Fiera Letteraria - Anno IX - n. 26 - 27 giugno 1954

Domenica, 2i giugno 1954 LA FIERA LETTERARIA RIAPRE I BATTEN'TI LA RASSEGN'A h~TERN'AZION'ALE * La XXVII Biennale veneziana Es~a è il mastro della pittura contemporanea", dove bene o male si scrivono col sangue della pittura le fatiche dei vivi_e si tesse il necrologio dei morti ·* Si e l\per~ la XVII Blenna- d1" G ,.m ,.L O ss quella specie di vela candida ~!ceci~~:t~~1hle~~ 0 ~fec~~~h~~ 1:11. B1:11. D lft\RU f ~J': 1~~6~~~u!uC:11acb~~ Ne &\'remo per almeno quindici gna della scultura all'aria a• o venti giorni di discussioni. di la cotnplaceoza e, perchè no?, tempo. DaV\'ero. quella. di Mirò Ibsen a Laggerkwlst. non può perta. a VA.rese. Per li resto. urla irritate. si. anche di ml- In taluni casi la perversione e e una delle sale tra quelle del non trascinarci. Mn, e dobbla• nel padiglioni stranieri c'è ben :~~~iA~~~;~: t~t~a~~ 0 ,.r::~~: :~:u:1~~eRn~rf~:~i:.e~~ ~ 1 ~~1t~1&~~r~:~~:t:~~~~ì~ :~zS:tr~l~C:~~n 1 :0i~~:1: ~~tod':N 8 ro:J~~~erle c~t~ zerà, sofrocal<l nelle acque del po' &ututti I logli In queste ul- mostra quAnto molta pittura la sua giusta paternità dello suggestioni plcasslane al modi lido. in nttesa che cominci lo time seLtimane contro la mo- recente debba A questo presti• espressionismo. ma in quell'ln- del surrealismo. alle struttu• scoppio finale del premi. Ma. stra romana di Snlvator Dftll. glatore lnsuoerablle. dubbio npporto. da dclìnlre , re mecc11.nlche del tedesco nel trattem-po. continueranno più esibizionista che pittore. Non altrettanto bene si può approfondire storicamente an- Hani; Uhlman (ma Franchlna I la\'Orll sotu:rranel presso I Mn che dire di Margrltte, dove dire dei surrealisti francesi. cora. come lntul l'Apol\onlo In dovrebbe, smettere di produrre commissari. Lavorll gh\ In atto. di qualità pittoriche ce ne &O· forse &ccltJ male da Raymond un suo libro recente. al movi- radiatori di automobili) al per cui già qualcuno non ha no ben jX>ehe,anche se le Idee COgnlat: Car7.0u, Coutaud, mento del t: fauvcs •· plasticismo astratto dell'olan• pace e corre da un padiglione sono spesso attraenti e geniali? Goerg, LablS!e, Massone Brau- Perchè quel verdi. quel ros- dcse Wessel Couz!Jn. la scul• all'altro. da uo tavolino del Chè Il male del surrealismo ber. Nè si capisce che cl stia a si. quelle sottollneature decise tura esaurisce la sua cscurg,io– Florian all'altro, dftll'uoo all'al- consiste nella troppo !rettolo- tare Ooerg, pittore tutto rom• delle figure. che riscopriamo In ne. Restano gli Italiani: Faz– tro albergo. sa e mute\·ole girandola delle mato di derivazione espresslo• quadri Quali e La danza» che Uni e Mascherini. Nella no- E' questo un gioco umano, !dee. Lo stesso Oelvaux. pitto• nlst.a. Male scelto Il Ma5SOn.di è del 188~ o e Fanciulle sul pon- stra memoria avevamo una di· \'ecchlo come Il mondo, che &I re più di Magritte. si salva a cui cl sarebbe dovuto e&&erete». che è del 1889. sono forg,e versa immR~ne di Faiz.inl. più ripete ogni volt.a, senZA che In stento con la monotonia vOIRa- qui Il famOM>• Ragazzo che più che un presentimento di coerente. plu ~I\. Forse vi in– fondo nessuno se la prenda a re del suo mondo. con quel mangia Il pesce•· Sorprendente quanto Matlsse doveva &copri- cldeva 11 rl::ordo del ritratto male. E anche chi cl soffre. In contrapposto di carne che silo- Invece l'estro di Brnuncr che re parecchi anni dopo. E non di Ungaretti che, l'lsto a dl- 11.utunno avn\ dimenticato e rlsce e di OM.'