Fiera Letteraria - Anno IX - n. 19 - 9 maggio 1954

Dagli ioni alla notte »i: NOVA.LIS (Ver11lone di Glo.,onnl ,, 1 eeeo) Sulle 11Urpl de1tH uomlnl lar,;tUnente diffuse regnava un tempo la tacila potenza di un ferreo desllno. ~ennadf'r~~!v! cupa la loro t1.nJma spaurita. Immen.sa era In te"a, ~~w 1 ~g: 1 t 1~1a deill del. s'ergeva la ,,m1mole arcana Oltre le rosse montagne mal.tutine, nel Mero grembo del mare rlaledeva Il sole, vivida luce che Lutto Infiamma. Un antico gigante ~~ff:~a3u~ ~~ ~I ~~~Ani, stavano I figli primlgffll della materna terra, Inermi, :~:oei:: ~~ =a ~~~!trlce, novella deiu del fo:'1~ci~iu~t.~~mlnt giullvl, Il fondo verdCC\lpo del mare ancor non ora tnetr 1~f:c~~tcd'~ri:ia~fl~e gozzovlgllava un popolo gaud~te. Alberi e fiumi, ftorl e Mimali umani sensi I\VCVMO. ~~!~l~~if!a!~~eva Il vino. vlslbHe fiorente Giovinezza. Un dio cresccvft Infuso ~il .fr~~ll~ 1 ~~:"a mann~lle d'oro una materna ed amoros,a dea. ~~ ~t:n~ugb~:~~ d~!1f.!~::!.18 Stormiva lungo I &ecoll come una primavera la vita. festa eterna.mente vana celebrata dal numi e dal mortaU. Tutte le schiette veneravano con co.ndore lntantlle, quale bene su~remo della terra, ~~~l~"ce=~:. e tenera fiamma. Solo una larva orribile, aoeol!lt.andost al tocoruto con,•lvto In atto spavtntoso, L~!n1m'oC:t 0 g11!t~ 1 ~m1 1 e:! 1 ~~1~ura. come alleviar quel cuori dalla loro sciagura. L'accesso a tale mostro era ml.sterloc,o: vani I doni e le ,uppllche a placarne Il {furore. !::n"l~r~J::~~~:"~ey: ~~~C:'!n~fadu:i~~~ Da t.utto ciò che dolci stimoli In questo (mondo gll aveva ftl cuore 1"{~~ard,s~1~t1:. lungi da\ cari Invano anelanti e In profondo lungo lutlo gementi, pareva che al defunto Cosse dato di vivere nell'aure smorte d'un sogno, lnermri nella lotta contro la (sorte. E s'Infrangeva contro le rupestl scogliere d'un lnflnlto cr,uccto la marea del piacere, Con ouore ardito e mente accesa, generosa, quella raccapl'lcclente larva l'uomo ab-- fbelllva. Sp~e la torcia un dolce &1ovanetto e [riposa ... Soave come 10fflo d'arpa la vita spira. Il ldoglle la memori& nell'onda fresca e (ombrosa. Cosi cantava Il vate nella 10rte penos.s. Ma restava, l'eterna notte pur sempre [arcana, segnacolo severo di polenta lontana. Veno la fine declinava ormai rantlco Mondo. Il paradiso della giovane schiatta appassiva. In alto, a spari phì Uberi e solllart tendevano gll uomini, uscendo dall'lnfanzlB e crescendo. Scomparvero gli del via col loro corteggio. De!lc-rt a e Inanimata rima.se la natura legata con ferrea catcnR dall'ar,ldo numero e dall'Inesorabile misure. Come In un pulviscolo aereo .sidls.solse Jn parole o,oure la smisurata emorescenza della vita. Svanila era la fede evocatrice e l'onnllrasflgurfttrlce ed onnlaffrateollanto Canta.sia, sua compagna celest.la.le. Inclemente soffiava un gelido rovaio sulla campagna Irrigidita. e !l'l mtravlgllOM. lrrli\dlta patria si dlssolae e sfumò nell'etere. L'ampia distesa dc-I remoto cielo J\ popolò di mondi lumino.,\. In un .s.antu&rlo phì profondo, nella pii) eccel!lft sfera dello spirito, scortata dalle sue potenze. l'anima universale si rltraMe. ~n~~ 1 r:~~l1:a~afi~a:ru\~~~C:: Il nuovo ~tondo. La luce più non era n~ il SOi1lomo, nè li celeste segnacolo del numi: net Vt>ll della Notte ('tSSI s'avvolsero. E la Notte divenne H grembo potente delle Rivelazioni. Ivi tornarono gli del ~e'/=r~~n~,n di sot.to nuove più stupende sembianze e Incedere sopra Il mondo tra.sfigurato. Al popolo più d'ogni altro vituperato, ~r~r!r~~nfcf~:n~a~~r:at~iato al frllce candore glovanlle, Il Mondo nuovo, con un volto prima mftl visto, si svelò