Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 42 - 18 ottobre 1953
_r;_,:,_n_1e_1_1i_ca_l_8c_o_i_;to:..:b:..:r::.e_:_l9:..:5:..:3 ___________ ___________ L..:_A.:_.:.t...:l:...t.::...:".:.' .:. :A L E ·1 r E R A R I A furt.h't\. Che avrebbe rubato &tt0ndo 1 gior– nali? GIACINTA - Titoli. iitolclll e denaro !i• f]Uldo: \'Rluta straniera in pre\'alenza. SERO IO - Bel colpo. GIACINTA - Pare che non abblRno pre. ro alcuna lm1,ronta dlgitRlc. L'UOMO (ho un /remato, pof d copre la faceta con le 111a11i, per na&conderslJ. ELSA (p/l'Uomo} - ErgRStolo A \'ltA, SJ lo acchlappRno. Ma sfuggirà, lui come tan– ti :iltri assi1sslni. Noi ,•Mamo in meu.o ng!I as~aulni. L"UOMO (con calma) - Perchè dice questo? ELSA - VMamo In un'epocA di R~ R.SS \n!. L'UOMO - Questo è \'ero. LA DONNA - Non ti lmplccìRre. Non ~ cosa chr. ti riguardi. L'UOMO - Mn un unomo e stato R~Rt,• &inalo. Un Innocente hll pagato con la ,,na. LA DONNA - E tu che c'entri? ::"lonsei lU l'n~~Rsi.lno. Sl::ROIO - Ognuno di noi potrebbe esser– lo. Molti di noi pRsSRnO il conllnc. Altri si fermano tra un conllne e l"Rllro. Bisogne. r<>hbepoter frugare nel1'1mima del vlag~ta– tort. romc si frua,a nelle loro vnllilc. L'UOMO - AllorR sarebbe troppo !nelle. Per forllmn !"animo è ben 1111.scoslo. è invi• slbllc. non e un11.vallgl11, 11.. fisarmonica. LA DONNA - Tu non hRi niente dtt nR• 6COndcre. SEROIO - Per fortuna. L"UOMO - E poi anche il mestiere sareb– be troppo !nelle. E' lont11.no n tempo In cui bRsterfl nppilcare un cnnnocchlRle in fron– te a un dlSf!:rRzlato per legget"l{llnella men• te I pensieri della colpa. SERGIO - Per fortuna. Ma li c11.nnoc· chiale c·e. Csiste, è stato Inventato da Dio: ed é rocchio umano della glustlt.lfl. La giu– sti.zia. Ln, giustizia è infatllbl!e In questo, anche Ee r.on raggiunge le prove della col– pernlezza. conOOcee SA: A \'Olte è costretti\ a sleg11.1·c I polsi dell'imputAto: ma sa. Ed anche 11 colpevole sa di essere stato ,;coper– to. E" libero, ma nello stlls.so tempo condRn– nato. Quasi sempre finisce col confessare. per liberarsi dal rimorso. A ,•olte non ha c:iueota forzA, e st impicca al primo alberr, del bosco In cui s'@.smarrilo o rifugiato. or~~eP?~N~ ;ffi~to\u~t~~ro 0 h~n~~I :m~:: lO perchè lei è sen·itore della glumzla? SEROIO - Tutti slamo servilo l Jelln giustwa. LA DONNA - E lei non lo è In modo particolare? con stipendio e carriera, :,er esempio? SERGIO - Sarà come lei dice: tutto puo e.!é.sere:ma perché do,·rel dlrglielo? Suo IDI\· rito ml nasconde persino Il suo nome. LA DONNA - E come potttbbc, se lei è fornito di c:iuell'ocehlo? Lei si\ tutto di lui, di me, e e.egli Altrl • SERGIO - Forse. Di lei. (e indica El.!al in ogni modo non .!éO un bel niente. Dico a. lei. signorina Elss. Nè li nome. nè Il pae11e dl origine. nè la nazlonfllltà. A lei non man. ca ~~tanto li biglietto, per conto mlo. ELSA - E C06A. Altro ml manca? SERGIO - La paura. Lei non ha paura. i::· Innocente. Vola su noi 1nortRll. Pot~b– be e~~~ benissimo un angelo, ecco. ELSA - Chissà. Tullo pub darsi. Ma I\ !cl c:he COSI\ gliene importerebbe? SERGIO - Oh. niente. Un certo disa– gio, cAplrR· lo non sono mal stato In OOlll· JIR7nla di nn~cll: ma dicevo cosi per rispon– dere nlla !lignorA che insinua. .. LA DONNA - Io non Insinuo. Indovino. Lei. del resto non si na~nde. Nemmeno lei hn paura. Senza per qucs\o essere un angelo. s'Intende. fTu.tti rido,101. "S;anw tutti sospettati; altri,nenti la giustizia non rolpirebbè 1nai un reo,, * h1d0\•in11re che voi 11.v1esteprew J:-0,!,to in q1..:l'sto~eonipart1mento? Io e·ero gia &1Stc• m!.to. al ,o.st10 arrfro. L"UOMO (con u11 wsr,fro di .solifetoJ -· E' ,·ero. questo P vero. LA DONNA - Zillo. scemo 1 ::e ne a\'1!.l-• fimo Prt.!'.Oun altro un agenie :o avrcooe a,•\·crtlto; a,·rebbero .<:camb1nto Il il06to ua loro due. ecco tutto. Non ci t:0no che due ,·agoni che toccano li conhne. E' uno .l~1 oolltl trucchi... SEROIO - Anche lei. sfgnorinn Elsn. :-i: ,ente !'<>~petlatR? .t:LSA - S1f\mo IHttl eternamente sospet– tali. Altrimenti. ln i::lustlz!a non colplrt.bb ~ mnl un reo. Nnt11r11.lmcn1e gli Innocenti SOi• trono. delirnno. n ,·olle si nccusnno di i.le · ~1~":.11~1: 8 /t~~('68~r H~~rriic/~r1:~~ro Ajf8;!: srre so.."pcltRtl Il ,•ero Innocente e scm;:,re lm11 \'lttlma: non sa difendersi: la sun men. te è.' turbata. SERGIO - Invece Il colpevole... ELSA - Il colpe,·oJc (che ron sia nlle prlme 1111nl.o vittima a sua \'Clla di uno. fatale circostnnza> hn j2:h\ p1·onto un RbOOz• zo di difesa, o un alibi ben congegnato. Il . colpe·;ole e furbo, iii arrende soltnnto di fron– te nlle prove e alle te,~tilnonlA11ze. SF.ROIO - Il colpc\'ole che !o cerco ~ un assai.sino: ha ucciso per derubare quel ban– chlcrt: E,1rtoo. della cui storln I giornali &ono p!c:il. Nemmeno unn lmpronla dJgllale. E rassa!I.Slno do,·evo calzare pAntofole felpMtc. C'é stRta lotta. Il banch'.ere hti~ugne.,·A un SEROIO - Oh. al contrarlo: è l'un!ca C'06A cht non n1etlo in dubbio. ELSA - Perche li ritiene colpholl? SEROIO - Colpevoli'.' ~elll, nient'nl• tro che !oi.pet1.J. OTTAVIO -: E allorn perché re fa un gl. ro per acce,rnare al t1a9cme. a'la compàgnla e al i·fag9wJ tutti lns1em::? SERGIO - Un caro. Pote,•a cnpltare ad altrl E puè, 1;1.nche capitare che I nostri OO· stri wi:.petti 'iinno C:el tutto ln!o:1dat1. 