\ che stan per rol- ha Inventato un i;uo gtuoco ge- dimentichiamoci che Munch stanza di anni. appare meno ro~~chlepi~~I ~lm~~à!f~la ai ~rd~;~te~~a ~ne~ ~l~r!°e~ 1 : fi~f 1 ~~~im~W 1 ~8.:id~I~~ !Y~:1~ r ~ : :c,~rlft bf~~1n~re! ~~ll~e ~~e~gh~~~~i ~~il: prossimo blennio. plarl e. tutto sommato, Il lo- nvv!o proprio a una lettura dal 1896 al 1897. g!Bnale. Mentre la plasUclt.à MA la Blenn11.le. ruorl da ro demoniaco non c·entra col fantastica. Crudele. st\dlco. Il Ultima delle retrospettive grezza e brutale de «La dan- questa cronaca spicciola. tuo- !lnto e allitterato e cRpzioso mondo 11.llucinato dell'Inglese lmport.antl quella di PRul Klee. zn » si s&l\'a per lo scatto del– rl da questo urto di Interessi e demoniaco da Impotenti d I Freud. nipote del pndre della Il pittore cui tutta la pittura GARtBALDO MARUSSI Pag. 3 di puslonl. e altra cosa. E' Il tanti plttori, che \'l\n pllluc- J)!lcRnallsl, ricco di complessi contemporanea hR pagato lo ma&tro dcllA pittura cont.em - cando morbose esperienze sul• lntro ed estroversi. ma. disc- scotto. Spesso, !orse. non ln– poranca. dove bene o mnle si lA pianta del SCS60. Ma. c·era. gnatorc di rara abilità e pe- tendendone al modo giusto lo (Con.tinua o 'J)( J.fl. 7) EOVARO !\~CII - «Autoritratto> COURBET - « Partlcolnro dnl "Proudhon e 1 11uolfigli"» ~rl1~ 0 ~:ud!td~F~~~e! 1 ~1p~~ ;i~ranc~:O~~n~o;!~~ rli~ttmo surrealista. Il greco èm:::r:i~'ni°~r/~~\o~ti1~ Il necrologio del morti. Più a- pittore surrcRllst.a: Alberto Nicos Engonopul~. che con trame, atterrare Il sentimento vanti. le dlt11.degli storie! !ilo- Martll).1. forse Il più lnsupcra- loru. esplosiva traduce I miti - a dtrrcrenza di molti mo– glleranno quel mastro e, ma• b!le Illustratore di Poe. le cui oscuri con una lingua medi- deml - con Il !ondo roman- t, gari. si fermeranno su quelle opere del 1000 e degli 11.nnlse- terranea. tlco della sua pittura, con Il pagine do.ve cl sono nomi cui. guentl potrebbero deshmarlo Tre rctrospett.lve di Impor- patetico candore. con la dcli– oggi, I vivi non h11.nprestato In un certo senso come li pre• t.anza fondan1entalc: quell'" di cat.ezza del toni. con la &traor– sovcrchla attenzione. cursore di tanti surrealisti ve- Oustave Courbet, di Paul Klte dlnariB capacità di a.s&0rblree La vera storla della Blenna- nutl dopo. Chè, per certi \·ersl. e di Ech'ard Munch. Tre rin- rimandare trasformate tutte le e qui. E da questa storl11.,più l'Ironico segno di Clericl e I novatori della. pittura, che CU• !e esperienze moderne. con che dagli attori vivi della scena suol vapori di città che si dls- rlosamente (si pensi al reali- quelle favole senz aparole che odierna della pittura. caverà solvono, almeno si &Ottrae al- smo di Coutbet e all'astratu. riesce a raccontare. Indubbia– lustro In un domani Rodolfo la cupezza del nord, che sa nel smo di Kleel, ripetono alla mente anche per questa rasse– Pallucchlnl per la fatica. sfi- surreall.'itl, di pratica omeopa. Biennale Il contrasto attuale gna. gli organizzatori hRnno brante di questi ultimi anni. tlcR. C'è, direte Ancora. Max tra le tendenze estreme delle avuto enormi dlfficoltA per J Tuttavl11. la. domanda che cl Erru;t. E slamo d'accord~ Ma arti figurative. Ma. nat.ural- prestiti, al punto che qui man– si sente f11.reda tutti. clemen- l'ord!nRtore della sala avrebbe mente. la mostra di Courbet. cano alcune opere che sono tare domanda Cc meglio o peg- potuto preoccuparsi di una che Bazln ha allestito con mol- statt riprodotte le mille volte gio delle altre questa Blenna- scelta mlgllore e più vastA. de- ta sagacia, anche se mancano nel mondo intero. sia In blMCO le?