Fiera Letteraria - Anno IX - n. 10 - 7 marzo 1954

. I LA FIERA LETTERAR .• uno IX . N. IO SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica7 marzo 1954 SI PUBHLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 .,. DIREZIONE, AMMlNISTRAZlONE ROMA, VIA D'ARACOEL1 n. 3 - Tele!onl; Amministrazione 684097 • Redazione 684098 • Pubblicità: Amministrazione e LA FIERA U.TrERARlA, - via d'Aracoell, n. 3. Roma -Tarute: Commerciali L 100 Edltorla11 L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 • Trimestre L. 7!,0 • Estero: Annuo L. <i.000• Copia arretrata L. 100 • SpedlzJone l.n conto corrente postale CCruppo II> • Conto corrente postale numero 1-31426 L.~ LIRERTA' • viene DAl1 CRISTIANESIMO * dl JIIARTIN CYIUL D•,uwr toQ::i1~~u't~~i~nè ~~i ;t ~:n~ne 1 cf; 1 au::r:~:~~~·~:: delle monl/es'tazioni cultu. rlazlonl di OGnJaorta vennero rqlJ indette dalla « Colum.- Intrecciate sul motivo temaU– b1a Univerdt11 • per il ,e. co e tah·oha esse finirono con condo «ntenario della fon. l'oscurare il signllkato tonda– da.?lone. mentale. La storia dlmonra che Basta dire Medioevo e le pa noi pensiamo alla llbertA 90. role Magna Carta salgono spon. prattutto tenendo conto del pe. taneamente alle labbra. e A r:looll che la m.lnacel&no, peri. nessuno ,·cnderemo. negheremo coli che son o staU molto dlffe. o rlt.ardercmo dlrlttJ e giusti. rentl. Ali' lnlz.lo dcli' ultima 1 zia•· Sono belle parole e nel guerra, per esem pio, prOCIR. ~~!o ~~!~~oc~~;~:a~i1~t~~- ~;n~%"~o 1 ~ -~:rt~b\ 1 ~otltQu~~ se cd alla Magna Carta contro sempre Jn mente la libertà dal le presunte usurpaz.Jonl ttall a:ovcmo totalitario e la libertà della libertà. Ma la maggior di cc»clenz.a e dJ penalero. $la. parte delle clausole della Ma- mo talmente Immersi nel pro– gna Carta toccano ben poco blcml contemporanei da. dlmen. quelli che ora noi dcfinlamo di llcare che in altre epoche ci ritti e Ubertà. oosl poco In real: furono abiti diversi e dl\·ersl tA che ,,arie scuole di storici costumi. Agli lnl!.I del Medloe hanno finito col considerare la vo. per es.empio, la sltul'Wonè Magna Carta come uno del era molto diversa dn quella at. tanU docwncnU teudnll. PII) tuale. L'Europa non aveva una ~~g~~/l11~~ 1 ~u:~~Or:~1~ :~~a p~~~!l~~u:t~r~~nu~:: la libertà 1n assoluto che ha lente tribù barbariche. L'unica prodotto le vnrle libertà di cui forza capace di civilizzarle ed oggi ~!amo. (Intendo dire unirle era Ja Chiesa. e questa con cloche le oplnJont che sul. disponeva di due annJ. la gag:. ~i~~'~er~sl dl~~i:erod~e~u~1r~ ~e:: :e'i 1 ·Tde~r!tU::i1tr:~·11; oggi In VO(I:&, ma che cionono• roman! non erano Ignote tlrnn. stante l'Idea della Ubertà ccr• nlde, schiavitù e persec1.17,lon~. cava di affcnnarsl e trovare ma essi univano la nozione di espressione e conteneva in CS· llbcrtil a quella di legge, e que. senza quflnto noi stessi 0(1:81 ato connubio di Idee. di diritto do~=gt~l;"ctt~~~Jr::i;~: !