1 LA DONNA - Comunque ra,•1·e1Loche rn. 1,0 munltn di nn cenll:ca10 mcd.COche ,x,n. sfglfa l'internamento irnmedia:o de!l".nlcr– mo. Chi !-I A~ume lf\ rcsponsabilllA? SERGIO - Ma natòi a!mcnte. ora che .sap. plamo rio"e trovarlo. nessuno le impcd.ra •tU condurre suo marito al sicuro. LA DONNA tlronicaJ - Al sicuro? SEROJO (Irenico, - Che cl ,uol fare? Gergo del mestiere. Uno ne ò contagiato. E t'lllorn d!cc icmprc piil di quanto ,·orrebbt scaintendcre. E allorn. ,·oletc rispondere? LA DONNA - Non ha hHc~o qucl"o rhe ha I lspcsto mi<i n1Rrl10 a! comml55ar·o? An· 1,1, rn,•,·irto che K>COmuta: dn questo tnO· mf'nto In mia bocca è cucita. L'UOMO fha ,m gru9n!t.o di a,,p,ovaz'oneJ. SERGIO - Cl annoieremo. Tutla una hm. i;a notte prima di arrivare ad Ebur. (ad o,. ta1loJ Non abbia pt1ura. &Jgnor bazooe. ll i;uo ~nno EarA proietto. ):;d. anche la eu11 ,•nilgJR. OTTAVIO - Non pot1emo chiu-jere OC· chlo ... R. )I. DR A:"l"GELIS: Gl11.rdl110 del L.'lgo SERGJO - Toccato. Ebbene. a che fin– p:ere 11ncora? Sono un pollzlotto. è 111, pu•a ,·erltà. A ,·01 pos..-;o rh•e!Rrlo. DI voi non du- DM.ante tai;llacnrte. L'assassino è un g;oco. bit.o. Sebbene poliziotto. non mJ arrlschlei, llere espeno nel lancio del oo!Lelll: !"ha ur- SEROJO - La guerra ha distrutto molte cose. Ma EOprAttutto ha dl.strutto molte ro· sc1en:ze rel rii pa&..•:~uc la notte In compa1m!a di mi c!i;o a dlstAnza. Spaccandogli 11 cuore. Poi, assa~lno. Una cantante f~nmsa. il suo eccel• dllbltando che raltm fosse ancora In vita, ELSA - Nùn ;. un bel vlaqa:io Il nostro. A:'\1LETO - Queslo è li p.il bel Vl8CQ: O lente amico e protellore e la loro cflmcrle- sii ha l!pappolato ltt testa con un ènonne ra. Un commesso viaggiatore dlscretamen• cAlnmnio di bronzo: l'Inchiostro ha macch!a. della mlA ,·na. •slgrn:-rlna El.sa. te romantico. Up angelo. Una coppia !or• to Il tappeto, e si e confuto col sana:uc. ma.la da una donna energica e da un uo- L"UOMO e GIACINTA fa una voce) - F.LSA -• Sl'l mo ner'\"OfO J;unlco. se ron fossi quel eh:: Basta per carilh ! sono. da essere sospettato. potrei propnu . SF.RGlO 1a Gfaclnta. oon rabbiosa ironlat AMLh.'TO - E ,·orrel che non finl~se m11!. GIACINTA - E ln\'CCCnnlrà In moc!o M- nu!e. A meno che .. e~sere lo. Per !ortunA sono un poliziotto. E ConfcSEn dunque? re all'Uomo, Anche le\? c!f'bbo pres:arvl. ~ebbene a m11llncuoie. al LA DONNA 1gclidaJ - se è stata la cim. ELSA - A meno che... 1110<:L·ruml I ·Joslri documenti. tar.tc. mk> marito che c·entra? tc>~e. DONNA - Prima le..sua cnrta, " 1 lr.• SEROIO - E st la cantonte non c·entra? GIACINTA - Non po&(O dirlo: lo non rac– clv Il pol11jo1to. SERGIO _ Ah! Ah! Ah! Come cl slete co~~v~~NNA - Non stn n lei scoprire :I ~:tsCati. OuRrdl, s\~nora. gli altri. Anche I~ SERGIO - E lei si rifiuta. nessuno, \'Uole ELSA - Oh Dio: non dlpenderÀ tutto dal. ln polit.lR. Ade.sso:. L UOMO tfritecunendoJ - A meno c:hc non si scopra Il oolpe\·ote: spAra'or:e e In– seguimenti. e un altro morto ammazzato. Non \"Ole\"adire questo, bc\lf\ ,;Ignora? Anitc!o! Subito 1 documenti. Ma. bRrone. e aiutare la ,::rnnltia? st.:>.touno i.cher,-,0: uno scherzo per allevlftre LA DONNA _ Io sono la moglie. le noie del viaggio. SERGIO - E' ,·ero, rhe Ec!ooc:o. Lei e Ja L'UOMO - MR chi ha Il tempo di anno- moglie. Lo dimentico sempre. GIACINTA (ha un 1ffenzfo lrnbarauato) lnml con la sua rhlacchiera? Lei non per· LA DONNA - Le! non ol crede. al 1106tr,:, mstiii~ct~-po o~~z~e~:re :n:~11inc~~:.a·s1- mf\t•imcn!o ... - Forse. I,"UOMO - I morti llllllnazzatl: ecco In spettacolo che fa. ancora etfetto. (more. Spero di non averla lnnen·osita con ------------~--------------- 11mio stupido scherzo! :{];,.:}~!~;::~:::~:::::::: Appunti ner una sintesi critica SFROIO - Allora è ,·er!Ullente un an• r.elo? Lo\ DONNA - Un angelo con pa5,5aparto EJ,SA - li pa~apono è falso. I.A DONNA (ln1lnuando) - Come I gio- !el\l? El -SA - Como l glolelll LA DONNA - A proposito. LI adopera In clcto? rtuttt ridono; Elsa $0prattutto). U ,"Ogome dtl oomml,mirlo di P. S. e di aatnti 11 profilano dietro f vetrL gli agenti .