Fiera Letteraria - Anno IX - n. 19 - 9 maggio 1954
Bomcnica, !l maggio 1951 LA F!EKA LETTERAR1A GAJLJLERIA DIEGJLI ARTISTI ITAJLIANI Stile ed uinanità Nella perenHe lotta r.er la realtà misteriosa che vagheggia di espri– mere sta la poesia della sua arte; il graHde fascino della sua pitturn * di MARZIANOBERNARDI BibliotecaGino Bianéo FELICE CASORATI :'.. Si r·icava di Casora6i.artista l'immagine di una chiara .Jolitudine 5aputa difendere an– che quando i vantaggi d'un facile euro,. peismo potevano con..s-igliarloaltrimenti * di ITALO CRE~IONA Le strade che possono condurre a comprendere la personalità di Casoratl sono varie e non tutte sicure da percorrere: da JIUella che punta diritta a una definl. zlone della sua moralità, alle vie che tendono Invece a scoprirne gli arcani Intendimenti e a Indicarne le nu merosc avventure del gusto per ammettere la felice dlspe>slzlonedell'artista a riassumere sotto Il segno della sua personalità. Quanti nomi ~no stati fatti a propo. ~t~rod 1 d;\~:S} 0 ra~~!~r &~~~g!ì-u~a <;:rua<;1ir1~ 11 B:eu~ ghel e Kandlnskj: simpatie, cioè, pt>r contemporanei accademici e avanguardisti dichlar&te &ssleme ad Incli– nazioni cultur3JI ed um&nlstlcl programmi: e per cla– tcuno di questi atteggiamenti una somma di autentici rlsch1 e solo Il f'U.ggevole segno di un& moda ma a domln&rll la ,,tgile coscienza ,d'un uomo che Lionello Venturi chl&mò provinciale e che noi si prefeclsce tn– tendere e lt&ll&no :t; Italiano del settentrione, di !ami• gli& pavese e d'una discendenza di matem&tlcl. al~r~r1:xt~11onnce :ftiJ~1~. 1 ·~{tr~h:a\,(n~~!z~~! 1 :eell ;~ ~~e~w :rr 1 !~~a~~/ l~eg~sl~~~~&t~:s~~~e d~ 1 eff~~t~St:re~ uno stile che è suo e tale da potenziare di volta In volta I dati dPlla cultura come I suggerimenti delle moda. Per Individuare questo stile è opportuno rivolgersi &Ile opere della sua !ortunat& giovinezza, dal Ritratto della ,ortJlla del 1007 alle Signorine del 1912,' m& è so– pr3ttutto In quel periodo torinese che nello Studio del 1912 trova la sua conclusione, che i suol mezzi matu• rano e si chiarificano. Successivamente una specie di cauta adesione al cubismo e qualche concessione a quel modo d'Intendere Il colore che a Torino, per voce del!& critica, si faceva discendere da Cèzanne e d&Modlgll&nl complicarono Il suo linguaggio che, pur rest.11.ndo fede!~ alle Inizi&!!premesse. andò &Mumendo quel toni Ironici r r?i:~!r18.d~:l'l~p~!:~r~~1:~oq~~~~-" erano estranei Ora l'ab ouo latino cl soccorre quanto mal servlzle. vole e senz'ombra di bisticcio, pt>r Indicare Il disegno di quel nucleo onde è cresciuto e s'è organizzata la plastica cnsorntlana chè proprio alle Uova aul tappeto 1Jerde dipinti già prima òel 1915, bisogna guard&re per ~!~~":~a ~:g!.'e~~~W:u~a aW: ~:p~~1e':u~ ~~N:. Da quell& manciata di semente e d& quelle Scodelle che ~mmedlatamente che dcrh·ano polohè &ll'elllsse è stata ~F 1 ~fa 1 :o,uii ~~~~ 111 di 8 ~s';,~a~ff~~:~e ':"n co~:~ coerenza. Il suo ragionamento sulle cose e sulle persone che egli r&pprescnta, e-strae d&lla geometria le phl sugge– stive cadenze In un costante rincorrersi di linee slm• f!t1~f:ta~l~afo~lti~r~:~ r:~n1~~~:~::i1:.1 dell'elllsse, Cosi Il meccanismo dell'espreulone casoratlana si chiarisce e si perfeziona logicamente sino a farci com– prendere come l'Impossibile e Ideale sferico :t secondo I! quale poter Possedere Il tutto In un'armonica visione, sia la somma aspirazione dell'utlsta. La sua voraclt.l vish•a, che .sarebbe soddisfatta se egli rit;:ero~r!r:r~ ~~~e~!r~e~tr:nu 8 n s:1~l~dr~ 1 oa~~tr1~~ dro: la su& sintetizzante mobilità d'occhi dovrà avva– lersi. del più leciti &ccorglaieqtl prospetUel per espri– mere 1&volontà di tutto raccoellere nell'angolo dl un medesimo giudizio. Questo Ideale che nel quadro Mattino del 1920 s'lm- ~~~cofa~e l'd~;~en;~tir~ 31 10 é~~fatir~rij s~S: do:ir~ ~Yi,nf~~~la dove 11 PWllo è ovale e Il dl~ro tende al Questa Idea che per linee luci ed ombre s'andava ~i~:zl~~8.