Fiera Letteraria - Anno IX - n. 1 - 3 gennaio 1954

Domenica 3 gennaio 1954 LA _FIERA LETTERARIA Pag. 7 LA MUSICA A ROMA « STlt~ ViNSKI SERIO UNA MO§TRA AlL 66 CAlLXBAN0,1 DJI VICENZA '2 Questo musicista è l'unico oggi }Ì a saper stilizzare il puro giuoco ' llf,- A."\'TONIO VA..VGELLI - •Fanciulla• ,\RTISTI ITALIANI Antonio Van~elli * EgH « mont.a » U quadro, come gH pia.ce dire, con un• tecnica. ha eer• to aenao clnematograllca: IJadando alle sequenze, •eguendo u1t ordine vblvo, cdcrno e 11n. Ilio Interno di IGNAZIO DELOGU Pittore per nascita e per destino, A. Vange~II, per ~re~/:i~ro st !:~tzrr: d~rr~e 6 ~~gFr!;~r~~:~h:a:1r:ep,l~ tura. In questo artista cosi singolare c'è sem1lrc Intatti, quasi Il aeslderlo d1 5\·lare ra.scoltatore. Per una specie di dicotomia, di divisione del ragionamento. Vangelll non ha mal un pensiero soltanto. ne ha due almeno. Insieme, al quali concede allernathamente ll!'IO e at: tenzione per esprimerli, quindi, a pause e per 1ntenzlon1 ed ;~e~~,,f~~~t~~rie ~st~erse 1 ri~~1~eq:~~~5:ig:~· l'aria del ,,1sltatore s,·ac:ato e un po' sprovveduto, chiede a un ~~~o;easghf°:Ne:n~u:1~~ 0 c!!1! 0 ~:~~~d~ 1 ~~;~:n~~siq~!~ RO\~!~o~~hctc~~P~~~ln~nd\sfn~~~l~o ~ ~t.ie :l~\t\,an- glll è Immerso nel comune mare della 1>11tura,nuotn– tore ardito na\·lgatore attento alle ~pondc, f'Ui gli pia– cerebbe di 'giungere se la suo. natura, direi. di ulisside non ne lo tenes.se Joritano. Ma Vangclli ha ugualmente I suol approdi. Tra Ullssç e Aiace, uomo di n1arl pescosi e dl fiumi e uomo. d1 terra. di fanteria: qunlcosa come un granatler~ dism– canto.to, recluta permanente. flrmalolo della 111ltura ... Conosce Il mare e \'lene Il sospcllo che abbia na\ 1- ~!t':ni~!f si. ~~1>~~f!1; O,h~nd~~l:cn\e;:: d~n:ie~~.ollc~~ discorso èi «co.stono.to di 1O1,nzi,di ametiste. di smeraldi. Nelle sue parole Il ciclo diventa mlncrnle e lo stesso accade. com'è O\'Vlo, alla terra e al mo.re. .. Siechè combinando gli clementi come un antico al– chimista,' egli propone costantemente una sua pietra tuosofale portentosa e lntrovoblle, che tutta,•la ei!li &cmbra possedere, non solo, ma sempre sul punto di estrarla dal taschh•o e farlo. rlmbalmre su un ta\·olo di osteria. Seguitando. egli spiega agli amici sorpresi le qualità della statica e della dinamica. scopre con esse analogie mornll. Indica il valore del lavoro pur affermando di non proft'ssa.rlo. Infine Insegna la simpatia e la con1po– slzlonc degli opposti. Trft le sue mani - sembra !nfnttl che nt' nhbla spor– che le dita. come Il muratore della cal~ la matrrla si scompone e ricompone, l'atomo brilla dt'lle sue luci segrete e ,•ortlcosamente continua le sue Implacabili tras{ormazlonl in energia. e In forme più appllri~centl... Di qu,este forme Vangclll. rimanendo nel figurativo. nella poesia che scopre negli oggetti In un suo modo particolare che sta tra· l'attenzione dell'astronomo e lo Acume del botanico. Intende sostanziare I suol quadri. E si rlprt'nde di qui Il giro del minerali, comb!nntl alle p:r~~r~g~~t·1d:~tìil~a~~ 11 r ~l~~l. eC~èontti!~~e u~e:s~~ 1 i':rr;; delle • cnrlche • e del loro poteri, !n foru del quali Il cca,·alluceio• è allra cosa dal mlcrobO e questo, Il sia volta, dalla ba.lena... • E' la e carica,. concetto e quantl_tà ad un tempo, figura e astrAzlone, che ,::arantlsce 1'1dentltA. fortuna• tamente Instabile. cui Vangeli aceenna nt'.'Idl!tCOrM>. Uomo di estrema roru e di vitalità lmprt'vedlblle. Vangelll ha applicato la sun forz1H'itn a punti d!spn– ratl. Anzi, la sua ,·ocazlone sta proprio In questo potere di attenzione. In questa capacità di Individuare e co– gliere !