~no In dit'fsa. La wrta ,corre con un ru• more rur,glnosol. COMMISSARIO (toccandOII il cappP.llo) - Documenti. p~go. L"UOMO (tra te) - Cl slamo .... SEROIO (J)Orgendo fl auo paMaporto) - 'Ml !P1mo R Ebur. COMMT-SSARIO - (dd un·occhlata di. ~lratfa al paHaporto. poi un lampo g/f 1l– lu'11i11a gli occhi. ricon.,cgna il docm11e11to C?n un saluto c,Ua.rl d'Intesa: al qual .s-alu,o Sl'rgfo fa un cenn~'> dtscreto e oon lo sguar– do fnA'ca chiaramente l'Uomo}. L"- DONNA - Ora cl ilamo ,·eramente. SEROtO _; A che. slgrorfl? LA DONNA - Alla stazione di arrh'O. fEROIO - Ma se li treno e In piena YelocHA? LA DONNA - Le pue? (~1an mano. i viaggiatori at11dano i loro dOcumtntl per la i:erfJfca}. COMMISSARIO (a Giacinta) - Verrò ad applaudirla. OTT>VIO ffrl!ddo/ - Molto a:entlle. COMMISS.-".RIO (a Elia} - Il suo pRS5il· port_o r In ttgola, signorina. n,a ha uno i;tnmo colore ELSo\ (Intrepida I - Dopoguerra. car~a di dopoguerra COMMISSARIO - Sarà certo come l1>1 dlcc E ~ove scende? ELSA - Non so. FEROtO - La slgnorlnR e indecisa. COMMlSSARIO - Mg 11bi1lletto .... 51 l8• 6CI conslgl!are dal blglletto che ha compe– r8to Alla stazione. AMLFTO - SI làsccr". coru!glhue oome lrl ~ugp;erlFce. COMMISSARIO (alla Donna) - Do,·e an– date? LA DONNA - Mio marito va In clinica. al « Rlfuitlo • a Monastl. ~ COMMIFSARIO - Casa di ta,lute. LA nON\J,\ - Non ~ la st,e55a OOl!a? C0\.1MJSSARJ0 - Non ml pare. Nella città da c,-,,·t" \"cnlte, le cliniche i,ono come J fon;i:hl rei bosco. LA DONNA - Il dottor Dentlcl è un no• &tro buon amico. e ha già cunto altre ,·oltr, mio mRrlto. COMMI~SARIO - Le! che ne pensa. Fi– g:nor . ~litnor Ca\·aneri? L'UOMO (torr;ol - Sono obbltgato a rl– Ep("ndcrr? CO'--JMISSARIO - Temo di sl. L'UOMO - Al)ora preferl~ rispondere :1l1a ~a710ne. nellR stanz• del liUOufflc10. aprwnA srrh•atl COMMISSARJO - E" suo diritto. Debbo lrRtttncre I documenti. allou. Buon ,•lai;:. ~lo. slrrnorL (un aoente fa .,correre la porta a rttdl. SEROIO - Ma. 1;linor Cavallerl 1 Ml rn1>• ra\'!2110.. Lei \'UOIes~re SQ.!ipettato11dof'"nl costo! LA DO:'\'NA - DI che s"lmplccla? Crede che non abbia notflto Il suo s,:ue.rdo d'lntt"rn il c"mm~~rlo? Sismo sot1pctta11 sin dalln partefl78 Ora so che lel ~ uni\ e ~ecca •: sarà r1fl'lr,1c liberarci di leL Ma la nostra lnno– cer-~-. SFRGIO (cafmo) - Come avrei ratto a (Cont_it1uaz. da pc,9i11a SJ un'eglogn di Terra i:er9ine ùet che non sono tissorbltl e la do- glovanlle D'Annunzio: e se poi minano alla loro ,•olla». nel 1044. subito dopo la llbern- ella sposa li suo uomo, e rlm"• Son·o!Rndo su due libri di Uone di Roma. La brutta be- sta presto delusa dnlla Vitti In racconti Fote.,ta vcra!ne e Una .,ua ebbe un incredibile succes• comune. medita di disfar.sene 9fornata dt pazzia e sul roman- :/!Jì~1~~~CC:i ~:~~1 Cl~e u 1~ ::,r~: ~~/~~t~:~ll~U~t: be~~~~~ :t~ rinihlb;!~~~ftj '.:,~~~~ Cd~m~~ se e meZU>;successo di pubhll- nè del O"Annunzio n<'della Dc- stura. stampRtl quRsi alla mac– co al quale non !ece eco, e per lcddR è JRcrudezza com·c po&to chlt1. nell'bnmedi8lo doçogucr. o,•vle ragioni. quello della cri• Il terna del desiderio sensuale>,. ra. ecooel giunti al romanzo tloa. Tutta\•la pc Ìlamo lo stei;. Sulla « Fiera LetterRrla • del che ha dato Il crisma a tult>t so spigolare ln «Quadrante•· 'I dicembre 1952 P. Festa Cam• l'opera narrnth•f\ del de Ange– unn notA di Umberto Bo.;co: panne scri\'c: e CertRmcnte lls: crisma del pubblico e cri• « Un"altl.sslma tensione .scssua. questa figura di pcccRtrlce !n• sm11.. della critica. Duè edizioni. le c&rallerlzza Jmmedlatnmen- veste, per de Angclls. tutta la e cento nrt,coli almeno testi· te questo romR-nzo.Colon. SI\PQ· oomplessn morale che regola. monlAr.o del suo successo. Su rl. soprattutto odori ddminnno nel mf\trhnonlo. I rapporti tm • Panche gialle, snn(::ue negro 11. orgiastlcamcnte una prosa den. uomo e donna. DR. un ceno sono apparsi. !rR !"altro. arù• sR, v!olenlll. trasudf\nte energln punto di ,,ista. questa "I Brutta coli di: Emilio Cccchl sulrc Eu· scnsorht, un·hnmegmnzlone ll· bestia• ricorda alcune anaJo- ropco • del n. 283 del llH:il, d1 pulcnta ma non pla.stlcn. Rl"ll"i,tthe ::;ltuaz!on! della e Lady Lorenzo G!gll sulla e Gar..zetta e.stemamcnte vibratile.. Nelle Chattcrley • di Lawrcncc. M.n del Pcipolo • del 22 maggio '51. ,·ene dtl pcrsonttgg! Il sangue menlrc Lawrencc pone Il dram• di Enrico P'alqul sul e Tempo• circola ln11vvcrtlto, essi hnnno ma della c!onna come enunci!