~~t~bel~~~~u,c~1:fi:~: LJlHRJ[ NUOVI ITALIANI :-li. Poesiadel - nostrosecolo Nel /issare le due date, 1905 •1945, A11ceschi e Antonielli lumno inteso dire che un capi,. tolo illustre della nostra poesia si era chiwo f,er sempre e quindi si poteva senz'altro pas. sare a un modo libero e pieno di lettura * role come libertà ed au torltA tà erft rlcono<cluta. Cicerone sta nel ratto che es.se hanno ebbe a dire: • La libertà non tante sfumature di slgnU 1cato ha dimora In uno stato ove :l e che 11loro uso può portare a popolo non disponga della su– molti equivoci. ColOro che vi• prema autorità; nulla è da pre• vono al di là del sJparlo di fer. glarsl più della llberllt, mn ove ro hanno defonnnto Il senso questa non sia per tuttJ Ja delle parole • libertà , o e de- stessa, essa non è libertà •· Pe. mocrazla •· mentre alle potenze raltro queste altlsouanu parole– occidentali sono sgraditi l ter- non vennero messe In pratica mini •autorità, o • autoritari. a Roma. e quando Ja Chiesa mw •. che per esse sla:nlllcnno ebbe a lottare contro la vlolen. fon.a bruta e fascismo. Oob- i.a del barbari e a smantellare biamo rifar~! quJndl al slgnll1- Inveterate trndl&Jonl di g.chla• cato fondamentale di tnll ter• vitù e sen•Jtù, l'Idea del pieno mini, se ve n'6 uno. In uIUma autOiQvemo fu lasc!atn In di. FRA..'(CESC() TROMBADORI - • Dlffpv • NECESSITA' DI UN RITORNO ALL'"HUMANITAT,, :~1~ 11 :~in~~~e~~":s1~tli~ :!:!ri~~- ~ n ~~~nd!i:C ~r~:: I due volti della Germania In noi s~I di un Ubero vole· sere ripetutamente espressa. re. OratJc a questo, Infatti. lo ma In comple6SQ rlmuse Jno– lnd!Vlduo è dotato di autodecl. perantc. Alla lnertlcacla educativa ::~a s::g~~~ :sP!~~: ~Ji~: &ione, può fare affidamento su La Chiesa mise l'accento sul se stesso, è Jru;omma una per. ,·alore del singolo Individuo CO· :°i!:1 :~to~i8ncda 1 :;,~~ ~1!:,~an: ~hY~Y8Jf/f:f! 1 15!~•ri~Jr:g~I minata da motivi politici ed economici>, accenna anche T, $. Ellot, Il quale giusta– mente osserva che a non l'uso delle stes..otem11.Ct'hlnee Il go– dimento degll stea.<il comodi ed aiuti terapeutici rle!ICOno a stnb\llre e a sviluppare una mentnlltl\ comune, una comu– ne cultura>. La cultura l! l'e- za del libero arbitrio nella vlt~ ce-ntro del suo Insegnamento ert colletllva e Il CrlsUaneslmo svi. è splendidamente esposta Jn ~ur:6 ::cc~\' J~n=:e,reg~~~ /o~a i le ~ ~~~e r~~:i"~n~j civiltà occidentale. Pllemone, che Paolo lm con- Questo dunque è U significa. vertlto. hn cercato rlfu.glo prca. to fondamentale della Ubert.A. so l'apo.<itoloe questi esorta ap_ --------~tf~~~~t~gie~~Jav~ll=~e u~ {~e~:e~:~n71~1&li"~~~~W~i1edl ~~ tere di tutto Il mondo. chla. mali a promuo\'erla hanno, A pag. J e 4 * ANTOINF DE St.EXUPERY fratello, Tuttavia, I tempi non erano ancora maturi per la ti• rohWone sociale Implicita nel. l'Ideale cristiano. Inoltre. nei prtml secoli la Chiesa coe.s!– stette con la socletll. civile re. mana selU'.a aver voce nel go– verno di essa, limitandosi a ri– spondere, quando era PoMlblle, alle richieste di Cesare. Fu EO· lo all'alba del Medioevo che la Chiesa s1 t.ro, •ò a do,•er conci– liare Il s uo m agistero ultra– mondano con un gran peso di responsabilità per la pace e .I benessere delle nuove comunltl\ Jn formazione. Il regno della cittll. temporale con J suol ob- ~~r1!