ne-Ilosquallore d'una poetlcR capanna, Flglluolo della prima Vt>rstlneMadre, frutto Infinito d'un mlste-rl050 amplesso. !:pre~c:aas:en~~::nte r-:~r'!,~~J\~ 0 ~~ella. La via verso l'umile culla dt'l Re gliela mostrò una stella. Nt'l nome del Cut.uro più remoto gli fece omaggio di fulgori e profumi, 9U.Pr~me meravtglle dtlla natura. Solitario, sbocciò U celeste CUOI"@, dh1chludcndosl In una corolla rigogliosa d'onnlpotc-nte amore. SI vobc verao la fronte maest~a del Pl\dre, e riposò se>pra Il presago e benedetto sroo dell'austera e dolce ~tadre. Con ardore deificante l'occhio profetico del P11.rgolofiorente s'alllssò nel futuri dl, nel suol dlse1?pollamati, rampolli della sua stl"SS& divina progenie, Incurante del suo destln terreno. Ben presto l più candidi spiriti. colti da un prodigioso e veement ...... ,ore, si· raccobero attorno & lui. Una novella vita. estranea a quMto mondo, sbocciò In sua vlclnanz.,a. Le lnesaurlblll parole della phì glocondft Novella piovevano come tavllle Biblioteca G. di spirito divino dalle aue labbra ftmablll. NRto sotto li sereno cielo dell'Ellade. un Cantore venne da lidi remoti In Palestina, e profuse tutto Il suo C\IOre al Bimbo prodigioso: e Tu sei Il giovanetto che da tempi anll- lch!Hlml slavi sul nostri tumuli anve e cogitabondo, ~f~a~lio~~ fo 0 ~~r~~-ii'1~e~:1nen:!! 1 :o t~:~d!: Dalla. terra cl attrae con dolcissimo anelito quello che cl Immergeva nel cord~llo pro• {fondo ~~I Ta 0 ~~rl!~i':~~-~ril::1ttt~:r1~~~: Il Cantore, migrò, ~:br:~i1~~i!:• a~~ l'Indostan. era Il cuor suo, ed egli tutto lo riversò In accesi canti sotto quel mite cielo, slcchè mille altri cuori ~~:~=rra i:e~o fa.acino, Novella In mille rami vi& via crc-sceva. Poco dopo li commiato dtl Cantort. si compi l'olocausto della vita preziosa, che tu travolta nella profonda caduta · In cui preelpltò l'umana stirpe. Egli mori nell'età fiorente, strappato al mondo amato, alla Madre piangente e ari! amici sblaottltl. ~!i~dl'clb1~ 1 ~:tlmentl sorbi la sua bocca amorosa. :,~1~~!~f1l•a~b~an1oacla paurosa. del nuovo Mondo. Aspramente lottò contro I terrori dell'anli« Morte. Sopra di Lui gravò con tutto ~= f.!ti,~:~~~~ 0antlco. !§g\Jardoallft Madre ... cd ecco la liberatrice- man dell'eterno Amore Cece un cenno, ed Egli s'addorml. ~~~~~hJ .. f!~~I ~~r~~&p!:;r1:rri•·mar mugghiante ;P~l:r!a1!~P~: 1~eJ~fle I Suol diletti, Il mistero fu poi dlMUffellato: celesti spiriti sollevarono dalla tomba oscura ~~~:,hll~~~r~~~~a. erano assise lievi figure d'angell, ~t!t:~~i!l~ri~1v1~~ SUOI sornl, Culaor novello, ascese sopra I vertici del nuovo Mondo appena nato. Rlcom.pose Lui stesso la salma dell'antico Mondo nell'arca abbandonata, ~C: 1 ~~~i:,v~nZ~•ente, • la pietra che nessuna forza ~c:;'C:r!"~1~~~!n:1i~~- cari lacrime di Jetlzla, lacrime d'emozione e d'infinita 1ratltudlne sul Tuo sepolcro. E sempre ancor Ti vedono glolOMmente sbla:ottltl nell'atto In cu.l rlsora:I, e se stessi rlsorsere pur vedono con Te; e sempre ancor TI vedono mentre con dolce ardore ve1'51Il Tuo pianto nei seno benedetto di Tua Madre. o mentre austero Incedi con 111 11.mtcl e pronunci parole che sembrano spiccate di sull'albero della Vita; TI vedono nell'atto In oul tutto anelante TI getti nelle braccia del Padre, ~r!'if~~ 11 ~;:~Jb~l~anltA dell11. !uturft età dell'oro . La Madre Tua ben presto i\i~f:1~ ':f!~•cì'~/"o. ;~~!n~ !a /erllàa n!~a a~~:!:S 1 patrla. ù.lni;:hl cvt son tra.scorsi da quel siamo, e U Tuo nuovo Creato Creme in uno splendore :e:rir: t~i8~~fi 0 • colmi di fede e d'ansiosa brama. sfuRendo alle pene e al tormenU trassero dietro a Te. Con Te e con la celt'Sle Vergine ora trionfano nel regno dell'Amore, officiano nel Templo della superna Morte, e IOnO Tuoi figli per Lultl l secol! del secoli. La pietra è sollevata, l'umanità è risorta. 