\• dcll'l 1 agosto 1051, di Lorenw la unsaz.lone fisica del suo .:a- :zlone di un problemR e dlmo• Olus..""O sul • Tempo di Milano• !ore e ne tragi::ono godlmcn:o e straT.lone di una Sllf\ tesi :,"!X·del 2-4aprlle 1951e del « G 1 or– Eegreto piacere•· sualc. sfociando perciò nellR. a• nRlt'» del 1. lult'.11951. di Glu- E Libero Bl(liArettl ln e Do· pertn polemica a un costume seppe de Robertls su e TemJ)C' » menlcn • del 22 ottobre I94'l: niorale. li rnpporto tra de An• del 12 mag11 !01951.di Bertucl• e Dopo le_canttttc di lnrcrno in J;:Clls r la !"Oeletà è n~o1u1t1mcn. ti ~u «Epoca». di Michele Prl– palude e Or<>Lcrde.In cui c~ll te ri"oluT.ionarlo. LaddO\" e.do: J, sc:osul « MRttlno d"Itnlln • C:cl ha pro\·atf) In propria \'OCe, :on Lawrence tende a una rlfom1a 4 mu,o 1951, di Ferdinando l'lne\•llablle con,1piaclmento di del r11p1>0r,tl ~~ssuali medlantf' Vlrdlft sul e Memento Sern • del chi ,;I ritro\"a un dono, con Pc- Il rttorr,o a una vlt11clcmcnta- 24 11prllc 19~1. e sulla «Voce &te a Urtrna e con IR Brutta 9... re e oosmlca $\li modello delln RcpubblleanR • del 4 !ebbn~o stia dc Angelis è 11.rrhato a natutfl. e mediante. perciò. una 1951. di Cnrlo Bo suilA «P 1 era raccontare. Peraltro non hR sincera - seppure nppRrentc• Lettcrt1rla • del :19 11,prlle10!11. perduto il suo gusto per li ml• mente bnitalc - flCcctta1.!onc di FrRnro FuscA suir« Italll\ to. un suo Insistito nppoggh,rc del scs."O. dc Anf,lCIIJia~sume che .!'cf"h•e 1: 11rtlroll che hnnno li rncconto sulle hmnnginl; una im·rce unA J}osiz1on" di assolu• s:eirul10quelli flPpf\rsl molto prl– certa torbidezza sensuale che to distacco dai mo! pcrwnas:at. ir,a su «Mercurio» dtl rr 1 u.,."o dà ncll"osscs.c:h·oe di!A~A dAlle Al pcn:onai::l?Idella« Brutta. bi!· 19,t:} di F:uriptr, M ;\,!lch.... ll<ò:. llgure 11IpRCSaJlgl.alle co~c. Ha itln » cle I' nR"ellshR cioè con• sulla «Ci,•iltà Ca11ollr11 • clrl 3 acquistato un ritmo slnlRttlco cc-"-.<o tutto Il loro llbcro arbl- rovf'nihre 194<,.di Libero lii– più ade5;uato al suoi fini di ro- tr'o: non c~cndo le!:!:atlad una 11'artttl "11 e Domenica del 22 manz.lere. r.•o non ha perduto test, essi vn-ono liberamente li aprilt 1.-i,5 ne1mure il t•,.:io JJOC'tico di scor- proorlo dramma. non costretti Nel s;rlutmo del Hl:13;. 11t:1to cl11rei .!'entimentl e di lnd11gart c!Rll"au1nrea romolere dctcm,1. upnrr$t",tRIO N'n lf"''n mrM'"•· &ulla felicità visiva del parti• nate nz~oni. perdono. ln Altre m Il prlfl"•\ IRvoro tf"l\lrRle tic! 00 i~re ~·na convcn,nz'onc tra• ~f~ 1 ;i 1 u=~t~~e :tn~[~ 0 ~ 11 f; ~~:,t~~--~:~•~~ 1 ~r~a~~ 0 m~'i_ 1 :~ac~: ~mes.~a alla radio il 24 ottobre rondb:'<'rc di creature umf\ne IAta d111l11 C:('lrir.1.urr-111. "" T"'il• 19◄4 Eurldt'O dc Mlchell'I rlf\s· autcfltlche» Tto f1qltPrr, <1trt-t'Adi' n•ovnn– sume le asc<"ndenzc del de An- OlF1r'Cl'l'IO Etna sul «Glorna•~ "' (',iJc:ru1nHal• P!rArrtrllri • -'I !lells, vere o presunte: « !: \"t'n. d,.I r<"'"PZOfflomo J1 ciel \9 !l'R"!: P"tr" Il ~r11 .... >T1-. "Ft 0 to ,i1·h• s;:ono In mente Alloro. pili e.ile ~io 19~2.scrt,·t: «Tutlo In guc b 1 ',.A'" r"l 111~,.·"0'"' l:\-14 rt .Ah'aro, certe rolutlonl dclln ro, i:10 romAn10. rhe hA p 1 \t1!011•<" "-r,-,-1,y,..~r.,,.~•--,.""' auR'e bustA e pnesnna Dc.ledds. Altra. l'Andamento <11 un ucoon'<' rirr,r1111,-..oIl ""f'"""'o R!lo. fee~flj~~~:;;lt~ 1 ~?{uts:i ! 1 ii~: ~~~n:a~~ ('c1:~~~rc: 1 ~~~ 1 !~ce~;~ nr?.,' . :;;:.;~ 1 1 : 1 ;:::~~ 1 ;:v~~ ~:, l!tr! nnrrntorl pntssnl. il ,::rnn• 1,on fi:nr'" m11.I in fo'k'orc . .-llt 1t•<''o 11 n ro· embleml\lko ri1 de Verc:A.e ln~lctrc fil dccorn. tf'cne rtell'f'ol1c-d'o rori,aro ••hl" Tl'rrnmura'a th·o O'Annun1!0: dlc!Rwo le .;0. i.'lnl'crlc:re con r,R."11ra'tnA. (lai, Illl""'" li Girr.nt,...,e tr-r,,,na– luzlonl In cui anche I~ nrltdr.A lH d,.~rrl1 1 one ","!IIArAmoa~n11 lo. oi•hlillrr,o'" r!~ y,.1 1,.,.,.hl. e ~ lnte.~a (oome Il DAnnunzio del Sud al fìr,11 t" che hR l nr- le rO"c:'" nubhJ'r 11,,. t1.. Pnrl'lr\ ~~i!'èì~nd~~~~~er(:>l~=,~~~~ ~:n~~lf!. ui:~,':-.,"r1~e~~~t~~n ~j :':;~/;fi°~~,1~~1 ~'r ~:,..~o~~; ~~~Ìt!~~l ~~l~~c:~ll~r~·~n~ ~~~!!:~a è "~:ei;;A.d:~'n r:ri~: C11rt.B1mli:tlril. ca 1 n11t"d A.Uri. J::OnoIn mente di lel certi N'r• rome l'!mr,Pqine clf'11"Jst,.rJ$tr'() Neve r111:t'Ontli:udt1.m"r 1 r-iinl ron,u:ri::1 scolpiti come a Jrr&ffl'n. ,nodemo 11,1111, ~iniitA di 11'1A,on" ,,,.citi 1 " ,·n1~1f"!e re•r"~ 1 10. e dipinti ml In roc:.coe nc-ru cfonra dl rRmDAmR rhr A<1,n re C 1R~c:en t11Zur,no. 1rail,,t. I in come fi1mre di nanion,lma: ct,e ""rio runto frf'''R nar rtstJnto ,.1 .....-0 d11IIAMctru11 Hr<lo;v'q ~n poi nel o•an11un7to I ner. ht ..u·t>rtatlt1'R "'"'''""'"' K"'hrll rei ui.s1· r11rro ..,1 del :~l~~~::~7a F::::~ 1,f ~:::,oc ,_,.~u:,:.~n~~:~.n,l~nl~:;r\\:!!,.':_~'-~;~g,.;c:~';;11:<'~,_;t~tl,.;~~~;:'. 1n Il tema del de Anizrl!~ è però r.r11·ru1orc hn•,.IA C'll"nl~"•'d,.,.. PrO.!lò!marnt-nte. di dc Anac. r,iu Arduo e n,Merr.o. t 1111,uu rv.t11>r•!t"Q. J""'- 1 •1-n 1••rh•,.P t11 116. uEriranro s:ortll d' una EmlliR rhe ropo tre R11nl d1 ,.,.......i,.,.7R r't1•11Mr ..h.,11111 .- •. ..-cc:notc·u·o rnu"tlro lunrhl rac• ,·edo,·a.p:rl\ rcdt" 1>IJ'lm•1to111"· r•~c<'nalr. r·r" n1T',il,ne d•"" conti. rJa V11llccrhll e A.ppart. more df>I """tadlro r-•o-:---<'n"',,,. .. 11. e r""llr••11-rn•e i:\ r'ti· .-'cnt del Su~ r,•tnu racconti hA l't1blni.nricno e In trR1 " l':t ~:H,;ui cc'l e'cmentl ror,<"la:-1brc\1. dalla SE r 1. blioteca Gino Bianco GIACINTA - Lei ne hR \'l~tl? L.'