•) chiede una risposta. Eb- llncata con ma~ore organici- per difficoltà varie opere come e nero che n colori. e che a– bene. non è una Biennale nè tà: &Icomincia dalle opere del • Dcmolselles dcs bordc.s de la vrebbero potuto dare all'opera migliore nè peggiore delle pre- 1921, mentre &arebbc stato In- Selne•. le Enterrement à Or- del pittore. se non un·1mmag:l– cedcntl. Per quanto g\ rlferi&ce teressante conoscere quelle del nonS> e e Le balançolre ~. non ne più precisa. a.Imeno più 11.lle rctrospett.lve e a:lle grandi 1914 del 1919. Il periodo cioè scopre come non poteva In ncs- completa. Bisogna dire però. rassegne del movimenti pitto• del • dadA.•· quftndo Il gratuito sun Cft.SO sooprire quell'aspetto onestamente, che l'Impagina– riel del secolo, la presente, ha era fine a se &tesso. elegante politico e pratico che certe re- torc della mostra ha avuto la raggiunto un suo preciso ri- giuoco. d'una protervia da rl- centl speculazioni vorrebbero mano felice. Entrando nel pa. ~~~~ ;:,rii'!; 0 !~! c~g!cl~ ~~~dz!o~~ n~n,Ec;:.'!1t: ~!,:ij: ~t;~ 1 ~e~~e. t~~tom~ st :~ ~~f:!:'~: ~~~t: 1 ~' ~~~- \[ah~ plu modesta ancora del Surrea- z!one di se stesro. MR la sala e della latte& dell'artista, dal mo- la sensazione di entrare ln un llsmo. Diremmo che la Blen- tuttavia Imponente. Nè lo è mento romantico degli Inizi sacrurlo: anche I crlt.lcl più nale e. anzi, la tomba del sur- meno quella squillante di Mirò. <• Oli amanti felici•) Rlla ma- lontani dalle correnti di punta realismo. Arte rantastlca? Ma che ha saputo fondere Il ca- turità piena, là dove lii svllup- 1l abbiamo vlstl qui. contem– è tutta fantastica l'arte. quan- pricclo spngnolcsco al dettato pn ed estrinseca la sua scnsua- pintori silenziosi, Interessati e do è tale. Solo che qui n sur- automatico, dentro a un testo- lit.A golosa e talora un poco soddlsfl\ttl. Proprio rorsc ucr ~:~:~s~l~~ 1 ~/s~~o n~t~e;r:1r :3nf: n:; 1 l:i~::1~~~ J: l~~~i. :!~~~:~ <;t.a~luo.tedi:v~tt~nt! 1~:~1nigls~g~ 1 ,~ ie1~i 1 ~~~: tn, Il prurito dal quale nl\See, sollievo .,e gtuoco nello stesso e Le sommell •· presentati tre grafica di Klce emanano. anni fa alla grande rt\S:secmn • • • de. Ln Tor de Pelz), leggibile E ora. prima di nwenturorel plu che nella • Bagnante ad- su quel terreno esplosivo che dormentata presso un ruscel• è costituito dall.n pittura Ila· ~~n~~=- ~1~: 1 è 1 tf·18Ò8~ ~: !:: ~l~~i'!-ie g~~;·~t\sc~f:!ir': ~~~:~ Rllo ancora net dellcatl&$lml e a questa Biennale. Da un pun– vlbrA.ntl ritratti <«La belln lr- l<ldi ,•Jsta gcnemle n panorn– ltmde,:e• ad esempio) e nel ma non è r:'lllegrante e che I:\ r:~=r~tnf~~n~ :~~~~~ ~ul~~~a J~~ 1 I'a c;ltlu:'a 1 u è~: la qualità della matcrlA e la torlo. Come .si sa che la seul– prczloslt/\ della stesura. tura. nel mondo, ha scnt– Quanto a Munch. di cui rl- si r:'lppresentantl v11,lldl.Ad o– <'orrono dicci anni dfilla n'lorte. ~I modo qui non cl ~ono nè la rMScgna che è st.at.R alle• Marino Marini. nè Moore. nè stlta ncll'AJ11,napoleonlc& che Manzù. E. quanl<l ad Arp, con RIA.raccolse l'operi!. i:rranca di Il suo Irrazionalismo :iato dal Coubert. pens!Rmo che esso sa• dadd e prooegulto dal surrca• rà unA.ver11. e propria ~perta listi o lo "Il ac<'rtta ct\~l come per Il pubblico ltall11.no.Que- 6. documento storico che non sto. maestro den·espreulonlsmo sempre regge al lumi dt'I pcn– la cui validità pittorica si e- fiero e~~tlco. o si devon gira– stlngue dopo Il collasso del re flll occhi e pAs~are Ad altro. 