Fiera Letteraria - Anno VIII - n.52 - 27 dicembre 1953

LA FIERA LETTERAR Anno VIII . N. 52 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 27 dicembre 195S SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DlREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 • Telefoni: Amministrazione 684097 - Redazione 684098 • Pubblicità: Ammlnl1trulone • LA FIERA LJ::TTERARIA > • ,,Ja d'Aracoell, n. 3 • Roma -TarlUe: Commerciali L.100 Edltorh11\ L. SO 111 mm. - ABBONAMEr-.'TJ: Annuo L. 2.700 - Sen,estre L. 1,400- Trimestre I... i;,O - Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedizione In conto corrente postale (Gruppo II) - Conto corrente postale numero 1-31426 UN IMPEGNO DEL NOSTRO TEMPO ,,. Artesacra e arte d'oggi ,,. Non possono essere artisti sacri coloro che non sono artisti * n:c FORTUNATO BELlf.,ONZIC La. e Pro Ciuitate Chriatiano > di AMisi, chi, da anni int.'1tG gli orti.3ti a cinumtarai in auggutiui tgm1 cri,to• ~ìct. ai ~ nuoJta, a critici e o •tudioai d'arte delle p111 1,;arie ttmde"t• pe-r conoacere il loro pcMiero •ulle poa– .,1bilìtd e le c0Hd1.zioni, pe-r l'auvenir'"-, di un'arte •OM'll 1,1iù autfmtica. Pubblichiamo la rilpoata di P'ort1mat,, BeUon:i: E' Innegabile che nessun'oper11 d'arte sacra può darsi senza un moto di religiosità Ispiratore dell'artista. Per– chè quando diciamo arte sacra non agglungi11,mo alla parola arte l'ag:gettlvo sacra col va)ore di una semplice specificazione distintiva del soggetto, ma YOgl111.mo sia• bllire un rapporto di 11tretta Interdipendenza e quasi di Identità tr11,I due vocaboli: t11lchè un qu&dro d'11,1t11,re non po~ dirsi opera d'arte se non è opera d'arte ~,u:ru e viceversa. E' sempre la vecchia questione della Interdipendenza tra l'lmmAglne e Il sentimento, Lr& la torma e Il con– tenuto. Occorrerà che spieghi11.mo come la nostra mira non .sl appuntA sull a funzionAllt à. chiamiamola oosl del quadro e dl"ll11,stAtua SAcra, In quanto, destlnatA &I culto. essa dt:bba rispondere - com'è pur giusto - alle esigenze del culto medesimo? Noi punt\Amo la' mira proprio sulla sleSSA realtà dell'llrte, sulla SUA11os1Anza di bellcna, la quale non è se un sentlment:o non l'hR nutrita e flltta viva e operante. UlndlHeren1A dell'arW:ta di fronte 11,Isoggetto: ecco una delle più c.111,morose -rl evidenti storture della verità. L'artlstA non " mai in una tAle Indifferenza; è &Mur– do supporre che eJ;:11s1 volga a creare l'immagine, a significare di se stcs..c:oco1d allamente e con tantA re– spons~b!lllà di umano fervore (C()me appunto nel mon– :~u~;~li" d~~::~. restAndo spiritualmente tn,rte ne 1 Sappltuno bene che da moll 1 - e quasi A dimostrare Il co:1t.rarlo di quanto veniamo Aflermando - si port& Innanzi Il Cll.50di art1,t1 che, conducenti una vita dl peccato. fecero b~Uiss1me opere d'arte sul tema sacro: Il caso del Caravaggio, Il ~u1 reallsmp sarebbe una specie d 1 ribellione alla Imposi., e non condlVISll rei\. gtosltà del dettato. n caso di quf'lla lltraordlnarla ,Dorm1tio 1'1rginif che fu e,.pulM da San Pietro ed e ;emma dr! Lou\•re; Il caso di lutti I quadri st1crl dpl pittore e malNletto >. Mfl. noi. che al fini del nostro 1l1tsunto non Abblllml) IJ compilo di lndttf:::ttrese ,:Il 11,rll,.Uos.servllno o no I precetti cristiani <ne Il pecc8.to chiude le porte di J)\o o 'Vieta AJtll uomini di alU\re I l vi~ al Cielo. su dlllle bas.sure amare del mRle) sn-.t,.nlAmo che uno ira I pittori più dr,111,tldi profonda rellglo!!ità è proprio Il Caravai;:210. Ba!!terà penure al ge'>to lmper\o.90 dp'. Crl~to che chlAm11 Mall~ tra bettolieri e bari; llllll monumentAle. 11mllti!ISiml\MAdonna del PelleJ;:r\nl Un Sant:Agostinn. 