\ DUNNA - 1 ac1 tu! ~ERO,O - Lei lmu1ompe stmpre tu! più bello! lh, ,1. siete ,•e1amc1he rr.oe ,.e C IUO.• tllo. Paria fCmpre lei: t.u e lei che oomaua11. LA DONNA. - Al nuQ pn2te u~a COSI. SUtGIO - Quale i:ae,c"/ LA DONNA - Al m,o paese. SEROJO - Surà megl.o undare a ma11- Q:1t11e: e tardi. per la oenR. Passeremo. b.!• vendo. un po· di tcmi;o. (U11a roce: e Pr1tna serie. raoone r/Jlf) ~'f:/:: ft'~:roi:;~e .~!~':J1// 1 !~°Ji!;~~/ ~e~: ~ Dopo u,1a pau,saEl.sa e A.mleto p1cndo110 1a .,teMa t·laJ. t.LS •\ - H<, unii fame. .. AJ\•tLF.:TO - Questi dit:ccrsl 1e la iua voce .si perde nrl resto della fra.sei.. L'UOMO I.si alta. ,spia nel corrtddlo, n• cl,lllcie la Porla a retrl) - N&-5uno: lLnal menlc sl11..mo wll. LA DONNA - iilamo sempre soli. noi '1ue. L'UOMO - E orti Cht' la1erno? LA DONNA - Niente. Aspettiamo. A Mo• nhtl F.Ccndlamo. Il cor,o cl aspctln: portero lù la VdllglR col «morto»: scamblc1cmo I~ \'allgia. c·e coincidenza: Il capo !arà npp.?nn– ln 1unpo a prendere Il treno. L'UOMO - E re lo perde? Se si Rccorgo– no <'hf' hl\ una ,·Rl.s-la .simile alla mia? LA DONNA - Tu non Eal chi SIR, Il capo. è :nrospettablle !."UOMO - Come faccio a sapere c:hl !.:a Il c:f\ po.se !"ho intr1wlsto tre ,·oJte, e i;em– prr truccato o mascherato? LA DONNA - A che ti servirebbe. cono– srcrloJ L"UOr.t<) - A essere &!curo di non, essc1·e !Mc.a to nel pastl::cl. LA DONNA - Non avresti lo steno Il ltm. rio d1 canlRre Qualcuno cl si è pro\'ato: e l'hanno trcvato mor-..o nella sle&a prlg.Olll', lo notte SIP.SSO.In cui aveva declto di contl• d1ue guel poco che 511.pe ,•a. 1 "UOMO - Ha complici dO\'Unque. lo ,;o, e lo non c11nterel. Ma non ml piace la,·•>· 1arf'l per uno che non co1·osco. LA DONNA - E' eoltanto perche Eel :lt• rh 11..10 dopo tre anni d1 cura che ti hanno :liCC]tdper Il colpo dell"altra n<iue. TI CO!\O· toonc. e sanno che la sola vistA del liang:ue tl ra S\'cnlrc. L'UOMO - Ml dlspi-ezzi anche tu coD1e !~o! , LA DONNA - Io sono tua mo1He. e ti amo· non li a:Jud!ço. · L"UOMO - Io ho paura. ecco tut.to . LA DONNA - Lo 60- Tutti abblluno pau– ra. Anch'Io ho paura. Glocarsi lti ,•Ila ')Cr mnn;ifllt" a stt-nlo non è bello. non è giusto. "111 01ma1 slt1mo nena maclnA: aipettcrt.mo c:hc la :uota !-I tpe;,-zi: d1cor.o c:he Il capo e vecchio. Anche per lui ,•errà il R"lorno. 1,11 Morie non è come noi: saprà riconoscerlo col ,·olto mascherato. L'UOMO - E Intanto? LA DONNA - La C~A dl salute per te. l'nrtcFa per me· J'etemR auesn. Io tl accom– p1,i,inl1d11.quindici anni: e non ncrompt1gro mio IC. Una voltA ho acc,.""lmpafmalO anche lui .Dirono <'hf' ho rarl11 dolce. che lli"!)lro confidf>D7, lt.MR questA ,·olla. <'Onguel dtlll· nwto poliziotto. ho SC()pcrto subito le batte• rie. Pietro. t.l amo tanto Il pensiero di per– dt"rtl ml fR dh·entare pnzza. L'UOMO - Mu1a! (sì abb.raccta110 con· t'u:same11teJ: L'UOMO (rfet'O(;ando} - A\"C\"O g!à aper, to la cassaforte - per fortuna a,•e,·o le lenti Pl't rlparnrml Jrli occhi dRlla flammR OSSI· dr ca, I guantoni.. LA DONNA - Taci: dimentica. L"UOMO - Non ))08'0S $\SCOita:EarA m~• Jl'o. Fammi svuotare Il ,sacco. Ascoltatnl. dunque! Lui sbuca dallA poltrona di cuo!n, profonda.. posta di fron1e al caminetto. Ave– \'a Il ,·olto ddormato d11J!o 5!01"7.0 di ,·olon– tA: la erosa a\'eva rum.k)nAto a mf '7.ZO . Chls· ~= ~~~~tjh~~:t! 1 ~il~~~~ r:d~~en~eà1b~~!!:'R avc,•a trcmRto? ~ mie mRnl rominclnro:,'l 8 tremare~ 1:."'mmadlspnrve, mostrancoml ron un Jrei,to li padrone barroll11nte. Ern !lr· ma!.O di un tflgliaC"Arte. AppcnR fcon;I rar• mA. peni:nl Rllfl dlfe.,a. Qunnte \'Olle Abbln– mc fatto al circo qut'I numero. r!cordl? Lan- ~li8~i~r~11g~gdi'~~~- 1 ie~z 1: ~~~~1::.i•,;~ !rRCU.!IAI lm po' dl ogi:icltl. di mobili. J'l()I. r:on kl perche, itll frncosrn1 la lr<:18 rol ea• h,maio di bronw. E ciove è ora. Emma? LA OOJ,JNA - Non ti prtccenpRre. S! ca– pisce che è i;tatn !ennn·a. romc (lii altri ~en·I: mn r.on h1mno pro,•e: ErnlT'R è st~u, ln com·cnto 11ino f\ ,,enti 11lornl fa. L'UOMO - E rn srot,rono che è tuR Ili• pott'? LA DONNA - Non pooFOno. Emma i:or- , IR un nome falso, Non h11.nemmeno la 0lt– t11ù!rnn:za llflllana. L'UOMO - TultRvia~. LA DONNA - Taci. L"UOMO - Non Jl()5SO: e più forte di :ne. lo non sono liii RS!ifl5Slno. Io non vole\·o un– darci t: prrchè ml lifti conslgllato di por· 1are JI rollcllo con me? Forse tu sapevi che il itreoo si fiatcbt:e rl~vegllt1to? Era di l111 che il cRpo 11IvoltVll .!