1008. ha tale !oru. abbrlvlden• Certo si è che. dcpo di lui. :e te.tale mo1'80emotivo. che. per espcrtenze di un Sah•atorc quanto molto distante da noi Messina diventano grRtulte. per I problemi che lo torment.a- mentre Il solo Vlanl si !,Rl\'a rono e che apparten~no a (non De Tof!ol!J per la rara molta letteratura nordica. da eleganzA delle tonne, come GUSTAVE COURU.ET - «Autoritratto» PAUL KLEE - e Fiori crepuscolRrl » P_!:RlCLE FA'ZZlNI - • Buttero» La Commissione per le Arti della XXVH Biennale di Venezia ha ln\'ltato quest'anno iYo~~u~~[;1~f~~cie1~·!~\~:/ 1<;fa~~fen~f 1iif la Fondaz.lone Premi Roma per le Arll or. d!nò una mosl•ra personale dell'artista a P&lazzo Barberinl. Era quella la prima vera mostra riassuntiva dei vent'anni di lavoro dello scrittore dal 1930 al 1951. Ma a quella esposizione, per raJ,":!onidi forza maggiore, vennero a mancare alcune fra le sue opere più significative: I bassorilievi c,Danuu e e Tempesta•, ambedue del 1934, e le statue e Figura che cammina» 0932> e e Profe- ~!;os\1e9~:ia T~5fv1rlYe~~:~:. ,~ii:;,~ec: sculture recenti come Il gruppo equestre In– titolato e Buttero• (1954), Il e Cavallino im– bizzarrito, 0953), Il e Gatto N. 2 • <1953) ~s~st,r~Kr1: 1 lr~~~f~e~!!e~~et!~1 1 ~f Ba~~ -siano ha fatto giungere da Parigi. Le sud• dette sculture. oltire al ben noti ritratti di e Orazio Costa» (n. l, del 1031>. di e Un. garetti • {1936>. di e Anita In piedi• (1939), g~rie. al19i~~-tl~1ia <ra~osi 9 !j~ibM! 1 • e t6c;: na Seduta, 1947), acqulstata di recente da! l\foseo di Arte Moderna di New York. co– stituiranno una mostra antologica che ri– sulterà la massima. e la meglio selezionata di tutta l'attività <iell'artlsta, Forse potrà risultare lnteres,;ante quanto ha ossen•ato lo scrivente - che ha frequen– tato con assiduità lo scultore durante la la. vorazione di quasi tutte I~ sue O{>ere- e cioè che ciascuna scultura di Fazzml nasce da una prima .scintilla scaturita dall'incon- Wr1~;g;;~y-~~,e~fe;n~u~!~t!~~~~II~l~}dl! una serie di Immagini che l'utlsta fissa sulla materia: ed è un vero soffio felice di romantica e Impetuosa ispirazione Csecon, LO STILE ESPRESSIVO DELLO SCULTORE PERICLE FAZZINI * l8pirazione e eonte1nplazione Quello di Fazzini è uno stile fatto di una grande sintesi, e risulta tradizionale • moderno • avveniristico: tradizionale, ma non reazionario, ma non alla moda, avveniristico, rna non fittizio * DI JRO.N\..EO Lll.TCCHESE do periodo) che sul nucleo centrale della prima immagine spira per qualche tempo; poi subentra un terzo periodo: quello delllt meditata contemplazione dell'opera stessa con J'ellminazlone di ogni esuberanza del particolari e un orlent11.mento di ogni parte "erso una visione unica, stabile e duratura dell'lnsleme. I car&tterl delle diverse persone che Faz– zinl ritrae sono, dall'artista. rivissuti e con ampia ,•!slone. !issati per sempre nelle !or– me che ~li crea. ti.c~~ 1 0 t~1 1 ~ft· !~t\ 0 e 1 ~e~~la~? :l1:!~~![1~~ moderna. Esso non sfigura accanto al ca~ lavoi-1 antichi del a:enere: romani, egizi o cinesi, essendo opera d'arte su cui non può gravare li ten1po, Unga.retti è là Per sem– pre, come nel suoi veni de e I Fiumi, o dc e La Pietà,, e anche come noi l'abbiamo visto nella ,,ua di ogni i:iorno in quel!