANDRO FERSEN Oro pal"dl di tedio eatenuat..•<:rno Q'li apa.d placa.ti . Una bruna co11uer1e di remfnfacenze era colata. coit quolch.e luccicore ai pozzi di oac"rità. 81 eao11ditta •l periodo aolalbo. Dc,olati 1xzcsl IPUerlorl, ao11timenti di sabbie... OQ'ni tri3to:za di miti al p6rde in orlz:ontall tracce d.i diatan:.a e lieve ,m gorQ'oco11chì11de 1111a p°"lbllc ,tor1a. ~~b;fi:zcfo~~•~~ia:e"!~~~{i:!1 ~o~c:~ 0 ;t 0 icnipf cd Oi re!'flll. E di,1i11tc!}rate 11oatan:o di fede ai avviarotto allo :0110 dì C3ilio per dlvcr9011t1 o miUet?arla strade, Plovtoo110 le decadenza alla patria increata o per– f,:,tta. Poi a,u;hc la wcrn pupilla. i:a11i nei 9raNdi duo occhi 1)6TCIIIII. Sri ,,ueato uuoto pal11atro rtaul9a U aonno doll'a11ima acnzo erranti f}CJUitlcombre. Oh tompo cona,wto 11moosto.si avirao~ ,uu.a quiete ... Ora U ciclo i11uma110 aO.!tava allo voatre /ro11tiere, crcpuacoU Gtcriu. li Il mo11do era. .ta.tio della •uo J)OH:n:a. DC!}Tàdano lc11ti aUa vasta q1ilott1 di abi&S'o I vetu– :sti -'CC11t2rl cd i almbol1, Copot.:oltc dl.spera..:ioni e a pleiadi reduc, aoani tor– t1avano a 1mnità definitiva. Quo/i echi - e ,wrminato dccrcacendo... Sour11ma11c lauolit i11d'f/orc11.:c,o!• anhna -'08Pe.sa, errano e adagiano ove 11au.fro9a il tcm.po e l'ccccùa avvc11t11ro! Ultima vla99l0 ,ull'aUa dimora la co.,tcllo:lone la– mc11tatricc. Ma filtra:1do per il pianto 1ilc11.:iloao ra a.!ccndono ai ct1m, /1111ma11l lo !Jrandl categorie di cri.ataUo. M6'a/iaiche gelido ai accampano 11elle alte fiue,tre d1.terlatll e tra le luterion colonne d'oriuonte ,aie Il nome sicuro delle morta. E già i•opifania era più /I.oca l'on\bra. dell'caaerc ad.agio re/l1Liva. ' Virna e dcacrta lc.stim.onkrnto... Tutto ora a11cora simbolo e pianto. E eparvc. E tl vuoto aom.ntcra1J q"i&to 6 totalt ls aeree ba– lari.,tre. lii // Mlmlata ai tacq1UJ, Ora l'eataai.awiava per limpidi ftlori ad un d«Uno va/lido /ra mcont1, fo lenti arabeschi di dl3tauza oonivano le conclta-– :loni cd i mondi, Rc,;o/uto ato,;io11I. caiatc11:~ .... E ancora af/ioro11.dobia11cori in a/J a.seorH fluiacono co11 l'o11da durevole. E atntpro pirt rade spirali oacc11d(lndodal perituro a, &,a/0110 in t..'(J!}he tra3parc11:o di luce CO.!l per clw1 e dccltvi ai catenua l'a'tte3a felice. l\fa il lonta111Mimo 3,!)(l:io 36nza eco nà voce chs reato...
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