ébRrnizare ... Ho lndovl. nHIO'.'Contessa. Tu sei ccn lui. Tu ml h!fl tr:idlto. venduto! rAberra la donna pc, la gola) Confessa, dunque. o li strozzo. LA DONNA (llbtrancicni con una: moua di Jlu·Jlutsù/ - P'al sul ier!o, allora? L"UOMO (a11elante) - Allora. Anche h1 lotta giapponese ti hanno lru:egm\lO. HRI meSl!OEmnia m com·enlo: rhal fHtr11edu• care dalle Suore - ogni tanto unn visita di controllo - e RJ>pena mai;g.01en11e..ron l'odore di ct'rR sulle mani. subito al !f\voro. E che t:l IH,·oro! E chi pagava le spese di quella educliziorie esrmplate? Il Capo, lor5e? LA DONNA (calmaJ - Il CRpo. • L"UOMO - Ed C Il Capo che ti ha ordl· nato di SJ)Oliarmi? LA DONNA - Il Capo L"UOMO - E tu hat ubbidito. come una rotellina C:ell"lngranaggio. HAI finito di 11.m– mlrare Il mio Ja,·oro al circo. ti sei ctfertk ccme tagoma umana. ml ht'I circuito. &edot• ~~~l~I h;:ii~!~ ~ttffa~ 10nc~!~r~~ez~ga/n~f~I sentimenti? LA DONNA - Che ane.stl ratto, mio po. vero Pietro? Quando ti ho conoscluto, già la tufi mAno tremava nel lancio. Un g!otno o rnltro 11,, resti colpilo il berugllo umano. Ti a,•rebbe10 mt-Sfo ml lastrko. Ls lame J.;nsped11.le.Ora msngl. fllme,io: e d"lnver110 h11.Iun fuoco. Puoi cunrc I tuoi nen•I Jo. gorl. Saresti g-là In un manlcom!o. P!etro. Pcrche. per 1 po,•erl. non esistono • case di SAiute•. L'UOMO - Non potrò più gu11.rdAnnl le m!lnl ~ono ro&Fe.e trem11.no Anche s:nn tcccare Il mnnlco del ooltello. LA DONNA - Dimentiche.mi FTR !Cl 'l'lt.'· si tutto s:trà paMflto.' t;UOMO - Come pucl dirlo? La mle. 00· !clenza. quello che \'I aC<'ade dentro. t1on ubt>:dl.ticeaJlli ordini del cspo: nemmeno tu puoi vlgllula, e nemmel)O !o. Non sono piu pRdTl)nc della m!A cosclentA Vedo rnngue - ltt,ml o f;OCCedl sangue: cl oono dcn1ro. corpo td 11.11ima.Marja1 S11.1v11.ml . MM.a! ut a',:a. reap(ngc la donna con urto µ«'e– ro.•o: la r'on,a r- lanciata fn un ango!o del dli ano. apre la porta. spar/.,ce ne! corrldo'o: rumori 41 vetri Infranti. un ur:01. LA DONNA fdal corridoio. hitt.t'b'leJ - SI è t1mmazza101 li finestrino' li fine .. rrfcn– tra si a'tacca nf campane'lo di al'arm'", Pofel! L'n\'CtC ammRZ711.lO! (Lil9ubre, mal, ~tente. intum'nab'fe ff n :9no.ls di allarme lacua il .r'le11z!ode 1 la no~te. confcrukndo.si a( p'anlo rlfaperato rfr'la i.tonna}. f A. mauo c,,r. li uonate c~t.!a d'fnten.sità. In re'rcltà d,.I treno. ln.,ece di d./m'nlurf'. aum,.nta Il trrnc ttnlra fn un tunnel e la tencbr-i lo fnphfotfo. come fnph'otte il pal– co.sctn'co. NeWo,rcre d.l quel bu'o accat'le ,'n fne del t:la119lo: il rreno prr,;'pi'a, p~r un urNe di .,,gnalazlonf, nrl''ab'f.'o. SJ udrà il fra.?Gre,conqua•:a•n del t'f.~a.,•ro, altful– me ,,r•~a umane, tmP)rira"11alt dal terror". Il rot.'fnlo del ml''a 1lo. del•e ruoi,: poi. /m• nron 1 10, 11n altl.,stmo e tngfustl/fcato .rl· ltntfr,J. !• F'F.RPOVIFRF.: r•,-,uca11"0.lrr1fe'ato, d'I un a"fratlo m~n·,r la .-cenn .,i lll111n'nacl r•1nhrro del/~ lqn•,.rna r,:sta brand<ta dal. I 110111"' la cat11•frofr .,1 ,. o- 1 à C('moo.,1a hl un pa-,.,aqaro tft nL"fr'r cv.,,. f,n•n"1entl. la– m,..,e e corni umani dltnoAH 1 n rwl'e r •cor. ('I' P'Mft 1 1"n 1 1 - 1'-'r-ntia 11-<"<"rlO Il ,e!t'l"l'l'C r'l f"ll\l""Vra 01,qr""· ,oro t\1tfl .-orti. Tut– ti\""' (Il oono tfrl'a tan•e~rn nc'a cl,,/ lm– t11,.b'•1 e aercnfJ non i,embrA.no nrmmenc m"rll. , 7~ i"FPP0VlEPF ta•·,. !'la'/• del pr'm'> r·•rlit 111.t.con la /ant~rna rrrtfel - E rhl -.! d 1 .... .-t,e t"NJ fl""rtl? F~~I ha-.,('I ratto llll ,·Jagi;lo· h~cno [nito •1 '"Pf'I •· 1 21~0''0 n. ;11. oF.~-.~ur:1j:·; Pag.; UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENTATO DA CARLU BO * Uon1ini e tempi di LUJGJ FOSCOLO BENEDETTO * ( Edl:r.lone H:lcoJarcll) E' appena 11&cito11elUJ edl- tentf><::amento. Per troppi solo - &ono stati att.ehtJ pt;r .:.io111 .n:.<..'Crard1 m forte oo- c,ltn il modo di 1tna scuola, me dei grandi &tiinoli il Ja– lumc dt L1ùy1 1<'oscolo lie- rm metodo (o ci sono per 1 .scino dcUa verità, l 1 orgoylio ncdclto con 1111 titolo mode- metodi le 1:1tessemode e le dello Bpcciall&ta, 1l sort-1:10 di sto Uomini e tempi e un 1,ot- stesse (1bitudini che 00l9ono rcspon11abll1td ciel cattcdruti– totifolo micora pllt sc,11p/icc: in lctterati,raJ diventano rm co: si 1ndl 01tehc pensare, per :t~~ti~~ ya;},!u,::~ ;<~~~~;/i~ '}~ {j/ri,~;~~i~! 0 fuft;~ 0 Jt ~'z: 0 11,ar;;}; 11 ':::i~~ 8 m~!~~:! unu trc,Jina di sa9g1 fond{i- co l 'intelligcn.za e f'm1ima, la nua y1ovinc:za, all'amore mentali dello 1Jtud1osupie• nell'ambito di 1010 schemi, e del r~hio e dello s/orw 111ontc1:1e e 1ll11slrcicon p1•cci• cercure cli contrabbandare la ch'era in <1uclli della mia gc– siotte 1111c, delle piit belle cl'fr• incPrtc.:za, la mi.soriti &piri- ncra.:ione. Ma il vero mol de riere di lnt1cntore critico. twlfe e l'incavaciU1 com.e /e- rénlgme - quello che appa– Pri11111 di alludere a q1wlc11- deità Cli metodo, come ri&pct- re aa,c1i bene anche du que– na di r1ucslc ricerche c.,um- to di 11narC1gionc scientifica. ate pagine - è il mio senso plari t,'ftle la 1,c,1n di 9ettc,re Cott Benedetto siamo sulla romantico del pas&cllo. L'e– uuo 1:1yua.rdo s1tlle,vaoìne <iel ~ponda oppo&ta · in fili il mc- mozione che mi attira di più. vroemio i11 modo da fissare todo