& sua l\plca espressione fra realtà e so~no. !n cui fluttuano e superbia e bontà>, pena e Ironia. e Anita In piedi, 0939) è uno del rari capolavori dell'arte contemporanea. Dal suo ~eslo raccolto trasJ)lra quslco.sa di sacro. E' l&sposa. e la custode felice di un'ldea umile e alta. Qui Fazzlnl artista e artefi.ce è giunto all'aplce deU'espresslone a mezzo di una sempUcità scultorea p11.lpltantedel suo ~~~~~d~la~c;ì~~m~;;~zz!~au~~n st :!~:lb~l!Ula; gusto moderni. In usa v'è una Istintiva sen– sualità molto ben contenuta in !orme di una R'r&ndepurezza che ricordano mollo da "lclno Il senso della misura greca. Molte v11- rlazlon! del sentimento 11.moroso vi sono espresse con grande sintesi. Fazzlnl men- ~~gss~v~fa~tei ~ees~~ree:s! ~~~ ~ 1 tpa~'ì~: ~itt~~a 0 d~s~~e:~i~e,ma1~~to ritratto, quan• d11.L;~rJ~if:~ f;o~~~!tad~c~~~~~nle tor!taJ: essa venlj;0no echi sempre nuo\'I: dal s;:en– tlle R'C'Sto delle sue mani ncrolle. dal ch\a. ro, sereno sorriso della donna; dal suol ca– p<:>lli alzati sulla nuca. Non e cosa trita di legno. nè un& povera. cosa di carne. ma un emblema di una dolce vita d! Idee e sçntl– mentl espressi ln una delle p\U tmre e \'8• Ilde opere d'arte di questi nostri anni. Nella e Danza,, è U grido 111.mentosodel– la carne furente, che fatale si muove e si a~Ha con le sue passioni Immani che fer– vono, uriono, sl che diventa quasi una lotta generale su una spiaggia leggtmdarla quan– do li sole d!v&mpa arro\'entando brame. I tronchi di olmo. accostati come canne d'or– ~ano. suonano all'occhio una furiosa arme> nla. I ritmi si S\'olgono serrati e ben 11.rchl– tettatl. I pieni e i vuoti. con le ,relative luci e ombre, vivono In estetiche proporzioni ~luocando a ritmi serrati nello spazio, con forza dionisiaca. Nella e Tempesta• yare che qualcosa di ?~~~l:~,1~''!! 0ri\ ;:~~~ r:t:iJdi~: : !na~~ masso cd è abftata dalla tristezza e si cur- ~•~e c~;~oe 1 ~er::o vger~~-~~~=~:n~f! 1 ~ ~~: crolrab1Je nella sua speranza, la va!an~a del destino 11catenatole contro. A destra dl noi la Il lupo verso Il cielo. ulo dalla furia sopra la testa del luPO, braccia di nani pr~~:t1~:0 1 ~:1ib~!~i 0 ~~1 cf°u~ rore e nella sciagura. I cavalli e I cavaljNI del fondo sono come e foglie morte Portate qua e là•. La e Figura che cammina, è un .po' Il simbolo dell'opera di Fazzlnl, Essa avanza ~~~1:a.1sg1~::da 1:1 s~I~~ ~np~~!'~1d~t!l~~fld: tern, In una volontà di ascesa e di supera– mento di se stessa t' della materia per la ~~~~iu~ita u~I ~~~t~ ~~~e~l~~/ef.J~f1~d~Jalls\: !;f~'it~" ct~ul~~r~~~~: rarii~ver::cc~~:!~n~~ La e Sibilla, (Donna Seduta, 1947). e Il e Profeta• (1950), sono !elle! Innesti fra la scultura della mta:llore tradizione e le ulti– me ricerche ed esperienze di FazzlnL a con– tatto eon I più recenH movimenti plastici rl– voluzlonarl: neocublsmo e astrattista. Facendo una breve anallsl formale di eia• scuna delle due statue, troviamo che Il bloc- dfv~:~1:io~1~0s~~~,.S~~~~i~à: .f?~!~~soin se~~ torna a rispondenze perfette di ritmi e vo- PERlCLC F'AZZl1''1 - «Gallo• lumi di lucl e ombre. Le gambe, le braccia e la testa sono un ascendere ai misteri del sensi. e, con l'apparizione Improvvisa della ~~}~l 1 !