~:?ut~~~rrot:~:es'!~~f~'.°8 1 u~! ~lso~~or:rd:t\~s:; ~~n~ge I l~u:roe:~~tinia~!l~~:a~~ne a 1 :e\~e~~~e:~~~~ ascoltare, ma piuttosto accogliere P,er buoni :i.lcunl rl- ~ro;~~1~i~r~u~~cl1~ ~~~=ri~là~~èos~~ 1 ~urcr i~~f~h~ :1oe:~r:t~g~tt1m~O:e~h 1 e eco':iu 0 u~· c~~it 1 se~!n°drr 1 ~1:i:t ~jz~~~~~nf 1 t~~!fer~mfeìlt':u:rrlf1~~~':e;~rn~~~i: !lt:en~~~~ ~o:;~~c:i~n~I questo momento casoratJa- no concluso nella volon1à di ordln&re ogni elemento del quadro secondo un'eguale conte.stura, In una unità di de– scrizione non dlmentlc& delle tipiche specificazioni cu– biste rua tendenti a super&rle per ridarle sotto un co– mune denominatore plttorlco, si vide alla prima Qua- ~~lins'}~~~/~'!1i8~~ie:1eu:l ncg:~~~e~I :w:r~f!~t~t: :~ ebbe grandi !avori nè dalla critica lmpresslonl.sllca nè ~fm:~ti~:to m:~~l&t~a p:!:ito n!'ì1e~! 3~1!~ger~ev:!!:i~ t1ana e nel paragoni con la plttur& circostante. Se poi vogli&mo ritrovare nell'opera del nostro pit– tore qualche .:mtlca riprova della sua tendenza. a sot– tr&rre le cose d&I ,•arlablll &cc\denll del!& luce per ri:~~~~a~~ir~~r:;:, l~~~o::e s~ft~~~? :e~ ~=• d;\n~J~ Toro al bersaglio dipinto nel 1919; In quella curiosa ;'t~~:t~1d~u~f!Jl;\~\:i\'\11t 1 m'f:i~t!d~1)~c;'r"..!J~: 1~:~~~t ~fg;:i~et\n~f\~~ 0 ch~nf:;!~n1~eiro~!~:~~ 'J':,V!~i1!• r~~!~ fatta dove respirano le sue figure, anche quelle delle parale !amlgharl che Casoratl ha spesso compe>sto con sincera &ffettuosltà ma che &ppalono pur sempre aff&c– clate ad una ribalta, In uno scenario fredd&mente pre• ordinato, sul mondo dal qu&le l'artista le ha volontaria– mente allontan&te. de~ns~cins~':i1g\:~~t~.orar:o!i~J:~ui~~r~e~o~:r;:t~~! plesso di studl&te varl&zlonl su pochi motivi essenziali e particolarissimi. Riconoscendo questi motivi, sfron– dnndoll del significati letterari ed osservandone anche Il senso storico, si ricava di Casoratl artista l'Immagine d'una chiara solitudine s&put&difendere anche quando I vantaggi d'un facile europeismo potevano conslgli&rlo 81 Q 1 u':t~\>lttore che non tu !uturista nè novecentls\&, sordo alla Scuoi& di Parigi come &Ile meecan!che re– staurazioni dell'impressionismo e dell& plttur& pura, gode il prh'lleglo non comune di poter essere gludlc&to oggi !n termini analoghi & quelli che meritarono le sue prime opere. Filippo Sacchi che fu del primi &d occuparsi con &vvedutezza critica di Felice C11.soratl ebbe a scrivere di lui nel !ontano 1912: e Il Casorall è tutto mente, mente lucida e &cuta. sobria fino &Il& freddezza, esatta fino all'astrazione. Il Casoratl non è un omotl\'o: è un dialettico, La su& forma è pensiero che sta tu~to nella parola, che si esaurisce nella pa– ro!&. E' appunto per questo suo razionalismo lmpl&c&– blle, è appunto perchè le cose non esistono per lui se non In quanto egli può comprenderle, che Il suo sforzo di comprensione è cosi Intenso; tanto Intenso dn spin– gerlo qualch• volta a mezzi che non h&nno neanche più una ragion~ formale, e che sarebbero disonesti se non ~i1rroc ~:~~n~ 11 ~ :~·aE gf:1 nsclfaq:c~~r:a1::1t3!i:::r:i~ n&zione del car&ttcrl anatomici, nella chiara concor– danza delle sue Intenzioni psicologiche e delle sue ln- ~fnt~~;tl~!~f;roal~ei~el!:rf~{iri:~. sufficienza che è come Noi. credendo di riconoscere nell'Icaro c&sor&tlano ~:: ~!!~r~n cf/:~z~ 0 n1dta~~~:~ ns~.~ 1 ~mao~~~i1cin:s~f'!f fermare che l& Inalterabile presenza di quel giudizio e la logica del discorso onde si manifesta, prO\'ano un &tleggl&mento del pensiero che la coerenza di un'ellisse sicuramente tracciata, ben 11;1 attagli ad Indicare. I composti ritmi e le studiate cadenze. poi, della. re– cente Caritcl di San Martino esposto alla Biennale, cl &sslcurano della. persistente \'ltal!tà di Casoratl e che rimangono Intatti I motivi della su.11. solitudine. ITALO CRE:\10NA
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