rdici"amo 1mre, il mcto- cd in cui intravvedo il mio subito corti dati essc,1::1<'lido storico) no1l i1 mai dii;en- mayyiore compenso 6 la per dcfinJrc la ,wtura e la tato irna 1:1ck~a o 101 comodo gioia d{ ritroi:are delle ani– storia delle> studioso. Dici«• prcfcsfo JH!r ima tJìgrizia in- me e di tico3tnlire delle at- :::11f;1~~~11gf1~i 'Za 0 ,w:i Jr;:,: ~~;::rg• ~~1~'::!lt~~;i~~,h~!t~f:;, ~~~s~i;;;;:C:~t~ 11 ~~:,':; 1tt1%t~: ter cogliere ttcll'ambito d'una come. rc9ofa di t:il<t mentre r(lt11re e i documenti della paa,ione, 11ell'(trco di unn i;o- 1101l ri1mn('iava « nulln dc/Ta &toria: per questo amo tan– cc 1111a so111111a cosi alf<I di Rmi forte e &icura. pcrso11a• (o l'erudizione e la vorrei lat:01·0 e sovra questo q11a• litci. Egli stesso ci ha s1ione- <11wnfo piii t po&sibilc stcr– dcnto di 01,eralionf e <li rea- rito il colore di questa pus- t11ìna.ta. .. Per questo 6 per z.10111 la sistc11w:iot1c d1 una &ioue e per questo potrem- tne attirare qu<1ltrnq11c an– fio11rn, il quadro reafe di 11na mo tentare il ritratto di uno che minima, a11che modcata vitu be11 speso, di una vitu studioso romantico ma qui ricerca: i' &empre uno SC<'ln- f:11!t~iitt~lfi~~~4str:~~~~t~ c,~'~~~<~;ff!e» as~~':i~ ~!:r;t;,t fc~ 9 Jfir:ie 1 ,!~ng;~f: 11 t:,~sf:l; deltcl. La 1:1torla dClln nostra to dato di vita: in altre 7X1- u11aVf"IOinaassai belln. s-en– critic:1, - I) vero - co11tin1w rofe 1wsaun<i ri-c-crcci ver ,t z<t d1,bbio ima delle piil bel- :~o~D;,11:cJ~ d~lti~/tc~j~~:t%!io~ ~e:,'i~c~~°,.i! 0 Jt:te~iff~ 0 1!~~ ~i ~~~!l~~e 8 ~!l 8 ~~~tf°~:s~ 11e 1110.. quello cho disti11_1111e ti/i 11ofr:fo, blsol'}nrwc, ripor• 1>er cui non t- arroto richin– &Ubito i! Benedetto dalla tare nel circolo del sangue mnrsi al Sainte•Be,u;e più schiera dogli altri ricercato• l'ultimo dato delfn ricerc" e p<tlpitnnte e commosso. Ecco ri t: 1111 m6rfo di libertd, ò il nlludcre inffnc u una socìctcì Il quflli radici e su quale e– sc9t10 della 1mssione: drio reale di spiriti. Ma ci soccor- quaz-ione di latJoro 31 è illu.– movimcnti che lo ultime re rincora la ,ma JJflrolu lei- minnto U ltlvoro del BentJ• sc1tole lwn110 se11.::atrovpc to d(ll proemio):« Alludo na. detro: ba!nndosi sulla rìct;r– JJre«cuwizir,11i elimht<llo e 111ml111r11fP, q11•tndovario di cn fla ricfl'rcn piì1 ~3atta abolito. No,l t-. dm1q1w, sol- per.,onaliUI, alla mia perso• che aia coxsentita nelrordi– frrnto sullo strulio1:10che or- corre fiss(lrc la 11ostraa!trn• ·.------------------– zione, è sul/'1101110 che il Bo• nedctfo ha sr,prito sc1lvn:rc e arri«hire nel 9i11oca di una strrro1·dinnrifJ crudilione e 11cllrr fodellà a 11n im1>cpno 11mife di dcfinido11e prF!lil'<I e co11cr1Jta.Per chi volesse !~:r:~~~ii~~e!1~i 0 d!.7li 1 isiai ,~1= j siolle a7,ra subito il vohm1e ol sar,p10 Al tempi del mc>lo-1 do storico rhe molto 01>1>0r– t1inamcnfe n,utore ha diRP")– sto in prindnio <loJ>OQllcl'o rlcdicnro n'l'irlen di 1eltc.ra – t;•rn mondi,.lc li lt'f!19io che ci m·et•fl col·nifo q11ando op- 1 1"'rt:r in ril"i&fn " che è 1111 J)I)' un s(llll 1 o rir,,lfo al pa.<i· ! !ln(n e a t11flo il fmioro com• piuto ff' il lfl11eor.•o(e1111ln come prol111t;o,ir. nrl ,,c,.w••n 19.'i I. ow••1do ;1 Bc11r-le"n p;':~~ /;::;·lli(1:;'~'t,;;~;,,~; :~~ l o(frr IIJJIJGWf rl"i 111oti1,f p""r- 1 .'l"lln1i 11•a xrr,.,.. sori~"•utttJ r, I fi,,R,,rr i termini ,trl/n 1mn r1·nl1tz/1""111r.. Dirr1 1 n il Be1•r-– rfnlfo nl momr.ntn rii ronrh– derc o,,"strr t·isim1n co11/nr– tntn rlnf RGllll"O rlella re11fl,i .tmfr/it11(rrfth: , ~ottn r,o,,,v1ti 11iù ,U 011fJr11nt'orni. lllfl 11"11 credo <1he1n lontnnn~a ,. In ffll1fflSi'J m.i ,,.,,..,i,,c,,no. l'er-1 NO T<t. sr1lol•1 de'ln min r,im1i- 1•c.:.:rt il mio d11bitn r' r•rrm– d·'· Noti all11do 1,tl'i11/ht1rn c1,c 1>0S,'ffl (ffGrC ftvllfO Rlt di ,ne. ai11.r,olarmm1te.q11rsto o fi!~J,,,:;~tea;~~~11~¼~ 11 ~~= I w rlic Jw <1V1tfo -'" rli me lri sN1nlri nel &140 com l)le.~llfJ,l" sr11ola cnm" bo tc11tato rii :l~r~~'/;n.,~~~:rs:.1:!o:;~~~ Mezzaluna di sangue di l,Vlfil CAPELLI * Una 111,J?.e::.a/1111.a sinistra attorva il citJlo col auo corno di sa11g11tJ, si fa, vuota, aq,mlHdn., cupa l'Qrfo, la città. 