~C:lla 1 ~t: 1 ::~~e:s~~~ef~nfc~n~~a:irg:: za della melanconia nell'atteggiamento che resterA. perfetto sempre! E la sua schiena è un profondo canto d'1trmonla plast!ca, umano e llturglco a un tempo, come una fuga di Bach, e come uno e Spiritual~ di Hughes. II e Profeta• nell'imperversare d<'gll In, trichl psicologici, politici 00 estetici di que– sto tempo, procede nel suo credo. E' un uomo di fede che esprime la sua fede e la sua speranza In qualche cosa di p!U alto dell'umano e dell'umanistico. a cui sPera l\t– tlngcre attraverso le pure forme plastiche. Questa statua è la soluzione di tanti pro– blemi appunto perchè pare non abbia con ~ts!'~°u~sfrg.~~mg~tt~.' rr~\~/~1\:~~rr~~: su plastici. Le semantiche del Jln~uaggio scultoreo di questo tempo sono risolte nel so~i;:etto-oggctto che Il e Profeta, è, nato dall'intuito e dalla coscienza del migliore fra I nostri scultori. La costante dell'arte di Fazzini - e ml pare che le sue opere recenti, soprattutto Il • Buuero •· lo cont'erm!no - è un inte– riore ritmo dinamico e sensuale cl\e sl espri– me come una danza rimanendo sul filone mais::lore della tradizione e riuscendo vivo f'a~ 1 t1: 1 ~d1~~ 1 i/ 1 ~i~~t~ es~ueN~r~o~i~l~~e 1~~~ Immediatezza e forza ed elegRnza realizzate con 'Una sapiente tecnica. hanno un Jari::o respiro di attualità e di lungimiranza. Ed è -per questo che comunicano In chi le guarda una simpatia umana POSSenteche attrae e fa scoprire nuove visioni rll continuo ema– nata da quelle palpitanti stallcltà, Qui realismo, cubismo e astrattismo si fondono in quel fattore misterioso che porta In sè la grande crt'az!one d'arte, Per a]la simbiosi. awlene la fusione delle tendenze più disparate del gusto, delle correnll estt'- i\~: Jtf'l~~z1~!:stantl, nelle forme nuovls- 11 loro stile partecipa de-I realismo della vita naturale senza perdersi In banali mi– nuzie 'descrittive e partecipa In una visione ~~~~/=~~ad~~ ~Jn~~rinie~~~~- 1 fnel!~~~~ 0 b1~ le. dello scultore. Lo stile di Fazzinl, pur avendo elemrntJ Biblioteca Gl o Bianco (D1ma11llo dall'Incontro) PEIUCLE FAZZINI - e Ca\'aUlno » comuni con qualcuno del più lmportanl stili contemporanei, non agisce partendo dal ca.• noni di alcuno di questi, e perciò non è ca– talogablle In nessuno di es~. Non e.ssendo unilaterale non è freddamente nè accade- ~!~~t~:~\:tfl~~tc~; i1 1 c1:~~~: sr~~~ 0 r!' ta ln sè l'essenza. Per questo è da credere che lo stile di Fazzinl sarà definito a po– steriori nel tempo, come lo è stato quello di o~nl autentico artista. Un ritmo di danza.. dlcev11. è presente In o~nl opera complessa del Nostro. Infatti. una energia· mirabile, spettacolsre parte da11a terra, si dirama. nel «Buttero•· p~r i::11 arll del cavallo fin su all'uomo, e da questo torna verso Il basso un'onda. di vo– lontà. Da tale lotta, che finirà con la vit– toria dei volitivo Intelletto umano del tor~ mklablle istlnlo bestiale - si snodano ritmi, rispondenze, armonie tese al massimo nel– l'Invenzione pJRS1lca, Quello di Fazzlnl è uno stile fatto di una a~~~ge_ s~1!!:;~·1r1sfi6i 1 ~Tr~~~:i~~~~!. 1 ~-; ~o°r; reazionario. ma non alta moda, avveniristi– co. ma non fittizio). li tono. Il modo di pre- ~r~:~~I l~I ~1}~r~;~o,~~e ,1,a 1i ~it~~rioc~r ~~= ~aretti >. • Anita in pledl •, la e Sibilla,, il • Profetn •. Il e Buttero•. con quella loro particolare carica di sentimento. di pre-sen– za ultrat~rrenn, d! Inconfondibile !tlle ne stabiliscono la classe e Il \'&lore universali. RO)IBO LUCCHESC

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