ì: dÌ 0 ~~~:0~~=~f,f~ 1 ~l:o ~- scluto come appartenente ai potere clvile. ma Chltsa e Sta. t.o dovevano ora MSOCIArll- assoclnt.lone che si dJmostrò non priva di contruU - e Il loro scopo comune era di crei!.. re una CrlsUanilà unita, fu.sa dalla legge. dalla glustl7 Ja e MARTIN CYRfL D ·A.RO\ ' ~~~rld~I r::':irao:1~~:~I :: f.~~:Ì~ 1 ~rl~odf~~ J~:~~!t'fi; difesa s1e~sa della libertà del– l'uomo di lettere nella sua specifica attività di maestro a cui è affidata la schlllerlana educnzlone e11tetlcn degli uo• mini comuni, Ricollegando queste cslgen. ze lrltuall Il e I en no racco to, s , a parola mi.'1- •ione. mn hanno torto fino :,,d Invertirlo. Il sen~ sublime che le &\'evano dato un Goethe. uno Schiller. un Kant e un Humboldt. DI missione, In quello sfor– tunato paese, non si è mal UNA RACCOLTA DI PENSIERI '* u Simulacri erealtà a cura d-i GIANNI :-;ICOLETTI * Saggi e articoli di: GIACOMO ANTONINI PAOLO CASI!\"! GIANNI :-li COLETTI ROBERTO REBORA PIERRE. HENRI SIMON * Test.i,tt.onianze di: HENRI CLOUARD ANDRE' GIDE GAETAN PICON ,Il SERGIO ZA,\IO'I''l'I Credo di capire. finalmente. densatl, per coet dire. notazioni perchè questo elegante llbret• intense e aboasuuu.a &\ 1 lluppa• to (Ed. Atlante . Roma> po- te, ossen 1 a!.lonl, 111direbbe, ai 5" dn tanto sul mio tMolo. , mnrginl di un'opera d'arte o lo lo leggo e lo rileggo, lo di 1111 av\Cnlmento storico ..... s1ogllo e lo rlsfogllo, ml per• Come trarre, d111111cste 255 pn- ~g ~\~}~~l~~-i~~~f~.\!~1.~t~ J.t!'i~ò ~:l~iù ~~;feCn1~~~. r~i: a un pensiero, raffronto un In Jllosofla nlle lettemture punLO a un auro ... e non ,;o classiche. dalle lctteroture mo– decidermi a parlnme. No. no n dcme alla pedngogla, nlln sto- 6 solo prrchè questo •gene.re > tla, all'w1cddotlcn, alla sclen· non è comune In Ita li&, e s i 7a, alla mltolc>a:la. Il periodo hn quindi meno la mano a • Upo • - la me,.zn pagina che acrlveme. Inrattl. a parte l'e• dia Il e senso• dcll'Jnsh me? semplo lnslgne - e pnrtlcoln• 011\, perchc un e senso• gene– r!Mlmo - del Oulcclardlnl. lo rnle c'è. E' In u11·n.•1servn1.lont non ricordo altra raccoltn di un po' dl11tncc-,ntn, mn non pensieri, all'lnruorl di una, umi sceltlclì, delle co.,e dei brC\'e e stringata, di France- mondo: In un giudicare se reuo sco Orestnno. SI. rnccoltc di e- talora quasi cleg11ntemente ~e111lerl si sono pubblicate. e comico che pur rh~la un tor• abba.stanza spesso; ma si mento Interiore, un intima se• trnua,a, si tratta, di bram rlet:l. <sem.a cui non si d:l. nè e-nratU da questa o c1ucll'opc- moralltA. nè artt ); un senten• r.1 d'arte; non di penslerl con• z:are discreto e qua.si con un ceplti a sé. al più, con un sorrLc;o. In app art'nw lndul• tenue legame rra qunlcnno di gente e In rondo SC\'ero) su loro. Mn In Frnncla, ehi OR\ molte.umane miserie: un fig• caustico La Rochefoucauld nl a-ere Iocchio acuto. nrmnto di gentile e candido Vauverna- 1ma dolor(Ma. ri;perlenr.:,, su a:ces: dal geniale ~1ontn!gne tante e tante ,·ane 11.pparen1.e. <leggi Montagne, Jcltorc) al per cui wc, d'lmpro\•vL-:o, co· sereno La gruyèrc, quanti. e me per arte di magia. si spo• Pagine di come grondi e vari e profondi, gllano del ,·lstosl colOrl. cala- SAINT •EXUPERY a moralisti>! no di tono, perdono, Insomma, sl ~~~ ~~~'p:Ìa~!