~unto d'innesto delle forze. le modtncazlonl che ~~:r~!m;~~~no~ 1;~~o~e~!~t:~e~~ ':rtj:iai';tesl straor- Llmltatl come slamo al breve numero dei gesti usuali, ne Ignoriamo una gran parte. Al contrarlo Van,:elll pro– prio al cesti è attento, e ne ottiene quel sui;:i:::erlmt'ntl che gU consentono di fermare nei quailrl una realtà ,·l\·a e dinamica, che strappa I p<'rsonas::,:iall'anonlmla e alla banalità e Il fa Invece VI\!\ t' operanti, se pure assorti. nelle pause dt'l la\·oro o nell'attimo di produrre una modlflcazlone. sullo sfondo di paesoggl d1 rabbrl– che. cementerle e gasome1rl sospesi. Pittore di ran.a. VanJ;elll pos.•:Jcde una tavolozza fortunata. felice. Rapidissimo nel segno. \·lgoro~. e,:11 costruisce Il quadro quando già o::nl difficoltà è stata in iran p11.rtet'll'lborata e risolta nel dhe,:nn. Ama la ~,m~s;lzl~~~i~~~laco~u~~~i~~~~ ~~r~1\n sf:s~r~s ~cl suo lavoro. Tolto al paesaggio Il grido, prh•atolo della sua liri– cità Immediata. spogliatolo di quella luce di Idillio che un poco sempre ce lo rende estrnnco e .lit ucche\·Ole. nella misura. ci~. In cui non diventa storlft ftnche euo, specchio di una realtà che si modifica. Vangelll e monta• li quadro, come gli piace dire. con una tec– nica In certo senso cinematografica: ba.dando alle i'le– quenze. st'~uendo un ordine visivo. esterno o un mo Interno, nel medesimo tempo; prevedendo e J:là co– struendo In vista di ciò che seguirà e, Infine. del tutto ... la c;l~t~~~. ! ;l h'\uc~~ i~c~~~~rlr~p!Si~.~,\~Ot~:t~dd~!~ venturose, l> sef:no di fiducia nel la"Voroe nella fase artlglanale In cui l'arte vive tuttavia nel nostro tempo. Spes.,;o nelle tavolette è solo Il ritmo di due, ire cO– lorl rondamentall, nel quale gioc11.nofigurine compostn di operai. a rendere completo e \·lbrnnte Il quadro e, nel m~eslmo tempo, ad escluderci da una partN:ipa– zlone più fnmlllare. Con Van1,:t'III.pittore cordiale ma Intransigente. slamo costretti ft rorve,:llarcl. a non con– cedere subito la nostra simpatia, Pare a ,·olte. che Il suo quadro nascond:i. un 1tgguato. la tentai.ione della ~it~~rl~~! O ~n~'ìiroi:,oe,u~~r:~teJ~r'ia,~~~!t~e~dlz!one Se si cade nel tranello, la pltlura di Vangelll può sembrare gratuita. non ~ impegnnta • come si dice, mentre è sempllct'mente auentn a Pl'<"Sentnre da un r.~~J~tt~ \~~\ian~~a r.~~i1 1 crti,~ O ~. 1 ~~ed~;~gi~~~:n?:e!i presta ad una lntrrpretazione polemica. polltlct1.. E non l> che Vangelll non se-nta qut'sto lmpt'gno. lo Sl"nte come l> ,:lusto. a "iUOmodo: fermando nelle tele un aspetto non Immediato. ma ugualmente vero. del lexoro e dell'uomo. Jn un rapporto piuttosto Intimo e privato. c.ht' esterno, di classe. La. sua tavolou.a corrisponde esattamente a questa. Intenzione. Chiara. prh·a di complicazioni. scmpl!ce al punto da e,;._cereriducibile, secondo l'intenzione dello arti.sta stcs..'0. a un!\ sorltl di bianco e nero. nf'I st-nso che ciò che conta per Vangelli ormai. l> solo l'llluml- loarÌ10f~1i;1 ,~~~t O ·d:11!c~~~ir:el~~en'kU:~~ 1 :s'::t;t1" 8 ~ umlliftll Una teoria delle lllumlnazionl, dunque, che contrad– dice, si direbbe, puntualmente Il tonaJl.qmo tradizio– nale. Viene In mente ancora !I foto)?ramm11. Sit1mo dunque. con Vangelll. al film della pittura purchè tutto questo .!ila Inteso nel sen!;CIIn cui \'lene detto. dal momento che ~ !aC'Ue Orm11\ rl11l111 ,rcla.re disporre in un ordine projlrt'Ml\'O e con.!!CJtUentede– cine e decine di quAdrl. che narrt1no di Roma e d'altri ]uoi:hl, proprio come In una lunr:G~1;;;~z;;ELOOC d I E:\IILI.-\ Z.