11,Rom~) com'el111, lo già sul punto 01 sparire al no!lt1·l occhi dietro 111, porta '-U cui, un Atti· mo, splendld" di luce nelle carni gloriose utcenll dAI manto color prugnll, AnCOrA!!Isorferm11, a guardare le f11cce terrasmf' decll umili adoratori; a PAolo folgorAto sulla via di Ottmasco; a Pietro croclfiuo tra i;:11AR'UZ• zinl; al Santi Anacoreti a mutuo colloquio col te~hlo; a Gino alla già rlcordllla Vergfoe morta del Louvre, cosi bella nel tuo sonno greve tra J'accorAto compianto (che lm• porta se le ru modellA, secondo 111. tradizione. una ra• gazza romana AffogAta nel Tevere?J; Agli Apostoli massicci dal pie-di Imbrattali di fAngo; 11,quella Depo– sizione del VAtlcAno che 1utta preclpltA nel mister'> della tomba con gli scanditi 11.ccenl\del toni. Non è soltAnto l'Angelico Il pittore Mcro. Lo sono egualmente. so non più, MAsacclo e Piero dellA Fran– cesca e Il Slgnorelli di Orvieto. RaffAello e T1zlano. Tintoretto e Veronese. Carav11,g11:lo e lierninl (pertmo nella dik':U!i-.'8 dal Luterani - Est1111di S. Teresa). Nè IA rellglo'-ltà risiede nella 11vettante Jlne11 irOtlca me,glio che nell'11,s1ratta geome1rl11,di Piero: o più nella chlusurA delle fiR"ure dell'Angellco <le m11ndorle reclul>e di certi ,uol SAn Domenico) che nell'Apertfl. e lumlnosa sontuosità del Veneli; o ncll11, flQltà blzantin11, e nel 1ude espr<'~"ionl!lmo romanico mcgllo che nel realismo c11ravRJ;:ge.!'Co nella voluttà berninlAnA. ~a stA nel tentimento rellR"iO'O1,roprir, 11,cla~un artista eppero i,.uggeritore di llnJ;:uAg~I lnflnltAmente diversi ma tutti. egualmente, testimoni lntalllblli di •lncerltà. dl totale Adesione. E' dunque lndis1>ensabile che \'Artltta contempora• neo. Il qu11.leAl prova nell'operA d'arte sacrA, abbia rispetto e !\more per l'oper8. ste"-.'11;t'he è quanto dire nbblA rl11pcuo e Amore di se !!leSSOe del proprio lavoro. E Il committente lo lasci pur ilbero di esprimere un tale rii:;petlo cd un tale 11r.1ore ,,.condo l11,personale lC'gge Interiore. Se il liientimenlo ~rà reale. la Ubertà non dlventerA mAI licenZA o lrrlverenZA. L'operA d'arte sacra Mrà nuova come hA dA essere, m11,!lllrà Imma• gine di religiosità. I facltorl di edlrlc Ant\ lllustra,:ionl, I fAbbricanu di santini, gli oleogr:1.fi e gli naiituarl dli. strapazzo. lmmo• bili nelh, ripelizlone !iftcca di tradlzlonllll konoitraf\e, costoro non sono gli arti~tl Al\t'rl. Perch~ non sono arti• i:;tl. non 1>0s.~no s;lorlflcllre lddlo. nr,n pouono 11ervlre la ChleSA. Che VAlf' .!'€' neHA vita quotldlanA sono fedl'll osservanus..,lml, qu11.ndo le loro opere nullA rlve!Ano de1111, loro si8. pure e111emplarerel\11:lo1Hà?E se \'Olessl• mo dire per lntem Il no!llro penslf"ro, come purtroppo ne Ahbiamn l'Abltudlne, t1J;:1tiuns:eremmr, che e.!'-9\of– fendono fn on .\'o lendo> la dhtnltà delle chlesf" riemplen• dole di , !11.hl > rol loro sterile 11,ccaiidemlsmodi pro– te~orl riel dl!!c 1tno. Dovero'-0 ~ pC'rtnnlo che la Ch\e111,a iiem11re pll1 ,I rt. VOIR"R !\!,':Illlrll!!ll di oggi Ca\ veri ftrllstl. lntendla.mocl: I quAII iiono. come sempre 'furono. ,,ochll. i\t11,non t mPno doveroso che gli artl1tti mn,;trtno ogni impegno neJl'a.,~lvt."re ftl compito che lA Chle!la Affida loro. Il quale lmpeitno. gioverà ripeterlo. si rlduC'f' 11questo: sentire la dlgnllA dc-I proprio la\·oro e ftCCf'tl&.rela com– missione di un'opera. d'arte McrA ~IIAnto se Il 1em1t propo,;to tro, 1 11,un'ec-o nel cuore dell'artlstA e rispondi' davvero alla 11u11. ,,Jl'òionedel mondo. Non <'t'dft. l'Artl~tA, ttll'lllu11lone dell'arl"' pul"W\:rarA una bruttA 011erl\che. quantunquf' .-n1ndernA •. sarà 11.1. trcttanto brulll\ della i:;tl'l.tuadi c11.rtapenA dlplnt11..L'Ar– te non è quelli\ qulnte,sen1.a di..... purezZA d\ cui 11 ~ fin troppo favolei:g!Ato: è un terribile Impegno umano che coinvolge tutto di noi e d"'I lf"mpn nnstro. FORTt.J'1'i'ATO BT.1,1.,0NZt ,anca A Salvatore Quasimodo e a Dylan Thomas il Premio Etna-Taormina PAER tAG~~KKVIST IN I euoi libri si vendono a centinaia di migliaia di copie in Svezia perchè laesù tutti leggono, borghesi, profeseori, operai * ROGER NJJ ~II.ER: VnL1 Nt ,,riu ROOER NlMIY,r.

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