3j asserr«glia ni sltoi fuochi. E chi cammuw solo por strade e piozze ode il brns:o fitto di millo voci, il sordo fiume dei r.1ss1 che s'i11golfu, 1.t1rve i11q11iete lo assaltano a og11iangolo, lo sfiora il tumulo metallico dc, bruchi Tltmlnosi r/10 scaua110 lu tencbm. Dov'è, Roma, il tuo inrunto dal ba,deckar celebrato 1ti turisti1 L'inno doue si ~ verso coi voetit Anche i tuoi rudt;ri 9 '0tl e;-m1'l che fll"C'erio, 1111 f11mo ttJtro di rovi11a lé avvolge, i pipistr~lli t1i 1:1'>alfonocom1 « B rl:no, u Na.3a&crkì. E fo stflt11e rt1bbrividi&co1tn nei 11111ae1 e i pr1p1 nei 3arcoftt11lii. s"inaorrr, /$~lo i ponti ,,ere U Tevere. di tn"lt«. fc1 un .11ud-in.,di ,11kid;. Dove. dove-, notte, fai lr1 sw.i tremwt No11 Jia J)acs qui e; e, Ltmdrrr 1tc.,s11no, &i rfrersa fo gcnto psr le 8trude. a1t,iew1 i trama, u1 bar /<t ,·cu«, t1ei cl11c111a. da &t s,mpre i11 f11gn e in 1ng1nno a Pariy, CJ q·ti. a. Londr<1, <I Nuova Yorl,. E chi cm11r1111r1 solo, di 3~ ha agomenlo, di st e dell'o"1bra c11ei11c1mre oli dilaga. E 3tl a un lamplo~, s'arre1:1t<1 e dall'agg11<1to di 1m vicolo 11110 voce roc,1 lo aHl'lle e « 11more - oli dice - aitrlt'iri son &o'a, vieni», a quella voce &fatta ai ttf/erra, perd«to a lei 1>zrd111a, un aolo orrore. LUIGJ CA.Pl:LLI s1,irltwzlc. Non dci;o a lei so• la q11cl10che iJ at<1tocci ù if_~----------~-------' mio icleale .,cio11tifìco, 11w credo di dQver sopraf1ttto a 11alità di strtdioso, nel scn«o nt; dei nostri mezzi) rip,;,r– lci, forse solt(U1to li lei. la atrettamc11te ttJCnlco detlci U1rsi o.Ila luce della vita, crllnerlc oon ruì. Ilo pot11lo, p11rol(t. Non é dtpcao da mè, rhrnrrartJ 11ellcr storia del- 11oi limiti riell,. mie for:e, dn '\CS1mnamia c1tra ap1,o• 1'1101110. Qllello e/te eali chla– rc<1li.z..::<1rlo e rlifcndcrlo. Ml slht m qm111to raccoolitortJ, ma. « ae11.10ro111m1tico del ~gl~cw 1 :C 0 n~~P. 11 ~,~<:wildbi:o~~~ fi~ti~~ ~lf{, i~~·v~~1:c~ 0 i~1 ~,~ r:";f 1 7cd/ ~:,1~r 0 t?t~do 8:; ~~~~1";~rietc~cl1r, 1 ~~(~0 s:ti:.~ ;;u::1:1:tt;~:~.u~e "!o~~'~u 7 i:!: grrozi~i le3~'cn~r ~:I 1 fi° 1 :;~ tifico. ScmbrCI voca cos11. ma ga,1110, l(i particolare perso· 11cdetto si disti1igua e dai ~ tutto. Mi hri trusmcsso in 11aliti"t 11111ana ohe fa du ao• ,uoi compagni e da chi t ve– quel modo quclfo che c'er<1 stra.to a q11ell<Lrccnict1. . Mi mito dopo i11 11u oilloco di crncom di romm1tico, q11ello ,ono sempre mcs-to t11ttd in- stctnchez:e e di del11sio11i o cito c'era di reliqioso ,io/ 11110 toro in tutto qttcUo che fae- pcogio di falsi pri11eipl ccrea– J>01'ltivls1110programmatico. cio e 110n era certo ttcrc&sa- th JOttzu alc111w nece&sità co~:~:·o:~t-1:ri::~~1~~:rr,, :~;~~: ;~~l r:i::ir/ 1 !'!:1~:ss~~;oil 7 !~'i~ !~~~n~c:: ~~~I ~~I'es~rg!~!:tr;, di tc 8timo1alan::.a s111,crnta e scareto: che co&a abbia sor- 1111000 e orlglnali, 11n mod-0 co11clmm, 91ova nu;ece tene- rntt_o 1ri ii:iia tcn_ace fcdclfà_ di invenzione sl~ura., Si !eg– ra il 1,cdole 311l1'cdt11alit4del C19h st11d1 stf?nco-lçttcrn~-i oa ben~ le ,1XlOlf'le.d1 que&to lilscorso, 1mllu stia fo1·.:,1 im- m_c-ntrc ha Wn~! cf11111n lo &01- ,traordinano cn11110 p!>r :.:e– mediut<t.. Dico bene il Bene- bilf' _di ben v,u JJOlCf!ICat• dcrc con q11a11tolarghc::.::.a, detto, 1t 1m cC'rto punto i tC'r- trattwa. « che c:osa_ si debbf! con. quante, op~rtur,:z. di ln- 111i11i di se11olt1,lo asplrc,::in- -li fcr1,V1re i_nf1~l•c.rrb1/e clic ~I tcll1µenza setpp1a po, tt-c1&/e– ni che hmrno trovato per co• /1,1 J,r bo!1l11 rlt n~on~sccrm,. dr&, . ,~ell'csrJmo _dei. 8~111!– mfJdiM una do/i11i:lol10 vnr• Crf'd? cl• P1tsern11 yw mtlo• menti e delle rag1om. S1 d1- ticolarc scompaiono e si (lfl• d~jìn1to f!hbll&tanzu - 1.H!'T rcbbe r'.c la 1'11<t crincr!e nullm1o rli tro11te f1•1rnn J>o· eh, 11011 s1111111 dcco 1>0dnnte d';)VC8SC,J?Orlar~o a 1~t1a &eri~ si:inne s1iirit1111lr. e, mM cdii- - e-on opere t·ome La Parma d1 partiti pr~81 e invece s, cn:lone soddi1tfutta 11('/l'nrrn di Stendhal. Ma qui &i ha cd- J)llÒ tranq111llc1111c11ts con– J>ÌC'tlO del lmmro. FffnJ sul ,mc110 Cl mc .,cmbr(I, unu con• tran>0rrc questo maestro di srrio trasferire l'nqoetio fc1111ioneunche pili a1>ert11e reQltlt e di libcrtU • quei pic– (U'llr,' ferir 110110 11/mtio. re- più i~tem. Ciò c~e•ci defi11i• e-oli. st11.dio.ai_ Cht; spffoca110 11tituirr ali,, uiru 1mn num:11 scc, <"tÒ rlte fissn 11nostro dc- ogni pnnctpto di vita nelle rliq11ità sono tlrnn.iero i ter- stlno. non sono, come sofi!r,. linee chiuse rii tot metodo ,11i11i ro11r/1u1il'i. i tcri··ini mente si cr<'dc, le no11tra iru,til~ o di 1rnct scuota. Si d'nrri,·o ''"'lfl carriera ,!i Be• id"e, m•i è In no&tra t11C11.,ibl· crrchi qheit<, lezione per noi w·rlnffn. Mr, n q·1c1fo pm110 liM. i' lei naturn delle cml.I- di grnndc tialortJ non tonto 11,. non 1'onfim110 rauf-,ndr-- .:ioni 11<·11i rot1'ir1pc1iòlmcn'r nel Aar,Qi plf1 lmpc9nnti e rf' il 8"11,.,fc'lo 11e1la11irrl""l'tt o incons·11,cvol111e-nfP ospi• profoll'tf ma nelle P'lDÌl1e f.~ 1 ;/~~ 11 c!!/"~'.7"t ;;; .~fi"; ~~!::;~o,1;6)11~1a~o.,~~~ 0 (l~r:; :i::t 0 iJ1::~~!!1~~tdi :1~1:,,/:,'i:o;! ,,, .•,rwlr, rfoh 1•irrmn n,.t•,.rc 1 N,,11c'è-stoto, ben s'h1t"'n"" fip di vi 1a, di <111c.,ta rfcrea 4 1111bito ,,,1t" In '"C"' 311l/n /or- nlla b-,se d,llri, mia ottivit(t .:1on!!l 11aturalc. .::a e 8!tl sio11iftc-tto del suo di st11dioao 1111 sentimento CAGLO BO A - - ~~At:•~ ./", ~. r<:-.k':- - :\-~ ----- ........... -.,/ ,J ~,...,.....\_ t~~ ... ~~- ~-=--... ' - ............... "'"''""iv 4 ,,,_
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