-\~ETTI INCANTIDI POSABELLA • 1 quadri tutti testimoniano di una vena autentica, di un'invenzione genuina; e nelle figure è un misterioso emergere di suggestioni, ora delicate ed ora forti + di GIUSEPPE SCIORTINO ELEONORA POSABELLA - « :'\aturn morta» 10 ioteca J Bianco ltl ASf]JO~l 1 'J. 1 A per· ltJi,urssiara * Popolato da vlalonl, U euò mondo l"f .. ,·ola, nel auo ultimo deftnltlvo a•peuo, una eopra,"l·h ·en.za di calore umano. uno renlt.A p•lehlca ehe si lnneata alJn pienezza del ritmo formale Il la.voro pittorico di Uons Minaasl1t.n ai avolge '" Iuo(/Ju e In tempi ogni 001ta .sutcitati do. un. lentò ma totale conceaerai al Juuo detlè immagini. fanta– stiche: come chi, calato3i m 101.'acqua pro/o~ a. poco a poco 11copru, h~ un« luce che sct11pre p,Li ai preci.ai , la ricchezza del fondo marino, dove fra l'az– zurro cuJ>o dell'U(XJlla vengano a frapporli ro33i d, 1;orpora, neri di asi)~ s /01Jore3ccn::o di meditaa. Labile nel .sorgere, il 111ondo pocrico di Mina&dan si /a via v,a piit. con3i1tento o i1mlìrnabile. Poa&ia.- 1110 pe,rciò parlare delle !orme di Minaaaian come d, coae aue e sol<wumte tJUO. Di fronte a tante pitture d'ogoi, che hanno por comune denominatore t'ano– t1i111ato vii, generico, le pitture di Minaaskm .d ca– rattcriz.=ano J>er una in.confondibile personalitd. La 3ua pcr,yonalità trae 1,'iyore anche dall'Incanto M, colori, tcinto rari e incon.sucti. I colori di Minaaa,an bOttO il Jr11tto di unu. riuaciti8&i111a e combin~·1ons :.a., che ool la. pena di 3eg11<1lare. In lui la JcatotJa tradi– zions coloriatica orientalo si è /atta più austera, plù controllata con l'educa.::ione 11ittorica <1ttenta111cnte condotta s11i te.di piì1 gloriosi della civilt(} occlden– ralc. /n virtà di tale innesto la aua orchestra;ione coloritJtfca ris1dta. di tanto impugno e, iMlcme, di tanta ooricta. Un vregio non piccolo di Mina83ian, ben noto ai aiwi amici, ò in/atti la sita va.sta cwlt1tra, che si di8tingue t>or l'acutezza del giudL:lo e la viva– cit<ì riel commento. La sua c11ll1,ra guido l'iatinto, lo di.sciplhta, lo 7K>rtci al.le di3hn.::1oni s alle aèelte piU wttili. Di qui deri11a quell'aggruvparai delle aue g11lz– :c11tti fiamme fcht tali ormai ci appaiono i ~moi og– getti) in 1111. 71rccfsoordine compositivo, quel rappre– . sentare con 1>lastica evidenza anche le aspirazioni e i .sogni 1>iù cont11rb(lti. Si potrobbe obicttaro: m<i q1wle vorità si cela sotto toli fermenti ])rima sropcrtl nella loro ambiguità e 311f'CC88ioomente avviati , rao unn. precisa direzione, e incaMfoti. e dominati1 Una risposta a tali oble– .:ioni 8/ll!l!Je ai ri9ori della logicn co111toie e ad og1ti matematico come volevasi dimostrare: perché ltn'opc– ra di 7>ittllra ~ come un'opera di paesi<&, che ai deter– mina per 1,assaggi 7)iil o meno iu~groti, por im7)rouuise scoperto e riuiui,,1ccn:ec. per q1wsì im1>crrcttibiH acco– stamenti. L'ovem 8J>e1sonasre e si sviluppa nel mi– ittero di un 3entimcnto, che l'artistq riesce a coordi– nar<1 a posteriori. Ma il mondo di Mi1tas3ian, popolato da visioni, rivela. nel 3110 11Ztimo de/it1itioo a3pctto, 11na ,1oprovvioonza di coloro umano, una re<'1t<lpitichi– ca che si inne..•ta alla ,,ienezza del ritmo formale. Come lo pitt11ro. onrhf.' i rlitJcr,ni offrono ima mate– ria nltrct,anto m·c:loAa e 1rn'r1waledctrrmin-1zi..,n.e i:li ~entimonto poetico. I suoi grigi e i .suoi nari ai dispon– gono tonalmente 8Ui fogli, pa8sando per gradi dai ~egni pii, morbidi a q11clli pilì incisivi, in ,ma continua ricerca di luce. MICHELANGELO l\lASCIO'ITA Sei

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