~t:'~· ~~t la retorlc~E~t~l:;:n:;.~oo~;- )f,... sie ri. Anch e la loro e-stenslone _________ io most.ra. Sono articoli con• (Co,ilj11UG G pag. I) ·oteca Gino Bia Dopo tante parate e tanto anneggiare, è venuta l'ora di un po' di raccoglimento anche sui libri .... * GIOVANNI: NECCO parlato tanto J_uanto nel ven- ~lc~niA5;ni'1~on~•6''~u~bfo 1 :~ anche In bocca al falso pro– feta Hitler <notoriamente Il F0hrer Si vanta,·a di aver vir– tù profetiche> ed ai suol bonzi la parola era ancora tutta carica di amato intenzional– mente religioso. Qui t-, ap• punto. Il trnglco a punctum dolens > della qu~llonf'. Co– storo erano maledetlamente seri ed Il loro rnnathmto (&!– tra parola ripetuta ad ogni 1,lè 10spln10 con gra,•ilà untuo'lll e austero cipiglio proprio nel M'n50 di e fede che trnllporta le montagne> non era punto simulato, ma paurosamen1e sincero. Per pura finzione re- vuoto e spiccar. H occorre. Il 58lto nel precipizio. non Jtlà per dlssolversl fatalisticamen– te nel nulla di un ninxnm, ma per comolere pcsslml,tlc&• mente. la tremenda esperien– za finale di una specie di mukJ1ill1. Ma ciò che stupisce t, che tanta furia e violenza t rovino movano 11a un as. surdo atto Iniziale In cui t, dlrtlclle p('rceplre Il lume di un pacato discernimento, Il 1>ropo1dto di di"crlmtnare Il bene dal male, pre,enle o ru~ turo. E che altro !u, !l;enon una grandiosa t>!lploalone di f•1ror te11tonie1u. la seconda guerra mondlale dal Tedeschi b?~)t! ~~ 1~~t~~oun~;::~~: tt preparata, inrleulbllmente condotta e portAla con assur. da osllnazlone rlno alle sue ~:s~';.~:f~1r~~~~:·b~~~~~~ perduta'? Or M! Il furor teutonic1tll t, la rase acuta di un male elle non é aolta11to tedeaco, ~"ea Nf~~r:d:c~~:!1:fo!"i~ ,ua formo. parodgmotica, cer– to esso ,,a posto In relazione con la psiche collettlva •del discendenti di Armlnlo, la quale l> apparsa, anche re– centemente, complessa e ml– sterlOM a studiosi di varia tendenta, quali il Croce, 11 Mann, Il Barth e lo Jai1:per. ~à ~1~~e;1t:~1iJ>~~e;;:::l: 1erebbe d'essere me11:l\ostu– dlatft, Forse una esplorazione attenta e paziente scoririreb· be I lati oscuri di questa p!II• che enlJtm&Llca. Barbaramen– te Immatura. rauslianamente &\'Ida di es1.e-rlenze e cono– ~enze, e~"" t- lmpli;:llata In continue contraddizioni. ~. di ,·oli.a In \'olla. candida e per– fida. angelica e demoniaca, ma tende. comunque, sempre al ranttuloM. sia che si struf f:,e~~:r cl~! ~ unro::::tr('~ Sel1111ucht dell'Infinito, che adombra In Immaginosi slm– boll. sia che \'Oglia suu:estlo. nar,I (per citare un esempio GIO\'A.1...,_"1', NECCO Eugenio i\Iontnlo

RkJQdWJsaXNoZXIy