'Dutta a Te con.sacrata, ~u~.ter~ t~ ~!fi~ea. :uua~do~Ì-~lii~~: t:~:: sfuggi, o vltll. terrena. La morte a noue convoc11 Sono accese le lampade, e ogni vergine è pronta: l'olio pc! vasi abbonda. O se già rlsuon&S!le Il Tuo corteo lontMO, e gli utrl cl chiamassero con un accento umano! Cll uomini a mllle Il C\IOre T'Innalzano, o Maria. Solo a Te !I loro ardore va da QUMlafoec.hla. ~~:s:rA30 11 :~:~~:I~«1doll, tu. o santa Creatura, Il sani da ogni cura. Da male atroce molti Rrsl e rosi, la.sciato li mondo, si son ,·olll a te che sempre a lato dei doll"fltl accorresti. Voglia.mo a loro glung:ercl, per vivere In perpewo nelle !ledi cela,tl. Chi ama e ~e. sul tumuli e~~ ~:nn:~:=~~ 0 • a nessuno è rubato. :r r~~~!J_ i~l~~f:~~ 0 ardore d' osta.si, ~ fidi ch~rubl v istlls no Il suo cuore. Gioite! Il tempo volgesi verso l'evo del cielo. Espanta nel suo zelo, si trasfigura l'anima. Sclolgon.sl J llrmamentl In vivo, biondo nettare. Divenuti astri tulgldl, lo berremo coni.enti. Senza addio, senza vincoli l'Amore, eeco è Jargtto. La vita Intensa fluttua come un mare Infinito, nott.e d'u1110l0 gaudio, r::n~ fi~:t~:01e le pupille divine. Bianco CA FIERA LETTERARIA I TESTIMONI DI UN'EPOCA A CONTATTO DIRETTO CON LA REALTA' li-- Patrioti, letteratie garlbaldiui * F.ERIDINA.NDO V.Jl.R.DrA Domenica, 9 maggio 1954 UGO 6UAftDA · EDITORE PARMA NOVJTA' l\·uovA COLLANA DI CULTURA ~ Hemingway D! CARLOS BAKER pp. XX-352 L. l.600 Una guida prezio,a per quanti amano que,to grande .crUtore COLLANA « l'El\.lCE,. Poesio D! DYLAN THOMAS pp. 204 L. 1.200 L<i voce piiì aelvagqia e pura della poeaia contemporanea I canti IJisani D! EZRA POUND pp. XLII-252 L. 1.600 In qiuato libro U Pound più vero e ao/Jfflo Nuovissnm~ po,sia amcr1can;– o nogra pp. 470 L 2.000 Libro indiapenaabile per chi aeoua :: la vocaia moderna americana:: Poesia doi popoli primitivi pp. 200 L. 1.000 La voce Poetica dei popoli al margine della atoria Poesia R11ag-nol11 del Novl'cento pp. CXII-578 L. 3.000 Opara monumentale, atupandamcnte unitaria Poesia diulottnled'ug ii pp. 530 L 2.000 n tcaoro aegreto della letteratura UaUana Nuova poesia franccso pp. 524 L. 2.000 Il vero coM1mtivo dei valori eflettivi : : della moderna pocaia /ranceae :: Pol'sia latina mcdiova'e pp. XXXVl-412 L. 2.000 Selezione caaenziale di un'autentica poeaia riin– t·rodotta -nello apirito poetico contemporaneo POESIA TEDESCA DEL NOVECENTO a cwra di RODOLFO PAOLI ARCHIVIO DI FILOSOFIA ORGANO DELL'ISTITUTO DI STUDI FILOSOFICI Direttore LA Enrico Castelli su RETORICA TuU ln•dfll • 1t11di critici di MARIO NIZOLIO FRANCESCO PATRIZI ClPlETRO RA)tO L. uoo II cdii.Ione con appendici Pa,n:. :!!50- L. UOO e U" libro ,tra"amenl• 111ggt1lh.10 co,i1acra10 alla 1roa/or– ,,.cu1on, c11, al • prodotta da me"o di meno 1ecolo "'' ,,.odo di concepire n 1empo, mo pfll at1coro di vh1ere ... Molte 01- Hrvoalo"I ,I pouo"o atlingere da quHIQ libro •.. lf' di quelH C11CI opro110 la via o u11a /11010/10 rill"OIIOIO •• CABIUEL MARCEL e li Tempo Esaurito po111 di /litio u11'onalt1I molto pro/onda , 01111110,iitric, dell'epoca nella qwale: noi, p~ parlare oll'ul- 1ten1/oll,1a, slamo i,ttlatl. E' u"'opera nota da 11" nobll• pculml1mo co11cro quc,to no,tro tempo, Il qual• vieta di dir• 111 uerltd e di lc,tlmo"l!ire la uerli4 >. THO~IAS MANN CASA EDITRICE BOCOA - RO)IA - ,m.. A.."O Roma - V!A Q. Se.Ila, 8T

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